Roma, 13/07/10
TRA TUTTE LE NOTIZIE CHE GIRANO
NON SI SA PIU’ DOVE STA LA VERITA’
Negli ultimi giorni riceviamo telefonate da tutta Italia con le notizie più disparate: “E’ vero che entro luglio ci pagano il 30% del Fua?” “E’ vero che l’Amministrazione ha emanato una circolare per i conteggi e adesso prendiamo il Fua?”.
A causa di ‘informazione deviata’, peraltro piuttosto attuale nel nostro paese, i lavoratori della giustizia non sanno più dov’è la verità.
A questo punto vogliamo dirvi quello che sappiamo noi, in qualità di sindacato accreditato a partecipare alle trattative nazionali ufficiali.
Lo scorso dicembre è stato firmato un accordo dall’Amministrazione dalla CISL e dall’Unsa, che alla fine di febbraio la Funzione Pubblica ha rimandato indietro con alcuni rilievi; il 2 marzo è stato nuovamente firmato un altro accordo che pretendeva di superare quei rilievi; durante la riunione del 10 giugno scorso abbiamo appreso dal Capo Dipartimento che il meraviglioso accordo non aveva nuovamente passato il vaglio degli organi di controllo, dimostrando un evidente pressapochismo, e bisognava dunque, in fretta e furia, farne un altro. Il nuovo Accordo è stato ovviamente controfirmato dai vecchi firmatari sempre il 10 giugno.
Ad oggi non vi sono state riunioni né sono stati firmati accordi che permettano che le somme residue del FUA (circa 12 milioni, dunque 130 € procapite in media) vengano erogate, e se l’amministrazione ha chiesto di fare i conteggi per il calcolo delle indennità lo fa o per ‘tirarsi avanti’, visto lo spaventoso ritardo colpevole, oppure, se dobbiamo essere maliziosi, per far star buoni gli scalpitanti lavoratori che non vedono corrisposto il loro premio di produttività come gli altri anni.
D’atra parte la circolare stessa dice che i conteggi sono preventivi ma che non si potrà procedere a erogare alcuna somma senza un accordo.
Le somme sono quelle che abbiamo su riportato visto che, grazie al nuovo contratto integrativo, il fua verrà completamente svuotato.
Per quanto riguarda le altre notizie, sul 30% o altro, quello che possiamo dirvi è che non siamo stati convocati per discutere di nulla relativo al FUA 2008, 2009 e 2010: se qualcuno è più informato di noi vuol dire che fa trattative non trasparenti.
Vista la performance, effettivamente non proprio brillante, messa in atto sino ad oggi, non c’è da stare troppo tranquilli: altri pasticci potrebbero profilarsi all’orizzonte.
La coordinatrice nazionale FPCGIL
Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Si è svolta ieri la riunione con all’ordine del giorno la firma definitiva del Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia e il residuo del Fua 2008, Fua 2009 e Fua 2010.
Abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà ad un Contratto Integrativo che prevede un Ordinamento Professionale che, oltre a demansionare e dequalificare i lavoratori, creerà un grave danno al funzionamento della giustizia: chi ha firmato questo Contratto si assume la responsabilità di bloccare le attività degli uffici giudiziari.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione, in qualità di datore di lavoro, di dare immediate disposizioni ai lavoratori, tramite i Dirigenti e i Capi degli Uffici, sulle nuove mansioni stabilite dall’Ordinamento.
Da parte nostra abbiamo dichiarato che continueremo la nostra battaglia contro un Contratto ingiusto e sbagliato.
Sui fantasiosi criteri di distribuzione del fua forniti dall’Amministrazione abbiamo contestato nel dettaglio i punti in netto contrasto con il CCNL 2006/09 evidenziando come gli stessi tendono alla valutazione della persona e della personalità, nella totale discrezionalità del Dirigente e del Capo dell’ufficio, e non del lavoro svolto.
Abbiamo comunque denunciato l’inapplicabilità di tali criteri in quanto non si può applicare alcun criterio di valutazione individuale su prestazioni già effettuate e abbiamo proposto unitariamente una bozza alternativa di accordo che prevede criteri oggettivi di distribuzione in linea con il CCNL 2006/09.
L’Amministrazione ha chiesto un rinvio della discussione ad oggi alle 15 per esaminare la proposta unitaria.
Vi terremo informati sugli sviluppi della questione.
Vi forniamo in allegato un vademecum sintetico sui cambiamenti sostanziali previsti dal nuovo Ordinamento professionale.
Roma, 30 luglio 2010
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
BLOB!
Dal 20 dicembre è soppresso in questo Istituto l’Ufficio Formazione, passato a miglior vita senza la benché minima valutazione degli effetti di questa operazione.
Infatti, l’Amministrazione è più preoccupata di emanare gli atti ufficiali di assegnazione dei Dirigenti alle strutture che di individuare i compiti e le funzioni che dovranno svolgere. Ha più a cuore il numero delle Direzioni Generali Centrali che la sorte di lavoratori che da un giorno all’altro si trovano spostati, trasferiti, traslocati senza saperne assolutamente nulla. E’ più ansiosa di salvaguardare il posto dirigenziale nella segreteria del Magistrato della Corte dei Conti che di garantire le funzioni a favore della crescita professionale dei lavoratori.
Eppure sulla portata e l’impegno da spendere sulla formazione nessuno in questo Ente sembra avere alcun dubbio: proprio nel CCIE 2010 tutte le OO.SS. e la delegazione di parte pubblica hanno condiviso e promosso un sistema di formazione permanente per l’aggiornamento continuo delle competenze istituzionali per tutti i lavoratori.
E allora qual è la logica e quali le scelte strategiche nel far sparire la formazione?
L’Istituto si riorganizza cancellando con un colpo di spugna, progetti e professionalità su cui da anni ha investito per lo sviluppo del suo personale? E questo riguarda solo il centro o ha effetti anche sul territorio?
Si punta all’ennesimo pasto di appalti esterni? Di consulenze? Di dirigenti usciti dal cappello magico?
In via di principio trasformazioni e riorganizzazioni non sono da avversare quando sono il punto di sintesi di un miglioramento condiviso tra l’Ente ed i lavoratori.
Ma qui oggi più che in presenza di una strategia sembra essere in balia di uno sbando generale: non è fissata alcuna strada da percorrere, nessuna decisione da prendere, nessuna esperienza individuale e capacità professionale da riconoscere, proteggere, valorizzare.
C’è solo tanta confusione a cui sopravvivere !?
Roma 21/12/2010
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Inpdap
Marinella Perrini
Roma, 7 gennaio 2008
Approvata l’Ipotesi di CCIE per il personale delle Aree A, B, C e del ruolo ad esaurimento – anno 2007.
Nota a firma di Rossana Dettori, Segretaria nazionale Fp Cgil e Massimo Cozza Segretario Nazionale FPCGIL Medici
Ieri sono riprese le trattative all’Aran per il rinnovo del contratto 2006-2009 dei dirigenti medici, veterinari e STPA della sanità pubblica.
Al tavolo è emersa la volontà comune di chiudere in tempi ristretti la parte economica relativa al biennio 2006-2007, destinando la stragrande maggioranza dell’aumento del 4,85% sulla parte fondamentale della retribuzione, costituita dal tabellare e dalla posizione.
E’ con soddisfazione che questa volta anche le altre sigle sindacali hanno condiviso la linea coerentemente portata già avanti dalla FPCGIL Medici e dalla FPCGIL per il biennio 2004-2005, quella cioè di destinare la stragrande maggioranza delle risorse nella retribuzione fondamentale – subito esigibile e valida per la pensione e la liquidazione – trattandosi di un contratto già scaduto.
Pochi i punti normativi che l’Aran ha proposto di inserire subito nel contratto: orario di lavoro, procedimenti disciplinari, sistema degli incarichi e contrattazione aziendale.
L’Aran ha inoltre proposto di affrontare compiutamente, in una successiva sequenza contrattuale, i temi delle relazioni sindacali, del riordino degli incarichi, della flessibilità del rapporto di lavoro, della formazione, del risk management e dei rapporti con i medici in formazione specialistica.
La FPCGIL Medici e la FPCGIL hanno in particolare evidenziato l’urgenza di definire le migliori modalità per una corretta applicazione del principio europeo del diritto al riposo, a tutela della qualità e della sicurezza del lavoro medico- veterinario e STPA.
La FPCGIL Medici e la FPCGIL hanno anche chiesto di affrontare ulteriori due punti relativi al recepimento della legge 120 sulla libera professione, al fine di consentire una sua adeguata applicazione aziendale, ed alle pari opportunità, per il superamento delle penalizzazioni delle donne negli incarichi, nella formazione e nelle stesse condizioni di lavoro nell’ambito della area dirigenziale medico-veterinaria e STPA.
In particolare sul tavolo della Dirigenza STPA la FPCGIL ha chiesto di affrontare in questa tornata contrattuale le questioni relative all’applicazione della legge 251, che definisce le modalità di accesso alla dirigenza da parte delle professioni sanitarie del Comparto.
Adesso, subito dopo la necessaria approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dell’atto di indirizzo integrativo in calendario per domani, ci sono le condizioni per chiudere entro la metà di aprile la prima parte del contratto.
Rossana Dettori
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Massimo Cozza
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Segretaria Nazionale FPCGIL
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Segretario Nazionale FPCGIL Medici
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Roma, 27 marzo 2008
Il Gabinetto del Ministro Per la Giustizia ha presentato oggi ai Capi dei Dipartimenti la proposta di DPR per la riorganizzazione dell’ amministrazione centrale e periferica del Ministero della Giustizia.
La proposta presentata per la Giustizia Minorile è oggettivamente non funzionale ed aumenta la confusione tra competenze. I Servizi minorili della giustizia sono stati posti alle dipendenze di quattro dipartimenti:
* Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria per la gestione del personale di Polizia Penitenziaria e i relativi mezzi e equipaggiamenti;
* Dipartimento dell’ Organizzazione Giudiziaria e Direzioni regionali ed interregionali del DOG per la gestione del personale civile, le risorse materiali e la gestione dei piani di intervento per i minorenni;
* Dipartimento per la Giustizia Minorile per la gestione dell’istituto superiore di formazione, per le autorità centrali e gli indirizzi delle politiche di intervento dei Servizio minorili;
* Dipartimento per gli Affari Giudiziari per la gestione del contenzioso civile.
L’ organizzazione prevista per la giustizia minorile non solo diventa farraginosa, inefficiente e sembra non essere in grado di perseguire le specifiche finalità istituzionali, ma soprattutto vanifica l’autonomia di uno dei pochi settori della giustizia che si sono dimostrati in grado di rispondere positivamente ai mandati istituzionali: ricordiamo la residualità della carcerazione e la positiva azione che gli interventi dei servizi minorili svolgono per la riduzione della recidiva. Tanto più in un periodo in cui provengono dai contesti minorili europei segnali allarmanti, facciamo riferimento anche a quanto sta attualmente accadendo in Inghilterra.
E’ paradossale, peraltro, che proprio nel momento in cui si intende estendere alcuni strumenti della giustizia minorile alla giustizia penale generale – messa alla prova – mediazione penale – irrilevanza del fatto – si depotenzino proprio quei servizi che hanno efficacemente contribuito alla positiva realizzazione degli stessi.
La gravità delle proposte prospettate trovano il fermo dissenso della FPCGIL e quello del personale della giustizia minorile. Chiediamo al Sig. Ministro della Giustizia di convocare urgentemente un incontro con i sindacati, convinti che la fondatezza delle nostre osservazioni possa condurre alla modifica del DPR.
Roma, 25 ottobre 2008
Il Coordinatore nazionale
FP CGIL Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
Coordinamento Nazionale FP CGIL -Corte dei conti
Pensare agli altri oltre che a se stessi,
al futuro oltre che al presente
Vittorio Foa
100.000 PERSONE A BOLOGNA;
70.000 PERSONE A NAPOLI;
70.000 PERSONE A MILANO;
40.000 PERSONE A ROMA;
20.000 PERSONE A L’AQUILA;
80.000 IN TUTTO IL VENETO
….E VIA DI SEGUITO IN TUTTE LE PROVINCE D’ITALIA
UN MILIONE IN PIAZZA
TANTI ERAVAMO VENERDÌ IN PIAZZA PER DIRE NO
ALLA MANOVRA SBAGLIATA DEL GOVERNO.
TASSIAMO LE RENDITE;FACCIAMO PAGARE, PIU’ DEL 5%, CHI HA CONDONATO I CAPITALI; CHI HA REDDITI SOPRA I 150 MILA EURO. SI RISPETTINO I CONTRATTI E NON SI RICATTINO I LAVORATORI.
QUESTE LE PROPOSTE DELLA CGIL
NOI NON CI RASSEGNIAMO; LA MANOVRA SI PUO’ E SI DEVE CAMBIARE. NON POSSONO E NON DEBBONO PAGARE SOLO E SEMPRE GLI STESSI.
LA CGIL DELLA CORTE DEI CONTI RINGRAZIA TUTTE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI CHE CON LA LORO PARTECIPAZIONE HANNO CONTRIBUITO ALLA RIUSCITA DELLO SCIOPERO ED INVITA I COLLEGHI DEL PIEMONTE, DELLA LIGURIA E DELLA TOSCANA A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO CHE NELLE LORO REGIONI SI TERRA’VENERDI’ 2 LUGLIO .
MICHELE PIETRAFESA
Roma, 8 settembre 2010
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento
Presidente Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale
E della Formazione
Dr.ssa Carolina Fontecchia
OGGETTO: Disposizioni di Dirigenti e Capi degli Uffici sul nuovo ordinamento professionale e refusi vari.
Siamo certi che siate a conoscenza del caos in cui avete gettato gli uffici giudiziari con la firma, insieme a CISL, UNSA-SAG ed Intesa, del Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia, Organizzazione Giudiziaria.
In merito a ciò vi rammentiamo che nel nuovo Ordinamento, da noi contestato, avete separato le figure professionali prima collocate su due aree, come quella del cancelliere, dell’ufficiale giudiziario, dell’esperto informatico etc.
Vi segnaliamo che alcuni Dirigenti e Capi degli Uffici stanno diramando disposizioni in cui affermano che l’attività dell’odierno cancelliere (ex B3) rimane praticamente invariata, comprendendo anche ‘gli atti che la legge attribuisce alla competenza del cancelliere’ nel presente ordinamento da voi collocati in III area nelle mansioni dell’attuale ‘funzionario giudiziario’.
Il CCNL 2006/09 stabilisce all’art. 7 e all’art. 8 che lo stesso lavoro non può stare su due aree diverse e che ogni profilo è unico per l’attività svolta.
Poiché il nuovo ordinamento, invece di ricomporre il profilo in un’unica
area, lo ha diviso su due aree diverse, ne consegue che il lavoro deve
essere nettamente differenziato e che non è possibile ricorrere alla
interfungibilità nell’ambito di diverse figure professionali collocate su aree diverse.
Tale interpretazione è altresì sostenuta da una nota ufficiale di una Organizzazione Sindacale firmataria, che ha dunque condiviso con voi l’ordinamento, in cui l’attività summenzionata viene fatta chiaramente rientrare nello svolgimento di mansioni superiori secondo il nuovo ordinamento (Cisl- Giustizia news 2010_161) .
Pertanto vi chiediamo, in qualità di diretti artefici del caos di cui sono preda gli uffici, di intervenire immediatamente presso i dirigenti perché rispettino le norme contrattuali e, in caso ciò si renda necessario, attribuiscano, come dovuto, le mansioni superiori agli ex B3, per il relativo trattamento economico.
Vi ricordiamo che è vostro preciso compito specificare per ogni figura professionale le attività concretamente esigibili.
La scarsa chiarezza del bando e del Contratto fanno sì che non siano chiare le regole di partecipazione alla procedura e ci è stato riferito che il call-center spesso non è in grado di dare risposte soddisfacenti ai lavoratori perché non ancora in possesso di tutte le informazioni.
Inoltre come da noi già segnalato in sede di contrattazione, per quanto concerne la figura del ‘funzionario linguistico’, nel bando e nel contratto viene richiesto come titolo di accesso dall’esterno il diploma di laurea breve o vecchio ordinamento in lingue “altresì il diploma di scuola di interpreti per almeno due lingue”. Vi facciamo notare che tale diploma di scuola di interpreti non esiste più e che questo sarebbe l’unico profilo di III area per cui viene richiesto un ulteriore titolo oltre alla laurea.
Siamo certi che si tratti di un mero refuso linguistico, e che abbiate voluto intendere l'”altresì” al posto di “ovvero”, tuttavia vi chiediamo di provvedere immediatamente alla correzione dell’errore per evitare errori nella valutazione dei titoli.
Nel provvedimento di inquadramento del 3 agosto 2010 relativo agli assistenti linguistici vi è un altro grossolano refuso al paragrafo 9, ove si legge figura dell’esperto informatico evidentemente confusa con quella dell’esperto linguistico.
Attendiamo immediate risposte da parte vostra,
La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
A TUTTI I LAVORATORI
I Coordinatori Nazionali di CGIL UIL CISAL e RDB continuano il presidio dell’ufficio del Direttore Generale.
Nel frattempo è giunta la nota del Ministero dell’Economia relativa al CCNI 2009 delle aree.
Sembra confermato il taglio al fondo di ente per un ammontare di circa 12 milioni.
I responsabili sindacali proseguiranno il presidio finché non otterranno la nota di sospensione degli effetti del messaggio 24667 e della circolare 129 come già comunicato in precedenza.
Contemporaneamente alcuni lavoratori e delegati stanno presidiando il secondo piano della direzione generale esponendo lo striscione della manifestazione del 1° ottobre “L’INPS è anche tuo. Difendiamolo insieme”.
Roma, 7 ottobre 2010
A TUTTI I LAVORATORI
F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
f.to O. CIARROCCHI f.to A. PETRICCA f.to A. GIAMBELLI l.to L. ROMAGNOLI
Di seguito, in allegato, l’ennesima lettera indirizzata all’ “onorevole” signor Ministro, in cui lamentiamo l’ennesimo disservizio e lo invitiamo ancora una volta ad utilizzare un pò del suo prezioso tempo anche per i lavoratori del dicastero a lui affidato.
Comunque considerate le pessime relazioni sindacali che il Ministro e tutto il suo staff hanno voluto istaurare nonché la precaria situazione in cui langue tutto il ministero credo che sia necessario e non più procrastinabile pensare ad altre e più incisive azioni sindacali.
In attesa di vostri commenti e/o suggerimenti vi saluto fraternamente
Francesco Di Carlo
FP CGIL CISL FPS UILPA
Roma, 23 maggio 2007
On.le Paolo Gentiloni
Ministro delle Comunicazioni
Onorevole signor Ministro,
nel corso dell’incontro svoltosi in data 23 febbraio c.a. tra il segretario generale e le scriventi organizzazioni sindacali, fummo rassicurati circa la corresponsione dell’acconto del fondo unico di amministrazione anno 2006 entro il mese di maggio 2007.
A tutto oggi costatiamo stupiti ed increduli l’indisponibilità di cassa di tali fondi e dei fondi relativi alle competenze accessorie anno 2007.
Giova ricordare che i compensi relativi al fondo unico di amministrazione per la loro natura e costituzione, al pari dello stipendio, appartengono ai lavoratori di questo Ministero.
Di converso solo ad alcuni lavoratori sono corrisposte correttamente e puntualmente tutte le risorse economiche spettanti, come ad esempio l’indennità accessoria di diretta collaborazione all’opera del ministro o la retribuzione di risultato dei dirigenti, pattuita nell’accordo stipulato il 19 dicembre 2006 e tempestivamente corrisposta nel dicembre 2006.
E’ ovvio che tutto questo nonché il grave e ingiustificato ritardo nella corresponsione di quanto spettante determina ed acuisce il malumore e la totale sfiducia dei lavoratori del ministero oltre che sull’azione amministrativa anche sul Suo operato.
Alla luce di quanto esposto le chiediamo un Suo diretto ed autorevole intervento per risolvere le problematiche rappresentate e di informare cortesemente le scriventi sulla data certa di esigibilità degli accordi in parola sottoscritti dalle parti in data 20 luglio 2006.
FP CGIL
CISL FPS
UILPA
Francesco di Carlo
Carlo Filacchioni
Sebastiano Ferraro
Roma, 12.10.2007
Al Ministro della Giustizia
Clemente Mastella
Al Sottosegretario di Stato
Luigi Li Gotti
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli
La CGIL FP ha più volte sostenuto le ragioni dei lavoratori a tempo determinato assunti ex D.Lgs. 368/2001 che, in alcuni casi, hanno maturato quasi tre anni di esperienza lavorativa negli ultimi cinque anni ma per pochi mesi perdono il requisito di cui alla finanziaria 2007 per la stabilizzazione; gli stessi lavoratori si sono visti inoltre esclusi, nonostante come O.S. avessimo presentato una proposta che avrebbe salvaguardato l’esperienza acquisita, dagli ultimi contratti a 7 mesi.
In considerazione della loro situazione, della professionalità maturata, dell’età adulta di questi lavoratori chiediamo all’Amministrazione di fare quanto in suo potere per indire un concorso a titoli ed esami, per un numero di posti da concordare, con contratto a t.d. per un massimo di 36 mesi, in cui tra i titoli di ammissione ci sia il requisito di aver prestato almeno 7 mesi di servizio presso l’Amministrazione della giustizia.
La fattibilità di tale operazione è confermata dal fatto che recentemente è stata fatta analoga procedura al Ministero degli interni per i lavoratori interinali che lavoravano presso le prefetture.
Inoltre rammentiamo che nell’ambito dell’operazione ‘Patto Calabria Sicura” avete proceduto, nonostante le proteste nostre e della struttura territoriale della FPCGIL per violazione delle regole contrattuali, all’assunzione di 60 lavoratori interinali con contratto a t.d. per un anno che, a quanto ci risulta, non hanno dovuto sostenere alcun concorso come invece chiediamo in questo caso.
A nostro avviso, trattandosi di una operazione economica di modesta entità, tale richiesta può essere fatta in deroga a quanto previsto nella finanziaria 2008 in considerazione della grave situazione di carenza organica degli uffici giudiziari e nel contesto di un progetto di miglioramento dell’efficienza della giustizia in Italia.
In questo modo, nel rispetto delle regole per l’accesso al p.i., si può dare una risposta concreta alle aspettative di questi lavoratori e contemporaneamente acquisire personale già formato di fondamentale supporto all’attività del personale interno, le cui condizioni lavorative sono a voi certamente note.
Per la delegazione trattante
Organizzazione Giudiziaria
Ministero della Giustizia FP CGIL
Nicoletta Grieco
Roma, 16 novembre 2007
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli
OGGETTO: Sistema Informativo della Cognizione Penale (SICP)
Integrazione sistemi informatici
Con nota del Ministero della Giustizia – DGSIA del 5/11/2007, si comunicava agli Uffici di individuare entro il 20 c.m del personale appartenente al profilo di Cancelliere C3 – C2 o C1 per essere designato quale formatore per la formazione a cascata in tutti gli Uffici Giudiziari.
Tale richiesta comporta per gli Uffici di piccole dimensione ( Tribunali e Procure ) in cui si registrano gravi carenze di organico e dove le poche unità presenti riescono con difficoltà a garantire i servizi un notevole disagio, nei casi più gravi l’assenza di personale addetto a particolari servizi causerà il blocco totale degli stessi.
Le chiediamo quindi di voler prevedere per tali Uffici la possibilità di concordare in sede distrettuale, con i rispettivi capi degli Uffici, l’ opportunità di far partecipare ulteriori unità dagli Uffici in cui è presente un elevato numero di dipendenti dell’area C.
Atteso la scadenza imminente ( 20.11.2007 ) per comunicare i nominativi dei funzionari, Le chiediamo di intervenire con urgenza.
per la Delegazione Nazionale Trattante
Luciano Rigaglia