MEF: Comunicato unitario – Più fatti e meno propaganda

25 Luglio 2018

Più fatti e meno propaganda

Siamo costretti ancora una volta a replicare ad accuse che ci vengono rivolte da altre OO.SS.; accuse false, denigratorie, che hanno come unico obiettivo dividere i lavoratori e rendere difficile un possibile percorso unitario.
Gli iscritti alle OO.SS. Confederali e la gran parte dei colleghi sanno benissimo che non abbiamo abbandonato nessuna battaglia tanto meno quella sull’equiparazione dell’indennità di amministrazione, al proposito ribadiamo che la perequazione è stata e rimane una nostra rivendicazione e la riteniamo un obiettivo primario.
Per ottenerla però non basta agitare le acque, a nostro avviso sono necessarie almeno tre condizioni: la prima è quella di avere un interlocutore politico che abbia la delega ad affrontare le problematiche del personale; la seconda sono la disponibilità delle risorse da destinare alla indennità; terzo è indispensabile avere uno strumento giuridico. Per ottenere tutto questo continueremo la nostra battaglia nelle sedi opportune confrontandoci nel rispetto delle regole con l’Amministrazione e l’Organo Politico.
Come CGIL, CISL e UIL ci auspichiamo che gli attuali veleni cessino al più presto anche perché noi tutti abbiamo la responsabilità di dover rappresentare le problematiche del personale in un quadro di completa unità sindacale.
Abbiamo manifestato a più riprese la nostra contrarietà alle modalità ed ai criteri con cui vorrebbero distribuire il compenso ex comma 685 della legge di bilancio, il nostro disappunto è stato evidenziato anche tramite i nostri quadri e iscritti con documenti inviati dalle varie sedi territoriali.
Crediamo però che non abbia senso chiedere che una parte del personale debba rinunciare a somme aggiuntive che non sottraggono nulla a nessun collega, un cattivo utilizzo di risorse non si risolve eliminando risorse, bensì compito del sindacato è quello di richiedere un utilizzo più equo delle somme stanziate e soprattutto che i criteri di distribuzione siano contrattati.
Ci auguriamo che con questa nostra nota termini questo modo di fare sindacato (accusare gli altri senza fare nessuna proposta costruttiva) perché non ci appartiene e non ci piace.

FP CGIL                                 CISL FP                             UIL PA
Americo FIMIANI             Walter DE CARO             Andrea G. BORDINI

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