Comunicato unitario

 

COMUNICATO FLASH
Torre Annunziata

A seguito dell’incontro avvenuto in data odierna con la Direzione dell’Agenzia Industria Difesa, si dichiarano sospese le iniziative preannunciate per il 30 marzo.

Si allega comunicato unitario.

Roma, 29 marzo 2010

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

NEWS

Dati 2009 Ragioneria dello Stato: donne medico ancora penalizzate

 
Comunicato stampa 

 
I nuovi dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato nel Conto Annuale, aggiornato al 2009, per i medici evidenziano una penalizzazione delle donne in camice bianco.
Su 112.861 medici a tempo indeterminato il 37% (41.919) sono donne ma su 9.692 primari le donne sono solo il 13%.
Invece tra i medici in part time le donne sono oltre il 90% (903 su 985) e tra i medici precari raggiungono il 57% (3.709 su 6.493).
I dati del Conto Annuale 2009” ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici” confermano come anche in campo medico sia ancora in atto un processo di differenziazione e gerarchizzazione in grado di attribuire alle differenze biologiche una capacità di strutturazione sociale.”
L’impegno sindacale” ha dichiarato Anna Baldi, componente della segreteria nazionale FPCGIL Medici ed autrice del documento “Donne medico e… le impari opportunità” ” è per una sempre maggiore realizzazione delle pari opportunità nella sanità intervenendo sull’organizzazione del lavoro per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita e per eliminare negli ospedali e nei servizi sanitari territoriali ogni forma di discriminazione fra uomini e donne”.

Decreto trasferimento personale

Decreto direttoriale con il quale è stato disposto il primo blocco di personale trasferito dal Ministero dell’economia e delle finanze all’INPS
 

Cassa Previdenza Assistenza

A seguito della nostra decisione di non firmare il nuovo regolamento per l’incentivo alla progettazione, dove, tra l’altro, non vi era stato previsto alcun finanziamento per la Cassa di Previdenza ed Assistenza, come fortemente richiesto dalla FPCGIL al Ministro delle Infrastrutture, e supportato da quanto emerso dalle consultazioni e dalle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, per questo era necessario un incontro con il vertice politico del Ministero.
Infatti il 21 giugno u.s., la FP CGIL, ha incontrato il Direttore Generale del Personale prof. A. Cappiello, il Vice Capo di Gabinetto Dott. Quinzi ed il Direttore della Regolazione Dott. Crocco, ai quali abbiamo ripetuto i motivi che non ci hanno consentito di firmare il regolamento per l’incentivo alla progettazione, evidenziando l’urgenza di trovare una soluzione per il finanziamento della Cassa di Previdenza ed Assistenza che era al primo punto delle problematiche e richieste inviate al Ministro Di Pietro.
Abbiamo ribadito che per consentire la sopravvivenza della Cassa stessa è urgente individuare una forma di finanziamento costante che consenta alle Infrastrutture di partecipare a pieno titolo alla CPA stessa, evidenziando l’esiguità del contributo fino ad un 1 mln di Euro assegnato dalla Finanziaria 2007.
Partendo dalla nostra richiesta di individuare un finanziamento a partire dall’incentivo alla progettazione, dopo un articolato confronto sulla nostra proposta, l’incontro si è concluso con i seguenti impegni che saranno sottoposti al Capo di Gabinetto ed al Ministro Di Pietro:
1) presentazione di un emendamento al decreto correttivo del 163 che attualmente è in Commissione parlamentare Lavori Pubblici – Ambiente (entro la fine di luglio), che consenta di utilizzare una quota ,da definire successivamente, per destinarla alla Cassa di Previdenza ed Assistenza. Tale emendamento, prima di essere inviato alla Commissione parlamentare Lavori Pubblici e Ambiente, sarà sottoposto alle Organizzazioni Sindacali, sperando che almeno questa volta tale iniziativa sia supportata da tutti.
2) presentazione nella Legge Finanziaria 2008 di un insieme di norme che consenta di utilizzare una parte degli introiti derivanti dal Servizio Nazionale Dighe e delle tariffe per i pareri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Da questo incontro, avvenuto a seguito di richiesta della sola FPCGIL, sono emersi degli impegni specifici dell’amministrazione che nella loro fase realizzativi, correttamente, saranno oggetto di confronto con tutte le Organizzazioni sindacali.

p.FPCGIL M.ri Infrastrutture e Trasporti
Coordinatore del Comparto
Gianni Massimiani

p. FPCGIL Funzioni Centrali
Vincenzo Di Biasi

Roma, 26 Giugno 2007

CCNI E MOBILITAZIONE DEL 10 ottobre 08

Si è svolta il 23 settembre la seduta di contrattazione per continuare i lavori sul CCNI ed in particolare quelli sull’ordinamento professionale e sul sistema di valutazione di cui agli artt. 21 e 22 del Contratto Nazionale Comparto Ministeri.

Nel corso dell’incontro, CGIL, CISL e UIL hanno ribadito la priorità di trovare una soluzione per soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori che non hanno avuto alcuna possibilità di “riqualificarsi” come fortemente rimarcato nella stessa piattaforma unitaria.

Attesa la complessità degli argomenti all’ordine del giorno, le Scriventi OO.SS, si sono riservate un rigoroso e dettagliato approfondimento in previsione del prossimo incontro del 9 ottobre p.v.

In considerazione del fatto che ancora non si conosca il futuro assetto organizzativo della nostra amministrazione e delle funzioni che espleterà alla luce del nuovo sistema legislativo vigente e dell’accorpamento con l’ex Ministero della Salute, CGIL CISL e UIL hanno inviato una richiesta di incontro (che vi alleghiamo) al Capo di Gabinetto ed al Segretario Generale.

Tutti noi dobbiamo essere consapevoli dello scenario nel quale ci stiamo muovendo:

– Incertezza sul nuovo assetto organizzativo e strutturale del Ministero del Welfare
– Incertezza delle risorse economiche;
– Dotazioni organiche;
– direttiva del Ministro del Welfare;
– Approvazione dell’Atto Camera 1441 quater.

Uno scenario di questo genere può mettere in discussione un corretto sistema di “relazioni sindacali” e compromettere la costruzione del futuro contratto integrativo di Ministero.

Pertanto, in riferimento alla “precarietà normativo-contrattuale” che riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni ed in relazione allo scenario su delineato, è stata indetta una Assemblea Nazionale Unitaria da tenersi a Roma per la giornata del 10 OTTOBRE 2008 e le cui modalità organizzative vi verranno al più presto comunicate.

        FPCGIL               FPCISL                  UILPA
Giuseppe Palumbo  Antonella La Rosa   Palmina D’Onofrio

Roma, 3 ottobre 2008


Caro Roberto temevo questo momento…: lettera aperta a Roberto Saviano di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL

Ho resistito all’istinto di testimoniarti immediatamente la mia solidarietà alla luce delle “nuove notizie che ti riguardano”, un pò perchè scontata vista la totale condivisione della tua/nostra battaglia contro la sopraffazione criminale e per la legalità e un pò perchè avevo bisogno di riflettere sulla tua amarezza, sulla tua rabbia, sulla tua vita negata alla normalità e a ciò che questo comporta in una persona normale come tu “eri”.

Ed è questo il punto: quanto può resistere un essere umano di fronte ad un peso così grande come quello sopportato da te in questi due anni di “successo editoriale” e di isolamento, sempre più nascosto dal sole che scalda, dal vento che ti fa sentire vivo, dalla condivisione dello spazio e del tempo con chi si desidera. Quanto si può sopportare la condizione che fa di ogni volto che incroci il sospetto che possa essere tuo carnefice.

Ci siamo incrociati in un paio di occasioni, anche a Casal di Principe, ragioni di sicurezza ti hanno tenuto lontano da una nostra iniziativa; ho visto quel tuo volto da vicino e vedevo rappresentata l’Italia migliore, quella che ti rende orgoglioso, che suscita ammirazione e condivisione e che ti fa sentire i brividi perchè senti la precarietà di quell’esistenza anche se super protetta.

Non un “uomo di successo”, ma una persona che ha saputo descrivere la realtà e messo ognuno di fronte alle proprie responsabilità.

E’ forse questo il “tuo vero torto”? E’ forse soprattutto questo quello che non ti viene perdonato? E’ forse questo schiacciamento sulle responsabilità individuali e collettive che rende la tua presenza più scomoda del peso della sopraffazione criminale in una realtà che da troppo tempo convive con tale violenza. Nessuno può dire più: non sapevo.
 
Ma questo è terribile. E non si può essere eroi, ma serve tanto coraggio.

Ma è proprio questo che bisogna affrontare: le massime autorità istituzionali non possono soltanto pensare a come organizzare il tuo “esilio”. Sarebbe come ammettere impotenza e renderti colpevole del delitto di batterti per la legalità.

Nessuna persona per bene può pensare che stai scappando, ma allo stesso tempo quelle persone avranno un motivo in più per sentirsi defraudate di un loro simbolo e proveranno ancor più la sensazione di smarrimento: hanno vinto loro dunque?

Non ti chiedo di restare e di continuare a vivere “in 41 bis” e con il tritolo pronto a fotterti “la tua bella vita”.

Mi aspetto però che il Presidente del Consiglio, dopo la solidarietà manifestata utilizzando il meglio della sua capacità comunicativa continuasse a rivolgersi al Paese e soprattutto ai giovani, indicandoti come esempio e mettendoti a disposizione tutto quanto necessario perchè tu possa vivere più normalmente possibile, parlare, scrivere. Spero in Italia.
 
Aiutare te significa infondere coraggio a coloro che stanno in prima linea, a quanti si battono per la democrazia ed anche a quelli che abitano realtà che hanno perso l’orientamento di che cosa significa vivere normalmente.

Che Gomorra sia libro di testo nelle scuole. Scaviamo ancora di più la realtà sociale che genera il mostro e lo Stato combatta, fino in fondo. Militarmente, finanziariamente, socialmente.

Caro Roberto, forse questa è stata la lettera più difficile che ho “dovuto” scrivere, ma sentivo di doverlo soprattutto a te perchè il vuoto che lascerai, e tu lo sai, non sarà colmabile.

Roma, 16 ottobre 2008

Incontro del 31.10 con il Sottosegretario

 

L’incontro che si è tenuto in data 31.10.2008 presso il Gabinetto del Ministro alla presenza del sottosegretario On.le Cossiga, su espressa richiesta di sollecito delle OO.SS. ha avuto come oggetto:
* Gli Stabilimenti di Capua e Pavia
* Il codice di condotta contro le molestie sessuali.

Il Vice Capo di Gabinetto ha illustrato il processo storico che ha portato l’Amministrazione della Difesa rispetto ai due Stabilimenti alle seguenti conclusioni:

– PAVIA dopo uno studio effettuato dagli organi competenti non si ravvede la possibilità di ulteriori attività per lo stabilimento, pertanto lo Stato Maggiore Difesa ha provveduto a vagliare l’eventuale possibilità di reimpiego del personale;
– CAPUA è allo studio un possibile parziale efficientamento mediante collaborazione con privati per il munizionamento di piccolo calibro oltre che possibilità di utilizzo del “castello” da parte delle istituzioni locali con personale della Difesa.
La FPCGIL ringraziando per l’excursus storico rappresentato, ha espresso le sue forti critiche rispetto al metodo e al merito delle informazioni fornite.

Al metodo, in quanto per i due stabilimenti pur essendo stralciati dallo studio effettuato dal CAID sull’efficientamento dell’area tecnica -industriale con considerazioni del tutto negative, non è stata data alcuna informazione così come invece indicato in riunione.

Al merito, come si può, a distanza di dieci anni sottoporre i lavoratori civili a seconda del vertice politico o militare di turno, a continue illusioni e poi a decretarne la fine:
* Pavia: lo stabilimento chiude, lo stabilimento passa alla protezione civile, lo stabilimento verrà rilanciato mediante alcune attività (riparazione tende ecc.), lo stabilimento chiude per mancanza di attività.
* Capua: possibile parziale efficientamento……

I lavoratori della Difesa sempre lì, presenti a difendere la loro dignità, a subire la discontinuità di vertici militari e politici che non sono stati in grado di volere e di saper riorganizzare, non ultima la passerella di qualche politico di turno che chiede ai lavoratori un progetto.

Lo Stato Maggiore della Difesa studia sulla base della mappatura degli Enti della Difesa un eventuale piano di reimpiego per Pavia e noi chiediamo:
di chi sono le responsabilità del declino degli stabilimenti?
Come verranno garantite le professionalità dei lavoratori civili?
Se allo stato attuale per Pavia non ci sono possibilità, allora dateci tutte le informazioni che fino ad oggi non ci avete dato, la FPCGIL ha chiesto che se di ristrutturazione si parla, allora noi vogliamo sapere dal vertice politico il quadro generale, che PROGETTO DIFESA ha in mente, cosa intende fare dell’area tecnico industriale della Difesa e poi ci confronteremo nel merito.

Il Ministro esprima le sue valutazioni politiche sul lavoro tecnico effettuato dal CAID e le renda note alle parti sociali,qualsiasi processo di riorganizzazione dovrà vedere coinvolte le organizzazioni sindacali e non solo, chiediamo l’impegno del governo a garantire ai lavoratori della Difesa un trattamento dignitoso nel rispetto di chi a PRESENZA COSTANTE, nonostante le soppressioni , riorganizzazioni, ristrutturazioni, accorpamenti ecc. ha continuato seppur in condizioni di precarietà a mantenere in efficienza lo strumento militare!!
E se ci sarà una riorganizzazione, chiediamo il coinvolgimento del territorio interessato, delle istituzioni locali e del governo tutto.

La FP CGIL Difesa che è stata l’unica organizzazione sindacale, lo ribadiamo, ad esprimere con un comunicato stampa perplessità sulla Difesa Servizi S.P.A., ha chiesto al sottosegretario informazioni in merito. Il sottosegretario ha previsto un incontro specifico sul tema, per il momento, ha solo comunicato l’inammissibilità degli emendamenti presentati dal governo, ma ha giustificato la creazione della S.P.A. per permettere al Ministero della Difesa di valorizzare i suoi beni e servizi.
Per il secondo punto all’ordine del giorno abbiamo espresso parere favorevole all’emanazione anche per il Ministero della Difesa del “Codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali per il personale civile del Ministero della Difesa”.
Roma 03 novembre 2008

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 

 
 

Comunicato

 
Legge Brunetta, ora L. 15/09: la controriforma del modello contrattuale
 

 
 

 

NEWS

Primo appuntamento all'Aran il 6 aprile per testo unico contratti

 
La FPCGIL Medici è stata convocata, insieme alle altre OO.SS rappresentative della dirigenza del Ssn, per una prima riunione tecnica per la redazione del testo unico dei CCNL per il 6 aprile alle 15 e 30. In allegato la convocazione.
 

Comunicato: il caso ATESIA e gli ispettori del lavoro

Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, On. Cesare DAMIANO
Al Ministro della Solidarietà Sociale, On. Paolo FERRERO
Alle segreterie regionali e territoriali FP CGIL
Ai lavoratori del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero della Solidarietà Sociale 

In questi giorni di fine estate si sta sviluppando un interessante dibattito politico- istituzionale sul caso ATESIA.
In questa azienda lavorano migliaia di lavoratori in condizioni contrattuali e di lavoro che ci ricordano quelle della rivoluzione industriale dell’800 :salari incerti e spesso irrisori, turni di lavoro massacranti, nessuna sicurezza per il mantenimento del posto di lavoro, scarso peso del sindacato.
Niente di diverso rispetto alla moltitudine di lavoratori precari che operano nel nostro paese da quando il governo di centro destra ha varato la legge 30 ed i suoi decreti applicativi.

Ed allora quali sono gli elementi che hanno scatenato tanto interesse?

Da un lato il fatto che alcuni di questi lavoratori hanno avuto il coraggio di chiedere un intervento da parte dell’organo istituzionale che da sempre, con alterne vicende, con scarsi mezzi, ma sicuramente con grande senso dello Stato e dei suoi principi costituzionali ha il compito di tutelare il lavoro ed i lavoratori e cioè quello che comunemente viene conosciuto come Ispettorato del lavoro.
Dall’altro che gli ispettori sono andati in azienda e, malgrado i limiti che la legge 30 ha inserito nell’ordinamento, hanno accertato che i rapporti di lavoro in quella azienda non potevano che configurarsi come rapporti di lavoro subordinato e come tali dovevano essere trasformati in rapporti a tempo indeterminato.
Immaginiamo con quale senso di reponsabilità, con quale serietà ed anche con quale comprensibile ansia gli ispettori si sono trovati ad esprimere le loro conclusioni, ben sapendo che un esito di quel genere avrebbe avuto delle conseguenze su tutto il settore dei call center e più in generale negli ambiti in cui vengono utilizzate in un certo modo quelle fome contrattuali.
Le proteste infatti, come comprensibile, non sono mancate.
Tuttavia siamo rimasti francamente perplessi nel leggere le dichiarazioni del Ministro del lavoro Damiano riportate sulla stampa.
Intanto ci aspettavamo un segnale di sostegno al lavoro svolto dagli ispettori, ai quali, ma è appena il caso di dirlo, va tutta la nostra solidarietà ed apprezzamento per quanto fatto.
E ci sembra opportuno chiedere più coraggio nell’affrontare la situazione.
Negli ultimi anni, infatti, abbiamo svolto una attività sindacale in modo molto difficile, sapendo comunque che l’interlocutore politico sosteneva posizioni a noi lontane, basando la sua politica di intervento sul mercato del lavoro, incentivando queste forme di precariato, affievolendo i diritti e le tutele dei lavoratori, consegnandoli ad una nuova “classe padronale” che costruiva la sua ricchezza su queste nuove forme di povertà , di sfruttamento e di incertezza.
Per questo occorre una presa di posizione più chiara e decisa nell’affrontare la questione del precariato, né può bastare l’ultima circolare sui call center che segue troppo la strada delineata nel passato.
Non possiamo non sottolineare che la questione del precariato deve essere risolta se vogliamo costruire un paese diverso nel quale tutti abbiano il diritto di essere cosiderati cittadini con quella dignità che viene dal lavoro e che è messa in evidenza dalla nostra Costituzione.
Non possiamo non sperare che il lavoro pubblico faccia finalmente da volano per ricostruire una sana economia nel Paese, partendo proprio dal risanamento di tutte quelle situazioni di precariato che lo hanno indebolito e snaturato in questi ultimi anni.
Ci chiediamo come mai, a fronte del caso ATESIA, che è venuto all’attenzione pubblica, nessuno si ponga il problema che un gran numero di commesse di questa azienda venga proprio dallo Stato e da altri enti pubblici.
Sappiamo bene che adesso tutto verrà rimesso ai ricorsi e che la definizione del caso di specie è ancora lontana.
A noi resta la soddisfazione che lo Stato, in questo caso rappresentato dagli Ispettori, abbia fatto sentire la sua voce, sottolineando il rispetto delle regole, ed esercitato la sua funzione di organo super partes.
Riteniamo che il caso Atesia costituisca una valida occasione per affrontare con chiarezza il ruolo degli Ispettori del Lavoro, la recente controriforma dei Servizi ispettivi e la Legge 30, attraverso netti segnali di discontinuità e di cambiamento.

Roma, 30 agosto 2006

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

Il Segretario Nazionale Fp Cgil Funzioni Centrali
Alfredo Garzi

Comunicato: incontro con gli on.li Ministri

Alle segreterie regionali e territoriali FP CGIL – Roma
Ai lavoratori dell’Amministrazione Centrale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero della Solidarietà Sociale

 
Dopo la richiesta di FPCGIL FPCISL UILPA i Ministri On.le Damiano e On.le Ferrero incontreranno, domani mercoledì 31/5/2006 alle ore 10,30 tutte le OO.SS. per un primo confronto sulle principali problematiche riguardanti i due Ministeri.
Per la FPCGIL è molto importante in quella sede far emergere con chiarezza quale sarà il ruolo dei due Ministeri, sottolineando sia il ruolo centrale del lavoro nel paese, elemento sul quale far leva per il suo rilancio economico e sociale modificando il sistema con regole più eque e più garantiste per i lavoratori (anche attraverso una efficace attività ispettiva), sia la predisposizione di politiche sociali che innalzino il livello di civiltà del paese stesso, abbattendo disuguaglianze e mettendo in essere azioni che contribuiscano allo sviluppo del benessere collettivo, rafforzando la cultura dell’accoglienza.
In questo contesto è molto importante riuscire in una operazione che richiede grande capacità e lungimiranza, riguardo alle conseguenze future che possono determinarsi: si tratta di metter mano alla riorganizzazione dei due Ministeri, che presenta nodi problematici sia per gli uffici centrali che per quelli dislocati sul territorio. E’ appena il caso di ricordare che l’argomento in questione è materia di contrattazione così come previsto dal CCNL e dal CCNI e che solo un attento confronto con le OO.SS. può portare a risultati validi e concreti.
E’ di tutta evidenza che per costruire una Amministrazione che svolga il suo ruolo nel modo più consono ai principi costituzionali, che sia davvero al servizio del cittadino, è necessario investirci delle risorse economiche, umane e strumentali.
Per questo l’operazione che i due Ministri si accingono ad attivare è estremamente difficile.
La situazione dei nostri uffici è oggettivamente drammatica. In tutti i settori di rileva una forte carenza di personale, rispetto alle competenze istituzionali, ed i lavoratori in servizio sono fortemente demotivati. Le nuove assunzioni di ispettori non sono certo sufficienti per riuscire a soddisfare le esigenze del territorio, tanto più che questi ultimi, benché culturalmente preparati, mancano oltre che della suddetta strumentazione (come quasi tutti gli ispettori in sevizio) anche della necessaria esperienza sul campo. A questo si aggiunga che intere linee di attività sono state affidate a ditte esterne con le conseguenze che è facile immaginare.
Inoltre le risorse finanziarie sono quasi esaurite e le poche rimaste non sono sufficienti nemmeno per garantire l’attività ordinaria (vedi capitoli di bilancio di spesa corrente, come spese postali, affitti, luce ecc. o come i capitoli per le missioni) senza voler citare tutta la problematica legata al taglio in finanziaria delle indennità di missione.
Se si vuole attuare realmente un cambiamento di rotta rispetto al passato è necessario quindi dedicare particolare attenzione alla valorizzazione del personale promuovendo una efficace attività di formazione e di riqualificazione che non può prescindere dalla definizione di tutti i passaggi d’area ancora in sospeso (accertatori del lavoro, esperti informatici, coadiutori e addetti) per mancanza delle risorse finanziarie che pure erano state previste dal contratto integrativo.
Uno degli aspetti più rilevanti ed importanti da affrontare e risolvere riguarda la dirigenza. I dirigenti sono pochi (non tutti gli uffici sono coperti) mentre è evidente che solo una dirigenza presente e valida potrà traghettare queste amministrazioni verso un futuro moderno ed efficiente.
Ci auguriamo che quando abbiamo rappresentato ed i problemi che via via sorgeranno verranno affrontati con le OO.SS. che rivendicano con forza il loro ruolo; per cui questa OO.SS. chiede un netto cambiamento rispetto al recente passato, auspicando che d’ora in avanti si realizzi una corretta, diversa impostazione dei rapporti sindacali.

Roma, 30 maggio 2006

Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

 

Comunicato unitario su acconto FUA 2007

FP CGIL     CISL FPS     UIL PA
 
 
Roma, 13 settembre 2007

Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese

Al Dirigente della DIV.II della
Dir.Gen. Risorse Umane e AA.GG. Dott.ssa Elena D’Angelo

A TUTTI I LAVORATORI
del Ministero del Lavoro e della P.S.

FUA ACCONTO 2007

A tutt’oggi l’Amministrazione non ha corrisposto ” l’acconto” relativo al FUA 2007 nazionale sottoscritto con le OO.SS. firmatarie oramai nel lontano 12 marzo c.a.
Con la presente si sollecita l’Amministrazione firmataria del suddetto accordo ad erogare, nel più breve termine possibile, la dovuta competenza economica al personale.
Si rammenta che le stesse OO.SS. all’inizio dell’anno venivano più volte sollecitate dall’Amministrazione a rendere più veloce i tempi di contrattazione per chiudere il già citato FUA 2007 onde snellire le procedure di pagamento e applicazione dello stesso.
Contestualmente si richiede informazioni circa il saldo FUA 2006.
 
FPCGIL
CISL– FPS
UILPA
Giuseppe Palumbo
Antonella La Rosa
Palmina D’Onofrio

 

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