MEF – Solidarietà alle lavoratrici e lavoratori – rivendichiamo rispetto per le professionalità

30 Dicembre 2022

Negli ultimi giorni, numerosi esponenti politici hanno lasciato intendere che le pasticciate vicissitudini di questa manovra di bilancio siano da attribuire ad una imperizia dei “tecnici” del Ministero dell’economia e delle finanze.

Questi “tecnici”, accusati ora di assenteismo dalle sedute notturne della Commissione bilancio, ora di eccessiva puntigliosità, sono stati descritti come il tassello mancante per far quadrare la manovra per il 2023.

Dietro al termine freddo e spersonalizzante – “i tecnici” – altro non c’è che una comunità di lavoratori e lavoratrici del MEF che da sempre garantisce, doverosamente, con serietà e professionalità, il massimo supporto all’attività legislativa di ogni governo.

Con l’apertura della c.d. Sessione di Bilancio gli Uffici direttamente coinvolti, come -per citarne alcuni- la Ragioneria generale e gli Uffici legislativi, sono stati organizzati in modo da assicurare la prosecuzione dell’attività lavorativa anche il sabato e la domenica, cioè 7 giorni su 7, con un monte ore lavorate giornalmente superiore a quelle previste come ordinario orario di lavoro dal contratto e con turni “sino a cessate esigenze” che sfociano in lavoro notturno.

Dalla FP CGIL, solidarietà piena alle lavoratrici e ai lavoratori del MEF che, nel farsi carico quotidianamente della crescente mole di lavoro in tutte le articolazioni ministeriali di centro e di territorio per la grave e strutturale carenza di personale, vedono sminuita e dileggiata la professionalità espressa.

Professionalità che andrebbero al contrario valorizzate e apprezzate attraverso il giusto riconoscimento contrattuale e, tra i possibili strumenti di benessere organizzativo, la possibilità di ricorrere a modalità di lavoro che potrebbero consentire un miglioramento della conciliazione dei tempi vita-lavoro.

Ancora una volta, prendiamo atto con rammarico che una parte della politica preferisce screditare le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici -in questa occasione a supporto “tecnico” della progettualità governativa- attraverso un triste quanto poco originale “scaricabarile”.

Preferiremmo invece si ragionasse di cosa è veramente assente in questa Legge di Bilancio, due temi tra gli altri: le risorse per il rinnovo contrattuale di tutto il pubblico impiego e un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni.

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

FP CGIL Roma e Lazio

Francesca Valentini

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