COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI DEL SETTORE GIUSTIZIA IN AGITAZIONE

 

L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori degli uffici giudiziari in lotta contro l’approvazione della bozza di contratto integrativo del CCNL di settore. Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica viene dirottata sulla pretesa necessità dell’adozione di misure inique ed inutili, o meglio utili soltanto a sottrarre alla giustizia un solo cittadino (prima il “lodo Alfano”, ora il “processo breve”), la quotidianità degli uffici giudiziari e delle aule di tribunale è caratterizzata da un progressivo aggravamento delle condizioni lavorative di tutti gli operatori del diritto. Tra questi, il personale degli uffici, già colpito duramente con i tagli alle risorse ed agli organici contenuti nella legge 133 tanto cara al ministro Brunetta, viene oggi nuovamente aggredito da una bozza di contratto che comprime verso il basso le figure professionali scomponendole e addirittura demansionandone alcune, creando così conflittualità tra i lavoratori e, dulcis in fundo, peggiorando il servizio per via del rallentamento dei tempi dei processi. L’esatto contrario, cioè, di quanto occorre per invertire la rotta: assunzioni (e correlativa fine del ricorso al precariato) e riqualificazione del personale. I Giuristi Democratici, già autori —in tempi non sospetti— di proposte operative tese al miglior funzionamento della macchina giustizia, ribadiscono pertanto la propria disponibilità al confronto con i lavoratori per una autentica riforma degli uffici e del processo.

Torino-Padova-Roma-Napoli-Palermo
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI

 
 

 

Lettera al capo dipartimento e direttore generale

 

 
Roma, 25 marzo 2010

Al capo Dipartimento dell’Organizzazione
Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Al Direttore Generale del Personale
e della formazione
Dr.ssa Carolina Fontecchia

Oggetto: Circolare Ministeriale del 15 marzo 2008, prot. 103/689/CD – Disciplina del lavoro domenicale.

Con riferimento alla circolare ministeriale del 15 marzo ’08, che fornisce chiarimenti in ordine all’effettuazione di prestazioni lavorative nel giorno di domenica, ed alle sue conseguenti modalità applicative presso gli Uffici interessati, si ritiene che l’interpretazione data dalla stessa produca una condizione di applicazione lesiva della normativa primaria che regola la materia.
Al riguardo si richiama l’attenzione di codesta Amministrazione sul ripristino della legge n.370/1934, erroneamente “tagliata” dalla legge 133/08, la quale disciplina il principio costituzionalmente riconosciuto del riposo settimanale. Principio peraltro molto consolidato sul piano giurisprudenziale fino al punto di considerarne la mancata concessione azione non lecita perché in contrasto palese con gli art. 36, comma 3, e 2109, comma 1, del codice civile (Cassaz. Sez. Lavoro del 26/8/1997), addirittura fino al punto di considerare nulli atti negoziali, perché in contrasto con l’art. 1418 del codice civile o gravate da eccezioni di incostituzionalità norme di legge, come nel caso del dovuto ripristino della legge n. 370/1934.
In particolare appare del tutto confutabile la pretesa da parte di codesta Amministrazione di proporre un conflitto tra il diritto costituzionale al riposo di 24 ore consecutive a cui assommare le 11 ore consecutive previste dall’art.7 del D. Lgs. 66/03 e con l’implementazione media prevista dall’art.41, comma 5, legge 133/08, e l’obbligo dell’effettuazione delle 36 ore, costringendo di conseguenza il lavoratore ad una modifica unilaterale del proprio orario di lavoro per obbligare lo stesso alla effettuazione delle 36 ore comprimendole in quattro giorni e vanificando di fatto la fruizione dovuta del riposo. In sostanza la fruizione del diritto costituzionale al riposo non può soggiacere, sulla base della sopra richiamata normativa e consolidata giurisprudenza, all’obbligo contrattuale delle 36 ore.
Né può dirsi risolutiva la soluzione alternativa predisposta dalla circolare in questione di fruizione, a richiesta del lavoratore, del riposo compensativo, ovvero della mancata retribuzione e la conseguente riduzione dell’orario a 33 ore. In primis perché sostanzialmente tale soluzione conferma l’obbligo delle 36 ore, secondariamente perché essa presenta un vulnus giuridico riferito esplicitamente alla natura di tali prestazioni. Una recente sentenza della Cassazione Sez. Lavoro, la n.28715 del 3 dicembre ’08, stabilisce che in ogni caso la prestazione lavorativa eccedente l’orario prevista vada retribuita secondo le maggiorazioni previste per lavoro straordinario con i consequenziali obblighi contributivi. Questa pronuncia segue un’altra sentenza del 4 febbraio ’08, con la quale la Suprema Corte riconosce al lavoratore che presta attività nel settimo giorno consecutivo il diritto ad un compenso (oltre ovviamente la giornata sostitutiva di riposo) avente natura retributiva e non risarcitoria o di indennizzo. Ne consegue che la fruizione tout-court del riposo compensativo, ancorché richiesto dal lavoratore, senza il pagamento del differenziale retributivo e contributivo tra la prestazione ordinaria e quella straordinaria festiva comporta una ipotesi di danno erariale ed espone l’Amministrazione ad un contenzioso difficilmente giustificabile in sede giudiziale con conseguente aggravio di oneri per l’Amministrazione.
Pertanto, a parere della scrivente O.S., appare necessario che codesta Amministrazione riveda i contenuti della Circolare in oggetto, ripristinando il diritto costituzionale al riposo e riconoscendo ai lavoratori il pagamento di quanto dovuto in termini di retribuzione e di contribuzione.
In caso contrario la FP CGIL si vedrà costretta a valutare, di concerto con i lavoratori interessati, ogni utile iniziativa, anche di carattere legale, finalizzata al riconoscimento di quanto sopra richiesto.
Nel rimanere in attesa di formale riscontro alla presente nota, inviata ai sensi dell’art.6 CCNL, si porgono distinti saluti.

La coordinatrice nazionale
FPCGIL O.G.

Nicoletta Grieco

 
 

 

Lettera al D.G. Dr. Oricchio

 
 

Roma, 16 giugno 2011

Al Direttore Generale degli
Archivi Notarili
Dr. Oricchio

Gentile Dr. Oricchio,
facciamo riferimento alla circolare 7/11 sui provvedimenti di applicazione temporanea del personale durante il periodo estivo.
Siamo coscienti delle gravissime carenze di organico degli Archivi e le denunciamo da anni e ci rendiamo conto delle difficoltà di coprire il servizio nel periodo in cui il personale va in ferie.
Tuttavia tali carenze non sono imputabili ai lavoratori ma ai governi di centrodestra che da tempo fanno scempio, nelle parole e nei fatti, della pubblica amministrazione, e dunque non possono ricadere sulle spalle dei lavoratori.
Non c’è personale sufficiente e si rischia il blocco del servizio: bene, ognuno si assuma le propria responsabilità, e cerchiamo di non mettere solo e sempre i lavoratori in posizioni svantaggiate.
Crediamo inoltre che sia oltremodo inopportuno il suo richiamo a ‘comportamenti partecipativi e collaborativi del personale che verranno debitamente in considerazione ad ogni effetto di carattere valutativo e di distribuzione degli incentivi’.
La ‘collaborazione’ dei lavoratori dipende da varie circostanze, di ordine personale e familiare, e non può essere ottenuta tramite velati ricatti.
I richiami al bastone e alla carota di sapore brunettiano lasciamoli al Ministro della Pubblica Amministrazione, che recentemente si è distinto per la sua arroganza e maleducazione.
Le chiediamo pertanto di rettificare al più presto la sua circolare in maniera tale che le applicazioni si facciano esclusivamente su base volontaria e che la ‘collaborazione’ non abbia riflessi sugli incentivi dei lavoratori.
Distinti saluti,

Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco


risposta del Direttore Generale – 23 giugno 2011 

 
 
 

Ministero Interno: incontri su FUA 2006 e scuole di PS

Trasmettiamo il comunicato sugli incontri con l’Amministrazione sul Fondo Unico 2006 e sulla riorganizzazione delle scuole della Polizia di Stato.


FP CGIL 
 
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI MINISTERO:
FUA 2006 e SCUOLE DELLA PS

Oggi abbiamo avuto il primo incontro, con l’Amministrazione, sull’accordo da stipulare per l’attribuzione del Fondo Unico di Amministrazione 2006. E’ stata confermata la costituzione del Fondo nella misura di euro 36.067.782 effettivamente spendibili, ai quali andrebbero aggiunti i 7.643.918 che dobbiamo destinare al pagamento delle posizioni super attribuite nel 2005, e dei passaggi interni alle aree con decorrenza 21 ottobre 2005 (somme impegnate nell’accordo sul FUA 2005, e che ancora devono transitare – in quanto salario accessorio divenuto fisso – al Tesoro, che paga gli stipendi).
Dunque risorse per complessivi euro 43.711.700, che rispetto ai 47.326.585 del FUA 2005 rappresentano, appunto, quella diminuzione – dei risparmi 2005 che confluiscono nel fondo 2006 – che avevamo denunciato, e che si rivela essere – grazie anche alla forte vertenza che abbiamo portato avanti con l’Amministrazione, che evidentemente ha anche cercato di “raschiare il barile” – non di euro 4.600.000, ma di euro 3.614.885; senza contare che la soluzione strutturale l’abbiamo trovata ottenendo ulteriori 6.000.000 di euro, che la Finanziaria 2007 assegna al FUA dell’Interno a partire appunto dal 2007.
In ogni caso, questi oltre 3 milioni in meno ci costringeranno innanzitutto a rinviare sul FUA 2007 le novità che credevamo di poter introdurre già in conto 2006, come una ulteriore estensione del numero delle posizioni super in pagamento; soprattutto, ci costringerà – solo per questo anno – a ridurre il fondo di sede, non potendo né intaccare il finanziamento di turnazioni e reperibilità (prestazioni già rese, nel corso del 2006) né diminuire l’indennità di professionalità, che è già stata pagata all’80%, come da accordi stipulati negli ultimi anni.
Contiamo, al più presto, di proseguire il confronto entrando nel dettaglio delle somme da attribuire.
Nella stessa giornata di oggi, abbiamo incontrato il Direttore degli istituti di formazione della Polizia di Stato, per definire il quadro della riorganizzazione in atto.
Abbiamo avuto conferma che le scuole interessate alla chiusura delle attività di formazione dovrebbero seguire questo calendario: entro il 1° aprile Bolzano, Vicenza, Senigallia e Foggia; entro il 30 aprile Roma-Casal Lumbroso; entro il 2007, Piacenza e Campobasso.
Per chiusura si intende la cessazione delle attività formative, non delle strutture, che verranno tutte riconvertite ad uso delle locali questure e specialità di P.S., compresa la Scuola di Senigallia che ospiterà un nuovo Reparto Mobile: l’unica a chiudere effettivamente, con la scadenza del contratto di locazione, è la scuola di Roma-Casal Lumbroso. Va considerato, inoltre, che in ciascuna scuola resterà operativo un “ufficio stralcio” per la chiusura delle code amministrative.
Dunque, è importante sottolineare che siamo in grado di garantire a tutti i lavoratori la permanenza nella sede, anche se ricollocati in altri uffici del Ministero dell’Interno, o il trasferimento volontario ad altra sede ove ne ricorrano le condizioni di graduatoria e di organico. Operazioni che affronteremo nelle prossime settimane con la competente Direzione Centrale delle Risorse Umane presso il Dipartimento Politiche del Personale.
E’ importante sottolineare, a questo proposito, che sono destituite di fondamento tutte le ipotesi finora circolate sul territorio, ad opera di dirigenti dell’Amministrazione o di altre organizzazioni sindacali, sulla ricollocazione del personale civile impiegato in queste strutture, che è esclusiva competenza della contrattazione integrativa nazionale di ministero. Su questo argomento, anche il vertice del Dipartimento della P.S. è stato adeguatamente sensibilizzato. Vi informeremo degli sviluppi con la Direzione Risorse Umane, che vedremo nei prossimi giorni.

Lino Ceccarelli 
Fp Cgil – coordinatore nazionale Min. Interno

Comunicato riunione del 25 luglio con l'Amministrazione

Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia

Si è svolta ieri la prevista riunione di aggiornamento con l’Amministrazione sulla mappatura rsu, fua 2007 e la bozza di accordo di attuazione del protocollo di intesa del 9/11/06.
A seguito della verifica con le nostre strutture territoriali abbiamo ribadito la nostra contrarietà agli accorpamenti di sedi così come richiesti dall’Amministrazione, che avrebbero portato all’abbattimento di 111 sedi e alla modifica del C.I. in una parte molto rilevante, ovvero la composizione della delegazione di parte pubblica e il suo capo delegazione; a seguito della discussione, è stata infine confermata la mappatura delle scorse elezioni rsu come da noi richiesto nella scorsa riunione.
Relativamente al personale CISIA continuerà a votare nel posto di lavoro presso cui presta servizio, come da noi richiesto, ma sarà inserito il dirigente CISIA nella delegazione di parte pubblica presso le Corti di Appello.
Inoltre, a seguito dell’accordo firmato il 23/07/07 all’ARAN dalla stragrande maggioranza delle OO.SS. non saranno più esclusi dall’elettorato attivo e passivo i lavoratori ex lsu, mentre i lavoratori dell’Ex Ente Poste e i comandati dalle altre amministrazioni faranno parte dell’elettorato attivo; abbiamo accolto con grande favore questa novità che rappresenta un obiettivo a lungo perseguito dalla FPCGIL e che premia il nostro impegno a favore della rappresentanza democratica e in tutela dei lavoratori precari.
L’amministrazione ha inoltre fornito un’informativa relativamente all’aumento della quota del fua da destinare allo straordinario, quasi il raddoppio rispetto al 2006, per l’attività di inserimento dati del nuovo programma Re.Ge. Web; su questo punto dobbiamo rilevare che le nostre posizioni sono ancora molto distanti.
Si è discusso infine della bozza di accordo di attuazione del protocollo di intesa del 9/11/06; abbiamo richiesto alcune modifiche che sono state accettate ma alla fine della discussione una delle O.S. sindacali firmatarie del protocollo ha chiesto un ulteriore aggiornamento per consultare le federazioni.
Roma, 26/07/07 

per la delegazione trattante
Organizzazione Giudiziaria Ministero della Giustizia
FPCGIL

Nicoletta Grieco

Volantino Inaugurazione dell'anno giudiziario

Inaugurazione dell’anno giudiziario
26 gennaio 2008
LE RAGIONI DEI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA

La giustizia riguarda la sfera essenziale dei diritti di cittadinanza della collettività: il suo funzionamento può determinare lo stato della coesione sociale di un paese.
Il miglioramento dell’efficienza di questa amministrazione e del servizio al cittadino deve essere un obiettivo centrale per ogni soggetto che operi al di fuori di interessi di parte. Il funzionamento della macchina giudiziaria dipende dalle norme, dalle procedure, dall’azione dei magistrati e dall’attività del personale amministrativo che opera al loro fianco.
Sulla giustizia si sono abbattuti nel tempo pesanti processi di ristrutturazione e tagli alle risorse operative che hanno comportato impoverimento di organici e mezzi con conseguente disagio per il servizio, per i magistrati e per i lavoratori. A volte mancano le condizioni minime per operare, molti lavoratori sono precari e impiegati anche in attività delicate come ad esempio l’assistenza tecnica unificata e il servizio di fonoregistrazione in udienza che sono affidati all’esterno, a società private che a volte non garantiscono neanche condizioni di lavoro stabili.
Occorrono segnali certi di un’azione di governo e di politica legislativa che ponga al centro degli interventi di riorganizzazione dell’amministrazione la valorizzazione del lavoro pubblico e dei lavoratori della giustizia.
Tutto questo ad oggi è ancora in attesa di una giusta soluzione per i cittadini e per i lavoratori.
L’amministrazione della giustizia ha sottoscritto un’intesa con le organizzazioni sindacali per la soluzione dell’annoso problema delle riqualificazioni del personale giudiziario e per una riforma organica dell’organizzazione del lavoro che dia reali prospettive di miglioramento del servizio che deve essere reso ai cittadini.
Il DDL governativo che ne permette l’attuazione è stato appena approvato dalla commissione giustizia della Camera dei deputati. Occorre adesso che il suo iter sia accelerato affinché, al più presto, sia possibile dar corso all’indispensabile azione riformatrice in grado di fornire le risorse economiche e gli strumenti normativi nonché un adeguamento degli organici del personale amministrativo e la stabilizzazione di quello precario.

Per queste ragioni :
– Per la riqualificazioni professionale di tutto il personale
– Per la riorganizzazione del lavoro negli uffici giudiziari che porti maggiore efficienza nel servizio
– Per la fine della precarietà e la stabilizzazione dei lavoratori precari
– Per la reinternalizzazione delle attività oggi affidate all’esterno

I lavoratori saranno presenti all’inaugurazione dell’anno giudiziario con presidi e iniziative nelle piazze delle sedi di Corti di Appello

 
 

Anche i lavoratori del Ministero dell'Interno scendono in piazza – Comunicato Stampa

COMUNICATO STAMPA

10 OTTOBRE 2008
ANCHE I LAVORATORI CIVILI
DEL MINISTERO DELL’INTERNO
SCENDONO IN PIAZZA

Nell’ambito delle iniziative di mobilitazione assunte dalle segreterie nazionali CGIL FP, CISL FPS e UIL PA contro l’iniqua manovra economica assunta dal Governo nei confronti dei lavoratori pubblici, che nei fatti comporta una riduzione del salario da sempre in godimento e una limitazione di molti dei diritti, frutto di importanti conquiste sindacali, ad esempio in materia di part-time, venerdì 10 ottobre 2008 anche i lavoratori civili del Ministero dell’Interno si riuniranno in assemblea alle ore 10,30 ed alle ore 12,00 manifesteranno la propria indignazione e protesta nel piazzale antistante l’ingresso del palazzo del Viminale.
Saremo in 2.000 – dichiarano Fabrizio Spinetti, Paolo Bonomo ed Enzo Candalino, coordinatori nazionali CGIL FP, CISL FPS e UIL PA per il Ministero dell’Interno – muniti di bandiere, fischietti e magliette con la scritta “NON SONO UN FANNULLONE”.
Siamo stanchi – continuano i sindacalisti – di questa campagna stampa contro i lavoratori pubblici, che ha un unico scopo: distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica per non parlare dei pesanti tagli operati dal Governo ai servizi pubblici erogati ai cittadini (che per il Ministero dell’Interno potrebbero avere serie ripercussioni, ad esempio in materia di immigrazione), e sulle retribuzioni accessorie dei lavoratori. Non è mai accaduta una cosa del genere, neanche in uno stato di guerra.

Una delegazione della manifestazione – concludono i coordinatori nazionali CGIL FP, CISL FPS e UIL PA – ha chiesto di essere ricevuta dal Ministro dell’Interno. Verrà rappresentato il diffuso malcontento dei lavoratori civili del Viminale, delle Prefetture, delle Questure e degli altri uffici di Polizia. Verrà, altresì richiesto all’On.le Maroni di farsi portavoce nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri della improcrastinabile necessità di aprire un serio tavolo di confronto con le parti sociali sulla riforma della pubblica amministrazione e dei rinnovi contrattuali, abbandonando le facili battute e gli spot populisti.
Roma, 7 ottobre 2008

   CGIL                      CISL                  UIL
Fabrizio SPINETTI    Paolo BONOMO    Enzo CANDALINO

 
 

Comunicato ai lavoratori e alle lavoratrici degli Archivi Notarili

Si è svolta oggi la prevista riunione relativa al regolamento di riorganizzazione e rideterminazione delle dotazioni organiche degli Archivi Notarili.

Abbiamo contestato all’Amministrazione il taglio del 10% alle dotazioni organiche del personale amministrativo e del 15% ai dirigenti, esprimendo la nostra assoluta contrarietà ad una manovra che attraverso tagli indiscriminati crea conseguenze irrimediabili sul servizio reso alla cittadinanza.

Inoltre, il taglio così come effettuato dall’Amministrazione, ci risulta incomprensibile in quanto, come anche preconizzato dal CCNL, l’area I (ex area A) si configura come un’area ad esaurimento nell’ottica di una organizzazione del servizio pubblico basata su una crescente professionalità, mentre il prospetto presentatoci dall’Amministrazione va ad ampliare l’area I a scapito della II e III area, creando un’amministrazione a basso valore e bloccando le prospettive di carriera del personale.

Abbiamo inoltre contestato l’accorpamento del servizio di ispettorato in quanto sul territorio nazionale ciò determinerà una inferiore possibilità di contrattazione territoriale che spesso viene condotta dagli ispettori in mancanza dei dirigenti.

Per questi motivi crediamo sia necessario che tutti i lavoratori vengano informati dello conseguenze gravissime che tale rideterminazione delle dotazioni organiche avrà sul loro lavoro e sul servizio reso alla cittadinanza e della necessità di contrastare questa manovra.

In esito alla riunione abbiamo richiesto notizie sulla situazione della erogazione dei buoni pasto nei lotti 1 e 2, (nord e nord est) che da tempo vengono erogati con insopportabili ritardi: su questo punto il direttore generale ha risposto di non essere aggiornato ma ha comunque preso l’impegno a darci notizie in merito nel corso della settimana, dopo aver acquisito le informazioni necessarie.

Invitiamo tutti a manifestare il proprio dissenso e far sentire la propria voce attraverso le azioni di lotta che organizzeremo su tutto il territorio nazionale.

Roma, 17/11/08

La coordinatrice Nazionale FPCGIL
O.G e Archivi Notarili

Nicoletta Grieco

 

 

Riunione del 9 dicembre

Nonostante la richiesta di rinvio fatta all’Amministrazione dalla maggioranza delle OO.SS la parte pubblica, dimostrando ancora una volta il suo disprezzo per le richieste di chi rappresenta la maggioranza dei lavoratori, non ha ritenuto di accogliere la richiesta e ha deciso di non rinviare l’incontro, che si è dunque svolto ieri nel pomeriggio.

Ci siamo recati comunque alla riunione per senso di responsabilità ma non c’è stata una risposta soddisfacente alle nostre contestazioni da parte dell’Amministrazione sulla proposta di Ordinamento professionale.

Le modifiche apportate dall’Amministrazione sono puramente formali e non cambiano il fatto che la proposta viola il CCNL 2006/09 dequalificando i lavoratori e separando le funzioni delle figure professionali.

La proposta è stata nuovamente respinta unitariamente dalla OO.SS che oggi parteciperanno alle assemblee contemporanee in tutta Italia e la riunione è stata aggiornata alla prossima settimana.

E’ pertanto indispensabile, per contrastare il progetto distruttivo della Amministrazione, continuare nel percorso unitario di lotta, partecipare compattamente alle assemblee di oggi e alla manifestazione nazionale che si terrà il 16-12-09 a Montecitorio alle ore 15.00 organizzata dalla FPCGIL insieme alla UILPA, RdB e FLP.

Siete tutti invitati a partecipare e a fare sentire forte e chiaro il vostro dissenso.

Roma, 10-12-09

Nicoletta Grieco
Coordinatrice Nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

 
 

 

Incontro con il Ministero del 12 dicembre

 
In data 12 dicembre 2006 sono proseguiti gli incontri tra amministrazione e OO.SS. sullo schema di decreto di individuazione degli uffici dirigenziali non generali del Ministero della Salute. Per l’amministrazione erano presenti il Sottosegretario dott. Zucchelli e il direttore generale del personale.
Come concordato nella precedente riunione del 6 u.s., è stato riproposto il decreto ministeriale con le seguenti modifiche rispetto al 6 novembre: riferimento al nuovo CCNL dell’area I firmato il 21.4.2006 e abrogazione dell’art. 13 D.M. 12 settembre 2003 e successive modificazioni. Il testo relativo al IV dipartimento è rimasto immutato. Il DM è stato siglato dalle OO.SS. che hanno condiviso anche un documento relativo alla programmazione della concertazione per l’assegnazione degli incarichi dirigenziali.
La FPCGIL ha sottoscritto l’accordo di massima, già concordato nella precedente riunione.
Il documento prevede:
l’emanazione entro il 20 dicembre del bando per gli incarichi scaduti, relativi agli uffici non generali attualmente coperti; immediato avvio del negoziato per la definizione di criteri e procedure per il conferimento degli incarichi a tutti i dirigenti, come previsto dal contratto; recepimento della relativa regolamentazione con apposito decreto entro e non oltre il 31 gennaio 2007; emanazione del bando per i nuovi incarichi, dopo il necessario perfezionamento del DM e pesatura di tutti gli incarichi; abrogazione del DM 17.5.01 a decorrere dal 1.2.2007.
La concertazione inizierà il 19 dicembre p.v. ore 17,30.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Nota su riqualificazione e protocollo d'intesa

 

Ai lavoratori e alle lavoratrici della Giustizia

Si è svolta oggi la riunione con il Sottosegretario Li Gotti a seguito della richiesta unitaria dei firmatari del protocollo di intesa per avere chiarificazioni in relazione al ddl sull’istituzione dell’ufficio per il processo e la collocazione del personale giudiziario.
Il Sottosegretario ha dichiarato di non poter ancora fornire un testo definitivo in quanto il ddl deve essere ancora firmato dal Presidente della Repubblica, tuttavia, viste le indiscrezioni sul testo che hanno creato allarme tra i lavoratori, ha voluto precisare che il ddl possiede delle caratteristiche di forte positività relativamente allo stanziamento di risorse, alle nuove assunzioni, al nuovo modello organizzativo e alle procedure di innovazione; per quanto concerne la ricollocazione del personale al momento il testo, a causa delle questioni sollevate a proposito della garanzia del congruo accesso dall’esterno, non rispetta i numeri stabiliti nel protocollo di intesa pur contenendo la copertura finanziaria necessaria a effettuare tutti i passaggi. Su questo punto il Sottosegretario si è dichiarato pronto a difendere gli intendimenti del protocollo e fiducioso che nella fase parlamentare vengano superati gli ostacoli.
Sulle questioni di costituzionalità, legate soprattutto ai passaggi di area, abbiamo indicato come queste siano superabili se si tiene conto delle assunzioni fatte dalla firma del Contratto Integrativo ad oggi, che sommate alle 2800 autorizzazioni contenute nel protocollo, sono più che sufficienti a stabilire un rapporto congruo con le assunzioni riservate all’esterno.
Su questo punto abbiamo ribadito la nostra convinzione a sostenere con fermezza quanto pattuito nel protocollo relativamente alle progressioni professionali, che devono riguardare tutto il personale in possesso dei requisiti concordati nel protocollo di intesa.
Sempre basandoci sulle indiscrezioni abbiamo segnalato che il ddl non rispetterebbe il protocollo per quanto concerne la parte relativa ai tirocinanti legali: abbiamo inoltre ribadito che le procedure relative a tutte le progressioni professionali devono essere demandate interamente dal ddl alla contrattazione integrativa.
Abbiamo chiesto conto all’Amministrazione inoltre di cosa intendesse il ddl per contestualità tra le procedure relative alle assunzioni e le progressioni professionali e ci è stato risposto che si intende la lettera di comunicazione alla Funzione Pubblica con le quali queste verrebbero avviate, quindi tempi piuttosto ristretti.
Abbiamo infine chiesto al Sottosegretario di convocarci non appena il testo del ddl sarà disponibile per verificare i miglioramenti al ddl e far contestualmente partire il tavolo negoziale che si occuperà di definire le progressioni e modificare i profili professionali, anche in considerazione delle trattative in corso all’ARAN per la firma del CCNL che prevedono un nuovo ordinamento professionale per il comparto Ministeri.
Il sottosegretario si è dichiarato disponibile ed ha ribadito di voler fermamente raggiungere, di concerto con le OO.SS, l’obiettivo insieme stabilito con il protocollo di intesa di novembre.
Roma, 6 giugno 2007

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Comunicato su CCNI 2008 – incontro del 16 ottobre con l'amministrazione

 
Contratto Integrativo 2008

Giovedì 16 ottobre 2008 nel tardo pomeriggio è terminato un lungo incontro OOSS Amministrazione in merito all’Ipotesi di accordo del contratto integrativo di ente per il corrente anno.
Si è arrivati al termine della riunione su un testo largamente condivisibile ma da precisare meglio in alcuni punti, per cui si ha un fondato convincimento che nella prossima riunione l’ipotesi di contratto possa essere siglata. Lo slittamento di una settimana non arrecherà nessun pregiudizio circa il pagamento dell’acconto di novembre. Abbiamo preferito percorrere questa strada contro chi voleva firmare subito la sola parte economica per vincolare l’Amministrazione anche per la parte normativa con precisi impegni contrattuali che riguardano il nostro sviluppo professionale.
All’inizio della riunione è stato chiesto di procedere alla chiusura di tutte le code contrattuali relative al Ccie 2007 e l’apertura della fase negoziale integrativa per la Dirigenza ed Professionisti, rilevando come ancora una volta sia stata elusa la contestualità dell’apertura delle trattative.
La parte iniziale dei lavori è stata dedicata all’esame della costituzione del fondo, prioritario per Cgil Cisl Uil è di attivare tutte le fonti di finanziamento contrattualmente previste, pur sapendo del blocco del 2004, soprattutto in previsione dell’anno prossimo.

Il CCN Integrativo in linea con i principi enunciati e condivisi attraverso il Memorandum sottoscritto fra Governo e Parti sociali, in gran parte recepiti nel CCNL 2006/2009, tende a favorire lo sviluppo di politiche di incentivazione della produttività in grado di creare un più stretto rapporto tra attività di misurazione/valutazione dei risultati raggiunti e l’apporto lavorativo collettivo ed individuale al raggiungimento degli stessi, anche attraverso la destinazione, in via sperimentale, di risorse variabili del Fondo unico di Ente che premino il merito e l’impegno individuale nonché l’efficacia dell’azione amministrativa in relazione al grado di soddisfazione dell’utenza; è suddiviso in due parti, una parte economica ed una parte normativa.
Nella parte economica ci prefiggiamo di realizzare piani produttivi che assicurino prestazioni sempre più rispondenti alle accresciute necessità che fanno capo ai cittadini.

–  Il Progetto generale è finalizzato alla realizzazione degli obiettivi di produttività e qualità del servizio definiti a livello nazionale per tutte le Strutture e assegnati dal Direttore Generale con determinazione n. 59 del 7 aprile 2008 ai Dirigenti Generali.
– Il fondo 2008 è leggermente superiore a quello del 2007
– Il Piano di produzione 2008, in rapporto di continuità con il 2007, è caratterizzato dall’entrata in funzione delle nuove procedure informatiche
– I Progetti decentrati sono definiti a livello di singola Direzione Centrale, Ufficio compartimentale,Sede provinciale/territoriale e Struttura Sociale e assorbono l’articolazione prevista nel CCIE 2007 di Progetti speciali compartimentali e Progetti locali.
– Gli accordi decentrati vengono definiti in relazione alle linee-guida dettate dalle Direzioni Compartimentali o Direzioni centrali di riferimento e devono rispettare i criteri di carattere generale individuati in sede di contrattazione integrativa nazionale.
– A tali progetti vengono destinate risorse non inferiori al 20% di quelle stanziate per la produttività collettiva.
– Su questi progetti tutte le attività di verifica degli accordi, monitoraggio e controllo saranno effettuate dalle Direzioni compartimentali o dalle rispettive Direzioni Centrali.
– Sui progetti locali dovrà essere fatto uno sforzo in termine di individuazione degli stessi sia rispetto alle priorità che alla individuazione dei singoli apporti, escludendo qualsiasi ipotesi di ore aggiuntive che come abbiamo visto nel passato non sono state mai risolutive.

 * revisione del sistema indennitario alla luce della definizione del nuovo sistema professionale e dell’individuazione di ruoli e competenze funzionali all’organizzazione; 
  * revisione degli istituti contrattuali di carattere economico non direttamente collegati alla produttività collettiva (straordinario, sostegno operativo, ecc
 * Conferma degli indicatori di efficientamento.

Per la parte normativa si prevede:
– la disciplina per il conferimento delle mansioni superiori; 
–  l’individuazione delle procedure di valutazione del personale intese quale strumento in grado di valorizzare le competenze e le capacità di sviluppo, con particolare riferimento alla valutazione della prestazione e dell’apporto individuale correlate alle politiche di incentivazione della produttività; 
– lo sviluppo di un sistema formativo per il miglioramento delle competenze individuali e dell’organizzazione in relazione alle priorità, agli obiettivi e alle strategie dell’Ente; 
– l’aggiornamento del Protocollo delle Relazioni Sindacali specie per quanto attiene i processi di esternalizzazione;
– ampliamento come metodo diffuso dell’utilizzo di un sistema di indicatori per la misurazione e la verifica delle prestazioni/servizi erogati sia in termini di realizzazione sia con riguardo al grado di soddisfazione degli utenti in un’ottica di miglioramento continuo dell’organizzazione e di razionalizzazione delle attività.
– Progressione economiche del personale.

Roma, 17/10/2008

Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella

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