Il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza partecipa al talk show “In Sanità” dedicato alle problematiche dei ricorsi degli ex specializzandi dopo le sentenze della Cassazione e il Ddl Stabilità che ridurrebbe drasticamente i tempi di prescrizione, nonché alla vita lavorativa degli specializzandi.
Il talk Show viene trasmesso sul canale 440 di SKY Doctortslife (visibile solo dai medici che hanno l’abbonamento a SKY e che si accreditano gratuitamente su www.doctorslife.it) lunedì 21 novembre alle ore 20, martedì 22 novembre alle ore 10, mercoledì 23 novembre a mezzanotte, e giovedì 24 novembre alle 3.
COMUNICATO
Di seguito l’accordo sulla destinazione dei 30 milioni modificato in data odierna sulla base delle osservazioni mosse dagli organi di controllo.
L’accordo semplicemente demanda tutta la somma al prosieguo dei progetti locali 2010 e pertanto, nel rispetto dei termini previsti dal dispositivo (entro il 20 dicembre 2011 la contrattazione locale ed entro il 31 maggio 2012 la verifica finale) occorre procedere alla stipula degli accordi relativi.
Per quanto riguarda il richiamo all’Opificio delle Pietre Dure, esso è relativo all’accordo locale finanziato con i famosi fondi FUA 2007 e di conseguenza tale Istituto non partecipa alla ripartizione dei residui generali (i 30 milioni).
Per quel che riguarda invece i restanti fondi FUA 2007 allocati presso la contabilità speciale di altri Istituti ci è stata comunicata la ferale notizia che gli stessi, a parere dei sopraddetti organi di controllo, non possono essere recuperati nell’ambito dei progetti e con ogni probabilità sono destinati ad andare in economia. Noi abbiamo presentato nota a verbale, unitaria, che ne richiede il recupero alla contrattazione nazionale.
Rimane, come ultima considerazione, il fatto che oggi era l’ultimo giorno utile per l’impegno di queste somme e veramente noi non vogliamo né arrivare più all’ultimo giorno utile per avere le risorse che ci spettano e né rischiare di perdere un solo centesimo, viste le condizioni salariali falcidiate dai celeberrimi tagli inutili del governo Berlusconi.
Roma, 18 novembre 2011
Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
Roma, 18.11.2011
Al Direttore della Direzione Generale del Personale
Cons. Riccardo Turrini Vita
e,p.c.
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Franco Ionta
Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Ufficio del Capo del Dipartimento
Ufficio per le Relazioni Sindacali
R o m a
Al Provveditorato regionale A.P. E.R.
Alla Segreteria regionale FP
B o l o g n a
Alla Direzione della C.C.
Alla Segreteria territoriale FP
Ai Delegati ed iscritti FP CGIL
Polizia Penitenziaria
F o r l ì
OGGETTO: Casa circondariale di Forlì.-
Egregio Direttore,
certo rammenterà come sulle gravi criticità che da tempo stanno investendo la struttura penitenziaria di Forlì questa O.S. è più volte intervenuta, sollecitando codesto Dipartimento ad adottare provvedimenti incisivi tesi ad attenuarne la precaria condizione oggettiva, sia dal punto della risoluzione delle importanti carenze strutturali che continuano ad affliggere l’istituto, che dell’implementazione delle necessarie risorse umane.
Quello è un carcere vetusto ove, tra molto altro, mancano dall’organico previsto diverse unità di Polizia Penitenziaria; una carenza che invero codesta amministrazione ha finalmente deciso di affrontare, anche profittando dell’occasione data dalla prossima destinazione dei 756 neo agenti, per destinare in quella sede – almeno sulla carta – 7 unità provenienti da altri istituti penitenziari.
Uno sforzo che non vorremmo fosse però vanificato dalle revoche al trasferimento prodotte dai colleghi interessati di cui siamo venuti a conoscenza proprio stamani, perché è del tutto evidente che il personale già in servizio presso quella struttura proprio su quell’adeguamento contava per trovare un minimo di sollievo alla pessima condizione lavorativa di cui, suo malgrado, continua ad essere oggetto.
La invitiamo quindi, signor Direttore, a verificare quanto sopra e a disporre l’immediato scorrimento della graduatoria vigente (2010), al fine di destinare realmente in quell’istituto le 7 unità che codesto dipartimento ha deciso di assegnarvi ovvero, in alternativa, qualora non vi fossero eventuali altre aspirazioni per quella sede, a disporre l’assegnazione di un numero di neo agenti almeno pari a questo stabilito nell’incremento individuato.
Una amministrazione che aspiri ad essere finalmente credibile nei confronti del proprio personale dipendente questo, a nostro giudizio, dovrebbe responsabilmente fare.
Auspichiamo sappia cogliere l’importanza dell’occasione offerta per affermare e praticare con convinzione questo intento.
Cordialmente
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti
COORDINAMENTO NAZIONALE FPCGIL
VIGILI DEL FUOCO
Capo Dipartimento VVFSPDC
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Direttore Centrale per le Risorse Umane
Dott.ssa Carla CINCARILLI
Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie
Dott. Fabio ITALIA
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Trattenute sciopero personale operativo.
Egregi,
nel cedolino unico relativo allo stipendio di ottobre è stata applicata una ritenuta identificata con il codice 800/103-203 che, erroneamente, si riferisce al debito accertato per l’adesione del personale operativo allo sciopero generale proclamato dalla CGIL il 6 settembre u.s..
Al riguardo, riteniamo necessario evidenziare che, in applicazione dell’articolo 30, comma 2, del CCNL integrativo del Comparto Aziende sottoscritto in data 24.04.2002 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.119 del 6.6.2002, l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali rappresentative del Corpo Nazionale VV.F. hanno concordato, in data 3 0ttobre 2002, “UNA RITENUTA FORFETTARIA SULLA RETRIBUZIONE DI EURO 10.32, che viene versata all’ONA per il personale del CNVVF QUALORA LO SCIOPERO SUPERI LA DURATA DELLE QUATTRO ORE, al personale del settore operativo ed aeronavigante che garantisce con la presenza in sede la continuità dei servizi essenziali”.
Tale detrazione è stata imposta anche al personale che non ha interrotto, nonostante abbia scioperato, lo svolgimento di alcuni corsi di formazione in atto, prestando comunque la propria attività lavorativa per l’intero turno e assicurando, qualora se ne fosse presentata la necessità e l’urgenza, la copertura del servizio di soccorso tecnico urgente.
Pertanto, la scrivente chiede che venga applicata la trattenuta corretta e sia restituita immediatamente la quota eccedente a tutto il personale operativo che, aderendo allo sciopero in parola, ha garantito il proseguimento delle attività nelle sedi di servizio.
Distinti saluti.
F.P. CGIL VVF NAZIONALE
M.Mozzetta A.Forgione
15.11.2011 – Allegato, di seguito, la nota del coordinatore provinciale CGIL relativa al mancato pagamento degli arretrati e dell’indennità di soccorso esterno per i tecnici, relativa al corrente anno 2011.
COMUNICATO
Si è svolto ieri il prosieguo della contrattazione del 14 novembre ed abbiamo concluso importanti accordi che di seguito vi alleghiamo.
Il primo risultato è quello concernente l’utilizzo di ben 30 milioni (al lordo della tassazione a carico del dipendente) per rifinanziare i progetti locali. Un risultato che consente di redistribuire una cifra considerevole tra i lavoratori in tempo di crisi nera, cifra venuta fuori grazie alle nostre insistenti richieste di verifiche contabili.
Specifichiamo che queste somme non si potevano, per problemi di imputazione contabile della spesa, utilizzare per l’aumento dei posti previsti per le progressioni economiche.
Alle risorse di cui sopra si aggiungono le somme residue delle turnazioni presenti nelle contabilità speciali degli Uffici, che devono essere riversate nel fondo di sede e contrattate in ambito locale. A tal proposito invitiamo i nostri delegati ad attivarsi presso le Direzioni per una opportuna verifica sulla natura e consistenza dei residui derivanti sia dai progetti locali che dalle turnazioni, precisando che tali somme devono riversarsi sul fondo di sede ed il cui utilizzo deve essere contrattato sul luogo di lavoro. Anche in questo caso potranno verificarsi sorprese (piacevoli) per i lavoratori. Precisiamo inoltre che per le somme residue inserite nelle contabilità speciali l’unica modalità di utilizzo è quella consentita dalla clausole di riversamento dei fondi prevista dal CCIM e vi invitiamo a segnalarci qualunque problema di natura burocratica che ne possa impedire l’utilizzo.
La scoperta di questi fondi comunque denota una difficoltà storica di gestione contabile delle risorse del FUA, i residui sono riferiti agli anni precedenti ed in qualche caso risalgono al 2007. Questo per le complicanze dovute ad un ricorso eccessivo alla contabilità speciale ed alla mancanza di gestione unitaria della contabilità del FUA. Tutto questo, a seguito dell’avvento del cedolino unico, viene incanalato in un regime di gestione ordinaria del bilancio e non dovrebbe piú consentire la formazione di masse di residui che sfuggono al controllo della contrattazione.
Intanto noi registriamo con soddisfazione un risultato importante per i lavoratori, visto il contesto economico.
Abbiamo inoltre sottoscritto definitivamente l’accordo sulle progressioni economiche, il cui bando verrà emanato entro il 15 dicembre.
Anche in questo caso abbiamo registrato qualche insofferenza sindacale, dovuta alle tirate demagogiche di chi vorrebbe la luna e non si rende conto dell’importante risultato raggiunto in un momento in cui, grazie anche ad ingiustificati consensi alla politica economica dell’ex governo, il lavoro pubblico è stato messo pesantemente sotto attacco. L’accordo, che risale al 2010, è stato portato a casa malgrado fosse stato messo in discussione con rilievi la cui natura era chiaramente ideologica.
Ed anche questo è un obiettivo raggiunto per il quale esprimiamo soddisfazione ed abbiamo allegato una dichiarazione congiunta che impegna le parti alla ricerca di ulteriori soluzioni per il personale che, per effetto della mancanza dell’anzianità prevista come requisito dal CCNL, oggi è escluso da questo processo.
Abbiamo inoltre sottoscritto l’accordo sulla determinazione del FUA 2011, dove abbiamo rilevato la presenza di ulteriori 4 milioni e mezzo di euro di residui che contratteremo nel 2012, e la famosa ripartizione del FUA 2012, che non è altro che un documento programmatorio che potrebbe consentire una disponibilità più immediata delle somme FUA che, come è stato tristemente noto quest’anno, si rendono disponibili non prima del mese di giugno causando i rilevanti ritardi nei pagamenti, non piú possibili con la contabilità speciale. Da questo punto di vista vi comunichiamo che sul territorio oggi sono solo disponibili le somme per pagamento del FUA e turnazioni, mentre per le altre somme dovute ai lavoratori occorrerà attendere il mese di gennaio poiché la ritardata approvazione dell’assestamento di bilancio impedisce l’approvazione entro l’anno del decreto di ripartizione delle risorse (7 milioni di residui emersi insieme ai 30).
Di seguito gli ulteriori punti oggetto di discussione alla presenza del Segretario Generale:
– taglio del costo del lavoro e assunzioni straordinarie. Il taglio è stato confermato dalla legge di stabilità e sarà oggetto del primo punto di richiesta al nuovo Ministro. Al riguardo l’Amministrazione si è impegnata ad esporre la situazione al Ministro. Noi abbiamo chiesto una verifica rapida circa le intenzioni del nuovo Governo ed abbiamo chiesto in ogni caso di avere una proposta di organico MIBAC, essendo l’attuale fermo al 1997. Proposta che ci sarà consegnata entrro l’anno, secondo quanto ci è stato risposto. Per quanto riguarda le assunzioni ci è stato comunicato che si procederà immediatamente in modo da arrivare al nuovo anno in condizione di stipulare i nuovi contratti di assunzione. Anche in questo caso abbiamo registrato delle dichiarazioni un po’ sconcertanti da parte del D.G., il quale ha comunicato che il MEF avrebbe consigliato di finanziare le assunzioni delle categorie protette (i 57 del bando sospeso) con i fondi stanziati dalle assunzioni straordinarie. Quindi questo ridurrebbe in modo sostanzioso il numero degli idonei (a circa 120) e farebbe un unico calderone. Noi abbiamo espresso netta contrarietà, in quanto le assunzioni straordinarie vengono autorizzate e finanziate dalla legge speciale, mentre le assunzioni delle categorie protette riguardano l’applicazione di un’altra legge, la 68/99, e corrispondono ad un preciso obbligo dell’Amministrazione anche a finanziare con altri fondi le stesse. Inoltre abbiamo chiesto di avere la proposta di spacchettamento dei posti sul territorio e, relativamente a Pompei, abbiamo chiesto di utilizzare, una volta espletate le procedure assunzionali previste dalla legge, le possibilità di scambio su base territoriale per consentire ai lavoratori interessati una mobilità che permetta trasferimenti del personale interessato all’avvicinamento alle zone di provenienza;
– missioni. L’Amministrazione ci ha comunicato che è in corso di emanazione una nuova Circolare interpretativa, sulla base di un parere dell’Ufficio Legislativo, che possa consentire la ripresa delle attività di missione senza penalizzazioni per i lavoratori. Noi abbiamo chiesto che ci venga trasmessa la documentazione relativa al fine di una nostra opportuna valutazione sul merito della stessa;
– sui lavori insalubri siamo al caro amico, l’Amministrazione ha ribadito le sue posizioni, che escludono dal beneficio pensionistico i lavoratori non in possesso della qualifica operaia. E noi abbiamo ribadito la nostra interpretazione, chiedendo che venga formalizzata al più presto una proposta normativa al riguardo. Per il momento si va avanti con il contenzioso;
– abbiamo inoltre chiesto di riprendere al più presto i confronti sul personale comandato e sugli scostamenti professionali. Sul personale comandato abbiamo espresso la necessità urgente di trovare opportune soluzioni che consentano la stabilizzazione dello stesso, anche tramite opportune compensazioni con il personale comandato in uscita dal MIBAC. Nel contempo vanno rinnovati tutti i comandi in scadenza. Mentre sugli scostamenti professionali abbiamo chiesto che la discussione sia avviata sulla base della valutazione del nuovo fabbisogno organico. Nei prossimi giorni dovremo avere la calendarizzazione.
Roma, 18 novembre 2011
Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
Egregio Presidente,
il complesso intreccio fra le normative nazionali relative alle professioni che operano nel servizio sanitario nazionale con quelle inerenti la potestà organizzative delle Regioni sui sistemi di welfare, sanitari e socio sanitari integrati è fra i più complessi e delicati: complessi perché il loro combinato interviene in maniera determinante sulla qualità delle prestazioni e sulle capacità di erogazione dei Lea da parte delle Regioni; delicati perché il loro equilibrio incide non solo sulla natura universalistica e solidale del Servizio Sanitario nazionale, ma anche sul mercato del lavoro sanitario, sui suoi fabbisogni, sulla qualità dei sistemi formativi.
Questa premessa per porre alla sua attenzione la questione relativa alla certificazione di competenze per operatore socio sanitario di cui la determinazione n.10621 del 5 Settembre u.s. della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna è solo un esempio non esaustivo, considerata la presenza nel territorio regionale di altri Enti Formativi accreditati e di altre autorizzazioni alla certificazione.
Attraverso la determinazione citata, di fatto, la Regione Emilia Romagna autorizza l’Ente di Formazione Futura SPA a verificare e certificare il raggiungimento della qualifica di Operatore Socio Sanitario per 2825 persone residenti in altre Regioni.
Premettendo che la determinazione in oggetto ha caratteristiche formali, viste dalla prospettiva dell’Emilia Romagna, ineccepibili, i punti che vogliamo porre alla sua attenzione in qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni sono diversi:
1) tale attività di certificazione è o no inserita in una programma più generale che, nel caso di specie, ad esempio, determina a monte i fabbisogni formativi nazionali/regionali per tale figura e, sulla base di quella indicazione concertata, sviluppa successivamente processi di formazione/certificazione/inserimento nel mondo del lavoro coordinati dalla Conferenza ?
2) i 1438 cittadini residenti in Puglia o, ad esempio, i 921 della Campania si rivolgono all’Emilia Romagna perché la certificazione richiesta è stata loro negata dalle Regioni di residenza?
3) Gli enti formativi, che supponiamo essere privati, sono stati preventivamente autorizzati dalle Regioni interessate o hanno formato quei 2825 cittadini senza alcuna relazione con il sistema sanitario nazionale, con la conferenza delle Regioni, con le Regioni stesse?
Egregio Presidente
come vede sono punti che, rifuggendo da una mera analisi di legittimità formale della determinazione della Regione Emilia Romagna, rimandano a responsabilità di governo complessivo del sistema formativo delle professioni socio sanitarie e del mercato del lavoro ad esse connesso.
Le chiediamo, non prima di aver verificato lo stato di situazione complessiva della vicenda, di procedere, nei modi che riterrà opportuni, all’apertura di un confronto sulla questione, consapevoli che non le sfuggirà la delicatezza di un tema che coinvolge, non solo le aspettative concrete di cittadini in cerca di una occupazione, ma anche un non risibile aspetto finanziario legato alla partecipazione ai corsi di formazione (spesso onerosi) ed alla certificazione finale.
L’occasione è gradita per porgerle distinti saluti.
La Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità
Cecilia Taranto
Ieri mattina si è riunito il tavolo sindacale nazionale con all’ordine del giorno la definizione del Contratto integrativo 2011 e varie.
Queste ultime hanno decisamente preso il sopravvento sul primo, visto che il diradarsi degli incontri con l’amministrazione fa accumulare molti problemi irrisolti.
Nei nostri interventi abbiamo richiamato le seguenti questioni:
– Incentivo 2010 e 2011 – Abbiamo rinnovato la richiesta del pagamento dell’incentivo 2010 in misura piena a tutte le sedi, anche alla luce di recenti giustificazioni prodotte all’amministrazione centrale (es. Salerno). Per il 2011 abbiamo chiesto un immediato monitoraggio dell’andamento produttivo e lanciato un monito rispetto ad eventuali tagli dell’incentivo. L’amministrazione non ha assunto alcun impegno a proposito;
– 324 passaggi a C1 – Abbiamo ribadito la contrarietà alla distribuzione territoriale dei passaggi adottata dall’amministrazione e rinnovato la richiesta della documentazione che chiarisca i criteri seguiti nell’assegnazione dei passaggi alle regioni. L’amministrazione si è impegnata a fornire il documento;
– Passaggi all’interno delle Aree con decorrenza 1° gennaio 2010 – Abbiamo chiesto l’assegnazione dei passaggi e rinnovato la richiesta dell’adeguamento dello stipendio tabellare, ricordando gli esempi dell’INPDAP e di altre amministrazioni ministeriali. L’amministrazione ha riferito di aver avuto problemi tecnici a compilare le graduatorie definitive e si è impegnata a pubblicarle al massimo entro la fine di novembre, mentre sull’adeguamento del tabellare ha ammesso che ci sono casi analoghi a quello dell’INPS che saranno esaminati per verificare una possibile soluzione positiva;
– Ispettori di vigilanza – Abbiamo riferito che agli ispettori di Messina non vengono pagate le missioni e da tempo aspettano i rimborsi per gli accessi esterni, problema segnalato anche in altre regioni. L’amministrazione si è impegnata a sensibilizzare i direttori regionali per una maggiore tempestività sulla liquidazione di quanto dovuto al personale;
– Ex insegnanti – Abbiamo espresso netta contrarietà all’aumento a 200 euro della trattenuta mensile operata agli ex insegnanti. Allo stesso tempo abbiamo rinnovato l’invito all’amministrazione di farsi promotrice della richiesta di un tavolo di confronto ministeriale per la revisione della decisione di non riconoscere la RIA a detto personale. Il direttore generale sulla trattenuta ha preso l’impegno ad approfondire il problema e ad intervenire in favore dei dipendenti interessati se gli spazi normativi lo consentono, mentre sul tavolo con i ministeri l’impegno è rimasto generico, a differenza di precedenti incontri, anche alla luce della soppressione del ministero della Pubblica amministrazione e dei cambiamenti governativi in atto;
– Ricollocazione dei vincitori di concorso e destinazione dei vincitori di concorso già dipendenti INPS – Abbiamo ribadito l’opportunità di dare ai vincitori di concorso esterno l’opportunità di essere ricollocati in altra sede al momento dell’assunzione degli idonei, mentre per i vincitori di concorso esterno già dipendenti dell’INPS, abbiamo rinnovato la richiesta che siano riassegnati alle sedi d’origine, salvo diversa volontà del singolo dipendente. Su questi punti l’amministrazione ha richiamato l’accordo sulla mobilità interna del 25 maggio 2011, nel quale si prevede una fase di mobilità per il personale che non abbia maturato gli anni di permanenza minima nella sede d’assegnazione previsti dalle norme concorsuali;
– 14^ posizione organizzativa di Bolzano – Abbiamo ribadito la contrarietà, più volte espressa in passato, alla posizione organizzativa relativa alla Segreteria del Presidente del Comitato provinciale. L’amministrazione ha riferito di aver cancellato tale posizione;
– Ex IPOST – Abbiamo affrontato la questione relativa alle procedure selettive interne relative al personale ex IPOST. L’amministrazione ha riferito che le prove finali a test, previste dal percorso formativo, potranno essere ripetute più volte dal candidato.
Il direttore generale è voluto intervenire sulla questione degli organici per riferire che farà il possibile per ottenere una deroga per l’INPS al taglio lineare del 10% dei posti funzione da dirigente e del 10% del costo dell’organico delle Aree.
In merito alla proposta di Contratto integrativo 2010 si è affrontata essenzialmente la questione relativa alla verifica trimestrale della produttività ordinaria alla quale l’amministrazione vorrebbe agganciare, a partire dal 2012, la liquidazione dell’incentivo al mese successivo il singolo trimestre, salvo poi conguagliare gli importi con il saldo definitivo annuale. Questo ed altri argomenti, per esempio l’ennesimo fiorire di nuove posizioni organizzative senza che si proceda alla revisione dei criteri di attribuzione delle stesse, saranno oggetto (speriamo!!!) di approfondimento nella prossima riunione del 23 novembre, con la quale l’amministrazione è intenzionata a chiudere l’accordo integrativo 2011.
Considerata l’articolazione degli argomenti trattati nell’incontro di ieri abbiamo evitato di aggiungere commenti alle notizie che abbiamo riportato. Una considerazione finale, comunque, permettetecela. Si conferma un giudizio negativo su relazioni sindacali che appaiono asfittiche, eccessivamente sporadiche, con un’amministrazione dalla quale si fatica ad avere risposte ai problemi posti.
Roma, 18 novembre 2011
F.P. CGIL INPS
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FILP FIALP-CISAL
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USB PI INPS
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O. Ciarrocchi
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A. Giambelli
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L. Romagnoli
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