Roma, 18 ottobre 2021
Alla Dott.ssa G. Montemagno
Direttore Generale di Persociv
e, p.c.
Al Gabinetto del Ministro della Difesa
OGGETTO: Convocazione giorno 21 ottobre p.v.
Egregia,
si fa riferimento alla convocazione in oggetto, fatta peraltro pervenire con il consueto ritardo rispetto
al rischio che l’assenza di direttive tempestive, chiare ed univoche potesse, come in effetti è poi
accaduto, dar luogo a quella disomogeneità di comportamenti rilevata in pressoché tutti gli
Enti/Comandi dell’amministrazione della Difesa, per evidenziare quanto la recente emanazione della
circolare a Sua firma avente ad oggetto il decreto “rientro” rappresenti l’ennesimo atto di mancanza di
rispetto posto in essere nei confronti dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali, considerato
che il tema è oggetto della predetta convocazione.
Senza dimenticare che, certo rammenterà, nei confronti delle scriventi OO.SS. Lei assunse un
impegno formale che prevedeva la revisione del “Protocollo di sicurezza“ tuttora vigente subito dopo
la pausa estiva.
Alla luce di quanto sopra espresso, e considerata che nel frattempo è intervenuta la convocazione fatta
pervenire a CGIL – CISL e UIL dal Ministro per la funzione pubblica per discutere delle linee guida
del lavoro agile, le scriventi reputano opportuno chiederle di posticipare la riunione convocata per il
prossimo 21 ottobre alla settimana successiva, in modo da avere un quadro più chiaro e delineato utile
alla nostra discussione.
Al contempo, però, le chiediamo fin d’ora di pianificare per la prossima riunione una tempistica
diversa, che ci consenta di affrontare i temi poc’anzi citati e magari introdurre la discussione anche sui
taluni di quelli che da tempo e con diverse note stiamo chiedendo di affrontare.
Restiamo in attesa di cortese riscontro.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Le strutture nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF chiedono al Sottosegretario On. Sibilia un urgente interessamento in merito al Decreto del Ministero della Pubblica Amministrazione sulle modalità organizzative per il rientro in presenza del personale del CNVVF, auspicando una prossima convocazione di un tavolo specifico finalizzato a garantire pari opportunità e pari trattamento anche per il personale del Corpo.
Al Presidente dell’INPS
Prof. Pasquale Tridico
Al Direttore generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
Al Direttore centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro
Al Dirigente Area Relazioni Sindacali
Dott. Aldo Falzone
Oggetto: agenda riunioni amministrazione/organizzazioni sindacali.
Le scriventi organizzazioni sindacali da tempo, con ripetute note indirizzate
all’amministrazione, chiedono di affrontare al tavolo nazionale di confronto e di
contrattazione con la delegazione di parta datoriale una serie di argomenti che,
puntualmente, sono ignorati nella scala delle priorità dei vertici dell’Istituto.
Considerata l’urgenza e l’indifferibilità di tali argomenti chiediamo che siano convocate
specifiche riunioni sui seguenti argomenti:
– sottoscrizione definitiva del CCNI 2020/2021 che ha avuto il via libera del DFP,
ma di cui abbiamo perso le tracce (la firma del CCNI è propedeutica
all’erogazione dei saldi incentivanti 2020, alla corresponsione del TEP per i
colleghi assunti nel 2019 e per l’attuazione delle progressioni orizzontali
contemplate nel contratto integrativo);
– assegnazioni provvisorie ex legge 104/1992 e 42 bis D.lgs. n.151/2001
(ricordiamo che sul punto lo stesso Presidente a suo tempo aveva assunto
impegni successivamente disattesi);
– avvio della discussione sulla mobilità territoriale tra regioni;
– approvazione del nuovo regolamento sui prestiti al personale il cui accordo fu
siglato il 5 luglio u.s. (ci risulta che il documento trasmesso dalla Direzione
centrale Risorse umane si sia perso nel “porto delle nebbie” della struttura della
Direzione generale per approdare, a questo punto non sappiamo quando, al
Consiglio di Amministrazione cui spetta il compito di deliberare);
– tassazione separata compensi incentivanti di competenza dell’anno 2018 ed
erogati nel corso del 2019: abbiamo perso le tracce di un’operazione restitutoria
che sembrava essere scontata e che qualcuno, rumors di corridoio, vorrebbe
rimettere in discussione dopo il famoso interpello dell’Agenzia delle Entrate di
giugno 2020;
– stato dell’arte dell’utilizzo delle graduatorie relative alle ultime progressioni
verticali alla luce dell’avvenuta approvazione del Piano Triennale dei Fabbisogni di
Personale 2021/2023 da parte del Ministero del Lavoro;
– problematica CRAL.
Quelli indicati sono solo alcuni degli argomenti sui quali gradiremmo essere convocati
dalla delegazione di parte datoriale: il tavolo di confronto/contrattazione è
paritario e l’agenda dei temi da discutere non viene decisa unilateralmente.
Roma, 18 ottobre 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
Alla Cortese ed Urgente attenzione del:
Signor Presidente e ai Signori
Componenti della Commissione
ex art 14 d.leg 13 febbraio 2006 n. 63
Al Segretario della Commissione
Dottoressa Antonella Rasola
SEDE
All’ Ufficio delle Relazioni sindacali
Direzione generale del personale e delle risorse
DAP
Oggetto: Convocazione presso la Commissione di valutazione.
La scrivente O.S. è venuta a conoscenza di un nuovo ed originale provvedimento adottato da questa Amministrazione e, in particolare, dalla Commissione di valutazione per gli incarichi superiori ex art. 14 del D. Lgs. 63/2006 la quale, con esclusivo riferimento al conferimento di un posto di funzione specificatamente per la posizione di Direttore della Casa circondariale di Frosinone “G. Pagliei”, con esclusione degli altri incarichi oggetto della procedura indetta con nota del Capo Dipartimento del 4 febbraio 2021 n 0043770.U, ha immotivatamente deciso di <<procedere ad una nuova audizione>> dei Dirigenti che per quella posizione hanno presentato la loro dichiarazione di disponibilità, nonostante i colloqui siano stati già espletati ed ultimati.
Determinazione, quella che precede, la quale:
È priva di alcuna motivazione, considerato che non risulta indicata la ragione per la quale, in difformità dell’art. 8 del D.M. 28.09.2016 che prevede un colloquio, l’Amministrazione si sia determinata ad espletare un secondo colloquio, costringendo i Dirigenti che hanno dichiarato di essere disponibili e che hanno già sostenuto il colloquio, a sostenerne un secondo non previsto dalla normativa e, inoltre, non stabilito fin dall’inizio nell’interpello, peraltro solo per uno dei posti di funzione oggetto della medesima procedura;
Non è stata neanche chiarita la funzione e l’efficacia di tale secondo colloquio, posto che questa Amministrazione non ha inteso dichiarare preventivamente – in spregio oltre che alla norma ex art. 8 cit. anche delle regole della trasparenza – se ai fini della valutazione degli elementi di cui agli artt. 6 e 7 stesso D.M., a cui è finalizzato il colloquio, si terrà conto delle risultanze del primo colloquio, o di quelle del secondo, o di quelle di entrambi ed in tale ultimo caso in base a quali regole.
Forse l’Amministrazione non tiene in debito conto che, pur non essendo in presenza di una procedura concorsuale, il momento <<selettivo>> è di regola non reiterabile, con la conseguenza che la rinnovazione (con sostituzione o meno non è dato sapere) del colloquio, unico momento di diretto confronto con la persona del Dirigente, compromette la tendenziale infungibilità del momento <<selettivo>>.
Spiace constatare come l’Amministrazione, che pur si è autovincolata essendosi date precise regole a governo di così rilevante procedura comparativa, abbia ritenuto immotivatamente di sovvertirne le disposizioni, che prima ancora ha ritenuto comunque di applicare nonostante la intervenuta cessazione dell’efficacia del D.M. che, adottato il 28.09.2019, è stato previsto ad efficacia limitata per soli tre anni.
Si ribadisce che, in disparte la cessazione di efficacia del Decreto, che l’Amministrazione continua a considerare, all’evidenza, “ancora vigente ” così da utilizzarlo per il conferimento degli incarichi, detto DM prevede un solo colloquio di valutazione al quale il dirigente è convocato al fine di valutare l’attitudine professionale a ricoprire l’incarico per il quale si candida, anche con aggancio al proprio percorso formativo (art. 7).
Alla luce di quanto precede, non può non porsi il dubbio di utilizzazione impropria di tale secondo colloquio, per finalità diverse da quelle per le quali il colloquio è previsto, oltre che per introdurre abusivamente indici di valutazione non previsti normativamente.
Di tal che, non poche perplessità suscita la determinazione ultima dell’Amministrazione la quale, più che finalizzata alla corretta valutazione di dirigenti già valutati, sembra perfettamente rientrare nel solco di quella attività amministrativa, che da ultimo spesso si registra, la quale attraverso ispezioni e provvedimenti emanati “inaudita altera parte”, spesso oscuri nelle motivazioni e di dubbio contenuto, finisce per scaricare sui dirigenti direttori degli istituti penitenziari la responsabilità di tutte le inadempienze ed assenze gestionali che l’amministrazione del DAP, in particolare, e della Giustizia in generale non è stata in grado di fronteggiare in questi ultimi 20 anni, omettendo l’adozione di tutte le necessarie iniziative di programmazione, dotazione di mezzi personale e risorse, volte a garantire l’efficacia della gestione operata dal Dirigente il quale, è bene ricordarlo, ancora oggi opera senza contratto, destinatario di incombenze e responsabilità che non trovano corrispondenza in alcun paradigma contrattuale frutto della interlocuzione con la categoria.
Non può consentirsi ulteriormente che i lavoratori della Giustizia, dirigenti compresi, continuino a pagare per colpe che non sono a loro attribuibili!
Alla luce di quanto precede,
Si invitano pertanto le SSLL a sospendere tale abnorme procedura, revocare la convocazione in oggetto procedendo all’ultimazione del procedimento con i dati già disponibili, così individuando il dirigente idoneo e più meritevole a ricoprire l’incarico di direttore della CC di Frosinone.
Anche al fine di prevenire la proposizione di ricorsi giurisdizionali potenzialmente abili a compromettere la procedura e altre azioni anche sindacali che saranno proposte da questa OS, anche mediante comunicazione alla Corte dei conti ed agli organismi di vigilanza preposti delle determinazioni assunte.
Con viva cordialità
La coordinatrice nazionale Fp Cgil
Dirigenza penitenziaria
Carla Ciavarella
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la comunicazione della data del trasferimento per il personale inquadrato nel ruolo Vigile del Fuoco non specialista
Al Segretario Generale
Dott. Benedetto Mineo
Al Direttore Generale della DGROSIB
Dott. Gianfrancesco Romeo
LORO SEDI
Roma, 15 ottobre 2021
Oggetto: Osservazioni Circolare del 13/10/2021
In riferimento alla circolare sui rientri del 13/10/2021, pur condividendo l’approccio di una gradualità di attuazione delle nuove disposizioni, si ritiene urgentissimo la convocazione di un incontro per affrontare alcune serie problematiche.
In particolare, con la previsione della prevalenza di giornate in presenza dei lavoratori in Lavoro Agile, a partire dalla prossima settimana, si riscontra una grave difficoltà, se non impossibilità, a rispettare le norme attualmente vigenti nel protocollo sulla sicurezza che vietano la compresenza di due o più lavoratori in un unico ambiente, a meno che non sia garantito uno spazio minimo di 40 metri quadri per ogni dipendente coinvolto, come previsto dalle disposizioni di sicurezza interne.
Non appare peraltro possibile risolvere questa problematica imponendo orari pomeridiani ai lavoratori, che potrebbero non potere avere tale disponibilità.
Al riguardo si rileva urgente un immediato confronto e si rinnova la disponibilità a rivedere quanto prima il protocollo sulla sicurezza vigente, per adeguarlo alle variazioni normative succedutesi.
Si ritiene altresì importante segnalare che anche diverse disposizioni relative al periodo che intercorre da inizio novembre a fine anno presentano profili di criticità.
Atteso che, per quanto attiene l’accordo individuale e la rotazione è necessario attendere le linee guida del Ministro della Funzione pubblica, dopo il confronto con le OOSS, si evidenzia che alcune disposizioni della circolare rendono ancora più critico il rispetto delle norme sulla sicurezza e non appaiono conformi a quanto concordato nella riunione avuta sul tema.
In particolare la percentuale di riferimento del 15%, peraltro calcolata sulle teste e non sulle giornate come affermato durante l’informativa e almeno ad una lettura testuale della Circolare sui rientri, costituisce una scelta discrezionale dell’Amministrazione, non dettata da nessun dispositivo normativo, che renderà assai critica la gestione logistica degli spazi e in molti casi non appare legata ad esigenze funzionali, anche alla luce degli standard produttivi mantenuti durante questi mesi.
Restano poi alcuni dubbi in merito ad alcune situazioni di fragilità, attualmente considerate tali e individuate nei protocolli attualmente in vigore, e infine confermate da comunicazione del medico competente in data 1/7/2021, oltre alla gestione di eventuali situazioni di quarantena che coinvolgessero i dipendenti o di loro familiari, in particolare dei figli under 14.
Alla luce di quanto sopra riportato si attende un rapido riscontro e la convocazione immediata di una riunione di confronto
FPCGIL CISL FP UIL PA
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano
Si è svolta il 14 ottobre 2021, la riunione con l’Amministrazione per concordare le nuove Linee Guida in merito alla regolamentazione dell’Organizzazione del Lavoro Amministrativo presso l’Avvocatura dello Stato, conseguentemente all’emanazione del DPCM del 23/09/2021 e del DM del 08/10/2021 del Ministro Brunetta, il cosiddetto “Decreto Rientro”, così tanto mediaticamente esaltato dallo stesso Ministro della Funzione Pubblica.
Bene: la prima considerazione è che il rientro totale ed indiscriminato così tanto vantato, non c’è!!!
Naturalmente ci si è dovuti adeguare alle disposizioni normative che obbligano le Amministrazioni Pubbliche a rispettare quanto in esse contenuto. Non svolgendo “attività di sportello” solo a partire dal 30 ottobre la nostra amministrazione sarà allineata con le norme del decreto.
Riassumendo ecco i punti salienti:
1) Innanzi tutto, la tutela dei lavoratori fragili non si tocca, come d’altronde la nostra O.S. ha sempre ribadito. Per questa categoria di dipendenti lo smart working rimane articolato in 5 giorni su 5, almeno fino al 31.12.21
Per tutti gli altri lavoratori occorre conformarsi all’art 1, comma 8 del DM già menzionato che cita così: “garantire un’adeguata rotazione del personale che può prestare lavoro in modalità agile, dovendo essere prevalente, per ciascun lavoratore, l’esecuzione della prestazione in presenza”.
2) Le fasce di flessibilità in ingresso ed in uscita sono rimaste invariate:
a) per l’Avvocatura Generale: 07:30/10:00 in entrata 14:00/19:00 in uscita
b) per le Avvocature Distrettuali le fasce orarie sono a discrezione dall’Avvocato Distrettuale che valuterà in base alle diverse esigenze locali ma, comunque, non potranno essere inferiori a 2 ore e 30 minuti in entrata e 5 ore in uscita.
3) La percentuale del personale in Smart Working è di almeno il 35% in tutte le sedi, nulla vieta che la stessa può essere applicata anche ai singoli uffici.
Detta percentuale trova applicazione presso ogni singola Avvocatura Distrettuale entro i limiti funzionali alla dimensione di ogni Sede. Comunque, ed in ogni caso, non potranno mai scendere al di sotto del 15%. Questo per preservare l’istituto stesso dello smart working.
Reputiamo che questa sia una vittoria non da poco visto che – come ben sa chi lavora in una sede periferica – le interpretazioni di qualche Avvocato Distrettuale sarebbero state ben diverse: il tutti dentro, a questo punto, non esiste!
4) I criteri per le eventuali graduatorie non cambiano, così come le fasce di contattabilità: che ripetiamo sono dalle ore 10:00 alle ore 13:30 secondo modalità che saranno poi specificate nel contratto individuale.
4) Sottoscrizione del contratto individuale, come prescrive la L. 81/2017. Questa, invece, è la vera novità. Dal momento in cui lo Smart Working, non riveste più la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, è diventato obbligatorio sottoscrivere un Contratto individuale di lavoro con i dipendenti che ne manifestino la volontà. Tale contratto deve partire a far data dal 2.11.21
Visti i tempi così ristretti e le nostre perplessità di non poter fare in tempo per quella data, la FP CGIL ha messo a disposizione del Segretario Generale una bozza di contratto base da cui almeno iniziare a lavorare.
Il Coordinatore CGIL FP
Avvocatura dello Stato Vincenzo Malatesta
Pubblichiamo la proclamazione dello stato di agitazione unitario, delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl Uil Pa VVF, Confsal VVF e Conapo, in merito alle mancate relazioni Sindacali e alla carente organizzazione del soccorso nel rispetto del personale e della cittadinanza
A seguito delle circolare della Pubblica Amministrazione emanta l’08 ottobre 2021 riguardo le modalità organizzative per il rientro in presenza del personale del CNVVF pubblichiamo le circolari del Dipartimento
Pubblichiamo il Decreto in merito le modalità di separazione delle funzioni di formazione, svolte dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, da quelle di attestazione di idoneità norma dell’articolo 26 -bis , com-ma 5, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
Roma 15 ottobre 2021
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Valeria VACCARO
capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it
E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it
Oggetto: Prime indicazioni per lo svolgimento della prestazione lavorativa in presenza – Strutture
Centrali e Territoriali MEF – richiesta incontro
Abbiamo ricevuto la nota della Capo Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale
e dei Servizi, in fase di adozione e pubblicazione sulla Intranet MEF afferente le Prime indicazioni
per lo svolgimento della prestazione lavorativa in presenza – Strutture Centrali e Territoriali.
Nel prendere atto del contenuto della stessa e riconducendola ad una esigenza di evitare
atteggiamenti “più realisti del Re” nell’ambito delle diverse articolazioni del Ministero si chiede
l’avvio del percorso relazionale finalizzato a condividere alcuni argomenti atteso che la previsione
normativa non esclude di poter continuare a svolgere le attività lavorative anche in modalità
agile oltre, ed è elemento non scontato e da valorizzare, l’esigibilità dei protocolli di sicurezza condivisi.
Nel merito, inoltre, come primo spunto, già da ora, si rinnova quanto sostenuto da questa
organizzazione nel luglio scorso ovvero l’esigenza di riprendere una riflessione in merito al lavoro
da remoto nella sua concezione più estesa anche al personale che assiste un congiunto ammalato
e/o disabile, previa richiesta del lavoratore interessato.
Come già sottolineato da questa Organizzazione, Il lavoro agile al MEF è un esempio di
eccellenza per tutta la P.A. e in quanto tale deve essere preservato e migliorato attraverso la contrattazione collettiva. Inoltre, il lavoro agile è a tutt’oggi uno strumento cruciale per il contrasto
alla pandemia, specialmente per i lavoratori che non hanno ancora potuto accedere ad un percorso
vaccinale (circa il 10% su base nazionale) e per i c.d. lavoratori fragili e, come detto, per i
conviventi o facenti assistenza di soggetti fragili.
In attesa della convocazione chiesta, si porgono cordiali saluti.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
Pubblichiamo il Decreto del Presidente del CdM 12 ottobre 2021 in riferimento alla Certificazione e l’adozione delle linee guida in materia di condotta delle pubbliche amministrazioni