INL, Unitario – Mobilità territoriale e cambi di profilo: Finalmente qualche chiarimento

10 Giugno 2022

Nel corso della riunione odierna, ci si è concentrati sulla mobilità territoriale e sui cambi di profilo, entrambe procedure rimaste sospese per troppo tempo.

Riguardo alla mobilità territoriale, abbiamo preliminarmente ribadito all’Amministrazione la necessità di accogliere tutte le richieste presentate, come ci era stato prospettato sin dall’avvio della procedura (ormai un anno fa); intanto, visto che sono trascorsi già alcuni mesi di discussione sull’argomento si sarebbe potuto riattualizzare l’interpello sulla mobilità accogliendo nuove istanze prima dell’immissione dei nuovi assunti, come avevamo chiesto. Considerando che potrebbero esserci difficoltà nell’accoglimento immediato di tutte le domande, abbiamo concordato su un differimento solo temporale, a condizione che i tempi siano chiari, preventivamente comunicati agli interessati e non siano spostati troppo in avanti.

L’Amministrazione, concordando con questa impostazione, ha proposto di dare avvio alla mobilità territoriale a partire dal 1° settembre, ma con degli aggiustamenti; più precisamente, dovrebbero spostarsi, dal 1° settembre, il personale di seconda area, i funzionari sociostatistici e i funzionari amministrativi. Anche gli ispettori del lavoro potranno spostarsi dal 1° settembre, ma per gli ispettori del lavoro in forza a Brescia e Bergamo che, in tanti, hanno fatto richiesta di trasferimento, si prevedono tre diversi scaglioni (1° settembre, 1° novembre e 1° gennaio) visto l’alto numero di richieste presentate.

Molto più delicata è la situazione degli ispettori tecnici, considerandone il numero ridottissimo. Per questi colleghi, fermo restando l’accoglimento della richiesta, si prevede che il trasferimento avverrà solo dal momento in cui si avrà maggiore certezza sui tempi di svolgimento del concorso da ispettore tecnico, per il quale si prevede lo svolgimento delle prove entro l’estate.

A seguito di una ricognizione dell’organico di sede, è emerso che le sedi incapienti (ossia con un organico relativo ad alcuni profili professionali più alto di quello teorico) sarebbero: Lecce, Reggio Calabria e Cagliari-Oristano (sia per ispettori che amministrativi), Bari, Ancona, Ascoli Piceno e Terni-Rieti (solo per il profilo amministrativo). In questi casi, verrà anzitutto rappresentata la possibilità di andare in altre sedi limitrofe e noi abbiamo ribadito che – come ci era stato già detto – sia comunque previsto un distacco da stabilizzare in futuro, in relazione ai futuri pensionamenti in quelle sedi.

Come avevamo già concordato con l’Amministrazione, resta ferma l’intenzione di stabilizzare coloro che erano già in distacco e di ricomprendere in questa mobilità anche le richieste di spostamento fatte ai sensi dell’art. 42 bis del TU Maternità e Paternità.

A conclusione di questa parte della discussione, abbiamo comunque chiesto i dati di dettaglio che riguardano le istanze e le criticità sulle singole sedi e che tutti questi criteri e le tempistiche della procedura fossero riportati in un documento da condividere con le OO.SS.

Il secondo argomento affrontato riguarda i cambi di profilo o meglio la nota dei mesi scorsi con cui l’Amministrazione – anche in questo caso a conclusione di una procedura avviata in precedenza – aveva effettuato una ricognizione del personale ispettivo adibito alle attività amministrative, chiedendo di compiere una scelta rispetto al profilo. La stessa Amministrazione ha ammesso che tale scelta ha assunto toni drammatici che non avrebbe dovuto avere e che non è sua intenzione cristallizzare alcuna scelta. Da parte nostra, abbiamo ben chiarito che tale drammaticità è spesso avvenuta anche per i toni perentori che alcuni dirigenti hanno imposto ai lavoratori, dando una valenza che quella scelta non avrebbe dovuto avere, non essendoci alcuna procedura di cambio di profilo in atto. Anche perché non ci si può focalizzare solo su cambio profili a senso unico: sarebbe bene consentire questa opportunità anche per la mobilità dal profilo amministrativo verso quello ispettivo, ad esempio.

L’Amministrazione, a seguito di nostra esplicita richiesta, ha quindi concordato con la necessità di congelare questa procedura e di aprire un ragionamento generale sui cambi di profilo, da vivere come una opportunità di crescita e non come una “gabbia” che imprigiona le professionalità. Abbiamo quindi chiesto che questo aspetto venga chiarito ai lavoratori con una nota esplicativa.

In tal senso, abbiamo evidenziato le esperienze positive che da tempo si fanno in altri Enti, in cui la procedura di cambio di profilo avviene periodicamente, sulla base di un accordo con il tavolo sindacale, e abbiamo chiesto di mutuare questa “buona prassi” anche in INL, ricevendo il consenso a questa proposta da parte dell’Amministrazione.

Inoltre, abbiamo evidenziato la necessità di inserire la discussione sui cambi di profilo all’interno della più ampia rivisitazione delle famiglie professionali (i profili professionali) che il nuovo CCNL impone di realizzare nei prossimi mesi. In questa prospettiva, va inserita anche la scelta – da noi ampiamente contestata – di non prevedere più assunzioni di funzionari informatici sui territori. A tal proposito, abbiamo evidenziato l’anacronisticità di una scelta simile, ed abbiamo invece ricordato l’importanza di avere funzionari informatici anche nei territori. Sul punto, l’Amministrazione ha precisato che non ha l’intenzione di far scomparire la funzione informatica nelle sedi territoriali, ma di aver ereditato questo progetto precedente e di essere pronta a tornare indietro. Ci sembra una scelta di buon senso, se davvero si ritiene di dare un ruolo a questi lavoratori e alle attività che questi svolgono. Ovvio che questo comporterà anche una parallela rivisitazione delle dotazioni organiche appena diffuse. Sulla questione abbiamo in ogni caso ribadito la necessità di un apposito incontro dedicato.

Il prossimo incontro si terrà il 14 giugno, per avviare la discussione sulla bozza di FRD 2021 di cui ci è stato anticipato solo il presunto ammontare complessivo delle risorse perché, inspiegabilmente, ancora non si è proceduto alla costituzione ed alla conseguente certificazione del FRD.

Roma, 9 giugno 2022

 

FP CGIL

Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

 

UIL PA
Bruno Di Cuia

 

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