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No all'obbligo della pensione a 65 anni per le dottoresse pubbliche

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

La FPCGIL Medici, insieme alla FPCGIL e alla CGIL, è contraria all’aumento forzato dell’età pensionabile delle donne dipendenti pubbliche a partire dal 2010, per arrivare a quota 65 anni nel 2018, previsto nella bozza che il Governo avrebbe inviato alla Commissione europea.
E’ un provvedimento iniquo anche per le 38.000 donne medico e veterinarie, dirigenti della sanità pubblica, che saranno costrette a lavorare fino all’età di 65 anni.
Già adesso con la vigente legislazione anche le dottoresse, se vogliono, possono continuare a lavorare fino agli stessi limiti di età previsti per gli uomini. Brunetta, invece, vuole trasformare la volontà in obbligo.
Si parte dalla necessità di una pari opportunità, ma viene confezionata al ribasso introducendo il principio della costrizione per tutti, e non della flessibilità basata sulla libera scelta a fronte del nuovo sistema contributivo. Prevale lo spirito punitivo per chi lavora nel pubblico e senza alcuna reale parità per l’organizzazione dei tempi complessivi di vita.
Basti pensare alla mancanza di misure a sostegno delle famiglie, dagli asili nido all’assistenza per la non autosufficienza.
Ciò che in altri paesi è supportato dalla comunità, in Italia spesso ricade sulle donne, comprese le dottoresse.
Non è certamente un caso che la percentuale complessiva di 35% di donne dirigenti medico e veterinario, sale a 50% nel part time, nonostante tutte le limitazioni, e scende al 10% per la presenza nei posti apicali degli ospedali e dei servizi territoriali.
Contro questo provvedimento unilaterale la FPCGIL Medici, insieme alla FP CGIL ed alla CGIL, con le donne medico e veterinarie in prima linea, metterà in campo tutti gli strumenti di lotta a propria disposizione, e rappresenterà, se portato avanti, anche una delle ragioni della nostra partecipazione alla manifestazione nazionale del 4 aprile 2009 al Circo Massimo a Roma.

NEWS

La FPCGIL Medici sulla proroga dell'intramoenia su Repubblica.it e Quotidiano Sanità

 
Di seguito i link a Repubblica.it e Quotidiano Sanità che hanno ripreso la posizione della FPCGIL Medici sulla proroga al 31 gennaio 2012 della intramoenia allargata.
 

I dati Fnom sulle donne medico, per la FPCGIL Medici l'impegno continua

 
Si pubblicano i dati sulle donne medico riportati dal Sole-24Ore Sanità, che confermano quanto da diverso tempo la FPCGIL Medici aveva già evidenziato. In particolare nelle nostre proposte per il CCNL 2006-2009 abbiamo inserito il capitolo sulle pari opportunità dove si afferma che “La vita lavorativa del medico ospedaliero e territoriale penalizza oggi le donne, con ricadute negative sulla promozione profesionale, sulla formazione e sulle stesse condizioni di lavoro” e che “Si tratta allora di prevedere la predisposizione di piani di azioni positive, tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono di fatto la piena realizzazione di pari opportunità”.
In questo ambito riteniamo che vadano istituiti i Comitati per le pari opportunità per le aree dirigenziali medico-veterinarie in ogni Regione.
Chiediamo altresì nel prossimo contratto il recepimento dell’articolo 3 della legge 120 del 2008 che consente un ampliamento delle possibilità di dirigenti con impegno ridotto, passando dall’attuale “in misura non superiore al 3 per cento” a “in misura non superiore al 10 per cento“.

 

Le mani sulla sanità

 
Si pubblica il dossier dell’Espresso “Le mani sulla sanità” sul rapporto pubblico-privato, che riprende tematiche più volte denunciate dalla FPCGIL Medici, anche ieri nella conferenza stampa.
 

Permessi retribuiti e legge 104/92. Avevamo ragione noi

Con la circolare n. 8/2008 del 5/9, il ministro Brunetta precisa “Per quanto riguarda il periodo transitorio, il decreto legge non ha previsto una specifica disciplina per il calcolo dei permessi. Un utile criterio per l’anno 2008 in corso può essere il seguente: al fine di poter conteggiare le ore di permesso fruibili in applicazione della nuova disciplina, le eventuali giornate fruite per motivi personali precedentemente al 25 giugno 2008…. andranno considerate figurativamente come pari a 6 ore a giornata; le ore eventualmente godute in eccesso rispetto all’ammontare di 18 ore annue previste dalla contrattazione collettiva non saranno soggette a recupero in quanto fruite prima della vigenza dell’art. 71 del d.l. n..112 del 2008.” E’ una palese sconfessione della circolare n. 106123 del 7/7 2008 del Direttore Centrale del Personale, che cautelativamente dava indicazioni per convertire in ore i permessi già fruiti nel primo semestre dell’anno in corso.
La circolare è esplicativa anche nei confronti della 104/1992 e per le assenze per visite specialistiche, terapie e accertamenti diagnostici.

Si allega la circolare del Ministro Brunetta.

 
 
 

 

NEWS

Accordo in Piemonte sulle linee di indirizzo del contratto e sui riposi

 
In data 18.05.2009 è stato sottoscritto l’accordo, fra le OO.SS. della Dirigenza Medica e Veterinaria e la Regione Piemonte sulle “Linee di indirizzo ex. art. 5 del CCNL del 17.10.2008“. Si tratta di un buon accordo, in particolare sulla questione dei riposi dove siamo riusciti ad inserire gran parte della normativa europea. La FPCGIL Medici, con coerenza, continua la sua battaglia per la qualità del lavoro medico.

Si pubblica un commento del Segretario Regionale della FPCGIL Medici Piemonte, Paolo Nuccio e il testo dell’accordo, che dovrà essere recepito da apposita Delibera di Giunta Regionale.

Comunicato

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
COMUNICATO SULL’AREA A e PROFILI PROFESSIONALI

Nella giornata di ieri, si sono svolti i due incontri previsti con l’Amministrazione.

Il primo, in mattinata, relativo all’annoso problema dei colleghi dell’ex Area A; il secondo, nel pomeriggio, relativo ai Profili Professionali a seguito di un parere negativo dell’Aran al riguardo.

Riqualificazione ex Area A

Come è noto la problematica nasce a seguito di alcuni rilievi fatti dagli organi di controllo all’accordo Fua del 2007, accordo che prevedeva il passaggio dei colleghi dalla area A all’area B, come previsto dall’art.36 del CCNL 2006-2009, utilizzando risorse totalmente a carico del fondo unico di amministrazione. Il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha bloccato la procedura di riqualificazione non autorizzando le procedure per il corso/concorso e non autorizzando i necessari posti in pianta organica.
Abbiamo più volte , anche insieme alle altre OO.SS., rappresentato la problematica sia al capo del Personale che al vertice politico, purtroppo, nessuna risposta è pervenuta, ad oggi, circa un serio e concreto impegno sulla questione, come peraltro su altre tematiche di rilevante importanza (vedi Cassa di Previdenza ed Assistenza).
Anche questa volta, ci aspettavamo dal dott. Iafolla proposte per la soluzione del passaggio dei colleghi dell’Area A, invece, purtroppo, l’incontro è stato deludente.
Il Consigliere Iafolla non ha fatto altro che ripetere quanto già promesso da più di un anno, ossia che il Ministro ha a cuore la questione e che si tenterà di sbloccare la situazione attraverso un provvedimento normativo.
Abbiamo rappresentato l’insoddisfazione sull’esito dell’incontro e ribadito che procedere con una nuova norma equivarrebbe a spostare nel tempo il problema. Sarebbe più utile e veloce, a nostro avviso, che il Ministro Matteoli chiedesse, con forza, al collega della Funzione pubblica una deroga al blocco delle assunzioni (come fatto anche da qualche altro Ministero) facendo presente che gli uffici, specie in periferia, senza l’apporto e lo svolgimento di mansioni superiori, dei colleghi dell’ex Area A non potranno continuare a garantire gli attuali servizi erogati all’utenza, rimarcando che il costo della riqualificazione è a totale carico dei FUA senza quindi aggravi di spesa per lo Stato.
Il Capo di Gabinetto ha comunque rappresentato il massimo impegno del Ministro per trovare quanto prima una soluzione al problema.
Nell’attendere sviluppi alla vicenda speriamo che l’Amministrazione mantenga, almeno per una volta, gli impegni assunti.

Profili Professionali

Nel pomeriggio si è svolto l’incontro riguardante il rilievo mosso dall’Aran all’ipotesi di accordo sui nuovi profili professionali, sottoscritti nel dicembre scorso.
Il rilievo Aran in parte riguarda alcune questioni marginali e di semplice soluzione, per altri versi tende a scardinare quanto attuato nell’accordo nei profili, pur essendo stato l’Aran informata dall’Amministrazione di quanto si stava costruendo sul sistema classificatorio, stabilendo che l’accordo non recepisce integralmente quanto previsto dal decreto legislativo n.150, di attuazione della legge “Brunetta”.

Abbiamo fatto presente che l’art. 7 comma 3 del CCNL 2006-2009 stabilisce che per la stesura dei profili professionali, l’Aran fornisce una assistenza obbligatoria a tutte le Amministrazioni onde garantire un assetto omogeneo all’interno del comparto di contrattazione.

Ciò, quindi, non equivale a dire che l’Aran è un organo di controllo e che i pareri della stessa Agenzia non sono ne perentori né vincolanti per il tavolo di contrattazione.
Il primo appunto da fare pertanto è che l’Amministrazione avrebbe l’onere di difendere una posizione sottoscritta in sede di accordo negoziale e non di rimettere tutto in discussione non appena qualcuno formula diverse opinioni al riguardo.

In secondo luogo, riteniamo che, quando l’Aran precisa che alcune specifiche tematiche non risultano conforme alle disposizioni in materia di progressioni professionali previste dal decreto legislativo n.150, si arroga un ruolo, una funzione che non è di propria competenza.

Ricordiamo che il CCNL 2006/2009 del comparto Ministeri è tutt’ora in vigore e che il Contratto Integrativo non può essere peggiorativo del Contratto nazionale.
Inoltre, l’art. 29 del 150 stabilisce che le disposizioni si applicano “a decorrere dal periodo contrattuale successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto” e la nostra ipotesi di accordo è stata siglata il 18 dic 2009, cioè a CCNL ancora in vigore.

Ascoltate tutte le OO.SS presenti, l’Amministrazione ha deciso di sospendere l’incontro e di riconvocare il tavolo per il 25 febbraio p.v.

Vi informiamo che quanto sopra, e non solo, sarà oggetto del coordinamento nazionale fp cgil di Ministero convocato per il prossimo 23 febbraio.

Vi terremo informati sullo sviluppo delle trattative.

Roma, 17 febbraio 2010

Per Fp Cgil
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis

 
 
 
 

Scontri di Terzigno: emergenza rifiuti mai finita in Campania Inquietante situazione di caos e incertezza – Comunicato stampa di Adriano Sgrò Segretario Nazionale Fp-Cgil

Desta preoccupazione la grave situazione di impasse creatasi in Campania nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. A Terzigno
abbiamo assistito all’ennesima giornata di tensioni e violenze, frutto dell’esasperazione di una terra abbandonata dal Governo.

Oggi è chiaro a tutti che, a dispetto degli annunci sul miracolo campano, nulla è stato risolto e la situazione di emergenza permane. Un miracolo, quello venduto dal Governo, a cui abbiamo assistito sui media, ma che per i cittadini campani si è trasformato in una vera e propria
beffa: ancora i rifiuti per strada, problemi per la saluta pubblica e continue tensioni sociali.

Per uscire dall’emergenza è necessaria una pianificazione che coinvolga tutti i soggetti interessati, attraverso la costruzione di un ciclo integrato dei rifiuti, sostenibile ambientalmente ed economicamente. Nessuna soluzione è possibile senza investimenti e senza un’idea industriale del settore.

In questi due anni di miracoli, niente è stato fatto sul versante del riciclo, dell’impiantistica industriale e dell’efficientamento delle imprese operanti nel settore.

Gravi e deprecabili gli scontri e gli attacchi alle forze dell’ordine, ma ancora più gravi sono gli anni di immobilismo. I cittadini e gli operatori sono esasperati e pretendono risposte. Il Governo la smetta di minacciare licenziamenti attraverso quelle che potrebbero apparirre come
liste di proscrizione e convochi con urgenza un tavolo con le parti sociali per affrontare definitivamente l’emergenza.

Roma, 18 Ottobre 2010

NEWS

P.A Brunetta: troppi nemici riforma, solo non ce la faccio servono alleanza, no ridicolo CGIL, stupidaggini giornali

 
(ANSA) – ROMA, 28 OTT – La riforma della pubblica
amministrazione ha ‘troppi nemici”, dice il ministro Renato
Brunetta. Che aggiunge: ”A cuore aperto, vi dico: da solo non
ce la faccio, se vengo lasciato solo non ce la faccio”. E’ una
riforma ”troppo difficile, troppo complicata, richiede
alleanze”.
Lo ha detto parlando di un ”clima assolutamente contrario”,
di resistenze spaventose”. Un fronte di sbarramento da parte di
”tutti i percettori di rendite: politiche clientelari,
burocratiche, anche criminali….”. E un riferimento al fronte
sindacale, perche’ ostacoli arrivano ”soprattutto dalla Cgil
che si e’ messa ferocemente in una posizione di contrasto, in
una maniera anche ridicola”, perche’ di fronte a esigenze e
risultati, sostiene il ministro, ”negare l’evidenza e’
ridicolo, puerile, infantile”.
Una stoccata anche ”alle stupidaggini sulla stampa”. Il
ministro della P.A. ha citato Ugo Magri e Vittorio Feltri, che
hanno scritto ”che fine ha fatto la riforma Brunetta?”. E
replica: ”Per saperlo basta leggere. I giornalisti non
dovrebbero scrivere senza prima leggere”.
”Ce la faranno i buoni” a portare avanti questo percorso, o
vinceranno ”le forze oscure?”, si chiede il ministro. Lo ha
detto chiudendo un convegno dove e’ stato tracciato un bilancio
ad un anno dalla riforma, e presentato il rapporto Ocse sulla
riforma della P.A. in Italia. (ANSA).
 
Senza parole

Agenzie delle Entrate – Convocazione incontro l'11 novembre 2010 alle ore 15,30

05.11.2010 – Essendo intervenuta la registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze concernente le risorse previste dall’art. 3 – comma 165 – della Legge 350/2003, le organizzazioni sindacali della dirigenza e delle aree professionali sono convocate per l’incontro che si terrà l’11 novembre 2010 alle ore 15,30 presso la Direzione Centrale del Personale in Via Giorgione, 159 – piano 3° – stanza 348.

Pa-Accordo separato: ennesimo strappo per isolare la Cgil e colpire il lavoro – Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
“Con l’accordo separato siglato oggi a Palazzo Chigi, la Cisl e la Uil hanno scelto di correre in soccorso di un Governo in crisi e di espellere la Cgil dal sistema di relazioni sindacali nel pubblico impiego, approvando la sospensione delle elezioni dell’Rsu e il blocco dei salari per tre anni. Ci si può girare intorno quanto si vuole, si può inveire contro di noi, ma questi sono elementi evidenti, sotto gli occhi di tutti”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta l’intesa sulla contrattazione integrativa nel lavoro pubblico siglata da Cisl e Uil e respinta dalla Cgil.

“Un fatto che ci amareggia – continua la Segretaria Generale dell’Fp-Cgil – perché rischia di pregiudicare definitivamente quei percorsi unitari che nel nostro settore sono sempre stati perseguiti, e che in queste settimane avevano ritrovato slancio attraverso una discussione approfondita tra le categorie di Cgil, Cisl e Uil”

“Grave che tutto si sia deciso in fretta e furia – continua Dettori – come al solito mettendo la Cgil di fronte al fatto compiuto, mentre tutto era stato evidentemente contrattato tra le parti negli incontri separati dei giorni scorsi. Un fatto testimoniato in maniera inequivocabile dalla comparsa nel sito dell’Fp-Cisl del testo dell’accordo, di un volantino esplicativo e di una dichiarazione del mio collega Faverin alle 9:33 di questa mattina, a trattativa ancora in corso. Tempi da record”.

“Siamo di fronte all’estensione del “modello Marchionne” al sistema di relazioni sindacali nel lavoro pubblico. Il cerchio si chiude ed è chiaro il disegno complessivo. Disegno – conclude la Segretaria Generale – che contrasteremo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”.

Roma, 4 Febbraio 2011  

Pa-Accordo Separato: da Fp-Cisl un risveglio improvviso dopo 2 anni si accorgono che la riforma brunetta colpisce il salario dei lavoratori – Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
Notiamo la difficoltà della Fp-Cisl nel difendere l’accordo firmato stamattina. Comprensibile, specie se per due anni si è difesa una riforma penalizzante per i propri tesserati. Oggi il mio collega Faverin riesce a sostenere persino che questo accordo serve a lasciare in busta paga dai 300 ai 1000 euro. Ci domandiamo per quale ragione vadano difesi salari che, a detta degli amici della Cisl, la riforma Brunetta non ha mai colpito. Misteri degli accordi separati.

Roma, 4 Febbraio 2011

 
 


 
 

 
 

 
 

Fps 2009: Resoconto incontro DP 11 aprile 2011

FPS 2009. UNA TRATTATIVA AL BUIO: LA CGIL NON FIRMA

 
 

 
Ieri 11 aprile è stato sottoscritto l’accordo sul Fps 2009 dalla Rsu e da Cisl, Uil, Salfi dopo tre giornate fitte di trattative.
La nostra sigla non ha ritenuto di sottoscrivere l’intesa: ci sembra doveroso spiegare perché.
Abbiamo condiviso il tortuoso percorso, determinato dalla difficoltà di discutere 5 accordi per 5 uffici cessati con molti delegati Rsu originariamente eletti che non svolgono più attività sindacale per le più diverse ragioni.
Il direttore provinciale ha espresso la valutazione di costruire un accordo unico, viste peraltro le trasformazioni nel frattempo intervenute e abbiamo pertanto lavorato per riuscire a portare a casa un accordo che rendesse più omogenee le caratteristiche delle discussioni dei vecchi uffici, ma che nello stesso tempo confermasse le particolarità più peculiari e significative che erano state individuate negli anni passati.
La discussione è stata concentrata solo sul fondo di sede, perché le altre tre voci del fondo Fps 2009 (produttività generale, fondo verifiche, fondo frontoffice) sono praticamente già state predeterminate nella discussione al tavolo nazionale.
Rileviamo comunque che per la produttività generale, il sistema di inserimento dati informatico, propedeutico alla liquidazione dei compensi, è saldamente collegato alla procedura “Consuntivazione web” e visto che la consuntivazione nei nostri uffici viene elaborata in maniera a volte “creativa”, sarebbe opportuno che in futuro si trovasse il modo di prevedere alcune deroghe, utili a identificare meglio le attività.

Se nell’attribuzione dei compensi per alcune attività dal Fondo di sede, come ad es., gestori di rete, responsabili per la sicurezza, apertura sportello atti giudiziari presso il Tribunale di Firenze, tutor siamo stati sostanzialmente d’accordo (sebbene non abbiamo condiviso l’inserimento in questa lista del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che è un ruolo precipuamente sindacale), il problema è giunto quando il direttore provinciale ha chiesto alle parti sindacali di condividere:
– un compenso per chi svolge attività di formazione in corsi con prova finale;
– la possibilità di creare un “fondino” per attribuire un compenso a 10 dipendenti di alta professionalità indicati dalla direzione con il contributo dei vecchi direttori degli uffici (3 Firenze1, 2 Firenze2, 2 Firenze3, 2 Empoli e 1 Borgo San Lorenzo).

Su questi due punti le parti sindacali hanno espresso valutazioni diverse: tutti hanno rigettato la proposta dell’inserimento di un compenso per chi va a frequentare un corso con esame finale e il direttore a malincuore ha dovuto desistere, mentre è rimasta la creazione del “fondino”.
Su questa cosa vorremmo che fosse chiaro che la Fp Cgil non è contraria alla valutazione individuale e che in passato in alcune occasioni abbiamo sottoscritto accordi negli uffici delle entrate che prevedevano meccanismi analoghi a quello proposto dal direttore provinciale.
Peraltro questo meccanismo è finanziato con un importo complessivamente basso (circa euro 4.400 su un complessivo dei 5 fondi di sede di euro 42.000)
Non ci ha convinto però il salto temporale (valutazione 2011 sul 2009), anche perché sebbene richieste ai vecchi direttori è indubbio (e confermato chiaramente in trattativa) che le valutazioni saranno perfezionate da chi dirige ora la Dp e non da chi dirigeva allora gli uffici delle entrate.

Non ci ha convinto ancora di più però il fatto che non è possibile in questo momento sviluppare una efficace previsione della resa finale sulle persone della trattativa, perché nonostante l’abbiamo richiesto dalla prima giornata di trattative fino a ieri pomeriggio l’amministrazione ci ha fornito solo una proiezione del fondo di sede su 1 ufficio su 5 e nient’altro, trincerandosi sull’impossibilità di avere la situazione globale prima dell’inserimento e della validazione dei dati, ovvero non prima della definitiva sottoscrizione dell’intesa stessa.
Siamo rimasti perplessi. Non era possibile utilizzare un foglio di calcolo per poter garantire alla trattativa dei dati più concreti e trasparenti, per rendere le decisioni più consapevoli, come è stato sempre negli anni passati? Ci sembra che anche questo sia il segno del deterioramento complessivo delle relazioni sindacali all’Agenzia delle Entrate.
Le trattative per 5 uffici sono iniziate il 6 aprile e concluse il 11 aprile: non era proprio possibile andare avanti per qualche giorno in più per prevedere magari un diverso meccanismo di valutazione individuale al posto del “fondino” e per avere – prima di decidere se firmare o meno – un quadro complessivo e anonimo dei compensi da liquidare al personale? Purtroppo il tempo per le relazioni sindacali è sempre più difficile da trovare, perché nel frattempo ci sono le cose importanti da fare!

Quando verranno accreditati i compensi? Per adesso sono bloccati dagli organi di controllo. Nei prossimi giorni è stata fissata presso la Dc personale una riunione che affronterà questo tema e ci auguriamo tutti, a prescindere dalle valutazioni, che la situazione si sblocchi prima possibile.

A breve fisseremo delle assemblee su ogni posto di lavoro sul tema dello sciopero generale della Cgil del prossimo 6 maggio e in quell’occasione potremo confrontarci sulle nostre decisioni sul Fps 2009.

                                                                                                           p. Fp Cgil di Firenze 
                                                                                                             Gianluca Majeli

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