INL: Lettera aperta al Ministro Di Maio

12 Giugno 2019

Al Ministro del Lavoro, delle Politiche Sociali
e dello Sviluppo Economico
On. Luigi Di Maio

Gentilissimo Ministro,
Dalla data del Suo insediamento non abbiamo avuto ancora il piacere di incontrarLa, per poter discutere della situazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Per questa ragione, crediamo necessario rappresentarLe alcune criticità, confidando prima o poi in un incontro di persona.
Da notizie di stampa, risulterebbero Sue dichiarazioni in cui avrebbe espresso la volontà di emanare a breve una direttiva per incrementare i controlli in particolare verso le attività cinesi e pakistane, sulla base di diverse inchieste giornalistiche. Ci auguriamo vivamente si tratti delle solite notizie riportate in malo modo dalla stampa, perché se così non fosse, ci correrebbe l’obbligo di informarLa che non c’è
bisogno di inchieste giornalistiche per avviare controlli, basterebbe convocare la Commissione Centrale di Coordinamento della vigilanza, normativamente prevista dal 2004.
Tale Commissione, da Lei presieduta, non ci risulta sia stata mai convocata né che si sia mai riunita dalla data del Suo insediamento al Ministero. Eppure, si tratta di un organismo essenziale per il successivo svolgimento delle attività ispettive sul mercato del lavoro, che mette attorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti dalla vigilanza, consente anche alle parti sociali di poter rappresentare diverse problematiche di cui sono a conoscenza e di organizzare in modo efficiente l’attività di vigilanza su tutto il territorio nazionale.
In quella sede, ad esempio, potrebbero essere segnalate le condizioni in cui si trovano i lavoratori (italiani e stranieri) nel settore della logistica ovvero le condizioni dei lavoratori (italiani e stranieri) in agricoltura e in edilizia. Si potrebbe chiedere un approfondimento sulla catena degli appalti che, anche in italianissime aziende – magari anche a partecipazione pubblica – porta all’abbassamento degli standard di sicurezza, e altro ancora.
Le si potrebbe anche rappresentare la tragica situazione dell’Ispettorato Territoriale di Crotone, quasi a rischio di chiusura per mancanza di personale, nonostante sia stato proclamato lo stato di agitazione del personale, ci sia stato un incontro presso il Ministero del Lavoro e vi sia anche stato un recentissimo incontro con il Prefetto, tutto ciò senza sortire alcun effetto. Non c’è bisogno di ricordarLe le altissime criticità di un territorio come quello crotonese, su cui noi chiediamo la massima allerta e un intervento urgente. Quella situazione è probabilmente emblematica di quanto sta accadendo all’INL: con una carenza di personale sempre più forte, il rischio a breve termine di non riuscire più a garantire le attività sui territori sta per diventare certezza, se non si interviene immediatamente.
Nella speranza di un cenno, si porgono cordiali saluti.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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