INL Fp Cgil – Ripristiniamo la vigilanza tecnica

23 Novembre 2021

RIPRISTINIAMO LA VIGILANZA TECNICA

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro non era ancora stato istituito quando nell’ambito di una
sua riorganizzazione il Ministero del Lavoro pensò di abolire con un tratto di penna le aree
di vigilanza tecnica al proprio interno.
Fu una scelta sbagliata, che mortificava decenni di attività svolta dagli ispettori tecnici,
sempre meno in tutta Italia. Una scelta che sembrava prefigurare la totale rinuncia a
svolgere controlli in materia di sicurezza.
Come CGIL abbiamo da tempo e più volte chiesto all’INL di fare chiarezza e decidere che fare
rispetto a questa parte di vigilanza: se continuare a mantenere gli ispettori tecnici in
“riserve”, come specie in via di estinzione, o decidere di investire in modo serio, tornando a
fare pienamente vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro.
La seconda soluzione era quella che auspicavamo, con l’assunzione di centinaia di ispettori
tecnici e siamo quindi contenti che oggi si vada in quella direzione.
Le questioni da affrontare per un pieno ripristino della vigilanza tecnica all’interno di INL
sono, ora, due: anzitutto quella relativa ai titoli di studio per l’assunzione, per la quale
ribadiamo che non riteniamo utile procedere all’assunzione di solo personale laureato in
ingegneria, anzi lo riteniamo controproducente rispetto alle intenzioni dichiarate.
Bisogna allargare il campo dei titoli richiesti, non ridurlo ulteriormente!
Se c’è un problema relativo alla possibile retribuzione di questi futuri dipendenti, la strada
maestra è una sola: chiedere subito lo stanziamento di adeguate risorse economiche per il
personale dell’INL, anche alla luce delle nuove e importanti competenze attribuite e del suo
importante ruolo, superando così quella palla al piede che è il “costo zero”.
La seconda questione è di carattere organizzativo: occorre ripristinare anche “fisicamente”
e “visivamente” la vigilanza tecnica all’interno degli uffici, superando così l’infausta
riorganizzazione di anni addietro, che ancora oggi si riferisce genericamente alla vigilanza.
Se la strada da percorrere deve essere quella di una progressiva specializzazione (che non
significa creare compartimenti stagni, sia chiaro), occorre vi siano anche contenitori diversi in cui far confluire i due diversi profili professionali oggi esistenti nell’ambito della vigilanza
ispettiva.

Roma, 23 novembre 2021

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

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