“Nella tarda mattinata di ieri, nella sala colloqui del carcere di Velletri, una donna è stata individuata dalla Polizia Penitenziaria mentre tentava di introdurre 20 grammi di cocaina da consegnare al figlio 45enne, detenuto per rapina. Nei confronti della donna è scattato subito l’arresto.

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “L’introduzione di sostanze stupefacenti sono una grave minaccia per la sicurezza delle carceri e minano alle fondamenta i tentativi di recupero dei detenuti nella società. Dietro il traffico di stupefacenti e telefonini, ruotano giri di affari per milioni di euro con conseguente gestione di potere fondamentale per stabilire le gerarchie all’interno e al di fuori delle carceri. Abbiamo chiesto più volte il potenziamento delle Unità cinofile del Corpo di Polizia Penitenziaria che hanno sempre dato prova di efficienza ed efficacia. Si tratta di una specializzazione che andrebbe potenziata e resa più pervasiva su tutto il territorio nazionale e non solo in attività sporadiche per colpa delle poche unità in servizio.”

Velletri, 9 febbraio 2024

Giovedì 8 febbraio 2024 si è tenuto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione sulla bozza di policy sul progetto di c.d. Co-working “Working from Anywhere”, fatta circolare a dicembre 2023. L’aumento delle postazioni disponibili da poco più di 100 a 350 è una buona notizia, ma il documento contiene diverse criticità che nel complesso ci portano a formulare un giudizio negativo. In particolare:

  • la riduzione dei giorni di co-working (da “fino a 7” a “fino a 5”) costituisce un grave arretramento rispetto alle regole precedenti, che concretamente rischia di frustrare le finalità e l’efficacia dell’istituto;

  • siamo contrari alla possibilità che vengano ridotte le giornate di lavoro agile, nell’ipotesi di fruizione contemporanea dei due istituti. Il coworking è una forma di lavoro in presenza, con caratteristiche e dinamiche diverse da quelle del lavoro agile.

  • siamo contrari all’attribuzione di punteggi differenziati per i titoli di preferenza e comunque riteniamo insufficiente il peso attribuito al criterio della residenza;

  • abbiamo chiesto di includere anche altre situazioni di fatto che rendono disagevole il raggiungimento della sede ordinaria di lavoro (residenza nella stessa regione ma in comuni diversi);

  • abbiamo sottolineato l’iniquità della previsione di recesso dall’accordo “anche senza preavviso” da parte datoriale;

  • abbiamo chiesto di avviare i lavori dell’Organismo Paritetico per l’innovazione (OPI) per portare a regime il co-working ed estendere il funzionamento del lavoro agile.

L’Amministrazione si è resa disponibile ad apportare miglioramenti alla policy e ad inviare una nuova bozza entro la fine del mese, in particolare con riguardo ai criteri di preferenza e al recesso senza preavviso (tali suggerimenti erano stati già trasmessi dalla FP CGIL con un nota nel mese di gennaio).

Tuttavia, il tema dell’abbassamento dei giorni di coworking accessibili resta privo di risposta, se non con fumose rassicurazioni sulla possibilità di superare il limite stabilito in casi particolari, che danno però ai dirigenti una eccessiva discrezionalità, di cui i lavoratori e le lavoratrici conoscono già i frequenti abusi.

In generale, ci sembra che l’Amministrazione concepisca questo strumento come una forma di assistenzialismo, mentre manca una prospettiva di vera innovazione organizzativa e gestionale. Questa mancanza è dovuta alle resistenze ed all’ottusità di alcuni Dipartimenti e di una parte della dirigenza, anche a scapito dell’efficienza e dell’efficacia dei processi di produzione.

Questa bozza, quindi, ci pare un arretramento concettuale rispetto alla sperimentazione in via di conclusione; attendiamo però la nuova bozza per capire se l’Amministrazione ha recepito le nostre osservazioni e potere quindi dare un giudizio definitivo.

Come FP CGIL, continuiamo a portare avanti l’impegno preso nei confronti delle colleghe e dei colleghi di lottare in ogni sede e tavolo per la piena applicazione del CCNL e il miglioramento dell’organizzazione del lavoro in questa Amministrazione, a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici del MEF.

L’incontro dell’8 febbraio è stato l’occasione anche per chiedere chiarimenti su altri temi importanti per le lavoratrici e i lavoratori.

  • Rispetto al tema del lavoro agile per i lavoratori fragili, abbiamo chiesto nuovamente che sia loro garantita la possibilità di continuare a lavorare in modalità agile al 100%. L’Amministrazione ha preso l’impegno ad integrare la policy sul lavoro agile con previsioni specifiche, secondo cui per i lavoratori e le lavoratrici che rientravano nella categoria di “fragile”, in presenza di certificazione del proprio medico curante e conferma del medico competente, i dirigenti dei relativi uffici potranno derogare al principio di prevalenza della prestazione in presenza e arrivare fino al 100% di giornate in lavoro agile.

  • Per le Progressioni Economiche Verticali, la nuova graduatoria dovrebbe essere ultimata entro la fine del mese.

  • La cartolarizzazione dovrebbe essere pagata a fine marzo o al più tardi ad aprile, lo straordinario di dicembre 2023 e gennaio 2024 dovrebbe essere pagato a marzo 2024, per il 20% del FRD 2022 c’è la proposta di contrattazione, è al vaglio dell’UCB MEF che dovrebbe dare il suo responso la prossima settimana.

  • Verrà avviata in primavera la sperimentazione del telelavoro domiciliare, con 6 postazioni, in seguito a verifica delle condizioni di sicurezza.

  • Sui problemi di sicurezza nella sede di Largo di Santa Susanna, l’Amministrazione si è impegnata ad intervenire, laddove necessario.

  • Rispetto alla disparità di retribuzione tra vincitori del concorso per assistenti assunti come Area II F2 e idonei subentranti assunti col nuovo CCNL (quindi senza il sistema delle fasce), l’Amministrazione verificherà con IGOP la possibilità di rimediare a questa disparità.

  • Progressioni Economiche Orizzontali: il tema è rinviato ai prossimi incontri del 2024.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL MEF

Andrea Mosca

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta dell’istituzione di un Gruppo di lavoro che affronti le problematiche legate alla salute e sicurezza, nel rispetto delle donne e degli uomini del Corpo

Si è svolta, tra martedì e mercoledì, la doppia sessione di incontri sindacali riservata a dirigenti, medici e professionisti. All’ordine del giorno i contratti integrativi del 2023, trasmessi dall’Amministrazione per eventuale sottoscrizione, e le prime bozze relative agli integrativi del 2024.

DIRIGENTI

Il CCNI 2023 è stato sottoscritto, anche dalla nostra sigla, il 6 febbraio. Come FP CGIL abbiamo però evidenziato un dato: il testo viene adottato in vigenza di un contratto collettivo che in realtà innova profondamente il quadro di riferimento. Abbiamo pertanto constatato l’esigenza di allinearsi celermente.

Non mancano, del resto, elementi di perplessità nell’impianto. Uno su tutti: non è stato sanato il vulnus che esiste tra le segreterie del Presidente, quella del CdA e quella del CIV. Non è una questione di ruoli o attribuzioni, ma di organi: le attività non possono essere ancorate a coefficienti diversi; sussiste una difformità di fondo non giustificata, né tantomeno comprensibile in un ente dalla governance duale.

L’Amministrazione ha manifestato la propria disponibilità a discutere questo elemento per il 2024, dichiarandosi indisponibile ad alterare il quadro per il 2023, un anno ormai concluso che imporrebbe una revisione delle regole ex post.

Proprio con riferimento al 2024 se l’auspicio dell’Amministrazione è quello di agire tempestivamente, è un auspicio che sentiamo di condividere, purché si lavori nel merito alle questioni che abbiamo sollevato al tavolo: percorsi di carriera chiari e intellegibili, parità di genere, determinazione delle aree complesse (tanto più in vista di una possibile riorganizzazione), interim. La prossima convocazione è prevista per il 21 febbraio.

MEDICI

Anche per i medici, considerata la tempistica, abbiamo deciso di sottoscrivere l’ennesima copia dei contratti passati. Nulla innova nel 2023 ad eccezione del fondo che aumenta, sì, ma solo grazie al rinnovo del CCNL 2019-2021.

Va chiarito che per noi il 2023 indica lo spartiacque fra il vecchio e il nuovo: in questo senso la prima bozza del CCNI 2024 trasmessa non è in alcun modo ricevibile. Vanno riscritti interi articoli, oramai non più attuali rispetto all’organizzazione dell’Area Medica. Va semplificato tutto il sistema premiante, eliminando una serie di riferimenti obsoleti, compresi gli incarichi ad interim (su questo tema c’è condivisione con l’Amministrazione).

Andranno, inoltre, trovate obbligatoriamente altre forme di incentivazione per il personale medico dell’Istituto, penalizzato fortemente in questi anni. Si crei un fondo per finanziare l’attività intramoenia e si attivino forme premianti legate allo smaltimento dell’arretrato in ambito di invalidità civile. Si permetta, a tutti i colleghi, lo svolgimento dell’attività libero professionale uniforme su tutto il territorio nazionale, rimuovendo la facoltà di limitazione arbitraria da parte dei dirigenti. Lacci e lacciuoli non fanno altro che incentivare l’esodo verso altre amministrazioni.

Si riducano, ancora, gli abnormi carichi di lavoro: i medici sono esausti e la qualità degli accertamenti ne risente.

A margine della riunione, l’Amministrazione ha anticipato un rafforzamento del personale:

  • scorrimento di medici di II livello: 8 posti;

  • scorrimento di medici di I livello: 86 posti;

  • ampliamento della platea dei medici convenzionati da inserire con l’ACN : 800 posti a 35 ore.

Riguardo il trattenimento in servizio fino a 70 anni (sez.1, art.1, comma 165, Legge 30 Dicembre 2023 n. 213) l’Amministrazione sembra orientata a esprimersi favorevolmente: è allo studio, in tal senso, un regolamento ad hoc. La prossima convocazione è prevista per il 20 Febbraio.

PROFESSIONISTI

Ancora nessuna firma invece per il CCNI 2023 dei professionisti, in attesa di un nuovo incontro ancora da calendarizzare.

Si è registrata al tavolo una convergenza di intenti tra amministrazione e rappresentanze sindacali in merito ai punti su cui intervenire in sede di contrattazione integrativa per il 2024:

  • innanzitutto la revisione del sistema delle maggiorazioni sulla retribuzione di risultato, volta a definire contrattualmente un sistema di parametri oggettivi che consenta di individuare anno per anno, indistintamente per tutte le famiglie professionali, quelle situazioni di particolare disagio lavorativo che meritino di essere compensate con tale maggiorazione; ciò in attesa della promessa revisione del sistema di valutazione della performance dei professionisti e della introduzione di indici attendibili per la ponderazione dei carichi di lavoro;

  • in secondo luogo, la razionalizzazione della disciplina della indennità di mobilità, che persegua il contemperamento delle legittime aspettative di tutti i colleghi, tanto al ristoro per i disagi dovuti ad eventuali trasferimenti di sede quanto alla conservazione della retribuzione accessoria in godimento.

Su tali basi abbiamo anche dato la nostra disponibilità alla sottoscrizione immediata del CCNI 2023 (riferito ad un periodo ormai completamente esaurito) in termini conformi al CCNI 2022. Ma, considerato il rilevante incremento del Fondo dovuto alla stipula del contratto nazionale, abbiamo chiesto che l’Amministrazione consideri di destinare parte di tali risorse a un congruo aumento della indennità di funzione per tutte le famiglie professionali. L’Amministrazione su questo punto si è riservata di effettuare le sue valutazioni, rinviando la sottoscrizione a data da destinarsi.

Nessuna notizia ancora per le selezioni per i livelli differenziati di professionalità. Abbiamo rinnovato con forza la richiesta di apertura immediata del confronto in merito ai criteri della ormai improcrastinabile selezione.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

Fabrizio Ottavi

Francesco Reali

Pubblichiamo la nota della Segreteria e del Coordinamento Territoriale Fp Cgil in merito la richiesta di chiarimenti sui criteri di mobilità interna

Alla Prof.ssa Fiammetta Salmoni

Direttrice Generale A.I.D.

e, p.c. MINISTERO DELLA DIFESA

Ufficio di Gabinetto Dott. Francesco Rammairone

Oggetto: CCNI 2023 – 2025 Agenzia Industrie Difesa.

Le sottoscritte FP CGIL, CISL FP e UILPA dopo aver preso visione dei rilievi formulati dagli Organi di Controllo sul C.C.N.I. in oggetto, ritengono che le proposte formulate dall’Amministrazione provocheranno ricadute negative, a danno ovviamente del personale dipendente.

Per quanto sopra chiedono di convocare, con ogni consentita urgenza, una riunione per un più accurato approfondimento della problematica e la ricerca di idonee soluzioni sull’argomento.

Tale riunione dovrà essere convocata con la modalità dei “tavoli separati”. Si resta in attesa di riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Marco Campochiaro

Massimo Ferri

Carmela Cilento

Roberto De Cesaris

Franco Volpi

Riccardo Colafrancesco

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF con il quale chiede chiarimenti sull’attribuzione dello scatto convenzionale maturato dal personale del Corpo

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale da seguito alla mobilità per il personale del ruolo Vigile della specialità Smzt

“Ieri pomeriggio è successo ad un Sovrintendente cinquantenne di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Mantova: fratture multiple al volto per le ginocchiate sferrategli da un detenuto ventiseienne del Marocco con problemi psichici, in carcere per tentato omicidio, ma con una pena da scontare di solo un anno e mezzo.”

Sul caso interviene il Coordinatore della Lombardia per la FP CGIL Polizia Penitenziaria, Calogero Lo Presti: “Il detenuto dopo pranzo si era nuovamente inferto delle ferite alle braccia e il Poliziotto, l’unico in quel momento a poterlo fare per la carenza di Poliziotti soprattutto nelle ore pomeridiane, lo stava accompagnando nel reparto di infermeria del carcere. All’improvviso, il marocchino gli ha sferrato una gomitata in pieno volto e il Poliziotto e caduto a terra, poi ha continuato a colpirlo con delle ginocchiate procurandogli diversi traumi facciali e la rottura del setto nasale e altre fratture composte. Le urla del medico e dell’infermiera hanno richiamato l’attenzione di tre Poliziotti che sono accorsi per bloccare il detenuto e molto probabilmente, salvare la vita al collega che è stato trasportato in ospedale e poi  dimesso con una prognosi di 30 giorni.”

“Nel condannare la vile aggressione – prosegue Lo Presti – non possiamo fare a meno di rilevare ancora una volta l’inerzia da parte dell’amministrazione penitenziaria e della politica ad affrontare i temi del carcere che riguardano la presenza di soggetti con fragilità mentale, psichiatrici e tossicodipendenti, ma anche il sovraffollamento e la gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Sollecitiamo un’urgente e seria presa di posizione a tutela della sicurezza e della incolumità delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.”

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “Sfidiamo qualunque lavoratore pubblico, anche appartenente alle altre Forze di Polizia e Sicurezza, a recarsi al lavoro con la certezza di essere esposti ad un evento del genere che si aggiunge alle migliaia di atti di violenza subiti dalla Polizia Penitenziaria da parte della popolazione detenuta ogni anno. I Poliziotti penitenziari, sono ancora senza efficaci strumenti giuridico-amministrativi per tentare di arginare questo tipo di aggressioni. Sarebbe utile almeno quel minimo di attenzione e vicinanza da parte della propria amministrazione che è pronta a sospendere e rapportare disciplinarmente gli Agenti di Polizia Penitenziaria al minimo inadempimento burocratico e che invece si volta dall’altra parte quando c’è da prendere e soprattutto mantenere, una linea per la tutela del proprio personale”.

La FP CGIL Polizia Penitenziaria – conclude Manna – esprime la propria vicinanza e i più sinceri auguri di pronta guarigione al collega e a tutte le altre decine di Poliziotti che sono ancora in convalescenza per episodi analoghi e al restante personale in servizio”.

Mantova, 8 febbraio 2024

Pubblichiamo il resoconto Fp Cgil VVF riguardo l’ argomento di convocazione  sulla procedura di selezione Formatori elisoccorritori

“Ci risulta dagli organi di informazione che il DAP, tramite l’Avvocatura dello Stato, non si sia ancora costituito ‘parte civile’ al processo che vede imputati i 9 detenuti che sono accusati di aver minacciato di gettare olio bollente contro gli Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti lo scorso 2 gennaio per sedare una rivolta nel carcere intitolato al collega ‘Pasquale Di Lorenzo’ ”.

Lo riferisce Mirko Manna, FP CGIL Comparto Sicurezza: “Nemmeno ora che ai detenuti è stata contestata l’aggravante di ‘utilizzo di arma impropria’ e per questo dovranno essere giudicati dal Tribunale collegiale e non dal monocratico, dinanzi al quale ieri pomeriggio s’è tenuta l’udienza. Una omissione che, qualora confermata dai vertici dell’Amministrazione penitenziaria a cui la FP CGIL Polizia Penitenziaria sta chiedendo chiarimenti, sarebbe una grave disattenzione su quanto le migliaia di donne e uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria siano esposti quotidianamente in prima linea nella ‘frontiera’ delle carceri italiane”.

“Sfidiamo qualunque lavoratore pubblico – conclude Manna – anche delle altre Forze di Polizia e Sicurezza, a recarsi al lavoro con la certezza di essere esposti a minacce del genere, per non parlare delle migliaia di atti di violenza subiti dalla popolazione detenuta ogni anno, non solo senza aver adeguati strumenti giuridico-amministrativi per intervenire, ma senza nemmeno quel minimo di attenzione e tutela dalla propria amministrazione che è pronta a sospendere e rapportare disciplinarmente gli Agenti di Polizia Penitenziaria al minimo inadempimento burocratico e che invece si volta dall’altra parte quando c’è da prendere e soprattutto mantenere, una linea per la tutela del proprio personale”.

Roma, 7 febbraio 2024

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