04.04.2011 – Napoli: mancati pagamenti; organizzazione Comando; dichiarazione dello stato di agitazione. Comunicato unitario delle Segreterie e Coordinamenti Provinciali dei Vigili del Fuoco.
06.04.2011 – In allegato, pubblichiamo la nota sui corsi di formazione professionale
13.04.2011 – In allegato, pubblichiamo la richiesta di chiarimenti al Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica sulla rilevazione delle presenze del personale della DCPST.
05.10.2006 – Rimini
In data 25 settembre 2006 si è riunito in assemblea il personale precario del Comando Provinciale VVF di Rimini e, nell’occasione, è stato costituito il coordinamento provinciale dei vigili del fuoco discontinui. I lavoratori presenti, dopo ampia discussione, riconoscono come prioritaria la lotta al lavoro precario sviluppatosi in maniera abnorme con le politiche portate avanti dal precedente governo di centrodestra con l’emanazione della legge 30/2003 e chiedono alla Funzione Pubblica CGIL il massimo impegno ai fini della sua cancellazione. La lotta per il diritto al lavoro dei precari VVF si intreccia con lo sviluppo di un moderno sistema di protezione civile e per dare sostegno a tale prospettiva l’assemblea ritiene si debba arrivare a organici coerentemente in linea con gli standard europei. I lavoratori ritengono necessario una programmazione delle assunzioni a breve, medio e lungo periodo comunque non superiore alla durata di questa legislatura, per dare risposte concrete a coloro che, da anni, sono in graduatoria nei concorsi aperti ma anche a chi, divenuti discontinui in tempi recenti senza un nuovo e mirato concorso, rischiano di rimanere precari per sempre. I precari dei vigili del fuoco, pertanto, chiedono alla FP CGIL di attivare ogni forma di pressione possibile affinché siano mantenute le promesse di chi, in campagna elettorale, si dichiarava pronto ad intervenire per ridurre il mondo del precariato attraverso la stabilizzazione dei posti di lavoro. L’assemblea dei lavoratori precari si riconosce pienamente anche nelle lotte che la FP CGIL VVF porta avanti contro la legge 252/04 che svilisce in maniera abnorme compiti e funzioni del CNVVF comprimendo gli organici, avviando un processo di gerarchizzazione e modificando i compiti istituzionali del corpo anche attraverso l’utilizzo sempre maggiore del volontariato per le normali attività di soccorso ordinario, protezione civile e presidio del territorio. Il coordinamento dei lavoratori discontinui, auspica che si giunga in tempi brevi alla soluzione del loro “status” di precari e chiede che sia intrapresa da subito una seria discussione affinché sia loro esteso il diritto a un’adeguata formazione professionale, a nuovi ed efficaci D.P.I. e, soprattutto, al riconoscimento dei diritti e delle tutele previsti, oggi, solo per i colleghi a tempo indeterminato. Infine il Coordinamento chiede, attraverso le strutture della FP CGIL, di poter interagire in maniera sempre più efficace con i coordinamenti di altri comandi provinciali per organizzare un’importante momento di sensibilizzazione e di lotta e tenere sempre alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questo delicatissimo problema che riguarda migliaia di giovani in cerca di una occupazione stabile.
R. S. U Vigili del Fuoco Livorno
– Al Sig. Prefetto di Livorno
– Al Comandante Provinciale VF Livorno
– Al Presidente della Provincia di Livorno
– Al Presidente della Conferenza dei Sindaci Provincia di Livorno
– Al Presidente Circondario della Val di Cornia
– Al Segretario Generale della U.S.T CISL Livorno
– Al Segretario Generale della C.G.I.L Livorno
– Al Segretario Generale della U.I.L Livorno
E, p. c.
– Agli Organi d’Informazione LA NAZIONE – IL TIRRENO – TELE GRANDUCATO
– Al Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco TOSCANA Dott. Ing. Giorgio CHIMENTI
– Al Presidente della Regione TOSCANA Dott. Claudio MARTINI
– Ai Segretari Confederali Regionali di C.G.I.L – C.I.S.L. – U.I.L
– Ai Segretari Regionali di Categoria CGIL – CISL – UIL
OGGETTO: Carenza Operatori V.F. , adeguamento della Pianta Organica al Comando di Livorno, richiesta attivazione di un tavolo Tecnico-Politico-Istituzionale-Sindacale Provinciale.
Spettabili Uffici
Con la presente, le Mittenti Organizzazioni Sindacali sono ad evidenziarLe e rinnovarLe lo stato di grave sofferenza in cui versa il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Livorno dovuto, maggiormente, alla mancanza del numero degli addetti V.F..
La circostanza su indicata impone uno impegno particolare, attraverso l’assunzione di precise assunzioni di responsabilità da parte d’ogni rappresentante Istituzionale e Sociale nella Provincia visto che, tale realtà, non consente più di garantire gli standard minimi di Sicurezza Tecnica verso i Cittadini.
Chiaramente non si trascuri l’aspetto legato alla Sicurezza degli operatori che, pur di offrire il Servizio minimo, sono costretti a prestare la loro opera esponendosi a rischi maggiori, (squadre d’intervento ridotte, impossibilità di ricevere immediato rinforzo ecc…), così come a turni di lavoro straordinario inaccettabili.
La creazione di un coordinamento che coinvolga gli Amministratori Locali, le Istituzioni e le parti Sociali, consentirà ad ogni uno dei soggetti interessati di comprendere l’esatta dimensione e la complessità del problema.
Gli Amministratori Locali sanno e hanno sempre saputo che, la tutela, la Salvaguardia e la Sicurezza Tecnica dei Cittadini da loro Amministrati doveva e deve essere, garantita dallo Stato quindi, dai Vigili del Fuoco, attraverso propri uomini e Strutture addirittura entro un tempo massimo d’intervento stabilito dalla Legge.
La Legge medesima (particolarmente datata) unitamente alle altre di settore, prevede la dotazione di uomini e attrezzature entro determinati standard, pensati e progettati in base alle esigenze di quel periodo, completamente insufficienti rispetto agli standar europei.
Si consideri poi che oggi le competenze dei Vigili del Fuoco, in linea con le mutate esigenza del paese, si sono ampliate e, tanto per citarne alcune, il Corpo è chiamato a fronteggiare anche emergenze di tipo nucleare, batteriologico, chimico, radiologico, così come anche di tipo Speleologico, Alpinistico, e Fluviale.
Purtroppo però a quanto detto non sono seguite le giuste politiche connesse all’adeguamento degli Organici anzi, con l’abrogazione del Servizio di leva, il Corpo vede ridotto il proprio potenziale visto che, spesso, quella forza numerica, permetteva di mitigare le varie carenze, senza considerare che dall’inizio dell’anno, nonostante ci siano state promesse di adeguare le carenze con la presenza di personale precario soprattutto nel periodo estivo per sopperire momentaneamente alle mancanze organiche, Le facciamo notare che anche queste figure sono mancate.
Esaminando l’estensione della provincia, considerando la presenza di numerosi stabilimenti ad alto rischio di incidente rilevante, oltre alla futura costruzione dei degassificatori e contestualmente alla presenza di due porti di rilievo, uno prettamente turistico, dove è previsto un distaccamento portuale su carta ma mai concretizzato e uno che comprende anche la parte commerciale con un aumento considerevole del traffico turistico, già considerato porto di prima categoria, dove è previsto un aumento del personale, progetto di ampliamento già avviato, inoltre Le vorremmo ricordare che nel periodo estivo, per il più alto flusso turistico, la popolazione triplica le presenze sul territorio e quindi si ritiene necessario coinvolgere tutte le istituzioni rese corresponsabili per approntare un tavolo di lavoro in sinergia per raggiungere un comune obiettivo.
Pertanto tenuto conto che l’argomento denota un rilievo essenziale e di particolare gravità, con il presente siamo a chiedere al Sig. Prefetto di Livorno, di voler accogliere la nostra richiesta attraverso la convocazione del tavolo di cui trattasi, al fine di presiedere e coordinare i lavori in qualità di massima Autorità di Governo presente nella Provincia.
Livorno, 13 Luglio 2006
07.06.2007 – Palermo – CGIL–CISL–UIL-RDB-CONFSAL Vigili del Fuoco di Palermo, il giorno 4 giugno u.s. hanno incontrato il Direttore Regionale della Sicilia in applicazione delle procedure di raffredamento seguite allo stato di agitazione proclamato per le gravissime problematiche del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, relative alla vetustà e alla mancata manutenzione dei mezzi di soccorso, alla carenza di personale ed alle esigue risorse finanziarie ad esso assegnate.
In mancanza di risposte soddisfacenti le OO.SS. hanno deciso di proclamare una prima giornata di sciopero in data da destinare.
Domenico Di Misa (Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF)
28.11.2007 – In data 26 novembre c.a. si è costituito il primo Coordinamento Provinciale FP–CGIL Vigili Volontari Discontinui.
Gli obiettivi del Coordinamento si basano su iniziative che hanno come scopo quello della stabilizzazione di tutti i precari dei vigili del fuoco, nonché azione di controllo e rispetto di tutte le procedure previste dal Comando di appartenenza per i discontinui.
La segreteria del Coordinamento è così composta:
Di Pilla Luca (Coordinatore), Del Vecchio Angelo (Consigliere), Iannarelli Andrea (Consigliere), Pirone Luigi (Consigliere).
Il Coordinatore Provinciale FP–CGIL Vigili del Fuoco Isernia
Stefano Franceschini
A nome del Coordinamento Nazionale FP–CGIL VVF il sincero apprezzamento per la costituzione della rappresentanza dei colleghi precari e l’augurio di buon lavoro affinchè gli obiettivi succitati – che sono anche i nostri – si possano raggiungere rapidamente.
Adriano FORGIONE
23.05.2008 – Pubblichiamo di seguito la “Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, alle Istituzioni Locali, alla Cittadinanza, frutto della stretta collaborazione tra le strutture territoriali FP–CGIL – di Napoli e della Campania – e della Segreteria Nazionale FP–CGIL.
L’emergenza rifiuti a Napoli sta mettendo in ginocchio la città di Napoli: l’apparato produttivo incentrato sul turismo, sul commercio, sull’artigianato, nonché la vivibilità e la dignità dei cittadini, sovraesponendo pericolosamente i lavoratori dell’ASIA, i vigili del fuoco e la polizia municipale.
Una situazione che ha assunto i connotati di vera e propria emergenza sociale ed ambientale nella quale cittadini, sempre più esasperati, vivono sommersi dai rifiuti e rischiano di diventare ostaggi di bande criminali che strumentalizzano la loro protesta, provocando azioni di autentica guerriglia urbana.
A questo quadro sconfortante va aggiunto che sempre più spesso i lavoratori dell’ Asia, impegnati nella pulizia della città, i vigili del fuoco, impegnati nello spegnimento dei rifiuti incendiati e la polizia municipale, che svolge il difficile compito di assicurare la vigilanza e la sicurezza, vengono quotidianamente fatti oggetto di aggressioni ed intimidazioni da parte di cosche malavitose ben organizzate.
A Napoli quanti vestono una divisa dell’Asia, dei vigili del fuoco, della polizia municipale vengono ormai identificati come lo Stato nemico da colpire, rappresentanti di istituzioni lontane e inconcludenti.
A loro va tutta la nostra solidarietà!
Le responsabilità che hanno prodotto questa drammatica situazione sono molteplici, così come molteplici sono le cause che hanno ridotto il nostro territorio in una condizione di insostenibile precarietà politica, istituzionale e sociale.
La corruzione, le clientele, lo sperpero di danaro, l’incapacità di assicurare il governo efficace della cosa pubblica, sono diventati terreno fertile per l’esplosione di proteste generalizzate che rischiano di uscire fuori da ogni controllo.
La questione dei rifiuti e della sicurezza hanno inciso e continuano ad incidere pesantemente sull’economia del territorio, purtuttavia va detto che le responsabilità non si fermano solo a Napoli ed in Campania.
Apparati produttivi del Paese hanno utilizzato il nostro territorio come una mega discarica per lo smaltimento di derivati industriali altamente tossici.
Cosa chiediamo al Consiglio dei Ministri che si insedierà a breve a Napoli?
Chiediamo di passare dalle enunciazioni teoriche all’assunzione di provvedimenti concreti.
Non sono tollerabili ulteriori fallimenti!
Occorre liberare con assoluta urgenza il territorio dai rifiuti e procedere al varo di un piano adeguatamente strutturato, frutto della concertazione con le parti sociali, che permetta anche il rilancio dello sviluppo produttivo della città, ne favorisca la crescita e garantisca la vivibilità e la sicurezza.
Occorre restituire piena credibilità alle Istituzioni locali, superando l’attuale gravissimo scollamento determinatosi tra politica, istituzioni e cittadini.
Per rendere possibile tutto questo è indispensabile offrire soluzioni trasparenti e condivise che diano certezze alla gente, garantendo luoghi di ascolto e forme di partecipazione attiva.
Chiediamo in definitiva l’adozione di un piano in grado di rendere possibile il superamento dell’emergenza e il ritorno alla normalità, promuovendo la raccolta differenziata, rammodernando gli impianti e facendo partire al più presto i termovalorizzatori.
Un piano da trasferire alla responsabilità delle province e dei comuni, riassegnando loro un ruolo di efficace programmazione tesa al definitivo superamento della logica dei “commissariamenti”.
La Funzione Pubblica CGIL ritiene inoltre indispensabile contrattare con le Amministrazioni la definizione della tariffa, prevedendo un sistema di incentivi per chi contribuisce a ridurre, riciclare, riutilizzare i rifiuti e di aiuto alle famiglie più disagiate.
Così come a Napoli l’Asia va rilanciata come azienda industriale in grado di gestire il ciclo integrato dei rifiuti, recuperando anche la parte più redditizia e qualificante del ciclo che è quello della gestione degli impianti.
Così come va attuata una politica di maggiore valorizzazione del suo personale mediante la promozione di percorsi formativi e l’investimento in attrezzature e tecnologia.
Allo stesso modo pensiamo che la sicurezza passi per un potenziamento del corpo dei vigili del fuoco di Napoli che in tre anni hanno visto raddoppiare il numero degli interventi senza che questo ha comportato l’aumento del personale, dei mezzi e delle politiche di controllo sanitario.
Napoli merita inoltre una riforma della polizia municipale che guardi al territorio ed al suo decentramento nelle municipalità, che ricostituisca un patto di cittadinanza e che investa in una nuova generazione di assunti per colmare la grave e inaccettabile carenza di personale che non riesce a garantire i servizi che una metropoli merita.
L’intera Classe Dirigente è chiamata alle proprie responsabilità.
Non c’è altro tempo da perdere.
15.07.2008 – CGIL CISL e CONAPO, a fronte dei problemi che deriveranno dall’apertura del Distaccamento di Sant Ilario – in particolare la mancanza di organici – hanno dichiarato lo stato di agitazione: lo alleghiamo di seguito.
03.09.2008 – Abbiamo ricevuto, da parte di un collega SAF 1B fluviale di Sondrio, alcune riflessioni sul Settore, che volentieri pubblichiamo.
Ciao a tutti sono un vigile del fuoco di Sondrio – brevettato SAF 1B FLUVIALE – e vi scrivo in merito alle polemiche che ci sono in giro riguardo al SAF.
Vorrei dire la mia con una premessa: so che all’interno del Corpo ci sono persone imboscate e fannulloni, ma le mie riflessioni non sono rivolte a loro.
Sono entrato nei vigili del fuoco con una convinzione: che noi siamo un Corpo votato all’altruismo, facciamo interventi tecnici urgenti e dovremmo avere un grande spirito di corpo.
Quindi, per essere tutte queste cose siamo altruisti, prima di tutto con i nostri colleghi, disposti a dare, ad essere solidali, specialmente con quelli più deboli…e io sono entrato nei vigili del fuoco con questi ideali.
Alcuni anni fa è partito il progetto SAF e devo dire che all’interno di questo nuovo settore c’è tanta buona volontà, ma ahimè, cari colleghi SAF si sta dimenticando una cosa.
Noi che lavoriamo molto per i brevetti e abbiamo faticato molto per ottenerli, non dimentichiamoci degli altri colleghi, quelli che quando noi andiamo a fare una cosa sicuramente utile e professionale, ma che comunque ci piace fare – e si, diciamo le cose come stanno…- ci devono sostituire e fanno il lavoro che non facciamo noi, o devono litigare per avere un permesso, le ferie, ecc. ecc..
In questo discorso sono compresi tutti i brevetti oltre a quelli SAF, ma quando io sento parlare che i 2A e i 2B chiedono più soldi solo per se, ahimè mi passa la voglia di continuare a fare brevetti SAF perchè tutti meritano più soldi: l’autista di un mezzo targato VF che rischia ogni momento un incidente, il vigile normale che rischia la vita in ogni intervento.
Noi, anzi voi, perchè io qui non mi identifico, dicevo voi superuomini siete qualcosa di più che pompieri? Può darsi, ma se cosi fosse dovreste ottenere 2 cose, o un Corpo appositamente per voi…ce ne sono tanti uno in più, uno in meno…oppure potreste accedere ai vostri brevetti per concorso come fanno i padroni di barca, gli elicotteristi ecc. ecc., almeno in questo modo lasciereste il vostro posto a dei comuni mortali, che sono solo semplici vigili permanenti.
Si cari colleghi, io prima di tutto sono un vigile del fuoco e poi tutto quello che volete…e un vigile del fuoco al servizio del cittadino deve anche sapere che se il suo comportamento puo causare la chiusura di un distaccamento – si cari SAF, perchè i nostri monte ore per “addestrametno” ci stanno portando dritti lì – forse dovrebbe pensare al bene della collettività…
Spero che queste poche righe possano far meditare.
Tanti saluti a tutti.
Lettera Firmata
17.06.2009 – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la proposta di iniziative territoriali a sostegno dello stato di agitazione proclamato unitariamente dalle strutture sindacali nazionali di CGIL CISL e UIL.
Alleghiamo di seguito la nota di sostegno pervenutaci dalle OO.SS. Confederali della Sicilia.
COORDINAMENTI E SINDACATO PROVINCIALI LAVORATORI VIGILI DEL FUOCO ROMA
CONFERMATO LO STATO DI AGITAZIONE
Il giorno 5 Maggio 2010, presso la Direzione Regionale VV.F. del Lazio si è svolto l’incontro per la procedura di raffreddamento a seguito lo stato di agitazione dichiarato il giorno 7 Aprile da CGIL – CISL – UIL – VV.F. di Roma.
I problemi posti nella riunione al Direttore Regionale Ing. Denaro sono stati quelli inseriti nel comunicato dello stato di agitazione del 7 Aprile u.s., ovvero:
Nell’incontro si è registrato una disponibilità del Direttore Regionale, Ing. Denaro, ad accogliere le nostre richieste impegnandosi, prima della fine del mese, nella ricerca di soluzioni, anche straordinarie, circa le carenze di organico ciò in considerazione anche dell’apertura di Castelporziano; non di meno per attivarsi presso l’Amministrazione Centrale e la Regione Lazio per risolvere il ritardo dei pagamenti accessori al personale.
Ovviamente all’incontro era presente la Dirigenza del Comando di Roma che a dire il vero si è dimostrata poco sensibile alle problematiche del personale in particolar modo, al rispetto della circolare 34 asserendo e confermando il 4+1, alla rivisitazione dell’organizzazione del soccorso e degli uffici, a ciò ne è scaturito un acceso dibattito tra le scriventi e la Dirigenza del Comando di Roma che comunque si rendeva disponibile ad avviare subito un tavolo di concertazione tra le parti per una democratica discussione.
In attesa che le intenzioni si tramutino in fatti concreti ed in considerazione di una inadeguata risposta del Comando di Roma, considerando altresì che molti degli argomenti vertenziali si ritrovano all’interno dello stato di agitazione proclamato dalle strutture nazionale di CGIL–CISL–UIL di categoria le scriventi confermato lo stato di agitazione supportandolo con altre iniziative di lotta a sostegno della vertenza nazionale per il Contratto di Lavoro 2008-2009.
Roma 14 /05/2010
FP CGIL VVF FNS CISL VVF UIL.PA.VVF
(Franco ZELINOTTI) (Sabrina GUIDI) (Carlo NICO)