Toscana – Personale a turno differenziato presso la Direzione

 

21.06.2011 – Allegata, di seguito, la nota della FPCGIL regionale con la quale si chiedono chiarimenti circa la disparità di trattamento riguardante il personale operativo qualificato e non, a turno differenziato, che in base alle ultime circolari del Capo del Corpo è stato spostato da incarichi di ufficio al reintegro nei turni.

 

 

Toscana – Mantenimenti qualificazioni personale VVF

 

21.06.2011 – Il 6 giugno u.s. la procedura di conciliazione conseguente allo stato di agitazione, proclamato nei primi giorni di maggio da CGIL e CISL VVF, si era conclusa con esito negativo e le OO.SS. citate avevano chiesto un ulteriore livello di confronto a livello centrale, in attesa del quale, il Direttore regionale avrebbe dovuto astenersi da ulteriori iniziative di parte; poichè ciò non è avvenuto, alleghiamo la nota di CGIL e CISL VVF su tale merito.  

 

 

Pavia – Problematiche del Comando e organizzazione del lavoro

 

22.06.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, la nota del Coordinamento FPCGIL VVF Pavia a sostegno dei Capi Servizio della sede di Pavia che hanno espresso pubblicamente l’esigenza di incontrare le OO.SS. per trovare una soluzione “…alla situazione di totale anarchia e di sfascio in cui versa il Comando…”.

 

 

Al Sig. Comandante del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Pavia
Ing. Fabrizio Piccinini

Al Personale del Comando Provinciale di Pavia

e p.c.

Al Direttore Regionale Vigili del Fuoco per la Lombardia Milano
Dott. Ing. Antonio Monaco

Ai Coordinamenti Regionali e Nazionali CGIL VVF

Signor Comandante,
nei giorni scorsi i Capi Servizio della sede di Pavia hanno espresso pubblicamente, con nota anche a Lei indirizzata, l’esigenza di incontrare le OO.SS. per trovare una soluzione “alla situazione di totale anarchia e di sfascio in cui versa questo Comando, di cui loro stessi non intendono essere partecipi”.
 
Per CGIL VVF è stato doveroso accogliere tale istanza.

In tale contesto ci è stato rappresentato un quadro gestionale di questo Comando sconcertante e, allo stesso tempo, demoralizzante; vista l’evidenza dei fatti emersi, questa O.S. non ha potuto che condividere il giudizio altamente negativo sulla Sua gestione dirigenziale.
 
I Capi Servizio, cioè coloro che ricoprono quel ruolo funzionale su cui insiste la responsabilità di assicurare l’intervento delle squadre operative, il coordinamento nelle attività di soccorso e l’ottimizzazione delle risorse e dei mezzi, hanno denunciato una Sua mancanza di considerazione e di fiducia relativamente alle loro valutazioni e al loro operato (concetto peraltro già espresso nelle loro precedenti note anche a Lei destinate).

Gli individui, che nei differenti ruoli compongono l’organizzazione del Comando (Capi Servizio, personale operativo e amministrativo, rappresentanze dei lavoratori), soffrono la mancanza di un interlocutore, che si voglia effettivamente responsabilizzare delle ormai innumerevoli criticità che sussistono nel Comando.
 
Non sono più tollerabili i continui mutamenti, i rimpalli di mansioni e gli spostamenti dei lavoratori tra i vari settori per motivi, nella maggior parte dei casi, non precisamente identificabili e talvolta non concordati.
 
È sconfortante constatare che i Funzionari sono ormai costretti a occuparsi esclusivamente di attività inerenti alla prevenzione incendi, rendendosi così “invisibili”, probabilmente loro malgrado, all’attività di soccorso e di formazione del personale.
 
Permangono altresì da tempo inascoltate le istanze di una valutazione delle attività e dei risultati del settore amministrativo e contabile, una razionale organizzazione della componente Volontaria, una seria programmazione dell’attività didattica.

In seguito alla consistente mobilità, che ha interessato le sedi provinciali e che ha visto un avvicendamento considerevole di personale, era ragionevolmente prevedibile una ricaduta sugli equilibri organizzativi del soccorso, già per altro precari, esistenti nei 4 turni di servizio dell’intera sede.
 
Oltre a una distribuzione omogenea del personale di recente assunzione, e a un’assegnazione proporzionata nei diversi turni dell’organico del luogo, l’occasione era propizia per un’assennata verifica relativa all’organizzazione del lavoro (materia che ha strette implicazioni con la gestione del servizio di soccorso), come per altro formalmente richiesta già da tempo, sotto diverse forme e in più sedi.

Assenza di un’organizzazione condivisa, indifferenza nel valutare obbiettivi comuni, mancanza di regole certe, disinteresse dell’identità dei lavoratori, queste sono solo alcune delle cause che stanno portando a una situazione di sconforto e impotenza il personale e che hanno spinto i Capi Servizio a dare mandato a questa organizzazione sindacale di far emergere in altre sedi questa situazione ormai insostenibile.

Chiediamo quindi, alla dirigenza di questo Comando, un incontro urgente, da tenersi in data e nelle modalità da concordare, al fine di affrontare in modo condiviso e nel rispetto delle rispettive prerogative le innumerevoli criticità che sussistono nel Comando Provinciale di Pavia.

In attesa di un riscontro alla presente le porgiamo distinti saluti.

p.Il Coordinamento Provinciale FP CGIL VVF Pavia

Fabrizio Agnelli – Fabio Cambieri – Paolo Pelizzola

Bari – La CGIL ribadisce contrarietà su chiusura distaccamenti

 

22.06.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, un comunicato del Coordinamento FPCGIL VVF di Bari relativo all’eventualità che, causa la forte carenza di organici, si possa ipotizzare di chiudere dei distaccamenti. 

 

 

Ancora sulla chiusura dei distaccamenti…
Alla CGIL non va bene!!!
Il giorno 15 Luglio i pompieri protestano!!!

E. Lorenzini F. DE Cosimo C. Pesola

 

“In caso di intervento dovranno lasciare tutti la sede e chiudere il Distaccamento…”

Questo è scritto in un O.d.S. del 27/05/2011 che la CGIL da subito ha contestato per ovvi motivi di opportunità, visto che già da tempo si cerca di sopperire alle gravi carenze d’organico che soffre il Comando Provinciale VV.F. di Bari, esclusivamente gravando sui carichi di lavoro di tutto il personale impegnato nel servizio di soccorso ed ora addirittura siamo arrivati alla chiusura dei distaccamenti.
 
Ordine di Servizio contestato perché la Cgil ritiene che le disposizioni emergenziali pro tempore nel nostro Comando, viste l’esperienze passate, diventano facilmente disposizioni utilizzate quasi sempre in maniera definitiva.
 
Tanto è vero che, in questi ultimi giorni, il personale di servizio presso il distaccamento di Carrassi è stato comandato a chiudere la sede e nel giorno 8 u.s.; la chiusura del distaccamento ha creato non pochi problemi all’arrivo del personale montante: infatti, nonostante la squadra di turno diurno fosse impegnata in una grande mole di lavoro nel territorio del comune di Polignano, per un’alluvione che ha messo in ginocchio la cittadinanza, pare che la squadra sia dovuta rientrare proprio per dare la possibilità a chi montava di accedere nel distaccamento, malgrado i numerosi interventi ancora da espletare e, quindi, interrompendo le operazioni di soccorso: se risultasse vero, ciò sarebbe molto grave e ci vedrà costretti a prendere provvedimenti in merito.
 
Per tutto questo la FPCGIL VENERDI 15 LUGLIO sarà IN PIAZZA FERRARESE dalle ore 10,00 alle ore 23,00 a chiedere il sostegno dei cittadini baresi attraverso una raccolta firme spiegando le ragioni della protesta:
 
* Organico – meno 500 uomini studio Ministero dell’Interno-;
* Istituzioni di nuovi distaccamenti nei comuni di Monopoli, Acquaviva, Grumo e Corato per abbattere i tempi d’intervento;
* Stabilizzazione dei precari/discontinui;
* Salario- contratto 2010/13;
* Previdenza adeguata per tutto il personale nessuno escluso.

Buon lavoro a tutti


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Decretazione ed assegnazione neo Capi Squadra 60% decorrenza 01.01.2008

07.07.2011 – Ci è stato comunicata la pubblicazione ufficiale del D.M. – di seguito allegato – relativo alla nomina in ruolo e all’assegnazione dei neo Capi Squadra con decorrenza 1° gennaio 2008; gli interessati dovranno raggiungere le sedi di servizio, indicate nel decreto a fianco di ciascun nominativo, con decorrenza 1°settembre 2011.

 

 


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Reggio Emilia – Riflessioni e proposte operative del Coordinamento CGIL

Reggio Emilia 10/08/2011
 
AL COODINAMENTO NAZIONALE FPCGIL VVF
 
A TUTTO IL PERSONALE
 
SE LA POLITICA SI TOGLIE ALCUNI GIORNI DI FERIE, IL SINDACATO NON CI E’ MAI ANDATO: ALCUNE RIFLESSIONI DA CUI PARTIRE……
 
Negli ultimi tempi si è aperta una “discussione”, generata dalla nota e successivi chiarimenti, fatti dal Capo del Corpo; le note hanno per oggetto: indennità di missione e lavoro straordinario per conduzione di automezzi, qui vorrei evidenziare che si parlava di straordinario.
 
Queste note e successivi chiarimenti, hanno partorito una serie di disposizioni (in particolar modo io cito la situazione dell’Emilia Romagna) da parte del Direttore Regionale, cui hanno fatto seguito disposizioni provinciali o dei capi nuclei o delle ragionerie, che hanno causato, situazioni a dir poco grottesche.
 
Crediamo, che le OO.SS Nazionali, non abbiano ancora ben percepito la portata di tale confusione.
 
In questo momento, si stanno ledendo i diritti dei lavoratori, anche con disposizioni ed imposizione di missioni, tramite questa breccia si stanno ledendo diritti fondamentali, si è persino giunti a grottesche interpretazioni, che si spingono sino ad interpretare che se durante l’orario ordinario, un lavoratore utilizza il mezzo di servizio per spostarsi dalla propria sede ad un’altra, questo tempo vada sottratto (alla faccia della dizione ore straordinarie per guida).

In tale marasma confusionale è opportuno che la nostra organizzazione sindacale si faccia promotrice ai più alti livelli, di iniziative di chiarezza; che da parte nostra abbiamo intrapreso a livello locale e stiamo intraprendendo a livello regionale (ma con scarsi risultati).

Questa situazione a nostro avviso non è che l’ennesimo capitolo di una situazione generata da una disgraziata riforma del Corpo; da una carenza di discussione sulle regole fondamentali, frutto di una prospettiva di un contratto di lavoro che non c’è e non si sa quando si potrà discutere.

Frutto di una organizzazione del lavoro, in essere sulla carta, ma sfasciata, da carenze di organici e di qualificati, con una base di lavoratori che sta invecchiando, in un ambiente di lavoro degenerato dal continuo e costante avvilimento quotidiano, da disposizioni insensate, da interpretazioni ridicole inutili o deleterie.

Voglio citare un frase dell’ultimo chiarimento del capo del Corpo la dove si dice: “attese le straordinarie esigenze a cui il Corpo Nazionale è chiamato a far fronte in merito, e al fine di assicurare puntualità e continuità nella composizione della squadra di soccorso…”

Ma quali sono queste straordinarie esigenze? La straordinarietà non può essere di certo rivolta al lavoro che svolgiamo, ma si spera sia rivolta al particolare momento e quindi a carenze strutturali di organici qualificati e risorse, forse a questo si fa riferimento? Se così è, al Capo del Corpo è chiaro che il personale sta sopperendo alle carenze numeriche, che vedono le sedi centrali operare con organici inferiori a quelli teoricamente assegnati; i distaccamenti non essere più numericamente autonomi, quindi costringere, il personale, a continui spostamenti da una sede ad un’altra per sopperire e garantire il soccorso tecnico urgente su tutto il territorio, per non parlare dell’esercizio di fornire mansioni superiori senza alcun riconoscimento e qui mi fermo anche se altro c’è da dire.

Come Vigili del Fuoco, come pubblici dipendenti, ci sono molto chiari i nostri doveri, al contrario di quanto afferma un tristemente noto ministro; qualcuno forse sta dimenticando che forse qualche diritto lo dovremmo avere.
 
Forse in momenti di difficoltà organizzativa, quando al personale si chiede uno sforzo per supplire a carenze organizzative e numeriche, ci si aspetterebbe che si mettessero in campo delle misure per alleviare i disagi e non imposizioni per aumentarli (alla faccia dei corsi sulla gestione delle risorse umane).

Senza dilungarci, ci aspetteremmo poi che dopo aver colto l’obbiettivo di una “sanatoria” per recuperare l’arretrato sui passaggi di qualifica, uscisse una proposta da discutere e condividere, per il futuro, vista la fallimentare esperienza degli ultimi concorsi (anche qui ricordiamo e ringraziamo la lungimiranza del 217).

Cari colleghi, amici e compagni, quanto, quanto dovremo ancora attendere perché si apra una seria trattativa su questi ed altri argomenti di primaria importanza e che ci toccano tutti? Quanto ci vorrà perché si capisca che se la discussione sulla “piattaforma contrattuale” non inizierà con celerità, i problemi non faranno che aumentare deteriorando ulteriormente il nostro ambiente lavorativo?

L’appello è a tutti, ma in particolare al Coordinamento Nazionale FPCGIL VVF: presentiamo con celerità una nostra proposta chiara e dettagliata, su come vorremmo fossero fatti i passaggi di qualifica, chiarendo bene, a tutti, che il fatto che si sia lavorato e gioito per il risultato della sanatoria (risultato i cui esiti ad oggi sono ancora lontani dal venire), non vuol dire che rinneghiamo il passato e l’idea che l’anzianità non può e non deve essere il criterio fondante, ma altri sono i criteri a cui tendere.

Altra cosa da fare, a mio avviso, è quella di presentare sin da subito una nostra piattaforma, che vada a colmare vuoti e storture evidenziatesi in questi ultimi disgraziati anni.
 
Ci è ben chiaro il grave momento economico, sociale e politico; ma questo non può e non deve fermarci in quelle che sono le nostre rivendicazioni, nè arretrare di un passo sul piano delle tutele e sui diritti.

Impegno di ogni territorio dovrà essere, quello di contribuire ad un laboratorio, che possa partire sin da subito, per raccogliere i contributi:
 
Avrei voluto attendere settembre per inviare questa mia richiesta e primo contributo, ma credo che il momento sia talmente grave che non si possa attendere settembre ed il trascorrere di questi giorni, senza cominciare rimboccarsi le mani.

Un saluto ed un abbraccio, nella speranza che possa nascere una discussione proficua e di alto livello, senza false demagogie, libera dal populismo che attanaglia questa società.
 
Per la FP CGIL VVF RE
Luca INCERTI


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Latina – Problematiche Distaccamento Portuale Gaeta

18.06.2011 – Allegata, di sseguito, la nota della FPCGIL VVF Latina relativa alle problematiche del Distaccamento Portuale di Gaeta.

 

 

Al Capo del Corpo VVFSPDC Dott. Ing. PINI

Al Dirigente Area IV del Corpo Dott. Ing. FRANCULLI
 
Al Direttore Regionale VVF Lazio Dott. Ing. RICCIO
 
Al Com. Prov. VVF Latina Dott. Ing. D’ANGELO

E p.c.: alla O.S. CGIL nazionale e regionale Lazio

Egregi in indirizzo,
con la presente si denuncia la grave situazione venutasi a creare presso la sede portuale di Gaeta.
 
La mancanza di fondi utili per la necessaria manutenzione delle Motobarche, è stata aggravata dalla rottura definitiva del motore propulsore sinistro della MBP 1086.
 
Il servizio portuale è seriamente compromesso soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva con il forte incremento del diportismo e l’aumento di richieste del nostro intervento presso le isole pontine.
 
Si chiede di mettere in atto ogni utile iniziativa per il ripristino del servizio in modo efficace e nelle more si chiede di individuare un natante da inviare presso la sede di Gaeta per la sostituzione temporanea della MBP fuori servizio.

In attesa di riscontro, porgiamo i nostri saluti.

Il Coordinatore Prov. C.G.I.L VVF LATINA
CARMINE DI FEBBRARO

SCA – Assemblea CGIL con gli allievi del 70° corso

 

23.06.2011 – Il giorno 20 giugno 2011 alle 17 .00 presso il locale cinema delle Scuole Centrali Antincendi si è tenuta la prima assemblea CGIL per il personale assunto nell’aprile scorso; di seguito il resoconto dell’assemblea, nochè l’allegato con la richiesta di soluzione, sempre da parte della FPCGIL VVF, delle problematiche rappresentate dagli allievi del 70° corso.

 

 

AGLI ALLIEVI DEL 70° CORSO: RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA DEL 20 GIUGNO 2011

Il giorno 20 giugno 2011 alle 17 .00 presso il locale cinema delle Scuole Centrali Antincendi si è tenuta la prima assemblea CGIL per il personale assunto nell’aprile scorso.

L’incontro è stato grandemente partecipato, e gli argomenti trattati sono stati spunto di una proficua discussione.

L’introduzione affidata ad Adriano Forgione ha aperto una panoramica su come la CGIL intende i Vigili del Fuoco, sul loro ruolo all’interno della società, sulla forte valenza sociale del loro lavoro.

L’intervento del Segretario Nazionale Adriano Sgrò ha presentato la CGIL come organizzazione dedicata alla rappresentanza dei lavoratori ed alla loro tutela.

Inoltre durante l’incontro sono stai affrontati alcuni problemi di ordine fiscale e contributivo per i quali l’INCA – CGIL ha confermato la propria disponibilità.

Gli argomenti aperti nel corso della discussione sono quindi stati quelli legati al corso di formazione.

Gli allievi hanno presentato alcune situazioni di difficoltà che possiamo riassumere in :
1. Mancanza di distributori di acqua, necessità molto sentita data la stagione e l’attività fisica, se si aggiunge poi che gli orari di apertura del BAR che non permettono la fruizione del servizio durante le pause addestrative, la difficoltà diventa un problema;
2. Mancanza di un locale lavanderia dove potersi lavare ed asciugare gli indumenti;
3. Mancanza di locali dove poter svolgere studio libero la sera. Le aule sono chiuse con il termine delle lezioni;
4. Non rispetto delle pause necessarie per il recupero: durante il primo pomeriggio in orario di pausa si svolge addestramento formale, un’attività che ai fini professionali non è assolutamente utile ma che comporta significativi sacrifici
Inoltre si è rilevato un diffuso allarme circa voci insistenti che riguardano la modifica delle prove dell’esame ginnico.

Le situazioni emerse saranno materia di cui occuparsi nei prossimi giorni.

il Coordinamento FP CGIL VVF Aree della Formazione

 

 

Ancona – Problematiche del Comando

 

23.06.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, alleghiamo, la nota del Coordinamento Provinciale FPCGIL VVF con la quale il Comando viene sollecitato affinchè si ponga rimedio rapidamente alle varie problematiche esistenti.

 

 

Al Comando Provinciale Vigili del Fuoco Ancona
Dott. Ing. Claudio Manzella
 
e p.c.: Al Direttore Regionale Vigili del Fuoco Marche
Dott. Ing. Giorgio Alocci

Oggetto: Problematiche Comando

Egregio Comandante,
siamo a rappresentarLe con estrema chiarezza lo stato d’animo e l’indignazione che serpeggia tra il personale, per tutte quelle questioni grandi o piccole che fino ad oggi sono rimaste irrisolte o che sembrano cadute nel dimenticatoio.
 
In primis rimarchiamo le enormi difficoltà che ruotano intorno alla situazione logistica della sede Centrale, che costringe tutto il personale a lavorare in condizioni di forte disagio in considerazione dei ridotti spazi a disposizione soprattutto per il settore Operativo.

Tale situazione che si protrae da anni ci sembra non trovi più la dovuta considerazione all’interno dell’agenda del Comando, tanto che si fanno sempre più insistenti voci che vedrebbero il Dipartimento pronto a rispolverare il progetto di ristrutturazione della vecchia sede.
 
Per rimanere in tema ricordiamo che il personale, al fine di cercare di attenuare i disagi conseguenti a tale situazione e vista la mancanza cronica di risorse economiche, si è reso disponibile ad effettuare numerosi lavori di sistemazione e manutenzione degli edifici, con la “speranza” di trovare almeno definitiva soluzione al non secondario problema dei parcheggi, ma ad oggi nonostante siano terminati i lavori di sistemazione/pulizia degli spazi da utilizzare per tale scopo e l’istallazione della segnaletica, nulla è cambiato e si sta attendendo da più di un mese l’emanazione della disposizione interna.

Più volte abbiamo inoltre evidenziato le difficoltà organizzative del Comando sia sul piano Amministrativo sia sul piano Operativo ma nulla di concreto ci sembra essere cambiato, e se le disposizioni emanate in merito agli incarichi dei Funzionari Tecnici dovevano cogliere tale obiettivo, temiamo che abbiano avuto il solo effetto di creare ulteriore confusione.
 
Come anche l’aver cambiato ufficio a qualcuno non ci sembra abbia giovato all’organizzazione, semmai ha semplicemente risolto un problema di carattere personale e di “convivenza”, diverso sarebbe stato prendendo spunto dagli ultimi trasferimenti, creare con l’indispensabile coinvolgimento dei Capi Ufficio una nuova organizzazione che attraverso una seria razionalizzazione delle risorse umane disponibili ottimizzasse il buon funzionamento degli uffici, poiché attualmente alcuni settori sono rimasti privi di personale.
 
Se guardiamo poi, al settore Operativo non ci sembra che in quest’anno si siano fatti significativi passi in avanti o scelte finalizzate a ottenere una migliore organizzazione operativa, basti pensare all’imminente Campagna Boschiva che partirà presumibilmente i primi di Luglio e su cui il Comando non ha ancora dato indicazioni precise, tanto che deve ancora effettuare il previsto incontro con le OO.SS.
 
Come nulla è stato detto o ipotizzato per il prossimo evento di Settembre che vedrà il Comando di Ancona fortemente coinvolto per diversi giorni.
 
Ci permetta inoltre di esprimere tutto il nostro disappunto per il modo in cui il Comando ha inteso affrontare e risolvere una situazione molto delicata come quella riferita ai due colleghi parzialmente idonei che si sono visti trasferire forzatamente, anche quando almeno per uno di loro tale condizione era ampiamente evitabile.

Per non parlare poi di come il Comando, con assoluta miopia, ha voluto applicare la circolare del Capo del Corpo relativa alle ore di guida automezzo, anche quando queste sono legate alla garanzia del dispositivo di Soccorso, applicazione che sta creando grandi difficoltà organizzative vista l’enorme mobilità cui il personale è sottoposto giornalmente per effetto della forte carenza di organico.
 
In estrema sintesi e con altrettanta franchezza Sig. Comandante oltre a rappresentarLe lo scontento di tutto il personale, dobbiamo esprimerLe la nostra più profonda delusione per come sono state affrontate e gestite le questioni sopra elencate, rammentandoLe che l’atteggiamento della scrivente, come di tutte le altre OO.SS, è stato sempre un atteggiamento volto a trovare soluzioni comuni senza posizioni ideologiche e preconcette.
 
In conclusione, pur consci delle enormi difficoltà che il Corpo Nazionale sta attraversando, non possiamo non auspicare un severo cambio di passo da parte del Comando, indispensabile a ridare il giusto slancio per affrontare e risolvere le tante problematiche presenti, diversamente pensiamo che questo clima di sconforto e malumore si possa trasformare in qualcosa di più preoccupante.
 
p / il Coordinamento Prov.le CGIL VVF Ancona
Renato Ripanti

Umbria – Lettera aperta del Coordinatore Regionale CGIL VVF

 

24.06.2011 – Allegata, di seguito, alcune riflessioni del Coordinatore Regionale Umbria sulle condizioni attuali del Corpo Nazionale e su alcune ragioni che le hanno determinate.

 

 

Care/i Compagne/i,
l’ultima sentenza del Consiglio di Stato sui passaggi di qualifica a CS ha determinato una situazione per la quale non è certamente facile immaginare delle soluzioni, anche se, in un primo tempo, l’Amministrazione sembra voler rispondere anche alla sentenza e andare avanti, come ha dimostrato di fare dando comunque il via alla mobilita per i CS anziani.
 
Nostro malgrado dobbiamo ancora osservare l’ostinazione con la quale alcuni sostenitori continuano a difendere una riforma del Corpo, attesa per decenni dal personale, che non ha prodotto alcun risultato positivo ne sotto gli aspetti della valorizzazione professionale ne sotto quelli economici – organizzativi.
 
Il risultato dei passaggi di qualifica certifica il vero effetto della riforma, totale ingessamento organizzativo ed amministrativo del Corpo, motivo principe per cui i Pompieri sono in forte sofferenza.
 
Oggi, dopo aver consegnato il Corpo alla componente Prefettizia e alla Politica di turno su di un piatto d’argento, senza alcuna arma di difesa, ci si accorge che queste non sono attente e non hanno la spinta per determinare la crescita professionale ed economica del Corpo e dei suoi operatori, sinceramente non ci sembra una grande scoperta.

Abbiamo perseguito l’unità sindacale perchè ci crediamo, la riteniamo importante e continueremo a farlo, chiediamo però ai nostri partener che ci sia quantomeno un minimo di umiltà nel riconoscere gli errori fatti sia nella 252/2004 che nel decreto L.vo. 217/05, quantomeno servirebbe ad avviare una fase nuova in cui si apra una discussione unitaria senza ostacoli e fantasmi, per individuare soluzioni anche di carattere radicale, con lo scopo di rivedere in todo l’ordinamento e riscriverlo adattandolo completamente all’organizzazione e alle caratteristiche del Corpo Nazionale e dei suoi operatori.
 
Dobbiamo dare soluzione all’avvenuto demansionamento, grazie alla riforma, del personale operativo e di quello Amministrativo Tecnico Informatico, dequalificato e preso in giro, ricorrendo perfino ai concorsi straordinari, dare risposte al personale ex ATA e CTA completamente accantonato ai Funzionari Amministrativi e riorganizzare la componente Dirigenziale apportando quelle modifiche necessarie a tracciare una vera e più ampia nei numeri, carriera Tecnico Dirigenziale.
 
E segno tangibile di mancanza di idee richiamare vecchie strumentalizzazioni su regionalizzazioni mai messe in campo, l’autonomia e il decentramento non è regionalizzazione, sarebbe il caso invece di ravvedersi sui madornali errori commessi negli ultimi anni e porsi obiettivi condivisi di riforma, senza avere la presunzione di dominio, soltanto cosi potremo perseguire una vera e reale unita sindacale che traguardi il bene comune del Corpo con una riforma adeguata che dia le risposte che i lavoratori vigili del fuoco da attendono.

QUESTO CHIEDONO I LAVORATORI

La FP CGIL VVF ha da sempre lottato per conquistare e difendere diritti e tutele, continuerà a farlo, come è nel suo Dna, per il lavoro e per la dignità dei lavoratori Vigili del Fuoco e non.

Il Coordinatore Regionale FP.CGIL.VVF. UMBRIA
Daniele SCIURPA

Umbria – Emolumenti accessori Emergenza Abruzzo

 

24.06.2011 – Allegata, di seguito, la nota del Coordinatore Regionale Umbria che chiede chiarimenti per quanto riguarda il personale operativo impiegato per le turnazioni in emergenza sul terremoto all’Aquila, a fronte di incongruenze sul calcolo, tanto degli emolumenti quanto sulla decurtazione dei turni aggiuntivi alle ferie.

 

 

Al Comandante Provinciale Vigili del Fuoco di PERUGIA
Dott. Ing. Luigi CREMONA

E p.c.: al Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Umbria
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

Oggetto: emolumenti accessori Emergenza Abruzzo

Egregio,
giungono alla scrivente lamentele da parte del personale operativo impiegato per le turnazioni in emergenza sul terremoto all’Aquila, gli stessi riscontrano incongruenze sul calcolo, tanto degli emolumenti quanto sulla decurtazione dei turni aggiuntivi alle ferie, ciò riferito anche agli anni precedenti 2009 / 2010.
 
Rammentiamo che, la partecipazione del personale operativo alle fasi emergenziali in cui si espleta specificatamente il soccorso tecnico urgente, non può essere caratterizzata come lavoro ad orario giornaliero, assunto peraltro già specificato e superato dalle circolari a firma dell’ex Capo del Corpo Gambardella, e più precisamente: nota del 8 Maggio 2009 Prot. N° 3893/5001, nota del 29 Maggio 2009 n° 4099/UCC/5001 e nota del 15 Dicembre 2009 prot. N° 5142
Quest’ultima in particolare, specifica in maniera chiara e definitiva la modalità di calcolo degli emolumenti, cosi come, ritiene inapplicabile alla tipologia fasi emergenziali il ricorso all’art. 30 del CCNI 30/07/2002 e quindi il passaggio del personale operativo ad orario giornaliero.
 
La circolare indica specificatamente che il calcolo per lo straordinario deve essere fatto tra le ore effettivamente rese (in base alla tipologia di fase attuata) e quelle da prestare nelle ordinarie turnazioni, mentre, il meccanismo non incide in alcuna maniera sulla maturazione dei turni aggiuntivi alle ferie, in quest’ultimo caso, non ci soddisfano assolutamente le risposte date da vari soggetti per le vie brevi ai lavoratori, e cioè che questo dipende esclusivamente dall’attuazione del programma istituzionale sulla rilevazione delle presenze, non è certo questa una motivazione accettabile, ne tantomeno si possono mettere i lavoratori nelle condizioni di non vedere riconosciuti diritti sanciti per contratto su turni di lavoro già effettuati.

Per quanto sopra chiediamo alla S.V. di avviare una verifica sui conteggi effettuati e di mettere i lavoratori nelle migliori condizioni, su espressa singola richiesta, per chiarire nei tempi più brevi possibili le relative posizioni personali tanto sui pagamenti spettanti quanto sulle ferie.
 
In mancanza di un riscontro alla presente, la scrivente metterà in atto tutte le azioni e gli strumenti idonei per veder riconosciuti i diritti dei lavoratori coinvolti non escludendo tra questi il ricorso alle vie legali.

Per il Coordinamento Provinciale FP.CGIL.VVF. di Perugia
Daniele SCIURPA

Napoli – CGIL CISL UIL VVF denunciano ennesima emergenza rifiuti

 

24.06.2011 – Allegata, di seguito, la nota di CGIL CISL UIL VVF con la quale si denuncia, ai vertici locali e regionali del Corpo, l’ennesima emergenza rifiuti, con particolare riguardo delle pericolcondizioni igienico sanitarie che devono fronteggiare gli operatori e la cittadinanza tutta.

 

 

AL COMANDANTE VVF NAPOLI
Dott. Ing. G. FRICANO

AL DIRETTORE VVF CAMPANIA
Dott. Ing. G. PARISI

E p.c.: AL SIGNOR PREFETTO DI NAPOLI
Dott. A. DE MARTINO

Egregi,
ancora una volta l’intera provincia napoletana torna tristemente alla ribalta mondiale per la vicenda infinita dell’emergenza rifiuti, che vede le vie cittadine invase da tonnellate di spazzatura, da migliaia di blatte ed insetti vari, che costituiscono un ulteriore pericolo per la salute della popolazione ma anche di coloro che quotidianamente lavorano a contatto con questo materiale, come i vigili del fuoco, in particolare.

Molto spesso quindi, si ripropone la pratica dei roghi di spazzatura, i cui cumuli per le strade rappresentano vere e proprie discariche, vista la quantità enorme presente in ogni dove.
Di conseguenza il servizio dei Vigili del fuoco è fortemente condizionato in termini di impegno gravoso ma anche in termini sanitari.

Rappresentiamo di conseguenza la necessità di rinforzare opportunamente innanzitutto il dispositivo di soccorso, attivando le relative procedure emergenziali provinciali e regionali, anche alla luce del fatto che, se anche il numero di interventi specifici non dovesse essere continuativamente elevato, ogni singolo intervento impegna comunque le squadre di soccorso anche per diverse ore, distraendole compatibilmente, quindi da tutte le altre tipologie di intervento.

Allo stesso tempo chiediamo che sia data attuazione alle pos sanitarie, già definite nel 2008, frutto anche di una visita presso il Comando del dottor Appiana, della direzione sanitaria nazionale.
Sollecitiamo infine un incontro urgente allo scopo di affrontare le annesse problematiche.

Giuseppe SCUOTTO (FP CGIL) Pietro MELE (FNS CISL) Carmine CRISTIANO (UIL PA

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