AVVIATO A PERSOCIV IL CONFRONTO SU RISORSE 2021, SVILUPPI ECONOMICI, 1^ AREA E INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE
Si è tenuto quest’oggi il primo incontro a Persociv sulla distribuzione delle risorse 2021, gli sviluppi economici, il personale della prima area e l’indennità di amministrazione.
Come si ricorderà le risorse sono state incrementate dai 50 milioni di euro approvati nella legge di stabilità, grazie alla tenacia del sindacato confederale e dell’attenzione del vertice politico che ha mantenuto gli impegni assunti.
In apertura di riunione FP CGIL CISL FP e Uil Pa hanno precisato che, in via preliminare, è necessario dare seguito all’accordo sottoscritto nel 2020 per i lavoratori della prima area, attraverso un riconoscimento economico che sia risarcitorio della loro irrisolta condizione.
Ma andiamo per ordine:
Fondo Risorse Decentrate
– Le risorse disponibili ammontano a € 75.376.119,00 (nel 2020 erano 51.180.173) compresi i 20 milioni della Legge di bilancio e quelle riservate all’AID.,a cui dovranno aggiungersi le economie dei buoni pasto;
– Le risorse destinate alle 9.660 progressioni economiche, pari al 50% dei dipendenti aventi titolo (il massimo possibile consentito dalla norma, l’anno prossimo altro 50%) sono pari a € 15.917.168,46;
– L’amministrazione, nella sua bozza di lavoro, ha poi ipotizzato un consistente aumento delle posizioni organizzative, lasciando invece immutate- rispetto al 2020- le risorse destinate a remunerare le particolati attività di lavoro.
Fp CGIL Cisl Fp e Uil Pa hanno evidenziato che è necessaria una equilibrata distribuzione delle risorse fra tutti i lavoratori suggerendo:
– L’istituzione di riconoscimento economico annuale, di importo da definire, destinato ai per i lavoratori della prima area;
– Un accantonamento di risorse per remunerare le attività particolari in misura uguale al 2019, anno pre pandemia e dunque più vicino alle reali necessità;
– Una rivalutazione dell’indennità di rischio e di quelle rese per particolari attività tecniche al momento esternalizzate per mancanza di personale specializzato e per le quali, comunque, le risorse da allocare sono impercettibili;
– Una rapida definizione dell’accordo e comunque la previsione di pagare subito, anche in acconto, i destinatari delle particolari posizioni di lavoro, visto che la corresponsione delle somme a fine anno non consente un adeguato prelievo fiscale, con conguagli che spesso lasciano i dipendenti senza stipendio (abbiamo mostrato busta paga da 1 euro!).
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Sviluppi economici
– FP CGIL CISL FP e UIL PA in riferimento ai criteri degli sviluppi economici hanno evidenziato la necessità di alcune modifiche (es sui titoli di studio) e di valorizzare adeguatamente l’esperienza professionale per consentire, a chi è prossimo alla pensione, di conseguire la progressione economica prima di andare via.
Passaggi dalla prima alla seconda area
L’amministrazione ha proposto il passaggio di 50 unità dalla prima alla seconda area. La proposta appare sicuramente disdicevole e desta perlpessità rispetto ai 1370 colleghi della prima area. Ricordiamo però che il limite delle 50 unità non è frutto di contrattazione, non è finanziato dal FRD, ed è l’unico contingente autorizzato dagli organi di controllo, tenuto conto della riduzioni egli organici previsti dalla legge 244/12.
Indennità di amministrazione
Abbiamo richiesto di attivare le procedure per acquisire rapidamente le risorse destinate ad incrementare l’indennità di amministrazione, pari a 30 milioni di euro, subordinate dalla norma alla preventiva conclusione della contrattazione collettiva 2019/2021, che avranno comunque decorrenza dal 1° gennaio 2021.
Su tutti gli argomenti FP CGIL CISL FP e UIL PA si sono riservate di far pervenire proposte dettagliate dopo il confronto con i lavoratori.
L’incontro è stato aggiornato a tempi brevissimi.
Il percorso continua.
Roma, 24 febbraio 2021
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Pubblichiamo la nota della Fp Cgil, della FNS Cisl e della Confsal VVF che richiama nuovamente l’Amministrazione al rispetto delle relazioni sindacali.
La lettera circolare n.0003469 del 19.02.2021 riguardante la sicurezza sui luoghi di lavoro del CNVVF doveva essere condivisa con le Organizzazioni Sindacali, in particolare con l’Osservatorio Bilaterale per la Salute e la Sicurezza dei Vigili del Fuoco.
Durante l’incontro richiesto unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF , abbiamo ribadito la necessità di una condivisione e di un vero confronto
Una tragedia che ci ha sconvolto e ci addolora, la morte dell’Ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo. Il nostro pensiero va sia a loro, caduti mentre adempivano ad un difficile compito come servitori dello Stato in favore della pace fra i popoli, che alle loro famiglie.
Da questa tragedia, siamo costretti a ricordare quali siano i rischi di servire lo Stato in scenari di crisi. È necessario comprendere che da una maggiore stabilità del continente africano – come di altre aree disagiate del mondo – dipendono anche il benessere e la sicurezza dell’Europa e dell’Occidente tutto.
La cooperazione internazionale si fonda sulla solidarietà e tutela della vita e della dignità dell’uomo. È uno strumento volto a migliorare e consolidare le relazioni tra i diversi Paesi e comunità. Quindi, oltre a favorire la conoscenza tra i popoli, persegue una maggiore crescita economica, sociale ed umana – compresa l’uguaglianza di genere e le pari opportunità – nel rispetto dell’ambiente, delle culture locali e dei beni comuni (acqua, cibo ed energia).
L’Italia ha aderito all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, per eliminare la povertà e promuovere la crescita economica su scala globale. La cooperazione allo sviluppo italiana fornisce inoltre assistenza e aiuto, in situazioni di emergenza, alle popolazioni sofferenti per eventi catastrofici naturali o di origine umana.
Da non dimenticare l’impegno della cooperazione nei confronti delle persone con disabilità che rappresentano circa il 15% della popolazione mondiale, di cui circa l’80% vive nei Paesi del Sud del mondo e l’impegno per contrastare le mutilazioni genitali femminili.
I finanziamenti pubblici per la Cooperazione allo sviluppo vanno pertanto mantenuti e rafforzati, perché costituiscono una leva fondamentale per trovare soluzioni ai temi citati.
Rinnoviamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alle famiglie di Luca Attanasio, di Iacovacci e di Milambo.
L’Italia, che oggi ha oltretutto in carico l’importante impegno della presidenza del G20, ha sempre lavorato per un’Europa spazio di pace, aperta al partenariato con l’Africa in una prospettiva euro-mediterranea di integrazione e convivenza.
Pubblichiamo la graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 11 posti nella qualifica di vice direttore sanitario del ruolo dei direttivi sanitari del C.N.VV.F. emanata dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Prof. Enrico Giovannini
Al Capo di Gabinetto Cons. Alberto Stancanelli
Al Capo del Dipartimento Ing. Pietro Baratono
Al Capo del Dipartimento D.ssa Speranzina De Matteo
Al Capo del Personale Dr. Marco Guardabassi
Le scriventi organizzazioni sindacali, ricordando quanto previsto al punto 10 del Protocollo sottoscritto il 30/10/2020, sezione sicurezza, secondo cui l’Amministrazione è impegnata, a partire dai settori, con lavoratori particolarmente esposti, a eseguire programmi di sorveglianza periodica mediante i cosiddetti tamponi rapidi, e avendo presente che, per quanto riguarda le attività del nostro Ministero, in regime di pandemia, in particolare per il Dip. Trasporti, esse solo in minima parte hanno subito una contrazione in ragione della loro natura di servizio pubblico giudicato indifferibile ed eseguibile in presenza, ritengono utile e necessario che tutti i dipendenti del MIT, addetti ad attività particolarmente esposte e che, in ogni caso, comportino un rapporto con il pubblico (a mero titolo esemplificativo: esami, revisioni, sportelli aperti al pubblico, cantieri), siano considerati all’interno della campagna vaccinale prevista per i lavoratori dei servizi essenziali.
Al riguardo si sottolineano quelle situazioni che prevedono i lavoratori che svolgono esami di guida, chiusi ogni giorno per diverse ore in un abitacolo molto ristretto e quindi ad altissimo rischio di contagio nonostante l’utilizzo dei DPI, i tecnici che effettuano giornalmente le operazioni di controllo e di revisione dei mezzi leggeri e pesanti in officine e nei capannoni degli uffici, i tecnici che si recano sui cantieri o sulle dighe per le necessarie ispezioni e visite, gli sportellisti, tutti lavoratori a stretto contatto con utenti del tutto eterogenei e difficilmente controllabili da un punto di vista sanitario, poiché gli stessi potrebbero privilegiare un appuntamento o una pratica da sbrigare urgentemente, rispetto ad un attento controllo preventivo della loro salute. Questi valorosi lavoratori non hanno mai smesso di erogare servizi all’utenza essendo stati chiamati ad effettuare la loro prestazione lavorativa in massima parte on site. La conseguenza di tale abnegazione è sotto gli occhi di tutti: non si contano i casi di contagio (e purtroppo anche di qualche decesso) tra i lavoratori del nostro Ministero soprattutto tra quelli che, in ragione della specificità delle mansioni svolte, hanno operato sul territorio, a diretto contatto con i cittadini.
Per quanto sopra esposto appare necessario, a parere delle scriventi, che i lavoratori che hanno svolto e continuano a svolgere con dedizione questo encomiabile servizio, vengano sottoposti non solo ai tamponi ma venga per loro iniziata una campagna vaccinale, come è stato già fatto per i sanitari e per le forze di polizia, valutando ovviamente la volontà di adesione da parte dei lavoratori.
A tal fine, si chiede che il Ministero, attraverso il Dipartimento Infrastrutture, il Dipartimento Trasporti e il Comando Generale per le Capitanerie di Porto, ponga in essere ogni attività utile per garantire l’efficacia del processo a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori maggiormente esposti ai rischi di contagio.
Confidando in un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UILPA
Camardella De Vivo Lichinchi
Sabbatella Casamassima Carino
NOTA FLASH: IL CdA INPS APPROVA LE
GRADUATORIE DEFINITIVE
Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha, pochi minuti fa, approvato le graduatorie definitive relative alle selezioni per le progressioni verticali i cui bandi furono pubblicati lo scorso 3 agosto.
Dopo aver deliberato giorno 12 febbraio 2021 il P.T.F.P. (Piano Triennale del Fabbisogno di Personale) 2020/2022, l’Organo di vertice dell’INPS, dopo il repentino rinvio della seduta straordinaria già programmata per il 17 febbraio scorso, ha finalmente segnato una tappa nell’iter delle progressioni verticali, una tappa alla quale dovranno seguire i provvedimenti di inquadramento nella nuova posizione giuridica ordinamentale per tutti i colleghi utilmente posizionati nell’ambito delle stesse graduatorie.
Auspichiamo, a questo punto, una celere pubblicazione da parte dell’Amministrazione del relativo messaggio Hermes con le allegate nuove graduatorie definite in esito ai relativi ricorsi ed una altrettanto rapida adozione degli atti conseguenziali.
Da parte nostra vigileremo affinché tutto ciò avvenga in tempi brevi e ci impegniamo sin da adesso, come abbiamo scritto nel nostro comunicato del 15 febbraio scorso ad individuare soluzioni che consentano, sulla base dei numeri contemplati nel P.T.F.P., Piano che dovrà essere aggiornato al triennio 2021/2023, di dare una risposta ai candidati rimasti esclusi oggi dalle progressioni verticali consapevoli del fatto che una soluzione per i colleghi privi del titolo di studio per l’accesso all’area superiore potrà e dovrà essere individuata solo attraverso il CCNL 2019/2021 (il contratto collettivo nazionale di lavoro che altri, come accaduto in passato, non firmano nell’immediato salvo poi sottoscriverlo a distanza di mesi, magari dopo le elezioni per il rinnovo delle RSU!) nel quadro di una cornice normativa esterna che dovrà essere di ausilio e non di impedimento ai percorsi di riqualificazione professionale com’è accaduto dal 2009 in poi con un legislatore “poco attento” alle problematiche del pubblico impiego.
Roma, 24 febbraio 2021
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola
A seguito della divulgazioni di notizie trapelate sui social, le strutture Fp Cgil VVF,Fns Cisl e Confsal VVF informano che l’Amministrazione ufficialmente invita a non dar seguito su quanto divulgato perchè non veritiero, a breve un aggiornamento sulle procedure concorsuali.
ASSUNZIONI O MORTE – 2
Insistiamo nel mettere il dito nella piaga delle assunzioni mancate, ritenendo che la situazione degli Uffici stia diventando insostenibile sotto il profilo della carenza di personale.
Prendiamo atto che con l’avvio della procedura di stabilizzazione del personale in comando un minuscolo sasso nello stagno è stato gettato, ma è comunque troppo poco: se l’intera procedura dovesse concludersi positivamente sarebbero solo ventiquattro le unità di personale stabilizzate. Ventiquattro, a fronte di una carenza di qualche migliaio.
Nel frattempo, il contatore delle unità che lasciano l’Amministrazione per pensionamento continua impietosamente a scendere giorno dopo giorno, con diversi uffici praticamente a rischio di chiusura.
Per questo, invitiamo i vertici dell’INL a chiedere un immediato incontro con il nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, per rappresentargli la gravità della situazione e concordare la necessità di interventi rapidi e urgenti.
Nel frattempo, insistiamo a presentare possibili soluzioni all’Amministrazione. Dopo aver riportato in altro comunicato l’esempio del Ministero della Giustizia, che è riuscito ad avere centinaia di lavoratori di area seconda avvalendosi della collaborazione dei Centri per l’Impiego, presentiamo un’ulteriore buona pratica: nell’agosto del 2019, l’Agenzia delle Dogane ha avviato un bando di mobilità volontaria mediante passaggio diretto tra Amministrazioni Pubbliche, per l’acquisizione di personale a tempo indeterminato. La procedura – per titoli e colloquio – era aperta ai dipendenti di tutte le Pubbliche Amministrazioni, prevedeva che la gestione fosse affidata alle Direzioni Regionali e ha portato a fine 2020 l’ingresso di alcune centinaia di lavoratori in quell’Amministrazione.
Ci chiediamo: perché l’INL non può fare altrettanto, ossia un bando di mobilità volontaria per reperire ad esempio qualche centinaio di funzionari amministrativi?
Perché non avvia una interlocuzione con altre Amministrazioni Centrali che hanno uffici periferici, al fine di verificare se vi possa essere passaggio di personale verso INL almeno in alcune aree geografiche?
Perché non avvia una interlocuzione con alcune Regioni o con la rappresentanza dei Comuni per verificare se siano possibili passaggi di personale anche solo su base territoriale?
Perché non verifica se vi siano domande di mobilità presso gli uffici territoriali e non sblocca almeno quelle?
Perché non si mettono in campo iniziative concrete per invertire il pericoloso trend solo apparentemente inarrestabile?
A qualcuno interessa che questa Amministrazione continui a svolgere le proprie attività o no?
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano
Al capo dipartimento delle politiche competitive, della qualità
agroalimentare, della pesca e dell’ippica
dr. Francesco Saverio Abate
al capo dipartimento dell’Icqrf
dr. Felice Assenza
al direttore generale agret
dr. Salvatore Pruneddu
al direttore generale Vico
dr. Roberto Tomasello
Oggetto: incremento dell’indennità di amministrazione dei dipendenti del Ministero delle politiche
agricole.
In relazione all’oggetto, la scrivente organizzazione sindacale chiede, con la presente:
• di conoscere, se disponibile, la previsione sulla quota che sarà destinata al Ministero
dell’Agricoltura a fronte di quanto previsto dalla legge 160/2019 che con l’articolo 1 commi
143 e 144 ha istituito un fondo con una dotazione pari a 80 milioni di euro a decorrere dal
2021 di cui il 90% (72 milioni)destinato alla graduale armonizzazione delle indennità di amministrazione
del personale dei Ministeri. Per la ripartizione delle risorse del fondo è prevista
l’emanazione di uno o uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta
del Ministro per la pubblica amministrazione e del Ministro dell’economia e delle finanze.
Sulle risorse sopra indicate si chiede di prevedere un confronto con le OO.SS. sulle modalità
di attribuzione di tali risorse.
Con l’occasione rinnova la richiesta di formalizzare l’entità dei risparmi derivanti dalle risorse
non utilizzate nel corso del 2020 per la remunerazione di prestazioni di lavoro straordinario e per i
buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio finanziario (richiesta dalla scrivente organizzazione
sindacale con la nota allegata) che, a mente della Legge 30 dicembre 2020, n. 178, comma 870,
art. 1 possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione integrativa relativa
al 2021, in deroga al citato articolo 23, comma 2, i trattamenti economici accessori correlati alla
performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo.
Roma, 24 febbraio 2021
p. la FP Cgil Mipaaf FP CGIL Nazionale
Il coordinatore nazionale Esecutivo Nazionale Funzioni Centrali
Savino Cicoria Anna Andreoli
Roma, 23.02. 2021
COMUNICATO ESITI RIUNIONE TECNICA
SPORT E SALUTE
si è tenuto oggi pomeriggio il consueto incontro settimanale in sede tecnica con l’azienda per riprendere il confronto sui temi contrattuali del Welfare aziendale e dello Smart Working strutturale post emergenza sanitaria (legge 81/2017).
Preliminarmente, dal punto di vista metodologico, considerata l’importanza dei temi rimessi alla discussione odierna, abbiamo suggerito e ottenuto di dedicare un’intera seduta di discussione al lavoro agile, che affronteremo mercoledì p.v., sulla base di una proposta di lavoro che le scriventi OO.SS. hanno chiesto all’azienda di predisporre in tempo utile, oltre alla piattaforma che è in corso di elaborazione da parte delle scriventi e che sarà discussa a quel tavolo.
Sul welfare aziendale, dopo aver ascoltato l’introduzione dei rappresentanti dell’azienda e delle federazioni sportive nazionali, che hanno comunicato la soddisfazione dei lavoratori sulle misure attualmente previste dal vigente C.C.N.L., abbiamo inteso sottolineare l’aspetto innovativo che deve per noi caratterizzare il nuovo sistema, in coerenza con lo stesso principio introdotto nella discussione preliminare avuta nelle scorse settimane sulla revisione degli aspetti contrattuali generali svolta nel primo tavolo tecnico.
In sostanza, ciò a cui aspiriamo nell’interesse di tutti è un impianto maggiormente orientato alla piena soddisfazione del benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, in grado di garantire l’ampliamento dell’offerta dei servizi e dei benefici, e la piena sostenibilità economica delle scelte che andremo a compiere, sulla base di una serie di proposte che abbiamo inteso consegnare oggi alla discussione, ma che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti.
Anche, se non soprattutto, per quanto attiene all’impegno economico che abbiamo chiesto di aumentare sul welfare aziendale, con riferimento alla maggiorazione della percentuale fissata dall’articolo 72 del vigente C.C.N.L., dimostratasi inadeguata, e alle possibilità di ricorrere alla normazione fin qui prodotta in tema defiscalizzazione, la cui sfera di applicazione è stata costantemente ampliata dalle leggi di bilancio che si sono fin qui susseguite.
Premesso quanto sopra, e in ragione di quanto concordato oggi, la prossima riunione verterà esclusivamente sullo smart working, e sarà convocata per il prossimo 3 marzo c.a.
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP UGL USB
F. Quinti A. Bruni P. Liberati D.Carola M.Palladino M. Fofi