Viterbo – Ennesimo strappo del 1° Dirigente

 

12.05.2011 – Malgrado lo sciopero del 14 aprile u.s.  e la minaccia del 10 maggio u.s., da parte di CGIL CISL USB e CONFSAL VVF, di proclamare un’altra giornata di mobilitazione, il 1° Dirigente del Comando di Viterbo persiste in comportamenti che alimentano il contenzioso: di seguito la nota della FPCGIL VVF in merito alla individuazione “forzata” dei partecipanti ad un corso per patenti.

 

 
 

 

Pistoia – Stato di agitazione CGIL CISL USB VVF: effettuata conciliazione.

 

09.05.2011 – Il 4 maggio u.s. è stata esperita la procedura di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione da parte di CGIL CISL USB del Comando di Pistoia. Allegato di seguito il relativo verbale.

 

 

Savona – CGIL e CISL VVF proclamano stato di agitazione

 

13.05.2011 – Alleghiamo di seguito la nota CGIL CISL VVF che, a fronte di una serie di problemi irrisolti, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale. 

 

 

Savona, 05 Maggio 2011

Al Capo Dipartimento dei VV.F
Prefetto Dott. Francesco Paolo Tronca

Al Capo del Corpo Nazionale VV.F
Dott. Ing. Alfio Pini

E.P.C: al Direttore Regionale VV.F Liguria
Dott. Ing Renato Riggio

All’Ufficio Responsabile Diritti Sindacali
Vice Prefetto Aggiunto Dott. Cerrone

Al Comando Provinciale VV.F. Savona

Al Prefetto di Savona
Dott. Claudio Sammartino

Ai Coordinamenti e Segreterie Regionali e
Nazionali

OGGETTO: Dichiarazione stato di Agitazione Personale VV.F Savona

Le scriventi OO.SS in esito a quanto specificato:

– Nonostante i fondi presenti in cassa, l’ impossibilità da parte dell’ufficio contabilità a liquidare gli straordinari per le ore lavorate nell’anno 2010 dal personale operativo permanente e gli stipendi da gennaio fino a marzo 2011 per il personale Volontario richiamato in servizio. Tutto ciò per mancata delega da parte dei competenti uffici dipartimentali al Direttore Vice Dirigente più anziano presente al Comando, dopo il pensionamento del Comandante Dott. Ing. Mammone;
 
– Nonostante i ripetuti stati di agitazione precedenti e i successivi incontri di raffreddamento, ad oggi non è dato sapere quale sarà la futura sede centrale di servizio del Comando Provinciale Vigilfuoco di Savona, dignitosa per i lavoratori e funzionale al servizio di soccorso e di istituto;
 
– Nonostante la firma del protocollo di intesa tra Amministrazione VVF e Unione Industriali Savona, avvenuta ormai mesi addietro, per la copertura dell’autorimessa della sede provvisoria di Legino, ad oggi non è dato sapere quando e come saranno realizzati i lavori;
 
– Mancanza di fondi per la manutenzione delle sedi di servizio, necessari per garantire al personale condizioni di vita dignitose e igienicamente sicure.

dichiarano lo stato di agitazione del personale del Comando Provinciale VV.F di Savona.
 
Con la presente chiedono l’attivazione della procedura di conciliazione per i conflitti sindacali, come previsto dal vigente contratto di categoria.
La presente è da considerarsi anche quale preavviso in ossequio a quanto previsto dalla legge 146/90 e successive s.m.i.
Distinti saluti.

 

Il Coordinatore Provinciale FPCGIL VVF        Il Segretario Territoriale FNS CISL
           Andrea MORAGLIO                                 Costanzo PROTTO

Emilia Romagna – Quale ruolo del Corpo nel sistema di Protezione Civile?

 

26.05.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, una riflessione da parte del Coordinatore Regionale FPCGIL VVF Emilia Romagna, Roberto Franca, sul ruolo del CNVVF nel sistema di Protezione Civile .

 

 

Ruolo del CNVVF all’interno del sistema di Protezione Civile.

Nell’ultimo coordinamento regionale svoltosi a Bologna il 10 Maggio, che ha visto la partecipazione del compagno Mario Mozzetta, fra i tanti temi posti all’O.D.G. si è ampiamente discusso dei Vigili del Fuoco nel sistema di Protezione Civile, anche alla luce delle tante emergenze che li vedono coinvolti, a volte in maniera impropria, altre in maniera non sempre coerente, con quello che dovrebbe essere il loro ruolo all’interno della macchina del soccorso e del sistema di protezione civile.

Dall’interessante discussione è emerso che in questi ultimi tempi si è passati da una gestione del sistema di protezione civile modello “Bertolaso”, nel quale ogni singolo evento, anche i più banali (comprese le Feste di Paese), prevedeva un intervento diretto del grande capo che controllava e centralizzava ogni tipo di decisione, tenendo il CNVVF fuori dalla gestione, oppure riconoscendogli ruoli marginali, ad una nuova gestione chiamata “scarichiamo tutto sul CNVVF e tanti saluti al sistema integrato di protezione civile “.

La gestione “Bertolaso” è stata più volte e giustamente criticata da parte della nostra O.S.

Le tante vicende oscure, i tanti scandali, gli abusi di potere che hanno caratterizzato questo tipo di gestione “centralizzata” e senza alcun rispetto delle regole democratiche (va ricordato che tutto veniva by-passato in quanto la dichiarazione di “grande evento” consentiva di derogare leggi, norme, regole e contratti), hanno costretto a cambiare metodo di lavoro chi, ora, si trova a dirigere il dopo “Bertolaso”.

Purtroppo si è passati dalla padella alla brace: se, da un lato, il nuovo modello sembra riconoscere un ruolo importante al Corpo, e questo non può che farci piacere, tant’è vero che l’allestimento del campo profughi è stato prevalentemente delegato ai VVF, dall’altro lato pecca in maniera drammatica rispetto a quello che sosteniamo da anni, e cioè che un moderno sistema di prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze deve coinvolgere, in maniera coordinata e organizzata, tutti quei soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile.

Né basta aver dato la possibilità a diversi lavoratori di arrotondare il magro stipendio con ore di straordinario (oltre tutto, non può certo essere questa la strada da percorrere per riconoscere professionalità e competenza), bisogna comunque rivendicare che, unitamente al CNVVF, per realizzare il campo profughi avrebbe dovuto mobilitarsi l’intero apparato della Protezione Civile.

Questo non si è verificato e chi aveva la facoltà di decidere ha preferito mantenere un profilo molto basso e accondiscendente, piuttosto che disturbare il manovratore, il cui nome, in questo caso, è quello del Ministro dell’Economia, il quale, pur di risparmiare non si è fatto certo scrupolo di finanziare un dispositivo emergenziale con i soli Vigili del Fuoco, ma monco di tante altre importanti componenti.

Qualcuno potrebbe obiettare che, così facendo, si è risparmiato, ma simili risparmi, di fronte ad una emergenza, dovrebbero essere ben ponderati e, semmai, bisognerebbe investire di più su tutti i quei soggetti che portano soccorso e solidarietà, facendo risparmiare – ed è questo che dovrebbe interessare chi ci governa – vite, disgrazie e disagi.

Purtroppo tutto questo non si è visto, nonostante diverse regioni preparino da anni manovre integrate di protezione civile, nonostante la nostra regione è, probabilmente, tra quelle più all’avanguardia nella gestione di un simile modello, le direttive sono state altre, perché l’importante era allestire i campi, “lo facciano i Pompieri punto e basta.”

Chi scrive è da poco più di un anno coordinatore di una regione che, come è noto si è spesa tantissimo per sostenere il sistema integrato di Protezione Civile ed ha fortemente voluto esercitazioni congiunte, tanto che dopo il terremoto abruzzese eravamo già pronti ad allestire un campo base unificato; peccato che grazie ai soliti noti il campo VVF Emilia Romagna ed il campo Protezione Civile Emilia Romagna erano ad oltre 20 chilometri di distanza l’uno dall’altro.

Speravamo fosse solo un incidente di percorso, invece, appena scattata l’emergenza profughi, quando il Governo aveva deciso che ogni regione allestisse il proprio campo – decisione ritirata il giorno dopo (e questo la dice lunga sulle idee “chiare” di chi ci governa) – era sembrato normale organizzare il campo dell’Emilia Romagna operando congiuntamente con la Protezione Civile, mentre tale chiarezza, evidentemente, è mancata a chi era preposto a dare direttive in tal senso, tanto è vero che ci siamo trovati in “splendida solitudine” ad allestire il campo, fino al contrordine del giorno successivo.

Credo, e qui mi avvio rapidamente alle conclusioni, che le gestioni ultime dell’apparato Protezione Civile debbano fare riflettere i nostri colleghi e, soprattutto, la nostra classe politica: se, malauguratamente, altre emergenze dovessero colpire il nostro Paese, la preoccupante realtà e che non saremmo ancora sufficientemente pronti ed attrezzati ed i cittadini, a causa dell’ennesimo atto di irresponsabilità del peggior governo dell’Italia repubblicana, subirebbero danni e disagi in buona parte evitabili.

Coord. Reg.le FP CGIL VVF Emilia Romagna
Roberto FRANCA

Palermo – CGIL CISL UIL VVF: problemi su mobilità interna al Comando.

 

26.05.2011 – Abbiamo ricevuto una nota CGIL CISL UIL VVF di Palermo con la quale si chiede di sospendere i processi di mobilità interna al Comando, almeno fino a settembre, per evitare ulteriori problemi al servizio, vista l’imminenza della stagione estiva: la alleghiamo di seguito

 

 

Al Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, Socc. Pub. E Difesa Civ.
Prefetto Francesco Paolo Tronca

Al Capo del C.N.VV.F. Vice Capo Dipartimento del Corpo
Ing. Alfio Pini

Alla Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Sicilia
Ing. Giuseppe Romano

Al Dirigente prov.le Vigili del Fuoco di Palermo
Ing. Gaetano Vallefuoco
 
Al Dirigente Vicario dei VV.F. di Palermo
Ing. Giosuè Raia
 
OO:SS: Nazionali CGIL CISL UIL

A tutto il personale del Comando Prov.le Vigili del Fuoco di Palermo

OGGETTO: Annullamento O.d.G n°389 del 24 05 2011

Queste OO.SS. a seguito O.d.G. n°389 del 24.05.2011 riguardo la movimentazione del personale operativo nei turni di servizio del Comando Prov.le VV.F.di Palermo, valutando negativamente l’impianto della disposizione stessa la quale non tiene conto della reale esigenza del servizio espletato dal personale, chiedono l’immediato annullamento dell’Od.G.
 
A seguito l’evidente incombenza del Periodo Estivo che impegnerà tutte le risorse umane disponibili per garantire i probabili picchi d’intervento e le ferie dovute al personale, si propone il rinvio della discussione a Settembre.

Contestualmente si richiede l’istituzione di una commissione paritetica composta dall’Amministrazione, n°2 componenti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL.
Qualora le richieste di cui sopra venissero disattese, le scriventi OO.SS. si riservano di mettere in atto tutte le forme di proteste previste dalla normativa contrattuale.

Palermo 25.05.2011

Nicola Pesca FPCGIL VVF (PA) – Pietro Traina CISL FNS (PA) – Salvatore Avola UILPA VVF (PA)

Brindisi – Rapporti tra sottocommissione ONA, Dirigente, OO.SS.

 

04.06.2011 – Allegata di seguito la nota CGIL e CISL VVF con cui si obietta la possibilità che una sottocommissione locale dell’ONA possa chiedere, al fine di garantire l’apertura del centro balneare, la modifica di un O.d.S. emanato per far fronte alle pesanti carenze di personale.

 

 

Al Dirigente Provinciale
Dott. Ing. Carlo FEDERICO

Oggetto: Risposta nota prot.n.2298 del 18.05.2011

Con riferimento all’oggetto ed entrando direttamente nel nucleo centrale della stessa, si evidenzia che la composizione della sotto-commissione ONA provinciale è sì costituita da rappresentati delle singole strutture sindacali riconosciute per decreto ministeriali con riferimento al livello di rappresentatività delle stesse ma questo non vuol dire che le decisioni della stessa siano allineate e vincolanti per le rispettive segreterie sindacali provinciali.
 
Ciò è tanto più evidente poiché le competenze e le finalità della Commissione sono diametralmente diverse dalle responsabilità e finalità delle OO.SS. di categoria. Per esse infatti vi è un complesso e articolato supporto normativo – contrattuale che ne disciplinano le loro competenze ed il loro funzionamento proprio al fine rendere chiari e trasparenti i rapporti con l’Amministrazione e nello stesso tempo definire gli ambiti e gli argomenti di competenza.
 
La richiesta di deroga da parte della sottocommissione all’o.d.s n. 100 del 18.02.2011 non può pertanto sostituire decisioni e valutazioni prese su tavoli di contrattazione sindacali che hanno riguardato nello specifico l’aspetto più generale del soccorso che non è una appendice rispetto all’esigenza di aprire uno stabilimento balneare pur se dei Vigili del Fuoco come pare si voglia evidenziare nella nota citata.
 
Per meglio esplicitare il contenuto nella precedente nota sindacale e rispondendo al chiarimento richiesto dalla citata nota, si ribadisce nella speranza che questa volontà sia più di immediata percezione che l’o.d.s n. 100 fu adottato per le finalità connesse alle carenze di personale nel dispositivo di soccorso atteso che i tagli finanziari del Dipartimento non avrebbero consentito quest’anno di poter attingere a fondi per il richiamo del personale per integrazione.
 
Si convenne pertanto che tutte le unità giornaliere, impegnati in servizi a latere a quello di istituto dovessero rientrare nel dispositivo di soccorso, tant’è che tutto il personale è stato collocato da giornaliero ad orario turnista 12/36.
 
Delle due l’una, ho il personale deve prioritariamente essere impiegato nel prioritario dispositivo di soccorso oppure l’istituto della “deroga” deve essere sempre valido e pertanto quello che si stabilisce non ha più senso se poi basta una richiesta di una sottocommissione a compromettere le finalità prioritarie di tutto il Comando e prima ancora dell’Amministrazione.
 
Vero è che anche alla scrivente OO.SS. sta a cuore l’apertura dello stabilimento balneare ma questo deve accadere non a scapito di volontà pubblicamente espresse e decisioni prese a tutela dell’onorabilità di tutte le parti deputate a prendere decisioni.
 
Per quanto sopra nella speranza di essere stati ancora più chiari le scriventi confermano il proprio disappunto già manifestato con la nota sindacale del 10.05.2011

Mini TASSO (FP CGIL VVF) – Teodoro GIOSA (FNS CISL

Forlì-Cesena – Presidio acquatico sul litorale della provincia

21.05.2011 – Di seguito, la nota FPCGIL VVF al direttore Regionale ed al Comandante provinciale con la quale si confuta il modello organizzativo del presidio acquatico e se ne propone uno alternativo più funzionale alla mission del Corpo.

 

 

Al sig. Direttore Regionale
Dir. Gen. Giovanni Nanni

Al Sig. Comandante
Dott. Ing. Carlo Dall’oppio

e p. c. O.S. FP CGIL Emilia Romagna

Oggetto : Presidio acquatico sul litorale della Provincia di Forlì-Cesena.

Presso i Comandi della Regione si stanno raccogliendo le adesioni per l’attivazione dei presidi acquatici di Cesenatico e Porto Garibaldi-Comacchio per l’estate 2011, sulla base delle disposizioni impartite da codesta Direzione Regionale.
 
Le modalità con cui verrà svolto il servizio di soccorso acquatico sul litorale romagnolo suscitano più di una perplessità, sia in merito alla strutturazione del dispositivo di soccorso sia per gli aspetti organizzativi e di utilizzo del personale.

In merito al primo aspetto, essendo dal lunedì al venerdì previsto l’utilizzo esclusivo delle moto d’acqua per le operazioni di soccorso, si è del parere che il servizio offerto risulti limitato, perché esclusivamente destinato al soccorso dei bagnanti.
 
In un contesto fortemente antropizzato, caratterizzato da ampie spiagge affollate, con servizio di salvataggio già presente, l’utilizzo delle moto d’acqua è infatti destinato a sovrapporsi a quello già svolto dalle Cooperativa dei Bagnini, presenti capillarmente sulla costa e in grado di garantire una maggiore tempestività per gli interventi a ridosso del litorale.
 
Per gli interventi di soccorso oltre l’ambito di operatività dei Bagnini, la moto d’acqua è certamente utile ma ugualmente finalizzata al solo salvataggio di pericolanti, dovendo attendere il gommone di appoggio per il loro recupero.
 
L’utilizzo del gommone, oltre al ruolo di appoggio degli operatori di moto d’acqua, consente di perseguire obiettivi di sicurezza ben più ampi, potendo offrire un contributo al contrasto del rischio acquatico ed alla sicurezza della navigazione.
 
In tal senso, attraverso un efficace coordinamento con gli Enti istituzionalmente preposti, Guardia Costiera in testa e nel rispetto reciproco dei ruoli istituzionali, potrebbe consentire di mettere a disposizione anche in ambito acquatico la professionalità dei vigili del fuoco, in grado di portare anche in tale ambito le competenze e le abilità maturate nella quotidiana attività di soccorso, ad esempio nel caso di imbarcazioni in avaria o in caso di incendio di natanti, in banchina o in mare, o, per fare altri esempio, nel caso di incaglio sulle scogliere, in caso di affondamenti o quando emerge la necessità di effettuare svuotamenti.

La disponibilità di un mezzo nautico consente inoltre di affiancare il servizio specialistico svolto dai Nuclei Sommozzatori, con copertura h24 ma con tempi di intervento inevitabilmente lunghi, in tal caso dispiegando operatori VVF equipaggiati e di immediata operatività con funzioni di appoggio alla componente specialistica.
 
In definitiva il relegare il gommone ad un ruolo marginale e non operativo appare inappropriato e non praticabile, in quanto l’intervento di tale mezzo potrebbe essere richiesto e non sarebbe possibile, in ottemperanza alla mission istituzionale, essere rifiutato, finendo con l’esporre l’unico operatore previsto ad un consistente rischio personale.
Pertanto questa Organizzazione ritiene inammissibile:
 
– che un mezzo nautico VVF stazioni presso il presidio acquatico senza essere coinvolto nel dispositivo di soccorso
– che tale mezzo nautico possa essere governato da un solo operatore.
 
Ritiene viceversa che il gommone sia indispensabile per organizzare un servizio di soccorso acquatico realmente efficace e non soltanto di facciata e che debba essere governato da un congruo numero di operatori.

Il coordinatore provinciale CGIL
Rossi Claudio

Messina – Ritardo pagamento competenze calamità: dichiarato stato di agitazione.

 

12.05.2011 – A fronte del pesantissimo ed inaccettabile ritardo nel pagamento delle spettanze relative alla calamità che ha colpito Messina nel mese di ottobre 2009, nonchè alla campagna boschiva 2010, alleghiamo di seguito la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle OO.SS. CGIL CISL UIL RDB CONFSAL CONAPO VVF.

 

 

Marche – A proposito di moratoria CS e CR e di unità sindacale a fasi alterne!

 

11.05.2011 – Il Coordinatore Regionale FPCGIL VVF E.R., Roberto Franca, ci ha comunicato che nella giornata del 5 maggio u.s., alla presenza del segretario FP CGIL Emilia Romagna Gianni Paoletti e del segretario FP CGIL di Bologna, è stato nominato coordinatore provinciale FPCGIL VVF, il compagno Luca Landuzzi.
 
Cogliamo l’occasione per augurare a Luca ed a tutti i compagni che lo affiancheranno buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni.
 
Adriano FORGIONE – Mario MOZZETTA

Napoli – Incendi rifiuti: procedure igienico/sanitarie e protocollo operativo.

 

13.05.2011 – Alleghiamo di seguito la nota di CGIL CISL UIL VVF con la quale, a fronte dell’incremento degli incendi rifiuti, chiedono vengano riattivate le specifiche procedure igienico/sanitarie ed i protocolli operativi già previsti nelle precedenti emergenze.

 

 

Napoli, 11 maggio 2011

Al Comandante VVF Napoli
Dott. Ing. Giovanni FRICANO

E, p.c.: Prefetto di Napoli
Dott. Andrea DE MARTINO

Direttore reg.le VVF Campania
Dott. Ing. Guido PARISI

Oggetto: incendi rifiuti; riattivazione procedure igienico/sanitarie e protocollo operativo.

Egregio Ingegnere,
come prospettatoLe durante i giorni passati, la reiterazione degli incendi rifiuti ha raggiunto e supererà i limiti che prevedevano un determinato protocollo stabilito tra OO.SS. ed Amministrazione durante le precedenti”esperienze”.
Si stanno riproponendo le uguali situazioni che portarono ad elevare il livello di guardia sulla tutela della salute del personale
Allo scopo di lenire le ricadute derivanti La esortiamo ad intervenire con celerità ed a ripristinare le previste misure igienico/sanitarie.
Riterremo altresì utile che il Comando, soprattutto per la funzione “politica”, con la Direzione e la Prefettura, pongano in atto determinate sinergie con i vari attori istituzionali interessati al problema, per ottimizzare l’impegno dei Vigili del fuoco lasciati troppo spesso soli e senza alcun supporto logistico/operativo a fronteggiare questa complicata emergenza.
Certi che non sarà difficile recuperare le disposizioni in materia e sicuri di una quanto mai necessaria rapidità della relativa attuazione, restiamo a disposizione se fosse necessario per ogni eventuale chiarimento.

Giuseppe SCUOTTO (F.P. CGIL VVF) Ernesto STRINO (FNS CISL) Carmine CRISTIANO (UIL PA VVF

Savona – Stato di agitazione CGIL CISL: dopo conciliazione, temporanea sospensione.

 

13.05.2011 – Il 5 maggio u.s. CGIL e CISL VVF avevano proclamato lo stato di agitazione a fronte di una serie di problematiche irrisolte presenti nel Comando; conseguentemente è stata effettuata la procedura di raffreddamento i cui esiti, di seguito allegati, vengono esplicitati con il comunicato FPCGIL VVF a tutto il personale. 

 

 

COMUNICATO AL PERSONALE
 
In data 17 maggio ’11 presso gli uffici della Direzione Regionale Liguria in Genova si è riunita la Commissione Paritetica Locale convocata in seguito alla nota Ministeriale n°6122 del 11-05-2011 per tentare una conciliazione a seguito dello stato di agitazione dichiarato in data 05 maggio 2011dalla nostra organizzazione sindacale congiuntamente con FNS-CISL.
Sostanzialmente l’agitazione verteva su quattro punti, che ora andiamo ad elencare, specificando anche le risposte dateci dall’amministrazione:
 
– Pagamento degli straordinari al Personale Permanente e stipendi al Personale Volontario; problematica risolta dalla nomina del Comandante reggente nella figura del Direttore Regionale che ha già svolto le previste formalità presso la Tesoreria Provinciale di Savona. Nel cedolino unico di maggio sono in pagamento indennità notturno e festivo e F.U.A. . Nel cedolino di giugno saranno pagate le ore prestate in straordinario fino al mese di ottobre 2010. Per il personale S.A.F. ci sono in pagamento sempre a giugno le ore lavorate nelle missioni all’Aquila nel mese di gennaio e metà febbraio 2010. Per il Personale Volontario al massimo entro 10 gg saranno pagati gli stipendi dei mesi di gennaio e febbraio 2011.
 
– Nuova Sede Centrale del Comando dignitosa e funzionale al servizio. La linea che si sta definendo da parte del Ministero è quella di ottemperare alla sentenza emessa dal TAR, in modo da regolarizzare il progetto e poter riprendere al più presto i lavori di costruzione. L’amministrazione ha già dato mandato al Provveditorato Opere Pubbliche, di far rivisitare il progetto stesso in modo da ripresentarlo nuovamente alla conferenza dei servizi per ottenere il nullaosta e i permessi necessari per riprendere i lavori. Ad avvalorare le parole del Direttore le OO.SS. hanno preso visione del carteggio intercorso tra Avvocatura dello Stato e Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Entro la fine del mese in corso il Direttore Centrale delle risorse Logistiche Ing. Pellicano ha confermato che farà visita al provveditorato OO.PP. della Liguria – Lombardia e verrà a Savona per vedere la situazione nella sua realtà. In ultimo prendiamo atto dalle carte ricevute che attualmente non ci sono le condizioni per l’acquisizione delle aree Italgas da parte del dipartimento, come era stato ipotizzato nel incontro del 13 ottobre 2010 tenutosi presso il Comando di Savona con l’allora Direttore Centrale Ing. Dellagiovanpaola.
 
– Copertura laterale autorimessa sede di Legino, protocollo di intesa con Unione Industriali. Si apprende che il Comando ha presentato la richiesta ad Italgas per poter dare inizio ai lavori concordati nel protocollo, ma ad oggi la società che ci ospita nei suoi locali non ha ancora dato alcuna risposta in merito.
– Fondi per la manutenzione ordinaria delle sedi di servizio distaccate. Nonostante le reiterate richieste, il Direttore evidenzia che sui Capitoli di spesa relativi alla manutenzione delle sedi di servizio, ad oggi non sono ancora pervenuti fondi.

In accordo con FNS-CISL prendiamo atto del impegno profuso sia dal Direttore Regionale Ing. Riggio, che dal Comando Provinciale specificatamente nella persona dell’Ing. Raschillà, quindi si ritiene di poter annullare lo stato di Agitazione per il punto primo, ma di mantenerlo per i punti due, tre e quattro della nota datata 5 maggio 2011. Se non ci saranno ulteriori sviluppi nei prossimi quindici giorni si valuterà la possibilità di ricorrere a sciopero e manifestazioni di protesta.

 

Il Coordinatore Provinciale FPCGIL VVF        
                  Andrea MORAGLIO                                

Milano – "Un buco nell'acqua l'incontro con il Comandante"

 

04.06.2011 – Abbiamo ricevuto ed alleghiamo di seguito una nota di CGIL CISL UIL USB MIlano che sintetizza l’esito negativo dell’incontro avuto con il Dirigente.

 

 

CGIL CISL UIL USB 
COORDINAMENTI PROVINCIALI VIGILI DEL FUOCO MILANO

COMUNICATO A TUTTO IL PERSONALE
 
…BUCO NELL’ACQUA!

 

Lavoratori,
come avrete avuto modo di leggere dai precedenti comunicati, il 31 Maggio, abbiamo avuto un incontro col comando dopo molti mesi di assenza di relazioni sindacali, dovute allo stato di agitazione dichiarato nel mese di dicembre 2010 (per altro molto scarse anche prima!…) e tuttora in corso.

L’occasione nata da una stigmatizzazione delle scriventi sul fatto che il comando fosse retrocesso sui deleteri propositi del “caso vigilanze”, ci ha dato l’occasione per sederci intorno ad un tavolo e chiedere una valutazione al primo dirigente rispetto ai risultati fino ad ora conseguiti col progetto “Barberi” e quale volontà di una possibile ridiscussione delle intere problematiche ormai affliggono il nostro comando a 360°, il rientro dei qualificati giornalieri nei turni teso a sopperirne la carenza ed il sovraccarico di lavoro dei pochi rimasti) e la distribuzione dei vp attualmente assegnati a Linate in sovrannumero, onde evitare la conseguente disposizione del comando di ridurre la composizione numerica delle squadre operative.

Ebbene il tentativo è stato il classico “buco nell’acqua”, in quanto il dirigente non solo ha confermato le sue convinzioni per la bontà del proprio progetto ed operato, ma ha addossato responsabilità di eventuali ritardi ei risultati positivi, a quanti si oppongono o non apprezzino le novità introdotte!?!…

In tal senso esplicito l’invito a quanti non concordino o abbiano perplessità, a farsi da parte per essere sostituiti…

Insomma il nuovo (vecchio?) che avanza: O STAI CON ME O FUORI DAI PIEDI.

Non che ci fossimo fatte particolari illusioni, visto l’andazzo in tutti questi mesi, però come si dice abbiamo voluto andare alla verifica, tanto per non essere tacciati di chiusure totali, compreso il rapportarci con le altre due ooss che invece sostengono a spada tratta l’operato, di cui una era assente e l’altra ha fatto da comparsa forse più preoccupata a conservare i posticini caldi dei suoi dirigenti che gli interessi dei lavoratori ed il futuro del comando.

In ogni caso già che c’eravamo sono stati toccati altri argomenti, composizione squadre intervento, specialisti, ecc… ma anche qui possiamo sintetizzare dicendo che non c’è “peggior sordo di chi non vuol sentire”.

Interessante invece nella sua tragicomica realtà, il quesito posto rispetto all’impiego di ex colleghi in pensione, rientrati come vv che pur utilizzati in settori specifici del comando non hanno un orario ben definito e nemmeno si sa come e quanto vengono retribuiti; ancora più interessante il caso di ex colleghi SATI che sempre in pensione rientrano pare a loro piacimento in alcuni giorni della settimana a svolgere i propri ex compiti….

Segnalando a voce e per iscritto queste anomalie, abbiamo invitato il comando ad emanare una disposizione che chiarisca a tutto il personale tali ambiti… giusto per un’equa possibilità a tutti gli ex colleghi!

In conclusione abbiamo dovuto confermare lo stato di agitazione ed intraprenderemo nuove iniziative sindacali di cui informeremo come sempre tutti i lavoratori

Milano, 1 giugno 2011

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