È decisamente originale che l’Amministrazione comunichi ai propri lavoratori (protocollo 39920 del 01/04/2022) una novità che risale a quasi due anni fa (il POLA) e che sul piano normativo è già stata superata dal PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione).
È almeno fuori luogo, se non addirittura antisindacale, che dichiari ufficialmente di non essere riuscita a parlare di lavoro agile per colpa delle scriventi quando, nell’ordine: 1. ha convocato le OO.SS. per discutere su un ordine del giorno “provvedimenti connessi alla fine dello stato d’emergenza”, totalmente vago e non sul lavoro agile; 2. ha precedentemente ignorato le scriventi che chiedevano chiarimenti su: a. violazione della PRO 05 b. violazione CCNL c. costi indebiti sul fondo del personale non dirigente per ruoli dirigenziali; 3. si riferisce a una norma già superata che, peraltro, imponeva che il POLA fosse discusso entro la fine del mese di gennaio di ogni anno e non ad aprile; 4. le OO.SS. stanno chiedendo ripetutamente, INASCOLTATE, l’apertura di un tavolo sul lavoro agile già da prima della recrudescenza del contagio, quindi già da mesi.

Ora, che l’Amministrazione finga di rimanere sorpresa, anche su come il legislatore si sia mosso dal POLA in poi, è disarmante. O è stato tutto un enorme pesce d’aprile, o è bene riprendere seriamente le fila di un modo corretto di gestire le relazioni sindacali, perché, è bene ricordarlo: il sindacato non è solamente un fatto formale e trascurabile.
Il sindacato è un interlocutore fondamentale nel processo decisionale nel mondo del lavoro, per bilanciare i poteri in atto, garantire un equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte e per la conquista di posizioni e soluzioni solide e calibrate.

L’Amministrazione, in occasione dell’incontro mancato del 1 aprile scorso, è stata invitata a rispondere e ad agire sui temi contenuti nella pregiudiziale entro la prima metà del mese. Confidiamo in risposte e riscontri migliori.

Roma, 5-04-2022

FP-CGIL          FIT-CISL/CISL-FP         UIL-PA         UIL-Trasporti      FLP/APIV            USB-PI          CIDA-FLP
Billi                  Ingrassia                        Conti             Giametta           Bergamini              Del Villano       Concilio

Dopo la riunione del 30 marzo l’Agenzia trasmette alle Organizzazioni sindacali la direttiva relativa alla regolamentazione del lavoro agile nella fase transitoria Il 31 marzo è terminato lo stato d’emergenza. La scadenza era nota da tempo e da settimane la FP CGIL segnalava la necessità di organizzare un contesto chiaro a partire dal 1 aprile, ma nonostante avesse rappresentato lei stessa l’urgenza sin dal 14 marzo, l’Agenzia ha convocato le OO.SS. solo il 30 marzo. L’incontro, peraltro, è stato funestato dal progressivo crollo dei server che alla fine ha tenuto fuori l’amministrazione dalla videoconferenza proprio quando avrebbe dovuto informarci riguardo alle videochiamate che intende intrattenere d’ora in poi con i contribuenti anche rispetto alle attività di controllo e per le quali, come al solito omettendo sistematicamente la dovuta informazione preventiva, ha già avviato la sperimentazione in alcuni territori. In riunione l’Agenzia si è presentata con una posizione chiara, ovvero di non ritenere necessario prorogare gli accordi di sicurezza esistenti e di fornire una mera informativa su una regolamentazione provvisoria in materia di lavoro agile assolutamente peggiorativa dell’esistente e che facesse da ponte rispetto alla disciplina definitiva che dovremo definire nei prossimi mesi alla luce del rinnovo del CCNL. La FP CGIL insieme a tutte le altre OO.SS. (sia pure alcune con toni ben più morbidi dei nostri) hanno ritenuto questa posizione dell’Agenzia inaccettabile. Alla fine (dopo lunga e dura contrapposizione) l’Agenzia ha prorogato gli accordi di sicurezza esistenti fino al 30 aprile con l’impegno di elaborarne nel frattempo di nuovi e più adeguati alla mutata situazione normativa. Inoltre ha lievemente mutato alcune parti del regolamento proposto per lo smart working garantendo che i correlati contratti individuali andranno in vigore tutti il 16 maggio indipendentemente dalla data di sottoscrizione, come confermato dalla direttiva protocollata oggi. Proviamo quindi a sintetizzare cosa succede dal 1 aprile in poi.

Tutte le regole per la sicurezza rimangono immutate, mascherine, distanziamenti, occupazione degli spazi, regole per i fragili (compresi i fragili indiretti che sono coloro che non sono fragili a livello personale, ma convivono con un fragile), tavoli Covid locali, flessibilità oraria maggiorata e accordi locali. Questo fino al 30 aprile. Tutti i lavoratori continuano pertanto il lavoro agile con le regole attuali e quindi con la prevalenza multiperiodale, fino al 15 maggio. Nel frattempo i lavoratori potranno chiedere l’attivazione di un contratto individuale di smart working per il periodo successivo al 15 maggio che risponda al nuovo regolamento. La versione definitiva di questo nuovo regolamento è stata pubblicata oggi ed è decisamente penalizzante rispetto alle regole attuali. Non ci sono infatti più di 2 giorni a settimana di lavoro agile, fissi perché definiti nel contratto individuale e non modificabili, la fascia di contattabilità sincrona è definita dal contratto individuale ma non dal regolamento e andrebbe quindi concordata con il dirigente e quest’ultimo ha comunque la discrezionalità di non concedere lo smart working anche se il lavoratore è adibito a mansioni tutte svolgibili a distanza. I lavoratori fragili diretti proseguono lo smart working esattamente con le regole odierne, ma verranno sottoposti a visita dal medico competente. Questi verificherà che la condizione di fragilità sia conforme alla nuova definizione elaborata a febbraio scorso dal Ministero della Salute. Se la condizione di fragilità non verrà validata i lavoratori interessati rientreranno in un regime di smart working attuale con prevalenza multiperiodale. Se invece la fragilità venisse confermata il medico competente stabilirà se e a quali condizioni i lavoratori possono rientrare in ufficio e su quella base si definirà un regime di smart working personalizzato.

I lavoratori fragili indiretti non sono contemplati dalla Direttiva emessa oggi dall’Agenzia, ma certamente sono considerati tali fino a quando varrà l’accordo sulla sicurezza, cioè fino al 30 aprile e quindi fino a questa data continueranno a svolgere la prestazione lavorativa esattamente come hanno fatto fino ad oggi. Poi la loro condizione cambierà e diventeranno lavoratori come tutti gli altri a cui si applicherà fino al 15 maggio lo smart working normale con prevalenza e, dal 16 maggio, lo smart working con contratto individuale. Sappiamo che qualche OO.SS. sta dando informazioni parzialmente diverse, ma gli accordi si leggono e si applicano e noi, perfino in periodo di elezioni RSU, tendiamo a dare notizie basate su fatti e difendibili piuttosto che a fare propaganda sui diritti delle persone.

Approcci diversi certo, ma i lavoratori ci conoscono e sanno che su queste cose siamo più affidabili della media sindacale. Resta il giudizio politico severo e oltremodo negativo su questa amministrazione e su quanto vuole fare davvero. La posizione dell’Agenzia è chiara e il tempo delle parole di innovazione e di responsabilizzazione del personale che per due anni la nostra dirigenza ha speso verso l’esterno è decisamente finito. Alla prova dei fatti il lavoro agile che l’Agenzia è disponibile a fare è solo e desolatamente una sorta di ibrido tra il controllo pervasivo del telelavoro e la produttività senza limiti del cottimo individuale. Ovviamente ci opporremo, ma la strategia è chiara e va denunciata. Nei prossimi mesi affiancheremo ciascun lavoratore nel percorso che porterà ai contratti individuali e, nel caso dei fragili, nei percorsi previsti di sorveglianza sanitaria straordinaria. È chiaro che l’Agenzia punta a dividere i lavoratori e ad isolarli per renderli sempre più deboli. Il rimedio a questa deriva però l’avete immediatamente a disposizione: una massiccia partecipazione al voto per le elezioni delle RSU del 5, 6 e 7 aprile e la scelta di candidati capaci di tener testa alla dirigenza locale come quelli delle nostre liste, sono il migliore inciampo per questi progetti. Noi di FP CGIL ci siamo, sempre. Per tutti, tutti i giorni.

05 aprile 2022

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

DECRETO RUI
Abbiamo ribadito che il decreto è la conseguenza dell’ennesima legge sbagliata che fa spostare competenze dal pubblico al privato. Ancora, abbiamo sostenuto, la necessità che venga emanata una specifica disposizione che detti criteri omogenei per tutto il territorio nazionale circa le priorità nelle assegnazioni (per quanto ci riguarda è ovvio che i primi devono essere i dipendenti dell’Amministrazione). Abbiamo, inoltre, riaffermato la nostra netta contrarietà all’idea per cui a pari prestazioni debba corrispondere una diversa retribuzione. Infine, abbiamo chiesto che sia avviato un piano di formazione per tutto il personale che consenta di allargare il numero di persone interessate, e a tal fine abbiamo fatto riferimento a personale già formato uscito da poco dai ruoli MiMS (lavoratori ex USTIF). Da ultimo, abbiamo sostenuto la necessità di rivedere l’impianto complessivo della Legge 870, legge ormai obsoleta, che necessita di profonda revisione.

LAVORO AGILE
Sul lavoro agile abbiamo ribadito che la materia è stata regolata dal CCNL e che a breve cominceranno le necessarie interlocuzioni ivi previste. In tal senso abbiamo richiesto all’amministrazione di ribadire la piena vigenza della circolare del 31 marzo, onde evitare fughe in avanti assolutamente improvvide ed errate dal punto di vista normativo e contrattuale. L’amministrazione ha convenuto di riaffermare la vigenza della circolare.

BUONI PASTO
Sul punto l’amministrazione ci ha comunicato che è al lavoro per trovare una soluzione urgente. Come Fp CGIL abbiamo replicato che dalla prossima settimana siamo pronti a porre in essere tutti gli strumenti, sindacali e giuridici, a tutela dei diritti normativi e contrattuali dei lavoratori che ormai da troppo tempo attendono l’erogazione dei buoni pasto.

La Coordinatrice Fp Cgil MIMS       p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                      Paolo Camardella

Sappiamo che nei giorni scorsi i vertici dell’Amministrazione hanno incontrato il personale ispettivo dell’ispettorato di Roma per discutere di reperibilità, a seguito di un protocollo stipulato con la Procura della Repubblica di Roma.
Lo diciamo subito, senza mezzi termini: parlare di reperibilità, in questo momento, significa muoversi come elefanti in una cristalleria. Siamo in una fase in cui il personale dell’INL è in stato di agitazione per le note vicende legate alla mancata perequazione dell’indennità di amministrazione e già questo dovrebbe consigliare la massima prudenza.
Aggiungiamo anche che il personale dell’INL, a differenza di quello delle Aziende Sanitarie Locali, non dispone né di proprie auto di servizio né di cellulari con schede di servizio. Questo dovrebbe far capire la forte differenza di contesto: ad es., nel momento in cui si chiama un ispettore alle 2 di notte per avvertirlo che c’è stato un incidente sul lavoro, a quale numero lo si chiamerà? Sul proprio personale o sul cellulare di servizio? E l’ispettore come raggiungerà il luogo? Con la propria auto o con quella di servizio?
Ancora: considerando che in quel settore si agisce a 360° come ufficiali di polizia giudiziaria e che non tutto il personale ispettivo ha esperienza nello specifico settore degli infortuni sul lavoro, è necessario immaginare una preventiva attività di formazione operativa su come comportarsi in certi casi, quali atti compiere, come farli, etc.

Venendo poi all’indennità di reperibilità, è essenziale discutere di somme di peso, come accade proprio nel mondo sanitario. Ricordiamo che finora non si era mai ritenuto di affrontare in modo organico questo tema e per questa ragione nell’ambito della contrattazione integrativa di questi ultimi anni si è ritenuto di rinviare al CCNL.
Proprio per questo, fare fughe in avanti chiamando i lavoratori che avevano ritirato la propria disponibilità a svolgere il servizio di reperibilità, agitando lo spauracchio dell’interruzione di pubblico servizio come è stato fatto nelle scorse settimane, non serve ad altro che ad alimentare un clima di tensione e divisione tra lavoratori – cosa che alcuni sono bravissimi a fare.
Certi argomenti vanno trattati nella loro sede naturale, che è il tavolo sindacale nazionale (e territoriale) e non in riunioni con i lavoratori o contattandoli separatamente.

Roma, 4 aprile 2022

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

Si é svolto ieri il programmato incontro, presso il ministero della giustizia, per la sottoscrizione dell’accordo sulle progressioni economiche, erano presenti per l’amministrazione la sottosegretaria On. Anna Macina, e tutti i capi dipartimenti.
Preliminarmente abbiamo posto l’esigenza di definire la vertenza aperta da quasi 10 anni per i lavoratori a tempo determinato.
L’On. ci ha invitato a chiedere un incontro formale presso la sua segreteria. Ci ha assicurato che conosce la questione e che in quella sede ci darà una risposta.
Coerentemente a quanto già avevamo chiesto alla sottosegretaria nel precedente incontro, abbiamo innovato la pregiudiziale sull’indicazione della data dello scorrimento di tutta la graduatoria del 21 quater e attivazione delle procedure necessarie allo scorrimento totale della graduatoria unep e Informatici , contabili e esperti linguistici.
Per la Fp Cgil la fissazione di una data certa per i passaggi previsti dall’accordo del 26 aprile 2017 é condizione per la sottoscrizione dell’intesa sulle progressioni economiche. Ci sono le risorse per i passaggi dalla prima alle seconda area e dalla seconda ala terza e non vanno sprecate.
Abbiamo inoltre chiesto l’inserimento di due date nell’accordo: la decorrenza della progressione dal 1 gennaio 2022 e quella per il completamento delle procedure entro e non oltre il 30 settembre 2022.
Il completamento di tutte le procedure aperte e previste dall’accordo del 26 aprile 2017 con il relativo transito di tutto il personale di seconda area, ex posizione B3, come dalla prima alla seconda area, deve essere una precondizione per il successivo passaggio al nuovo ordinamento stabilito dal CCNL 2019/2021 e poter utilizzare le risorse contrattuali per gli ulteriori passaggi previsti
dall’applicazione della norma di prima applicazione in deroga sia al titolo di studio sia alla disponibilità di posti in organico.
Relativamente poi al merito della proposta di accordo sulle progressioni economiche presentata dall’amministrazione, abbiamo chiesto di diminuire la soglia di sbarramento all’accesso alla procedura fissata in 5 anni per abbassarla a un anno; di rivedere il meccanismo delle anzianità; di permettere l’aumento delle progressioni previste nelle rimanenti posizioni economiche laddove non si
esauriscano quelle previste in talune fasce.
Tali proposte in considerazione del fatto che nella fase di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento professionale, con differenti meccanismi ed effetti di progressioni economiche, sarebbe opportuno favorire la più ampia e libera scelta dei lavoratori se accedere alla progressione con le attuali condizioni o optare di partecipare alle progressioni previste dal nuovo contratto e godere dei
nuovi differenziali stipendiali, per alcuni sicuramente più vantaggiose.
Per questi motivi per noi non sarebbe stato saggio e responsabile firmare un accordo così importante in meno di 2 ore di confronto.
L’amministrazione ha annotato le richieste dei sindacati ed ha rinviato al possiamo 11 aprile 2022.
Accogliendo parzialmente la nostra richiesta, ha infine anticipato che in settimana pubblicherà il decreto con la data di scorrimento delle procedure 21 quater per i cancellieri.
Per noi non è sufficiente. Le procedure devono essere attivate e concluse per tutti in tempi rapidi e certi.
Le lavoratrici e i lavoratori tutti della Giustizia non possono più aspettare.

Roma 5 aprile 2022

PRESA IN GIRO

Non ci sono altri modi per definire quanto accaduto nei giorni scorsi con la comunicazione relativa al trasferimento di personale, nell’ambito della riorganizzazione.

Infatti, con l’ODS emanato venerdì 1° aprile 2022, non sembra essere cambiato molto rispetto al precedente del 3 marzo u.s. poi annullato dall’Amministrazione dietro esplicita richiesta delle OO.SS.

Ribadiamo che ci era stato comunicato al tavolo sindacale che gli spostamenti di personale avrebbero seguito le competenze e invece continuiamo a riscontrare che questo criterio, in teoria valido, non è sempre praticato nella realtà: vi sono ancora casi di lavoratori che non hanno o hanno solo in minima parte le competenze che dovrebbero svolgere, essendo stati impiegati in altre attività. Sembra quasi che, confermando certe scelte, si sia voluto affermare in alcuni casi un mero esercizio di potere, a prescindere da ragionevolezza e logicità.

Allo stesso modo sembra esserci una presa in giro rispetto ai molti colleghi che hanno risposto in buona fede all’interpello proposto dall’Amministrazione, con il fine di poter cambiare Direzione Generale e si sono visti respingere il cambiamento con motivazioni a dir poco flebili.

Questo svilisce il ruolo delle relazioni sindacali e anche la reciproca fiducia che dev’essere la base di corrette relazioni tra le parti. È quindi necessario che vi sia una coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa, altrimenti d’ora in poi chiederemo che vi sia una verbalizzazione di tutti gli incontri e consegna della copia dei verbali delle riunioni.

Roma, 4 aprile 2022

FP CGIL
Matteo Ariano – Francesca Valentini

Pubblichiamo la nota delle strutture territoriali Fp Cgil VVF e Fns Cisl riguardo la richiesta di  chiarimenti in merito l’attività addestrativa e l’attività operativa e il relativo uso dei DPI

Al Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
Dott. Bruno Giordano
segreteriacapoispettorato@ispettorato.gov.it

Direzione centrale identità professionale,
pianificazione e organizzazione
Dott.ssa Ilaria Feola
DCpersonale@ispettorato.gov.it

Alla Direzione Centrale Tutela, Sicurezza e Vigilanza del lavoro
Dott. Orazio Parisi
DCTutela@ispettorato.gov.it

Oggetto: riscontro convocazione OO.SS. – prot. 3266 del 30/03/2022

Le scriventi OO.SS ribadiscono la volontà di non partecipare all’incontro sindacale convocato per lunedì 4 aprile p.v., ritenendo che l’attenzione di tutti debba essere rivolta in questo momento alla risoluzione della mancata perequazione del personale INL.
Nell’attesa di risposte concrete su come e con quale tempistica verrà riconosciuta la stessa perequazione, riteniamo necessario comunque che il personale non debba subire ulteriori penalizzazioni a causa della protesta in atto, visto che ad oggi molteplici sono le attività e gli obiettivi basati su atti volontari.

Si chiede, quindi, di prevedere per tutto il periodo dello stato di agitazione (iniziato il 17 febbraio 2022) che:

1. Nel calcolare il raggiungimento degli obiettivi per l’anno 2022 il periodo temporale dello stato di agitazione non incida sulla valutazione personale. Tale circostanza deve risultare da espressa indicazione nella stessa scheda di valutazione.
2. Nell’ incentivazione di tutto il personale con il Fondo Risorse Decentrate, con espressa indicazione nel futuro accordo, il personale non dovrà essere penalizzato in alcun modo per le astensioni legate alla protesta. In particolare, a titolo di esempio, per il mancato uso del mezzo proprio, la mancata partecipazione alla formazione, la mancata partecipazione alle udienze.
3. Per quanto riguarda il DD Incentivi attività di vigilanza – criteri e misure incentivanti per l’anno 2022 – prevedere, in riferimento alla disponibilità del mezzo proprio, al trasporto e ad essere trasportato ed alla disponibilità a svolgere attività ispettiva in orari disagiati che: ”per tutto il periodo dello stato di agitazione non costituisce rifiuto la temporanea indisponibilità dell’autovettura, al trasporto e ad essere trasportato, né la temporanea indisponibilità a svolgere attività di vigilanza in orari serali/notturni e in giornate festive/prefestive “.
4. La non obbligatorietà dell’istituto della reperibilità per tutto il periodo dello stato di agitazione e fino all’ avvenuta regolamentazione della stessa in riferimento ai seguenti aspetti:
– orario di lavoro;
– conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
– misure di sicurezza relative alla salute sul lavoro;
– specifica indennità.

Nel ritenere che in una fase così critica per il personale non possa mancare la massima collaborazione dei vertici dell’Ispettorato Nazionale per il superamento della stessa si confida in un urgente riscontro.

FP CGIL       CISL FP              UILPA                FLP                 CONFINTESA FP       CONFSAL- UNSA            USBP.I.
M. ARIANO    M. CAVO     B. DI CUIA   A. PICCOLI         N.MORGIA                 V. DI BIASI              G.DELL’ERBA/V. SANTURELLI

NESSUNA TUTELA PER I LAVORATORI FRAGILI

Il decreto legge n. 24 del 24 marzo scorso, ha disposto che dal 1° aprile le lavoratrici ed i lavoratori in condizione di fragilità o disabilità grave o con figli disabili, perderanno la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa in modalità agile continuativa, esponendosi così al maggior rischio di contagio da Covid-19.
L ’Amministrazione, nella circolare diramata in data 29 marzo 2022 si è attenuta a tale disposizione precisando che “il decreto legge nulla dispone con riferimento alla disciplina dello smart working per i lavoratori fragili, dal 1°aprile essi potranno essere ammessi al lavoro agile con le stesse modalità previste per tutti i dipendenti”
Al contrario la FP Cgil ritiene che, la fine dello stato di emergenza non si sta certo accompagnando ad una diminuzione dei contagi, e che sia necessario che nei luoghi di lavoro non si abbassi la guardia sui pericoli di diffusione del virus, continuando ad usare le prescritte cautele a tutela della salute e la sicurezza e confermando l’utilizzo pieno della flessibilità offerta dalla circolare Orlando-Brunetta di gennaio a tutela dei più deboli.
Pertanto chiediamo all’amministrazione, di rivedere la decisone presa nei confronti dei soggetti fragili e più vulnerabili e che proroghi almeno al 30 giugno tutte le disposizioni volte a tutelare e a ridurre il rischio Covid-19, cosi come richiamato dall’art.83, commi 1,2,3 d.l. 34/2020 convertito nella legge 77/2020, e come alcune amministrazioni dello stato si stanno apprestando a fare.

Adelaide Benvenuto
Fp Cgil Ministero Interno

Comunicato incontro 1 aprile 2022 lavoro agile

Si è svolto venerdì 1 aprile  il programmato incontro per sottoscrivere lipotesi di accordo sul lavoro agile ordinario nellAmministrazione Giudiziaria.

Per lAmministrazione erano presenti il vice Capo Dipartimento dott. Alessandro DAncona e il Direttore Generale del personale Dott. Alessandro Leopizzi.

L’incontro purtroppo è stato interlocutorio, con la bozza inviata solo poche ore prima e non a tutte le organizzazioni sindacali.

La bozza può essere una buona base di partenza, ci siamo riservati di presentare integrazioni e miglioramenti già nel Ccnl.

Naturalmente si tratta di un accordo ponte, la cui efficacia cessa nel momento in cui si applicherà il contratto.

Abbiamo chiesto al Direttore di concordare un incontro congiunto con il Dg Dgsia dott. Vincenzo De Lisi per un aggiornamento sui progetti di digitalizzazione e modernizzazione del Ministero, poiché la concessione del lavoro agile è subordinata alle attività  e piattaforme  accessibili con collegamento da remoto.

L’ incontro è stato rinviato, la data sarà comunicata a breve.

Vi aggiorniamo sugli ulteriori sviluppi

Per Fp Cgil nazionale

Felicia Russo

Il perdurare delle manacate relazioni sindacali, la struttura Provinciale e Regionale di Fp Cgil VVF coadiuvata dalla Segreteria Generale Provinciale di Fp Cgil hanno indetto l’ennesimo stato di agitazione

La Direzione centrale per le Risorse Logistico Strumentali Informa con la nota informa delle nuove modalità riguardo l’assistenza  informatica h 24

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