Sollecito di incontro urgente

CGIL F.P. CISL FPS UIL PA
Coordinamento Nazionale Consiglio di Stato e TT.AA.RR.

Roma, 5 gennaio 2008

Siamo di nuovo a chiedere, nonostante la precedente richiesta del 5 novembre 2007 e il successivo sollecito del 4 dicembre 2007, un incontro URGENTE necessario per effettuare la programmazione degli adempimenti contrattuali previsti nel C.C.N.L. 2006-2009 in vigore dal 14 settembre 2007 affinchè non vengano disattese le giuste aspettative sull’opportunità di una nuova organizzazione ed una migliore retribuzione del proprio impegno.
Cogliamo l’occasione per richiamare ancora una volta che attendiamo ancora lumi sulla rideterminazione degli organici, argomento già avviato nel mese di gennaio 2007 e mai concluso, oramai improrogabile, in quanto necessario per adempiere alla stabilizzazione del personale precario e individuare le modalità di inserimento nei ruoli di questa Amministrazione del personale comandato e comunque propedeutico alla discussione sul C.C.N.L..
Ricordiamo inoltre che con il nuovo contratto 2006/2009 cambiano sia il sistema di classificazione sia le politiche di incentivazione della produttività (art. 23 CCNL) e improcrastinabile, quindi, l’istituzione di un tavolo per l’ adozione delle misure idonee alla valutazione della qualità dei servizi e all’individuazione delle forme per la misurazione del prodotto degli stessi (art. 21 CCNL), nonché la predisposizione di idonei strumenti di valutazione dell’apporto individuale (art. 22).
Con il nuovo contratto diventa fondamentale redigere un piano per la formazione dando atto al Capo II del contratto stesso – art. 24: Principi generali e finalità della formazione. Vista l’importanza degli argomenti e la loro veste innovativa, chiediamo di cominciare la discussione degli stessi nel più breve tempo possibile e comunque non oltre i tempi previsti dalla normativa vigente. 

       CGIL FP                    CSIL FPS                 UIL PA
Tiziana Giangiacomo         Piero Milani          Elisabetta Argiolas

 

Comunicato unitario

FP CGIL CISL FP UIL PA FIALP CISAL RDB UGL UNIONQUADRI CONFSAL

Roma, 14 febbraio 2008

Ai Lavoratori della CONI
Servizi SPA

Se un anno fa taluni “spezzoni” della politica, ora particolarmente attivi, avessero presidiato le stanze del Ministero della Economia con la stessa assiduità e la stessa attenzione con la quale stanno ora prendendo parte alle assemblee dei lavoratori della CONI Servizi e se in quelle stanze, esercitando lì – in maniera propria – il loro ruolo, avessero dato sfogo all’interesse che dichiarano di nutrire per la promozione dello sport, probabilmente il piano industriale varato dalla CONI Servizi non sarebbe stato approvato e non saremmo qui, oggi, a discutere dei problemi conseguenti alla sua approvazione.
E se gli stessi “spezzoni” della politica, appartenenti fra l’altro alla compagine anche governativa che aveva la responsabilità di proporre ed approvare la legge Finanziaria, avessero poi, mancata la prima occasione, sostenuto e preteso, anche se necessario con iniziative clamorose che fossero all’altezza di quell’interesse per lo sport che ora – a cose fatte – ostentano, che l’emendamento volto alla “ripubblicizzazione” del CONI approdasse in aula per essere sottoposto a fiducia (così come è stato per tanti altri emendamenti che, evidentemente, interessavano di più), non saremmo oggi alle prese con i problemi che abbiamo.
E ora quegli stessi “spezzoni” della politica, invece di riflettere sulle cause del loro fallimento, non trovano di meglio, evidentemente nel tentativo maldestro di mascherare i propri insuccessi, che tentare di invadere spazi che non gli sono propri senza peraltro riflettere sull’entità del danno che possono finire per provocare nei confronti degli stessi lavoratori.
I fatti in questa vicenda, sono purtroppo costituiti dal quadro di riferimento che la politica ha consegnato al confronto aziendale; quadro nel quale risulta inserito, in quanto appunto approvato, il piano industriale.
Ed è in ragione dei fatti che le scriventi hanno adottato misure a tutela dei lavoratori tanto è che l’art. 30 dell’ipotesi di CCNL 2006 – 2009, scongiura l’obbligo del passaggio alle Federazioni dei lavoratori che vi prestano la propria attività, ed individua norme di garanzia e di tutela nel caso tale passaggio avvenga per effetto di una scelta personale e, dunque, volontaria.
Una prima vera forma di tutela, come più volte precisato trova conferma nella previsione dell’istituto della aspettativa che non comporta, in quanto tale, la rescissione del contratto di lavoro con la Coni Servizi ma solo una sua temporanea sospensione (durata dell’aspettativa 5 anni, rinnovabile).
Al lavoratore che vi acceda volontariamente, è comunque consentito il rientro alla Coni Servizi anche in anticipo rispetto alla scadenza della aspettativa e ciò al verificarsi di una serie di condizione che, come è noto, il CCNL disciplina con attenzione.
Ed immaginiamo, infine, che a nessuno sia sfuggito come le scriventi OO.SS. abbiano riservato particolare importanza alla corretta applicazione delle norme e delle procedure, individuate in forza dell’art. 30, che regolano i passaggi volontari tanto che, nello stesso articolo, si conviene sulla previsione di una serie di sessioni di confronto che avranno il compito di monitorare l’andamento dei passaggi anche con l’ovvio obiettivo di verificare la correttezza dei comportamenti posti in atto dai soggetti chiamati, in ogni caso, a realizzarli (Coni servizi, Federazioni).
Comportamenti che se venissero spinti oltre il dettato della norma e oltre quello che la norma consente e fino a far intravedere, come qualcuno teme, ritorsioni nel caso in cui il lavoratore decidesse di non aderire al passaggio, non sarebbero certamente tollerati e verrebbero conseguentemente attivate tutte le iniziative ritenute necessarie per garantire la massima tutela.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali porranno quindi in atto, a breve, una serie di iniziative volte ad informare in maniera più capillare i lavoratori e le lavoratrici in ordine alla portata e alle finalità delle norme previste nell’ambito della più volte citata ipotesi di CCNL.

FP CGIL CISL FP UIL PA FIALP CISAL RDB UGL UNIONQUADRI CONFSAL


 

Comunicato su acconto FUA 2008

 
La FP CGIL durante l’incontro del 20 maggio 2008 aveva chiesto all’amministrazione la corresponsione dell’acconto del FUA 2008 entro il mese di giugno 2008, l’amministrazione, nella persona della Dottoressa Baffi si era impegnata a corrispondere quanto da noi richiesto.
Puntualmente, è giunta voce che l’Amministrazione ha mantenuto quanto promesso dando indicazione a tutti gli uffici di predisporre gli elenchi per la corresponsione dell’acconto FUA 2008.
Rendiamo atto all’amministrazione di aver mantenuto quanto promesso. Si rimane in attesa del saldo del FUA 2007.
Siamo certi che il Dottor Fagiani, così come aveva sostenuto nella riunione sopra indicata, manterrà fede a quanto dichiarato in merito al saldo del fondo unico 2007 che anch’esso verrà erogato sempre nel mese di giugno 2008.
Roma, 23 maggio 2008

Coordinamento Nazionale MEF
 

 
 

Giustizia: Alfano e Caldoro ricorrono a 300 Lsu per tappare i buchi nei tribunali. Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Stamane a Roma il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e il Presidente della Regione Stefano Caldoro hanno tenuto una conferenza stampa per presentare un protocollo di intesa che permetterà di ricorrere a 300 Lavoratori socialmente utili per sopperire alle carenze di organico negli uffici Giudiziari di Napoli.

Le motivazioni addotte dal Ministro Alfano per spiegare la necessità di questo protocollo, messo a punto dal centro scientifico del Ministero dell’attuazione del programma ideato dall’On Cirino Pomicino, suonano come una beffa: “nella Pa il turn over e’ bloccato da oltre un decennio – afferma il Ministro della Giustizia – con relativo invecchiamento del personale, e quindi non vi e’ stato l’ingresso di linfa nuova”. Ineccepibile. Tanto ineccepibile che contro il documento di stabilità che ha prolungato il blocco del turn over, voluto dal Governo di cui fa parte lo stesso Alfano, la Fp-Cgil ha effettuato uno sciopero generale sostenendo che il mancato ricambio del personale avrebbe fatto collassare il sistema. A confermarlo, ci sono le parole del Presidente del Tribunale di Napoli, che sostiene che i 300 Lsu servono a “non chiudere gli uffici”.

Oggi, con notevole ritardo, il Ministro Alfano si rende conto del disastro imminente. Purtroppo il suo ravvedimento non è operoso e la sua è una soluzione tampone. Non siamo contrari pregiudizialmente al ricorso agli Lsu, ma evidenziamo come questi interventi non risolvano l’insieme dei problemi del sistema giustizia, problemi che i provvedimenti dell’attuale Governo hanno solo accentuato. Di questo passo continueremo a vivere in una costante emergenza annunciata e colpevolmente perseguita. Da tempo ci affanniamo affinché il Ministro si sieda ad un tavolo e discuta di un progetto globale di seria riforma della giustizia. Ma, si sa, il Ministro ha altro a cui pensare.
 
Roma 15 aprile 2011

 

Documento Fp Cgil sulle strutture sociali

FP CGIL
 
Strutture Sociali Inpdap – Convitti e Case Albergo

Al termine di un percorso che ha visto coinvolte le OOSS nazionali Inpdap in due precedenti incontri, il giorno 8 novembre e il giorno 11 dicembre 2006, l’Amministrazione nella apposita riunione del giorno 11 maggio 2007 ha presentato il Piano di Sviluppo 2007 delle Strutture Sociali strutturato nelle seguenti attività:

Attività Istituzionali

Ospitalità Convittuale
Viene proposta la loro trasformazione a ospitalità mista, laddove tuttora si tratti di Convitti esclusivamente maschili o femminili (Anagni, Caltagirone, Arezzo e Sansepolcro). Contestualmente si è proposto la valorizzazione, con idonei spazi e servizi, dell’ospitalità per giovani universitari presso Anagni e Arezzo, con l’ obiettivo, per l’anno scolastico e accademico 2007/2008, di fornire circa 113 nuovi ulteriori posti rispetto a quelli tradizionalmente messi a concorso.

Piano Promozionale
Si propone un piano promozionale capace di evidenziare non solo la tipologia dei servizi resi presso le Strutture, nonché le peculiarità scolastiche e formative che caratterizzano ciascun territorio (ne sono da esempio il Liceo della Comunicazione e l’Istituto Tessile in Sansepolcro, l’Istituto Alberghiero e l’Istituto d’Arte nel comprensorio Fiuggi-Anagni, l’Istituto per la Sceneggiatura in Spoleto).

Ospitalità Diurna (semi convitto)
Ampliamento dei posti da mettere a concorso per il servizio diurno semi convittuale attraverso la riqualificazione di idonei spazi e dotazioni. Si è proposto, quindi l’estensione del servizio presso Spoleto, anche al fine di dare immediata valorizzazione professionale ai dipendenti INPDAP con contratto a tempo determinato “ex CFL”, servizio che verrebbe ampliato di 20 nuovi posti, con l’uso di idonei spazi ricavati da una razionalizzazione degli ambienti attualmente dedicati all’infermeria.

Attività Innovative
Inoltre, sulla base delle analisi sopra descritte sono state proposte quali attività innovative:

Estate – Cultura
Così come richiesto dalle famiglie utenti, si è proposto l’avvio di una nuova forma di ospitalità diurna durante il periodo estivo, presso ciascuna Struttura convittuale. Con il coinvolgimento diretto degli educatori INPDAP e dei rapporti contrattuali in vigore (ristorazione, socio educativo e pulizie) è possibile ipotizzare l’accoglienza di circa 400 nuovi giovani durante il periodo 15 giugno – 31 luglio. Durante il soggiorno verranno valorizzati percorsi culturali e ricreativi per la formazione dei giovani partecipanti. 

Infermieristico presso la Casa Albergo di Monte Porzio Catone
Avvio, in collaborazione con la ASL Roma H, di un Ambulatorio Infermieristico al servizio dei pensionati iscritti residenti all’interno del Distretto sanitario Roma H1 (circa 4 mila potenziali utenti). L’accordo con la ASL prevede, inoltre, la possibilità di localizzare all’interno della Casa anche un centro diurno per il ritardo della degenerazione cerebrale in favore della comunità locale, con l’ausilio di personale e risorse economiche esterne (progetto ASL e Comune di Monte Porzio Catone già approvato da Regione Lazio).

Accordo INPDAP/AICA
Sottoscrizione dell’accordo INPDAP/AICA per l’organizzazione di corsi e il rilascio della patente europea ECDL e per l’apprendimento del sistema e-Citizen (apprendimento dell’uso di internet, con particolare riguardo alla popolazione anziana).
La proposta segue l’ottima esperienza degli ultimi anni presso il convitto di Anagni dove fino ad oggi sono stati organizzati numerosi corsi per il rilascio di 1.200 patenti.

Scambi culturali
Presso i soli Convitti, si è proposto l’avvio di Scambi Culturali con l’estero in favore dei giovani figli di iscritti all’istituto.
L’accordo prevederebbe l’ospitalità, durante il periodo estivo, presso i Convitti di giovani provenienti dall’estero per un soggiorno culturale di 14 giorni e un corrispondente numero di giovani figli di iscritti ospiti per il medesimo periodo delle famiglie di origine dei giovani stranieri. Per il 2007, in fase di assoluta sperimentazione si potrebbero ipotizzare circa 200 giovani per cui pianificare tale scambio culturale.
L’organizzazione degli scambi culturali tra giovani figli di iscritti e studenti stranieri, attraverso l’uso delle strutture sociali, ha aspetti promozionali a livello internazionale complessi e di medio periodo, per cui potrebbe accadere che durante l’estate 2007 il numero di ospiti possa essere comunque modesto.
Pertanto, presso ciascuna struttura , rimarrebbero non utilizzati alcune decine di posti letto che potrebbero essere destinati per l’organizzazione di attività a più facile e repentino realizzo.
Ne è da esempio l’ospitalità, nel mese di luglio e per periodi non superiori a una settimana, di giovani studenti, famiglie e pensionati INPDAP, per una valorizzazione turistica e culturale degli ambiti territoriali coinvolti.
Il servizio potrebbe essere limitato all’ospitalità alberghiera di bed and breakfast con modesti costi di gestione ma con connessi vantaggi in termini promozionali e di immagine per le strutture sociali dell’Istituto.

Appalto servizio socio-educativo
L’attuale modalità di espletamento del servizio socio-educativo comporta l’esternalizzazione dell’intero servizio (ad eccezione di Caltagirone) richiedendo pertanto al personale dell’Istituto dei settori socio-educativi un intervento sostanzialmente limitato alla vigilanza e al controllo delle prescrizioni contrattuali. Anche la pianificazione dell’attività risulta limitata dall’offerta tecnica e dalla struttura del contratto per classi di lavoro che limita la flessibilità del servizio e l’adattamento alle diverse esigenze che si rilevano nel corso del tempo anche in relazione alla variazione della tipologia di utenza.

Da parte delle Strutture Sociali è emersa la necessità di dotarsi di uno strumento contrattuale maggiormente flessibile rispetto a quello attuale che possa consentire all’Istituto un maggiore intervento non solo nella fase di pianificazione e programmazione delle attività ma anche nell’organizzazione e nella selezione dei servizi specialistici che maggiormente caratterizzano i convitti, incidono sui risultati educativi del servizio, producono maggiore visibilità all’esterno e determinano presenza sul territorio (attività culturali, ludico-ricreative, di solidarietà, sportive, corsi di informatica e di lingua, sostegno didattico specifico, ecc.).
Considerata l’imminente scadenza dell’appalto in corso (agosto 2007) è in via di predisposizione da parte della Direzione un nuovo capitolato da porre in gara, previa informativa, orientato a garantire la maggiore flessibilità possibile in fase di applicazione e concentrato sugli aspetti basilari e costanti del servizio stesso (servizio di assistenza socio-educativa ai gruppi di utenti, comprensivo di vigilanza e sostegno.
E’ un piano ambizioso che trova d’accordo nelle sue linee essenziali ritenendo urgenti la messa in atto delle misure previste, perché in attesa della predisposizione del “progetto perfetto” non bisogna bloccare quelli buoni.
All’interno di questo ragionamento la Cgil chiede uno sforzo ulteriore alla Direzione Centrale competente affinché tutte queste misure intraprese vengano attuate con il massimo di organizzazione affinché non si ripetano le vicende delle vacanze dello scorso anno, le cui ricadute negative sull’immagine dell’Istituto non si sono ancora diradate.
In particolare noi non siamo abituati al alzare cortine fumogene perché tutto rimanga come prima e apprezziamo come positivi gli sforzi dell’amministrazione prima di tutto verso l’utenza e, nel caso di Spoleto, anche per la soluzione della vexata quaestio sul pieno utilizzo delle lavoratrici e lavoratori con il contratto ex CFL, sui quali peraltro in sede locale dovrà essere definito l’utilizzo specifico.

La Cgil nel merito ha chiesto:

ogni struttura deve essere dotata di un dirigente in pianta stabile e qualora non ci siano volontari si proceda d’ufficio, “pescando” fra gli ultimi vincitori di concorso e recentemente approdati in Direzione Generale.

Avere il report degli straordinari effettuati nel corso del 2006 correlato delle autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro qualora eccedenti i limiti previsti dalla normativa europea.

La riduzione delle esternalizzazioni in sintonia con il memorandum sul lavoro pubblico firmato il 18/2/2007 e l’equiparazione del trattamento economico del personale dipendente dalle ditte esterne con quello del personale degli enti pubblici non economici.

Definizione del numero dei processi organizzativi delle strutture sociali.

A breve ci sarà una riunione tecnica per definire questi punti ed in particolare sulla presa visione della prossima gara d’appalto.
Roma, 14/5/2007

Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella

Comunicato al personale

 COMUNICATO AL PERSONALE
( …il rispetto delle regole )

La lettera di protesta inviata dalla FPCGIL al Ministro prof. A. Bianchi, a seguito di una convocazione di un’assemblea del personale da parte del Capo del Dipartimento Trasporti Terrestri,
nonché Capo del personale pro-tempore ing. A. Fumero, ha suscitato alcune perplessità in alcune lavoratrici e lavoratori.
Possiamo ad onor del vero aggiungere ” comprensibili perplessità” dato lo stile assai asciutto e conciso della missiva indirizzata al Ministro Bianchi.
Per questo, proveremo con questo breve comunicato a fugare eventuali e sacrosanti dubbi ed anche maliziose interpretazioni.
Il fine che la FPCGIL intendeva perseguire con la lettera al Ministro era la semplice riaffermazione di un Diritto, nel caso specifico quello inerente alla possibilità di indire Assemblee del personale, ad esclusiva competenza delle OO.SS. e delle RSU, così come previsto dall’art.20 della Statuto dei Lavoratori ( legge 300 ) e dal CCNL.

Si premeva conseguentemente sottolineare la violazione di tale diritto da parte dell’ing. Fumero, ASSAI USO alla violazione di diritti appartenenti alla sfera giuridica delle OO.SS. e dei lavoratori.
Questo anche in presenza di una espressa richiesta da parte di alcuni lavoratori. Situazione, ne conveniamo, molto particolare, ma la lesione del diritto permane.
Non è una questione di forma ( anche ) bensì di sostanza. Per capirci meglio, se l’ing. Fumero avesse partecipato ( invitato ) ad un’Assemblea del personale indetta da una qualsivoglia OO.SS., la FPCGIL non avrebbe avuto nulla da ridire. Se poi, artatamente, si vuole insinuare che la CGIL è contro il diritto dei lavoratori ad essere informati, lo si può ovviamente sostenere, ribadiamo e crediamo in tutta onestà che questa sia una palese forzatura interpretativa delle reali intenzioni che intendeva perseguire la nostra lettera al Ministro Bianchi.

Il problema allora non è la FPCGIL che tenta di difendere la corretta applicazione delle Leggi e dei Contratti e conseguentemente i DIRITTI delle lavoratrici e dei lavoratori, bensì l’inadeguatezza dimostrata dall’ing. Fumero rispetto alla capacità di risolvere i problemi ( CPA, passaggi tra le Aree, tessere di libera circolazione, tessere di P.S. ecc. ) che da anni affliggono questa Amministrazione e che non trovano al momento soluzione alcuna, o soluzioni pasticciate.

Sono ormai diversi anni che tentiamo invano di instaurare corrette relazioni sindacali con l’ing. Fumero. Ricorderete tutti come anche in passato ci siano stati tra la nostra Organizzazione e il Capo DTT, momenti di forte incomprensione e ve ne saranno sicuramente altri se si continuerà a non tenere in alcuna considerazione i diritti e i problemi del personale, insomma a stare dentro le regole.

Ora, come sempre accade, coloro i quali pensano che la CGIL sia il male nel mondo, anche dopo queste, speriamo esaustive argomentazioni, continueranno a pensarlo. Ma a tutti gli altri lavoratori e lavoratrici vorremo, se ci è consentito dare un suggerimento. E’ INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE ELEZIONI DELLE RSU. LEGGETE CON MOLTA ATTENZIONE D’ORA IN AVANTI TUTTI I COMUNICATI DELLA VARIE OO.SS. vedrete che ci sarà sempre qualcuno che è migliore degli altri e che da solo in splendida solitudine strappa accordi vantaggiosi mentre le altre OO.SS. tramano nell’ombra contro gli interessi dei lavoratori.

Inoltre qualcuno sa…conosce gli sviluppi sull’Agenzia PRA- Motorizzazione che si sta elaborando nelle “segrete” del DTT? Nessuno parla…forse potrebbe risponderci qualche sigla sindacale più vicina all’Amministrazione…forse!!!

In relazione alle problematiche della Cassa di Previdenza ed Assistenza, ci è pervenuto ( oggi ) il decreto con cui il Ministro dei Trasporti e il Ministro delle Infrastrutture danno la possibilità al vecchio Consiglio di Amministrazione di poter effettuare le attività di espletamento delle pratiche pervenute sino a dicembre 2006.

Infine, per concludere, vorrei dire al mio amico Lichinchi, che anche la FPCGIL, ha firmato il protocollo d’intesa sull’assegnazione del personale tra i due Ministeri spacchettati, e gli vorrei anche ricordare ( la memoria fa brutti scherzi ) che, abbiamo portato in tribunale la d.ssa Barbato per ben due volte… ( condannata per comportamento antisindacale ).
La FPCGIL e non si è mai piegata né alle sirene dell’Amministrazione , né alle lusinghe dell’autorità politica, sappiamo che bisogna schierarsi, stare da una parte e noi abbiamo, da sempre, scelto di stare dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
Roma 6 giugno ’07

p.FPCGIL ( coord. naz. )
Gianni Massimiani

MEF – Incontro 17 luglio 2007

 
In data 17 luglio si è svolto un incontro al Ministero dell’economia e delle finanze per discutere di alcune tematiche rimaste in sospeso quali:
– Il completamento del trasferimento di personale all’INPS;
– I criteri di utilizzo delle risorse future che deriveranno dal comma 165 dell’art. 3 L. 350/2003;
– La mappatura delle sedi RSU per le elezioni di novembre 2007.

TRASFERIMENTO INPS
La discussione relativa al trasferimento del secondo contingente, fermo restando la decorrenza 1° agosto 2007, si è concentrata sui criteri da utilizzare per risolvere quei casi di parità di punteggio ( si tratta di 8 casi) e quelle situazioni di sedi dove non ci sono state richieste sufficienti a coprire i posti utili (in numero di 13 sul territorio nazionale) al trasferimento ed infine le modalità di utilizzo degli ulteriori 20 posti, oltre i 300, previsti dal DPCM.
La proposta dell’Amministrazione mette in relazione le tre casistiche con il fine di regolamentare i casi di parità di punteggio, attraverso una gradualità di criteri, utilizzando anche i 20 posti ulteriori previsti dal DPCM, mentre per le sedi dove non ci sono state sufficienti richieste l’Amministrazione prevede di attuare anche una interpellanza a livello nazionale per verificare la disponibilità di altro personale delle ex DPSV al trasferimento presso l’INPS nelle sedi rimaste vacanti.
Una proposta ragionevole ma che per la particolare situazione politica e gestionale all’interno del Ministero non ha portato alla sottoscrizione di un accordo.
Al momento quindi, in attesa della definizione dei criteri per sanare i casi di parità di punteggio ed i casi delle sedi “scoperte”, saranno trasferiti, con decorrenza 1° agosto, i dipendenti che avevano presentato la richiesta di mobilità volontaria e che non si trovano nelle situazioni precedentemente indicate.
Rileviamo con soddisfazione che nel decreto è stata inserita la clausola per la opzione fra il regime pensionistico INPDAP e quello dell’INPS e ciò grazie alle tante richieste insistenti della FP CGIL.

C. 165, art. 3 L. 350/2003
Su questo punto sostanzialmente la discussione non si è avviata per una indisponibilità di tutte le OO.SS. ad entrare nel merito del documento dell’Amministrazione.

MAPPATURA SEDI RSU
In questo caso l’Amministrazione si è presentata con una proposta che presuppone delle megastrutture accorpando, ad esempio, in una unica RSU tutti gli uffici della RGS presenti nella città di Roma ed ancora individuando una unica RSU per ogni Regione.
È una proposta irricevibile! Di fatto così si impedirebbe l’esercizio democratico della rappresentanza e si escluderebbero dalla reale partecipazione sindacale e rappresentativa le lavoratrici ed i lavoratori.
A nostro avviso deve essere confermata la stessa mappatura individuata per le elezioni 2004 ovviamente con l’esclusione dell’ex Dipartimento delle politiche di coesione e sviluppo.
Su questo argomento è utile che l’Amministrazione faccia una profonda riflessione perché il sistema propostoci configura l’azzeramento dei diritti di partecipazione alla vita democratica e sindacale!
Ancora una volta come CGIL abbiamo posto al Capo Dipartimento la questione degli idonei riproponendo l’apertura di una trattativa specifica utile a trovare una soluzione concordata.
Nel merito il dott. Del Bufalo ha ribadito alcune sue convinzioni sulla questione degli idonei, ma ha convenuto su alcune delle argomentazioni che come CGIL avevamo rappresentato in precedenti incontri.
Era comunque già noto a noi che l’introduzione di un nuovo sistema di classificazione, così come rappresentato nella ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Ministeri, potrebbe dare risposte agli “idonei”, è altrettanto evidente però che l’idea del dott. Del Bufalo risponderebbe parzialmente e, nella sostanza, appare come un tentativo di dilazionare i tempi di una risposta concreta.
In merito alla riorganizzazione del Ministero vige una situazione di caos politico e gestionale e l’improvvida diffusione di documenti con l’indicazione delle sedi che potrebbero essere interessate non aiuta ad una discussione serena.
Una iniziativa amministrativa precedente ad una discussione sindacale con il Ministro in merito alla riforma non fa altro che dimostrare l’indisponibilità a discutere con le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori e, cosa ancora più grave, dimostra l’insensibilità dei vertici politici nei confronti di uomini e donne investite dalle loro decisioni che, eufemisticamente, possono definirsi “bizzarre”.
Siamo ancora in attesa di una di una convocazione del Ministro!

Attesa che non può essere infinita, ed a tal fine convochiamo già da oggi
una Assemblea Nazionale
di tutto il personale del Ministero ed in particolare del personale delle sedi periferiche per il
14 settembre 2007

presso i locali antistanti l’Ufficio del Ministro Tommaso Padoa-Schioppa.
Roma 20 luglio 2007

FPCGIL MEF Coordinamento nazionale

 

DECRETO TREMONTI-BRUNETTA: UN ATTACCO A TUTTI LAVORATORI!

Giornali,Tv, economisti, politologi, studiosi sondaggisti etc etc, negli ultimi mesi hanno bombardato ossessivamente l’opinione pubblica cantando tutti lo stesso motivo: “i lavoratori della Pubblica Amministrazione sono dei fannulloni, per colpa loro l’Italia è in crisi, non è competitiva etc..; bisogna modernizzare, riformare etc”.
Governo e Confindustria ringraziano e in men che non si dica hanno portato un pesante attacco ai lavoratori del pubblico impiego.
Il decreto Tremonti contiene infatti una serie di misure che sia dal punto di vista economico, che da quello politico peggioreranno pesantemente le nostre condizioni di vita.
Economicamente vi sono una serie di tagli al salario che vanno dai fondi della contrattazione integrativa (incentivazione ad es. con una perdita secca annua di 1.000 € netti per noi lavoratori CRI), alla perdita per la mancata restituzione del fiscal drag (circa 1.000 € in un anno) in quanto l’inflazione programmata (dal Governo) è all’1,7%, mentre quella reale è intorno al 3,8%. Sul piano dell’occupazione la stabilizzazione dei precari sarà drasticamente ridotta, il Dpef 2009-2013 parla di “soppressione della sanatoria per i precari prevista dalle leggi finanziarie precedenti”; le assunzioni saranno 1 su 8/10, peggiorando cosi il blocco del turn over e portando quindi al licenziamento di molti precari. Nella scuola si vuol arrivare al taglio di 100.000 docenti e 43.000 fra il personale ATA. Questi sono solo pochi esempi.
D’altronde la Marcegaglia è stata chiara “niente aumenti in busta paga”, non saranno contrattati, li daremo noi quando e come il mercato c’e lo consentirà (per i privati), e ciò vale anche per il pubblico impiego, li da il governo per legge quanto e come vuole lui!
Dal punto di vista politico si è voluto dare un segnale chiaro: c’e una tempesta (la “peste nera” dice Tremonti) in arrivo dai mercati di tutto il mondo ognuno deve stare ordinato e disciplinato al posto che gli tocca, ingoiare rospi e ubbidire in nome dell’azienda Italia. L’accanimento oltremisura sulla malattia più che colpire fannulloni e scansafatiche (che pur ci sono) serve a far capire che si fa sul serio: c’è la crisi tocca a noi lavoratori pagarla!
Ma questo attacco politico non si ferma qui. Si è diviso ad arte i lavoratori pubblici da quelli privati, mostrando a questi ultimi lo specchietto per le allodole della detassazione degli straordinari, che a detta di qualche giornalista non troppo prono ai padroni “riguarda una platea francamente ancora troppo ristretta di possibili beneficiari”. Ma quand’ anche interessasse una platea più estesa, per guadagnare qualche € in più ci sarà da spaccarsi la schiena per molte più ore di adesso. Inoltre si vuol eliminare il contratto collettivo nazionale per dividerci non solo tra pubblici e privati ma tra lavoratori del nord e del sud, tra quelli di quella azienda da quell’altra etc. Cosi come si additano i lavoratori immigrati come fonte dei nostri guai e nostro nemico. In questo scopo rientra anche l’attacco al Sindacato, Governo e Confindustria si vogliono sbarazzare del sindacato, vogliono togliere ai lavoratori l’unico strumento di unità, di organizzazione e di lotta che hanno a disposizione per difendersi uniti di fronte all’attacco che li aspetta.
I lavoratori non possono e non devono stare fermi, bisogna respingere il decreto Tremonti.
Per far questo è necessario organizzare una RISPOSTA GENERALE dei lavoratori del pubblico impiego e chiamare alla lotta i lavoratori dei settori privati perchè, non è vero che loro sono esenti o saranno esenti dagli attacchi di Governo e Confindustria.
Organizziamo assemblee e dibattiti in tutti i luoghi di lavoro privati e pubblici contro la manovra governativa, prepariamoci ad una non facile battaglia che nonostante il periodo estivo veda sin da subito i lavoratori protagonisti contro il governo e l’intera manovra finanziaria.

PER DIBATTERE DI QUESTI TEMI E PREPARARE LA MOBILITAZIONE CONTRO IL GOVERNO I DELEGATI E LE RSU FP CGIL CRI DI ROMA
INDICONO PER GIOVEDI 17 LUGLIO UNA ASSEMBLEA
DI TUTTO IL PERSONALE CRI
PRESSO LA SALA PALASCIANO VIA TOSCANA 12, DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 12,00.

 
 

Documento della Fp Cgil

Alle Segreterie territoriali Fp
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero Difesa

Care/i compagne/i
Prima di augurarvi buone vacanze, vorremmo offrire alcune riflessioni sulla attuale situazione politica e sulla stagione di lavoro che ci attende.
Le scelte governative nei confronti dei pubblici dipendenti e del lavoro pubblico sono state esplicitate nell’ormai famoso decreto Brunetta/Tremonti. Si punta con esso ad un completo smantellamento dei servizi ed apparati pubblici per favorire una accentuata privatizzazione degli stessi, giustificando la scelta mediante una campagna mediatica che individua nel lavoratore pubblico le inefficienze di tutta la pubblica amministrazione.
La FPCGIL rivendica la difesa di una Pubblica Amministrazione efficiente a tutela dei diritti dei cittadini. Le regole che consentono di arginare le sacche di inefficienza e improduttività esistono già, occorre la volontà politica di applicarle. Un altro problema è invece la razionalizzazione della spesa pubblica, a fronte di una massiccia esternalizzazione dei servizi (dove da sempre manca un raffronto tra costi attuati per privatizzare i servizi e mantenimento della gestione pubblica degli stessi), il governo decide con il decreto legge 112/08 di ridurre le risorse necessarie ad un miglioramento del servizio pubblico, imponendo il blocco del turn over nella P.A. e riducendo di fatto la possibilità di ingresso di nuova forza lavoro. Non riduce la spesa pubblica relativa alle consulenze esterne e non valorizza le risorse interne all’Amministrazione, ma anzi come avrete notato non c’è un punto dell’ azione del governo che non incroci drammaticamente le questioni “interne alla Difesa”.
Blocco del turn over- professionalizzazione- formazione -mancati investimenti tecnologici – esternalizzazioni- riduzione dei salari:. TUTTO INTERESSA IL MINISTERO DELLA DIFESA, I SUOI DIPENDENTI.
Taglia, e poi taglia, taglia i salari di circa 700€ per i Ministeri , 1100€ per le Regioni e le Autonomie Locali, 600€ per il Servizio Sanitario Nazionale e per ultimo, per i rinnovi contrattuali si destinano risorse pari a circa 8 € per il 2008 e 60€ lordi per il 2009.
La stagione di lavoro che ci attende quindi sarà determinante per tutti noi.
Le nostre richieste si sostanziano in quanto già espresso unitariamente durante il primo incontro con il Ministro La Russa, proposte che ribadiremo durante gli incontri già calendarizzati a partire dal mese di settembre.
La ricapitalizzazione dell’intero sistema Difesa potrà avvenire solo attraverso una ridestinazione di risorse per:
* Investimenti sul lavoro,
* Attività manutentive,
* Ammodernamento e messa a norma delle strutture e delle aree tecnico industriali,
* Valorizzazione della professionalità civile mediante un piano di formazione continua,
* Sospensione del processo di esternalizzazione dei servizi e reinternalizzazione degli stessi contribuendo ad una riduzione dei costi mediante un concreta razionalizzazione delle attività.
Il primo confronto con il vertice politico affronterà le problematiche dell’Arsenale di Taranto, poi a seguire quelle degli altri Enti appartenenti all’area tecnico industriale della Difesa (Arsenali Navali, Poli di Mantenimento dell’Esercito -Piacenza -Terni – Roma – Nola, – Stabilimenti di Capua e Pavia).
La CGIL ribadisce quanto già espresso nel documento del 28 settembre 2007 rispetto alla ristrutturazione dell’Area tecnico Industriale proposta dalla precedente compagine governativa.
Certo, le difficoltà che troveremo saranno accentuate dalla manovra finanziaria e dagli effetti che tale manovra avrà nello specifico settore del Ministero Difesa, ma una riorganizzazione della nostra Amministrazione è necessaria per il rilancio delle attività produttive.
Ma qualsiasi riorganizzazione non potrà prescindere dal coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori della Difesa, che dal 1998 sono coinvolti in questi processi riorganizzativi.
Deve essere definito una volta per tutte il processo di civilizzazione, deve trovare sostanza e pratica la divisione delle funzioni civili da quelle militari, che sono quelle esclusivamente operative e di addestramento.
Per il momento, però, …….buone vacanze!
Fraterni saluti.

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

Roma 7 Agosto 2008

 
Ricevo e ritengo importante inoltrare, perchè abbia la massima diffusione, l’Ordine del Giorno (vedi allegato) presentato e approvato dall’assemblea dei lavoratori della DPL e della DRL di Roma che si é svolta questa mattina.

FP CGIL NAZIONALE
 Giuseppe Palumbo
 


 

ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEA DPL E DRL DI ROMA
 
 

I lavoratori della DPL e della DRL di Roma, riunitisi in assemblea il 27/10/08, giudicano la direttiva del Ministro Sacconi (relativa all’applicazione del D.L 112/08 e della L. 133/08) contraria al principio di autonomia e responsabilità dell’attività ispettiva che deve avere come unico obiettivo il rispetto delle Leggi e la tutela dei diritti del lavoro.
Compito dell’ispettore infatti è quello di vigilare e segnalare anomalie con il fine di prevenire, evitare e sanzionare situazioni irregolari e rischiose per i lavoratori, tenendo conto che le verifiche ispettive non sono quantificabili solo dal punto di vista numerico. L’Ispettore rappresenta lo strumento dello Stato per garantire la legalità sui posti di lavoro.
La Direttiva del Ministro invece vuole modificare la funzione, il ruolo dell’ispettore del lavoro operando una trasformazione culturale che lo considera sostanzialmente un “consulente dell’impresa”.
Ancor più grave è la nota applicativa della Direzione Generale delle Attività Ispettive, che, anziché fornire mezzi e risorse per l’espletamento delle proprie funzioni, impone agli Ispettori di far partire la sospensione dell’attività imprenditoriale dalle ore 12 del giorno successivo all’accesso ispettivo. Un comportamento, questo, che non è supportato da alcuna disciplina legislativa e comunque rappresenta una indicazione e un orientamento, rispetto alla applicazione di norme che nulla hanno a che vedere con la Direttiva del Ministro Sacconi. Chiediamo ai Direttori della DRL e DPL di Roma di non stravolgere i contenuti e le finalità dell’attività ispettiva con la pedissequa applicazione di una nota esplicativa che non può essere considerata fonte di legge. Piuttosto chiediamo che ci si batta per la giusta ed improcrastinabile esigenza di aumento del numero di ispettori che nei nostri uffici risulta totalmente insufficiente con la conseguente inefficacia del loro operato su un territorio esteso come quello di Roma e provincia.
Chiediamo anche il rientro di tutti gli ispettori e accertatori che sono impiegati al Ministero in attività amministrative, e il personale attualmente in carico alla DPL ma in distacco presso l’amministrazione centrale.
L’assemblea dà mandato alle rappresentanze sindacali di attivare un movimento a livello nazionale per sensibilizzare tutti i lavoratori riguardo la difesa delle salvaguardie professionali e lavorative delle Direzioni Provinciali e Regionali del Lavoro e coinvolgere i Direttori a dare indicazioni nello spirito di garantire il rispetto delle Leggi ed i diritti del lavoro.
Roma, 27 ottobre 2008

I lavoratori della DPL e DRL di Roma

 
 
 

Comunicato incontro sistema valutazione

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
COMUNICATO INCONTRO SISTEMA VALUTAZIONE

Questa mattina si è svolta una ulteriore riunione del tavolo tecnico sul sistema di valutazione del personale non dirigenziale.

Stiamo, unitamente alle altre Organizzazioni sindacali, continuando un lavoro tecnico di analisi correzione ed integrazione rispetto al testo preparato dall’ing. Esposito.

Riunione dopo riunione si evidenziano sempre di più tutte le difficoltà e le contraddizioni che emergono tra la volontà di voler individuare un serio sistema di valutazione dei lavoratori e una pubblica Amministrazione che tra carenza di personale e disorganizzazione continua ad andare avanti solo per il senso di responsabilità che i lavoratori pubblici dimostrano quotidianamente.

Abbiamo posto, però, come per altro già fatto nei precedenti incontri, l’attenzione sulla necessità che l’Amministrazione riattivi parallelamente anche tutti i tavoli di trattativa aperti, in particolare il tavolo sui profili professionali.

Riteniamo indispensabile arrivare alla definizione di un CCNI di Ministero che comprenda tutti gli istituti previsti dal CCNL. L’individuazione dei nuovi profili professionali, l’applicazione del nuovo sistema di classificazione, la formazione del personale, le progressioni economiche e giuridiche e la valutazione del personale, sono tutte tessere di uno stesso mosaico.

Attendiamo, quindi, un’urgente convocazione per la riaperture del confronto sui profili professionali e il nuovo sistema di classificazione, facendo leva sulla consapevolezza dell’Amministrazione che ritardare tale trattativa comporterebbe un gravissimo danno per tutte le lavoratrici e i lavoratori negando di fatto l’applicazione del CCNL.

Vi terremo informati

Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis

Roma, 24 giugno 2009

Corrette relazioni sindacali – sito Torre Annunziata

 

Roma, 17 dicembre 2009

Al Direttore Generale AID
On.le Marco Airaghi

Oggetto: Corrette relazioni sindacali – sito Torre Annunziata

Onorevole Airaghi,

questa O.S. in considerazione dell’ultima riunione del 10 dicembre 2009 chiede alla Signoria Vostra di attivarsi al fine di ripristinare presso lo Stabilimento di Torre Annunziata, relazioni sindacali improntate al rispetto della vigente normativa contrattuale.

Ciò al fine di garantire quel proficuo rapporto di reciproco rispetto e collaborazione da Lei auspicato nell’ultima riunione, in particolare per questo Stabilimento dove la situazione attuale risulta decisamente problematica.

L’occasione è grata per porgerLe distinti saluti

p. la FP CGIL Nazionale
Ministero Difesa

Noemi Manca

 
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