Roma 3 Agosto 2007
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa
Così come preannunciato in data 18.7.07, il 31 luglio 2007 siamo stati convocati per un primo confronto tecnico sugli ARSENALI.
Alla riunione erano presenti oltre ai coordinatori nazionali della Difesa di CGIL–CISL e UIL, anche i rappresentanti territoriali degli Arsenali di La Spezia, Taranto, Augusta e Brindisi, tale presenza è stata ritenuta indispensabile al fine di evidenziare come lo studio del gruppo di lavoro sulla soluzione delle problematiche degli Arsenali e stabilimenti tecnico industriali, ha suscitato nei lavoratori uno stato di preoccupazione relativamente all’attuazione del processo di riorganizzazione.
Pertanto è stato deciso unitariamente che in sede di confronto tecnico, avremmo chiesto rispetto a quanto precisato nella sintesi del progetto di studio, che vi allego in copia, quei provvedimenti che l’Amministrazione ha intenzione di dare corso immediatamente, prospettando soluzioni migliorative all’interno dell’attuale modello ordinativo.
Tali soluzioni migliorative sono state esplicitate alla presenza dei sottosegretari On.le Verzaschi e On.le Forcieri, dall’Ammiraglio Romano, indicando come prioritari alcuni aspetti essenziali, quali: la razionalizzazione delle infrastrutture, la riorganizzazione delle lavorazioni e l’utilizzo delle norme che consentono un ritorno di risorse utili ad implementare il processo di riorganizzazione.
Le OO.SS. hanno chiesto ai rappresentanti di governo, di impegnarsi affinché venga attuata qualsiasi iniziativa che consenta lo sblocco del turn over ed adeguati investimenti.
Il senatore Forcieri, nel precisare che il lavoro svolto dal gruppo di lavoro è ufficialmente ciò che la Difesa intende attuare per evitare un lento processo di anemizzazione dell’area tecnico industriale, ha ribadito che si intende mantenere lo status pubblico per tale area.
“La proposta unitaria ed organica per la soluzione delle problematiche che investono gli arsenali militari e gli stabilimenti a carattere tecnico industriale della Difesa”, prevede nel medio-lungo termine il coinvolgimento del massimo livello governativo , livello parlamentare, delle istituzioni territoriali e delle parti sindacali.
Dopo aver preso atto di quanto esposto e quindi della posizione della Difesa, oltre a dichiarare la nostra disponibilità ai confronti, ci riserviamo di valutare man mano quanto ci verrà prospettato negli incontri specifici, previsti nella calendarizzazione che fissa nella prima decade di settembre il prossimo incontro.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Al Commissario Nazionale CRI
Al Direttore Generale CRI
A tutti i lavoratori
Apprendiamo con vivo disappunto la comparsa nel ddl 1956, in discussione al Senato, dell’emendamento (nr° 15.200) che attribuisce alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile le funzioni di vigilanza sulla Croce Rossa Italiana.
Questi continui “giri di valzer” sul futuro dell’Ente ingenerano un clima di tensione ed incertezza nel personale CRI di ruolo e precario.
Abbiamo più volte affermato l’urgenza di un riordino dell’Ente da anni soggetto alle cure più disparate ma senza mai pervenire a risultati risolutivi.
Riteniamo che questi tentativi di riordino, come più volte evidenziato, non possano prescindere dalla funzione pubblica della CRI e dal coinvolgimento delle parti sociali.
In tal senso avevamo avuto assicurazione da parte dell’Avv. Francesco Rocca ma i fatti sembrerebbero palesare strade difformi.
Ci piacerebbe intendere e concepire l’emendamento, poc’anzi richiamato, all’interno di un più ampio e serio progetto di riordino della CRI, tanto più rilevante visto il passaggio di tutela sotto un nuovo organo pubblico che si appresta ad essere radicalmente riformato, il Dipartimento della Protezione Civile.
La prospettiva che si staglia all’orizzonte pone sempre poche e semplici domande:
E il personale di ruolo? E i precari? E i servizi a carattere prettamente pubblico cha la CRI svolge (pronto soccorso, assistenza disabili, ecc.,) che fine faranno?
E’ chiara la nostra intenzione di opporci a qualsivoglia progetto sotterraneo che non tenga conto dell’imprescindibile confronto tra i soggetti coinvolti, ignorato il quale si rischierebbe di creare un clima di rigidità e conflitto che non gioverebbe a nessuno.
Pertanto riteniamo improcrastinabile l’avvio di un maturo e approfondito confronto con la parte politica dell’Ente proprio a partire già dai prossimi giorni al fine di scongiurare trasformazioni unilaterali che ledano anche gli interessi di tutti i lavoratori della croce rossa italiana.
Roma 08/02/10
Il Coordinatore CGIL FP CRI
Pietro Cocco
Un FLASH MOB contro la manovra finanziaria contro la mortificazione del pubblico impiego. Non importa a quale indirizzo politico-sindacale appartieni trovati a Piazza Politeama alla data e orario indicati sotto e porta con te una magliettina di colore rosso (senza indossarla). Appena sentirai un fischio immobilizzati nella posizione che preferisci e rimani fermo sino al secondo fischio. A questo punto indosserai la maglietta rossa e al terzo fischio si comincerà a ballare e far confusione con le mani alzate.
UNIAMO LE FORZE CONTRO UN’ INGIUSTIZIA CHE ACCOMUNA TUTTI.
Le segreterie della Funzione Pubblica CGIL Nazionale e della Lombardia esprimono la loro soddisfazione per la brillante operazione che, a Milano e in Lombardia, ha dato un duro colpo alla criminalità organizzata già infiltrata nel tessuto produttivo di quel territorio, fino ad arrivare agli appalti dell’Expo.
L’azione della Magistratura e delle forze dell’ordine ha confermato in maniera preoccupante come le mani della ‘ndrangheta si stiano sempre più allungando su una gran parte degli appalti, sia in Lombardia sia a livello nazionale, condizionando negativamente la vita sociale ed economica dell’intero Paese.
Altro elemento preoccupante è quello che il fenomeno mafioso ha fatto del territorio il luogo dove insediarsi per poi, da qui, estendere i suoi tentacoli. L’azione di questi giorni conferma come si debba lavorare per sensibilizzare le Amministrazioni Locali a una maggiore attenzione, la politica a un maggior impegno e i cittadini a un più alto coinvolgimento. Le funzioni pubbliche devono sempre più caratterizzarsi come presidi di legalità: è per questo motivo che, oggi più che mai, servono strumenti nuovi per il controllo degli appalti, soprattutto di quelli medio – piccoli, che ancora oggi sfuggono al controllo del certificato antimafia. Inoltre, è necessaria la costituzione di un organismo di controllo sugli appalti pubblici, destinato a verificare soprattutto la presenza di manodopera non regolare; occorre la dotazione di un codice di trasparenza che obblighi la pubblicazione dei contenuti degli appalti e delle imprese che se li aggiudicano.
Il Governo, invece, prosegue in maniera preoccupante con l’adozione di provvedimenti che ostacolano il lavoro di magistrati; si vuole indebolire il nostro sistema giudiziario svilendone le funzioni. In questa direzione vanno il Ddl sulle intercettazioni e la manovra, punitiva nei confronti di Magistrati e lavoratori della Giustizia, “colpevoli” di toccare interessi e poteri forti.
Per tali motivi la Funzione Pubblica CGIL Nazionale e la Funzione Pubblica CGIL della Lombardia hanno programmato, sin dal prossimo mese di settembre, iniziative a difesa della legalità, del lavoro, della tutela dei diritti, delle sane politiche economiche mirate al territorio e di lotta contro le mafie.
Iniziative che sappiano parlare anche ai giovani delle scuole, per dire loro che la mafia distrugge la libertà e che stare con la mafia non è mai eticamente conveniente per se stessi, per gli altri e per l’intero Paese; iniziative,quindi, che siano contributo concreto alla formazione di una coscienza critica che liquidi definitivamente l’inaccettabile fenomeno mafioso.
La libertà è freschezza, colore, profumo, mentre la mafia – per usare le parole di Peppino Impastato – è un’immensa montagna di merda.
FP CGIL NAZIONALE Antonio Crispi FP CGIL LOMBARDIA Florindo Oliverio
19 luglio 2010
RISPOSTA DEL MINISTERO DIFESA del 28 aprile 2011 –
Roma, 20 aprile 2011
Al Direttore Generale Persociv
Dr. Enrica PRETI
Oggetto: progressioni economiche
Egr. Direttore,
questa O.S. in relazione agli accordi sottoscritti relativamente alle progressioni economiche e pubblicazione della graduatoria finale, chiede entro quale data si presume venga pubblicata sul sito la graduatoria.
Tanto di rappresenta ai fini di rassicurare i 23 mila dipendenti ancora in attesa della prevista progressione economica.
Ai fini di rendere operativo il nuovo sistema di classificazione del personale, si rammenta che gli accordi prevedono la sua applicazione contestualmente alle progressioni economiche, che non si possono dire concluse fino alle determinazioni dirigenziali con le quali verrà attribuita la nuova posizione economica.
Distinti saluti.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
NUOVO ACCORDO comma 165!!!!
Nella tarda serata di venerdi 20 aprile è stato sottoscritto un nuovo accordo per l’utilizzo delle somme provenienti dall’art. 3, c. 165, della legge 350/2003!
Dopo un mese di estenuanti trattative, condite con notevoli e non sempre costruttive pressioni del Ministro, è stato sottoscritto un accordo totalmente diverso da quello del 16 marzo e che ha visto affermarsi le ragioni di chi, CGIL e CISL, in quella data ritennero, con fondatissime ragioni, di non poterlo sottoscrivere.
Un accordo, quello del 16 marzo, che senza la firma di CGIL e CISL non raggiunse la maggioranza rappresentativa e quindi la validità.
Fra le tante ragioni che ci spinsero a non sottoscrivere il precedente accordo una in particolare, la più discriminante, era l’esistenza della “valutazione del dirigente”.
Con l’accordo del 20 aprile questa ed altre storture sono state eliminate!
Il 20 aprile con la firma di CGIL e CISL si è raggiunta una ampia maggioranza rappresentativa, l’accordo è valido ed è, a differenza del precedente, immediatamente esigibile!
Il lavoro compiuto in quest’ultimo mese ha premiato le nostre ragioni, ed è stato convincente nei confronti di chi, con “eccessivo zelo”, aveva accolto le proposte di una Amministrazione intenzionata a farci ritornare al famoso “fondino” discrezionale del dirigente.
Un accordo, quindi, che consente l’erogazione delle risorse per il 70% con i criteri della indennità di amministrazione e per il 30% sulla base dei risultati degli uffici e misurando le presenze effettive con una scala parametrale da 100 a 160.
Per quest’ultimo passaggio, come si può evincere dalla dichiarazione a verbale, avevamo chiesto una modifica sostanziale relativamente all’attività sindacale con l’inclusione dei soli permessi orari e dei permessi sindacali degli eletti RSU e ciò per un giusto e doveroso riconoscimento a tutti i colleghi che si sobbarcano, oltre il proprio lavoro quotidiano, la responsabilità nei posti di lavoro di far affermare diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel corso della trattativa abbiamo chiesto che dal pagamento di tali somme venissero esclusi i Capi Dipartimento centrali; siamo riusciti a mitigare gli importi ma non ad annullarli ed in ogni caso abbiamo esplicitato le nostre motivazioni con una dichiarazione a verbale.
Un accordo, quindi, soddisfacente e che va nella direzione che tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero dell’economia e delle finanze si aspettavano.
Per gli altri firmatari dell’accordo un lieve, senza polemiche, pensiero: non è mai troppo tardi! Roma, 23 aprile 2007
p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore naz. Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)
A tutti i lavoratori del Ministero della Salute
Il 19 giugno u.s., dopo più di 4 mesi di trattative abbiamo sottoscritto l’Ipotesi di Accordo concernente i criteri di ripartizione del FUA 2007.
Il nostro intento era quello di sottoscrivere l’Ipotesi, per la prima volta, nell’anno di riferimento, lavorando sulla parte fissa del FUA ( € 2.414,908,00 ) che presentava un incremento di circa 300 mila € rispetto all’anno precedente.
Nella prima parte dell’Accordo abbiamo inserito il riferimento alla somma di € 200.000 destinata alla contrattazione decentrata e dei residui del FUA 2006 rinviando la prima all’incremento della contrattazione decentrata 2007 e i secondi all’incremento della produttività collettiva così come è stata liquidata per l’anno 2006.
Nella seconda parte dell’Accordo abbiamo deciso di ripartire il FUA 2007 in percentuali prevedendo al punto A una quota fino al 5% per finanziare le posizioni organizzative individuate dall’Amministrazione e che sono state ridotte del 30% rispetto a quelle individuate nel 2005 applicando criteri più rigidi e attinenti al CCNL.
Il punto B è invece il più contrastato in quanto prevede un compenso al solo personale degli Uffici centrali legato al disagio e alle attività connesse al trasferimento nella nuova sede.
Su questo punto la CGIL ha espresso in sede di contrattazione più di una perplessità non tanto sul riconoscimento del pluslavoro legato al passaggio nella nuova sede ma sulla percentuale da attribuire a tale riconoscimento che ci è sembrata esagerata e che soprattutto non avevamo mai previsto in passato per il trasferimento ad altre sedi in tutti gli Uffici del Ministero.
Il punto C non è altro che la previsione per le indennità varie previste da norme contrattuali e da leggi così come previste per l’anno precedente.
Il punto D prevede un incremento della quota destinata alla contrattazione decentrata rispetto all’anno precedente incorporando i 200 mila € del 2006 per portarla a superare i 500 mila €.
Il punto E prevede una eventuale quota fino al 5% da destinare ad attività progettuali sia per gli Uffici centrali che per gli Uffici periferici che come CGIL avremmo voluto come incremento della quota da destinare alla contrattazione decentrata.
Tutti i residui della parte fissa e la parte variabile saranno destinate alla produttività collettiva con gli stessi criteri dell’anno precedente.
In sostanza possiamo dirci abbastanza soddisfatti dell’Ipotesi sottoscritta, anche se vi sono dei punti di caduta sui quali aspettiamo anche le vostre osservazioni per la eventuale sottoscrizione definitiva dell’Accordo prevedendo una nota a verbale sulle questioni più spinose.
Roma, 10 luglio 2007
Il coordinatore nazionale
Maurizio Rossi
FP CGIL– FPS CISL– UIL PA
C O M U N I C A T O
Alla data odierna dopo aver sollecitato gli Organi competenti a convocare un incontro urgente sull’adozione della Carta Multiservizi Difesa per il personale civile, ci risulta che sia negli Enti Centrali che nelle sedi periferiche dell’Amministrazione si stia procedendo ugualmente alla richiesta di compilazione di “schede dati” relative al personale civile per la successiva adozione della CMD.
Nel ribadire la nostra esigenza dell’incontro richiesto con la nota a Gabinetto del Ministro in data 16.9.2008, si suggerisce di sospendere qualsiasi trattativa locale fino a quando saranno intervenuti i richiesti chiarimenti.
Roma, 25 settembre 2008
CGIL FP CISL FPS UIL PA
Manca Caffarata Colombi
Lettera congiunta Fp Cgil – Fillea per richiesta di incontro esame situazione lavoratori edili precari in forza al 16° Genio Campale Palese (Bari)
Risposta del Comando Logistico dell’Aeronautica alla nostra lettera congiunta con la fillea Cgil sulla situazione dei lavoratori edili con contratto a termine presso il 16° Reparto Genio Campale di Bari
31.10.2008
Convocazione allo Stato Maggiore dell’Aeronautica per il 13 novembre
Revisione della dipendenza gerarchica degli Enti di Sardegna e situazione reimpieghi 2007
Risposta del Comando Logistico dell’Aeronautica alla nostra lettera congiunta con la fillea Cgil sulla situazione dei lavoratori edili con contratto a termine presso il 16° Reparto Genio Campale di Bari
Circolare sui percorsi formativi per il passaggio all’interno delle ex aree funzionali –
Determinazioni dirigenziali di inquadramento e scorrimento delle graduatorie finali
1 semestre 2008
Integrazioni agli allegati A, B e C all’ipotesi di accordo FUA 2008 siglata il 25.6.2008
A Tutti i Lavoratori
CONI SERVIZI S.p.a. e F.S.N.
Nell’incontro tenutosi in data odierna con la CONI SERVIZI S.p.a., la Società, ha informato che, in ordine al problema dei passaggi alle dipendenze delle F.S.N., il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro non ha concesso le proroghe richieste dalla CONI Servizi S.p.a. e dalle Federazioni Sportive Nazionali in quanto “ai sensi del l’art.20, comma1 D.Lgs.758/94 la proroga può essere concessa solo nel caso in cui intervengano circostanze particolari non imputabili al contravventore”.
La Società, inoltre, ha precisato di aver ricevuto da parte di alcuni Presidenti delle Federazioni sportive Nazionali una lettera con cui si mette a disposizione il personale non ancora transitato presso le stesse e con si comunica di aver rimosso, in alcuni casi, tale personale dai rispettivi incarichi.
In relazione a quanto comunicato, le scriventi hanno giudicato gravi ed inammissibile i comportamenti dei Presidenti.
La Società ha comunicato, inoltre, di aver inviato in data odierna una nota ai Presidenti delle Federazioni Sportive Nazionali con cui l’Amministratore Delegato, in considerazione dello stato delle cose, ha preannunciato loro la volontà di “fornire tempestivamente le indicazioni relative alle procedure ed ai tempi con cui il personale che non fosse passato alle loro dipendenze sarà richiamato presso CONI Servizi sollevando i vertici federali da ogni e qualunque responsabilità”
Le Scriventi OO.SS. hanno ribadito la validità e la intangibilità del CCNL che, sottoscritto nella sua interezza, attraverso l’art.30, individua e disciplina le garanzie, le modalità ed i tempi che regolano i passaggi alle dipendenze delle Federazioni.
Nel prosieguo del confronto la CONI SERIVZI S.p.A. ha comunicato che il personale alle proprie dipendenze che non ha ancora manifestato la volontà di transitare alle dipendenze delle F.S.N. è pari a 299 unità ed ha fatto presente altresì che, stante la rilevanza del numero, non ci sarebbero le condizioni per assorbire l’eccedenza.
Le scriventi OO.SS. non possono consentite che il CCNL sottoscritto a garanzia dei Lavoratori venga disatteso e proclamano, a difesa dell’applicazione dello stesso, lo stato di AGITAZIONE del personale della CONI SERVIZI S.P.A. e delle F.S.N.
Le scriventi hanno inoltre annunciato la decisione di chiedere l’apertura immediata di un tavolo di confronto presso il Ministero del Lavoro allo scopo di garantire l’integrale applicazione di quanto disposto dal CCNL, da quel CCNL che, liberatamene e consapevolmente sottoscritto dalle
Parti, non può essere, in alcun caso, messo in discussione.
Le vicende stanno a dimostrare come il CCNL sottoscritto dalle scriventi stia oggi a rappresentare l’unico strumento che è in grado di avviare iniziative forti a tutela dei Lavoratori e contemporaneamente mettono in luce la inadeguatezza delle posizioni di chi, fino ad oggi, non ha inteso sottoscrivere il CCNL limitandosi ad iniziative inutili ed incapaci di garantire la difesa e la tutela dei Lavoratori.
Roma, 15 gennaio 2009
In allegato documento su reimpiego del personale civile del disciolto Stabilimento del Genio Militare di Pavia. Trattamento di trasferimento e indennità di mobilità