Lettera unitaria al Ministro Tremonti

 

 
Richiesta unitaria di incontro per l’apertura del confronto sul CCNL 

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MEF

Daniele Nola

 
 
 

 

Comunicato unitario delle OO.SS. Territoriali e Provinciali di Roma

 
 
L’ASSEMBLEA DELL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE

 

 
 

 

NEWS

Il Welfare convoca per il 3/11 il tavolo sulla rottamazione con Regioni e Funzione Pubblica

 
Il Capo di Gabinetto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Consigliere Carlo Lucrezio Ponticelli ha convocato le organizzazioni sindacali della dirigenza medico – veterinaria e STPA insieme al Capo Dipartimento Funzione Pubblica del Dipartimento Pubblica Amministrazione e Innovazione Consigliere Antonio Naddeo e al Coordinatore 7 Commissione Salute Assessore Enrico Rossi, per un incontro sulla rottamazione martedì 3 novembre 2009.

Si tratta del primo dei quattro tavoli da aprire come da impegno assunto con le OO.SS dal Ministro Maurizio Sacconi il 23 ottobre 2009. Gli altri tre tavoli riguardano i Piani di Rientro, i Decreti di Brunetta e il Contratto, il Governo Clinico e il Rischio Clinico insieme alla Libera Professione.

NEWS

Rottamazione medici: il Governo riconosce lo sbaglio, meglio tardi che mai

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
Questa mattina nell’incontro tra le OO.SS della dirigenza medica e del SSN con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi e con il Capo Dipartimento Funzione Pubblica Cons. Antonio Naddeo – convocato dallo stesso Sacconi nell’ambito degli impegni assunti con le OO.SS il 23 ottobre – è stato riconosciuto dai rappresentati del Governo che la norma sulla rottamazione è stata uno sbaglio.

Meglio tardi che mai.

Questa volta non si è trattato di perplessità già esternate dal solo Ministro Sacconi, ma, insieme al Capo di Gabinetto del Ministro Brunetta, è stato condiviso l’obbiettivo di tendere all’azzeramento degli effetti della norma legislativa che consente alle aziende ospedaliere e sanitarie di poter prepensionare unilateralmente e obbligatoriamente i medici con 40 anni di contributi, compresi gli anni riscattati.

In attesa di una urgente e necessaria via legislativa per l’annullamento della rottamazione, abbiamo ritenuto di scarso valore una ulteriore circolare ministeriale, non cogente rispetto alla autonomia regionale in sanità, in presenza di una legge.

Abbiamo invece condiviso la necessità di un accordo, da sottoscrivere con i Ministri interessati, Sacconi e Brunetta, e con la Conferenza delle Regioni, Ass. Enrico Rossi, da far approvare definitivamente nella prossima Conferenza Stato Regioni del 12 novembre 2009.

E’ stata quindi elaborata una bozza di accordo nel quale si condiziona la possibilità della rottamazione alla previa adozione di provvedimenti regionali, da assumere con il confronto con le OO.SS, che ne limitino il suo esercizio in determinate e specifiche situazioni.

La bozza dovrà essere approvata anche dalle Regioni, oggi assenti ma in contatto con il Ministro Sacconi durante l’incontro.

In caso contrario per fermare la rottamazione dei medici, in corso in diverse aziende, il Governo non potrà che intervenire con un decreto legge, strumento già utilizzato dallo stesso Esecutivo per imporla con la fiducia al Parlamento.

Scaricabarile tra Governo, Regioni e Parlamento o circolari ministeriali inefficaci, non potranno essere accettate dai medici e produrranno un ulteriore disagio ed una maggiore esasperazione della categoria.

NEWS

Ospedali dello scandalo pagano i prodotti il trenta per cento in più

 
Si pubblica l’inchiesta “Ospedali dello scandalo pagano i prodotti il trenta per cento in più” uscita oggi sul quotidiano La Repubblica.
 

Lettera al Cons. Verbaro

 
 
Roma, 22 settembre 2010

Al Segretario Generale del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Cons. Francesco Verbaro

Al Direttore generale degli Affari Generali e
delle Risorse Umane
Dr.ssa Concetta Ferrari

Alla Dirigerte della Div. II della Direzione
generale degli Affari Generali e delle Risorse
Umane
Dr.ssa Elena D’Angelo

Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL

Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali

Oggetto: Richiesta informativa urgente. Nuova ubicazione sede dell’amministrazione centrale del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali

Questa Organizzazione Sindacale chiede di sapere se risponde al vero la notizia di un imminente trasloco in altra sede degli uffici dell’amministrazione centrale di questo Ministero.
Per questa ragione si richiede un incontro urgente al fine di conoscere la nuova ubicazione, i tempi e le modalità di questo eventuale ennesimo trasloco (il quarto in sette anni).
Tenuto conto della delicata situazione di questo Ministero (una riorganizzazione in itinere e pesanti tagli finanziari) e particolarmente dei pesanti disagi che il personale deve affrontare, in una città come Roma, per riorganizzare i propri spostamenti ci aspettiamo un sollecito riscontro.

Attendiamo cortese e sollecita risposta.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
 
 
 

 
 

Comunicato

 
 

PROCEDURE DI ASSUNZIONE DI LAVORATORI INTERINALI
COSA ACCADE PRESSO GLI SPORTELLI UNICI PER L’IMMIGRAZIONE?

Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2011, il Ministero dell’interno era stato autorizzato, ai fini del completamento delle procedure relative all’emersione dal lavoro irregolare di cittadini extracomunitari, ad utilizzare 325 unità, per un periodo di sei mesi, di lavoratori con contratto a termine avvalendosi di una o più agenzie di lavoro somministrato.
Il Ministero, rappresentato dal Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione, essendo scaduti i termini contrattuali con la precedente società ha deciso di bandire una nuova gara per aggiudicare ad una nuova agenzia l’appalto per la fornitura di tale personale dando corso al relativo iter procedimentale presso la Corte dei Conti.
La FPCGIL già il 25 febbraio scorso aveva ribadito la necessità, per garantire la continuità e l’efficienza del servizio, che si procedesse a rinnovare l’impiego di tutti i 650 lavoratori interinali che avevano prestato la loro opera fino a luglio/settembre 2010 anche in caso di aggiudicazione ad altra agenzia di lavoro somministrato, sottolineando la necessità di garantire un servizio che risponda efficacemente alle esigenze della cittadinanza.
A tutt’oggi ancora non è dato conoscere se la gara di appalto sia stata autorizzata e quale siano i tempi di realizzazione della stessa.
Presso gli Sportelli Unici per l’Immigrazione, quelli in capo per responsabilità al Ministero del lavoro e delle politiche sociali,accadono particolari situazioni.
Si ha notizia, infatti, che l’ente strumentale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Italia Lavoro S.P. A, senza aver partecipato ad alcuna gara, sta procedendo a richiamare alcuni lavoratori, solo alcuni (forse precedentemente indicati?) che nello scorso anno sono stati impiegati presso quegli Sportelli che dipendono dal Ministero, inviandoli, dopo un corso di formazione selettivo a Roma, proprio presso quegli stessi Sportelli con contratti a progetto di nove mesi.
Tali particolari procedure di richiamo in servizio si registrano, però, anche in altre situazioni che dipendono dal Ministero dell’interno dove stanno sorgendo miriadi di contratti atipici con i quali alcuni lavoratori sono di nuovo riammessi in servizio senza rispettare i termini oggettivi previsti dall’ordinanza del 18 febbraio.
La FPCGIL ha già denunciato ai Ministeri interessati le anomalie che si stanno verificando sui posti di lavoro, chiedendo di conoscere quali possano essere le loro determinazioni in merito e proponendo l’avvio di un confronto per la stipula di un protocollo di intesa che garantisca la permanenza in servizio del personale cha ha acquisito le conoscenze professionali necessaria per erogare un servizio efficente.
Comprendiamo l’esigenza degli Uffici territoriali di far fronte all’enorme mole di lavoro che la materia immigrazione sta producendo, non comprendiamo, invece, come si possano fare ordinanze che non possono essere rispettate nelle procedure perché non sono finanziate e non comprendiamo l’atteggiamento delle Amministrazioni che invece di rilanciare sull’esigenze lavorative, ricorrono sempre più spesso al lavoro precario.
Il fenomeno migratorio nel nostro Paese non può essere gestito attraverso il continuo ricorso al lavoro precario ma necessita, invece, di una politica di investimento di risorse umane della quale queste Amministrazioni si devono far carico anche nei confronti delle politiche del Governo in materia di assunzioni nel pubblico impiego, cercando di superare il blocco dei tagli indifferenziati agli organici che rendono difficile il compiersi della missione istituzionale relativa all’immigrazione in capo a questi Dicasteri.
La FPCGIL chiede di rilanciare un piano di assunzioni a tempo indeterminato attraverso le procedure concorsuali previste dal nostro ordinamento ed avviando anche processi di stabilizzazioni in particolare per quei settori, come l’immigrazione, più esposti al rapporto diretto con i cittadini, a partire dai lavoratori a tempo determinato degli Sportelli Unici e degli Uffici immigrazione che ormai da diversi anni permettono il corretto svolgimento delle procedure di regolarizzazione.

IL SEGRETARIO NAZIONALE FPCGIL
Antonio Crispi

 

 

 
Si allega lettera inviata alla Dr.ssa M. Mancini del Ministero del Lavoro, al Prefetto A. Pria del Dipartimento Immigrazione e al Capo Dipartimento MEF Dr.ssa G. Baffi
 

 

Accordi – Dirigenza

 
 

L’ipotesi reca in allegato la tabella che illustra la costituzione del Fondo stesso per l’anno 2011, mentre per la retribuzione di risultato il riferimento è al 2010.

E’ stato convenuto con l’Amministrazione di rivedere la “graduazione delle posizioni dirigenziali” territoriali, stante la ristrutturazione che ha visto chiudere quest’anno le DTEF del Mef.

Roma, 8 luglio 2011
 
 
FP CGIL NAZIONALE MEF
Daniele Nola

 
 

Nota a verbale su Accordo FUA 2005 – Parte economica

 
Le OO.SS. CGIL CSL UIL, nel ribadire la richiesta al punto 1) del verbale di cui la presente costituisce parte integrale, affermano che non si renderanno disponibili ad accettare ulteriori accantonamenti dello stesso genere, qualora non si desse soddisfazione al processo di verifica congiunta delle linee generali del sistema organizzativo, così come previsto dall’accordo.

Roma, 6 luglio 2006

Comunicato unitario: assemblea nazionale dei lavoratori del Ministero del Lavoro per il giorno 24 marzo 2006

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
Al Direttore Generale Risorse Umane e AA.GG., Dr. M. Pianese
A tutti i Direttori Generali
A tutti i Dirigenti delle DRL e delle DPL
Alla Divisione II della Direzione Generale Risorse Umane e AA.GG., D.ssa E. D’Angelo
A tutti i lavoratori

 
E’ indetta un’assemblea nazionale dei lavoratori del Ministero del Lavoro che si terrà il giorno 24 marzo 2006 – dalle ore 8.00 alle ore 14.00 – con presidio a Via V. Veneto, 56 ROMA – a partire dalle ore 11.00.
L’assemblea avrà per oggetto:
· tagli della legge Finanziaria 2006 all’attività istituzionale del Ministero;
· riqualificazione del personale e blocco dei passaggi di area;
Si chiede all’Amministrazione in indirizzo di consentire ai propri dipendenti la partecipazione all’assemblea in oggetto.
Distinti saluti.

 
Roma, 17.3.2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Fabrizio Di Lalla 

Comunicato sulla bozza del nuovo regolamento – incentivo alla progettazione

A TUTTO IL PERSONALE DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

BOZZA DEL NUOVO REGOLAMENTO INCENTIVO ALLA PROGETTAZIONE

Ieri l’Amministrazione ci ha consegnato la bozza del nuovo regolamento per l’incentivo alla progettazione, di cui al comma 5 dell’art. 92 della legge 163/2006 e che porta l’aliquota dall’1,5% al 2%.
L’Amministrazione, nell’illustrare la proposta, ci ha informato che ha recepito quanto a suo tempo (2004) rilevato dal Consiglio di Stato e la nuova proposta mantiene quasi tutte le quote percentuali dell’accordo che fu firmato nel 2004 e che non è entrato in vigore per la bocciatura del Consiglio di Stato stesso.
Come FP CGIL abbiamo evidenziato che nel regolamento non si prevede alcuna forma di finanziamento per la Cassa di Previdenza ed Assistenza ed abbiamo chiesto che si attivi quanto prima un confronto per trovare le risorse necessarie per garantire a tutti la Cassa stessa.
Ci è stata data assicurazione che il Ministro ed il Capo di Gabinetto stanno cercando altre fonti di finanziamento ma abbiamo sottolineato la necessità di stipulare in tempi brevi un accordo per il reperimento di risorse aggiuntive a quanto già stanziato dal Ministero delle Infrastrutture (1 milione di euro che però sono insufficienti per garantire gli attuali livelli di prestazione).
In merito alla proposta del nuovo regolamento abbiamo ricevuto quanto consegnatoci dall’Amministrazione, riservandoci di presentare le nostre eventuali osservazioni dopo la consultazione delle lavoratrici e lavoratori del Ministero delle Infrastrutture.
E’ importante, quindi, che si svolgano le assemblee per la consultazione dei nostri iscritti e simpatizzanti in tutti i posti di lavoro al fine di consentirci di recepire le eventuali osservazioni e/o modifiche da chiedere all’Amministrazione stessa.
Roma, 22 Marzo 2007

p.FPCGIL
Gianni Massimiani

A proposito di referendum…

L’utilizzo dello strumento del referendum per la valutazione del protocollo sul welfare è stata una grande occasione di esercizio della democrazia.
Una partecipazione così grande, diffusa e sentita, può e deve essere letta come l’esigenza da parte dei lavoratori, pensionati e dei precari, di voler essere protagonisti, degli accordi tra sindacati e governo, ad essere soggetti attivi.
E’ l’espressione della voglia di poter manifestare direttamente il proprio sentire, rispetto ad argomenti, materie di tale rilevanza da avere ripercussioni dirette sul loro futuro e su quello delle generazioni successive.
Con l’assenso così rilevante all’accordo stipulato CIGL, CISL, UIL hanno trovato conferma che il loro operare è in sintonia con la base dei lavoratori di questo paese.
E’ proprio nello spirito di democrazia e di partecipazione che però si deve riflettere sui risultati che sono espressione del sentire diffuso dei lavoratori del ministero del lavoro, nella amministrazione centrale, nella DRL e nella DPL di Roma, nonché nel ministero della solidarietà sociale.
Anche in questi luoghi di lavoro c’è stata una interessante partecipazione alla espressione referendaria (infatti hanno votato complessivamente 351 lavoratori per la AC e la DRL e n. 120 per la DPL e 67 lavoratori del ministero della solidarietà)
I voti favorevoli sono stati 170, 38 e 24, mentre i contrari 179, 82 e 42).
In queste tre sedi, che sono significative, in modo particolare, perché è qui che si concretizzano praticamente le politiche di governo, anche sui temi del referendum c’è stata dunque una prevalenza di dissenso.
E’ su questo che vogliamo riflettere, perché questa espressione in negativo merita rispetto ed attenzione.
E’ vero che i voti si contano e non si pesano, ma ci piacerebbe che questo piccolo segnale, offra una occasione di riflessione agli addetti ai lavori, chiamandoli ad una ancora maggiore assunzione di responsabilità, che deve spingere a fare sempre meglio per realizzare un autentico welfare per i lavoratori ed i cittadini di questo paese.
Ma c’è di più. La consultazione sul protocollo è stata la prima di una serie di avvenimenti che hanno avuto al centro la voglia di partecipazione (primarie del partito democratico, manifestazione del 20 ottobre a Roma) dei cittadini e dei lavoratori.
Il segnale è chiaro: le scelte vanno compiute attraverso il consenso.
Allora avviamo un circolo virtuoso e cominciamo a chiedere il consenso ai lavoratori prima di firmare gli accordi, magari proponendogli piattaforme e facendole votare.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo 

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