Comunicato di Alfredo Garzi su iniziative congiunte con ANM del 30 settembre

ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA

COMUNICATO DI ALFREDO GARZI
SEGRETARIO NAZIONALE FPCGIL

 

Ieri, 30 settembre, si sono tenute a Roma, Milano, Napoli, Torino e Genova iniziative durante le quali l’Associazione Nazionale Magistrati, le OO.SS del personale Amministrativo e i lavoratori si sono incontrati in assemblee cittadine o hanno tenuto conferenze stampa per condividere le preoccupazioni relativamente alle norme varate dal Governo che tagliano risorse e personale alla giustizia; analoghe iniziative si sono tenute negli scorsi giorni a Palermo e Bari, e prossimamente si terranno in altre città.
Durante questi incontri abbiamo dichiarato che, nonostante quanto affermato dal Premier e dal Ministro relativamente a riforme istituzionali e all’accelerazione dei tempi dei processi, quanto fatto sino dal Governo ad oggi va in direzione totalmente opposta.
Il DL Tremonti n. 112/08 convertito in legge 133 il 6 agosto 2008 riduce ulteriormente le risorse economiche e peggiora la già grave situazione di carenza di personale attraverso il taglio del 10% alle dotazioni organiche.
Abbiamo condiviso con tutti i soggetti coinvolti che nessuna riforma è immaginabile in queste condizioni, nessun cambiamento se non in peggio: i tagli drastici al personale e alle risorse porteranno alla chiusura di Tribunali e altri uffici giudiziari aumentando i tempi dei processi e riducendo ancor di più il diritto alla giustizia dei cittadini.
Abbiamo aggiunto che il governo deve mostrare quali sono le sue vere intenzioni perché, oltre alle campagne pubblicitarie fatte dal Ministro Brunetta sui fannulloni, ciò di cui devono essere messi al corrente i cittadini è che presto il loro diritto alla giustizia, già precario, sarà in serio pericolo.
I Tribunali cascano a pezzi, non ci sono i soldi per nessun tipo di modernizzazione, mancano le persone che li facciano funzionare. I lavoratori della giustizia da anni operano in condizioni di emergenza per la scarsità di mezzi e di personale, non hanno avuto il giusto riconoscimento professionale e adesso si trovano di fronte ad un atteggiamento di totale chiusura da parte dell’Amministrazione che ha bloccato i trasferimenti che si erano faticosamente riavviati dopo 10 anni.
L’atteggiamento indifferente da parte del Governo non fa bene sperare, fino ad oggi tutti i provvedimenti sono stati unilaterali, in violazione di accordi, in violazione delle corrette relazioni sindacali.
Crediamo che a questo punto si debba smettere con le campagne mediatiche contro il pubblico impiego e si debbano informare i cittadini sui rischi che corrono.
Ci vuole una seria riforma della giustizia, che modernizzi il sistema, migliori il servizio alla cittadinanza e le condizioni di lavoro di tutti gli operatori: crediamo che il Governo debba modificare le norme nefaste del DL Tremonti nonché mettere in campo una riforma per la quale vengano stanziati investimenti adeguati.
In tutti gli incontri sono state dibattute le problematiche legate alle condizioni di lavoro, alle peculiarità delle realtà territoriali ed è emerso un sentimento comune di malcontento.
E’ tuttavia positivo, a nostro avviso, che queste tematiche siano condivise da tutti gli operatori, e che la finalità sia quella di lavorare meglio per offrire ai cittadini il diritto costituzionalmente garantito alla giustizia.
Siamo intenzionati a proseguire in questo percorso e vi terremo informati sulle future iniziative che auspichiamo possano portare ad un’inversione di tendenza nel comportamento del governo.
E’ bene che il Ministro riconosca le condizioni in cui operano le persone nella giustizia e che senza risolvere questi problemi nessuna riforma è possibile.
Senza dialogo, senza progetti, senza un posizione seria e con dei contenuti non si va da nessuna parte.
Roma, 1/10/08

 
 

Documento RSU Uffici Centrali di Via Carucci

 

 
La RSU degli Uffici Centrali di Vertice dell’Agenzia delle Dogane esprime la propria contrarietà circa l’ipotesi di CCNL comparto Agenzie Fiscali, biennio economico 2008/2009, sottoscritta in data 24/10/2008.

L’indicazione di questa RSU alle organizzazioni sindacali tutte è quella di non procedere alla sottoscrizione definitiva in quanto giudica gli aumenti previsti largamente insufficienti al mantenimento del potere di acquisto degli stipendi del personale del comparto. Infatti a fronte di un’inflazione pari al 3,8% per il solo 2008, l’ipotesi prevede soltanto un aumento del 3,2% per l’intero biennio.

Inoltre la scrivente RSU valuta in maniera negativa:
– che nel testo dell’intesa sono già anticipati gli importi dell’indennità di vacanza contrattuale (che comporterebbe un aumento di circa 8,2 € lordi mensili per un impiegato F3 II^ Area per tutto il 2010), dando chiaramente ad intendere che non ci sarà alcun rinnovo contrattuale per l’anno cui si riferisce la tabella D, ma anzi si sta procedendo ad una triennalizzazione di fatto;
– che nessuna certezza è stata fornita circa il recupero del salario accessorio, già pesantemente tagliato a causa degli interventi unilaterali effettuati per legge;
– che nessuna modifica è stata apportata alla parte normativa relativamente alle questioni delle sanzioni disciplinari e della malattia.

Questa RSU invita tutte le rappresentanze sindacali dei posti di lavoro delle dogane e delle altre Agenzie ad avviare iniziative tese al raggiungimento dello scopo di far esprimere il personale sui contenuti dell’intesa prima che questa venga definitivamente sottoscritta divenendo l’ennesimo atto di vessazione nei confronti di lavoratrici e lavoratori che hanno il sacrosanto diritto ad un contratto migliore.

Roma, 3 dicembre 2008.

Morosini
Bugarini
Cortese
Cuscunà
Diodati
Giovannelli
Iorio
Pazzanese
Procopio
Tescione

 
 

 

Direzione Regionale della Toscana provvedimento prot. 7287/UDR del 30 gennaio 2009

 

FP CGIL TOSCANA

Firenze, 3 febbraio 2009
Prot. n. 353/09

Alle Segreterie territoriali
FP CGIL Toscana

Ai delegati CGIL
Agli eletti CGIL nelle RSU
Agenzia delle Entrate
Uffici della Toscana

LORO SEDI

Alle Lavoratrici e ai Lavoratori
Agenzia delle Entrate
Uffici della Toscana

LORO SEDI

Oggetto: incarichi dirigenziali – Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Toscana provvedimento prot. 7287/UDR del 30 gennaio 2009.

Ci dispiace che per l’ennesima volta scelte importanti e delicate siano state prese dall’Amministrazione in assenza assoluta del rispetto delle regole concordate con le OO.SS..
Per tali motivazioni gli incarichi assegnati sono tutti ascrivibili alle autonome e unilaterali scelte operate dal datore di lavoro senza coinvolgimento alcuno del sindacato né, tanto meno, condivisione delle stesse da parte di quest’ultimo.
Ci preme pertanto ribadire che le modalità seguite dall’Amministrazione nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali in oggetto indicati violano tutte le regole che la stessa ha liberamente sottoscritto.
E non accettiamo il fatto che i provvedimenti in parola siano stati emanati “in via provvisoria e temporanea”, perché sappiamo bene come il provvisorio e temporaneo spesso si trasformi in definitivo: gli esempi abbondano.
Gli incarichi dirigenziali devono essere assegnati sulla base degli esiti di formali “interpelli”, frutto di accordi sindacali. In questo caso nessun interpello è stato emanato e, per l’ennesima volta, le scelte dell’Amministrazione sono viziate. Nulla di personale contro i “prescelti”, persone sicuramente competenti e idonee a occupare posti di responsabilità adeguati al loro curriculum vitae; al contempo non possiamo non registrare, in continuità col passato, “carriere folgoranti”, carenza di percorsi professionali adeguati a giustificare gli incarichi assegnati, generale assenza di pubblicità e trasparenza nelle scelte operate.
Le regole non sono “optional” che si utilizzano quando ci pare e piace, a intermittenza.
Rileviamo, inoltre, che si continua nella pratica, più volte contestata, dell’assegnazione di incarichi dirigenziali a personale cosiddetto “livellato”, in alternativa a regolari procedure concorsuali.
Ricordiamo che nella nostra Regione, nel recente passato, la “battaglia” sulla assegnazione “trasparente” degli incarichi dirigenziali è stata condotta dalla nostra Organizzazione, spesso insieme a CISL e UIL, in modo netto e chiaro.
Continueremo a batterci affinché anche le alte professionalità non siano oggetto di pesanti condizionamenti e rientrino a pieno titolo nel modello democratico di gestione delle relazioni sindacali, oggi in pericolo.

Santi Bartuccio Massimo Crescenzo Rasile
Coord.to Reg.le Agenzie Fiscali Segreteria regionale FP CGIL Toscana

 

 

 

Delocalizzazione delle funzioni istituzionali delle strutture dell'Agenzia ubicate nella città di L'Aquila – Convocazione

 

 
Convocazione incontro sindacale il 15 maggio all’Aquila
 
 

 
 

CONTRATTO INTEGRATIVO

NON CI SIAMO !
NEL MODO PIU’ ASSOLUTO !!!!
LA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE E’ DISTANTE ANNI LUCE DALLA PIATTAFORMA UNITARIA

I Coordinamenti nazionali di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa del Ministero dell’Interno si sono riuniti questa mattina per esaminare il documento consegnato dall’Amministrazione sul contratto integrativo.

Siamo d’accordo su una sola cosa, ossia sul titolo, che recita: “Bozza di lavoro”.

Per questo motivo, e rilevato che il contenuto della proposta è distante anni luce dalla piattaforma unitaria presentata al Ministro nel giugno dello scorso anno, abbiamo deciso di non diffonderla, per evitare equivoci, mentre riteniamo utile unicamente la ripresa della trattativa, prevista per mercoledì 4 novembre.

E’ evidente che non transigeremo sui principali contenuti della nostra piattaforma.

Roma, 21 ottobre 2009
 

CGIL CISL UIL
Fabrizio SPINETTI Paolo BONOMO Enzo CANDALINO

 
 

 

Comunicato stampa unitario

PROTESTA GIUDIZIARI: a rischio il lavoro post-elettorale

Ieri, al Ministero della Giustizia durante la trattativa nazionale è stata messa in atto una protesta dentro e fuori dall’aula.

All’esterno dell’aula, davanti al Ministero in via Arenula, alcuni rappresentanti delle OO.SS. FPCGIL, RdB, FLP e UILPA si sono incatenati con uno striscione al collo con la scritta “LAVORATORI IN LOTTA CONTRO LO SFASCIO DELLA GIUSTIZIA”; all’interno del Ministero contemporaneamente i rappresentanti delle stesse OO.SS hanno interrotto la riunione mostrando dei cartelli con la medesima scritta.

La protesta è stata attuata contro la firma, da parte dell’Amministrazione e la Cisl e l’Unsa -Sag, che rappresentano la minoranza dei lavoratori, di un Accordo che prevede un Ordinamento professionale che porterà al demansionamento dei lavoratori e a un peggioramento del servizio.

Con questo ordinamento ci saranno 7903 cancellieri e 1678 ufficiali giudiziari in meno che espleteranno gli atti a loro attribuiti dalla legge.

Alcuni rappresentanti si sono inoltre recati davanti alla sala verde dove era in corso una riunione ufficiale con il Ministro, il quale non ha voluto riceverli e si è allontanato; i rappresentanti sindacali sono stati tutti identificati dalla polizia.

L’amministrazione e le due OO.SS. minoritarie hanno comunque proceduto alla firma dell’Ipotesi di accordo che dovrà di nuovo passare al vaglio degli organi di controllo.

Tutte le iniziative programmate per le prossime settimane sono confermate: dal 15 al 20 marzo i lavoratori si atterranno rigorosamente alle norme ed ai regolamenti; sono in programma presidi ed assemblee sui posti di lavoro in tutta Italia e in queste condizioni i lavoratori non potranno garantire il lavoro post-elettorale.

Il personale giudiziario andrà avanti nella lotta per la giustizia e per i diritti di chi ci lavora.

Roma, 03/03/10

 
alcuni rappresentanti delle OO.SS. FPCGIL, RdB, FLP e UIL-PA si sono incatenati con uno striscione al collo con la scritta “LAVORATORI IN LOTTA CONTRO LO SFASCIO DELLA GIUSTIZIA”

Documenti dai territori

 
Funzione Pubblica CGIL
Metropolitana e Provinciale di Bari

 
 


Abbiamo assistito in questi anni in maniera quasi impotente a sprechi di ogni tipo, privilegi e ruberie. Basta ricordarsi delle somme pagate ad amministratori che hanno fatto fallire l’Alitalia, alle pensioni d’oro dei commessi del Senato della Repubblica, ai compensi dei consiglieri di amministrazioni di enti fantasma come quelle dei rifiuti di alcune regioni, al mantenimento di alcuni Enti inutili, alle retribuzioni onerose dei politici, ecc. ecc.
Per contrappeso abbiamo ricevuto tagli indiscriminati delle nostre retribuzioni, oramai ridotte al lumicino, come dimostra la classifica delle retribuzioni mondiali che ci vede agli ultimi posti, le continue riduzioni del salario accessorio e i mancati investimenti economici nel lavoro pubblico.
E’ necessario che noi cittadini, dipendenti prepariamo una contro manovra economica affinché sia possibile che la nostra voce arrivi su tutti i giornali, siti internet, ecc.

Elenco delle voci di bilancio per ridurre il deficit pubblico:

1. Eliminazione dei consigli amministrazione degli enti pubblici economici e non economici (Istituti, Municipalizzate, Consorzi, ecc.), mettendo a capo degli stessi funzionari pubblici;
2. Eliminazione dei privilegi ai politici (Sindaci, consiglieri, presidenti, parlamentari), riguardanti le pensioni e liquidazioni. I contributi accumulati dai politici devono servire esclusivamente per raggiungere i requisiti oggi previsti da tutti i dipendenti pubblici per poter usufruire della pensione INPDAP;
3. Eliminazione dei privilegi dei dipendenti e/o funzionari in servizio presso il parlamento, regioni a statuto speciale, ecc., che godono di stipendi e benefici diversi dai dipendenti pubblici come Sanità, Enti Locali, ecc.;
4. Eliminazione dei doppi incarichi nella pubblica amministrazione;
5. Fissazione di un tetto retributivo invalicabile, che nessun dipendente, funzionario, dirigente pagato con i soldi pubblici dello Stato Italiano possa superare (dai 100.000 ad un massimo di 300.000 euro annue di retribuzione);
6. Pagamento delle tasse sulla base del patrimonio (case, barche, macchine, ecc.) e non dell’IRPEF poiché è di facile evasione);
7. Accorpamento dei piccoli comuni fino a 1000 abitanti;
8. Scorporazione dalle province del comune capoluogo;
9. Tassazione delle rendite finanziarie con importo analogo a quello corrisposto dai correntisti.
Sarà possibile avere finalmente un riconoscimento tangibile per chi è impegnato ad offrire al paese un servizio decoroso e senza lucro? sarà possibile avere rispetto della nostra dignità da parte di chi ci dovrebbe tutelare, vero ministro Brunetta? sarà possibile far pagare la crisi a chi la creata? Sarà ora che i lavoratori onesti incominciano ad alzare la voce?
Sarà possibile fare tutto questo se tutti insieme partecipiamo in prima persona alla grande manifestazione che la CGIL sta organizzando a ROMA il 12 Giugno 2010.
Stiamo organizzando centinaia di pulmans che partiranno da tutte le parti del paese ed anche da Bari ne stiamo allestendo tanti; tanti lavoratori per tantissime ragioni di protestare…

 
Pino Tamma
 
 

 
 
 

 

Comunicato

  
 

Si è svolta oggi la prevista riunione con all’ordine del giorno le progressioni economiche all’interno delle aree; l’Amministrazione ha avviato la procedura di concertazione per stabilire il numero di progressioni economiche all”interno delle varie figure professionali presenti nelle III aree.

Nell’illustrazione della situazione sono emerse le numerose contraddizioni che ha creato e sta creando in tutti i dipartimenti il Contratto Integrativo firmato lo scorso 29 luglio dalla minoranza delle OO.SS e dall’Amministrazione.

Infatti, tale contratto, firmato e redatto in fretta e furia e senza una vera discussione tra le parti adesso provoca agli Archivi alcune curiose incongruenze.

Prima fra tutte la sovrapposizione di due procedure parallele, una concorsuale, con la quale si conseguono benefici economici e giuridici, già avviata ai sensi del vecchio integrativo per lo svolgimento della quale abbiamo preso atto dell’impegno del Direttore Generale Dr. Oricchio, e l’altra di mera progressione economica in base a titoli ed esperienza professionale; entrambe le procedure, a causa della incombente scure della manovra finanziaria, devono essere terminate entro il prossimo dicembre.

Abbiamo chiesto all’Amministrazione di fare un accordo integrativo in modo che fosse possibile spostare alcune progressioni economiche nell’area prima, fortemente penalizzata dal Contratto, peraltro da noi non sottoscritto, e di bilanciare le progressioni in maniera equa; abbiamo inoltre messo in guardia l’Amministrazione dall’utilizzare un bando simile a quello dell’Organizzazione giudiziaria, palesemente illegittimo in alcune parti, per evitare inutili contenziosi che potrebbero bloccare le procedure.

Il Dr. Oricchio ci ha risposto che la distribuzione delle progressioni per area è bloccata dal C.I. in quanto era stata prevista in quella sede senza alcuna possibilità di modifica e senza alcuna discussione.

Pur dissentendo da questa argomentazione abbiamo proseguito la trattativa per fare in modo che le procedure seguissero un criterio equo almeno nella distribuzione all’interno dell’area tra i profili professionali; pertanto abbiamo concordato un principio di una percentuale di circa il 50%, con arrotondamento per eccesso, per ogni profilo.

A giorni l’Amministrazione emanerà un bando per le seguenti progressioni economiche:

AREA I
67 posizioni da f1 a f2 per gli ausiliari
7 posizioni da f2 a f3 ausiliari

AREA II
11 posizioni da f1 a f2 per operatori
2 posizioni da f1 a f2 per conducenti di automezzi
52 posizioni per assistenti amministrativi da f2 a f3.
2 posizioni da f3 a f4 per assistenti informatici
66 posizioni da f3 a f4 assistenti amministrativi
12 posizioni da f4 a f5 assistenti amministrativi
1 posizione da f4 a f5 assistente informatico

AREA III
5 posizioni da f1 a f2 funzionario contabile
3 posizioni da f2 a f3 funzionario contabile
10 posizioni da f3 a f4 conservatore
1 posizione da f3 a f4 funzionario contabile
30 posizioni da f4 a f5 conservatore
8 posizioni da f5 a f6 conservatore

Siamo consci che il Contratto integrativo del Ministero della Giustizia va contro la funzionalità del servizio e penalizza gravemente molti lavoratori degli Archivi che non hanno potuto partecipare alle procedure di passaggio tra le aree, per questo stiamo valutando la possibilità tutelare i lavoratori mettendo a disposizione anche i nostri uffici legali.
Auspichiamo comunque che i tempi stretti e l’incompetenza di coloro che hanno stilato e firmato il Contratto Integrativo non impedisca che le progressioni economiche vengano portate comunque a termine nei tempi previsti, visto che si tratta di soldi che appartengono ai lavoratori.
Se ciò non avverrà sappiamo sin d’ora a chi dare la colpa.

Roma, 28/09/10

La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
ed Archivi Notarili

Nicoletta Grieco

 
 

Comunicato

 

ELEZIONI RSU LA POSIZIONE DELLA CGIL

LA DISINFORMAZIONE DI RdB

 

Con il comunicato stampa delle RdB-USB P.I del 22 settembre è partito l’ennesimo attacco alla CGIL. Non sappiamo a quale ribaltone si faccia riferimento né a quale bel regalo per il Governo. Evidentemente il comunicato stampa non aveva l’obiettivo di informare i lavoratori di quanto emerso nella riunione del 21 settembre presso l’ARAN, bensì di lucrare qualche facile consenso utilizzando l’arma della disinformazione, in perfetta sintonia con la cultura dominante in Italia.

I FATTI
 
L’art. 40 c. 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001, modificato dal decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15, stabilisce che ” tramite appositi accordi tra l’ARAN e le confederazioni rappresentative……sono definiti sino ad un massimo di quattro comparti di contrattazione nazionale…”
Nella proposta presentata dall’ARAN il 16 settembre i quattro comparti sono così determinati:
A) Comparto del personale delle Agenzie Fiscali, dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, delle Istituzioni e degli Enti di ricerca e sperimentazione e delle Università;
B) Comparto del personale delle Autonomie Locali;
C) Comparto del personale della Scuola e delle Istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale;
D) Comparto del personale delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale;
Quindi ciò di cui si sta discutendo è la costituzione di nuovi 4 comparti e la salvaguardia al loro interno delle singole specificità degli attuali CCNL relativi ai 12 comparti. È un problema serio per il rinnovo dei futuri contratti collettivi nazionali di lavoro.
Abbiamo sempre sostenuto che non è intenzione della CGIL subordinare le elezioni per il rinnovo delle RSU all’accordo quadro per la definizione dei comparti di contrattazione. “La eventuale modifica delle norme sulla rappresentanza sarebbe oggi un “salto nel buio” . La CGIL ” E’ invece sicuramente disponibile per cambiamenti radicali del decreto stesso” ovvero del D.l.gs. 150/2009 ( comunicato CGIL nazionale del 22 settembre)
Per RdB e tutti gli altri sindacati non è così. Il motivo della divergenza è determinato da quanto disposto dall’art 43 del D.l.gs 165/2001 ” L’ARAN ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al 5%” (comma 1)
” L’ARAN ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che definiscono o modificano i comparti o che regolano istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazione o riguardanti più comparti, le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del c.1″ (comma.4).
Crediamo sia facilmente intuibile la maggiore difficoltà nel raggiungere la soglia di rappresentatività qualora si costituissero quattro comparti al posto degli attuali dodici .
Comprendiamo il problema delle RdB e condividiamo l’azione per la difesa del pluralismo sindacale, quello che non capiamo è l’accusa di ribaltone sulla riforma Brunetta, D.lgs 150/2009.

LA POSIZIONE DELLA CGIL E’ CHIARA E NON ACCETTIAMO STRUMENTALIZZAZIONI DI BASSO PROFILO MEDIATICO: la riforma Bunetta rappresenta un grave attacco al diritto alla contrattazione nei settori pubblici e il ritorno al primato della gestione da parte della politica dei diritti del lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni e nei settori della conoscenza. Si tratta di una riforma sbagliata, centralistica che segna il sostanziale abbandono della contrattualizzazione del rapporto di lavoro e che, non è certo destinata a favorire l’efficacia delle amministrazioni pubbliche, ma solo a introdurre discrezionalità ed inefficienze.

La CGIL è per l’immediato rinnovo delle RSU, anche in assenza di accordo sui nuovi comparti.
Eleggere le RSU è un diritto dei lavoratori, è l’affermazione della democrazia nei posti di lavoro, che non può essere subordinata ad interessi di sigla o di bottega.

Roma, 24 settembre 2010
 

CGIL FP NAZIONALE
Coordinamento Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini

 

Catania – Documento sindacale unitario

Al Signor Direttore
Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale di Catania S E D E

Al Signore Direttore
Ufficio Controlli di Catania S E D E

Al Signor Direttore
Ufficio Territoriale di Catania S E D E

Al Signor Direttore
Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale Sicilia
Via Konrad Roentgen, 3 90146 – Palermo

Alle Organizzazioni Sindacali Regionali LORO
SEDI

 
 

Da fin troppo tempo assistiamo a continue riforme su riforme nell’ambito dell’Amministrazione Finanziaria,
senza che queste abbiano prodotto significativi risultati, anzi tutto ciò si è negativamente ripercosso esclusivamente sui
dipendenti.

Tale situazione si è concretamente aggravata dal continuo depauperamento degli organici per l’ondata
pensionistica degli ultimi anni a cui non ha corrisposto alcun reintegro, con l’inevitabile ed insostenibile aggravio dei
carichi di lavoro individuali.
Ciò nonostante, l’Amministrazione Finanziaria, sorda ed insensibile a qualsiasi sollecitazione reiteratamente
portata avanti dalle Organizzazioni Sindacali insieme alle R.S.U., propone ed impone il raggiungimento di obiettivi
cosiddetti sfidanti, ma assurdi e sicuramente irraggiungibili, considerando lo stato attuale degli organici.

Tali preoccupanti disfunzioni non possono che determinare uno scadimento dei servizi erogati con il
conseguente peggioramento dei già precari rapporti tra i dipendenti e l’utenza che identifica in questi ultimi i
destinatari di una pessima gestione.
A fronte di tutto ciò, l’A.F., principale responsabile della situazione attuale, esclusivamente preoccupata della
“tutela” del cittadino contribuente, mai del cittadino dipendente, non garantisce in alcun modo i propri dipendenti
ribaltando agli stessi le proprie responsabilità.

In ogni caso le OO.SS. saranno sempre vigili affinchè i lavoratori non debbano essere chiamati a rispondere di
qualsivoglia responsabilità per le eventuali prescrizioni di atti ed altre omissioni determinate da un carico di lavoro che,
diventando sempre più inversamente proporzionale agli organici, non è più sostenibile nonostante l’abnegazione e la
diligenza con cui opera quotidianamente.

Firmato

          CGIL-F.P.           CISL FP           UIL-P.A.           CONFSAL-SALFI           F.L.P.
            Garufi               Bova          Gagliano                Morace                Raciti

RSU non decadono al 30 novembre – Circolare ARAN

 
Oggi l’Aran ha inviato la Circolare n. 10700 con la quale, stante la fase negoziale in atto per la definizione dei nuovi Comparti, si afferma la non decadenza delle RSU alla data del 30 novembre 2010; pertanto le stesse proseguono nel loro mandato mantenendo tutte le loro prerogative (agibilità sindacali e titolarità contrattazione) riconosciute dalle leggi e dai contratti.
 
Roma, 26 novembre 2010
 
 

 

Informativa alle OO.SS.

Con riguardo alla procedura selettiva di sviluppo economico all’interno delle aree si comunica quanto segue.

Dal 15 giugno sarà disponibile sul sito Intranet un applicativo che consentirà a tutti i dipendenti di visualizzare una scheda contenente le informazioni, anche precompilate, riguardanti l’esperienza di servizio e i titoli di studio, culturali e professionali, posseduti alla data del 31 dicembre 2010.

Le modalità di compilazione della scheda, la cui finalità è di accelerare l’attività di valutazione, sono indicate nel manuale utente, consultabile nel sito Intranet, nel menù principale della procedura.

L’accesso alla procedura per la compilazione della scheda è previsto in periodi temporali scaglionati, come di seguito indicato, per prevenire possibili malfunzionamenti dovuti a un accesso massivo al sistema:

· dal 15 giugno al 5 luglio: DR Sicilia, DR Toscana, DR Umbria, DR Valle D’Aosta, DR Veneto, Strutture Centrali;

· dal 23 giugno al 13 luglio: DP Trento, DR Lombardia, DR Marche, DR Molise, DR Piemonte, DR Puglia, DR Sardegna;

· dal 6 luglio al 26 luglio: DP Bolzano, DR Abruzzo, DR Basilicata, DR Calabria, DR Campania, DR Emilia Romagna, DR Friuli Venezia Giulia, DR Lazio, DR Liguria.

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