Assunzione dei restanti 44 educatori vincitori di concorso pubblico per esami a 397 posti III area, posizione economica f1

Roma, 6 luglio 2011

Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Ministero della Giustizia

Al Capo Dipartimento del Dap
Cons. Franco Ionta
Ministero della Giustizia

Al Direttore del Servizio
Programmazione
Assunzioni e Reclutamento

Dr.ssa Barilà
Ministero della Pubblica
Amministrazione e
Innovazione

 
 

OGGETTO: assunzione dei restanti 44 educatori vincitori di concorso pubblico per esami a 397 posti III area, posizione economica f1, indetto con PDG 21/11/03.

Risulta a questa O.S. che i 44 suddetti di cui all’oggetto sono ancora in attesa di essere assunti ed hanno già scelto, lo scorso maggio 2010, la sede di destinazione.
Sembrerebbe che il ritardo della loro assunzione sia dovuto al fatto che il Dap non aveva ancora ottemperato al taglio delle dotazioni organiche relativo al decreto milleproroghe del 2010; ad oggi tale taglio sarebbe stato effettuato e la questione sarebbe alla Funzione Pubblica per la risoluzione.
Nulla osta al perfezionamento dell’operazione in quanto l’assunzione di questi lavoratori è stata autorizzata, anche in relazione alla spesa, prima del varo delle manovre finanziarie 2010 e 2011 e dunque i provvedimenti relativi al blocco del turn-over non riguardano questi lavoratori.
Vi chiediamo, vista la gravissima carenza di organico dell’Amministrazione Penitenziaria e le condizioni disagiate in cui opera il personale, di procedere nel più breve tempo possibile all’assunzione di questi lavoratori che sono necessari al funzionamento del sistema carcerario; da tempo inoltre si trovano in una situazione di sospensione che rende loro impossibile organizzare la propria vita e quella delle loro famiglie.
Rimaniamo in attesa di una vostra risposta nella quale siano indicati i tempi e le modalità di assunzione di questi lavoratori in modo da permettere loro di pianificare il futuro.

                                                                                                      Il Segretario Nazionale FPCGIL 
                                                                                                                 Antonio Crispi

Polizia Penitenziaria negli UEPE

Roma, 30.05.2007

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria

Prot. n. CS142/2007

– Polizia penitenziaria negli UEPE –
IL DAP RICONOSCE LE RAGIONI DELLA FP CGIL!

Care/i colleghe/i,
lo avevamo detto e sostenuto con forza, in splendida solitudine, unica tra le OO.SS. della Polizia penitenziaria ad avere il coraggio di metterlo nero su bianco, e oggi il DAP – con la nota che rinvia il confronto – riconosce che avevamo ragione!
Sapevamo che presto la verità sarebbe venuta a galla, ed evidentemente avevamo ragione da vendere quando – pur manifestando posizioni di assoluta condivisione a progetti di ampliamento delle competenze e delle attività della Pol.Pen. – accusavamo l’Amministrazione di voler mandare allo sbaraglio la Polizia penitenziaria con un progetto normativamente debole, che lasciava prefigurare il rischio di una sua facile impugnazione da parte delle altre Amministrazioni deputate al controllo delle misure alternative, nel quale oltretutto l’attività prevista per gli appartenenti al Corpo rischiava di essere sminuita nel ruolo e nelle funzioni rispetto a quella garantita dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato, che assicurano il servizio senza alcuna limitazione territoriale e in piena autonomia, non solo in ambito comunale come invece previsto nel progetto per la Polizia penitenziaria.
Nonostante le assicurazioni fornite alle OO.SS. al tavolo negoziale, infatti, nessun accordo e/o decreto interministeriale era stato concluso tra il Ministro della Giustizia e il Ministro dell’interno per disciplinare il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia penitenziaria nell’esecuzione penale esterna, seppure in via sperimentale.
Ma soprattutto, stando ai contenuti della nota fatta pervenire dal DAP, avevamo fortissimamente ragione quando sostenevamo che il progetto in questione, con le attuali insufficienti risorse economiche ed umane disponibili, era complessivamente insostenibile, improponibile, perché finiva solo per aggravare pesantemente le condizioni di vita e di lavoro degli operatori della Polizia penitenziaria negli Istituti e Servizi penitenziari, rese già estremamente difficoltose dalla forte carenza di personale patita dalle strutture penitenziarie soprattutto del centro nord del Paese, attualmente – come peraltro assunto anche dalla Direzione Generale del Personale con la recente circolare diffusa – finanche impossibilitate a garantire le ferie e i riposi agli operatori.
Oggi, resosi evidentemente conto del grave errore che stava compiendo, il Dipartimento comunica che ” in ragione delle attuali risorse umane e strumentali, la sperimentazione potrebbe avvenire nei distretti regionali di Puglia, Lazio, Campania e Sicilia”, ammettendo – di fatto – che il problema della carenza di personale di Polizia penitenziaria rilevata dalla FP CGIL non solo esiste, ma non può e non deve essere assolutamente sottovalutata!

Serve altro? A noi no, perché eravamo assolutamente convinti della serietà e della fondatezza delle nostre rivendicazioni; ora vogliamo capire – però – come si giustificheranno di fronte ai propri iscritti quelle OO.SS. che avevano fortemente criticato la FP CGIL, e che pur di rincorrere il progetto dell’Amministrazione – e i verbali delle riunioni presto lo testimonieranno – non hanno esitato ad offrire convinte il proprio assenso.
Per quanto ci riguarda, riteniamo sia giunto il momento della riflessione, dell’analisi serena e meditata dei fatti fin qui accaduti e, a tal proposito, ci sentiamo quanto meno di affermare – senza tema di smentita – che anche di fronte a critiche spietate, esagerate ed ingenerose, mai è venuto meno alla FP CGIL il coraggio di assumere la responsabilità delle scelte compiute, coerenti alla linea sempre seguita e, soprattutto, alla responsabilità che implica il mandato di rappresentanza sindacale conferito dai propri iscritti.
Fraterni saluti

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia penitenziaria
Francesco Quinti

Lettera al Dap su bozza di decreto di sperimentazione

Roma, 27.11.2007

All’ Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
S E D E
e, per conoscenza
Ai Delegati ed eletti RSU Fp Cgil nei posti di lavoro

Oggetto: Bozza di decreto di sperimentazione

In riferimento alla bozza del decreto, riguardante la sperimentazione dell’inserimento della polizia penitenziaria negli UEPE con la costituzione dei nuclei di verifica e controllo pervenutaci in data 23 novembre u.s., la Fp Cgil nel ribadire le proprie perplessità sulla questione e nel confermare i punti di criticità ampiamente rappresentati nel corso degli incontri, ritiene alquanto discutibile la modalità con la quale codesta amministrazione ha inteso procedere le relazioni sindacali sulla problematica allorquando si comunica, con tono tassativo ed evidenziando assoluta irrevocabilità, di far pervenire “comunque” entro sette giorni dalla ricezione della bozza del decreto le osservazioni, “in assenza delle quali si darà avvio al suo perfezionamento”.
La Fp Cgil ritenendo che i contenuti del decreto siano materia di confronto sindacale e ribadendo la necessità della assoluta condivisione del progetto chiede anche ai sensi della normativa contrattuale vigente con urgenza la ripresa del tavolo di confronto.
In assenza del confronto richiesto la Fp Cgil valuterà sulle iniziative da intraprendere atte a garantire i diritti sanciti dalla norma contrattuale.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari C.M.

Lina Lamonica

 

 

Nota di Lina Lamonica relativa al FUA 2008

 
Roma, 28 maggio 2008

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. Massimo del Pascalis

e, per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte

Alle Strutture territoriali FpCgil

Ai Delegati ed Eletti Fp Cgil
nelle RSU dei posti di lavoro

In attesa di avviare il confronto e la discussione, più volte richiesto da questa O.S., sulle materie contrattuali che trovano la loro specifica applicazione nel nuovo contratto integrativo di Amministrazione, la cui definizione auspichiamo possa concretizzarsi nei prossimi mesi, riteniamo necessario anteporre al tavolo della discussione, prioritariamente e con una certa urgenza, la materia del FUA (Fondo Unico di Amministrazione) per l’anno 2008 ai sensi della previsione contrattuale (art. 23 e 32 CCNL).
Naturalmente crediamo che un primo confronto sulla questione vada avviato nell’ambito del settore specifico (DAP) secondo la metodologia operativa avviata da codesta Direzione Generale, nell’ottica di rendere più celere e, soprattutto, più proficuo e meno dispersivo il confronto con la parte pubblica sulle problematiche che contrattualmente interessano il comparto Giustizia nella sua interezza e complessità.
Restiamo in attesa di sollecito riscontro e porgiamo distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari C.Ministeri

Lina Lamonica

 
 

Circolare ministeriale

 
Problematiche Area educativa di Catania
 

 
 

 

Comunicato Assemblea del 10 ottobre e O.d.g.

 

A TUTTI I LAVORATORI DEL
DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

Nell’ambito delle numerose iniziative di mobilitazione organizzate dalle scriventi O.O.S.S. relative alla vertenza del pubblico impiego si è svolta venerdì 10 ottobre l’assemblea nazionale dei lavoratori di tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia (Organizzazione Giudiziaria, Amministrazione Penitenziaria, Giustizia Minorile e Archivi Notarili).
E’ stata data puntuale informazione sullo stato della vertenza relativa alle scarse risorse per i rinnovi contrattuali, all’attacco al lavoro pubblico e ai diritti dei lavoratori in atto al momento; abbiamo inoltre comunicato la proclamazione delle tre giornate di sciopero interregionale e la prosecuzione della mobilitazione con lo sciopero nazionale in relazione all’andamento della vertenza.

E’ emerso un forte malcontento per le condizioni di lavoro, per l’attacco ai diritti, per la mortificazione del potere di acquisto dei salari e per le gravi conseguenze che la legge 133/2008 provoca al Ministero della Giustizia per i tagli alle risorse e alle dotazioni organiche, che porteranno a breve all’impossibilità di garantire il servizio alla cittadinanza.
L’assemblea ha approvato un o.d.g., che si allega, e considerando la valenza politica dell’iniziativa e dei contenuti ha dato mandato ai rappresentanti sindacali di farsi portavoce della vertenza Giustizia presso il Ministro.
Le richieste di appuntamento da noi avanzate nei giorni precedenti l’iniziativa assembleare non hanno trovato alcun riscontro politico e/o amministrativo nell’ambito del Ministero, che ha continuato, nella giornata del 10 ottobre ad evidenziare la propria indisponibilità all’incontro.

Forti del mandato assembleare FpCgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno con risolutezza ribadito la richiesta ed ottenuto la disponibilità da parte del Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, unico alto funzionario presente in sede che, pur non essendo rappresentativo degli altri Dipartimenti, ha assunto l’impegno formale di consegnare personalmente l’o.d.g. al Ministro e di farsi portavoce anche delle problematiche degli altri Dipartimenti.
Nel corso dell’incontro con il Capo Dipartimento dell’O.G. abbiamo illustrato i contenuti dell’o.d.g. e della vertenza del pubblico impiego sottolineando le gravi conseguenze che i tagli alle risorse e alle dotazioni organiche, previste dalla L.133/08, avranno su tutti i dipartimenti della Giustizia.

Per quanto riguarda l’Organizzazione Giudiziaria abbiamo sottolineato che i tagli porteranno al blocco della riqualificazione e, per quanto concerne l’ingiustificato blocco degli interpelli, abbiamo suggerito al Capo Dipartimento di riavviare i trasferimenti e procedere, dopo la nuova definizione delle piante organiche, ad eventuali spostamenti di ufficio ma solo nell’ambito della stessa sede.
Per il DAP e la Giustizia Minorile abbiamo evidenziato la forte crisi in cui versa il sistema dell’esecuzione penale e la necessità di un intervento strutturale a tutto tondo che argini l’emergenza operativa derivante dal sovraffollamento delle carceri e dalla gravissima carenza di organico: educatori, assistenti sociali, contabili e personale amministrativo. Abbiamo rappresentato che i previsti tagli alle risorse, umane e finanziarie, non solo rischiano di bloccare il nuovo contratto integrativo e la valorizzazione delle professionalità penitenziarie ma portano l’intero sistema al collasso, compromettendo seriamente il mandato istituzionale cui afferisce il settore Penitenziario nel suo insieme. Inoltre, per la Giustizia Minorile, è stata rappresentata la necessità di giungere nel più breve tempo possibile alla stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato.

Per gli Archivi Notarili i tagli avranno conseguenze su tutte le procedure in atto.

Consideriamo molto positivo che la nostra azione di fermezza abbia conseguito, con il ricevimento da parte del capo dell’O.G., un risultato concreto evitando così la beffa che le ragioni dei lavoratori, espresse in assemblea, fossero totalmente ignorate. (positiva anche se non esaustiva la disponibilità del Capo Dipartimento del D.O.G. che ricevendoci ha tenuto in considerazione le ragioni dei lavoratori espresse in assemblea.)
In relazione alla vertenza del Pubblico Impiego e alle problematiche di tutti i dipartimenti, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa attendono, ora, una risposta ufficiale dal Ministro.
Vi terremo informati sulle date dei prossimi scioperi interregionali e sulla prosecuzione della mobilitazione.

        FP CGIL              CISL FP        UILPA
Grieco/Lamonica/Macigno     Marra    Nasone/Sarno

 

 
 

 
ORDINE DEL GIORNO
ASSEMBLEA DEL 10/10/08
 

I Lavoratori del Ministero della Giustizia (Organizzazione Giudiziaria, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Giustizia Minorile e Archivi Notarili) riuniti in assemblea nazionale in data odierna approvano il seguente O.D.G.

1) L’attacco al lavoro pubblico messo in atto da parte del Governo danneggia i diritti dei lavoratori con conseguente danno al servizio reso alla cittadinanza.
Le incursioni legislative in materia contrattuale riducono il potere di rappresentanza dei lavoratori perché il Governo decide unilateralmente in materia di lavoro pubblico senza il confronto con le parti sociali.
Alcune disposizioni della legge 133 sono fortemente discriminatorie per i lavoratori pubblici in quanto intaccano alcuni diritti consolidati dei lavoratori.
I tagli alle risorse e alla contrattazione integrativa operano una forte diminuzione del salario dei lavoratori pubblici e penalizzano oltremodo i lavoratori del Ministero della Giustizia che già operano in condizioni precarie e che per questo manifestano il loro forte malcontento.
Il taglio del 10% alle dotazioni organiche e il blocco delle assunzioni pregiudica in maniera considerevole la funzionalità di tutti gli uffici del Ministero.
La norma ammazzaprecari mette a rischio il posto di lavoro di migliaia di lavoratori.

2) Le risorse stanziate dal Governo per il rinnovo contrattuale 2008/09 sono del tutto insufficienti: viene considerata una indennità di vacanza contrattuale di 8 € per il 2008 e 60€ medi per il 2009. A ciò si aggiunge la beffa del ‘cosiddetto’ anticipo che il Governo vuole mettere in busta paga a gennaio, a testimoniare che si vuole togliere potere alla contrattazione, riportare il rapporto di lavoro a un regime pubblicistico, e mortificare il potere di acquisto dei salari.
La riunione svoltasi in data 7 ottobre 2008 all’ARAN non ha affrontato i nodi preliminari posti a base della vertenza sul lavoro pubblico messa in atto dalle OO.SS nello scorso mese di giugno.

3) I vertici dell’amministrazione hanno negato un incontro alle rappresentanze sindacali all’esito di questa assemblea, confermando così un comportamento poco rispettoso del sindacato e dei lavoratori

Pertanto

si ritiene necessario confermare la mobilitazione in atto riconoscendo che la stessa ha ottenuto qualche risultato seppur ancora molto insoddisfacente.

Per contrastare l’offensiva messa in atto dal Governo in questo momento si considera indispensabile l’unità di tutti i lavoratori pubblici e in particolare di tutti i lavoratori del nostro Ministero che danno mandato alle OO.SS di continuare la mobilitazione nazionale del p.i. e di ogni singolo dipartimento, con le iniziative che verranno programmate dalle segreterie nazionali.

Roma, 10 ottobre 2008

 
 

 
 

Mobilità temporanea del personale penitenziario ministeri in ambito regionale

 
 Roma, 21.11.2008

prot.CM 304/08

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo del DAP
Dr. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza

Al Provveditore A.P.
Regione Liguria
Dr. Salamone

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Alle Segreterie Regionale e Comprensoriale Fp Cgil
G E N O VA

Eg. Presidente,

intendiamo informarLa, rappresentandoLe il nostro disappunto a riguardo, che alcuni Provveditori stanno disponendo provvedimenti di mobilità temporanea regionale del personale contravvenendo, o meglio, ignorando l’accordo sindacale del 22.07.2008 in materia di mobilità interna del personale comparto ministeri e, nello specifico, quanto previsto all’art.15 del predetto accordo.

Riteniamo tali provvedimenti inaccettabili, nel merito e nel metodo, in quanto unilateralmente si individuano i criteri e le sedi da cui attingere il personale e quelle alle quali destinarlo riservando alle OO.SS., eventualmente, la mera informazione.

In particolare, denunciamo quanto in merito alla questione sta avvenendo presso il Provveditorato della Liguria, ove il Provveditore eludendo totalmente l’accordo citato ha informato le OO.SS. circa i criteri e le procedure individuate “unilateralmente” per movimentare il personale nell’ambito della regione.

La Fp Cgil territoriale, nell’esplicitare la propria contrarietà al provvedimento emanato, che alleghiamo alla presente, ravvisando aspetti a dir poco discutibili nel contenuto e nel metodo, ha sollecitato un incontro finalizzato alla puntuale applicazione delle previsioni contenute nell’art.15 dell’accordo nazionale. Purtroppo, ci risulta (si allega nota della Fp Cgil di Genova) che nel corso dell’incontro tenutosi il 19 novembre u.s. il comportamento assunto dalla parte pubblica si è caratterizzato per i toni conflittuali e per l’assoluta indisponibilità nel riconoscere quanto previsto dall’accordo nazionale rivendicando sulla questione una totale autonomia decisionale.

La Fp Cgil, ritiene pertanto opportuno ed urgente un intervento dei vertici del DAP mirato a ricondurre nella giusta considerazione ed osservanza il ruolo delle OO.SS. e le norme pattizzie che regolamentano e garantiscono i diritti dei lavoratori, comunicando che, permanendo tale situazione, la FP CGIL , di conseguenza, adotterà tutti gli strumenti per ristabilire le condizioni che, volenti o meno, sono contrattualmente ancora vigenti.

Si resta in attesa di urgente riscontro e si porgono distinti saluti.

La Coodinatrice Nazionale
Penitenziari – Ministeri
Lina Lamonica

 
 

 

Deludente la visita del Pres. Ionta in Veneto

 
DELUDENTE E IMPRODUTTIVO L’INCONTRO AVUTO CON IL PRESIDENTE DEL DAP IL GIORNO 18 febbraio ’09
 
di seguito la nota della Fp Cgil Veneto…
 

 
 

Nota sull'interpello

 

Vi informiamo che sono stati licenziati dalla Commissione, istituita per la valutazione delle domande di mobilità volontaria a seguito interpello, gli esiti relativi all’interpello nazionale indetto per la figura professionale degli educatori.

Appena ci saranno ufficialmente trasmessi i dati sarà nostra cura renderli noti.

Ci è stato, comunque, assicurato che entro domani, massimo,lunedì 27 aprile, gli esiti saranno resi ufficialmente noti ai lavoratori dalla Direzione Generale del Personale.

Riguardo le altre figure professionali , l’esito dei relativi interpelli ci hanno assicurato che saranno noti entro il corrente mese.

La Fp Cgil mantiene comunque alta l’attenzione sulla materia ed attende risposte dall’Amministrazione.

Roma, 23.04.2009
 

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari- Ministeri

Lina Lamonica

 
 
 

Comunicato

ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI PENITENZIARI
 
 
Il giorno 29 ottobre p.v. l’Amministrazione della Giustizia ha convocato le OO.SS. presso la Sala Verde del Ministero sul seguente ordine del giorno: “Individuazione dei criteri di valutazione del personale ai fini dell’attribuzione degli emolumenti accessori. Piante organiche provvisorie. Contratto integrativo”.

Contestualmente abbiamo ricevuto dalla stessa Amministrazione la proposta di accordo relativa all’Amministrazione Giudiziaria e all’Amministrazione penitenziaria, quest’ultima elaborata dalla Direzione Generale del Personale del DAP, riguardanti entrambe i criteri generali ed il procedimento per la valutazione del personale ai fini dell’attribuzione degli emolumenti accessori.

Nella proposta si fa esplicitamente riferimento alla L.15 del 2009 che non è ancora in vigore ed è evidente come l’amministrazione nell’elaborare l’articolato sia stata presa dall’impeto infelice di darne sollecita applicazione tanto da superare addirittura quanto previsto dalla legge stessa il cui assunto normativo sarà recepito nei contratti collettivi a decorrere dal periodo contrattuale successivo a quello in corso.

La proposta, infatti, avrebbe dovuto tener conto del CCNL 2006/2009 ma le procedure evidentemente non sono in linea con quelle previste dalla legge 15/2009!

E’ sconcertante la solerzia con la quale l’amministrazione della giustizia si è adoperata nell’applicazione della controriforma della pubblica amministrazione, una solerzia e una attenzione fin troppo zelante che non riscontriamo affatto nella presa in carico delle problematiche che affliggono i lavoratori del settore, in particolare quello penitenziario da tempo alla deriva.

La Fp Cgil non assisterà inerme allo smantellamento della pubblica amministrazione né tanto meno a quello della giustizia del quale il penitenziario ne rappresenta una componente importante dal punto di vista sociale e politico in virtù della carta costituzionale cui si riferisce il suo mandato.

Vi terremo informati sugli sviluppi della questione ed vi invitiamo a partecipare a tutte le iniziative che metteremo in campo per contrastare tale infausto disegno.

Roma, 20 ottobre 2009

La coordinatrice nazionale
Penitenziari – C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 

 

Comunicato congiunto

 

 
Comunicato congiunto riguardo l’avvenuta sottoscrizione dello stralcio del contratto integrativo per il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria da parte della CISL e dell’UNSA SAG
 
 

 

Roma, 4 gennaio 2010

Al Capo del Dap
Pres. F. Ionta

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. M. De Pascalis

Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
D.ssa P. Conte

Egr. Presidente,
vogliamo rappresentarLe la confusione e le numerose lamentele generatesi tra i lavoratori del DAP, uffici centrali e periferici, in merito all’applicazione ed alla interpretazione della lettera circolare n.3621/5071 del 7/7/2009 avente per oggetto “Personale dirigenziale dell’amministrazione penitenziaria – Rilevazione automatica dell’orario di lavoro”.

Benché l’oggetto del provvedimento di cui sopra sembrerebbe non aver nessun nesso con la corresponsione dei buoni pasto, nel contenuto, tuttavia, viene specificato che il buono pasto spetta esclusivamente al “…dipendente che presti servizio per un numero di ore pari o superiore alle 9 ore di lavoro”.

Asserzione, quest’ultima, che riteniamo in palese contrasto con la normativa di riferimento vigente ed in particolar modo con l’articolo 4 dell’accordo sindacale sottoscritto il 30 aprile 1996 che nel recepire la Legge n. 550 del 28 dicembre 1995 tratta esplicitamente e dettagliatamente delle modalità di concessione dei buoni pasto al personale civile.

Ciò detto, al fine di evitare ulteriori confusioni riguardo la gestione della materia, spesso oggetto di interpretazioni più personalistiche che normative, la Fp Cgil ritiene necessario e quanto mai opportuno che codesta amministrazione evidenzi con chiarezza la giusta applicazione della norma su richiamata.

In attesa di sollecito riscontro Le porgiamo cordiali saluti

La coordinatrice nazionale
Penitenziari – C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 
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