A partire dal cedolino di aprile verrà erogata l’indennità di vacanza contrattuale a tutto il personale dei comparti pubblici nella misura dello 0,42% dello stipendio tabellare, e dello 0,7% dal primo luglio.

Una misura che è il frutto dello stanziamento previsto dall’ultima legge di Bilancio e calcolato, alla luce della normativa vigente, sulla base dell’Ipca, ovvero l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea, per l’anno 2019 come stimato dall’Istat a maggio 2018 (1,4%).

L’anticipazione equivale al 30% dell’Ipca (ovvero lo 0,42%) dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2019 e, a decorrere dal 1° luglio 2019, nella misura del 50% dell’Ipca (ovvero lo 0,7%), applicato sulle sole voci stipendiali.

L’importo in questione, sommato alle altre somme stanziate con l’ultima legge di Bilancio, non rappresenta chiaramente una risposta alle nostre rivendicazioni sul terreno del rinnovo contrattuale, ma è bene comunque che tutte le Amministrazioni siano adempienti a tale vincolo, per questo pubblichiamo le tabelle (link in basso) affinché ogni lavoratore possa controllare facilmente l’avvenuto adeguamento.

Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione, che rappresenta alcune problematiche dei settori specialistici. Nello specifico la Fp Cgil chiede d’ affrontare quelli del settore Smzt.

Convocazione 9 aprile 2019 ore 15:00.

Pubblichiamo l’Accordo  del Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Pubblichiamo il D.M.del 28 marzo 2019 recante modifiche ed integrazioni al decreto del Ministro dell’Interno 11 aprile 2017 in materia di distribuzione territoriale delle dotazioni organiche del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Pubblichiamo la circolare, la graduatoria e l’accesso alla valutazione inerenti il Concorso a n. 1144 posti per capo squadra del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, decorrenza 01.01.2018, emanata dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali e la Direzione Centrale delle Risorse Logistiche e Strumentali

Abbiamo chiesto al Ministro Bonafede impegni precisi per il corpo di Polizia Penitenziaria: misure di contrasto al fenomeno delle aggressioni subite dal personale, un piano straordinario di assunzioni e dotazioni organiche, la gratuità delle caserme; ma solo su quest’ultimo punto c’è stato un impegno effettivo del Ministro“. Questo il commento della Fp Cgil al termine della riunione che si è tenuta presso il Ministero della Giustizia, alla presenza del titolare, Alfonso Bonafede, sulle questioni che hanno portato nelle settimane scorse le organizzazioni sindacali rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria ad aprire una vertenza.

Il Guardasigilli, prosegue la Funzione Pubblica Cgil, “si è impegnato a reperire i fondi necessari per evitare ai Poliziotti il pagamento degli arretrati dovuti per l’utilizzo delle caserme, circa 1,5 milioni di euro, sospendendo da subito i pagamenti disposti, ma sugli altri temi ha rinviato la discussione ad una riunione che si terrà al Dap mercoledì 10 aprile, preannunciando che farà di tutto per anticipare l’avvio del corso di formazione per 1.340 nuovi assunti. Anche sulle assegnazioni dei vice ispettori che hanno ultimato la formazione, sollecitata dalla Fp Cgil soprattutto per le divergenze avute rispetto alle decisioni assunte dalla giustizia minorile, non registriamo passi in avanti. Aspettiamo il Governo e l’Amministrazione penitenziaria alla prova dei fatti e fino a quando non avremo risposte concrete proseguiremo con lo stato di agitazione, lavorando da subito per proseguire nel percorso unitario con le altre organizzazioni sindacali“, conclude la Fp Cgil.

Pubblichiamo la nota del Coordinatore territoriale, nella quale si chiede chiarimenti sulle procedure adottate

Pubblichiamo la nota per il personale appartenente al CNVVF riguardo le elezioni amministrative che si svolgeranno il 26 maggio 2019

Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione riguardo re-training e mantenimenti TPSS

Ministero delle Infrastrutture e Trasporti –
Siamo al collasso… indispensabili #assunzioni subito

I dati sono impietosi: rispetto alla dotazione organica, siamo sotto di 488 unità di personale; se, invece,
prendiamo a riferimento il numero di lavoratori in servizio, raffrontando il dato di oggi con quello del
2013, siamo a – 696 lavoratori. Uno dei più importanti Ministeri, il Mit, nato per garantire sicurezza ai
cittadini in termini di infrastrutture e trasporti, rischia di collassare per la forte riduzione del personale
che è avvenuta negli anni, a seguito di politiche che hanno perseguito il solo fine di fare cassa,
attraverso il blocco del turn over.
Nei Provveditorati, uffici periferici che si occupano di opere pubbliche, edifici demaniali e opere stradali,
abusivismo edilizio, interventi a seguito di eventi sismici, stanno venendo a mancare figure cardine
quali gli ingegneri e, in genere, i tecnici laureati; competenze assolutamente indispensabili per garantire
la continuità dell’attività istituzionale delle stesse strutture. Per fare degli esempi, nell’arco temporale
2008/2018, a Bologna da 17 ingegneri si è passati a 12, a Campobasso da 4 a 2, a Potenza da 10 a 3.
Nelle Motorizzazioni che hanno a che fare con omologazione dei veicoli, revisioni, immatricolazioni
degli stessi e rilascio patenti, il personale è talmente ridotto da non poter assicurare nemmeno le
normali attività a servizio degli utenti. Anche in questo caso, i numeri parlano chiaro: a Vicenza solo 36
lavoratori su 70 addetti previsti in organico, a Brescia, 34 su 70; a Cuneo nel 2013 erano presenti 45
dipendenti, nel 2019, 37; ad Alessandria, nel 2013 si avevano 41 presenze, oggi ridotte a 30; a Bari, 43
addetti a fronte di 56 in servizio nel 2016 e di 80 che assicuravano la loro presenza negli anni novanta,
con l’aggravante di perdere fra l’altro, funzionari particolarmente esperti, per cui, a breve, si avrà
l’azzeramento delle risorse professionali afferenti l’intera Area trasporto merci e persone.
Talmente grave la situazione alle Motorizzazioni, che la stessa Amministrazione ha dovuto emanare
circolari per ampliare il numero di funzionari messi in grado di svolgere le funzioni di esaminatore per il
conseguimento delle abilitazioni alla guida.
Non va meglio nelle Capitanerie di Porto: anche qui, a fronte di compiti istituzionali rilevanti quali il
rilascio di patenti nautiche, l’iscrizione e la gestione delle imbarcazioni da diporto, l’iscrizione dei
marittimi nei registri della gente di mare, il depauperamento di risorse umane ha superato ogni livello di
guardia tanto che potremmo parlare, ormai, di ruolo ad esaurimento Nelle Capitaneria di Porto di
Genova, solo 12 lavoratori sui 20 previsti in organico, a Napoli, 23 su 51, a Trapani, 9 su 17, fino ad
arrivare al caso emblematico di Livorno dove è presente un solo lavoratore sui 5 previsti.
Conseguenza di tutto ciò è che, man mano che i dipendenti diminuiscono, quelli che restano, vedono
aumentare la mole di lavoro dovendosi far carico anche della quota di coloro che sono andati via.
Questa gravissima carenza di personale in cui versano già oggi gli Uffici, è destinata ad acuirsi a
seguito dell’introduzione di quota cento e dei pensionamenti che ne deriveranno.
Di fronte a tutto questo, il Governo, invece di avviare un piano straordinario di assunzioni si preoccupa
di emanare norme che individuano i lavoratori e le lavoratrici come pregiudizialmente fannulloni o,
attraverso propri esponenti, li vedono come potenziali corrotti da colpire: si spiegano così l’articolo 2 del
ddl Concretezza, che prevede la sostituzione del cartellino dei dipendenti pubblici con sistemi di verifica
biometrica dell’identità oppure l’ esternazione resa dal Ministro Toninelli ad Omnibus su La7, circa gli
agenti provocatori sotto copertura che dovrebbero stanare gli impiegati infedeli.
Noi, testardamente, cocciutamente, rivendichiamo #assunzioni subito per garantire il proseguimento
delle attività istituzionali degli Uffici attraverso l’inserimento di nuovi assunti prima che il collasso
divenga irreversibile e si certifichi la fine della missione pubblica che, a parole, nessuno vuole, ma che,
nei fatti, si sta perseguendo come obiettivo strategico.

Paolo Camardella
Coordinatore Nazionale Mit

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