Proclamato lo stato di agitazione

I Coordinamenti Nazionali FP CGILCISL FPUIL PA – Ministero del Lavoro – esprimono forte dissenso e indignazione per i contenuti del D.L. 112/2008 (Decreto “Tremonti”) sia per la parte riguardante gli interventi in materia di Pubblico Impiego che per quella relativa alla tutela e sicurezza dei lavoratori.
E’ proprio per rafforzare ulteriormente la tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro che negli ultimi due anni l’organico del Ministero del Lavoro è stato incrementato con l’immissione di circa 1400 ispettori del lavoro che, fin dall’inizio, sono stati inseriti in percorsi formativi specifici e, congiuntamente al personale già in ruolo, stanno ancora realizzando moduli formativi di tipo specialistico.
Questa attenzione allo sviluppo delle competenze del personale ispettivo e di supporto all’attività di vigilanza, ha prodotto, soltanto nel 2007, notevoli risultati, resi noti dal Ministro nelle diverse Conferenze Stampa e pertanto facilmente riscontrabili:
– 177.642 aziende ispezionate
– 36.987 cantieri ispezionati
– 49.485 lavoratori in nero
– 3.048 cantieri sospesi
– 97.000.000 di euro di sanzioni riscosse
– 250.531.870 di euro di recuperi contributivi

Tutto ciò è stato reso possibile dallo spirito di abnegazione che ha sempre mosso i lavoratori a fronte di risorse finanziarie assolutamente inadeguate come più volte denunciato dalle scriventi OO.SS.
A fronte di ciò, il provvedimento del Governo, incide pesantemente sulle risorse destinate alla contrattazione integrativa, cioè su quelle forme di finanziamento – e di autofinanziamento – destinate al miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi e alla valorizzazione professionale dei lavoratori.
Infatti, il Decreto Legge 112 prevede, nel 2009, il “congelamento” dei 3 milioni di euro derivanti dal sanzionato riscosso e, da subito, il taglio delle risorse derivanti dai risparmi sul part – time, con una perdita secca di circa 1.500.000 di euro per il 2008 e circa 3.500.000 euro a partire dal 2009 pari a una decurtazione sul salario accessorio, a decorrere dal 2009, di circa 900 euro pro-capite.

Inoltre il decreto “Tremonti” prevede consistenti tagli sulle spese di gestione: missioni, luce, telefono, manutenzione, carta, ecc, risorse già oggetto di consistenti tagli avvenuti negli anni scorsi. Come se non bastasse, con i tagli previsti, vengono penalizzate pesantemente anche tutte quelle attività nevralgiche che costituiscono parte integrante dell’attività istituzionale del Ministero: composizione dei conflitti di lavoro, cassa integrazione guadagni, sportelli unici per l’immigrazione ecc; a dimostrazione di voler sostanzialmente annullare il ruolo sociale dello Stato a garanzia dei diritti e delle tutele dei lavoratori.
E’ evidente che con questi provvedimenti si compromette l’efficacia del servizio creando un disagio sempre più profondo.
Ma, nonostante il senso di scoraggiamento che dilaga negli uffici, noi continueremo ad assolvere a pieno – come sempre – e con uno zelo ancora maggiore, le nostre funzioni.

L’estate non sarà una pausa di riflessione ma un lavoro incessante che dobbiamo condurre INSIEME per difendere la nostra dignità di persone e di lavoratori pubblici e per essere presidio contro l’illegalità, l’evasione contributiva e la sicurezza sul lavoro.
Riteniamo, quindi, inevitabile proclamare lo stato di agitazione, invitando le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare alle assemblee ed alle altre iniziative che si terranno sui territori in preparazione di una forte iniziativa a carattere nazionale.
Roma, 14/07/2008

      FPCGIL              CISLFP                  UILPA
Giuseppe Palumbo  Antonella La Rosa  Palmina D’Onofrio

 
 

Coordinamento su sigla Cisl-Uil-Salfi dell'ipotesi di CCNL 2009

 

Relazione di Carmine Ruocco del Coordinamento delle Agenzie Fiscali della FP CGIL Veneto

Il Coordinamento Nazionale Agenzia Entrate di oggi ha avuto come principale argomento la sigla da parte di Cisl, Uil e Salfi dell’ipotesi di CCNL 2008/2009, su cui c’è un esauriente comunicato di Alfredo Garzi che mi evita di addentrarmi in ulteriori spiegazioni che motivino la mancata firma da parte di CGIL e in valutazioni di merito.
Un’unica considerazione personale: l’aspetto peggiore è che con la firma di questo contratto si ratificherà la perdita secca di un anno di adeguamento salariale al costo della vita. Per la prima volta, un CCNL biennale contiene già le tabelle degli aumenti per il successivo terzo anno, che non individuano, però, l’aumento reale (o presunto) calcolato con i consueti indici, ma solamente gli importi della vacanza contrattuale (6 euro medi netti).
Ci si dichiara già sconfitti tre anni prima. Bel risultato.

La discussione si è poi rivolta alla riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate imposta da quanto indicato all’art. 74 della L. 133/2008 per tutte le Amministrazioni dello Stato.
Sull’effettivo piano di ristrutturazione relativo alle Entrate si sa molto poco di concreto, poiché nell’incontro del 23 ottobre scorso non è stato fornito alcun dato ufficiale se non l’istituzione delle 106 Direzioni Provinciali, ma senza alcuna specifica sui compiti e sulle competenze che verranno loro assegnate e quelle che rimarranno agli Uffici locali.
Si spera che nella trattativa del 26 novembre siano date maggiori informazioni, perché le modifiche ora prospettate non lasciano intravedere un piano organico ma, piuttosto, modifiche discutibili che sembrano, di fatto, preludere ad una sospensione (più o meno) temporale della lotta all’evasione.
Se nella riunione informativa l’Agenzia tendeva a rassicurare, negando qualsiasi ricaduta sul personale in seguito alle modifiche organizzative, dai successivi documenti circolati sembra invece che le cose siano sostanzialmente diverse.
Tutto va inquadrato nell’attuale quadro politico aggravato dalla crisi economica, a dispetto della quale la Finanziaria va in senso opposto.
Non ci sono stanziamenti specifici o provvedimenti che vadano incontro ai lavoratori dipendenti e, anzi, vengono introdotti tagli che impediscono i miglioramenti necessari per attuare le riforme strutturali previste.

Infatti, oltre agli elementi negativi del CCNL vi è anche incombente la serie di riduzioni dei fondi previsti dalla L. 133 che azzerano il salario accessorio del 2009.
A meno che, come si legge all’art. 6 dell’Ipotesi di CCNL, dopo una verifica a fine giugno 2009 della coppia Brunetta & Tremonti, sia varato un provvedimento ad hoc.
Il che, vista la sensibilità finora dimostrata nei confronti dei lavoratori pubblici, sembra credibile solo a quelli che possiamo eufemisticamente definire inguaribili ottimisti…

Ricordiamo che ad oggi non ci sono fondi per il comma 165 neppure per il 2008, nonostante le rassicuranti promesse dei vari rappresentanti di governo.
In questo ambito negativo si innesta una intempestiva riforma delle Entrate che, invece di incidere sull’evasione ormai stimata sull’ordine dei 100 miliardi di euro, pare costruire un modello che contraddice e cancella quanto fatto in questi anni che hanno visto con il passaggio dal Ministero delle Finanze all’Agenzia delle Entrate un recupero graduale e progressivo di risorse, interrotto solo nel periodo dei famigerati condoni che, come evidenziato dagli ultimi rilievi della Corte dei Conti, oltre a vanificare il lavoro di accertamento degli uffici non hanno neppure fruttato quanto previsto.
È quindi questo modello economico che va contestato perché, al di là della naturale migliorabilità dell’organizzazione del lavoro, pare nasconda una rinuncia al recupero dell’evasione instaurando un metodo che può intervenire strumentalmente sull’accertamento, tarandolo più in base ad esigenze politiche territoriali che alle condizioni economiche che consentirebbero allo Stato di incamerare risorse evase.
Per questo motivo è indispensabile che, per la difesa reale dei lavoratori e dei cittadini, la nostra Organizzazione assuma una posizione politica netta, in considerazione degli ultimi provvedimenti governativi che mirano a modificare la struttura del rapporto di lavoro e che sono culminati nella formulazione dei due CCNL finora siglati.
La CGIL chiederà che, prima della definitiva sottoscrizione, quest’ipotesi di CCNL sia sottoposta al giudizio dei lavoratori.
Nelle prossime settimane, quindi, organizzeremo assemblee per illustrarne i contenuti e per far esprimere i lavoratori delle Agenzie Fiscali.

Venezia, 25 novembre 2008

 
 

 

NEWS

Vergogna, il Senato esclude dalla rottamazione solo i primari ospedalieri

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

 
E’ strabiliante come il Ministro Brunetta continui a predicare sui fannulloni, sul merito e sulla professionalità, e poi nei fatti, ieri al Senato, decida per legge che tra tutti i 115.000 dirigenti medici e veterinari solo i 10.000 primari ospedalieri non potranno più essere rottamati, pur avendo 40 anni di contributi.

Evidentemente, con l’aiuto del Ministro Sacconi, avranno scoperto che i primari ospedalieri sono geneticamente modificati rispetto a tutti gli altri dirigenti medici e veterinari, che invece continueranno ad essere licenziati anche a 59 anni, a discrezione delle direzioni aziendali.

Peraltro i senatori ed il Ministro dovrebbe ben sapere che la definizione di “primario”, a vita, non esiste più nell’ordinamento, ed è stata sostituita dai direttori di struttura complessa, con incarichi di cinque anni, con valutazione e possibilità di perdita dell’incarico.

Per quanto ci riguarda, chiediamo la modifica della norma alla Camera affinchè l’abolizione della rottamazione sia per tutti i dirigenti medici e veterinari, considerando iniqua la norma di Brunetta che dà il potere arbitrario alle aziende di licenziamento a chi ha 40 anni di contributi, facilmente raggiungibili dai medici con i riscatti della laurea e della specializzazione, ancora una volta al di là del tanto decantato merito.

COMUNICATO COORDINAMENTO CGIL ACI PIEMONTE

 

Gli iscritti e i simpatizzanti CGIL Aci del Piemonte, riuniti in assemblea, a seguito dell’attivo nazionale del 19 febbraio scorso, e sui temi all’ordine del giorno dello stesso:

– pur con tutti i limiti ad esso imposti, riconoscono i positivi risultati comunque ottenuti con il Contratto Integrativo di Ente 2008, con particolare riguardo all’incremento delle risorse destinate alla contrattazione per i progetti locali, e condividono le linee guida che saranno alla base dell’azione sindacale della nostra organizzazione al tavolo delle trattative per il 2009, cosi’ come espresse nel documento finale dell’attivo nazionale;

– esprimono tuttavia una forte preoccupazione per l’effettivo ammontare delle risorse che saranno destinate al salario accessorio per il 2009, alla luce dei tagli imposti dal famigerato decreto 112 poi legge 133.

A tal fine, chiedono alla delegazione trattante di porre come questione preliminare, condizionante per l’inizio di ogni trattativa, l’esplicitazione da parte dell’Amministrazione di tali risorse. Chiedono inoltre di vigilare e di denunciare gli eventuali tentativi di truccare le carte da parte di altre organizzazioni sindacali firmatarie di accordi penalizzanti e privi di alcuna garanzia per i lavoratori.

– esprimono forte soddisfazione per l’adesione e i risultati del referendum sul CCNL su scala sia nazionale che regionale nel nostro Ente, a testimonianza che il livello di condivisione delle nostre idee ed iniziative va ben al di la’ del numero dei nostri iscritti.

– l’assemblea chiede inoltre alla delegazione trattante di impegnare l’Aci a porre in essere ulteriori passi per continuare sulla strada dello svuotamento dell’area B, problema, come noto, molto sentito e fonte di molti malumori tra il personale del nostro Ente, il tutto, come sempre la CGIL Aci ha fatto, senza operazioni mistificatorie e di strumentalizzazione del disagio di molti lavoratori.

L’assemblea degli iscritti CGIL Aci del Piemonte, nel manifestare tutta la loro solidarieta’ ai compagni delle Agenzie Fiscali, invitano tutte le strutture della FP CGIL, sia regionale che nazionale, a proseguire e, se necessario intensificare, le azioni in difesa del diritto della nostra organizzazione a manifestare il proprio dissenso su scelte ritenute, come in effetti sono, nefaste per i lavoratori pubblici.

A questo proposito, il coordinamento si impegna a contribuire in modo fattivo alla riuscita delle iniziative promosse dalla nostra organizzazione, a cominciare dal referendum sul rinnovo del modello contrattuale e la manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma.

Infine, tutti i compagni del coordinamento del Piemonte, inviano un abbraccio affettuoso e dicono un sentito GRAZIE alla compagna Denia per tutti questi anni di lavoro insieme e di estrema disponibilita’ dimostrata nel gestire e far crescere, per conto della FP CGIL e nell’interesse di tutti i lavoratori dell’Aci, una realta’ non sempre facile come quella del nostro Ente. Nel contempo, un abbraccio altrettanto affettuoso e ancora un GRAZIE alla compagna Derna per avere accettato di accollarsi l’onere (ma siamo sicuri anche gli onori) di continuare l’opera. I compagni del Piemonte ci saranno.

Torino 15.03.2009

 
 
 

NEWS

I medici di famiglia sono pochi, meno assistenza e ricorso al Tar

 
Si pubblica l’articolo uscito oggi sulle pagine di Milano del Corriere della Sera nel quale si evidenzia la battaglia che la FPCGIL Medici sta portando avanti a livello regionale per il rispetto del numero nazionale ottimale di uno a mille a garanzia della qualità dell’assistenza e dell’occupazione.
 

NEWS

4° NEWS dall'Aran per il rinnovo del contratto. La prima bozza

 
Si pubblica il quarto bollettino informativo sullo stato del rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria all’Aran per il biennio economico 2008-2009. Si allegano il testo della prima bozza oggi consegnata dall’Aran, le linee metodologiche in materia disciplinare e il report della Commissione in materia assicurativa.

Rinvio Attivazione Direzioni Provinciali di Cosenza e Reggio Calabria

 

Lettera unitaria al Direttore Generale

 
 
 
 

Comunicato unitario

 
 
Di seguito in allegato il comunicato unitario in merito alla notizia che il Ministro Tremonti “sembra abbia finalmente firmato il decreto in merito al comma 165”.
Roma, 7 ottobre 2010
 
FP CGIL NAZIONALE MEF
Daniele Nola
 
 

 
 

NEWS

Il Piano nazionale sulle droghe 2010-2013 approvato dal Governo e inviato alle Regioni

 
(www.quotidianosanita.it) Il Consiglio dei Ministri del 29 ottobre 2010 ha varato il nuovo il Piano di azione nazionale (Pan) sulle droghe. Cinque i punti su cui si basa l’azione del Governo: prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento, monitaraggio e valutazione, legislazione e contrasto del narcotraffico. In più sono previste una serie di azioni definite “trasversali” che vanno dalla ricerca nel campo delle neuroscienze, alla formazione degli operatori fino alla definizione dei rapporti internazionali. Il testo sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni. In allegato il documento integrale e la sintesi del Piano.
 

Documenti

VERBALE DI ACCORDO CON LE OO.SS. DELL'AREA DIRIGENZIALE

C.G.I.L.-FP
FPS-C.I.S.L.
U.I.L.-PA
C.I.D.A. UNADIS
CONFEDIR DIRSTAT
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Sezione
MinLav
MinLav
 

Ieri sera è stato concluso un importante accordo per la formazione dei Dirigenti dell’Amministrazione Lavoro e Politiche Sociali; sono state definite contrattualmente l’entità del finanziamento e la pianificazione dei momenti formativi per l’anno 2005 (vedi allegato n. 1).
E’ la naturale conclusione di un incontro costruttivo, durante il quale le Parti, dopo uno scambio di proposte e riflessioni, hanno raggiunto una sintesi condivisa.
I Rappresentati sindacali dell’area dirigenziale CGILFP, FPS-CISL, UILPA Dir. Min., CIDA-UNADIS, COFEDIR-DIRSTAT congiuntamente hanno espresso un’unica linea ed hanno conseguito il massimo risultato possibile, in relazione alla limitatezza delle risorse finanaziarie. Nella ripartizione delle disponibilità fra le due differenti aree contrattuali (Dirigenti e Personale delle aree funzionali), è stata condivisa la convinzione che è prioritaria l’esigenza di attivare i corsi relativi alle procedure di riqualificazione non ancora concluse.
A richiesta dei Rappresentati sindacali dei Dirigenti, è stato formalizzato l’impegno a sviluppare inziative mirate alla valorizzazione del potenziale dei Dirigenti, quale risorsa in grado di partecipare attivamente all’elaborazione degli indirizzi operativi dell’Amministarzione. Specifica attenzione è stata rivolta agli istituti contrattuali della Legge Biagi ed alle relazioni sindacali ed alla contrattazione collettiva, con particolare riferimento alla contrattazione decentrata, per l’affinamento delle capacità di gestione dei rapporti e dei conflitti.
A margine della riunione, è stato comunicato che sono di imminente superamento le ultime tre criticità relative alla rotazione dei Dirigenti della struttura centrale.
Infine, è stato messo in agenda per il prossimo giorno 17 (giovedì) un incontro di contrattazione per la determinazione del Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato, da sottoporre alla validazione deli organi di controllo (a norma dell’art. 5, commi 3 e 4 CCNL). Inoltre, saranno trattati anche i criteri generali per l’assegnazione degli uffici vacanti.

Data, 10 marzo 2005

Ugo Menziani
C.G.I.L.-FP CGIL

Antonio Pistillo
FPS-C.I.S.L.

Giancarlo De Vecchi
U.I.L.-PA DirMin

Pasquale Michienzi
C.I.D.A. Unadis

Giuseppe De Cicco
DIRSTAT

 

Flexicurity: Esame e approvazione del progetto di relazione della Commissione occupazione il prossimo 12 novembre

La Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento Europeo esamina e vota il prossimo lunedì 12 novembre a Strasburgo in riunione straordinaria il progetto di relazione sui principi comuni della flexicurity (vedi /linkres.php?obj=/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3752 ) presentato dal socialista Ole Christensen. 

Emedamenti presentati al progetto Christensen:

 

e pareri della commissione affari economici (Olle Schmidt); ambiente (Giovanni Berlinguer, giuridica (Tadeusz Zwiefka) e pari opportunità (Kartika Tamara Liotard).

Previdenza Complementare

In attuazione dell’art. 72 del CCNL per i dipendenti dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione stipulato in data 26 settembre 2006, Le parti convengono di istituire per il personale dipendente dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione di cui all’art. 36 della legge 5 ottobre 1991 n. 317 aderenti alla F.I.C.E.I. (Federazione Italiana dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione) e per il personale dipendente della FICEI una forma pensionistica complementare, in conformità alle previsioni di cui al decreto legislativo 5.12.2005 n. 252.
L’individuazione del Fondo Nazionale di Previdenza Complementare al quale aderire viene individuato nel fondo denominato PREVIAMBIENTE costituito con atto del 18 giugno 1998 presso lo studio notarile Atlante-Cerasi rep. 8194 del 18 giugno 1998, fatta salva la volontà dei lavoratori di aderire ad altro Fondo.
Non rientrano nella fattispecie di cui sopra i Consorzi ed Enti che versano contributi a fondi o istituti, di qualsiasi forma e di qualsiasi denominazione, che prevedono la erogazione ai dipendenti, a fine rapporto di lavoro, di somme o di rendite diverse da quelle obbligatoriamente previste o da norme contrattuali (sia individuali che collettive) o da disposizioni di legge.
E’ però fatto salvo il diritto per il lavoratore di trasferire in tutto o in parte i fondi o istituti di cui al precedente comma nella previdenza complementare di cui al presente articolo.
La previsione di istituzione della forma pensionistica complementare di cui al presente articolo non mette in discussione eventuali e diversi accordi migliorativi in materia intervenuti o che interverranno a livello aziendale.
L’adesione al fondo da parte del lavoratore è libera e volontaria.
La contribuzione al Fondo è calcolata in percentuale per dodici mensilità sulla retribuzione individuale fissa e continuativa di ciascun lavoratore in vigore dal 1° gennaio 2007 riferita a ciascun livello di inquadramento.
La contribuzione è dovuta nelle seguenti misure minime:
a) a carico dell’Azienda 2% (duepercento);
b) a carico del lavoratore 1% (un percento);
c) a carico del TFR almeno il 2% (duepercento) del maturando per gli assunti fino al 28 aprile 1993 e intero TFR per gli assunti dopo il 28 aprile 1993.
Il lavoratore può optare per un contributo a proprio carico maggiore di quello stabilito nel presente articolo.

Roma, 6 giugno 2008

Firmato

F.I.C.E.I.
FP CGIL
FPS CISL
UIL FPL
FINDICI

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