INL -Unitario – Rientri controlli green-pass e lavoro agile

15 Ottobre 2021

RIENTRI, GREEN-PASS E LAVORO AGILE

A seguito della nostra richiesta e del nostro sollecito, abbiamo avuto
incontro con l’Amministrazione anzitutto relativamente al tema dei rientri
in sede e del lavoro agile.
Non abbiamo ricevuto alcuna documentazione prima dell’incontro in quanto
la rete internet della sede centrale era saltata (strano, visto che
normalmente non ci sono problemi informatici…). Ci è stata data comunque
lettura di due documenti, emanati nel pomeriggio a tutti gli uffici e che
alleghiamo: il primo relativo alla verifica delle certificazioni verdi, il secondo
relativo ai rientri e al lavoro agile.
Riguardo al controllo del certificato verde, in Direzione Generale, nelle
sedi di Napoli, Roma e Milano, ci saranno (non si sa a partire da quando)
dei sistemi automatici all’ingresso, che provvederanno alla lettura
automatica delle certificazioni verdi di tutto il personale in ingresso. Nelle
altre sedi, invece, il controllo dovrebbe avvenire attraverso degli applicativi
installati sui cellulari di servizio (non si sa quali, perché a parte quelli dei
dirigenti, non ne risultano altri, al momento).
In proposito, abbiamo chiesto all’Amministrazione di non effettuare controlli
anche in via successiva, per tutelare i lavoratori da possibili conseguenze
disciplinari e considerato anche che si tratta di una facoltà.
Sul tema della delega del controllo, il regolamento non reca disposizioni
specifiche e questo, temiamo sarà foriero di problemi nelle sedi.
Abbiamo, inoltre, evidenziato che potrebbe esserci personale non vaccinato
che non riuscirà a effettuare i tamponi in giornata, in quanto già molte
farmacie hanno evidenziato di non averne un numero sufficiente.

Sempre sullo stesso tema, abbiamo rilevato che potrebbe accadere che un certificato verde o l’esito di un tampone perdano efficacia nel corso della giornata lavorativa. In tal caso, l’Amministrazione ha risposto che tale documentazione verrà considerata valida per l’intera giornata lavorativa.
Sul tema del lavoro agile, si prevede che esso si svolga per due giorni a settimana, ma che il dirigente possa ridurlo a un solo giorno a settimana. Si tratta di una possibilità che ci vede contrari, sia perché sembra disperdere l’esperienza positiva del lavoro agile di questi mesi, sia perché potrebbe mettere a rischio la salute dei lavoratori.
Considerando che il tema dei rientri in sede impatta direttamente sulla salute e sicurezza, che è oggetto di contrattazione territoriale, chiediamo ai nostri delegati di chiedere incontri immediati con i dirigenti territoriali, per evitare che vi siano fughe in avanti. È necessario verificare, ad esempio, che una sede abbia le idonee misure di sicurezza per contenere personale in presenza quattro giorni a settimana.
Dopo nostra esplicita richiesta, il documento prevede anche la possibilità di completare l’orario di lavoro in smart-working, inizialmente non prevista. Tuttavia, mentre noi avevamo chiesto che il completamento riguardasse tutto il personale – per garantire sul serio il contenimento dei contagi, unitamente alla flessibilità oraria – ci si è limitati solo al personale che svolge servizio esterno.
Restano ferme le disposizioni previste per i lavoratori fragili fino al 31 dicembre 2021 e resta altresì ferma la flessibilità in ingresso e in uscita. Si è anche chiesto di ampliare ulteriormente la flessibilità, almeno in quelle realtà urbane in cui gli spostamenti potrebbero risultare difficili.
Incomprensibile appare l’esclusione dal lavoro agile per chi abbia subito sanzioni disciplinari, il lavoro agile cui si fa riferimento non è quello ordinario ma quello in una situazione di emergenza valida fino al 31 dicembre, in cui limiti simili non devono valere.

Nel corso della riunione, abbiamo anche ricevuto informazioni di altro
genere: le prove del concorso per funzionario amministrativo che porterà l’ingresso di trecento nuovi dipendenti si sono concluse e quindi nelle prossime settimane questi lavoratori faranno ingresso nelle sedi. Sul punto, abbiamo chiesto di avere maggiori dettagli rispetto alla distribuzione territoriale dei futuri assunti anche per avviare la mobilità del personale in servizio.
Siamo stati poi informati che nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato un decreto-legge in materia di sicurezza sul lavoro che, tra l’altro, dovrebbe prevedere un aumento dell’organico del personale dell’INL, portando all’ingresso di ulteriori ispettori oltre a quelli già previsti. Abbiamo evidenziato la necessità di considerare che l’ingresso di nuovi ispettori determinerà delle incombenze che poi dovranno essere svolte da altro personale, per cui si rende necessario prevedere anche l’ingresso di personale amministrativo.
Ci è stato altresì detto che il piano di realizzazione della scuola di formazione è quasi al termine e ribadito che i docenti saranno sia interni che esterni. Riguardo alla selezione dei docenti interni, abbiamo nuovamente chiesto che siano scelti con criteri trasparenti.
Nulla ci è stato detto rispetto alla possibilità che gli ispettori siano chiamati a controllare i certificati verdi; nell’eventualità che questa possibilità si realizzi, chiediamo un incontro prima dell’adozione dei relativi atti, rimarcando la delicatezza del tema.

Roma, 14 ottobre 2021

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto