Incarico di temporanea reggenza Comando Crotone

 

05.10.2011 –  Per opportuna notizia, ci è stato comunicato che, con decorrenza 5 ottobre 2011, è stato attribuito al Dirigente Generale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Ing. Claudio DE ANGELIS, l’incarico di temporanea reggenza del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Crotone fino all’individuazione del nuovo dirigente titolare e comunque non oltre il 31 ottobre 2011.

Dirigenza – Decisione Tar Lazio – Richiesta incontro

 Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
dott. Attilio BEFERA
 

Al Direttore del Personale
dell’Agenzia delle Entrate
dott. Girolamo PASTORELLO
R O M A

 

Oggetto: Dirigenza – Decisione Tar Lazio – Richiesta incontro.

 
 

Le scriventi Segreterie, alla luce delle recenti pronunce giurisdizionali del Tar Lazio in materia di incarichi dirigenziali e di concorsi pubblici per dirigenti, stante la rilevanza della materia per il funzionamento dell’Agenzia e al fine anche di acquisire assicurazioni circa la futura fisiologica prosecuzione dell’ordinaria attività degli uffici, chiedono un urgente incontro per avviare un confronto in ordine agli interventi che possono essere individuati e adottati.

Nell’attesa si formulano i più cordiali saluti.

 

Roma, 4 ottobre 2011

FP CGIL
Boldorini
CISL FP
Silveri
UIL PA
Cefalo
CONFSAL-SALFi
Callipo
FLP
Patricelli
USB
Santoro
 

 
 

Interpretazione autentica all'ARAN

Un po' di chiarezza

ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA

         
         Riteniamo opportuno fare chiarezza su una vicenda sulla quale alcune OO.SS, evidentemente in difficoltà per problemi di coerenza propria, stanno facendo strumentalizzazione di bassa lega.
         La FP CGIL a seguito di una esperienza fortemente negativa dal 2002 ha deciso di non partecipare alle interpretazioni autentiche all’ARAN, poiché tali riunioni venivano spesso utilizzate per restringere i campi di applicazione contrattuali e danneggiare i diritti dei lavoratori; da allora la nostra opinione non è cambiata, ne sono al corrente tutte le nostre strutture territoriali e gli avvocati ai quali queste fanno riferimento per le cause di lavoro.
         I Contratti sono un delicato compromesso e interpretazioni di qualunque genere possono travalicarne il campo di efficacia, soprattutto quando si tratta di cause di fronte al Giudice del lavoro che ha, a nostro avviso, tutti gli strumenti per interpretare il Contratto così come interpreta la legge.
         Inoltre in questo caso specifico sia per la natura del quesito sia per il complicato quadro politico sindacale  degli ultimi tempi il rischio che si correva era piuttosto elevato pertanto si è ritenuto di non cambiare la nostra consolidata posizione per evitare che la vertenza dei lavoratori potesse essere in alcun modo danneggiata.
         Sarebbe utile, invece di cedere alle facili quanto ignobili strumentalizzazioni di chi non ha argomenti e magari ha persino firmato il Contratto Integrativo, identificare i responsabili di questa situazione che ha creato un gravissimo scontento tra la maggioranza dei lavoratori con conseguente aumento del contenzioso. I responsabili sono una incompetente quanto arrogante amministrazione della giustizia e chi ha apposto la propria firma  sotto quel contratto integrativo, pur essendo a conoscenza di non rappresentare la maggioranza dei lavoratori e impedendo comunque la possibilità di applicare norme del CCNL favorevoli ai lavoratori.
         La FPCGIL oltre a sostenere nei posti di lavoro una posizione volta a dimostrare la inefficacia del Contratto Integrativo ha messo a disposizione i propri uffici legali concordando una linea nazionale che ha come scopo, anche in sede giudiziaria, di smantellare l’ingiusto ordinamento professionale firmato da CISL, Unsa -Sag e Federazione Intesa, e riaprire il tavolo in modo da rendere giustizia alle aspettative di tutti i lavoratori.
         La FPCGIL continuerà a sostenere la ragioni di tutti i lavoratori nelle sedi opportune e mantenere la coerenza delle proprie posizioni.
         Le chiacchiere, si sa, se le porta il vento.
         Roma, 4 ottobre 2011
                                                        
                                      Il Segretario Nazionale FPCGIL
                                               Antonio Crispi                                                                                                                                           


 
 
 

Precari: richiesta di incontro con Ministro Brunetta da parte di Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL Nazionale

  
La decisione assunta da questo Governo con la legge 148/2011 di ridurre ulteriormente le risorse destinate alla Pubblica Amministrazione, e più in particolare alle amministrazioni centrali, rischia di determinare una forte riduzione degli attuali livelli occupazionali mettendo a rischio servizi e prestazioni che oggi sono garantiti a tutti i cittadini del nostro paese.  

Ciò, soprattutto, se non dovessero essere  più rinnovati  i contratti in scadenza dei lavoratori non di ruolo  a tempo determinato, co.co.co,  somministrati, o in carico alle società in appalto, impiegati dalle amministrazioni a svolgere attività fondamentali  che, diversamente, non potrebbero essere effettuate per via del  blocco del turn over.

Per questa ragione si chiede un incontro urgente per conoscere quali misure intende adottare la SV  per garantire la continuità della permanenza in servizio dei lavoratori, a partire da quelle situazioni nelle quali, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro,   si potrebbero  prefigurare situazioni d’interruzione del pubblico servizio  con grave pregiudizio per l’utenza.    
            
Roma 3 ottobre 2011

 

 
 

8 ottobre 2011 – SCENDIAMO IN PIAZZA

 
 
 
 

 
 
 

 
 

OSSERVATORIO SULLA PRODUTTIVITA': PROBLEMI PER IL 2011, RINVIATO L'ESAME DEL 2010.

 
 

  Comunicato congiunto

 

L’osservatorio sulla produttività convocato per la mattinata di oggi, 3 ottobre, ha affrontato esclusivamente la questione del mancato pieno raggiungimento degli obiettivi 2010 da parte di alcune sedi. Per quanto riguarda il 2011, è stata consegnata una rilevazione della produttività, aggiornata ad agosto, che evidenza una situazione preoccupante in LOMBARDIA, LIGURIA, VENETO, UMBRIA, CAMPANIA, PUGLIA, SICILIA, mentre problemi più contenuti interessano la CALABRIA.
 

Per quanto riguarda il 2010, abbiamo chiesto ed ottenuto un tavolo di confronto con la presenza del Direttore Generale, nel quale esaminare nel dettaglio la situazione delle sedi che non hanno raggiunto pienamente gli obiettivi. A tale riguardo abbiamo chiesto che ci siano fornite tutte le giustificazioni scritte prodotte dai dirigenti delle sedi interessate, al fine di poter esaminare in modo compiuto e costruttivo ogni singolo caso. Il Direttore Centrale della Pianificazione Programmazione e Controllo si è detto disponibile a fornire tale documentazione. Il nostro obiettivo resta il pieno riconoscimento dell’incentivo a tutte le sedi, di fronte ad una sperimentazione organizzativa complessa che ha determinato non pochi problemi e ad una produttività centrata ancora sulla quantità.
 

La stessa Amministrazione ha ravvisato l’esigenza di rivedere la misurazione della produttività, che appare oggi datata e non rispondente alla ricerca di una qualità dei servizi sempre meno riconosciuta dagli utenti. Concordiamo sul principio, in attesa di verificare le proposte concrete. Quello che non possiamo accettare è che a pagare siano i lavoratori, con decurtazioni dell’incentivo che arrivano a superare i 1.000 euro annui, mentre è ormai chiaro che anche chi ha raggiunto pienamente gli obiettivi, rispetto al 2009 ci ha rimesso almeno 300 euro. A meno che non si confidi negli eventuali risparmi degli altri capitoli del Fondo (indennità, sviluppo professionale ecc.). Ma è accettabile dover aspettare due anni per sapere quanto si è percepito effettivamente d’incentivo???

 

Roma, 3 ottobre 2011

 
F.P. CGIL INPS
FILP FIALP-CISAL
USB PI INPS
O. Ciarrocchi
A. Giambelli
L. Romagnoli
 
 
 

 
 
 

 
 

24 ottobre – ore 15.00

L’AMMINISTRAZIONE RICONVOCA LE OO.SS. AL TAVOLO NAZIONALE PER LA CONTRATTAZIONE DEL CCIE 2011.
UN RIPENSAMENTO DOVUTO.
 

Il Coordinatore FPCGIL INPDAP
Marinella Perrini

 
 

 
 
 

 
 

Riunione del 3 ottobre 2011: il MIBAC alla riscossa?

 Comunicato

 
Si è svolta ieri una riunione di contrattazione nazionale con all’ordine del giorno la verifica dei progetti  di incentivazione al personale apicale delle aree, la corretta interpretazione dell’accordo sugli orari disagiati e l’approvazione delle modiche ai profili professionali concordate in sede di confronto tecnico.
La riunione è stata preceduta da una comunicazione del D.G. in ordine alla prossima conclusione delle procedure dell’accordo sulle progressioni economiche interne alle aree, sul quale pare che i cosiddetti organi di controllo si siano messi l’anima in pace e stiano procedendo alla sua definitiva approvazione.
Inoltre, udite udite, ci è stato preannunciato che nel prossimo Decreto Sviluppo ci sarà una norma dedicata al MIBAC che comporterà la deroga dai tagli all’organico (il 10 più 10%) e consentirà l’effettuazione delle assunzioni, sia pure in numero inferiore al previsto (162 sui 180 previsti, di cui 14 dirigenti). Tramite, per quello che riguarda le assunzioni di personale non dirigenziale, la predisposizione di una graduatoria unica nazionale. 
In attesa delle carte che confermino gli annunci, (i tempi dovrebbero consigliare prudenza e non facili trionfalismi) possiamo esprimere una moderata soddisfazione per  degli obiettivi che, qualora raggiunti, toglierebbero il MIBAC da pericolo di un declino irreversibile e immediato, in particolare eliminerebbero il rischio di un forte esubero di personale  e di un forte ridimensionamento dell’apparato periferico. Oltre a favorire la ripresa dei  processi occupazionali attuali, con l’applicazione della legge speciale su Pompei e l’attuazione del bando per le categorie protette,  e di quelli futuri, sia pure negli indecenti limiti previsti dalle norme Tremonti-Brunetta. Oltre ad aggiungere un importante tassello alla conclusione e realizzazione di un accordo estremamente importante per la contrattazione integrativa quale quello sulle progressioni economiche.
Dal punto di vista politico possiamo aggiungere che la compattezza del fronte sindacale unitario, nonché  la consapevolezza della gravità del momento e della irrinunciabilità degli obiettivi posti a base delle vertenza, ha certamente rappresentato un forte momento di pressione nei confronti del Ministro e dell’Amministrazione. Ed è diventata un oggettivo argine contro le continue incursioni ideologiche che volevano e vogliono imporre al MIBAC la logica dei tagli lineari e l’ideologia falsamente meritocratica del brunettismo. Ovviamente  restiamo in vigile attesa in attesa degli atti concreti di attuazione degli annunci, e solo dopo faremo una valutazione più approfondita degli scenari che si aprono.
Sulle questioni all’ordine del giorno di ieri:
verifica del progetto di incentivazione alle posizioni apicali – Il testo dell’accordo sottoscritto fa giustizia dell’ennesimo tentativo di incursione brunettiana ed esce del tutto modificato rispetto al testo proposto. Quindi si procederà, senza decurtazioni, alla liquidazione del progetto;
sulla questione degli orari disagiati abbiamo concordato una corretta interpretazione riferita alla identificazione delle sedi lavorative che danno diritto all’erogazione di questa indennità, ripristinando il principio del riconoscimento della specificità della sede disagiata nell’ambito di Uffici composti da diverse sedi, mentre è stata ribadita l’incumulabilità dei due regimi di orario (turnazioni e orario disagiato) nella medesima sede. Su questo ultimo punto abbiamo peraltro ottenuto che comunque vengano retribuite le indennità maturate precedentemente alla firma di questo accordo.
 
Sui profili professionali:
abbiamo proceduto all’approvazione dei profili licenziati dal gruppo tecnico. Al riguardo noi abbiamo chiesto ed in parte ottenuto una modifica al profilo professionale dell’Assistente alla Vigilanza che rendesse più chiaro il principio di prevalenza delle mansioni da svolgere. Una questione delicata che noi abbiamo voluto rappresentare anche con una nota a verbale: questo per impedire che la giusta valorizzazione di funzioni qualificate possa essere interpretata come la possibilità per i Dirigenti di utilizzare questi lavoratori in mansioni del tutto differenti. Noi non intendiamo transigere sul fatto che vadano salvaguardati i livelli di offerta dei servizi, fatti salvi quelli, ci pare giusto operare in quel contesto organizzativo per qualificare le prestazioni professionali.
Per quanto riguarda i restanti profili non vi è stata particolare discussione e l’accordo è stato corredato da una dichiarazione congiunta  che impegna le parti ad una ulteriore revisione dell’ordinamento professionali, più sistematica e per tale motivo da concordare nell’ambito di una modifica dell’assetto ordinamentale da sottoporre agli organi di controllo.
Vogliamo ringraziare i nostri iscritti, in particolare le restauratrici che ci hanno fornito preziosi suggerimenti e vorremmo stemperare qualche artificiale polemica messa in atto contro di noi da qualche interessata sigla sindacale: l’apporto del tavolo tecnico è stato costruttivo, ma le questioni poste al tavolo da altre componenti erano le medesime questioni poste da noi nei tavoli costituiti in precedenza sulla materia. In quel caso, però, erano del tutto assenti alcune sigle sindacali e c’era una controparte non favorevole. Condizioni che adesso si sono modificate. una ulteriore prova che il merito può in alcuni casi aiutare a riunificare le posizioni su specifici obiettivi, anche in presenza di posizioni generali evidentemente diverse se non in qualche caso antagoniste.
Infine ci è stata fornita copia dei fabbisogni formativi emersi dalla relativa rilevazione.

Di seguito, in allegato, la documentazione sugli accordi raggiunti.

Roma, 4 ottobre 2011
 
 

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni

 

 
 

PROFILI PROFESSIONALI

 
 

 
 

Comunicato

L'AMMINISTRAZIONE E' INADEMPIENTE? PAGANO I DISABILI

 

Con la circolare n. 368 del  7 settembre 2011 il Mibac ha sospeso le procedure di assunzioni di personale disabile, avviate ai sensi della legge n.68/99 con la Circolare 337 del 10 agosto 2011.

Il tutto con una procedura singolare: prima si fa il bando e poi, dopo nemmeno 30 giorni,  lo si sospende sulla base di una valutazione che poteva essere fatta prima dell’emissione del bando stesso. La sospensione è dovuta ad una sorta di autotutela dell’Amministrazione che non comprende se prevalgono i principi della legge 68/99 che obbliga i datori di lavoro a procedere comunque all’assunzione delle categorie protette oppure quelli che prevedono il blocco totale delle assunzioni in caso di inadempienza dell’Amministrazione in riferimento agli obblighi derivanti da disposizioni generali sull’organico.

Già nel recente passato, peraltro, si era posta una analoga questione in riferimento al fatto che il blocco del turn over avesse incidenza anche su queste assunzioni. È poi intervenuto il Ministero del Lavoro, dietro forte sollecitazione delle Associazioni di settore, e ha chiarito che l’applicazione della legge 68 ha carattere prioritario e pertanto non può rientrare nelle disposizioni che bloccano le procedure assunzionali.
 
Adesso ci risiamo: una incursione normativa che è del tutto in contrasto con i principi ispiratori di una legge civilissima che riconosce il diritto al lavoro ai cittadini svantaggiati diventa motivo di non applicazione della legge stessa.

Noi riteniamo semplicemente che non vi possa essere alcun impedimento all’attuazione della legge 68, in particolare risulta particolarmente odiosa una disposizione che scarica su cittadini svantaggiati eventuali indempienze del datore di lavoro, un comportamento del tutto in linea con la faccia feroce e punitiva del brunettismo e del tremontismo.
Non siamo i soli a pensarla così: vi alleghiamo il testo di una interrogazione parlamentare presentata oggi alla Camera che condividiamo per intero.

Inoltre va aggiunto che questo è l’ennesimo colpo alle poche prospettive occupazionali nel MIBAC, già del tutto negate dalle manovre e dai tagli sul costo del lavoro.
Infine tanta solidarietà ai cittadini interessati dall’applicazione della legge, vigileremo e ci mobiliteremo insieme alle associazioni nel caso nel mese di novembre non si sbloccherà questa indecente situazione.

Roma, 20 settembre 2011
 
 
Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBAC

 
 

 
 
 

Grecia: sciopero generale il 5 e il 19 ottobre 2011

Adedy
Sciopero generale il 5 ottobre

Saranno ultrasessantenni i 30mila dipendenti pubblici in “esubero” in Grecia

Ancora due giornate di sciopero generale, indette, per mercoledì 5 e mercoledi 19 ottobre dai maggiori sindacati greci, Adedy la confederazione dei lavoratori pubblici e Gsee, quella dei privati.
La Grecia si mobilita ancora una volta contro i nuovi tagli che il governo si appresta a effettuare per ottenere la sesta tranche di finanziamenti da parte di Fmi, Bce e Unione europea.
Mentre continuano le occupazioni dei ministeri, delle regioni e dei comuni i sindacati greci affermano che il governo assieme alla troika “intimidisce i lavoratori e i pensionati annunciando che il governo potrebbe non essere in grado di pagare stipendi e pensioni… la verità è che ogni volta che affrontiamo le scadenze del prestito vessatorio ci vengono imposte nuove misure che strozzano i cittadini greci”.

 

Il taglio di 30mila “statali
Ha destato grande scalpore l’annuncio che 30mila dipendenti statali saranno rimossi dalla pubblica amministrazione greca entro Natale. Di sicuro, 18-20mila dipendenti finiranno, entro dicembre, nella cosidetta “riserva di lavoro” ( una struttura ‘inventata’ dalla troika per poter scavalcare la costituzione greca che impedisce il licenziamento) dove riceveranno, per un anno, il 60% della paga attuale. Se per loro non si troverà un’altro posto pubblico saranno messi a riposo con la fruizione della piena pensione.
I primi 18-20 mila dipendenti pubblici arriveranno dai ministeri, dagli enti locali, dalle agenzie statali e dalle public utilities e saranno lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato e almeno 60 anni di età e di cui sia prevista la messa in pensione nel prossimo biennio. Il loro posto di lavoro posto in pianta organica sarà abolito.
Per altri 7-8mila impiegati, ancora non definiti (ma potrebbero essere i dipendenti regionali dei ministeri di cui è previsto il ritorno ad Atene che non accettassero il trasferimento), si parla dopo l’anno, dell’accesso all’indennità di licenziamento. Sicuramente saranno collocati a riposo i circa 1000 dipendenti che, pur se pensionati, lavoravano ancora nell’amministrazione (per ottenere una pensione maggiore).
La “riserva di lavoro” sarà, dal 2012, la lista di proscrizione dove finiranno i dipendenti pubblici giudicati inadeguati da una agenzia governativa e da esperti della UE.

“Non vogliamo diventare il Bangladesh d’Europa
La “fame” della troika in Grecia non finisce mai. Non contenti delle misure già in atto hanno chiesto al governo di rinegoziare i contratti collettivi, dove è fissato il salario minimo, e di prendere misure legislative che prevedano la possibilità della negoziazione individuale, in superamento del contratto collettivo. Lo scorso anno era stata approvata una legge che permetteva di bypassare i contratti nazionali a favore di quelli aziendali. Ma probabilmente alla troika non basta.
Il governo socialista è rimasto spiazzato dalla proposta della troika “non abbiamo intenzione di diventare il Bangladesh -ha detto il primo ministro Papandreu – alla richiesta di ridurre il salario minimo (attualmente 570 euro netti).

news

Riduzioni di imposta art. 4 Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 158, relative al periodo gennaio/dicembre 2011.

Cerimonia passaggio di consegne Scuole Centrali Antincendi.

 
 
 
 
 
 
 
 

Roma, 03 ottobre 2011

Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
 
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
 

 
 
 

 Oggetto: Cerimonia passaggio di consegne  Scuole Centrali Antincendi.
 

Egregio Capo del Corpo,
sembra ci sia la volontà di organizzare, presso le Scuole Centrali Antincendi – la cui struttura organizzativa, nonché gli attuali compiti, non hanno più, né potranno avere, la rilevanza del passato – una cerimonia per il passaggio di consegne tra il primo dirigente, Ing. De Bartolomeo, promosso ad altro prestigioso incarico, ed il primo dirigente, Ing. Paola, quale futuro responsabile dell’Ufficio in parola.
 
Sembra, inoltre, che tale cerimonia preveda in impiego di risorse umane e strumentali decisamente sproporzionato all’evento di cui sopra, ammesso che sia un evento degno di nota e non, come pensiamo noi, un semplice avvicendamento tra dirigenti del Corpo.
 
In particolare siamo stati informati, e se fosse vero sarebbe sconcertante, dell’intenzione di predisporre addirittura la “tribuna d’onore” riservata, in altre occasioni, alla visita di Alte Cariche dello Stato, di distogliere il personale corsista e non dalle occupazioni istituzionali ed abituali per omaggiare non si sa bene chi o cosa, di organizzare una maestosa coreografia la cui simbologia richiama Organizzazioni e Corpi che nulla hanno a che vedere con i Vigili del Fuoco.
 
La FPCGIL VVF, posto che tutto ciò stia realmente accadendo, considerata la conclamata condizione di sofferenza in cui versa il Corpo Nazionale e la delicatissima discussione relativa ai pesanti tagli che la recente manovra ha consolidato, se da un lato è convinta non ci sia proprio nulla da festeggiare, dall’altro ritiene un simile dispendio di risorse ed energie umane assolutamente incoerente con la necessità, della quale ci viene chiesto di essere partecipi, di tagliare e razionalizzare un bilancio già abbondantemente asfittico.
 
Confidiamo nella Sua urgente attenzione affinchè l’avvicendamento tra i due primi dirigenti suaccennati avvenga nei limiti della consueta normalità e nel rispetto del Corpo in tutte le sue componenti, alle quali, più che di momenti celebrativi, bisogna assicurare impegni concreti e strumenti adeguati per poter fare al meglio il loro lavoro.

 
FP CGIL VVF NAZIONALE
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE

 


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