Risposta del Ministero alla grave problematica alla C.C. di Lanciano

 
 

 

Lettera ai vertici del Dap

 

Roma 26.11.2008

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo del DAP
Dr. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza
Al Provveditore A.P. Lombardia
Dr. L. Pagano

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

AllA Segreteria Regionale Fp Cgil
M I L A N O
Alla Segreteria Territoriale FpCgil
CREMONA
Prot.n.CM 306/2008

Oggetto : mobilità temporanea in ambito regionale del personale ministeri – PRAP Lombardia

Facciamo seguito alla nostra nota n.304 del 21.11.2008 per ribadire l’urgente intervento dell’amministrazione centrale riguardo i provvedimenti di mobilità temporanea regionale intrapresi da alcuni Provveditori, ravvisando nelle procedure adottate palesi violazioni alle previsioni degli artt. 12 e 15 dell’accordo sindacale del 22 luglio 2008 in materia di mobilità interna del personale comparto ministeri.
Nello specifico intendiamo rappresentare che il PRAP della Lombardia ha avviato, con criteri e procedure discutibili, in quanto “unilaterali”, la mobilità del personale in ambito regionale.
In particolare ci riferiamo all’episodio del contabile C1 della C.C. di Cremona nei confronti del quale è stato emesso un provvedimento di mobilità presso altra sede della Regione rispetto al quale la FpCgil Lombardia ha espresso il suo disappunto che condividiamo e sosteniamo.
La Fp Cgil, considerando che la questione evidenziata, se non affrontata seriamente e con urgenza rischia di assumere carattere di criticità con ricadute in ambito operativo e delle relazioni sindacali,ribadisce l’urgente intervento dell’amministrazione centrale comunicando che contrariamente questa O.S., a tutela dei diritti dei lavoratori, intraprenderà ogni forma di iniziativa consentita.
Si resta in attesa di riscontro e si porgono distinti saluti.

                                              La Coodinatrice nazionale
                                                Penitenziari- Ministeri
                                                      Lina Lamonica

 
 

 

Lettera al Presidente Dap, Ionta

 

Roma, 20.04.2009

Al Capo del DAP
Pres. F.Ionta

Al Vice Capo del DAP
Dr. E.di Somma

Al Direttore Generale del Personale
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Oggetto: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri

Eg Presidente,
intendiamo rappresentarLe una tematica, particolarmente importante per il personale afferente al comparto Ministeri, quella riguardante la mobilità volontaria che, a seguito dell’interpello emanato lo scorso febbraio, sta, in questi giorni, generando serie problematiche per molte lavoratrici e lavoratori alla stessa interessati in quanto la modalità con la quale la Direzione Generale del personale ha inteso procedere, rischia di non garantire loro la massima, effettiva e pari opportunità.
Alla tematica crediamo vada posta degna e particolare attenzione per la complessità generatesi nel corso degli anni non avendo mai codesta amministrazione affrontato la questione in maniera seria e nel rispetto delle regole e dei criteri previsti dall’ accordo del 2003.
Numerosi sono stati i momenti di confronto tra le parti nell’ambito dei tavoli tecnici istituiti dalla Direzione Generale del Personale con l’intento di regolarizzarne la procedura ed il metodo.
Il confronto dialettico ha riguardato la revisione dell’accordo indicato e la regolamentazione della mobilità temporanea (distacchi), nonché la verifica dello status quo riguardo i distacchi, protratti in alcuni casi da circa dieci anni, per valutare l’opportunità di una loro stabilizzazione, a parere di questa O.S., pregiudiziale all’avvio dell’iter previsto dal nuovo accordo siglato nel luglio del 2008 che si è concretizzato recentemente con l’emanazione dell’interpello per alcune professionalità.
Intento ambizioso quanto arduo quello di avviare la mobilità volontaria del personale e, contestualmente, di stabilizzare i numerosi datati distacchi, che diviene ancora più complesso dal momento che l’interpello ha coinciso, volutamente, con l’assunzione di alcune unità di operatori (educatori, contabili e collaboratori amministrativi) vincitori dei concorsi banditi nel 2004.
Motivo per cui, ai sensi dell’art.16 del citato accordo, l’amministrazione avrebbe dovuto emanare un interpello “straordinario” consentendo il cosiddetto “assestamento del personale” già posto in essere in occasione dell’assunzione dei primi 50 contabili (vincitori del concorso citato) che ha consentito ai lavoratori della stessa professionalità, non ancora in possesso del previsto requisito dei cinque anni di anzianità di servizio (ci riferiamo, nello specifico, ai contabili assunti a tempo determinato e stabilizzati), la movimentazione per una sede a loro più confacente
Ciò detto, crediamo che pari opportunità debba essere consentita anche agli educatori che si trovano nella stessa condizione, nonché a quei primi 50 contabili assunti nel 2008 che, contrariamente ai colleghi prossimi all’assunzione e alla posizione nella graduatoria finale del concorso, hanno avuto, nella scelta della sede di servizio,una opportunità ridotta alle sole sedi del nord.
Questa O.S. ha più volte rappresentato, formalmente e non, al Direttore Generale del personale le perplessità circa l’efficacia di tale procedura che riteniamo confusa, discutibile e impugnabile dal punto di vista legale, ad esempio riguardo l’interpello straordinario che è stato assolutamente ed impietosamente con pervicacia eluso.
Ma abbiamo anche evidenziato le criticità che si sarebbero riscontrate in itinere, la sfiducia ed il malumore dei lavoratori, considerato che, oltretutto, sono state assegnate le sedi al personale prossimo all’assunzione e non sono ancora stati resi noti i risultati dell’interpello, ovvero le graduatorie definite per ruolo professionale, ai quali i lavoratori che vi hanno concorso possono dover in tempo utile eventualmente proporre ricorso.
Purtroppo ad oggi dobbiamo segnalare che, contrariamente alle buone prassi previste dalle normali relazioni sindacali, da parte della Direzione Generale del Personale non ci è pervenuta alcuna risposta alle nostre note, peraltro sollecitate, né alcuna informativa riguardo l’esito dell’interpello.
La Fp Cgil ritiene, pertanto, necessario quanto urgente un Suo intervento sulla questione e comunica che avvierà ogni azione sindacale volta a tutelare i diritti dei lavoratori, sostenendo, altresì, le azioni legali che gli stessi vorranno intraprendere.
In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari- C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 

Lettera al Capo dipartimento

 

 
Roma, 19 giugno 2009

Al Capo del Dipartimento
Pres. Franco Ionta

Al Vice Capo Vicario del Dipartimento
Dr. Emilio di Somma

Al Direttore dell’Istituto Superiore
Studi Penitenziari
Dr.ssa Luigia Mariotti Culla

Al Direttore Generale Personale Formazione
Dr. Massimo De Pascalis

R O M A

e, per conoscenza,

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

R O M A

Alle Segreterie regionali e territoriali FPCGIL

Ai delegati ed eletti RSU FP CGIL

LORO SEDI

OGGETTO: Corso di Formazione per Educatori neo assunti.

Lo scorso 18 giugno la Fp Cgil ha tenuto presso l’ISSP una assemblea con gli educatori penitenziari neo assunti partecipanti al corso di formazione, nel corso della quale sono emerse rilevanti problematiche relative alla organizzazione della fase di tirocinio, a dir poco discutibile e che sta determinando tra i lavoratori forti disagi sul piano personale e professionale, inficiando, a nostro parere, la bontà e la peculiarità dell’intero percorso formativo.
Non è intenzione di questa O.S. entrare nel merito della metodologia formativa che caratterizza tale fase ma, non possiamo esimerci dal rilevare evidenti disservizi riguardo gli aspetti organizzativi e gestionali del personale e dell’azione formativa nella sua interezza.
Palesi sono le criticità riconducibili, a nostro parere, all’inefficacia del coordinamento tra le diverse Direzioni Generali coinvolte, in particolare, nel coniugare gli aspetti puramente didattici con quelli amministrativo-logistici al fine di garantire gli elementari diritti ai lavoratori ed un percorso formativo che si dovrebbe connotare per la qualità.
Tutto questo sembra venuto meno e la ricaduta sui corsisti appare francamente disarmante!
Ci riferiamo in particolare al fatto che l’ISSP ha programmato lo svolgimento della fase di tirocinio, dal 22 giugno all’11 luglio, presso istituti penitenziari diversi dalle rispettive sedi di assegnazione, benché nell’ambito della stessa Regione.
I l venir meno da parte dei PRAP di competenza della necessaria disponibilità economica, atta a garantire il trattamento di missione, ha determinato per i corsisti difficoltà organizzative non indifferenti, alle quali si è cercato di “rimediare” chiedendo, ai vari Dirigenti degli istituti, anche in via personale, di ottenere la fruizione dei locali alloggi di servizio riservati alla Polizia Penitenziaria.
E’ evidente che questa risulta essere una soluzione del tutto improvvisata, palesemente inadeguata, nonché bizzarra che rappresenta in tutta la sua drammaticità la condizione di codesta Amministrazione che nel suo operato burocratico e apparentemente corretto nella forma, non si preoccupa affatto, di come poi concretamente i propri provvedimenti vengano attuati ed implementati nel quotidiano.
Ciò detto, ci chiediamo perché non sia stata preliminarmente verificata la disponibilità economica necessaria per l’esplicazione ottimale della fase di tirocinio che, altrimenti, avrebbe potuto prevedere una differente articolazione e sviluppo.
La Fp Cgil, pertanto, chiede un intervento urgente sulla questione; un intervento che restituisca dignità alla fase di formazione e ai lavoratori corsisti che, ci rammarica ammettere, hanno avuto – a pochi giorni dall’assunzione – modo di constatare l’inefficienza dell’Amministrazione.

Restiamo in attesa di urgente riscontro.

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari – C. Ministeri
Lina Lamonica

 
 
 

 

Circolari

 
– Istituzione del servizio informativo indirizzo di posta elettronica del Direttore Generale del Personale e della Formazione
 
– Corso di formazione educatori e corso di formazione collaboratori
 
 
 

 
 
 

 
 

Coordinamento Penitenziario-Ministeri: lettera al Capo Dap

  
Roma, 22 febbraio 2010

 
Al Capo del Dap
Pres. F. Ionta

Al Vice capo del DAP
Cons. Santi Consolo

Al Direttore Generale
Esecuzione Penale Esterna
Dr. R. Turrini Vita
e, per conoscenza
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis

Alla Segreteria Fp Cgil di TRENTO
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil nell’UEPE di TRENTO
Prot. CM36/2010

 

Oggetto: Notifiche provvedimenti emessi dalla Magistratura di Sorveglianza

Intendiamo rappresentare una problematica che ponemmo alla attenzione del Direttore generale EPE già nel 2005 e che, in verità, ritenevamo risolta in considerazione della risposta, nota n. 563502 del 21.11.05 (v. allegato) della stessa Direzione Generale , che chiariva la questione, definendola.
La problematica che si è riproposta all’UEPE di Trento riguarda, oggi come allora, le notifiche dei provvedimenti emessi dalla Magistratura di Sorveglianza agli affidati in prova al servizio sociale “una funzione”, che come si ebbe a precisare nella nota indicata, “non è ascrivibile tra quelle specifiche dell’UEPE”, è una funzione che, ribadiamo, risulta estranea alle competenze professionali ed istituzionali degli assistenti sociali e dell’Ufficio dell’Esecuzione Penale Esterna.
Purtroppo tale assunto sembra non trovare la giusta approvazione del Dirigente dell’UEPE del PRAP di Padova né tantomeno del dirigente dell’UEPE di Trento che con ordine di servizio del 22 gennaio 2010 ha confermato tale compito tra le priorità del carico di lavoro di ciascuna assistente sociale.
La FpCgil di Trento ha rappresentato il 25 gennaio u.s. la problematica ai vertici del DAP evidenziando, inoltre, la ricaduta che tale provvedimento comporta all’agire quotidiano dei compiti istituzionali demandati all’Ufficio di Trento già fortemente provato dalla grave carenza di organico, ma a tutt’oggi non ci risulta alcun riscontro in merito.
Ad onor del vero, una risposta è pervenuta dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Trento, al quale la nota é stata inviata per conoscenza, che, ritenendo le nostre considerazioni frutto del fraintendimento dell’assunto della Direzione Generale EPE, esprime, in una lunga ed articolata dissertazione (in allegato), un parere che a nostro modo di vedere sembra contraddire quanto chiaramente è stato espresso.
La Fp Cgil ritiene necessario ed urgente che sulla questione sia fatta opportunamente chiarezza a tutela dei compiti istituzionali demandati agli UEPE.
In attesa di sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.

La coordinatrice nazionale
Penitenziari C. Ministeri
Lina Lamonica 

 
 
 
 

Circolari DAP

 
Interpretazione Autentica CCNI – Verbale

 

 
Progressioni economiche al 1 gennaio 2009

 

 
Corso di formazione ingresso 43 contabili idonei – concorso pubblico del 21.11.2003.

 

Comunicato

Si è svolta ieri la prevista riunione sul Fua 2010.
Avevamo formulato preventivamente per iscritto le nostre proposte di modifica all’ipotesi di accordo: in via pregiudiziale abbiamo chiesto la modifica dei criteri di valutazione che hanno creato tanti problemi in tutti i dipartimenti, e che non rispettano quanto stabilito dal CCNL 2006/09 presentando una proposta alternativa in base all’art.22 del CCNL e ribadendo che in altre amministrazioni le nostre richieste sono state accettate dalla parte pubblica e sono state poi vistate positivamente dalla Funzione Pubblica.
Abbiamo ribadito per tutti i dipartimenti che vanno stabiliti criteri di attribuzione e di revoca delle posizioni organizzative ai sensi degli art. 18, 19 del CCNL 98/01, e che le posizioni organizzative non possono essere attribuite ex post ma vanno retribuite dal giorno seguente al loro conferimento.
In relazione alla approvazione del regolamento di organizzazione che sarebbe avvenuta lo scorso venerdì abbiamo chiesto conto, a seguito della nostra nota ufficiale indirizzata al Ministro, del contenuto dello stesso sulle cui modifiche non siamo stati informati.
Per l’organizzazione giudiziaria abbiamo chiesto la riduzione della quota destinata allo straordinario e l’aumento della quota destinata alla contrattazione decentrata a scapito della quota destinata alla valutazione individuale, nonché l’adeguamento per tutti i dipartimenti dell’indennità di maneggio valori rendendola pari a quella del Dap.
Abbiamo chiesto inoltre di individuare una indennità per gli ufficiali giudiziari e funzionari unep per attività legata ad atti urgenti e ultimo giorno e di legare la indennità proposta dall’Amministrazione per gli uffici NEP ad una specifica attività svolta, come previsto dal contratto, e non a un beneficio da attribuire a una singola figura professionale: tra l’altro tale indennità proposta dall’Amministrazione risulta essere pari a poco più di 50 centesimi al giorno.
Abbiamo inoltre ribadito in relazione alla circolare a firma del Capo Dipartimento la necessità di un incontro urgente per discutere delle nuove mansioni di cui al Contratto Integrativo dello scorso luglio nel rispetto del CCNL; abbiamo poi chiesto di verificare la regolarità delle contrattazioni decentrate relative ai cisia in quanto si sono verificati problemi sui territori.
Per quanto riguarda l’Organizzazione Giudiziaria l’Amministrazione è rimasta sorda come sempre alle nostre proposte ed ha accolto solo quella relativa all’aumento della quota da destinare alla contrattazione decentrata.
In relazione alla giustizia minorile abbiamo chiesto le seguenti modifiche all’ipotesi di accordo: riconoscimento della posizione economica per i responsabile di area tecnica; riconoscimento della responsabilità di tutti i consegnatari con un’indennità; indennità di sostituzione dei dirigenti dei centri per la giustizia minorile; indennità per i vicari dei direttori dei servizi della giustizia minorile. Per la giustizia minorile è stata accolta la parte relativa alla posizione economica per i responsabili di area tecnica.
Per quanto riguarda il Dap abbiamo chiesto le seguenti modifiche:
chiarimenti alla tabella, inserita nell’allegato relativo alle posizioni particolari,che caratterizza gli istituti e gli uepe in 1°,2° e 3° livello; riconoscimento della responsabilità dei progetti a tutti gli operatori socio-trattamentali impegnati nella progettualità e nella esecuzione dei progetti anche se sprovvisti di formali provvedimenti; istituzione di una indennità per gli assistenti sociali “reggenti”quale riconoscimento dei rischi e delle responsabilità connesse all’attività di Direzione degli Uffici non dirigenziali. Per quanto riguarda il Dap sono state accolte tutte le nostre richieste.
Tuttavia non è stata accolta la parte per noi essenziale nonché pregiudiziale relativa ai criteri di valutazione che continuano ad essere contrari al CCNL 2006/09. Non sono stati dati chiarimenti sulla attribuzione delle posizioni organizzative, pertanto ci impegniamo a vigilare perché venga rispettata la norma contrattuale relativa alle stesse.
In relazione alle graduatorie sulle progressioni economiche ci hanno comunicato che sono state ultimate per tutti i dipartimenti e saranno pubblicate a giorni sui siti intranet. Per quanto riguarda le progressioni economiche gli arretrati, ha comunicato il Capo Dipartimento, verranno liquidati entro marzo.
In relazione all’ampliamento delle progressioni economiche al Dipartimento della Giustizia Minorile e al Dap rispettivamente di 130 e 450 unità, abbiamo considerato favorevolmente l’impegno di spesa da legare ad ulteriori progressioni, anche se rileviamo un pericolo sulla loro corresponsione a causa del DL 78, ritenendolo però evidentemente insufficiente in quanto rimarranno fuori la maggioranza di lavoratori già esclusi dalla precedente progressione e probabilmente vedranno ulteriormente diminuire la somma già esigua da percepire con la valutazione individuale. La trattativa è stata chiusa dal Sottosegretario con le modalità che lo contraddistiguono e con il raggiungimento dell’accordo con la solita minoranza, ma senza specificare con quali soldi verranno finanziate queste progressioni e se e quali quote tra quelle già impegnate verranno toccate.
La FPCGIL ha comunque ritenuto di non poter sottoscrivere l’accordo in quanto la trattativa è stata condotta con la consueta arroganza e senza tenere conto delle proposte da noi avanzate in via pregiudiziale relative al rispetto del CCNL. D’altra parte le progressioni economiche nei dipartimenti di dap, minorile e archivi sono state stabilite nel Contratto Integrativo firmato dall’Amministrazione a luglio scorso, evidentemente in fretta e furia, con la minoranza delle OO.SS, e senza tenere conto delle esigenze dei lavoratori di tutti i dipartimenti né delle proposte dei sindacati.
I criteri relativi alla valutazione rimangono contrari al CCNL 2006/09 e dunque la FPCGIL sarà al fianco dei lavoratori per assisterli in eventuali valutazioni arbitrarie da parte della dirigenza.
La seduta è stata aggiornata a giovedì 23 solo per la firma.
Roma, 22 -12-10

Grieco/La Monica/Macigno


 

 
 

Lettera al Capo DAP

 

 
Roma, 02.02.2011

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

e, per conoscenza

Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL

Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL nei posti di lavoro.


Oggetto: Corresponsione emolumenti FUA 2009

Pervengono a questa O.S. numerose proteste da parte dei lavoratori in servizio presso le sedi periferiche che lamentano la mancata corresponsione, a tutt’oggi, degli emolumenti relativi al FUA 2009, posizioni particolari ed organizzative.
Ravvisiamo che tale disservizio, puntualmente denunciato ogni anno da questa O.S., sia divenuto purtroppo una prassi consolidata da codesta Amministrazione che evidenzia un palese disinteresse alle richieste, ai bisogni ed ai diritti dei lavoratori.
Nel corso della nostra ennesima e continua ricerca di risposte in merito alla questione, siamo venuti a conoscenza che l’ufficio centrale deputato alla materia, per la grave carenza di organico in cui versa da tempo, ha oggettive difficoltà nel provvedere a smaltire in tempi dignitosi il gravoso carico di lavoro cui lo stesso è demandato.
Una situazione che riteniamo davvero scandalosa ed intollerabile che sembra non sollecitare l’attenzione della Direzione Generale del Personale e della Formazione ritenendo, evidentemente, la problematica irrilevante benché la ricaduta di tale disservizio investa i lavoratori dell’ufficio centrale prima e di conseguenza quelli della periferia, e ne rappresenti chiaramente la sua inefficienza .
La Fp Cgil, nel ritenere assolutamente non più tollerabile la situazione rappresentata, irrispettosa e mortificante per i lavoratori, chiede un intervento urgente e mirato dei vertici di codesta Amministrazione affinché una volta per tutte si ponga fine al reiterarsi di tale lungaggine che regolarmente ravvisiamo nella corresponsione ai lavoratori degli emolumenti loro dovuti.
In attesa di urgente riscontro si porgono cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica


 
 
 

 

Circolari DAP

 
 

Riscontro DAP su bozza decreto posti funzione dirigenziale
 
Riscontro DAP su progressioni economiche

 
 

UEPE : ipotesi di inserimento della Polizia penitenziaria presso tali strutture.

Ai Delegati ed Eletti RSU FpCgil nei posti di lavoro

UEPE : ipotesi di inserimento della Polizia penitenziaria presso tali strutture.
Incontro con gli Assistenti sociali della giustizia, presso la sede della FpCgil Nazionale del 19 aprile 2007

Così come concordato nella riunione del Coordinamento nazionale del comparto ministeri del DAP svoltosi a Roma il 2 aprile u.s., vi informiamo che il giorno 19 aprile u.s. presso la sede della FpCgil Nazionale si è svolto un incontro con gli Assistenti sociali della giustizia per discutere e confrontarsi sulla problematica degli UEPE in virtù dell’ipotesi di inserimento della Polizia penitenziaria presso tali strutture, ipotesi che ha destato tra gli operatori del settore perplessità e preoccupazioni.
L’incontro ha visto la presenza di molti assistenti sociali delegati e eletti Fp Cgil nelle RSU dei posti di lavoro e la discussione si è svolta analizzando la bozza del DM trasmessa, quale informativa, alla Fp Cgil Nazionale il giorno 16 aprile che ha proposto alcuni spunti critici individuati dall’analisi dell’articolato quale guida di analisi e confronto.
Il dibattito si è articolato in maniera costruttiva evidenziando in modo unanime le perplessità derivanti dal contenuto del decreto in questione che è stato oggetto di discussione nelle assemblee che ciascun UEPE ha tenuto sul posto di lavoro e, rappresentate con i documenti che i lavoratori hanno offerto come contributo alla discussione.
Rispetto al decreto e quindi alla sperimentazione dei nuclei di verifica presso gli UEPE tutti i lavoratori ne hanno chiesto la sospensione in quanto non in linea con il mandato istituzionale affidato agli stessi, indicando, pertanto, il progetto assolutamente non perseguibile in quanto svilisce i principi normativi e sociali che afferiscono all’esecuzione penale esterna e mortifica la professionalità dell’assistente sociale e il suo ruolo.
Gli assistenti sociali della giustizia Fp Cgil pertanto hanno chiesto all’O.S. che li rappresenta di farsi portavoce delle loro istanze sia con l’Amministrazione penitenziaria sia in ambito politico.
La Fp Cgil ha evidenziato che all’incontro con l’Amministrazione, del 14 maggio p.v., sulla questione parteciperanno anche gli assistenti sociali componenti della delegazione trattante del Coordinamento nazionale impegnandosi, inoltre, ad indire subito dopo l’assemblea nazionale di Coordinamento
L’incontro si è concluso con l’impegno di questa O.S. di trasmettere nelle sedi degli UEPE una lettera, proposta e assunta dai lavoratori, da inviare ai massimi vertici politici e del Governo ove sono elencati i motivi della richiesta di sospensione del decreto, firmata dalle componenti le RSU dei posti di lavoro.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Settore penitenziario C. Ministeri

Lina Lamonica

Lettera aperta al Ministro della Giustizia…

 
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