Roma, 9 Ottobre 2015
Al Ministero della Difesa
Direzione
Generale del personale civile
Dr.ssa Enrica Preti
Alla
Direzione Agenzie Industrie Difesa
Dr.Giancarlo Anselmino
Stato Maggiore Aeronautica – 1°Reparto
Capo 4° Ufficio
“Personale civile e relazioni sindacali”
Col.
Stefano Porcedda
R o m a
Oggetto:
Mancato pagamento salario accessorio stabilimento militare “Propellenti” di
Fontana Liri, e 72° Stormo di Frosinone.
Continuano a pervenire alla Fp Cgil nazionale, in
particolare dai lavoratori turnisti impiegati negli enti sopra menzionati,
copiose doglianze circa la mancata corresponsione da parte di codesta
amministrazione centrale degli emolumenti economici accessori dovuti in seguito
all’espletamento dei turni di lavoro e P.P.L (rischio) loro assegnati.
Si tratta, è di tutta evidenza, di una situazione divenuta
intollerabile tanto per quei lavoratori quanto per questa stessa organizzazione
sindacale che, per giunta, stando a quanto appreso, si ripeterebbe anche
ciclicamente, penalizzando oltremodo il personale civile coinvolto. Il quale di
contro, pur continuando a garantire il proprio servizio, non viene quasi mai
pagato puntualmente.
L’indignazione – se possibile – aumenta poi sensibilmente,
se a maggior ragione si pensa che nello scorso mese di giugno sono state
corrisposte le somme dovute ai lavoratori per i turni e P.P.L.(rischio)
espletati nei primi tre mesi del corrente anno, mentre, oltre ad essere ancora
creditori di quelle destinate a compensare gli impegni adempiuti dal mese di
aprile a quello di settembre di quest’anno, continuano a permanere ancora non
pagati quelli addirittura relativi ai mesi di novembre e dicembre 2014!
In ragione di quanto sopra, e nelle more dei provvedimenti
che codesta amministrazione è chiamata a tenere con l’urgenza che il caso
sollevato evidentemente richiede, nell’auspicare che tale problematica venga
definitivamente risolta, si comunica che la Fp Cgil darà comunque mandato al
proprio legale di fiducia di valutare attentamente tutti gli aspetti della
vicenda afferenti la tutela degli interessi dei lavoratori coinvolti.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordialmente
p. La Fp Cgil Roma e Lazio Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Fiorella Puglia
Ministero
Difesa
Francesco Quinti
Lo
scorso 7 ottobre le OO.SS.
rappresentanti il personale del comparto ministeri e della dirigenza hanno
incontrato il nuovo capo del
Dipartimento della Giustizia Minorile e di comunità Cons. Cascini che,
insediatosi da poco tempo a capo del nuovo dipartimento, istituito dal DPCM
riguardante il nuovo regolamento di
riorganizzazione del Ministero della Giustizia , ha inteso
avviare con le OOSS un confronto
sull’architettura organizzativa
del nuovo dipartimento al fine
non solo di partecipare gli intenti
dell’amministrazione ma
soprattutto di rilevare proposte
e smussare quei punti di criticità che si rilevano nella definizione del nuovo
impianto organizzativo e condividerne le
necessarie soluzioni.
In
considerazione del fatto che si sta lavorando alla definizione dei decreti
attuativi che disegneranno l’assetto organizzativo territoriale del sistema
della giustizia minorile e dell’esecuzione penale esterna, questo primo
incontro ha avuto carattere particolarmente interlocutorio e di conoscenza tra
le parti.
Abbiamo
pertanto rappresentato alcune criticità non solo di carattere organizzativo ma
anche operativo che stanno suscitando nel contesto e tra il personale forti
preoccupazioni ed interrogativi che, abbiamo sottolineato, richiedono risposte
certe ed urgenti.
Ci
riferiamo
–
alla
organizzazione periferica e territoriale del sistema della giustizia minorile e
di comunità la cui architettura è tutta
da costruire tenendo conto delle peculiarità normative e contrattuali
(dirigenza) di ciascuno dei due sistemi (Minori ed esecuzione penale esterna
adulti) e rispetto al quale il DM di
riferimento non fa alcun cenno;
–
alla gravissima
carenza di risorse finanziarie e di organico che caratterizza i due sistemi;
–
ai criteri
riguardanti la mobilità del personale;
–
alla
previsione oramai acclarata, visto il
disegno di legge delega passato alla camera, della presenza del personale di
Polizia penitenziaria nella esecuzione penale
esterna.
Il Cons. Cascini ha ascoltato con attenzione quanto da noi
esposto e, pur riservandosi di
approfondire le varie questioni attraverso altri incontri, ha provato a
costruire insieme un percorso condiviso, sottolineando che le specificità in
particolar modo della Giustizia Minorile verranno rispettate e che al momento, rilevando difficoltà di tipo normativo, i
CGM e gli UEPE continueranno
a mantenere la propria specificità.
La formazione viceversa sarà unica
per una cultura comune dell’esecuzione penale.
Riguardo l’assetto
territoriale, quindi, ha ipotizzato per gli UEPE una Direzione Generale
dell’Esecuzione Penale Esterna e n. 29 sedi dirigenziali sul territorio che
coordineranno gli altri UEPE non dirigenziali; assetto organizzativo, questo,
suscettibile di modifiche e in tal senso ha chiesto suggerimenti e proposte da
prendere in esame. Il Cons. Cascini inoltre ha affermato che, in una logica di
casa comune, è intendimento in una prospettiva futura fondare l’esecuzione
penale esterna anche sulla polizia penitenziaria.
Relativamente agli
organici, transiterà al DGM e di Comunità il personale in servizio effettivo
presso gli UEPE, PRAP/DAP (Area o Direz. Gen. EPE), mentre per il personale
distaccato (in entrata ed in uscita) probabilmente si acquisirà dagli
interessati la disponibilità.
Abbiamo chiesto, pertanto,
che siano tenuti in debita considerazione i lavoratori degli UEPE, distaccati
presso altre strutture penitenziarie, con mansioni diverse, i quali vogliono
rimanere nell’amministrazione penitenziaria, anche eventualmente cambiando
figura professionale.
L’incontro si è concluso
fissando al 5 novembre p.v. un nuovo appuntamento, ovvero prima della definizione della bozza di
proposta del decreto che sarà inviato
quale informativa alle OO.SS. e
la cui approvazione definitiva è prevista entro il 15 dicembre p.v.
Roma , 9 ottobre 2015
FP CGIL CISL FP UIL
PA
Lina Lamonica Eugenio Marra Domenico Amoroso
Gianfranco Macigno
COMUNICATO UNITARIO
Dopo
la firma del protocollo d’intesa sul tema della mobilità volontaria interna e
dei reimpieghi, in data odierna – così come richiesto – è pervenuta
dall’ufficio di gabinetto del Ministro la convocazione per un nuovo incontro,
che dovrebbe essere presieduto dal Sottosegretario alla Difesa, on.le Domenico
Rossi, per mercoledì 14 ottobre.
Come
già anticipato nell’incontro del 28 settembre scorso e ribadito nel comunicato
unitario del 29 settembre attendiamo risposte definitive, chiare ed esaurienti
sui seguenti argomenti:
1.
la restituzione ai
lavoratori civili della Difesa delle
somme relative alla
parte variabile del
FUA 2015;
2.
la rapida e non più ulteriormente rimandabile definizione della tabella di equiparazione;
3.
la immediata ripresa dei lavori del tavolo
tecnico per
la definizione del
regolamento relativo
alla distinzione delle funzioni tra
personale civile e militare, in attuazione di precise norme di legge;
4. l’avvio della discussione sui contenuti
del Libro Bianco;
5.
Una chiara
e definitiva posizione sulle molteplici voci che da tempo circolano
incontrollate negli ambienti della Difesa, circa la presunta volontà politica
di creare una specifica indennità per i lavoratori della Difesa.
Per quanto ci riguarda si tratta
dell’ “ultima chiamata” e, poiché abbiamo finora ricevuto risposte e/o
comportamenti interlocutori ed inconcludenti, riteniamo indispensabile che il
prossimo incontro avvenga alla presenza del vertice politico del Ministero,
cioè del Ministro Pinotti.
Come consuetudine del sindacato
confederale, ci presenteremo al tavolo con spirito costruttivo, ma in caso di
esito insoddisfacente la ripresa della mobilitazione, anche pubblica, sarà
inevitabile.
Roma, 8 Ottobre 2015
FP CGIL CISL FP UIL
PA
Salvatore
Chiaramonte Paolo Bonomo Sandro Colombi
ISPETTORATO
NAZIONALE DEL LAVORO
INCONTRO
OO.SS. – AMMINISTRAZIONE
Il 1° ottobre si è
svolto l’incontro tra OO.SS. e l’Amministrazione sulle problematiche connesse
alla pubblicazione in gazzetta Ufficiale del decreto 149/2015 relativo alla
razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva.
Nell’introdurre i
lavori il Direttore Generale ha ripercorso tutto l’iter del decreto
evidenziando l’impegno profuso dall’Inail per migliorare lo schema del decreto
che, va ricordato, nella sua prima stesura presentava numerose criticità e che,
per certi aspetti, ancora ne presenta soprattutto riguardo alla dipendenza
funzionale/organizzativa del personale ispettivo.
Alla riunione
erano presenti anche i Direttori Centrali Risorse Umane e Rischi che hanno
chiarito alcuni aspetti tecnici e formulato proposte sugli aspetti più critici
e sensibili del provvedimento.
E’ del tutto
condivisibile aver dichiarato esplicitamente che l’attività di vigilanza svolta
dai nostri ispettori è centrale in relazione alle funzioni istituzionali
dell’Ente e dovrà essere garantita senza soluzione di continuità profondendo il
massimo impegno a garanzia della “mission” dell’Ente e dell’alta competenza e
professionalità del personale.
Nel merito è stato
presentato un documento che definisce alcune soluzioni tecnico-gestionali che,
a nostro avviso, possono consentire di fare un po’ più di chiarezza rispetto
alle scelte da operare e consentire di portare maggiore serenità ai lavoratori
coinvolti che si trovano, in questa fase, in uno stato di comprensibile
incertezza circa il proprio futuro.
Come previsto
nella norma il personale del profilo di vigilanza potrà esercitare il diritto
di opzione verso il ruolo amministrativo entro il 24 ottobre p.v. nell’ambito
della disponibilità della dotazione organica del profilo amministrativo che
attualmente si aggira su un numero di poco superiore alle 100 unità e che verrà
puntualmente definita alla scadenza del 24 ottobre 2015.
Coloro che
intendono rimanere nel profilo di vigilanza, nello specifico ruolo ad
esaurimento, manterranno tutti gli istituti economici in godimento e normativi
attualmente in vigore mentre per coloro che decideranno di passare al ruolo
amministrativo non
verranno garantiti tali istituti e seguiranno il percorso normalmente previsto
dal CCIE 2006/2009 mantenendo l’assegnazione in una sede indicata
dall’interessato all’interno della regione di appartenenza.
Inoltre, qualora
le richieste di cambio di profilo dovessero superare la disponibilità accertata
la graduatoria privilegerà il personale con minore età anagrafica.
Tutto questo ha
trovato la sostanziale condivisione di tutte le OO.SS. formando oggetto di un
verbale che vi alleghiamo.
Si è anche
convenuto di attivare un tavolo di confronto dove, nei successivi incontri,
approfondire e definire soluzioni organizzative-funzionali a tutela del
percorso professionale e
dell’operatività del personale ispettivo dell’Inail.
Nel corso del
nostro intervento abbiamo rivendicato anche il ruolo attivo delle OO.SS. nelle
modifiche apportate al decreto valorizzando le iniziative che, unitariamente,
abbiamo messo in campo per scongiurare un vero e proprio esproprio
dell’attività così come si ipotizzava nelle prime versioni del decreto.
Il lavoro
ovviamente non termina oggi; saremo vigili sul prosieguo delle fasi di avvio
della nuova Agenzia ed auspichiamo, come abbiamo espressamente dichiarato in
sede di riunione, un ruolo fortemente attivo dei rappresentanti dell’Istituto
in seno ai vari Organismi previsti nell’Ispettorato. Passerà dal peso
esercitato dall’Inail in quelle sedi la garanzia e la salvaguardia delle
funzioni istituzionali e del ruolo centrale dell’istituto.
Seguiranno
ulteriori comunicazioni.
Roma, 6 ottobre 2015
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Agenzia del
Demanio
La riorganizzazione non riguarda solo i
colleghi delle Direzioni centrali.
È proseguito nella mattinata di
ieri il confronto tra OOSS e Agenzia in merito alla manovra riorganizzativa
dell’Ente.
Il processo di
riorganizzazione di una struttura articolata e complessa come l’Agenzia del
Demanio non ha ricadute solo su “alcuni” ma interessa la vita lavorativa di
“tutti” i dipendenti: anche di coloro che in prima analisi sembrano esserne
esclusi.
Chi ritiene che la
discussione debba concentrarsi esclusivamente sugli esuberi (colleghi non più
necessari nel loro abituale posto di lavoro) a nostro avviso sottovaluta la
complessità della situazione.
Certamente la mobilità, e come “accompagnarla”, è
un tema delicato ma slegarla dal contesto generale dell’Agenzia indebolisce la
posizione di chi sarà costretto a cambiare città di lavoro.
In via prioritaria, a partire dalla prossima settimana, sarà costituito
un gruppo di lavoro (Tavolo tecnico), composto da rappresentanti di parte
aziendale e sindacale, che avrà il compito di individuare e proporre al Tavolo
di contrattazione i parametri relativi a trattamenti, esclusioni e tutele
che accompagneranno la mobilità d’ufficio ed i criteri per la formazione delle
graduatorie di mobilità da applicare per ciascuna delle categorie
professionali (profili tecnici e profili amministrativi).
I due Tavoli
lavoreranno in maniera disgiunta, ma contigua e confluente per assicurare la
massima trasparenza e recepire esigenze e bisogni relativi ad ogni parte
rappresentata, necessari per giungere all’individuazione delle risorse non
più indispensabili, e quindi eccedenti, in Direzione generale.
L’Amministrazione
ha comunicato alle OO.SS che gli esuberi di personale, strettamente connessi
agli obiettivi di decentramento delle funzioni operative e di semplificazione
delle funzioni centrali, riguarderanno
principalmente le Direzioni “Governo del Patrimonio”, “Strategie Immobiliari e
Innovazione” e la Direzione “Servizi al Patrimonio” sottolineando che nel
perseguire tali obiettivi potranno determinarsi impatti anche sulle altre
Direzioni centrali derivanti da minori esigenze di organico.
In merito alla
discussione delle istanze pendenti di mobilità territoriale, la FP Cgil
ha ottenuto di inserire la loro trattazione all’interno dei punti che il gruppo
di lavoro dovrà sviluppare e definire.
Come
organizzazione sindacale abbiamo inoltre rappresentato la necessità -facendone,
insieme alla trattazione delle domande di mobilità pendenti, un punto
qualificante- di valorizzare le professionalità conseguite da tutti i
colleghi negli anni di lavoro in Agenzia, in diversi casi anche
raggiungendo il traguardo della laurea da “studenti lavoratori”.
L’indisponibilità
“storica” dell’Agenzia a discutere criteri trasparenti, equi e condivisi per
le progressioni di carriera e per l’elargizione di incentivi individuali
(una-tantum o superminimi non riassorbibili) evidenzia già da qualche tempo
tutti i limiti di questa posizione datoriale, che emergono nella loro
drammaticità in questa fase.
Il contesto della
discussione, per la FP CGIL, è la riorganizzazione dell’Ente in cui i sacrifici
chiesti ai dipendenti non dovranno essere l’unico effetto di ricaduta
sul personale.
Ovviamente non si
tratta di disconoscere quanto ricevuto da qualcuno in questi anni ma di offrire
a tutti la possibilità di vedersi riconosciute la professionalità e la
dedizione dimostrate verso l’Agenzia in questi anni.
Non è un segreto,
aggiungiamo in conclusione, che uno dei segnali del malessere
organizzativo rilevato anche dalla stessa Agenzia è costituito dalla mancata
trasparenza dei criteri di individuazione dei beneficiari di particolari
trattamenti individuali.
Roma, 07 ottobre
2015
CGIL FP Nazionale
Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali – Luciano Boldorini
p. la Delegazione Trattante Nazionale
FP CGIL Agenzia del Demanio – D. Gamberini – E. Antonino
08.10.2015 – In allegato la Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane relativa alla fruizione dei congedi parentali.
COMUNICATO UNITARIO
In data odierna presso la Direzione Generale dell’ Agenzia Industrie Difesa si è svolto il programmato incontro avente come argomento principale le dotazioni organiche del personale dirigenziale e non dirigenziale dell’Agenzia.
In apertura di riunione il Direttore Generale, Ing. Gian Carlo Anselmino, ha fornito informazione in merito alle modifiche apportate alle piante organiche del personale dirigente e del personale non dirigente dell’A.I.D. rispetto a quelle forniteci nella riunione del 5 novembre 2014. In particolare per quanto attiene la pianta organica del personale dirigente che vede una diminuzione di 7 unità, ci è stata illustrata la “ratio” che ha portato alla scelta di privilegiare il potenziamento della Direzione Generale , con il conseguente azzeramento delle figure di Capo Unità civile in tutte le strutture dell’AID eccetto lo Stabilimento di Gaeta.
Inoltre il Direttore Generale, rispetto a quanto concordato nella precedente riunione, ha rappresentato l’urgenza di procedere all’ emissione delle piante organiche per la necessità di stabilizzare alcuni lavoratori a contratto determinato presenti in alcuni Stabilimenti che ricoprono posti di importanza strategica per il mantenimento di ottimali standard produttivi, prima della scadenza dei relativi contratti.
Riferito che è pressoché ultimato il piano di previsione economico-produttiva che sarà oggetto di informazione della prossima riunione.
Comunicato il cambio di denominazione dello Stabilimento Grafico di Gaeta in Centro Unico di Dematerializzazione Difesa in funzione della nuova “mission istituzionale”.
In merito alle tabelle organiche del personale non dirigente, abbiamo rappresentato le nostre perplessità in quanto nostro malgrado, pur condividendo l’obbiettivo di stabilizzazione del personale precario, registriamo la volontà dell’Amministrazione di non voler adeguare, in talune realtà quale ad esempio lo Stabilimento di Torre Annunziata i numeri dell’organico previsto a quello dei lavoratori effettivamente presenti determinando una eccedenza che, sia pure coperta dall’organico nazionale, ingenera preoccupazione tra i lavoratori.
Per ciò che concerne la tabella organica relativa alla dirigenza abbiamo rappresentato la nostra perplessità evidenziando che, almeno nelle Unità Produttive strategiche, sarebbe stato opportuno mantenere per dirigenti civili gli incarichi di responsabilità previsti nella precedente ipotesi ritenendo attribuibili ad altre figure professionali alcuni degli incarichi previsti a livello di Direzione Generale.
Riguardo il piano industriale dell’Agenzia, il Direttore generale si è impegnato a calendarizzare una serie di “incontri” nei singoli Stabilimenti al fine di illustrare i relativi progetti di sviluppo le cui risultanze saranno oggetto di specifico incontro a livello nazionale entro la fine del mese di maggio.
Al termine della riunione, si e’ proceduto alla firma dell’accordo FUA 2014 relativo all’A.I.D. (in allegato) che sostanzialmente è conforme a quello del Ministero Difesa siglato nella riunione del 13 febbraio u.s. con il Sottosegretario alla Difesa on. Rossi.
Roma, 10 marzo 2015
FP CGIL
|
CISL FP
|
UIL PA
|
Francesco Quinti
|
Paolo Bonomo
|
Sandro Colombi
|
– esiti incontro AID
Care compagne e cari compagni,
come vi avevamo preannunciato nei giorni scorsi, si è tenuta stamane la riunione tra le parti convocata da A.I.D. per discutere della tabella organica delle unità produttive e dei posti di funzione dirigenziale di livello non generale dell’Agenzia industrie difesa e, anche del F.U.A. 2014.
Dopo aver ascoltato l’intervento d’apertura avanzato dal dirigente responsabile delle relazioni sindacali, in parte integrato dal direttore generale, ha preso la parola la delegazione della Fp Cgil presente al tavolo che, partendo proprio dalle affermazioni espresse dalla predetta direzione, ha sostenuto quanto di seguito espresso.
Rispetto alle asserzioni afferenti la dichiarata volontà di perseguire – tra gli altri – uno degli obiettivi primari costituito dalla valorizzazione del capitale umano reso disponibile, e l’intenzione di porre fine alla precarietà del lavoro tuttora esistente in A.I.D., registriamo finalmente un deciso cambio di marcia che denota una maturata sensibilità istituzionale che non può che essere apprezzata dal sindacato, anche se occorrerà poi misurarla concretamente con l’attività futura dell’agenzia.
Per quanto attiene alle tabelle organiche proposte, manifestiamo alcune perplessità che, a nostro giudizio, hanno bisogno di essere confutate, in quanto ci troviamo al cospetto di numeri che non tornano, sia in difetto che in eccesso.
In particolare, per quanto attiene lo stabilimento di Torre Annunziata, registriamo per l’ennesima volta l’incomprensibile volontà manifestata da A.I.D. di non voler profittare anche di questa occasione per adeguare i numeri dell’organico previsto rispetto a quello dei lavoratori effettivamente presenti (115 in luogo dei 170) in quella realtà, finendo così per tornare ad alimentare quelle legittime preoccupazioni avanzate dai lavoratori in soprannumero di cui anche nel recente passato abbiamo avuto modo di discutere e sulle quali la Fp Cgil intende oggi ottenere tutte le indispensabili rassicurazioni del caso.
Poichè, tra l’altro, una scelta contraria e, se vogliamo dirla tutta, anche paradossale, la si vuole invece imporre per taluni altri stabilimenti, laddove invece rispetto ai lavoratori presenti si prevedono più posti!
Perché allora, considerato che ci avevate detto che la tabella di cui discutiamo era la fotografia del decreto, volete introdurre questa insana e immotivata differenziazione sia nel metodo che nella sostanza tra gli stabilimenti?
Sulla tabella relativa alla dirigenza abbiamo espresso la nostra parziale condivisione del progetto, poiché in luogo dei ben 10 dirigenti su 12 da occupare al centro (ridotti dai 19 per effetto dell’applicazione delle recenti norme legislative introdotte) oltre ai due previsti – uno per Gaeta e l’altro per Messina – ci saremmo aspettati di vederne almeno altri 4/5 impiegati sul territorio con incarichi di responsabilità di stabilimenti che, per bocca della stesa dirigenza di A.I.D., sono divenuti strategici, come ad esempio proprio su Torre Annunziata.
Partendo da questo presupposto, abbiamo quindi contestato il progetto escusso da A.I.D. che dovrebbe prevedere la creazione di una tabella organica del personale militare impiegato negli stabilimenti con posizione di direttore e vice, poiche’ finisce per soffocare le aspirazioni dei lavoratori ed impedire che le future professionalita’ espresse dal personale civile possano essere messe in condizione di ricoprire quei ruoli. A tal proposito, fissando da subito un numero predefinito in T.O., abbiamo chiesto che si prevedesse, invece, un ruolo ad esaurimento dei militari impiegati in quelle funzioni, da avvicendare solo con il personale civile al momento in cui questi fossero posti in trattamento di quiescenza. Una procedura che, se utilizzata, potrebbe nel tempo riequilibrare il numero del personale civile da impiegare in quelle funzioni, e consentire anche l’apertura di una nuova prospettiva di crescita professionale per quei lavoratori che sapranno nel tempo dimostrare di averne le capacita’ e professionalta’ necessarie.
In ultimo, non certo per importanza, abbiamo sostenuto l’importanza di migliorare le relazioni sindacali tra le parti, anche per evitare che accadano spiacevoli episodi come quello verificatosi di recente al nostro dirigente sindacale (e componente della delegazione trattante nazionale) che opera nello stabilimento di Torre Annunziata, al quale e’ stato addirittura negato in maniera assolutamente inaccettabile il diritto di avvalersi delle prerogative sindacali stabilite dalle norme vigenti, pur in presenza delle condizioni ritenute necessarie a consentirne l’utilizzo.
Su quest’ultimo problema, la Fp Cgil ha chiesto ed ottenuto da A.I.D. di rimuovere tutti i possibili ostacoli che si frappongono alla piena esigibilita’ di quei diritti da parte del nostro dirigente nel piu’ breve tempo possibile.
In coda alla riunione si e’ poi proceduto alla sottoscrizione del FUA 2014 (in allegato), che e’ esattamente lo stesso gia’ firmato dalle rappresentanze sindacali del personale avanti il Sottosegretario alla difesa lo scorso mese di febbraio.
Fraterni saluti
Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco QUINTI
________________________________________________________
Roma,
07 ottobre 2015
A tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori
Si è
svolta nel corso della giornata di ieri la riunione del tavolo sindacale
nazionale con all’ordine del giorno l’informativa sul sistema di misurazione e valutazione della performance
del personale dirigente e la rivisitazione delle fasce di retribuzione
(retribuzione di posizione) dello stesso personale.
Sul
primo punto abbiamo evidenziato delle criticità presenti nel documento
consegnato, integrazione della determinazione presidenziale n.196/2010 “Sistema
di misurazione e valutazione della performance”, ed in particolare con
riferimento:
– alla procedura di gestione delle divergenze
valutative dove il soggetto terzo, chiamato a dirimere la controversia tra
valutatore e valutato, non assume funzioni decisorie rimesse sempre al
valutatore le cui decisioni formano oggetto di “conflitto”;
– allo squilibrio esistente, in tema di erogazione
della retribuzione di risultato, tra valutazione delle competenze manageriali
(30%) e verifica della realizzazione degli obiettivi (70%): un rapporto non
presente in altre Pubbliche Amministrazioni;
– all’assenza di un contraddittorio ex-ante tra valutatore e dirigente
valutato in ordine alla definizione degli obiettivi assegnati: una previsione
che consentirebbe di deflazionare i potenziali successivi “conflitti”;
– alla
mancata previsione dell’impatto della valutazione della performance
sull’affidamento degli incarichi dirigenziali.
A tali
valutazioni si aggiunge, considerazione non meno importante, l’assenza di
qualsivoglia documento ad oggi circa il nuovo modello organizzativo,
professionale e di servizio nel quale il sistema di misurazione e valutazione
della performance si va ad inserire: sul punto la delegazione di parte
datoriale ha garantito che entro il 31 dicembre 2015 ci saranno gli esiti dei
gruppi di lavoro costituiti ad hoc
dal Direttore generale.
In
ordine al secondo punto l’Amministrazione procederà, in applicazione
dell’articolo 22 del CCNL Area VI 2006/2009, alla revisione delle fasce di
inquadramento dei dirigenti di seconda fascia che passeranno dalle cinque
attuali (A0 super, A0, A1, A2 e B) a quattro
con la soppressione della fascia A2 la quale continuerà a sopravvivere fino
alla naturale scadenza dei rispettivi contratti accessivi dei dirigenti ivi
inseriti.
Nel
corso dell’incontro abbiamo ribadito la richiesta di sospendere la decisione di
rimodulare la misura delle indennità fisse e continuative dei professionisti
delle Consulenze ex-Inpdap in quanto, come sottolineato nel comunicato unitario
del 2 ottobre u.s., si tratta di materia da affrontare e discutere nel CCNI
2015 dei professionisti di cui da tempo chiediamo l’apertura del relativo
negoziato unitamente al CCNI 2014.
EROGAZIONE TEP E SALDO
INCENTIVO 2014
Sulla
base di notizie ufficiose abbiamo appreso che l’ipotesi di C.C.N.I. 2014 è
stata certificata dai ministeri vigilanti che la prossima settimana sarà
portato al Tavolo nazionale per la sottoscrizione definitiva: la firma
consentirà di erogare con la retribuzione di novembre 2015 i nuovi valori del TEP (390,00 €
C5/C4, 370,00 C3 e 365,00 da C2 ad A1) aventi decorrenza 1° dicembre 2014 e di corrispondere, a gennaio 2016, il saldo
dell’incentivo ordinario e speciale 2014.
FP
CGIL/INPS Oreste
CIARROCCHI
CISL FP/INPS Paolo
SCILINGUO
UIL
PA/INPS Sergio
CERVO