NEWS

Test di Medicina da cambiare senza tornare alle scelte politiche e baronali

 
Dichiarazione di Rita Guariniello, segretaria nazionale FLC CGIL
e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

Domani con un test di 80 domande, che vanno dalla cultura alla scienza, a fronte di circa 90.000 richieste saranno selezionate contemporaneamente in tutte le Università italiane le 8.755 matricole destinate a diventare i medici del futuro.

In sostanza solo uno studente su 10 sarà ammesso, ma con criteri penalizzanti per chi si troverà a concorrere in un ateneo con pochi posti e con tanti studenti bravi, e per chi ha minori conoscenze di cultura generale.

Giustamente da più parti si chiede di cambiare questo sistema ma rischia di profilarsi come un rimedio peggiore, cioè il ritorno alla discrezionalità del potere politico e baronale. Basti pensare che nella sanità pubblica nonostante tante promesse per i concorsi di primario la scelta è ancora del solo direttore generale nominato dalla politica.

La domanda da farsi è se è ancora necessario il numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina a fronte dei successivi abbandoni da parte degli studenti che superano i test e della carenza di medici che si prospetta nei prossimi anni nel Servizio Sanitario Nazionale con le uscite previste per pensionamento.

Un primo passo in avanti sarebbe intanto rappresentato da un’unica graduatoria nazionale e da test con domande attinenti alla preparazione scientifica necessaria. Sempre nella massima trasparenza e senza nessun pertugio di arbitrarietà.

 

NEWS

Cgil su Ddl lavoro, norma su part-time colpisce donne medico

 
Roma, 12 ott. (Adnkronos Salute) – “Ancora una volta vengono colpite le donne che rappresentano il 90% dei medici in part-time, scelta in primo luogo dettata da necessità familiari“. Parola di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, che commenta così la norma inserita nel Ddl Lavoro – approvato in Senato e ora all’esame della Camera – che prevede regole più stringenti in materia part-time, compresa la possibilità della revoca dell’orario ridotto, nel caso l’amministrazione ritenga di avere vuoti in organico. Una stretta che potrebbe riguardare anche i contratti part-time stipulati, con le vecchie regole, prima del 2008.”A fronte del blocco del turnover e del licenziamento dei precari – sottolinea Cozza all’Adnkronos Salute – c’è il gravissimo rischio di revoca per esigenze organizzative aziendali, in particolare per le Regioni con i piani di rientro“.Il segretario promette battaglia. “La Fp Cgil medici – conclude Cozza continuerà a battersi contro questa legge che colpisce i diritti dei lavoratori e vigilerà sul rispetto dei principi di correttezza e buona fede a fianco delle donne medico”.
 

Comunicato: impegno del Ministro

Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL
Agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale 

 
La nostra determinazione nel pretendere l’incontro con i più autorevoli esponenti politici della nostra Amministrazione, derivata dall’urgente esigenza di conoscere quale intendimento avessero sul futuro della Amministrazioni di propria competenza e quale posizionamento prefiguravano per le stesse all’interno del Sistema Pubblico del nostro Paese, ha avuto rispondenza nel confronto con il Ministro Damiano lo scorso 4 ottobre.
Le risposte a questi cruciali interrogativi, unitamente alla conoscenza del provvedimento normativo che definisce lo ” spacchettamento” tra i due ministeri, assumono valore propedeutico alla definizione delle condotte da assumere per l’ottenimento dei risultati ricercati ed in attesa di definitivo compimento.
Nel corso dell’incontro – dopo anni di silenzio politico istituzionale – finalmente, abbiamo potuto esporre direttamente al Ministro oltre alla basilare questione del futuro e della “mission” del nostro Ministero anche le tante altre questioni ancora pendenti, dando così voce alle migliaia di lavoratori in servizio che da troppo tempo esigono il rispetto di precise norme contrattuali unitamente al riconoscimento di elevate professionalità conquistate sul campo.
Su tali motivazioni abbiamo sollecitato un risoluto pronunciamento sulle competenze da attribuirsi ai due Ministeri, in particolare i tempi di emanazione dello strumento normativo atto a regolamentare strutture e funzioni istituzionali dagli stessi, soffermandoci sulla necessità di un debito coinvolgimento delle OO.SS nelle questioni inerenti il personale, poiché piuttosto allarmati dai contenuti dell’art. 32 della legge finanziaria di prossima discussione in Parlamento.
Per i passaggi d’area abbiamo preteso centralità e priorità nell’ordine degli interventi da avviarsi, puntualizzando il fatto che, per gli stessi sono stati a suo tempo acquisiti pareri e autorizzazioni dalle Amministrazioni competenti e che sono sanciti nel Contratto Integrativo siglato ben 6 anni fa.
E’ stato altresì precisato che – nonostante le procedure di riqualificazione prevedessero un corso concorso per il passaggio alla qualifica superiore – i lavoratori interessati, da circa un ventennio espletano le funzioni di propria competenza senza mai aver visto riconosciute le mansioni effettivamente svolte.
In più ci siamo soffermati sulla ambigua e controversa condizione in cui sono costretti ad operare i colleghi collocati nell’ambito della vigilanza alle società cooperative unitamente agli addetti allo sportello unico per l’immigrazione.
Anche per queste materie, avvalendoci della singolare opportunità, non è mancato il nostro circostanziato riferimento, alle ripetute e formali puntualizzazioni da noi prodotte sull’argomento, compreso anche il particolare atteggiamento di continuo indugio fin qui registrato dai vertici politici della nostra Amministrazione.
Non è mancato inoltre un riferimento al fatto che, la mancata soluzione delle enumerate argomentazioni, ostacola qualsiasi approfondimento circa una ricercata ed indispensabile riorganizzazione, al centro e sul territorio ed impedisce la pianificazione del nuovo contratto integrativo di Ministero, ponendo a capo dei nuovi Ministri la responsabilità delle mancate risposte.
Nella sua replica il Ministro ha tenuto a sottolineare di aver caratterizzato la sua azione politica alla guida del Ministero del Lavoro con un indirizzo strategico ben preciso, procedendo sul terreno della discontinuità con il passato ed imponendo una propria impostazione anche all’interno del Consiglio dei Ministri per le materie di propria competenza.
La riprova di questa sua metodologia operativa in questi primi mesi di incarico ministeriale – ci ha detto – è riscontrabile nelle emanazione di 52 norme in materia di lavoro.
Il rilancio della “mission” del nostro ministero si ricollega direttamente secondo gli intenti dell’azione del Ministro all’introduzione del cuneo fiscale per le aziende, alla riforma pensionistica e alla rivisitazione delle norme sul mercato del lavoro, dove la lotta per ogni forma di lavoro sommerso riveste priorità in termini assoluti.
Si è altresì espresso discordante nei confronti della proposizione dell’Ufficio Territoriale di Governo (UTG), così come si è dichiarato nettamente contrario alla fusione degli Enti Previdenziali, impegnandosi nel contempo nella ricerca delle risorse occorrenti per la definizione dei passaggi d’area e nella soluzione delle altre problematiche esposte.
Ancora si è soffermato sulla prossima firma della norma che regolamenterà l’attività dei due Ministeri, impegnandosi a dare la prevista informativa e ha garantito l’apertura di un apposito tavolo di confronto sulle questioni riguardanti il personale in servizio. Alle perplessità emerse nel corso dell’incontro circa la espressa garanzia di quanto richiesto dalle OO.SS, con marcato disappunto, il Ministro ha riconfermato il suo totale impegno – attraverso atti concreti e possibili – indirizzato al superamento delle difficoltà presenti.
E’ chiaro che, nel dare un significato positivo ai pronunciamenti del Ministro attendiamo comportamenti consequenziali, per “segnare in termini di discontinuità con il recente passato” le troppe iniquità che il personale in servizio, nel corso degli anni, ha dovuto subire.
Attenderemo vigili ed operativi l’evolversi di tutte le questioni rappresentate senza mai abbassare la guardia, perché, come sempre coordinati e sostenuti nelle nostre azioni dalla Federazione Nazionale, ci attiveremo nel migliore dei modi per tutelare e salvaguardare i diritti soggettivi e le legittime aspettative di tutti i lavoratori in servizio.

Roma, 10 ottobre 2006

Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

Comunicato unitario: incontro con i capi delle Segreterie dei Ministri Damiano e Ferrero

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
COMUNICATO UNITARIO

Incontro con i capi delle Segreterie dei Ministri Damiano e Ferrero

 
Dati gli impegni assunti direttamente dai due Ministri, rispettivamente del Lavoro e della Solidarietà Sociale, nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 31 maggio, attendevamo un’apposita convocazione mirata ad approfondire tutte le tematiche sottoposte alla loro attenzione e per le quali urgono assunzioni di responsabilità immediata.
Verificato che il tempo trascorreva senza che dai predetti interlocutori pervenissero segnali di disponibilità al confronto, unitariamente ci siamo attivati presso le loro Segreterie tecniche allo scopo di sollecitare l’atteso ed indispensabile dialogo
Gli incontri, assolutamente informali, si sono svolti il 14 u.s. con la Segreteria politica del Ministro Damiano ed il giorno 19 u.s. con il responsabile della Segreteria del Ministro Ferrero.
Ai predetti interlocutori abbiamo rappresentato l’esigenza di conoscere nei dettagli il progetto politico che i due Ministri intendono mettere in atto per realizzare lo “spacchettamento” previsto per il nostro Ministero, considerato che il Ministero della Solidarietà Sociale ad oggi non dispone di una struttura periferica che consenta di implementare sul territorio i relativi compiti istituzionali
Appare innegabile che l’applicazione concreta delle norme dispositive dei nuovi apparati ministeriali, producano una rivisitazione delle Strutture Centrali e Territoriali dell’ex Ministero del Lavoro, con il conseguente aggiornamento delle piante organiche ultimamente individuate ed approvate.
In un contesto cosi articolato risulta particolarmente complicato predisporre in accordo con l’Amministrazione programmi pluriennali – comunque da noi ritenuti indispensabili – che coinvolgano il personale quali: la formazione professionale, la mobilità interna ed intercompartimentale, la individuazione dei criteri per la corresponsione del Fondo Unico di Amministrazione nonché la predisposizione del nuovo contratto integrativo di Ministero.
Sfruttando appieno l’occasione, abbiamo inoltre rappresentato con la veemenza e l’apprensione che merita la questione, il mancato rispetto da parte dell’Amministrazione di indiscutibili regole contrattuali riguardanti i passaggi d’area di circa 1000 colleghi che nonostante gli adempimenti del corso-concorso, da mesi attendono la sottoscrizione dei propri contratti individuali
Le risorse necessarie, cosi come e avvenuto per altri Ministeri, devono essere reperite con estrema urgenza, onde evitare inutili ed onerosi ricorsi giurisdizionali dove la nostra Amministrazione risulterà sicuramente soccombente.
Il mancato intervento nella ricerca delle opportune ed efficaci risposte a tale insostenibile situazione, presuppone un evidente condizionamento nel proseguire qualsiasi tavolo negoziale, pur nella consapevolezza che il momento presente sia complicato e difficile per altri milioni di lavoratori.
Nel corso delle discussioni abbiamo altresì rappresentato la controversa questione legata ai servizi informatici presenti nella nostra Amministrazione, per i quali il contratto integrativo in scadenza ha previsto apposite figure professionali, individuate attraverso appropriati percorsi di riqualificazione, attuati e non completamente definiti a causa delle già enunciate e preoccupanti carenze di risorse occorrenti – anche in questo contesto – per il relativo passaggio d’area.
Questi lavoratori in possesso delle professionalità richieste, attendono di vedersi affidare i compiti propri alle conoscenze acquisite, per il raggiungimento delle quali sono stati profusi impegno – spesso a titolo gratuito da parte del personale coinvolto – tempo e risorse finanziarie.
La esternalizzazione di segmenti di attività informatica, compatibili con le capacità professionali del predetto personale, non troverebbe riscontro con le politiche di risanamento del debito pubblico e le continue dichiarazioni di intervento verso gli sperperi e la razionalizzazione delle risorse disponibili per le Amministrazioni Pubbliche, ripetutamente rilasciate anche dall’attuale compagine governativa.

Roma, 21 Settembre 2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Palmina D’Onofrio
 
 

I Consumatori: Big Pharma corrompe i medici

 
(da www.unita.it del 2 novembre 2007). Medicine, dottori e cene. Non è il titolo di un film, ma quello del Rapporto pubblicato da Consumers International (www.consumersinternational.org), la federazione internazionale che raccoglie 220 associazioni di consumatori di tutto il mondo. E che racconta come i malati dei paesi in via di sviluppo siano una miniera d´oro per le aziende farmaceutiche. Per accaparrarsi nuova clientela, i colossi del farmaco corromperebbero i medici dei paesi in via di sviluppo, dove purtroppo molto malattie debellate in Occidente sono ancora vive e vegete e dove per guarire chi è malato è disposto a mandar giù di tutto.

Ma per convincere i medici, non basta una cena . Condizionatori d’aria, computer, automobili, tessere di club esclusivi, notti in hotel a cinque stelle durante i congressi medici: sono solo alcuni dei regali contemplati dalle strategie di marketing delle multinazionali farmaceutiche. Ma certo, non si tratta solo di corruzione. La collusione tra medici e case farmaceutiche, spiega il rapporto può portare a «prescrizioni ingiustificate o errate che mettono a serio rischio la salute dei pazienti, a volte anche con effetti fatali».

Big Pharma, le grandi industrie che controllano il mercato dei farmaci, quindi «a suon di regali sta cambiando le abitudini prescrittive dei medici nei Paesi in via di sviluppo». E la metà dei medici non lo nega: secondo il rapporto, il 50% dei dottori ammette di sentire questa pressione. Ma mancano pure leggi che regolamentino il mercato: «La mancanza di regole – spiega Richard Lloyd, direttore generale di Consumers International – rende questi mercati un facile bersaglio per le tecniche di marketing delle multinazionali, ma le risorse sanitarie di questi Paesi e i soldi degli stessi cittadini non possono essere dilapidati nell’uso errato dei farmaci».

«L’unica maniera per assicurare che i pazienti ricevano dai medici un trattamento razionale e imparziale – dicono dalla federazione dei consumatori – è che i governi mettano al bando completamente la pratica dei regali». Nel frattempo, per chi volesse dare un contributo alla campagna, Consumers International invita a mandare una mail a marketingoverdose@consint.org. Perché nessuno, quando un medico gli prescrive un farmaco, debba pensare che il dottore non sta pensando alla sua salute ma al prossimo pacco regalo in arrivo.

Raggiunto l'Accordo in Piemonte per il precariato

Nella giornata di ieri, presso la sede del Consiglio Regionale Piemontese, è stato stipulato un accordo fra le OO.SS. della Dirigenza del SSR e l’Assessore alla Tutela della Salute e Sanità per il superamento delle posizioni lavorative non strutturate del personale dirigenziale del SSR, su cui la nostra Organizzazione esprime un giudizio largamente positivo, trattandosi del primo tentativo di incentivare, anche per l’area dirigenziale, il lavoro strutturato, limitando il ricorso a forme di lavoro flessibile solo nei casi strettamente rientranti in precise disposizioni contrattuali e/o legislative.
Tale accordo (di cui si allega il testo) fa seguito al precedente protocollo in materia sottoscritto fra le parti il 18.06 u.s.ed ha come obiettivo il superamento delle forme di precariato utilizzate per far fronte ad esigenze di servizio durature e strutturali ed il tentativo di dotare il Servizio Sanitario di personale stabilmente strutturato.
Per fare ciò le Aziende dovranno, attraverso un confronto con le OO.SS. aziendali, procedere ad una ricognizione delle posizioni ricoperte da personale dirigenziale con rapporto di lavoro a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e con incarico libero-professionale.
Fra queste posizioni lavorative verranno stabilizzate: a) quelle di durata complessiva di almeno 3 anni nel quinquennio e in essere al 01.01.2007; b) quelle finanziate con risorse del Fondo Sanitario Nazionale; c) quelle che rientrano in progetti specifici non a valenza temporanea.
Infine, la Regione Piemonte si impegna a monitorare l’attuazione di quanto concordato da parte delle Aziende.

TAR Lombardia: illegittimo l'innalzamento del numero ottimale contro cittadini e medici

 
Dichiarazione stampa di
Nicola Preiti, coordinatore nazionale FP CGIL Medici – medicina generale

 

A pezzi. Il TAR della Lombardia, con la sentenza 2902/08, ha fatto letteralmente a pezzi le argomentazioni e le motivazioni della Regione Lombardia che illegittimamente, con un accordo con altre OO.SS. duramente contestato dalla FP CGIL Medici e dalla FP CGIL della Lombardia, aveva fissato il numero ottimale dei medici di famiglia ad 1/1300 invece di 1/1000 come previsto dalla convenzione nazionale.
In questo modo erano stati calpestati i diritti dei cittadini, ai quali veniva ridotto il numero di medici di famiglia disponibili; e quelli di centinaia di medici ai quali veniva definitivamente negata la possibilità di accedere alla professione.
Si pensi ad esempio che nella sola ASL di Pavia l’applicazione di questa modifica nel secondo semestre del 2007, ha portato alla pubblicazione di soli 14 posti invece di 77!
Purtroppo scelte analoghe sono state eseguite da molte altre Regioni variamente amministrate. Abbiamo promosso ricorsi ovunque, e questa sentenza si aggiunge infatti alla sentenza 4421/2007 del TAR Campania, Sezione V., alla sentenza del TAR del FVG n. 50/07, alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1603/06, alla sentenza del TAR Lazio n. 9909/07 (per la regione Calabria), alla sentenza del TAR dell’Emilia Romagna 301/07, alla sentenza del Consiglio di Stato 4199/97, alle numerose ed autorevoli segnalazioni dell’Antitrust, ribadite recentemente dal Presidente Catricalà nella comunicazione al Governo dell’11 giugno 2008.

Tutte le sentenze ed i pareri sono univoci e concordano e rinforzano quanto sostenuto da sempre dalla FP CGIL Medici, che sta portando avanti questa battaglia a tutela dei diritti dei medici e dei cittadini.
Le scelte eseguite da molte Regioni sono evidentemente scelte “di potere”, protezionistiche per una parte minoritaria della categoria, avulse dalla responsabilità politica e pertanto intollerabili.
La FP CGIL Medici invita quindi il Presidente Formigoni, e le Regioni che hanno fatto le stesse scelte, ad un atto di responsabilità : applicare immediatamente le sentenze del TAR (e C.di S) ripristinando il numero ottimale di 1/1000. Se invece bisogna attendere altre sentenze si dica almeno quante ne servono per stabilire uno stato di diritto.

documenti dai territori

Riorganizzazione uffici di Bologna

 
Di seguito la richiesta di incontro per proseguire il confronto sulla riorganizzazione degli uffici di Bologna

 
 

Comunicato unitario – presunta chiusura uffici periferici

loghi unitari CGIL CISL UIL

 
 “CHIUSURA DEGLI UFFICI”

Sono circolate voci su una imminente chiusura degli uffici periferici di piccole dimensioni.
A tal proposito, riteniamo opportuno riportare quanto espresso, su richiesta delle scriventi OO.SS. dal Direttore Generale delle Risorse Umane, nel corso dell’ultimo incontro del 24 luglio.
Questi ha smentito tali voci ed ha, inoltre, chiarito che, al momento, risulterebbe assolutamente diseconomico sopprimere strutture che, sebbene di modeste dimensioni, considerata la particolarità dei servizi erogati, operano in contesti ambientali e socio-economici peculiari.

FUA 2007

Vi informiamo che il Ministero dell’Economia e Finanze ha validato l’accordo economico relativo al FUA 2007 dell’ex Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Vi alleghiamo il citato accordo.

CONTRATTO INTEGRATIVO E FORMAZIONE INFORMATICI

E’ stato concordato al 9 settembre prossimo il secondo incontro sul contratto integrativo.
E’ stato altresì concordato all’11 settembre l’incontro per definire il percorso formativo dei lavoratori afferenti al profilo professionale informatico, come previsto nell’accordo del 28 giugno c.a.
Roma, 29 luglio 2008

        FPCGIL                 FPCISL                  UILPA
  Giuseppe Palumbo   Antonella La Rosa     Palmina D’Onofrio

 
 

 

NEWS

Oltre mille medici oggi in piazza a Roma con la FPCGIL e la FIOM. Le prime immagini

 
Oggi alla manifestazione della FPCGIL e della FIOM a Roma in Piazza San Giovanni hanno partecipato oltre mille medici e veterinari. In particolare numerosi i medici dietro gli striscioni della FPCGIL Medici delle regioni del Lazio, della Campania, della Lombardia, della Puglia, della Sardegna e della Calabria. Tutti i medici portavano l’adesivo “IO CURO NON DENUNCIO“. Sul palco, tra gli altri, una grande striscione nazionale della FPCGIL Medici.

E’ stata una splendida giornata” ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici ” che segue alla sconfitta in Parlamento del Ministro Brunetta sulla rottamazione e sul 30%, con l’approvazione dei nostri emendamenti. Adesso il nostro impegno continua per il precariato, per il contratto 2008-2009, per la riduzione del peso del fisco sulle nostre retribuzioni, per la rivalutazione della indennità di esclusività, per un giusto rinnovo delle convenzioni e per il governo clinico.
 
E continueremo a stare in prima fila” ha concluso Cozza “per l’abolizione della norma sanitaria sui clandestini e per un testamento biologico che non calpesti il codice deontologico e il principio dell’autodeterminazione.”
 
Si pubblicano le prime immagini della grande manifestazione, e in fondo gli articoli di RAI NEWS di ieri e dei quotidiani Liberazione e Manifesto che annunciano la presenza dei medici.
 

L'adesivo
L’adesivo
Il manifesto
Il manifesto
Piazza San Giovanni
Piazza San Giovanni
Il palco
Il palco

NEWS

Decreto sulle nuove fasce di reperibilità in G.U. con entrata in vigore dal 4 febbraio 2010

 
E’ stato pubblicato sulla G.U. del 20 gennaio 2010 il Decreto n. 206 del18 dicembre 2009  “Determinazione delle fasce orarie di reperibilita’ per i pubblici dipendenti in caso di assenza per malattia.” Le nuove fasce, che entreranno in vigore dal 4 febbraio 2010, sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, anche nei giorni non lavorativi e festivi. Sono esclusi i dipendenti per i quali è già stata effettuata la visita fiscale.

Nel Decreto vengono confermate per i medici le inique sanzioni del Ministro Brunetta contro le quali la FPCGIL Medici lotta da sempre:
L’inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica della certificazione medica concernente assenze di lavoratori per malattia di cui al comma 2 costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta l’applicazione della sanzione del licenziamento ovvero, per i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie locali, della decadenza dalla convenzione, in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi.”

Comunicato ai lavoratori

   
 

Si allega accordo FUA 2010 completo di Firme, si ricorda che CGILCISL e UIL, stanno sollecitando l’Ufficio competente (Bilandife) e i vertici politici affinchè l’ipotesi di Accordo venga certificato nella più assoluta celerità, nonostante la pausa estiva.

Ciò al fine di consentire l’emanazione del bando da parte di Persociv che insieme a S.M.D. sta gia predisponendo un sistema informatico per le domande e per la formulazione delle graduatorie e di garantire un’adeguata informazione ai lavoratori sulla procedura così come stabilito nell’ipotesi di Accordo.

Sarà cura di questo coordinamento predisporre una breve scheda riassuntiva con eventuali esempi o fac simile di domanda e tramite la delegazione nazionale trattante, fornire utili e chiare delucidazioni ai delegati cgil di posto di lavoro.

Stiamo valutando insieme a CISL e UIL, oltre a quelle già predisposte unitariamente, ulteriori iniziative che possano accelerare i tempi tecnici di verifica che gli organi competenti devono apporre all’ipotesi di Accordo.

Roma 5 agosto 2010
 

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 
 
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