Giustizia: il Ministro Alfano non è interessato ad accelerare i tempi dei processi – Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale FPCGIL

Una riforma sbagliata, non finalizzata ad accelerare i tempi dei processi: questa è la proposta presentata dal Ministro Alfano. Ma il Ministro non si smentisce: in questi due anni ha dimostrato totale disinteresse ai veri problemi della giustizia ed al suo funzionamento. Gli uffici giudiziari sono nel caos a causa delle gravissime carenze organiche ed organizzative e, dallo scorso luglio, a causa di un ordinamento professionale voluto dal Ministro e dalla minoranza delle Organizzazioni Sindacali, sono state sottratte mansioni a 7900 cancellieri e a 1800 ufficiali giudiziari e ciò impedisce la prosecuzione dell’attività ordinaria. Ma di quale riforma si può parlare in queste condizioni? Molti uffici sono prossimi alla chiusura e il Ministro blatera di riforma ‘per i cittadini’. I cittadini devono sapere che con questa riforma il governo ha un unico scopo: affossare per sempre la giustizia e stravolgere i principi fondanti della Carta Costituzionale limitando l’autonomia della magistratura.

Roma, 26 ottobre 2010

 
 
 

 
 

 
A voi una sentenza che a Firenze ha dato ragione ad una lavoratrice sulla revoca arbitraria del part- time, sperando che possa esservi utile. Nell’incontro con il Direttore Gnerale abbiamo ribadito la necessità di un incontro anche per evitare un inutile contenzioso.

Buon Lavoro

FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco

 
 

 

Nota a seguito dell'incontro di oggi sui criteri di conferimento posizioni organizzative ai sensi dell'art. 14

Ai lavoratori e alle lavoratrici del Ministero delle Comunicazioni

Si è svolta questo pomeriggio la prevista riunione sui criteri per l’individuazione e il conferimento delle posizioni organizzative ai sensi dell’art. 14 del contratto integrativo.
L’amministrazione ha presentato una bozza che riportiamo nei suoi tratti essenziali:

Organi centrali
1000 euro per ogni subarticolazione o posizione di staff individuata.
Tale somma è maggiorata del 15% per i funzionari di staff o che ricoprono subarticolazioni appartenenti alla posizione economica C3 o C3 super alla data del 31.12.2001, per la maggiore professionalità acquisita.

Organi periferici
Per ciascuna delle quattro subarticolazioni di ogni Ispettorato Territoriale, così come istituite dall’art.8 comma 6 del DM 16.12.2004 di Riorganizzazione del Ministero delle Comunicazioni, in considerazione che le stesse hanno anche rilevanza esterna l’importo di 1000 euro è incrementato del 10%. Inoltre la quota base di 1000 euro sarà maggiorata del 15% per i funzionari che ricoprono subarticolazioni appartenenti alla posizione economica C3 e C3 super alla data del 31.12.2001 per la maggiore professionalità acquisita.

Abbiamo in via preliminare obiettato che il termine per il conferimento delle posizioni organizzative è spirato il 18 settembre e perciò non si sarebbe potuto procedere almeno per questo esercizio finanziario.
Le risorse destinate a questo istituto devono di conseguenza essere riversate nel FUA per essere ridistribuite.
Nel merito richiamando il contratto di comparto, abbiamo chiesto una informazione più puntuale in merito al disegno organizzativo sotteso dall’attribuzione delle posizioni organizzative.
Infine abbiamo contestato la maggiorazione attribuita in base alla posizione economica che come rappresentata significa utilizzare un criterio più legato allo status che non all’attività da svolgere concretamente.
Al termine della riunione si è convenuto sul fatto che il termine per il conferimento è scaduto e che l’amministrazione si sarebbe impegnata a definire meglio dal punto di vista della sua missione, l’utilizzo di questo istituto, mettendo quindi in discussione anche il criterio della maggiorazione del 15%.
Ci sarà quindi una nuova informativa da parte dell’amministrazione come base di una nuova trattativa, speriamo più fruttuosa.
Roma, 2 ottobre 2006

p. FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Lettera a Castelli

Roma, 5 giugno 2007

Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Dr. Claudio Castelli

Oggetto: stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato.

La scrivente O.S., presa visione del D.P.C.M. 21 febbraio 2007, pubblicato sulla G.U. n. 123 del 29.05.2007, concernente l’autorizzazione all’avvio delle procedure di stabilizzazione di personale in servizio a tempo determinato nelle Amministrazioni dello Stato, nelle Agenzie e negli enti pubblici non economici, chiede l’attivazione del tavolo di confronto sulle procedure di stabilizzazione di cui al contingente previsto per il Ministero della Giustizia -Dip. Organizzazione Giudiziaria- dalla tabella 1 allegata al D.P.C.M. innanzi citato .
Al proposito rileva che, in relazione alla suddetta tabella, continuano a persistere le inesattezze riscontrate in ordine alla non riportata indicazione del personale appartenente alla figura dell’esperto informatico, posizione economica B3 e C1 (incluso tutto nella figura professionale del contabile) , e delle quali Codesta Amministrazione aveva informato le OO.SS. con nota n. 564 del 16 maggio 2007 a firma del Capo Dipartimento.
Si chiede, pertanto, quali misure siano all’esame per porre rimedio a tali inesattezze anche in relazione alle autorizzazioni contenute nel D.P.C.M. citato.
Distinti saluti.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Comunicato sulla riqualificazione

Ministero della Giustizia
Riqualificazione Organizzazione Giudiziaria

La vicenda della commissione giustizia della camera del 20 settembre ci dimostra che le chiacchiere stanno a zero.
Quei partiti che dopo essere stati per 5 anni al governo cercando di sfasciare la macchina giudiziaria e impedendo la giusta riqualificazione professionale dei lavoratori e delle lavoratrici della giustizia, si erano presentati, una volta cacciati giustamente all’opposizione, come i paladini della riqualificazione del personale dell’amministrazione giudiziaria, presentando proposte di legge e pompandole come unica soluzione possibile.
Ebbene, appena ne hanno avuto la possibilità, appena si è palesata l’occasione per dimostrare ciò che sono veramente, cioè degli imbonitori che giocano con il destino dei lavoratori e delle lavoratrici della giustizia, non si sono smentiti opponendosi alla sede deliberante che avrebbe notevolmente accelerato i tempi di discussione del provvedimento sull’ufficio per il processo e la progressione professionale.
Alleanza Nazionale e Forza Italia sono partiti che si sono dimostrati nemici dei lavoratori e delle lavoratrici della giustizia, ora quando si discute di riqualificazione bisogna avere ben presente di chi sono le responsabilità degli ulteriori ritardi.
I partiti che hanno governato nella passata legislatura continuano a fare danni anche dall’opposizione confermando che la loro credibilità ogni volta che parlano di giustizia senza dover difendere interessi particolari è meno di zero.
Ci vuole ora uno scatto di dignità e forza di tutti i lavoratori, affinché anche queste manovre meschine non abbiano successo.
Roma, 21 settembre 2007

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

lettera a Li Gotti e Castelli su convenzione notifica atti giudiziari con Poste Spa

 
Roma, 24 ottobre 2007

Al Sottosegretario Avv. Luigi Li Gotti

Al Capo Dipartimento Dott.Claudio Castelli

Pochi giorni fa in maniera del tutto improvvida il Ministero della Giustizia ha deciso di rinnovare la convenzione per la notifica degli atti giudiziari con Poste Spa.
Riteniamo la scelta effettuata sbagliata perché del tutto sganciata dalle esigenze degli uffici giudiziari e perché conferma una scelta dell’ex ministro Roberto Castelli,che contrastammo con forza.
Oggi vogliamo sottoporvi una altra ragione per dimostrare come la scelta dell’amministrazione fu sbagliata .
I giudici non si fidano della convenzione e non si fidano della notifica per posta.
La prova di questa nostra affermazione è contenuta su migliaia di atti giudiziari in materia penale che ogni giorno arrivano presso gli uffici NEP riportando la dicitura: d’ordine del giudice si notifichi a mani, la conseguenze da trarne è la seguente: i giudici si fidano degli ufficiali giudiziari più di quanto si fidino di Poste SpA.
Converrete con noi che tale conclusione è confortante per chi crede nell’impegno quotidiano di lavoratori e lavoratrici che con competenza e mettendo a disposizione il proprio mezzo di trasporto ogni giorno assicurano la notificazione degli atti giudiziari permettendo così lo svolgimento dei processi.
Dovreste essere orgogliosi di questi lavoratori e lavoratrici e invece l’amministrazione della giustizia li tratta con una sufficienza che sfiora l’insulto.
Un ufficiale giudiziario per notificare un atto in materia penale che riguardi una persona raggiungibile nel raggio di 10 kilometri percepisce la stratosferica cifra di 0,38 euro, se la distanza da percorrere si colloca fra i 10 e i 20 kilometri la cifra diventa di 0,94 euro, se la distanza da percorrere è superiore ai 20 kilometri e può arrivare oltre i 100, allora si comincia a scialare arrivando a 1,39 euro.
Tutto ciò mettendo a disposizione la propria automobile con le conseguenze del caso in termini di carburante assicurazione e rischio incidenti connessi e con il paradosso di non essere autorizzato a servirsi del mezzo proprio.
Ora è sicuro che voi di questa vicenda non sappiate proprio nulla perché da persone per bene quali siete, avreste certamente cercato di porvi rimedio, per questo motivo affinché non vi siano equivoci fra noi scriviamo questa nota. Da questo momento la situazione è nota e bisogna correre ai ripari, ci attendiamo immediatamente dopo la scadenza delle RSU una convocazione di tutte le OO.SS. allo scopo di affrontare con organicità la situazione del servizio degli ufficiali giudiziari e la loro condizione lavorativa.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Consiglio europeo occupazione del 5 dicembre 2007

Consiglio europeo occupazione del 5 dicembre 2007- comunicato finale (orario di lavoro, agenzie interinali, servizi sociali di interesse generale, pensioni complementari, sanità e migranti)

Il Consiglio europeo “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” nella sua sessione del 5-6 dicembre ha discusso una serie di punti, oltre il documento sulla flexicurity (vedi allegato)

Il Consiglio ha cercato di raggiungere l’accordo politico sue due progetti di direttiva, il primo, sull’orario di lavoro, volto a modificare la direttiva 2003/88/CE, il secondo volto a stabilire le condizioni di lavoro dei lavoratori temporanei tramite agenzia. Il Consiglio ha deciso di lavorare per una soluzione integrata e simultanea dei due progetti di direttiva che permetta “un equilibrio accettabile dal punto di vista politico”

Per quanto riguarda l’orario di lavoro (vedi allegato)

l’aspetto principale della proposta della presidenza riguarda la possibilità di derogare dalle regola delle 48 ore, come durata massima settimanale di lavoro. Tale deroga (“clausola di non partecipazione”) deve essere considerata una eccezione, prevista da un contratto, da un accordo (che non può essere firmato all’inizio del contratto di lavoro) o dalla legge; deve essere realizzato dopo aver provato tutte le altre forme di flessibilità e deve avvenire sotto il controllo delle autorità nazionali.

Pe quanto riguarda il lavoro temporaneo tramite agenzia (vedi allegato)

la direttiva cerca di stabilire un equilibrio tra flessibilità e sicurezza del posto di lavoro, completando un pacchetto di misure volte a regolamentare le condizioni di lavoro dei cosiddetti lavoratori “atipici”. Il progetto di direttiva si applicherebbe ai lavoratori che hanno un rapporto di lavoro con un’agenzia di lavoro temporaneo e che presterebbero temporaneamente la loro opera sotto il controllo e la direzione di una impresa utilizzatrice. Mira a garantire la tutela dei lavoratori temporanei tramite agenzia ed a migliorare la qualità del lavoro tramite agenzia garantendo, in particolare, il rispetto del principio della parità di trattamento – in relazione ai lavoratori impiegati dall’impresa utilizzatrice per svolgervi il medesimo lavoro. Le agenzie di lavoro temporaneo sarebbero riconosciute come datori di lavoro. Le principali questioni in sospeso possono essere riassunte come segue:- le proibizioni e restrizioni al lavoro temporaneo tramite agenzia, in particolare, la loro revisione o rimozione; – il principio della parità di trattamento, le possibili eccezioni a quel principio e la durata massima delle missioni a cui tali eccezioni possono applicarsi.

Servizi sociali di interesse generale. In seguito alla comunicazione della Commissione che accompagna la comunicazione “Un mercato unico per l’Europa del XXI secolo” – “I servizi di interesse generale, compresi i servizi sociali di interesse generale: un nuovo impegno europeo”, il Consiglio ha svolto un dibattito orientativo, concentrandosi, in particolare, sulle seguenti questioni:- contributo di un quadro europeo a ottimizzare il potenziale dei servizi sociali per la promozione della coesione sociale, dell’occupazione e della crescita economica e questioni specifiche che dovrebbero essere trattate in tale quadro; – caratteristiche specifiche e natura dei servizi sociali di interesse generale;- ulteriori iniziative da prendere a livello europeo in questo settore.È stata la prima volta che si è affrontato a questo livello tale argomento. Talune idee emerse dalla discussione possono essere così riassunte:- i servizi sociali di interesse generale svolgono un ruolo essenziale negli Stati membri nei settori sociale ed economico;- l’organizzazione, il finanziamento e il livello territoriale dell’organizzazione dei servizi sociali di interesse generale differiscono da uno Stato membro all’altro. La diversità tuttavia non costituisce un ostacolo a un contributo da parte dell’UE alla promozione dei servizi sociali di interesse generale. Sotto tale aspetto, il metodo aperto di coordinamento ha un’importante funzione da svolgere.L’importanza dei servizi sociali ha formato l’oggetto di dibattiti sul piano europeo. È evidente la crescente consapevolezza generale delle caratteristiche specifiche, della natura e dell’importanza decisiva dei servizi sociali di interesse generale, che devono essere presi in considerazione a livello europeo pur nel rispetto delle tradizioni istituzionali e delle scelte politiche nazionali.In particolare i dibattiti sui servizi sociali di interesse generale hanno evidenziato la necessità di sviluppare un quadro coerente in grado di definire chiaramente gli elementi fondanti, i principi e la portata dei servizi sociali e la loro relazione con il più ampio quadro dei servizi di interesse generale e del mercato interno. E’ esattamente uno dei principali obiettivi della recente comunicazione della Commissione al riguardo.Sarà importante avere una visione comune di tali questioni per rafforzare il ruolo dei servizi sociali a livello europeo e creare condizioni migliori per sostenerne la qualità, la modernizzazione e l’adeguatezza in futuro. La capacità di trovare soluzioni appropriate ed equilibrate in questo settore sarà fondamentale per riuscire a far fronte ai nuovi rischi ed esigenze sociali che si presentano ai cittadini dell’UE e alle sfide che devono affrontare le economie dell’UE.

Il Consiglio ha registrato progressi per un accordo politico sulla posizione comune sul progetto di direttiva relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori migliorando l’acquisizione e la salvaguardia dei diritti a pensione complementari.Tuttavia, dopo intense discussioni, si è constatato di non poter raggiungere l’unanimità richiesta,poiché rimangono in sospeso talune questioni, in particolare quella riguardante il periodo diacquisizione. I lavori su questo fascicolo dovrebbero esser portati avanti durante le prossime presidenze.

Il Consiglio ha svolto un dibattito orientativo sul tema sanità e migrazione nell’UE (vedi allegato),

concentrandosi in particolare su: – Incorporazione degli aspetti riguardanti la salute dei migranti nelle politiche nazionali, secondo l’approccio “Salute in tutte le politiche”;- Accesso dei migranti all’assistenza sanitaria;- Strade già battute da Stati membri; successi conseguiti e difficoltà incontrate;- Proposte di condivisione delle conoscenze, esperienze pertinenti, buone prassi e insegnamenti acquisiti da interventi efficaci.

Il Consiglio ha svolto un dibattito orientativo sul libro bianco della Commissione “Un impegno comune per la salute: approccio strategico dell’UE per il periodo 2008-2013”, concentrandosi in particolare sui seguenti aspetti: – Temi prioritari della strategia sanitaria dell’UE e loro incidenza nell’elaborazione e attuazione degli obiettivi della politica sanitaria nazionale; – Pertinenti esperienze sulla definizione, l’attuazione e il monitoraggio delle priorità e come possono queste ispirare il processo di attuazione della strategia sanitaria dell’UE; – Individuazione e attuazione delle azioni prioritarie: ruolo che gli Stati membri e la Commissione auspicano svolgere in tale processo.

Comunicato unitario sull'incontro all'ARAN del 14 luglio

Pubblichiamo il testo del Comunicato unitario
 
 

 
I lavoratori degli Uffici giudiziari di Bologna

Riuniti in assemblea
Dichiarano quanto segue

1) Respingono con fermezza la proposta di Ordinamento Professionale dell’Amministrazione Giudiziaria in quanto sbagliata per i lavoratori che verrebbero mortificati e dequalificati, nonché per il servizio che verrebbe danneggiato da un ordinamento che, invece di guardare ad un progetto futuro, riporta l’Amministrazione indietro di 10 anni. Tale proposta renderà per l’utenza il servizio meno efficiente, rallentando i tempi dei procedimenti, e disegnando un ordinamento antiquato attraverso la separazione delle funzioni delle figure professionali.

2) Denunciano le condizioni di lavoro degli uffici giudiziari di Bologna che soffrono per gravi carenze di organico e mancanza di risorse.

3) Alla luce del dibattito politico istituzionale sul ‘processo breve’ evidenziano la mancanza assoluta di risorse e di progetti: ritengono dunque necessari, per garantire una effettiva accelerazione dei tempi di processi, investimenti adeguati per il giusto riconoscimento professionale dei lavoratori, per nuove assunzioni e per la modernizzazione del sistema.
Nelle condizioni in cui si trovano oggi gli uffici giudiziari solo una riforma che affronti i nodi della legislazione e delle carenze organizzative e strumentali può garantire la riduzione dei tempi dei processi per i cittadini.

4) Respingono l’impianto della legge Brunetta in quanto non finalizzato al miglioramento del servizio ma ad una punizione e mortificazione dei lavoratori pubblici e del servizio pubblico. Respingono inoltre qualsiasi progetto che possa condurre ad una privatizzazione dei servizi pubblici.
5) Rivendicano un rinnovo contrattuale che garantisca il potere di acquisto dei lavoratori e chiedono al Governo di stanziare fondi adeguati nella manovra finanziaria.

6) Chiedono ai Capi degli Uffici Giudiziari di Bologna di respingere la proposta dell’Amministrazione e di farsi portavoce delle difficili condizioni di lavoro degli uffici.

7) Danno mandato alle OO.SS. FPCGIL, UILPA-UIDAG, FLP, RdB che unitariamente hanno avviato una mobilitazione, di seguitare nelle iniziative di contrasto al disegno dell’Amministrazione per ottenere la ricomposizione dei profili professionali e la riqualificazione del personale della giustizia.

Bologna, 10 dicembre 2009

 
 

 

Comunicato unitario – Ipotesi di contratto Integrativo 2006

CGIL FP   CISL FPS    UIL PA
COORDINAMENTI INPDAP

Il giorno 28/11/2006 è stata finalmente sottoscritta l’ipotesi di CCIE 2006 che, per quanto riguarda la parte relativa alla produzione, ricalca il pre-accordo siglato dall’Amministrazione e dalle OO.SS. il 15 settembre scorso.
La firma dell’accordo costituisce un grande risultato perché, nonostante il taglio operato dalla legge finanziaria 2006 che ha ridotto il fondo di circa 4 milioni di euro, si è riusciti a mantenere gli stessi importi individuali percepiti lo scorso anno sia per quanto riguarda la produttività generale sia per quanto riguarda il progetto locale. Tale importante risultato è stato raggiunto anche grazie agli sforzi compiuti dall’Amministrazione che ha saputo sfruttare tutte le possibilità offerte dal contratto e dalla stessa legge finanziaria per arginare gli effetti negativi prodotti dal taglio di risorse sopra richiamato.
Attraverso l’ipotesi di CCIE 2006, dopo anni di inutili sforzi da parte delle OO.SS. e di scarsa convinzione da parte dell’Amministrazione, è stato inoltre finalmente introdotto il sistema indennitario previsto dagli articoli 17 e 18 del CCNL 98/2001.
Con l’applicazione dell’art 17 sarà infatti possibile attribuire ai responsabili di processo, a decorrere dal 1 dicembre 2006, l’indennità di posizione organizzativa. Il conferimento dovrà essere effettuato sulla base di specifici ordini di servizio emanati in attuazione della circolare 28. Il CCNL 98/2001 prevede che i valori minimi e massimi dell’indennità siano ricompresi tra un minimo di 2 milioni e un massimo di 5 milioni delle vecchie lire in relazione alle risorse disponibili nei Fondi. Pertanto, considerato che siamo ormai prossimi alla fine dell’anno e tenuto conto dell’attuale ammontare dell’indennità riconosciuta al personale di cui all’art. 15 della legge n. 88/89, l’importo individuato in base alle residue disponibilità del fondo è di euro 1.850,00 ( circa ) annui lordi per 13 mensilità. Ne consegue che diventa fondamentale applicare la circolare 28 anche per la Direzione Generale dove fino ad ora i vari dirigenti, con incomprensibili ragionamenti, si sono sottratti sostanzialmente ad un loro compito fondamentale: dare un’organizzazione agli uffici affidati alla loro responsabilità.
Per quanto riguarda l’attivazione delle indennità di cui all’art. 32 del CCNL 98/2001, si è convenuto, in coerenza con il contenuto del verbale dell’apposita Commissione paritetica sottoscritto in data 13 novembre 2006, che la questione venga definita mediante apposita sessione negoziale da concludersi entro il 31/12/06.
L’ipotesi di accordo contiene inoltre una norma programmatica che prevede, tra l’altro, l’impegno delle parti:
– a definire, ai sensi dell’art. 35, comma 7, del Contratto Collettivo Nazionale ad integrazione del CCNL 1998-2001 ( cc.dd. Code contrattuali ) , le condizioni, i criteri e le modalità per la corresponsione di eventuali trattamenti accessori nei riguardi dei lavoratori temporanei;
– a procedere alla risoluzione delle problematiche relative alle aree metropolitane e alla Direzione Generale dell’Istituto attraverso specifici progetti di attuazione da concordare tra OO.SS. e Amministrazione e che dovranno concludersi entro il 28 febbraio 2007.
E’ stata inoltre sottoscritta una dichiarazione congiunta con la quale le parti concordano sulla necessità:
– di sottoporre ai ministeri competenti un piano operativo con finanziamento distinto dalle risorse del CCNL, quindi aggiuntivo al CCIE 2006, che, se approvato, sarà destinato a remunerare l’impegno straordinario del personale dell’Istituto (sia sul fronte organizzativo e sia su quello della semplificazione di alcune procedure in uso) comunque riconducibile alla pianificazione triennale;
– di attuare tutte le iniziative per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari;
– di intraprendere ogni iniziativa utile per la risoluzione delle problematiche relative all’inquadramento degli ex postali e delle altre categorie di lavoratori interessati da analoghe problematiche. A tal proposito, anche sulla base di quanto riferito dal Direttore Generale, sarà attivata presso la Funzione Pubblica una apposita conferenza dei servizi che porterà finalmente ad un definitivo chiarimento circa le modalità di soluzione del problema e circa gli ambiti di competenza dei diversi soggetti istituzionali interessati.
Le scriventi OO.SS. danno un grande valore politico alla sottoscrizione dell’ipotesi di CCIE 2006 in quanto si è in definitiva riusciti, sia attraverso specifiche disposizioni in essa già contenute sia attraverso la calendarizzazione di apposite sessioni negoziali nell’ambito delle quali le singole questioni in sospeso verranno affrontate, nell’intento di consentire a tutti i lavoratori dell’Istituto, in vista del prossimo rinnovo del quadriennio normativo 2006-2009, di poter finalmente fruire di tutti gli istituti contrattualmente previsti (orario di lavoro, turnazione, flessibilità, mobilità interna….).
Roma, 30 novembre 2006

CGIL FP                  
CISL FPS                 
UIL PA
Camillo LINGUELLA
Francesco NICASTRO  
Pasquale CRISALLI
___________________________________________________________________
 

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Le parti concordano sulla necessità:
– di sottoporre ai ministeri competenti un piano operativo con finanziamento distinto dalle risorse del ccnl, quindi aggiuntivo al ccie 2006, che, se approvato, sarà destinato a remunerare l’impegno straordinario del personale dell’Istituto – sia sul fronte organizzativo e sia quello della semplificazione di alcune procedure in uso – comunque riconducibile alla pianificazione triennale;
– di attuare tutte le iniziative per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari;
– di intraprendere ogni iniziativa utile per la risoluzione delle problematiche relative all’inquadramento degli ex postali attraverso l’attivazione su iniziativa dell’Amministrazione di una conferenza dei servizi presso la Funzione Pubblica.
Roma, 29 novembre 2006

Lettera al Direttore Generale sul personale precario

Roma, 30 maggio 2007

CROCE ROSSA ITALIANA
COMITATO CENTRALE
DIREZIONE GENERALE
c.a. Dott. A. DES DORIDES
S E D E
e, p.c. A TUTTI I LAVORATORI

Oggetto: personale precario.

Con la presente, la scrivente Organizzazione Sindacale, facendo seguito agli ultimi incontri svoltisi a chiarimento delle affermazioni rispetto allo status dei lavoratori precari in riferimento alla direttiva del Ministero della Funzione Pubblica, chiede ufficialmente a questa Amministrazione entro quali tempi intende procedere alla stabilizzazione del personale in oggetto, così come previsto dalla Legge Finanziaria 2007.
Comunichiamo, pertanto, il proseguimento dello stato di agitazione e la messa in atto di tutte le forme di lotta necessarie alla risoluzione del problema.
Si resta in attesa di un URGENTE riscontro.

Il Coordinatore nazionale CGIL FP CRI
(Pietro Cocco)

Nota di protesta Prefettura di La Spezia

Pubblichiamo la nota di protesta partita dalla RSU della prefettura della Spezia, riteniamo utile concordare unitariamente analoghe iniziative da tutti i posti di lavoro
 


La Spezia, 1° giugno 2007
 
Al Sig, Capo del Dipartimento
per le Politiche del Personale
dell’Amministrazione Civile
Prefetto Giuseppe Procaccini
ROMA

Sig. Prefetto,
Le R.S.U. della Prefettura della Spezia, presa visione della nota del 30 maggio 2007, con la quale il Suo Dipartimento ha comunicato all’Ufficio Relazioni Sindacali che i tempi per il pagamento del saldo FUA 2006, e dell’80% dell’indennità di professionalità 2007, subiranno uno “slittamento” a causa di incomprensibili lentezze procedurali,
Le chiedono
di intervenire e porre in atto ogni possibile intervento, affinché ai lavoratori contrattualizzati del Ministero venga corrisposto al più presto il dovuto compenso per attività svolte durante lo scorso anno.
Riterrebbero
inaccettabile, e vessatorio dei diritti acquisiti dei lavoratori, un ritardo nel pagamento dei citati emolumenti giustificato alla luce del “completamento dell’iter previsto per l’attribuzione dei fondi”, che avrebbe dovuto essere tempestivamente istruito e predisposto. Distinti saluti,

Le R.S.U. della Prefettura della Spezia:
Di Sacco
Arteria
Manca
Di Paola
Puccioni

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