MEF: Informativa – schema determina Contributo unificato – comunicato

11 Gennaio 2016

MEF COMMISSIONI TRIBUTARIE 

La telenovela è finita, non nel modo  che molti lavoratori   si aspettavano, ma è  finita.

L’Amministrazione,con atto unilaterale,  ha emesso  la determina relativa alla distribuzione del ” contributo unificato” ai lavoratori delle Commissioni Tributarie.
Un provvedimento che “determina”  una palese discriminazione tra i lavoratori delle Commissioni di tutta Italia.
Che questa forma di suddivisione non piacesse a nessuno, forse neanche a chi l’ha scritta, è cosa nota, così come il fatto che nessun sindacato abbia voluto accettare questo tipo di distribuzione che non tiene  in nessun conto le situazioni operative dei singoli uffici e  l’effettivo carico di lavoro assegnato  e smaltito da ogni commissione. E’ sufficiente  leggere  il provvedimento per capire che sono  stati presi  in considerazione  solo alcuni aspetti della questione, tralasciandone altri di fondamentale importanza.
Si potrebbe iniziare  dalla semplice constatazione  che se un ufficio ha abbattuto l’arretrato del 5 o del 10%, aveva sicuramente un arretrato da smaltire , e quegli uffici  che  essendo “storicamente virtuosi” non lo avevano? Si potrebbe dire che il numero delle sentenze non dipende dai lavoratori, ma dai giudici, che comunque il loro emolumento lo hanno percepito. Si potrebbe  anche affermare  che ci sono uffici che operano strutturalmente  in carenza di personale. Si potrebbe obiettare che ci sono  uffici che hanno fatto entrare il 40% del gettito totale poi distribuito e  sono rimasti esclusi da tale distribuzione.
Si potrebbe aggiungere che  commissioni regionali che hanno “chiuso” definitivamente la Commissione Tributaria Centrale non si sono viste riconoscere la relativa produttività.  Insomma ce n’è abbastanza  per giudicare negativamente la determina dell’Amministrazione. Considerato che  gli  uffici  che hanno ridotto del 5% l’arretrato nel  2011 e del 10% nel  2012 sono rispettivamente 33 e 85,  auspichiamo  che per gli anni a seguire, partendo dal 2013, ci possa essere una svolta radicale nella distribuzione di tali somme e  attraverso il confronto  con le OO.SS si possa raggiungere un accordo  che superi  l’attuale  applicazione letterale e restrittiva della norma,renda strutturale ed esigibile per gli anni futuri tale retribuzione  in modo da consentire  a tutti i  lavoratori di percepire una quota importante del loro salario di produttività.

Roma 11 gennaio 2016

CGIL FP MEF                   CGIL FP Nazionale
Americo Fimiani                   Luciano Boldorini

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