La Funzione Pubblica Cgil Nazionale parteciperà con una propria significativa delegazione alla manifestazione di Bologna del 27 gennaio per testimoniare la propria solidarietà ai lavoratori metalmeccanici. Un sostegno che tutte le strutture territoriali dell’Fp-Cgil rinnoveranno il giorno seguente, in occasione dello sciopero di 8 ore proclamato dalla Fiom Cgil.
La vertenza Fiat sta accelerando il processo di smantellamento del sistema di relazioni industriali, cancellando il contratto nazionale, e in questo contesto lo scontro tra Marchionne e la Fiom non può essere affrontato come una questione relegata al solo comparto metalmeccanico. La Cgil tutta rifiuta l’atteggiamento di chi come Marchionne vede la democrazia come impedimento e pretende di ottenere il consenso operando un vero e proprio ricatto. Il referendum si colloca in questo contesto.
Votare “no” non vuol dire rifiutare investimenti e occupazione, bensì riaffermare che non esiste democrazia senza differenze, che la democrazia non è una questione di principio ma la sostanza della vita nei luoghi di lavoro. Votare “no” non vuol dire arroccarsi su posizioni novecentesche, ma non accettare che la competizione si attui con metodi e logiche ottocentesche, ribadire che alcuni diritti sono indisponibili e non negoziabili.
OO.SS. Area Dirigenziale
Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali
C.G.I.L.-FP
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FPS-C.I.S.L.
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U.I.L.-PA
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C.I.D.A. UNADIS
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CONFEDIR DIRSTAT
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Coordinamento
Dirigenti Minlav |
Coordinamento
Dirigenti Minlav |
Coordinamento
Dirigenti Minlav |
Sezione
MinLav |
MinLav
|
Ieri sono stati stipulati due importanti accordi sindacali per l’Area dirigenziale, che definiscono tre aspetti sostanziali del trattamento economico dei Dirigenti: la quantificazione certificata del Fondo unico dei Dirigenti di II fascia, per l’anno 2005, in Euro 5,8 milioni circa; la destinazione, per l’anno 2004, di Euro 864.000 alla retribuzione di risultato e di Euro 357.000 all’incremento una tantum delle retribuzioni di posizione, sempre dei Dirigenti di II fascia; le modalità di pagamento dei compensi per incarichi aggiuntivi soggetti al regime di onnicomprensività per i Dirigenti di I e II fascia.
In sostanza, i due accordi integrativi rendono operativa l’ipotesi siglata il 17/3/2005 ed ora certificata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, previo esame della compatibilità economica curato con il MEF.
Naturalmente, il quadro è completato dall’accordo del 7/7/2005 sui criteri di valutazione, fasce di performance e pesi (ai fini della retribuzione di risultato) per i Dirigenti di I e II fascia.
In concreto, l’accordo per il 2005 consente di procedere in tempi brevi alla pesatura e ripesatura degli uffici con rimodulazione delle retribuzioni di posizione, nonché di definire la retribuzione di risultato (a seguito di valutazione) in misura dignitosa. L’accordo per il 2004 consente la corresponsione di una retribuzione di risultato (per l’ultima volta con il metodo tradizionale) di entità soddisfacente, poiché le unità interessate sono circa 173 (gli spezzoni di anno per pensionati e nuovi assunti sono ricondotti ad unità virtuali). Infine, sulla questione della onnicomprensività si è pronunciato il Cosiglio di Stato, concludendo l’annosa questione; così, l’Amministrazione corrisponderà il 30% agli interessati “in busta” ed il restante 70% va ad incremento del Fondo unico.
Le OO.SS. dei Dirigenti esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti e sono convinti che ci siano i presupposti per risolvere le rimanenti questioni in modo condiviso; attendono anche l’attivazione della concertazione – richiesta con nota congiunta del 13/6/2005, a norma dell’art. 7, commi 2 e 3, CCNL – sui criteri generali relativi all’affidamento, al mutamento ed alla revoca degli incarichi di direzione di uffici dirigenziali (anche in relazione alla diffusione, curata informalmente dall’ARAN, del DM delle Comunicazioni emanato previo accordo di concertazione).
Roma, 2 agosto 2005
Di seguito pubblichiamo alcuni articoli usciti nei quotidiani di ieri sulla conferenza stampa della Funzione Pubblica Cgil sul precariato nella pubblica amministrazione al Cnel e che riportano anche la denuncia del precariato medico.
Si pubblica il testo del Ddl sul’ammodernamento del Ssn, collegato alla Finanziaria 2008, approvato oggi da Cdm, la relazione illustrativa e le schede illustrative del Ministero della Salute
Dal 9 al 13 febbraio si svolge a Trieste l’incontro Internazionale “Cos’è la salute mentale”, organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL n. 1 Triestina e promosso, tra gli altri, dal Forum Salute Mentale, dalla CGIL nazionale e dalla CGIL Funzione Pubblica nazionale.
Gli interventi previsti per CGIL nazionale e FP CGIL nazionale sono:
– 10 febbraio workshop: “Imputabilità e diritti – Perizia, carcere e ospedale psichiatrico giudiziario” – Fabrizio Rossetti
– 11 febbraio workshop: “Consumi e dipendenze oggi ” – Giuseppe Bortone
– 11 febbraio workshop: “L’insano gesto” – Incontro ad armi pari tra operatori del’informazione e cittadini utenti dei servizi…” – Altero Frigerio
– 12 febbraio workshop: “Il ritorno delle psichiatrie della certezza” – Massimo Cozza
– 12 febbraio Plenaria: “Crisi, sicurezza, diritti – Nuovi scenari e nuovi soggetti” – Stefano Cecconi
Pubblichiamo il documento di convocazione dell’incontro.
Per consultare il programma e le informazioni per partecipare:
Il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è finalmente ricordato anche della sanità affermando che “Non c’é nessun blocco del turn-over nella sanità”, a conferma delle dichiarazioni del Ministro della salute Ferruccio Fazio.
Bene, ne prendiamo atto. Ma vista la confusione sul tema che ha coinvolto financo la Commissione Sanità del Senato, che nel suo parere alla manovra ha sostenuto posizioni di segno contrario, nonché autorevoli componenti della Commissione Affari Sociali della Camera, per scrivere la parola fine alla vicenda aspettiamo che sia messa nero su bianco l’esclusione della sanità dal blocco del turn over.
Un aspetto così importante come quello della garanzia di turnover dei Medici e dirigenti sanitari, veterinari ed amministrativi del SSN indotti alla fuga di massa cui assisteremo nei prossimi anni, merita certezze e chiarezza al fine di non generare discriminazioni tra una Regione e l’altra e tra un’Azienda e l’altra.
Non vorremmo però che la questione desse adito ad una politica del diversivo, per cui approfittiamo della disponibilità al tema dei Ministri Tremonti e Fazio per sollecitarli a rispondere anche alle altre preoccupazioni che da tempo esprimiamo.
Quali saranno le conseguenze del licenziamento della metà dei giovani precari impegnati nel pronto soccorso sui tempi di attesa dei cittadini, sulla sicurezza delle cure e anche sui certificati di malattia da inviare per via telematica tra una urgenza e l’altra?
Quali sono le motivazioni di ordine economico alla base di una decretazione di urgenza che precarizza tutti gli incarichi professionali lasciati alla discrezionalità, se non all’arbitrio, dei Direttori Generali ed alla invadenza dei partiti in sanità? Ma non eravamo tutti d’accordo sul “fuori i partiti dalla Sanità”?
Perché chi è chiamato a tutelare la salute dei cittadini non appare meritevole di rispetto per il valore sociale di un lavoro svolto in condizioni sempre più difficili?
Aspettiamo risposte.
ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – SDS SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS
FP CGIL ACI FPS CISL ACI UIL PA ACI ACP
Ancora una volta dobbiamo intervenire su dichiarazioni di autorevoli esponenti del Governo che intervengono sulla proposta di abolizione del PRA in maniera superficiale e senza coinvolgere i diretti interessati!
Al Ministro Paolo Ferrero, che durante la puntata di Ballarò di ieri 13 febbraio ha parlato del Pubblico Registro Automobilistico come di un “duplicato dell’ACI”, dimostrando di non sapere di cosa parla, vorremmo ricordare che non si può pensare di rendere più efficiente la pubblica amministrazione smantellandone settori importanti e mettendo in mobilità più di 3.000 lavoratori.
I processi di riorganizzazione vanno affrontati insieme al sindacato, come lo stesso Governo si è impegnato a fare firmando con CGIL CISL e UIL il Memorandum sul Lavoro Pubblico, e le competenze e la professionalità dei lavoratori devono essere riconosciute e salvaguardate!
Siamo lavoratrici e lavoratori della Pubblica Amministrazione, non pacchi postali! Rivendichiamo la nostra dignità di lavoratori e se il Governo è preoccupato del nostro futuro, si decida a rispondere alle richieste di incontro più volte formulate dalle Organizzazioni Sindacali di categoria e vedrà che non stiamo cercando di difendere qualche privilegiato ma abbiamo proposte importanti per una vera riorganizzazione del settore a favore degli utenti, per un sistema più sicuro e un servizio pubblico garante dei diritti dei cittadini.
E’ possibile migliorare senza penalizzare chi lavora da anni con competenza nel settore.
E’ impossibile pensare di portare avanti qualsiasi progetto senza il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori.
Roma, 14 febbraio 2007
Denia Priami Marco Semprini Sandra Pagani
FP CGIL ACI FPS CISL ACI UIL PA ACI ACP
CGIL FP – CISL FP – UIL FPL – DIRER DIREL – CIDA ENTI LOCALI – CSA
In data odierna è ripresa la trattativa per il rinnovo del CCNL – biennio economico 2004-2005- dei dirigenti del Comparto Regioni -Autonomie Locali.
Il testo presentato dall’ARAN è stato respinto unitariamente da tutte le Organizzazioni Sindacali, in quanto pur prevedendo risorse economiche complessive coerenti con l’Accordo di maggio 2005 fra OO.SS. e Governo, rispetto alla distribuzione delle stesse risulta essere assolutamente irricevibile.
In particolare la proposta di attribuire circa il 50% delle disponibilità complessive al trattamento economico accessorio decentrato, sulla base di nuove contrattazioni che riguarderebbero gli anni passati a partire dal 2004, compromette la validità stessa del CCNL e l’esigibilità degli incrementi economici che devono essere destinati in larga misura alla tutela del potere d’acquisto degli stipendi (in analogia con gli altri Comparti della dirigenza), e della professionalità della dirigenza.
Le OO.SS. nel dichiarare immediatamente lo stato di agitazione della categoria, hanno invitato l’ARAN in tempi brevissimi a dare risposte alle richieste sindacali.
In carenza di risposte positive inevitabilmente allo stato di agitazione seguiranno ulteriori azioni di mobilitazione della categoria non escluso lo sciopero generale.
Le Segreterie Nazionali:
CGIL FP – CISL FP – UIL FPL – DIRER DIREL – CIDA ENTI LOCALI – CSA
Roma 17 gennaio 2007
Da Doctor news del 28/9/07:
Intramoenia, Tar respinge sospensiva
Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso avanzato da un gruppo di medici senesi che chiedevano la sospensiva del termine per l’attivazione del nuovo regime dell’attività intramoenia, deciso dalla Regione Toscana con la delibera n.555 del luglio scorso. I sanitari senesi dovranno quindi attenersi alla scadenza fissata dalla Regione e far partire l’attività negli spazi organizzati dall’Azienda ospedaliero universitaria senese dal primo ottobre.
“La sentenza – afferma l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – ci conforta ancora una volta, come in tante altre occasioni precedenti, sulla giustezza delle nostre scelte. L’intramoenia è una attività importante per il servizio sanitario e per il cittadino, ma è rimasta sostanzialmente ingovernata dal 2000, con continue proroghe nazionali. La Toscana, nel corso degli anni, ha utilizzato appieno i finanziamenti statali destinati all’intramoenia ed è in grado di dare un assetto definitivo all’attività. La delibera che abbiamo approvato nel luglio scorso, e che abbiamo discusso in modo approfondito con tutte le parti in causa – prosegue Rossi – secondo il metodo della concertazione fissa regole e criteri chiari e trasparenti, integra l’attività intramoenia con quella istituzionale, nel rispetto del cittadino e della sua esigenza di godere di una ulteriore opportunità assistenziale, e nel rispetto del medico e dalla sua professionalità. Abbiamo effettivamente tradotto il termine intramoenia in un’idea unitaria, funzionale e strutturale”.
Per l’assessore Rossi nella delibera ci sono aspetti particolarmente importanti. “Ad esempio – afferma – il CUP separato, il personale appositamente assegnato, il pagamento fatto all’azienda e non al professionista sono garanzia di trasparenza ed equità. Così si rafforza anche il senso di appartenenza del professionista all’azienda e si rende possibile un rapporto più corretto tra i tempi di attesa dell’attività istituzionale e quelli dell’attività libero professionale”. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi dall’Aou di Siena arrivano le più ampie assicurazioni: “Gli spazi saranno pronti – afferma il direttore generale Carlo Tomassini – Abbiamo avuto dalla Regione il tempo necessario per l’allestimento dei 20 ambulatori e dal primo ottobre potranno essere utilizzati”.
SSN
Marino, verificare dov’è applicata legge intramoenia
Giusto verificare dove, in Italia, si sia iniziato ad applicare la legge sulla libera professione intramoenia per i medici del Servizio sanitario nazionale, approvata in extremis prima della pausa estiva. La pensa così il presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato, Ignazio Marino che spiega: “Sull’intramoenia non ci sono prese di posizioni ufficiali della Commissione. Credo però che ci sia una volontà sia del ministro, e penso che si tratti di un’idea da sostenere, sia di alcuni parlamentari, di verificare ad alcuni mesi dalla pubblicazione in Gazzetta della legge quali sono le strutture in cui la legge inizia a essere applicata realmente”. Per Marino rientra “tra i compiti del Parlamento la verifica di quello che accade, ma è una preoccupazione che – assicura – anche il ministro sente molto, perché effettivamente non si è fatta la legge per rispettare solo una tempistica, in vista della scadenza del 31 luglio 2007”. Una posizione che il presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama fa propria. “Tengo molto – dice – alle cosiddette urgenze indifferibili. E’ giusto – spiega – che una legge stabilisca che, se un cittadino ha una reale necessità, deve trovare una risposta dal Servizio sanitario nazionale entro 72 ore”. Un concetto che Marino ritiene “importante” e che “alla lunga può modificare il modo in cui noi eroghiamo i nostri servizi sanitari. Se il cittadino sa che avrà una risposta in tempi brevi, si rivolgerà al privato se vuole scegliere proprio quello specialista o una stanza con servizi che il SSN non è tenuto a fornire. Ma non perché non ha altra scelta”
Inaccettabile plauso delle Regioni al Governo per l’abolizione del riposo per i medici
Il parere espresso dalle Regioni al Dpef 2009-2013 contiene un giudizio positivo sulla norma che di fatto abolisce il diritto al riposo di 11 ore consecutive ogni 24 ed il limite massimo di 48 ore settimanali di lavoro per i medici ospedalieri, previsto dalla vigenti direttive europee.
E’ inaccettabile, soprattutto da chi dovrebbe avere interesse a tutelare la sicurezza dei nostri ospedali e migliorare la qualità del servizio, a vantaggio di cittadini e medici.
Al tavolo negoziale, che riprende il 17 luglio all’Aran, con coerenza continueremo a chiedere il rispetto del diritto al riposo, considerando che lo stesso DL 112 comunque demanda alla contrattazione collettiva le modalità atte a garantire una protezione appropriata ed il pieno recupero delle energie psico-fisiche.
E’ invece condivisibile – in linea con con quanto già denunciato dalla FPCGIL Medici, insieme alla FPCGIL ed alla CGIL – il conclusivo parere negativo delle Regioni sulla programmazione del Governo sul finanziamento della sanità, che taglia in modo indiscriminato posti letto e personale, e che rischia di far tracollare il servizio sanitario nazionale.
Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria – Anaao, Cimo, Civemp, Federazione Cisl medici, Federazione Medici Uil FPL, Fesmed, FPCGIL Medici e Umsped – hanno indetto una conferenza stampa per illustrare le ricadute della manovra sulla categoria e sui cittadini utenti del Servizio sanitario nazionale. Nel corso della conferenza sanno illustrate anche le azioni sindacali programmate. La conferenza si svolgerà a Roma alle ore 12.00 presso la sede dell’Enpam (Via Torino, 38).
Oggi la FPCGIL Medici è stata ripresa nel servizio del TG1 delle ore 13.30, nell’ambito del servzio sul rinnovo del contratto.
Per vedere il servizio si può andare sulle specifiche pagine dedicate ai TG di Rai click http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/list_tg.srv?id=1879
Si pubblicano anche gli articoli del Sole24Ore, Italia Oggi, Il Mattino e il Manifesto, che hanno ripreso la mancata firma della FPCGIL Medici al contratto. La notizia è anche su i quotidiani L’Eco di Bergamo, Brescia Oggi. Il Giornale di Brescia, l’Arena e la Gazzetta del Sud.