NOTA FLASH PROGRESSIONI VERTICALI

Nel corso dell’incontro odierno con l’Amministrazione sul tema dei cambi di profilo, è stato annunciato – così come avevamo chiesto già la scorsa settimana – che giorno 3 agosto 2020 sarà pubblicato il bando per le
progressioni verticali, unitamente alla banca-dati dei quiz da cui saranno estratte le domande oggetto della prova.
Nell’attesa di ricevere il parere conclusivo da parte della Ragioneria Generale dello Stato che consentirà lo sblocco di tutte le posizioni inizialmente previste, si procederà a mettere a bando i posti già autorizzati per il 2019: si tratta di n. 277 unità da inquadrare in posizione C1 e n. 14 unità da inquadrare in posizione B1.
Riguardo alle tempistiche delle prove, l’Amministrazione ha previsto il loro avvio per settembre/ottobre, riservandosi di comunicare, per ora, la data precisa.

Roma, 30 luglio 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFINTESA/FP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

FUA 2019
SOTTOSCRITTA IPOTESI DI ACCORDO CON PREVISIONE
DI SPESA PER LA TERZA PROCEDURA DI PROGRESSIONE ECONOMICA

Ieri sera dopo cinque ore di discussione abbiamo sottoscritto la ipotesi di accordo relativa ai criteri di pagamento del FUA 2019 con previsione di spesa per la terza procedura di progressione economica per tutti i dipartimenti della Giustizia e per gli Archivi Notarili.
I criteri di pagamento delle somme del FUA in parte ricalcano quelli definiti nell’accordo FUA 2018: per l’Organizzazione Giudiziaria il pagamento delle particolari posizioni o indennità ed il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa e alla performance individuale; per le Amministrazioni Penitenziaria e per la Giustizia Minorile e di Comunità il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni (indennità), il pagamento del fondo di sede attraverso la definizione di ulteriori particolari posizioni, il pagamento dell’apporto individuale sulla base del sistema di valutazione; per gli Archivi Notarili il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni o indennità, il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa ed alla performance individuale. Con riferimento a tale ultima amministrazione il Direttore Generale, su nostra richiesta, si è impegnato ad allegare all’accordo, a partire dal FUA 2020, la tabella delle posizioni organizzative riconosciute al personale ed ad aggiornarne la distribuzione d’intesa con le organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda la quota riservata alla performance individuale del DOG, di fronte alla indisponibilità dell’amministrazione a far confluire la quota nel fondo riservato alla performance collettiva, per tema di bocciatura da parte degli organi di controllo, abbiamo chiesto e ottenuto che la stessa venisse parametrata sui livelli di raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Ufficio nel processo valutativo, in modo da creare una corrispondenza tra i due parametri. Questo può contribuire alla definizione del livello di raggiungimento del risultato dell’ufficio e di conseguenza limitare l’esercizio discrezionale del dirigente, poiché la valutazione dei dipendenti può condizionare l’esito della sua performance individuale.
In merito all’impegno di spesa per la terza procedura di progressione economica abbiamo chiesto ed ottenuto di incrementare le somme destinate alle progressioni economiche per l’organizzazione giudiziaria. L’impegno di spesa definito nell’accordo sul FUA 2018, cinque milioni di euro, è stato incrementato ad otto milioni con possibilità di rettifica al rialzo in occasione della stipula della ipotesi di accordo sul FUA 2020. Per il DAP, per il DGMC e per gli archivi notarili, a causa della esiguità dei fondi disponibili nel FUA, la richiesta di incremento delle somme non ha avuto esito positivo. Pertanto sono state confermate le somme già definite nel FUA 2018 (DAP € 424.300,00; DGMC € 338.750,00; archivi notarili € 90.000), salvo rettifica al rialzo in occasione della stipula della ipotesi di accordo sul FUA 2020. Sono importi che noi consideriamo ancora insufficienti. Appare pertanto necessario valutare sin da subito possibili soluzioni normative che integrino i Fondi di tutti i Dipartimenti e degli Archivi Notarili. Bisogna ricostruire un equilibrio tra salario di produttività, che deve essere incrementato fino a livelli accettabili, e le risorse che si devono rendere
disponibili per corrispondere alle legittime aspettative di miglioramento economico e professionale dei lavoratori.
All’esito della riunione il sottosegretario Ferraresi ha preannunciato il rifinanziamento del FUA in virtù di provvedimenti legislativi approvati, senza meglio specificare di quali somme si tratta. Noi riteniamo che su questo occorre fare al più presto chiarezza e che deve essere valutata la possibilità di rifinanziare il Fondo, così come è avvenuto in altre Amministrazioni centrali, ricorrendo a ulteriori specifiche disposizioni di legge a valere sugli introiti del Ministero. Sul punto CGIL CISL e UIL, nel ribadire che i giorni di assenza legati alle tutele sociali previste dalla legge sono da considerarsi giornate di effettivo servizio (la giornata del sabato ovvero altra giornata lavorativa ove l’articolazione dell’orario di lavoro si svolga su cinque giornate; i riposi compensativi; i permessi per donazione di midollo osseo, per donazione di sangue e quelli ai sensi della legge 104/92; le missioni; i servizi fuori sede; i corsi di aggiornamento organizzati nell’interesse dell’amministrazione; le assenze per congedo di maternità, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro e per congedo di paternità; le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di Giudice Popolare; le assenze previste dall’art. 4 comma 1 L. 53/2000; le assenze per terapie salvavita e quelle per malattia dipendente da causa di servizio o infortunio sul lavoro), hanno chiesto infine di destinare tutte le somme che potranno incrementare il Fondo al finanziamento di ulteriori progressioni economiche e per incrementare la retribuzione accessoria di tutti i lavoratori della Giustizia anche attraverso la previsione delle posizioni organizzative nell’amministrazione giudiziaria.
Roma, 30 luglio 2020

FP CGIL                         CISL FP                                UIL PA
Meloni / Prestini                      Marra                               Amoroso

Si è svolto ieri il previsto incontro riguardante le misure organizzative per il rientro e il FRD 2019.
L’Amministrazione ha presentato al tavolo un protocollo COVID 19 che sarà adottato in tutte le sedi
del MEF. Si tratta di un documento ben articolato e completo, che garantisce il rientro in sicurezza
dei lavoratori in sede, sono analizzate tutte le fattispecie di rischio sia per i lavoratori che per l’utenza,
che dovrà essere adeguato alle esigenze di ogni ufficio, attraverso il coinvolgimento delle RSU
e delle OO.SS.. Senza l’adozione di tale protocollo non si potrà chiedere il rientro in ufficio di tutto il
personale.
Tutte le sigle presenti al tavolo hanno apprezzato il lavoro fatto e hanno deciso di firmare tale protocollo.
E’ stato poi detto che in vista dell’applicazione di quanto disposto dall’art.263 della L.77/2020, il
MEF sta provvedendo a stilare un elenco delle attività “smartabili”, che saranno oggetto di smart
working, attività che permetteranno al 50% del personale di continuare a lavorare da casa, ovviamente
seguendo una rotazione tra i lavoratori coinvolti.
Tale elenco dovrebbe essere pronto entro i primi giorni di settembre, dopo di che ci sarà un nuovo
confronto con le OO.SS., è chiaro che fino ad allora non ci sarà nessuna “chiamata generale” al
rientro in sede del personale. In tal senso abbiamo chiesto all’Amministrazione di monitorare la situazione
su tutto il territorio nazionale.
Si è poi passato a discutere del FRD 2019, la bozza di accordo presentato ricalca l’accordo del
2018, mapurtroppo al suo interno non c’è nessun riferimento alle clausole programmatiche ivi inserite
che riguardavano le progressioni orizzontali e verticali. Pertanto non abbiamo ravvisato motivi
per siglare l’accordo del 2019.
Non siamo disposti a firmare fino a quando non vedremo affrontato e risolto il problema “progressioni”.
Infine abbiamo avuto notizia che il comma 165 sarà pagato a settembre, mentre per il CUT siamo
ancora alla richiesta dei dati agli uffici, pertanto non è possibile ipotizzare una data di pagamento.
Riteniamo inammissibile che un accordo fatto a febbraio dell’anno scorso non sia ancora stato
onorato dall’Amministrazione.
Entro luglio è prevista la pubblicazione del bando di stabilizzazione del personale comandato.
Vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi.

FP CGIL Nazionale
Americo Fimiani

Eccezionale Veramente

A distanza di oltre un mese dalla diffusione alle strutture della nota operativa del 26 giugno scorso sulle prime modalità di attuazione della Sorveglianza Sanitaria Eccezionale – che ricordiamo è stata introdotta dall’articolo 83 del Decreto Legge n. 34/2000 – l’Amministrazione a finalmente riunito le OO.SS. per illustrare, o meglio precisare, le nuove funzioni attribuite al nostro Istituto dal Legislatore.
Nel corso dell’incontro, sono stati forniti alcuni elementi di dettaglio sul lavoro svolto in questi mesi dall’Inail per cercare di far modificare un provvedimento normativo che, fin dalla prima stesura, è apparso immediatamente mal congegnato e mal scritto, ed a nulla sono servite le interlocuzioni con i Ministeri competenti, così come il tentativo di emendare il richiamato articolo 83.
Rimane dunque la previsione vincolante di una norma che, pur nella sua contestata formulazione, è in vigore già da oltre due mesi e pone in carico alle professionalità sanitarie dell’Ente un onere del tutto nuovo, non declinato nella sua complessità, definito ambiguamente e comportante seri profili di responsabilità.
È proprio il lungo tempo intercorso senza indicazioni chiare e senza il benché minimo tentativo di informare e condividere un percorso con i rappresentanti dei lavoratori l’oggetto delle contestazioni mosse dalle scriventi organizzazioni sindacali.
Pur non volendo entrare nel merito di una norma confezionata da chi ha palesemente dimostrato di non conoscere la natura del “Nostro” lavoro, non possiamo non registrare una certa difficoltà nel credere che trattasi dell’ennesimo adempimento attribuito all’Istituto a sua totale insaputa (v. DPI), nonostante la posizione critica espressa dalla stessa Amministrazione e le buone intenzioni dimostrate nel promuovere azioni di persuasione nei confronti degli interlocutori politici interessati.
Assolutamente inconcepibile e intollerabile è il metodo fin qui utilizzato per affrontare una questione di carattere così strutturale, che interessa il lavoro di tanti dipendenti e ne investe in misura significativa la programmazione. È impensabile e perfino dannoso che si proceda senza una interlocuzione attiva e diretta con chi la norma deve applicarla nella propria attività quotidiana.
Un modus operandi che, purtroppo, sta diventando norma all’interno del Nostro Istituto e che a più riprese abbiamo sottolineato e contrastato. Un metodo che, negli ultimi mesi si è esteso a tutta una serie di tematiche di forte interesse per il personale e che evidenzia lo stato di grave deterioramento delle relazioni sindacali.
Temi quali, la riduzione dei tassi di mutuo e prestiti (registriamo oggi l’invio alle oo.ss. di una proposta di rivisitazione dei tassi applicati ai mutui ipotecari per dipendenti ed ex dipendenti), l’applicazione dei regolamenti di mobilità, l’attuazione delle procedure assunzionali, la definizione di un Verbale di intesa per emergenza, la revisione del Modello Sanitario e tutte quelle vertenze che ci hanno messo nelle condizioni di dover “alzare il tiro”.
Abbiamo nuovamente ribadito come il confronto sia il metodo migliore per affrontare e risolvere tutti i problemi che coinvolgono le amministrazioni ed il proprio personale, auspicando che si possa ripartire con atteggiamento rinnovato, prevedendo momenti di discussione collegiale su tutti i temi posti all’attenzione dell’Amministrazione in questi mesi, nonché, nel caso di specie, sulle modalità di attuazione della Sorveglianza Eccezionale, nei quali si possano affrontare analiticamente le innumerevoli questioni rimaste irrisolte: la definizione stessa del concetto di
fragilità, la titolarità dell’accertamento sanitario, i profili formativi e assicurativi, il ruolo dei DM2, il ruolo degli infermieri particolarmente in carenza nelle zone più colpite dal fenomeno virale, l’elaborazione di linee guida chiare sugli aspetti tecnici e organizzativi che omogenizzino le prestazioni e impediscano fughe in avanti e interpretazioni arbitrarie dei territori, la distribuzione delle risorse aggiuntive provenienti dai datori di lavoro.
Il modello che abbiamo sempre perseguito, perché siamo convinti della sua efficacia per averla sperimentata sul campo, è quello della collaborazione fattiva, propositiva, nel rispetto di ruoli e funzioni, tra lavoratori, loro rappresentanti e Amministrazione.
Questo modello, questo ‘fare insieme’, ha portato il nostro Ente ai risultati che oggi può indiscutibilmente vantare e che sono da tutti riconosciuti, ancor più in una stagione complessa e per certi versi inedita come quella dell’emergenza epidemiologica.
I valori professionali ed umani confermati nel momento della estrema difficoltà hanno rafforzato la qualità della performance di questo Ente in seno alla pubblica amministrazione ed in risposta alle necessità del Paese e non possono essere strumentalmente chiamati in causa solo in circostanze formali, dalla retorica delle pubbliche manifestazioni di stima.
Se si crede davvero nella qualità di queste risorse, le stesse che a fronte di numerose difficoltà si dedicano totalmente anche a queste nuove attività spinte da quell’ideale “sociale” che anima da sempre i lavoratori dell’Inail, allora vanno valorizzate attraverso una più sistematica condivisione di obiettivi, strategie, necessità e non attraverso disposizioni limitanti legate all’ordinario e non alla fase eccezionale che stiamo vivendo.
Se un contributo dobbiamo darlo, allora che sia “funzionale” al rilancio dell’Inail all’interno del mondo del lavoro, attraverso un coinvolgimento dell’Istituto che sia opportunità professionale e riconoscimento di risorse adeguate rispetto al nuovo ruolo che si vuole delineare per l’Ente e per il suo personale: non possiamo essere merce di scambio utile solamente a meri tornaconto della politica di turno.
Abbiamo, altresì, chiesto che dopo mesi di totale assenza torni al tavolo nazionale il Direttore Generale (l’ultima ed unica apparizione durante tutta la fase di emergenza sanitaria risale al mese di maggio). Non è possibile che in momenti di estrema delicatezza come quelli che stiamo attraversando, dove è necessario riprendere un serio e complessivo confronto su tutte le suddette questioni aperte, ci possa essere qualcuno che continui a sfuggire alle proprie responsabilità, magari delegandole a chi pensa che in questo Istituto, forte di una tradizione sindacale di alto livello, si possa, ed anzi si debba passare ad un regime più ministeriale.
Attendiamo dunque risposte coerenti alle richieste legittime e responsabili che abbiamo avanzato, come sempre, nell’interesse di tutti.

A. Mercanti      M. Molinari          F. Savarese           G. Norcia

Roma, 29 luglio 2020

 

COMUNICATO

Oggi si è svolto l’incontro riguardante la Bozza del nuovo PCD sulla mobilità interna del Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, in particolare sono stati oggetto di confronto i primi 7 articoli.
Al tavolo, insieme al Dott. Parisi, Direttore generale della DGPR, hanno partecipato anche il Dott. Cacciapuoti e il Dott. Dellisanti per il Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità.
Prima di entrare nel merito della discussione sono state chieste informazioni sulla pubblicazione della graduatoria della mobilità 2019, l’Amministrazione ci ha assicurato che per metà Agosto dovrebbe essere pubblicata.
La Fp Cgil, al tavolo, ha fatto chiesto quanto segue:
– la rettifica della parola “emanare”, in riferimento al bando di concorso, anziché comunicare e specificare le date di pubblicazione e scadenza del bando;
– di considerare la specializzazione della giustizia minorile tra i titoli di preferenza valutabili nel procedimento di mobilità quando richiesto nell’ambito del DGMC; inoltro abbiamo colto l’occasione per chiedere allo stesso DGMC di dare corso alle 80 unità di
Polizia Penitenziaria che non hanno ancora conseguito la specializzazione , avendo rassicurazioni di procedere non appena superato il periodo emergenziale;
– un unico PCD che regoli la mobilità sia delle sedi intra- che extra moenia;
– la possibilità di aumentare ad un numero di cinque le preferenze delle sedi;
– la pubblicazione della graduatoria provvisoria entro cinque mesi dalla scadenza dell’interpello;
– che la commissione valutatrice delle revisioni dei punteggi sia formata da appartenenti al Corpo provenienti dai territori e appartenenti ai diversi ruoli del Corpo (Agenti/Assistenti, Sovrintendenti, Ispettori) e non solo del ruolo dei Commissari;
– di disciplinare la mobilità dei nuclei traduzione e piantonamenti. In particolare il personale che vi presta servizio è assegnato all’istituto, ma è gestito dai PRAP, costituendo di fatto un Reparto a se stante, pertanto perché non inserirli nella mobilità ordinaria?
L’Amministrazione, al termine della discussione, si é impegnata a riformulare il nuovo articolato, tenendo conto di quanto emerso dal confronto odierno.
Vi terremo costantemente aggiornati sugli sviluppi.

Si è tenuta nella mattinata odierna la riunione da noi richiesta per discutere sui contenuti della circolare sul lavoro agile emessa dalla Direzione Generale il 20 luglio scorso. In coerenza al Protocollo quadro “Rientro in sicurezza”, firmato dal Ministro della Pubblica Amministrazione e delle OO.SS. il 24/7/2020, che espressamente al punto 8 prevede:” l’avvio del confronto ai sensi della disciplina contrattuale vigente” e l’emanazione della circolare n.3 del Ministro Dadone che, integralmente, rimanda ai contenuti del suddetto protocollo, le scriventi organizzazioni ne hanno richiesto l’attivazione.
L’amministrazione, nell’accogliere la richiesta, ha convocato la prossima riunione per il 5 agosto.
Per quanto ci riguarda, in coerenza con la vigente disciplina contrattuale e il summenzionato protocollo, saranno solo gli esiti del confronto, e non altro, a determinare le modalità con cui i lavoratori saranno chiamati all’effettuazione dello smart working fino al 31 dicembre 2020 e dal 1 gennaio in poi.

Roma, 29/7/2020

FP CGIL         CISL FP            UIL PA            CONFINTESA     CONFSAL UNSA     FLP       USB
Camardella        De Vivo          Lichinchi              Crocchiolo             Cipolla             Caiazza    Piancatelli
Sabbatella      Casamassima    Carino                 Lobrisco                                        Campopiano

Tergiversare è inutile e dannoso

Nella giornata di martedì 28 luglio l’Agenzia ha incontrato le Organizzazioni sindacali per definire e sottoscrivere l’accordo per lo svolgimento in sicurezza delle attività esterne attraverso l’adozione di misure di prevenzione e protezione specifiche, da concordare anche a livello locale con il coinvolgimento anche delle RSU e delle rappresentanze sindacali territoriali, in relazione ai rischi associati alle diverse attività.
Con questo accordo -che sancisce il principio per il quale la responsabilità dei datori di lavoro nelle scelte organizzative e gestionali non possono pregiudicare il diritto alla tutela della salute dei lavoratori- riteniamo si sia avviato un percorso relazionale che dovrà avere come elemento caratterizzante il continuo confronto “Agenzia-Ooss” in materia di misure dirette a gestire il rientro al lavoro garantendo le migliori condizioni di salubrità e sicurezza dei lavoratori.
In coda alla riunione abbiamo nuovamente rappresentato all’Agenzia due temi:
– l’impegno assunto reciprocamente per definire e implementare -attraverso un percorso condiviso- la disciplina degli strumenti di conciliazione vita/lavoro quali lo smart working, il telelavoro e il co-working;
– Il riconoscimento del principio che il lavoro da remoto, ancorché adottato per rispondere ad una fase emergenziale, non pregiudica il rispetto del Contratto Collettivo di Lavoro in tema di diritti economici (buono pasto, ad esempio) e normativi (a titolo esemplificativo e non esaustivo il ricorso ai permessi ex articolo 32 e 35).
L’Agenzia ha nuovamente tergiversato non assumendo una posizione.
Non ci siamo. Rileviamo come l’Agenzia non abbia, in questo momento, alcuna visione prospettica. Da chi sottolinea di avere al centro del proprio agire il benessere organizzativo ci aspettiamo una qualità relazionale maggiore: le strategie “attendiste” e dilatorie lasciamole ad altri Tavoli o ad altre circostanze. Il ricorso a questo tipo di astuzie per non assumersi responsabilità su questi punti alimentano il forte sospetto che si voglia arrivare all’atto unilaterale.
Il “benessere organizzativo” si costruisce e lo si alimenta anche attraverso la contrattazione.
La FP CGIL non si sottrarrà ad un confronto finalizzato a far coesistere una Struttura efficace ed un ambiente lavorativo sicuro, orientato al più ampio benessere organizzativo.
Sappia, l’Agenzia, che percorrendo questa strada troverà la ferma opposizione della FP CGIL e che non sottoscriveremo accordi “a sanatoria” di scelte alle quali non siamo stati chiamati a contribuire.

 

Il Coordinamento
FP CGIL Agenzia delle entrate

Roma, 29 luglio 2020

RESOCONTO DELL’INCONTRO ODIERNO CON L’AMMINISTRAZIONE

Oggi, alla presenza della delegazione di parte pubblica, del consigliere D’Andrea, del Dott. Nastasi
e del dott. D’Angeli (entrambi in videocollegamento) sono stati affrontati i seguenti temi:
RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO: abbiamo lamentato la scarsa attenzione rivolta finora alle
Organizzazioni Sindacali rispetto ad alcune situazioni locali di cui siamo venuti a conoscenza
attraverso la stampa locale (il caso più emblematico è quello della Rocca di Gradara, la cui
risoluzione è al vaglio del vertice politico, oggi più consapevole del rischio che si corre devolvendo
la gestione del monumento agli Enti Locali, anche grazie alle nostre ripetute e incisive
segnalazioni)
GESTIONE DELLO SMART WORKING: abbiamo insistito da tempo sulla necessità di una nuova
circolare in grado di regolamentare la ripresa delle attività ordinarie soprattutto alla luce delle
recenti circolari 3/2020 della ministra Dadone e del Protocollo recentemente siglato da Governo e
OO. SS. Il Segretario Generale ha assicurato che è in uscita una nuova circolare di suo pugno per
la gestione della situazione fino al 15 settembre, preannunciando che per il periodo
autunnale/invernale ci sarà sicuramente una nuova circolare governativa con particolare
riferimento alla condizione dei lavoratori-genitori, tema che sta molto a cuore anche al vertice
politico del nostro Ministero. Non si tratterà solamente di gestire la cosiddetta quota del 50% ma di
fare il punto sugli esoneri e sulle attività telelavorabili (che sostituiscono quelle indifferibili)
POLITICHE ASSUNZIONALI: la Dott.ssa Conversano ha illustrato i risultati raggiunti dal 2019 in
termini di concorsi avviati e conclusi nonché anticipato le iniziative concorsuali del 2020 e 2021.
Senza contare le oltre 800 unità già assunte nel 2019, siamo a circa 3800 nuove posizioni, che
insieme raggiungono la somma di 4600 unità di cui ci era stata data nei mesi scorsi adeguata
informativa.
In linea generale abbiamo sollecitato l’Amministrazione a procedere il più rapidamente possibile
avvalendosi delle anticipazioni sui fabbisogni e, sempre in linea generale, procedere verso il
superamento della normativa concorsuale vigente ripristinando le graduatorie con idonei al fine di
non dover bandire concorsi in continuazione e procedere a scorrimenti per riempire le disponibilità
in organico.
Programmazione assunzionale 2020
398 unità area II (334 amministrativi + 64 informatici) con procedura guidata da Funzione Pubblica
17 unità dirigenti (già autorizzate nel biennio 2017/18) + 12 unità attinte dall’anticipazione
Programmazione assunzionale 2021
548 unità area II F2 (profili specialistici)
379 unità area III F1 (profili specialistici)
250 unità area III F1 già autorizzati (non si sa in quali profili)
11 unità dirigenti (profili specialistici)
Tutti questi concorsi sono possibili attraverso il Decreto “Concretezza”
Unitariamente abbiamo richiesto un impegno politico per una norma che preveda già adesso la
possibilità di assumere gli idonei del concorso a 1052 AFAV in corso di svolgimento.
SELEZIONE 250 OPERATORI ATTRAVERSO I CENTRI PER L’IMPIEGO: abbiamo provveduto a
segnalare l’esiguità dei tempi stabiliti per la procedura relativa ai CPI della Regione Lazio.
L’Amministrazione ne era a conoscenza e ha integrato le informazioni in nostro possesso
aggiungendo che probabilmente vi sono requisiti non conformi alle linee guida del bando da
verificare urgentemente.
INDENNITÀ PEREQUATIVA COMPARTO GIUSTIZIA: attendiamo ormai da mesi il decreto
interministeriale propedeutico al pagamento. Sul punto il Segretario Generale ha garantito il
massimo impegno a sollecitare la parte politica del MEF per la firma dell’atto. Contestualmente
l’Amministrazione spenderà tutto il proprio peso politico per attingere ulteriori risorse per l’indennità
di amministrazione dal Fondo di 80 mln previsto il Legge di Bilancio per tutti i Ministeri.
INCENTIVI TECNICI EX MERLONI: abbiamo appreso che l’accordo sottoscritto è fermo in quanto
il Consiglio di Stato ha prodotto 72 pagine (!) di rilievi. Ci auguriamo una sollecita risoluzione dei
problemi evidenziati.
CCIM MIBACT: abbiamo sollecitato un impegno politico sia per rimuovere il preconcetto indirizzato
ai contratti che escono dalle relazioni sindacali nel nostro ministero sia per andare avanti
sottoscrivendo a stralcio accordi su singole materie. Riteniamo più rilevante procedere
sottoscrivendo un accordo sull’adeguamento economico delle indennità di turnazione,
calendarizzato già per il mese di settembre. Il Segretario Generale ritiene indispensabile chiudere il
Contratto entro fine anno.
PASSAGGI FRA LE AREE: abbiamo concordato sulla necessità – in linea con il fabbisogno
occupazionale che verrà redatto a settembre – di riprendere il discorso sullo sviluppo di carriera in
considerazione del grave sottorganico che stiamo vivendo e sapendo che le nuove procedure
concorsuali in essere non potranno essere espletate in tempi rapidi e prevedono comunque la
possibilità di attivare nuovi passaggi fra le aree. Ci siamo raccomandati per una convocazione
entro il mese di settembre, in modo tale da lavorare prima che venga redatto il fabbisogno
occupazionale.
LAVORATORI FLESSIBILI E TEMPI DETERMINATI: anche per queste categorie di lavoratori
abbiamo chiesto un impegno all’Amministrazione e abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte del
consigliere D’Andrea che analizzerà nel merito tutti gli aspetti normativi controversi dando
adeguate risposte ai lavoratori.
LAVORI INSALUBRI: sul tema abbiamo chiesto un nuovo impegno, visto che la questione si era
arenata dopo un confronto con Ministero del Lavoro ed INPS generando un nulla di fatto e creando
inevitabili disparità di trattamento in merito al godimento di tale beneficio.
PROFESSIONI NON ORDINISTICHE: abbiamo sollecitato la risoluzione di una vertenza – su cui
avevamo già prodotto adeguate segnalazioni – che riguarda funzionari inquadrati in profili non
coperti da ordine professionale e ad oggi, in alcuni Istituti, esclusi dalla gestione dei cantieri. La
questione è legata alla riforma del Codice degli Appalti ma non può essere lasciata in sospeso.
Abbiamo suggerito un percorso al consigliere D’Andrea che si è detto disponibile a dedicarsi alla
risoluzione del problema.
PARTE DIRIGENZIALE: abbiamo sottolineato il gravissimo sottorganico che raggiunge,
mediamente, il 50% e in taluni profili il 70%. Abbiamo proposto che si attinga, pro quota, al
suddetto Fondo di 80 mln anche per la dirigenza e che venga remunerata con maggiorazione
l’assunzione degli interim, che neanche l’adozione dei comma 6 potranno eliminare. Abbiamo
caldeggiato l’attivazione di concorsi (già autorizzati dal 2018) in autonomia per profili tecnici;
l’Amministrazione sta valutandone la possibilità, anche con interlocuzione con Formez. Abbiamo
addirittura proposto una procedura concorsuale semplificata che possa garantire celerità e
standard qualitativi elevati. L’Amministrazione, nel concordare con l’analisi, ha riferito che sta
procedendo per tappe. A settembre andrà affrontata anche la redazione del primo CCIM in
assoluto della dirigenza. La retribuzione di risultato del 2019 è attualmente al vaglio del Gabinetto
quindi presumibilmente entro la fine dell’anno potrebbe essere corrisposta.

 

FP CGIL                       CISL FP                      UIL PA
Claudio Meloni        Giuseppe Nolè           Federico Trastulli
Valentina Di Stefano

Sottoscritto l’accordo per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria “Covid-19” per lo svolgimento delle attività lavorative esterne.

In data 28 luglio abbiamo sottoscritto l’accordo per lo svolgimento in sicurezza delle attività esterne attraverso l’adozione di misure di prevenzione specifiche minime da implementare, a livello di ogni sede di contrattazione decentrata, in relazione ai rischi associati ad ogni singola attività esterna.
Rispetto alla prima ipotesi proposta nei giorni scorsi dall’Agenzia siamo riusciti a introdurre importanti misure di prevenzione dai rischi da contagio COVID-19 in continuità e coerenza con l’accordo generale sottoscritto lo scorso 30 aprile.
L’accordo, inoltre, promuovendo modalità di comunicazione, confronto e contrattazione con le rappresentanze sindacali è teso a valorizzare e consolidare un percorso decisionale partecipato e, a tal fine, ciascun Datore di lavoro dovrà procedere, sull’accordo odierno e quelli che saranno sottoscritti in sede locale, mediante il coinvolgimento delle RSU e delle OO.SS. territorialmente competenti alla redazione di un Protocollo di sicurezza -con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza- nel quale dovranno essere chiaramente indicate le misure di prevenzione e protezione individuate, esplicitando ogni necessaria informazione ai lavoratori coinvolti nella visita e riportando anche le procedure operative e gestionali da seguire.
Le condizioni e le misure di prevenzione e sicurezza “minime” e obbligatorie alle quali il Datore di Lavoro dovrà adottare sono illustrate al punto 6 dell’accordo. Tra queste, è importante sottolineare che la classificazione del rischio contagio preventivabile avverrà sulla base del documento tecnico INAIL e prevede l’esonero dall’effettuare le attività esterne che siano classificabili quale rischio superiore a quello “basso”.
Ad ulteriore garanzia per il dipendente viene prevista la possibilità, nel caso in cui nel corso dell’attività esterna il dipendente rilevi ipotesi di rischi non preventivamente conosciuti o superiori a quelli individuati e preventivati nel protocollo di sicurezza specifico, di darne comunicazione al datore di lavoro che disporrà l’immediata sospensione dell’attività esterna per riferire al medico competente, al responsabile del servizio di protezione e sicurezza ed agli RLS, al fine di valutare o meno una sua eventuale ripresa.
Il personale che svolge le attività esterne potrà essere sottoposto volontariamente e su sua richiesta a test sierologici e/o tamponi – con costi a carico dell’Agenzia – a seguito di una valutazione della specifica attività, del contesto di svolgimento, della situazione
epidemiologica locale nonché delle indicazioni eventualmente fornite dalle autorità sanitarie competenti per territorio. Detta valutazione sarà compito del medico competente e del Servizio di Prevenzione e Protezione, fermo restante il potere decisionale del Datore di Lavoro.
In applicazione dell’art. 7, comma 7, del CCNL Funzioni Centrali, la contrattazione integrativa di sede territoriale procede all’avvio delle trattative finalizzate alla definizione dei criteri di adeguamento presso la sede di quanto definito dal presente accordo. Alle RSU e OOSS territoriali dovrà essere fornito preventivamente il piano dei controlli esterni da eseguire (natura, quantità, tipologia di controllo). Con riferimento a quest’ultimo aspetto, inoltre, è stata data evidenza nell’accordo che, in relazione agli obiettivi di budget di produzione 2020, gli indicatori relativi agli interventi esterni sono stati neutralizzati fino al 31 dicembre p.v..
In coda all’incontro abbiamo nuovamente sollecitato l’Agenzia a calendarizzare un percorso negoziale finalizzato a trovare la giusta cornice normativa per alcuni strumenti di conciliazione vita-lavoro (Co-Working, telelavoro e smart working).
Registriamo, parallelamente, lo sconfortante attendismo datoriale in merito al riconoscimento dei Buoni Pasto.

Roma, 28 luglio 2020

FP CGIL                  CISL FP                    UIL PA              CONFSAL/UNSA              FLP
Gamberini                    Silveri                   Cavallaro                 Sempreboni                   Patricelli

Alla c.a.:

Dott. Marcello Minenna

Direttore Agenzia delle

Dogane e dei Monopoli

Gentile Direttore,
facciamo riferimento ai contenuti della nota del 28 Luglio 2020, a firma del Direttore centrale del personale, Dott. Rocco Flore, sulla informativa in materia di smart working, in cui vengono dettate disposizioni relative al rientro in servizio dei dipendenti, informando tra l’altro le OO.SS. che i Direttori territoriali e centrali e i loro Dirigenti hanno già puntualmente individuato i contingenti di personale da assegnare ai servizi da svolgere in presenza fisica, nonché dove vengono assunte ulteriori scelte in materia di lavoro agile. Riteniamo di non condividere i contenuti dell’informativa in quanto le scelte organizzative in essa prospettate devono, a nostro avviso, costituire oggetto di confronto con le OO.SS., al fine di definire le misure necessarie a garantire il rientro in sicurezza, assicurando la piena funzionalità dei servizi in un clima di ampia coesione sociale.
Le chiediamo, ai sensi del “Protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, sottoscritto nella giornata del 24 luglio u.s. dal Ministro per la Pubblica amministrazione e dalle OO.SS., di sospendere qualunque effetto degli atti definiti nell’informativa sopra richiamata e di convocare celermente queste OO.SS. al fine di promuovere il confronto sugli aspetti del suddetto protocollo, in particolare sull’adeguamento dell’organizzazione dei servizi e del lavoro e sull’applicazione del lavoro agile, e “di contemperare l’esigenza di pieno riavvio delle attività amministrative, produttive e commerciali e dell’erogazione dei servizi all’utenza, con la necessità di fronteggiare le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica e all’evolversi del suo contesto, anche prevedendo la coerente applicazione degli istituti del rapporto di lavoro previsti dai CCNL vigenti alle attività di lavoro svolte in forma agile”.
Contestualmente alla convocazione delle OO.SS., le chiediamo di calendarizzare, fin da ora e all’inizio del mese di settembre, le date utili per la prosecuzione e la più celere conclusione del negoziato relativo al rinnovo del CCNI.
Cordiali saluti

I segretari nazionali

Fp Cgil                                  Cisl FP                                    Uil PA
Florindo Oliverio         Angelo Marinelli                 Sandro Colombi

L’intelligenza non teme il confronto, lo spera

La sottoscrizione degli accordi in materia di Progetti Speciali e Benefici di natura assistenziale e sociale per il 2020, seppur nati a seguito di nostre specifiche iniziative, risultano tutt’ora insufficienti rispetto alla necessità di avviare un serio e complessivo confronto su tutti gli aspetti legati alla gestione del lavoro agile per emergenze, nonché all’esigenza di addivenire ad una rivisitazione dei tassi di interesse su mutui e prestiti (questi ultimi con decorrenza 1 maggio 2020).
Ed è a tal proposito che le scriventi hanno deciso di presentare formale attivazione del complesso procedimento per la proclamazione dello stato di agitazione del personale e delle previste procedure di conciliazione.
Sia chiaro, per noi non significa la chiusura del dialogo, anzi, rappresenta un ulteriore rafforzamento del principio secondo il quale il confronto è il metodo migliore per affrontare e risolvere tutti i problemi che coinvolgono le amministrazioni ed il proprio personale, basta volerlo praticare veramente.
In considerazione di ciò si pone il Verbale d’intesa per emergenze inviato in data 17 maggio 2020, con cui proponevamo all’Amministrazione tutta una serie di soluzioni per disciplinare gli aspetti controversi legati alla gestione del lavoro agile per emergenze imposto ai lavoratori della PA con provvedimenti governativi (istituti giuridici ed economici spettanti al personale impiegato nella predetta modalità lavorativa emergenziale).
Una posizione, quella assunta dalle scriventi che, lungimirante allora, esce oggi maggiormente rafforzata a seguito della sottoscrizione del Protocollo quadro “Rientro in sicurezza” sottoscritto in data 24 luglio 2020 tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali , laddove all’articolo 8 prevede che: “nelle more di una definizione contrattuale specifica del rapporto di lavoro agile, le amministrazioni attivino il confronto con i soggetti sindacali ai sensi della disciplina contrattuale vigente, al fine di contemperare l’esigenza di pieno riavvio delle attività amministrative, produttive e commerciali e dell’erogazione dei servizi all’utenza, con la necessità di fronteggiare le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica e all’evolversi del suo contesto, anche prevedendo la coerente applicazione degli istituti del rapporto di lavoro previsti dai CCNL vigenti alle attività di lavoro svolte in forma agile”.
Non siamo affezionati ai paragoni ma non possiamo non evidenziare come altrove, in Inps ad esempio, i Vertici siano stati capaci di assumersi con coraggio la responsabilità di avviare e chiudere il confronto con le OO.SS. senza che queste fossero indotte a ricorrere a strumenti di lotta per tutelare un meccanismo normativamente previsto e, giusto venerdì, confermato.
In Inail è mancata spesso la volontà di ricondurre al tavolo di contrattazione le tante questioni che in questi anni abbiamo dovuto fronteggiare, dalla necessità di valorizzare il Personale (Accordo di Programma) alla revisione del modello sanitario, dalla discussione complessiva sul modello organizzativo alla gestione del rapporto di lavoro nella drammatica fase emergenziale (accordo sul lavoro agile per emergenza). Un approccio sbagliato volto ad escludere i lavoratori Inail dal poter contribuire costruttivamente alle decisioni che coinvolgono direttamente loro e il futuro dell’Ente.
Un approccio post – brunettiano che anche in Inail va assolutamente superato, riteniamo storicamente chiusa la fase delle torri d’avorio, delle iniziative unilaterali che tanti danni hanno prodotto in questo Paese: bisogna tornare al dialogo vero, alla contrattazione. Bisogna anche comprendere che ogni ritardo, voluto o inevitabile, produce effetti negativi sul Personale e sulle sue aspettative. Ecco perché ci auguriamo che sia finalmente ultimata la lunga fase di approfondimento sull’ipotesi di riduzione del tasso applicato ai mutui ipotecari  dell’Istituto e che una risposta arrivi già nella riunione che dovrebbe essere convocata nel corso di questa
settimana.
Certo sarebbe davvero inaccettabile oltre che ingiustificabile che l’Amministrazione facesse pagare ancora una volta il prezzo dell’indifferenza e dell’indecisione ai soliti noti, ovvero a tutti coloro che grazie al loro instancabile lavoro, hanno permesso all’INAIL di essere pubblicamente ringraziata dai massimi livelli istituzionali.

A. Mercanti                        M. Molinari                             F. Savarese

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