Circolare Persociv

 
 

Rilevazione delle deleghe per le ritenute del contributo sindacale ai fini della determinazione del monte ore di amministrazio0ne e/o per la verifica della rappresentatività nazionale.
 


 
 

Lettera al Direttore Generale stabilizzazione personale precario

Roma, 19/06/08

Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

Al Direttore dell’Ufficio III
Concorsi e Assunzioni
Alessandro Cherubini

In relazione alla stabilizzazione del personale precario di questo Ministero chiediamo formalmente a che punto sono le procedure e quando si prevede che vengano svolte le prove previste dal bando.
Restiamo in attesa di un vostro riscontro.
Distinti saluti,

           La coordinatrice nazionale
    FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

               Nicoletta Grieco

 

 

Ricorso al Tar

Come sapete, lo scorso 28 maggio abbiamo, unitariamente alle altre OO.SS., dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale CRI contro le procedure seguite dall’Amministrazione in merito alla stabilizzazione del personale precario con i requisiti previsti dal bando del 30/11/2007.
Ferme restando tutte le iniziative sindacali che continueremo a mettere in atto, abbiamo interessato della vicenda il nostro studio legale di riferimento – Avv. Biagio Bertolone-
A seguito di un’attenta ricostruzione dei fatti l’Avvocato ci ha consigliato di procedere ad un ricorso al TAR per impugnare tutta la procedura seguita dalla CRI.

In particolare si intende contestare:
* Il bacino dei dipendenti precari preso a riferimento per la stabilizzazione ( tutti i precari hanno i requisiti previsti dal bando e non solo i 16 assunti)
* La scelta del personale da stabilizzare è stata effettuata senza nessun criterio oggettivo e preventivamente concordato.

Il ricorso che l’Avv. Bertolone preparerà è volto a far annullare la determina con la quale l’Amministrazione CRI ha provveduto all’individuazione delle 16 unità operative.
Vi inviamo un allegato che dovrà essere diffuso su tutte le sedi provinciali e territoriali della CRI per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di compilarlo.
Ogni foglio dovrà essere firmato in originale dai lavoratori i quali dovranno anche allegare copia dell’ultimo contratto a tempo determinato e eventuale lettera di assunzione.
(l’ultima parte del foglio dovrà essere lasciata in bianco).
Vi chiediamo di comunicare ai lavoratori interessati al ricorso che le spese previste saranno di circa 50 euro (più IVA e cassa Avvocati) a lavoratore e che riceveranno regolare fattura dallo studio legale.
Sarà utile informarli che la somma dovuta sarà legata anche al numero dei partecipanti al ricorso e che un’ampia adesione darà più forza al ricorso stesso.
Sappiamo di chiedervi uno sforzo ma i lavoratori dovranno riempire il modello e riconsegnarlo alle strutture FPCGIL in modo da farlo pervenire in originale presso la sede nazionale di via Serra entro i primi giorni del mese di Luglio, così da consentire all’Avvocato di presentare il ricorso nei termini previsti.
Per qualsiasi chiarimento potete fare riferimento direttamente a me.
Roma, 25 giugno 2008

p. la FP CGIL
Funzioni Centrali

Francesca De Rugeriis

 
 

 

Consultazione straordinaria sull'accordo separato sul modello contrattuale

 
Dal 23 al 27 Marzo 2009

Consultazione straordinaria sull’accordo separato sul modello contrattuale
per garantire il rispetto del diritto dei lavoratori ad esprimersi con il voto nel merito degli accordi che li riguardano

IL FATTO:
Il 22 gennaio è stata convocata una riunione dal governo con le parti sociali sulle misure anticrisi. La discussione è stata dedicata alla proposta del Ministro Tremonti di utilizzare 8 miliardi di €, destinati alle Regioni per la formazione dei lavoratori, per finanziare gli ammortizzatori sociali.
Le Regioni hanno manifestato il loro dissenso e la riunione è stata aggiornata a data successiva.
A questo punto Epifani si è alzato ritenendo che la riunione fosse terminata ma ha constatato con stupore che tutti gli altri rappresentanti delle parti sociali restavano seduti. Ha chiesto se c’erano altre questioni da esaminare. Visto che siamo qui tutti, ha risposto Gianni Letta, utilizziamo l’incontro per discutere la riforma contrattuale. La signora Marcegaglia a quel punto ha distribuito un documento sulla contrattazione privata e il ministro Brunetta ha distribuito un altro documento sulla contrattazione del pubblico impiego. Epifani ha chiesto 24 ore di tempo per l’esame dei due testi, preliminare alla discussione che ne sarebbe seguita. Silenzio assoluto. Debbo dedurre che i testi non sono emendabili ? Ha domandato il segretario della CGIL. Ancora silenzio. A questo punto Epifani ha preso la via dell’uscio…”
resoconto pubblicato su “La Repubblica” del 25 gennaio 2009 a firma Eugenio Scalfari

Il MERITO: Le ragioni del NO all’accordo separato
– Non si recupera mai l’inflazione reale;
– Riduce il ruolo dei CCNL. La parte economica viene delegata a soggetti terzi e ministeri;
– Non si allarga la possibilità di contrattazione per il secondo livello;
– La derogabilita’ dai CCNL diventa un principio generale;
– La bilateralita’ si allarga a compiti impropri;
– Il diritto di sciopero viene fortemente limitato.

La piattaforma unitaria, proposta dalla Cgil e firmata anche dalla Cisl e dalla UIL, aveva come obiettivo:il sostegno e la valorizzazione del potere d’acquisto per tutti i lavoratori di una categoria in ogni azienda e in ogni parte del Paese, la definizione della normativa nazionale e generale, la regolazione del sistema di relazioni industriali……

CHIEDIAMO, QUINDI, A CISL E UIL DI PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA CONSULTAZIONE REFERENDARIA CHE DARA’ A TUTTI I LAVORATORI LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERSI LIBERAMNTE SULL’ACCORDO DEL 22 GENNAIO.

Roma, 19 Marzo 2009

IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini

 
 
 

Comunicato sulla riunione della Cassa di Previdenza

 

Oggi si è svolta la riunione convocata dal Commissario straordinario della Cassa di Previdenza ed Assistenza, dott. Provinciali Massimo, avente all’ordine del giorno l’insediamento del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori, a seguito delle elezioni svoltesi il 17 e 18 dicembre 2008.

Prima di iniziare la riunione il Commissario straordinario ha comunicato di aver proceduto alla liquidazione di tutto il 2007, ad eccezione dei casi particolari che saranno sottoposti al Consiglio.

Ad inizio riunione il Commissario straordinario, nel dare il benvenuto a tutti i Consiglieri ed al nuovo Presidente, il Dott. Migliorini, ha fatto una breve ma precisa relazione sulle varie problematiche in atto e che il nuovo Consiglio di Amministrazione si troverà ad affrontare da qui in avanti.

Dalla relazione, infatti, è emerso chiaramente una forte situazione debitoria della Cassa, come ribadito anche dal Presidente del Collegio dei Revisori, dott. Campanile, stante le limitate risorse di bilancio rispetto alla platea dei beneficiari.
 
Ciò, ovviamente, ha portato negli anni ad accumulare un forte disavanzo ritenuto, peraltro, fisiologico stante le poche risorse economiche in conto entrata, ma che oggi porta gli organi di gestione a fare una seria riflessione sul come affrontare la questione delle uscite, quali l’assistenza ad esempio, puntando contemporaneamente ad un piano di incentivazione di tutte quelle risorse economiche che possano confluire nella Cassa, prevedendo un piano di rientro per ricostituire la parte della Previdenza, che si è dovuta intaccare per erogare l’assistenza a tutti, senza che ci sia stato contemporaneamente un pari afflusso di risorse da parte delle ex Infrastrutture.

Anche il nuovo Presidente, dott. Migliorini, nel ringraziare il Commissario, dott. Provinciali, per il lavoro svolto ha concordato con quanto formulato nella relazione del Commissario e ha promesso di attivarsi in tempi brevi per affrontare, insieme a tutti i Consiglieri, la difficile situazione della carenza di fondi e di tutte le incombenze a breve termine quali l’approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo.

Al riguardo, pertanto, il Presidente ha invitato i Consiglieri a far pervenire delle proposte utili alla predisposizione di un programma condiviso di intervento volto a focalizzare i punti critici da affrontare individuando dei progetti per risolvere le varie problematiche nel più breve tempo possibile.

Come consiglieri eletti nella lista della FP CGIL abbiamo chiesto che ci sia una seria ricognizione delle risorse che possano provenire dalle Infrastrutture da parte dell’Amministrazione e che non si riducano a mere promesse come accaduto in questi anni ed abbiamo anticipato che entro pochissimi giorni invieremo una nostra proposta per individuare risorse utili al finanziamento della Cassa di Previdenza ed Assistenza. Tra le varie risorse, abbiamo chiesto di prevedere una parte dell’art. 92 (visto che ad oggi l’1,50% va in conto entrate dello stato).

Sulle nostre proposte e su altre fonti di finanziamento abbiamo chiesto al Presidente un impegno con la parte politica del Ministero,come lo chiediamo e lo chiederemo a tutte le Organizzazioni Sindacali, poiché la seria crisi finanziaria della Cassa di Previdenza ed Assistenza non crediamo possa essere risolta con lo scatenare una “guerra tra i poveri” o adottando pratiche del tipo “tanto peggio tanto meglio”, dove alla fine ci rimetterebbero solo i lavoratori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le loro famiglie.

Roma, 24 marzo 2009

 

I consiglieri FP CGIL

 
 

Comunicato a tutti i lavoratori somministrati Inpdap Veneto

 

Vi comunichiamo che nella giornata del 5 maggio, a margine dell’assemblea sindacale tenutasi a Mestre-Venezia con tutti i lavoratori della Direzione Regionale INPDAP, grazie anche al tempestivo intervento del Coordinatore Nazionale Inpdap FP CGIL Marinella Perrini, si è riusciti ad ottenere l’impegno del Direttore Regionale Dott. Gambetta sulla proroga sino al 31.12.2009 dei contratti in essere.
L’ultimo tassello di questa annosa vicenda riguardante gli stanziamenti per la proroga dei contratti è solo una comunicazione formale che dovrebbe arrivare al più presto dal Dirigente Generale del Personale, Dott. Caridi, come autorizzazione all’impegno di spesa per tutti i somministrati.
L’assemblea di martedì u.s. non è di certo stata la prima iniziativa CGIL rispetto alla questione dei precari in INPDAP, né sarà l’ultima, considerato che anche nei mesi precedenti questa O.S. si è attivata a vari livelli (territoriale, regionale, nazionale) affinché si raggiungesse l’obiettivo della proroga sino 31dicembre.
…non per polemica ma ci sembra giusto chiarire che la difesa del precariato tutto non può essere semplicemente un’operazione strumentale per acquisire visibilità e tessere ma attiene a dei percorsi di cultura e valori appartenenti al DNA del sindacato. A dimostrazione di questo, se ce ne fosse bisogno, ricordiamo che proprio nella giornata di lunedì il Segretario Nazionale CGIL FP Carlo Podda in una conferenza stampa ha fatto il punto sul precariato in tutta Italia ricordando che nei settori di riferimento della sola Funzione Pubblica si parla di 201.716 lavoratori e lavoratrici precari di cui ben 11.321 interinali nel pubblico impiego. Nella stessa giornata Podda ha lanciato l’allarme rispetto all’art. 7 del disegno di Legge 1167, già approvato alla Camera e attualmente in Commissione Lavoro al Senato, articolo che, se approvato definitivamente, comporterebbe per le amministrazioni pubbliche il divieto di rinnovo dei contratti dopo 36 mesi.
E’ ovvio che il mancato rinnovo produrrebbe la perdita del posto di lavoro per i precari e la mancata erogazione dei servizi pubblici che questi lavoratori prestano.
Per questi motivi, la CGIL FP agisce su tutti i territori in tutti gli Enti a difesa dei lavoratori precari e quindi a difesa del servizio pubblico.

Venezia, 6 maggio 2009

Segreteria FP CGIL Venezia    Coordinatrice Nazionale Inpdap FP CGIL
    f.to Nicola Lombardi                          f.to Marinella Perrini
f.to Francesco De Crescenzo

 
 
 

Comunicato

 

Su sviluppi e progressioni

Si sono conclusi, dopo circa tre mesi, i lavori della Commissione paritetica che ha redatto il Regolamento per le Progressioni Professionali del Personale e ha stabilito i criteri con cui individuare i contingenti di personale per i prossimi bandi.

Il Regolamento andrà a definire, di volta in volta, le modalità delle future procedure concorsuali sia interne alle Aree che tra Aree e conterrà, rispetto alla bozza inizialmente presentata dall’Amministrazione, le seguenti modifiche volute dalla CGIL:
– Per i vincitori dei concorsi regionali, l’obbligo di permanenza nella struttura territoriale per un periodo non inferiore a 5 anni;
– La valutazione del periodo di part-time per intero, ai fini dell’anzianità di servizio computabile come punteggio valevole per i concorsi;
– La ponderazione dei titoli definita con le OOSS.

In merito agli sviluppi economici all’interno delle Aree, la Commissione ha demandato all’imminente tavolo politico l’esatta quantificazione dei passaggi. Sul punto la CGIL ritiene che ai passaggi interni vadano destinati tutti i lavoratori che non hanno avuto riconoscimento negli ultimi anni, in particolare i colleghi di area A e B e coloro che non rivestono qualifiche apicali nell’area C.

Perché:
– in questo modo, gli sviluppi interesserebbero circa l’80% dei lavoratori in forza all’Inpdap. E, considerati anche gli ultimi concorsi, questo permetterebbe l’accesso agli sviluppi del 100% del personale.
– si garantirebbe una retribuzione più alta ai redditi meno elevati;
– si riconoscerebbe la professionalità dei colleghi che da sempre lavorano ben oltre le loro mansioni;
– si rispetterebbero i limiti imposti dalle risorse stanziate nel fondo per il 2008. Per il 2008 le risorse ammontano a 3,5 milioni, con decorrenza 01/01/09 si potrà procedere ad attribuire ulteriori posizioni economiche sulla base delle risorse che si renderanno disponibili nell’anno, delle quali, come noto, non vi è ancora certezza.

Circa i concorsi a tempo indeterminato dall’area B all’area C, per i quali l’ente ha inoltrato richiesta di autorizzazione ai Ministeri per 400 posti di cui il 50% riservato agli interni, la CGIL ritiene che la procedura di selezione, che verrà bandita nel corso del corrente anno, debba essere a carattere regionale, tenendo conto del criterio della carenza di organico di ogni singola sede territoriale/provinciale o struttura sociale.
La CGIL ha più volte ribadito al tavolo tecnico l’esigenza di avviare al più presto le procedure selettive, al fine di evitare l’introduzione di nuovi e più penalizzanti criteri selettivi, in seguito alla non auspicata entrata in vigore del decreto Brunetta. Il decreto, infatti, prevede, tra l’altro, l’obbligo del possesso della laurea per accedere all’area C anche per il personale interno, che penalizzerà tutti i lavoratori e le lavoratrici che da anni aspettano il riconoscimento di una professionalità che non sarà più adeguatamente valorizzata.

La CGIL intende dare risposte concrete ai lavoratori che garantiscono ogni giorno le prestazioni dell’INPDAP e vanno avanti nonostante tutte le difficoltà organizzative, le carenze di organico, le condizioni di lavoro proibitive e l’introduzione di normative penalizzanti e “punitive” ad opera di un Governo che vuole espugnare la funzione Amministrativa dello Stato e ridurre alla concorrenza del mercato l’erogazione dei servizi pubblici.

Roma, 16 Maggio 2009

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 
 

 

Comunicato

 PROVE TECNICHE DI TRASMISSIONE

In attesa deIl’applicazione della meritocrazia brunettiana, la Direzione Centrale Comunicazione Studi e Relazioni Internazionali si sperimenta nelle prove generali.

L’occasione del progetto decentrato sembra quella giusta e il Dirigente Generale, le Rsu e una sola Organizzazione Sindacale firmano un verbale di verifica in cui gli importi sono ripartiti sulla base di una valutazione dei singoli apporti partecipativi che non ha nulla a che fare con criteri obiettivi e misurabili di collaborazione al progetto, ma piuttosto con motivazioni più afferenti alla sfera emotiva e viscerale.

Così, per alcuni lavoratori viene irrazionalmente decurtata la somma di partecipazione al progetto, e per altri viene aumentata sulla scorta di motivazioni che non trovano alcun fondamento né nei contratti integrativi di riferimento né, tantomeno, negli accordi sottoscritti preliminarmente sempre nella stessa Direzione.

Questo modo d’agire costituisce un pericoloso precedente ed espone il fianco di tutti i lavoratori ad uno strapotere dell’Amministrazione sui soldi del fondo che per la Cgil è inaccettabile.

Non è con l’esercizio arbitrario e irresponsabile dei poteri dirigenziali che si possono gestire lavoro e persone. Non è con i favoritismi e i personalismi che si portano a casa i risultati. Non è con la firma di una sola sigla sindacale che si possono fare gli accordi.

La meritocrazia è una cosa seria, che non può prescindere da un elevato grado di certezza dei criteri e di misurabilità dei parametri su cui si basano le valutazioni.

Quando, come in questo caso, tali presupposti vengono a mancare, la cosiddetta meritocrazia non può che tradursi in valutazioni arbitrarie, che oltre a ledere la dignità dei lavoratori, producono un contesto lavorativo sempre meno armonioso, mettendo a rischio proprio il raggiungimento di quegli incrementi della produttività complessiva che si dichiara quotidianamente di voler perseguire.

LA CGIL RESPINGE LA PROPOSTA DI DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE ELABORATA DALLA DIREZIONE COMUNICAZIONE E LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DI QUESTA DECISIONE CHIEDENDO CHE IL PAGAMENTO DI MAGGIO AVVENGA SENZA LA CORRESPONSIONE DI EMOLUMENTI AGGIUNTIVI RISPETTO AL 100% DELL’APPORTO E DEL RISULTATO RAGGIUNTO.

LA CGIL RITIENE CHE LA CONDUZIONE DEL TAVOLO NEGOZIALE TERRITORIALE NON HA PRODOTTO RISULTATI SODDISFACENTI E CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO NAZIONALE PER GARANTIRE A TUTTI I LAVORATORI PARI DIGNITA’ ED UN EQUO TRATTAMENTO.

Se il buongiorno si vede dal mattino, ai lavoratori tutti, questa vicenda deve far riflettere: arriveranno tempi duri e queste situazioni, se non si contrastano con decisione, saranno all’ordine del giorno.

Roma, 6/5/2010

 
Il Coordinatore Regione Lazio FP Cgil Inpdap
Sergio Marià
 
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 

Lettera al Sottosegretario di Stato

 

Diffida unitaria  su  mobilità e sistema di partecipazione sindacale
 
 

 
 
 

Comunicato unitario

 

F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
 

SFIGURATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO 2009,
OCCORRE UNA REAZIONE STRAORDINARIA.

L’amministrazione ha comunicato ieri che il contratto integrativo 2009 delle aree A-B-C, a ben otto mesi dalla sottoscrizione, non ha passato il vaglio dei ministeri vigilanti. L’accordo è stato completamente stravolto:
– Tagliato di 13 milioni di euro il Fondo di Ente;
– Vietato procedere allo scorrimento delle graduatorie delle selezioni interne;
– Bloccata l’ipotesi di salario di accresciuta professionalità per le aree A e B. Tale indennità potrà forse essere recuperata se legata ad indicatori di merito ed alla valutazione della performance.
Cancellata, inoltre, l’indennità prevista per gli ispettori di vigilanza per l’attività di supporto al processo strategico.

La delegazione della controparte ha annunciato che continuerà a lavorare per convincere i ministeri vigilanti della giustezza dei contenuti del contratto di Ente 2009, per ottenere il miglior risultato possibile in un contesto definito “pesante”. Ma è lecito chiedersi finora cosa è stato fatto?

Mentre si consumava questo massacro annunciato, vista l’analoga sorte dei contratti integrativi di INAIL e INPDAP, l’amministrazione nelle ultime settimane ha esercitato una forte pressione per incassare la firma sulle “Linee guida per il contratto integrativo 2010” e, nella stessa giornata di ieri, sulle “Posizioni organizzative riferite al nuovo modello organizzativo”, senza tuttavia avere certezze sulle risorse economiche a disposizione. Se i tagli al Fondo 2009 saranno confermati in via definitiva, se lo straordinario sarà riportato all’interno del Fondo, questi interventi incideranno negativamente anche sulla definizione delle risorse per il 2010.

Noi abbiamo unitariamente respinto l’assalto dell’amministrazione e ci siamo rifiutati di firmare accordi al buio, in un contesto in cui anche il DL 78/2010 (la manovra economica del governo) lancia ipoteche negative sulla contrattazione integrativa, prevedendo, tra l’altro, che la RIA e il costo dei passaggi dei cessati non possa più confluire nel Fondo di Ente all’atto del pensionamento del dipendente.

La priorità, oggi, è salvaguardare i livelli stipendiali di tutti i lavoratori per i prossimi quattro anni, per questo riteniamo importante conoscere con certezza la quantificazione dei Fondi prima di affrontare qualunque argomento, rifiutandoci di definire pezzi separati di contrattazione. L’amministrazione e chi la sostiene hanno deciso, invece, di forzare la mano sull’individuazione delle nuove posizioni organizzative legate al progetto di riorganizzazione dell’Istituto, addirittura prima di conoscere gli esiti della sperimentazione e indipendentemente dalla revisione dei criteri per l’attribuzione delle stesse posizioni organizzative, revisione che era stata prevista dal contratto integrativo 2009, confermando, così, il vecchio clientelare sistema. Nel frattempo l’Amministrazione sta ampliando il numero delle sedi pilota senza nessun confronto a livello nazionale.

DIMINUZIONE DEGLI ORGANICI.
BLOCCO DEI CONTRATTI E DELLE RETRIBUZIONI.
CONTINUO AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO E OBIETTIVI
DI PRODUTTIVITÀ NON CONTRATTATI.
ACCORDI INTEGRATIVI VIOLENTATI.


IMPEGNI DISATTESI.

L’amministrazione INPS si comporta in modo servile con il governo ed arrogante con i dipendenti, cancellando il permesso banca, non deliberando nemmeno il misero aumento del buono pasto che rientra tra le prerogative autonome dei vertici dell’Istituto.

A questo punto è necessaria una reazione forte e determinata per riappropriarci di un potere contrattuale che ci viene soltanto dal sostegno diretto dei lavoratori alle iniziative di protesta. Abbiamo deciso per prima cosa di attuare il
blocco delle relazioni sindacali ad ogni livello a tempo indeterminato a partire dal mese di agosto, per costringere l’Amministrazione a discutere dei reali problemi che interessano i Lavoratori.

9 SETTEMBRE – Assemblea presso la Sede di PORDENONE con la partecipazione dei responsabili nazionali di CGILUIL-CISAL-RdB. Da questa sede, presa a simbolo delle mobilitazioni unitarie che in questi mesi si sono sviluppate, lanceremo le successive iniziative di cui due già definite:

15 SETTEMBRE – Consultazione nazionale per respingere le “Linee guida per il contratto integrativo 2010”;

24 SETTEMBRE 1° OTTOBRE – ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA PRESSO LA DIREZIONE GENERALE INPS.

PER RECUPERARE DIGNITA’ E FORZA CONTRATTUALE
PER LA PIENA APPROVAZIONE DEL CCNI 2009
  

MOBILITIAMOCI TUTTI

F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
O. CIARROCCHI A. PETRICCA A. GIAMBELLI L. ROMAGNOLI

 
 

 
 

Comunicato

 

IN SEGUITO ALL’ASSEMBLEA DEL GIORNO 8 FEBBRAIO 2011 ORGANIZZATA DALLA FPCGIL DEL PERSONALE CIVILE DIFESA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA, CON UN ALTA PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE, AVENTE L’ORDINE DEL GIORNO:

DIRETTIVA SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE.

DESIDERIAMO INFORMARVI DELLE CONSEGUENZE CHE IL D.L. 150 STA AVENDO SUI DIPENDENTI PUBBLICI DELLA DIFESA.

L’ASSEMBLEA HA FATTO EMERGERE UN FORTE DISORIENTAMENTO ED UN ALTA PREOCCUPAZIONE SULLA DIRETTIVA DI VALUTAZIONE, NEL MERITO:

– LA SOGGETTIVITA’ DI GIUDIZIO DEL DIRIGENTE DI TURNO PUO’ DARE PUNTEGGI DIVERSI SENZA OBIETTIVI CHIARI;

– CREARE CON UN SEMPLICE CALCOLO ARITMETICO CHE IL 25% DEL PERSONALE CIVILE VENGA ESCLUSO DAL SALARIO ACCESSORIO E DALLE SUCCESSIVE PROGRESSIONI ECONOMICHE E’ INACETTABILE.
INOLTRE LA PARTICOLARITA’ DEL NOSTRO MINISTERO FARA’ SI CHE I DIPENDENTI SIANO “VALUTATI” DA DIRIGENTI MILITARI CON CARRIERE DIVERSE COMPITI DIVERSI E REDDITI DIVERSI.

IL 4 FEBBRAIO 2011 IL GOVERNO HA FIRMATO UN ULTERIORE ACCORDO SEPARATO CON UNA PARTE DEI SINDACATI (CISLUILUGL) AL QUALE LA CGIL HA DETTO NO, PERCHE’:

– MANCANO LE RISORSE PER LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA;

– NESSUN RINNOVO DELLE RSU A TEMPO INDETERMINATO!;

– LA RIFORMA BRUNETTA SOSTITUISCE DI FATTO IL CCNL E LA
CONTRATTAZIONE;

EVIDENZIAMO CON FORZA CHE TRA I DIPENDENTI DEL MINISTERO DELLA DIFESA COSI’ COME E’ EMERSO DALL’ASSEMBLEA, IL MALUMORE E LA PREOCCUPAZIONE SONO IN COSTANTE AUMENTO COSI’ COME E’ IMPORTANE E NECESSARIO TROVARE LA FORZAPER RIVENDICARE LA PARI DIGNITA’ TRA IL PERSONALE CIVILE E MILITARE ANCHE IN CONSIDERAZIONE DI COME I DIPENDENTI CIVILI ABBIANO SEMPRE PERSEGUITO IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI IDENTIFICANDOSI COME UNA RISORSA ALL’INTERNO DEL MINISTERO.
SOLLECITIAMO LE SEGRETERIE PROVINCIALI REGIONALI E NAZIONALI DELLA
FPCGIL , COINVOLGENDO NELLE VARIE ASSEMBLEE I LAVORATORI SPIEGANDO LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE FINO ALLA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE .

BOLOGNA, 15.02.2011

DELEGATI CGIL DIFESA BOLOGNA E PROVINCIA

 
 
 

 
 
 
 

 
 

Comunicazione ai lavoratori

 

 
ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
 

Il Ministero delle pari opportunità
ci convoca sulle revoche del part-time
al Ministero della Giustizia

A seguito della nota inviata dalla nostra Segretaria Generale della FPCGIL Rossana Dettori alla Ministra Carfagna abbiamo avuto un primo riscontro e giovedì incontreremo il Capo dell’Ufficio Legislativo Cons. Monica Velletti che ci ha convocato sul tema della revoca del part-time per le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero della Giustizia.

La nostra battaglia per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori continua contro l’attacco ai diritti ed alle pari opportunità.
 
 
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco

 
 
 
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