Ieri 21 aprile 2009, presso l’Agenzia del Territorio, siamo stati convocati per la presentazione del nuovo sistema professionale.
Preliminarmente, il Dott. Imbucci ci ha informato sulla situazione in Abruzzo; entro giovedì sarà ripristinata la linea informatica e quindi saranno messe a disposizione del contribuente le linee telematiche, sia catastali che dei registri immobiliari, tramite l’attivazione di un server centrale a Roma. Inoltre l’Agenzia si sta attivando per la ricerca di un nuovo stabile per accogliere gli Uffici del Territorio (Direzione Regionale ed Ufficio Provinciale).
Con riferimento al nuovo sistema professionale, l’Agenzia ci ha consegnato un documento che prevede l’accorpamento dei processi (processi di staff e di business/servizio) in cinque aree professionali (Erogazione servizi all’utenza, Ingegneria servizi, Sviluppo offerta e mercato, Servizi specialistici tecnico-amministrativi di supporto e Servizi accoglienza e supporto). Le prime quattro nella seconda e terza area del CCNL, mentre la quinta nella prima e seconda area del CCNL. Di conseguenza vengono introdotti, parificandoli a quelli attuali, dei nuovi profili per la trasposizione del personale nel nuovo ordinamento. I nuovi profili introdotti sono:
– Operatore di accoglienza e supporto (prima area);
– Operatore di accoglienza e supporto, Operatore, Assistente e Assistente Tecnico (seconda area);
– Funzionario e Funzionario Tecnico (terza area).
La CGIL, pur condividendo l’impostazione data, si è riservata di esprimere una valutazione complessiva nel momento in cui nelle aree professionali vengono introdotti i processi/mestieri che l’Agenzia svolge; il fine è di arrivare a siglare un accordo complessivo, con relativo inquadramento del personale; verificare che ci sia la possibilità di un processo, completo, di formazione professionale del personale (sviluppo nell’area e tra le aree). Inoltre abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per la costituzione delle nuove declaratorie.
Per la CGIL il percorso da seguire è la costituzione delle Aree professionali, l’individuazione dei profili e di conseguenza le declaratorie (processi/mestieri) nei profili.
L’Amministrazione ci ha comunicato che ha già elaborato una proposta sull’individuazione delle declaratorie dei profili e che la stessa ci sarà inviata nei prossimi giorni. Di conseguenza abbiamo aggiornato la riunione al 12 maggio p.v..
La CGIL ha chiesto, inoltre, la convocazione del tavolo nazionale al fine di precostituire il FPRSUP del 2008, con le risorse attualmente disponibili, e discutere dell’eventuale ripartizione.
Roma 22 Aprile 2009
p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo
Di seguito una nostra nota a seguito della Circolare n. 36 della RGS con la quale viene ripristinato l’uso del mezzo proprio, e rimborso chilometrico, per compiti ispettivi ed altro.
Buon lavoro
Dipartimento sindacale
Vincenzo Di Biasi
Con il DL 78/2010 il Governo ha emanato norme che impediscono l’uso del mezzo proprio ed il rimborso chilometrico anche per i compiti ispettivi.
Ancora una volta questo Governo in netto contrasto con quanto quotidianamente dichiara sulla volontà di perseguire la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale e contributiva, ed alla volontà di garantire la sicurezza nei posti di lavoro e nei cantieri, aveva emanato norme che di fatto impedivano l’esercizio delle attività ispettive, di verifica e di controllo.
La FP CGIL ha denunciato dal primo momento gli effetti nefasti del DL 78/2010 e, nello specifico, dell’articolo 6, comma 12, sulle attività ispettive.
Solo adesso e con una circolare della Ragioneria Generale dello Stato, e non con una norma di legge come sarebbe doveroso, si pone rimedio all’assurda disposizione del DL 78/2010.
Con la Circolare n. 36 del 22 ottobre 2010 la Ragioneria Generale dello Stato precisa che è escluso dal divieto dell’uso del mezzo proprio il personale adibito a compiti ispettivi ed il personale impegnato nello svolgimento di funzioni istituzionali relative a compiti di verifica e controllo; conseguente al suddetto personale compete l’indennità di rimborso chilometrico.
Per vostra opportuna lettura alleghiamo copia della suddetta circolare.
Roma, 25 ottobre 2010
p. FPCGIL Nazionale
Dipartimento sindacale e uff. studi
Il Coordinatore nazionale
(V. Di Biasi)
FP CGIL FP CISL UIL PA RdB PI CISAL CIDA ASDACI
Egregio Onorevole,
le scriventi Organizzazioni Sindacali intendono richiamare la Sua attenzione sulla gravissima situazione che, in queste ore, si sta profilando per le lavoratrici ed i lavoratori della Federazione dell’Automobile Club d’Italia, oltre 6.000 persone, a seguito della presentazione del DDL 2272 bis, con particolare riferimento all’abolizione del Pubblico Registro Automobilistico e della riforma dell’A.C.I.
Le riferiamo la nostra esperienza di lavoratori e rappresentanti sindacali sulla questione che ci ha direttamente interessati e denunciamo:
– la presentazione di un provvedimento di riforma di un importante settore della Pubblica Amministrazione avvenuta senza alcun preventivo confronto con le Organizzazioni Sindacali nonostante gli accordi sottoscritti dal Governo il 6 aprile 2007, previsto sulle materie inerenti la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione;
– l’impossibilità, nonostante le reiterate richieste, di incontrare il Ministro Bersani o suoi rappresentanti, per aprire un vero tavolo di confronto;
– l’impossibilità di essere auditi presso le Commissioni permanenti della Camera a causa delle procedure di urgenza richieste sul provvedimento;
– l’impossibilità di conoscere il testo relativo alla riforma perché presentato soltanto nel pomeriggio di oggi 29.5.2007;
– una ambigua riforma dell’A.C.I e degli Automobile Club orientata verso una privatizzazione finanziata con risorse pubbliche;
– l’assoluta carenza di vere forme di garanzia per i lavoratori destinati ad una mobilità generalizzata, senza regole, o peggio, per i lavoratori delle società collegate, verso una condizione di assoluta precarietà.
Le chiediamo pertanto, come cittadini e lavoratori, di chiedere un momento di riflessione sull’intera questione mediante una richiesta di soppressione degli articoli dal n. 51 al n. 56 del predetto DDL.
Ribadiamo e formuliamo fin d’ora l’assoluta, piena disponibilità ad un tavolo di confronto sul quale le Organizzazioni Sindacali faranno fino in fondo la propria parte per una vera riforma che arrechi un beneficio concreto al Paese e non penalizzi il lavoro.
Roma, 29 maggio 2007
FP CGIL FP CISL UIL PA RdB PI CISAL CIDA ASDACI
D. Priami
M. Semprini
S. Pagani
R. Sirano
L. De Santi
V. Pensa
CGIL FP CISL FPS UIL PA
Roma 19/03/2008
Al Capo Dipartimento dell’O.G., del Personale e dei Servizi
del Ministero della Giustizia
Oggetto: adeguamento delle indennità di trasferta
Le scriventi OO.SS. , premesso che :
1. l’art. 20 comma 3 del D.P.R. 115/02 recita ” L’importo dell’indennità di trasferta di cui agli articoli 26 e 35 è adeguato annualmente, in relazione alla variazione, accertata dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nel triennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze. ”
2. l’ultima variazione della misura delle indennità di trasferta spettanti agli ufficiali giudiziari risale al D.M. 15.09.2006 e, pertanto, l’Amministrazione è in grave ritardo sull’aggiornamento ed i dipendenti stanno subendo un danno grave ed irreparabile
3. gli incrementi dei costi della benzina e della RC auto hanno raggiunto livelli esponenziali non più sostenibili
C H I E D O N O
che la S.V. , di concerto col Ragioniere Generale dello Stato, provveda ad emettere il decreto di adeguamento delle indennità de quo.
CGIL FP CISL FPS UIL PA
Arnone Marra Pilla
Roma, 12 settembre 2008
Sen. Giacomo Caliendo
Sottosegretario alla Giustizia
Dott.ssa Carolina Fontecchia
Direttore Generale del personale e della formazione
In data 11 settembre abbiamo ricevuto nota del Direttore Generale del Personale e della Formazione che annuncia la sospensione dei trasferimenti in base alla rideterminazione delle dotazioni organiche imposta dal DL 112/08 nonché la comunicazione delle nuove dotazioni organiche al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione.
In data 22 luglio le scriventi OO.SS. hanno dichiarato la propria contrarietà al taglio del 10% imposto dal DL Tremonti in quanto avrebbe peggiorato la già disastrata situazione degli uffici giudiziari che da tempo operano in situazioni di grave carenza di organico con conseguenze nefaste sulla riqualificazione del personale giudiziario, attesa da molti anni.
Ad oggi non c’è stata alcuna risposta alle nostre richieste.
In data 11 settembre le sottoscritte OO.SS. hanno inviato una nota con la quale reclamavano il rispetto dell’accordo sulla mobilità del marzo 2007 e chiedevano l’immediata esecuzione dei trasferimenti e la pubblicazione di un nuovo interpello.
Le motivazioni contenute nella nota a firma del Direttore Generale del Personale e della Formazione sono del tutto infondate e quindi inaccettabili: innanzitutto la nota non spiega perché le immissioni in possesso non sono avvenute prima dell’emanazione del DL Tremonti essendo stati i relativi provvedimenti firmati sin dai primi giorni di marzo; perché, una volta emanato il DL Tremonti, l’Amministrazione non ha comunicato, neanche in occasione dell’incontro del 22.07.08 u.s., benché espressamente sollecitata in merito, l’intenzione di sospendere le procedure di trasferimento; non spiega perché la nota dell’8 agosto è stata comunicata solo l’11 settembre e solo dopo varie sollecitazioni da parte delle OO.SS.; la nota inoltre nulla dice in ordine al fatto che ad oggi la dotazioni organiche e le piante organiche precedenti sono tuttora vigenti e quindi i posti disponibili.
Si richiama l’amministrazione ai principi contenuti nell’art. 11 del CCNL 98/2001 e si chiede un incontro urgente per ristabilire un corretto clima di relazioni sindacali.
Si comunica che le scriventi OO.SS stanno per indire una manifestazione unitaria da tenersi a Roma nei prossimi giorni davanti al Ministero della Giustizia
Roma, 12 settembre 2008
FP CGIL CISL FP UIL PA UIDAG FLP
GRIECO MARRA NASONE PIAZZA
Purtroppo, per i lavoratori e le lavoratrici delle Pubbliche Amministrazioni, sulla busta paga di gennaio si vedono i primi effetti dei tagli al salario accessorio previsti dal Decreto Tremonti.
La retribuzione di gennaio dei dipendenti del Ministero dell’Ambiente è stata decurtata, mediamente, di circa 79 euro. Più di quanto prevede, come incremento, l’ipotesi di contratto dei Ministeri. Decurtazione mensile, alla quale, in sede di conguaglio annuale, si aggiungeranno altri 350 euro. Il Governo ha tolto 1200 euro dalle loro tasche.
Questo è quello che accade nel mondo reale. Svaniscono le favole raccontate dal 30 ottobre, ad oggi, sul fatto che il Governo, e i sindacati che hanno sottoscritto quel Protocollo e le ipotesi di contratto, avrebbero recuperato le somme sottratte e garantito le retribuzioni attuali.
Solo le modalità di pagamento del salario accessorio, che scontano spesso ritardi di parecchi mesi tra la prestazione lavorativa e il pagamento delle spettanze, ancora consentono di mascherare, in parte, gli effetti complessivi e concreti dei tagli del Governo.
Roma, 19 gennaio 2009
Dlgs 85/2010 e DL 78/2010
Nel pomeriggio di ieri, 13 luglio, si è tenuto il programmato incontro tra Agenzia del Demanio e OO.SS.
All’apertura della riunione l’Agenzia ha preso in considerazione come temi i contenuti del Dlgs 85/2010 e del DL78/2010
Relativamente al Dlgs 85/2010 nel quale è previsto che al “trasferimento delle funzioni corrisponda un trasferimento del personale tale da evitare ogni duplicazione di funzioni”, l’Agenzia ha fornito assicurazioni sulla sua volontà di mantenere inalterati i livelli occupazionali e ciò in conseguenza delle attività che comunque rimangono in capo ad essa.
Fra l’altro l’Agenzia ci ha comunicato che a ieri non erano pervenute richieste di personale da parte di Regioni, Province e Comuni ed ha rilevato che a Suo parere non ci sarebbe lo strumento giuridico per effettuare, nel caso, tali processi di mobilità.
Abbiamo preso atto della volontà e delle dichiarazioni dell’Agenzia, ma sull’assenza o meno dello strumento giuridico con il quale veicolare eventuali processi di mobilità la tesi non ci ha convinto poiché riteniamo che con DPCM, così come indicato nel Dlgs 85, e come esperienza insegna, possano essere regolamentati processi di mobilità da “privato” e “pubblico”.
In merito al decreto legge 78/2010 è evidente come gran parte di esso avrà impatto anche sui dipendenti dell’Agenzia del Demanio, pur non essendo una amministrazione pubblica in senso stretto, trovandosi essa in ogni caso inclusa nell’elenco dell’Istat. Con l’Agenzia c’è un impegno comune a verificare quanto e come le tante contraddizioni del DL 78/2010 graveranno sulle lavoratrici e sui lavoratori che in essa operano.
Successivamente l’Agenzia ha comunicato che, stante la prossima scadenza – 31/12/2010 – dell’attuale contratto con la CASPIE, sta predisponendo gli atti per indire la gara per l’assegnazione del servizio per la polizza sanitaria integrativa.
Sul punto, fermo l’interesse comune di mantenere inalterata la copertura prevista dall’attuale polizza, abbiamo invitato l’Agenzia a svolgere una indagine di mercato da utilizzare come presupposto per la base della prossima gara d’appalto.
Al fine di adeguare l’accordo sottoscritto il 4 maggio u.s. relativo al PDR 2010 con le novità normative afferenti il “c.d. Federalismo demaniale” le parti hanno convenuto di modificare il richiamato accordo nella sezione relativa agli indicatori di valutazione del raggiungimento degli obiettivi; in particolare viene escluso il quarto indicatore “tasso di vendita” e, per ragioni di omogeneità, per le sole Filiali Trentino Alto Adige e Sardegna l’indicatore “Cessioni a titolo gratuito” spalmando il peso di questi indicatori su “tasso di regolarità” e “tasso di classificazione dei residui attivi”.
Le parti hanno nuovamente manifestato la necessità di dedicare un appuntamento a settembre per la verifica complessiva dello stato di avanzamento del piano di produzione dell’Agenzia.
Roma, 14 luglio 2010
p. la Delegazione FP CGIL Ag. Demanio
(D. Gamberini / AM Scarpati)
p. FP CGIL Nazionale Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)
A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
Nei giorni scorsi è giunta negli uffici la nota dell’Amministrazione in cui viene annunciato l’avvio del “nuovo standard di produttività”.
E’ necessario fare un passo indietro per comprendere le ragioni principali che hanno portato a questa scelta.
Il vecchio fondo standard nasce nel lontano 2000 e sostanzialmente non è mai stato modificato nel suo impianto, ma ha solo subito nel corso degli anni degli aggiornamenti.
A dire il vero l’esigenza di una vera e propria revisione del sistema si era evidenziata già dopo l’avvio a regime dello STA, che con il superamento della competenza territoriale e con la possibilità dei punti di servizio esterni di operare direttamente su parte dei processi, rendeva inadeguato un modello ancorato solo a dati numerici.
Il lavoro negli uffici aveva acquisito una connotazione maggiormente consulenziale che era necessario fare emergere.
E’ in questa fase che con l’accordo e il sostegno della Direzione del Personale viene avviato un progetto, affidato ad una Commissione tecnica, teso a rilevare TUTTE le attività svolte negli uffici e a costruire su quei dati un sistema più aderente alla realtà.
Per la prima volta vengono coinvolti in questa rilevazione il 100% degli uffici e non solo un campione.
Ogni ufficio rileva le singole attività svolte (microattività), queste vengono accorpate in macroattività omogenee. A questo punto si è in grado di costruire una “matrice” ideale dove vengono elencate tutte le attività svolte in un ufficio provinciale. Manca ancora un aspetto fondamentale, quello relativo ai tempi di lavorazione,a questo scopo viene rilasciata a tutti gli uffici una procedura attraverso la quale ciascun operatore può indicare i tempi di svolgimento del proprio lavoro. Sull’analisi di questi dati procede il lavoro in sede di Commissione tecnica. Purtroppo proprio in questa fase si innesta la vicenda DDL “Bersani” e le conseguenti azioni di contrasto che ingessano di fatto le attività ordinarie per quasi un anno. Da ciò l’esigenza di procedere a una nuova rilevazione che consentisse l’implementazione della griglia già esistente (attualizzata con l’eliminazione dei processi ormai superati) con le nuove attività sorte nel frattempo (come le autentiche, la gestione cartelle esattoriali ecc.)
La nuova rilevazione avviene a marzo dello scorso anno in tutti gli uffici.
I dati confermano in realtà un quadro già emerso dalle prime proiezioni ovvero la tendenza degli uffici non in sofferenza a specializzarsi in servizi ad alto contenuto professionale, legati ad un front–office evoluto, di maggiore spessore qualitativo.
Inoltre risulta evidente che ad uffici di dimensioni simili corrispondono valori analoghi.
A questo punto si hanno a disposizione tutti gli elementi per stabilire i nuovi “tempi medi” cui agganciare la produttività degli uffici. In pratica l’ufficio che si colloca in termini di ore lavorate effettive al di sopra dei “tempi medi” rilevati avrà una percentuale di accesso al fondo inferiore al 100%, l’ufficio che invece si colloca al di sopra avrà una percentuale di accesso superiore al 100%. Lo scopo a cui tendere è la maggiore aderenza al modello teorico del 100%.
Passiamo ora a considerare l’applicazione concreta del sistema a livello contrattuale.
Da un lato il ridimensionamento delle risorse destinate al salario accessorio, dall’altro la necessità di superare l’aggancio anacronistico al mero aggiornamento hanno determinato la confluenza in un unico fondo di produzione delle risorse prima distribuite attraverso i due fondi “storici” (fondo per l’aggiornamento e fondo standard).
Detto questo, è chiaro che un sistema nuovo deve avere una applicazione graduale che consenta a tutti gli attori di comprenderne i meccanismi e di mettere in atto eventuali azioni correttive in termini di organizzazione del lavoro che consentano di migliorare la propria produttività. Giova a questo scopo sottolineare che le formalità erogate da sportello “multifunzione” hanno una “pesatura” maggiore e quindi contribuiscono ad elevare la percentuale di accesso al fondo. Inoltre è fondamentale che vengano correttamente imputate le ore dedicate ad attività extra produttive (formazione interna).
Comunque, in sede di prima applicazione le percentuali di accesso derivanti dall’applicazione puntuale del nuovo sistema verranno utilizzate per distribuire solo il 20% delle risorse effettive, il rimanente 80% verrà erogato utilizzando una forbice più ristretta (gli uffici che hanno un coefficiente di produttività inferiore all’85% riceveranno comunque l’importo corrispondente a 85 mentre quelli con una produttività superiore a 115% otterranno un compenso corrispondente a 115).
Rimaniamo, come sempre a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Roma, 7/7/2010
Per il Coordinamento Nazionale
FP CGIL ACI
Derna Figliuolo
Roma, 26 giugno 2007
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia
Sono giunte a questa O.S. varie lamentele da parte di lavoratori di tutta Italia relativamente alla pubblicazione dei posti messi ad interpello.
Sappiamo che avete messo ad interpello solo i posti vacanti in sedi dove la scopertura organica era superiore al 15%, tuttavia ci risulta che in queste stesse sedi vengono fatte numerose applicazioni o sono state rigettate richieste di assegnazione temporanea ex art. 42 bis adducendo come motivazione scoperture organiche, relative a singole qualifiche, di gran lunga superiori.
Crediamo necessario fare chiarezza sul concetto di scopertura organica, sia per qualifica che per sede, che deve a nostro avviso essere interpretabile secondo un criterio chiaro e condiviso.
Per FP–CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Pubblichiamo un comunicato stampa sulla nostra posizione riguardo alle vicende degli interinali, e una lettera inviata all’Amministrazione per chiarire alcuni aspetti del concorso a loro riservato
8 ottobre 2007
Al Ministero dell’Interno
Dip. Politiche del personale
D.C. Risorse Umane
Prefetto L. Lamorgese
Per il tramite dell’Ufficio relazioni sindacali
Oggetto: selezione per 650 contratti a tempo determinato, riservati ai lavoratori interinali impiegati nella gestione dell’immigrazione
La scrivente O.S. intende, con la presente, evidenziare due questioni sottoposte dai lavoratori in oggetto, relativamente ai contenuti del bando di selezione.
In primo luogo, si sottolinea l’opportunità di fare la massima, preventiva chiarezza, sulle modalità di conteggio dell’esperienza professionale. Infatti ci troviamo di fonte a diversissime condizioni temporali di impiego, che vanno da lavoratori impiegati con continuità fin dal primo giorno, a lavoratori che sono stati impiegati – nell’arco di questi anni – per numerosissimi periodi di diversa durata, anche per pochi giorni (in sostituzione di colleghi a vario titolo assenti). E’ facile immaginare che queste estreme differenti condizioni, con tutte le possibili combinazioni che nella realtà si possono essere verificate, richiedono di chiarire con la massima precisione, e preventivamente alla prova selettiva, le modalità di calcolo dell’esperienza professionale, con particolare riguardo ai sei mesi richiesti come requisito di base per l’ammissione.
In secondo luogo, si fa presente il significato che assume, nel quadro di questa procedura, il criterio di preferenza costituito dall’aver prestato “per almeno un anno, lodevole servizio”. Infatti, premesso che le modalità della prestazione di lavoro “interinale” di fatto comportano, e hanno in effetti in alcuni casi comportato, la facoltà di non avvalersi di personale “non soddisfacente”, sarebbe lecito presumere che, almeno i lavoratori tuttora impiegati, il “lodevole servizio” lo hanno prestato … e, in ogni caso, abbiamo garanzie che tutti i Prefetti e i Questori siano ugualmente disponibili a rilasciare la richiesta attestazione? E’ ovvio che non dubitiamo della correttezza dei Prefetti e dei Questori, ci chiediamo semplicemente se, a fronte di questa evidente novità nella vita dell’Amministrazione, abbiano avuto o meno indicazioni da codesta Direzione Centrale.
In attesa di urgente riscontro, distinti saluti
Lino Ceccarelli
(Fp-Cgil Min. Interno)
Roma li 11/11/08
Al Capo Dipartimento Risorse umane
Dott. N. Niglio
A Tutti i Lavoratori CRI
Ci giunge notizia per vie traverse che il Direttore del Comitato Provinciale di Roma, avrebbe riorganizzato gli uffici con delle determinazioni direttoriali.
Non è la prima volta che ciò accade.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Facciamo presente che le riorganizzazioni e le assegnazioni d’incarichi sono normate dal C.C.N.L. e che non possono essere date ad personam e senza nessun criterio, se non forse quello della “simpatia”.
O forse la Direzione ha usato degli altri criteri a noi sconosciuti?
Quest’atteggiamento è lesivo della professionalità dei dipendenti che si vedono, come in alcuni casi, scavalcati da colleghi con qualifiche inferiori.
Tutto ciò è aggravato dalla firma dei passaggi verticali d’area che l’Amministrazione deve bandire a breve.
Si ricorda che una parte del punteggio per i suddetti passaggi è assegnata in base agli incarichi avuti.
È facile capire, come abbiamo già fatto presente in sede di trattativa nazionale, che questi comportamenti, peraltro presenti su tutto il territorio, penalizzano coloro che pur avendone i titoli, per motivi ignoti, non sono inseriti in nessuna “ristrutturazione”.
Si nota peraltro in queste determine, come l’assegnazione di alcuni incarichi confligge con le vigenti normative sul pubblico impiego e potrebbe, a nostro giudizio, avere delle implicazioni di carattere legale con gravi ricadute sia sull’incaricato sia sull’amministrazione.
Per questi motivi si chiede l’annullamento delle determinazioni direttoriali 272 de 20/10/2008 e 273 del 20/10/2008.
Per quanto riguarda la CGIL annunciamo sin d’ora che nel caso la commissione dei passaggi di area che sarà nominata dall’amministrazione valutasse i punteggi in base ad incarichi che non rispondono a logiche di trasparenza e giustizia chiederà in sede legale l’annullamento del concorso ed i danni, a chi secondo noi, a determinato questa situazione.
Restiamo in attesa di una risposta da parte del Dipartimento e chiediamo al Dott. Niglio un incontro per approfondire l’esame delle determinazioni.
In caso contrario, essendo fermamente convinti dell’illegalità delle decisioni prese dalla Direzione Provinciale di Roma, ci rivolgeremo ad organi che siano in grado di ristabilire una situazione di diritto in un Ente Pubblico qual è la Croce Rossa Italiana.
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL CRI
Pietro Cocco