CCNL Dirigenza Area 1 (Ministeri)
Ennesima fumata nera oggi all’Aran nella trattativa per il rinnovo del CCNL 2006/2009 (biennio economico 06/07) per i Dirigenti dell’Area 1^.
Una trattativa che, partita con notevole ritardo rispetto alle sue scadenze, per alcuni aspetti si è trascinata dal mese di settembre 2008 per trovare in questi giorni una sorta di accelerazione che comunque, a conti fatti, non ha portato le risposte alle rivendicazioni sindacali.
Fra i tanti argomenti trattati quelli che a noi paiono oggetto di interesse extracontrattuale (leggasi Ministro Brunetta) e sui quali non si è trovato un punto di intesa, sono:
– codice disciplinare;
– distribuzione fra le voci retributive delle risorse derivanti dall’incremento già fissato del 4,85 per cento;
– professionalità sanitarie dell’ex Ministero della salute.
Sul primo punto nel corso degli incontri hanno pesato le pressioni del ministro Brunetta che intende anticipare nel CCNL dei dirigenti il contenuto sostanziale dello schema di decreto attuativo della legge 15. Le ripetute ed insistenti richieste sindacali hanno portato a notevoli modifiche dell’impostazione iniziale dell’Aran; le modifiche comunque apportate non sono state sufficienti a portarci alla condivisione dei contenuti.
Altrettanto poco convincenti sono state le proposte Aran per la parte economica; abbiamo rigettato l’impostazione Aran che prevedeva una distribuzione minima sul tabellare con il resto alla retribuzione di risultato, rispettivamente 35% e 65%.
Dalle trattative è emerso che saranno rivalutati sia lo stipendio tabellare che la retribuzione di posizione fissa e solo la parte residua sarà destinata alla retribuzione di risultato, comunque un risultato non pienamente soddisfacente vista la sproporzione fra risorse destinate ai trattamenti economici fissi e quelli variabili. Fra l’altro abbiamo evidenziato le anomalie che si genereranno nella gestione di queste risorse considerato il ritardo con il quale si andrà a rinnovare il CCNL.
Per le professionalità sanitarie dell’ex Ministero della salute, dall’Aran non ci sono pervenute risposte positive in direzione della soluzione di una vertenza che dura ormai da svariati anni. Contrari alla soluzione di questa vicenda la burocrazia dell’ex Ministero della salute ed il Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno esercitato tutte le pressioni possibili affinché a questa categoria di lavoratori neanche contrattualmente si possa dare una risposta adeguata. Ci troviamo di fronte a rappresentanti delle istituzioni che non intendono rispettare una legge dello Stato e fanno di tutto affinché tale legge non trovi la sua attuazione.
Come è giusto e doveroso che sia, al tavolo della trattativa siamo stati presenti con il massimo spirito costruttivo, proponendo, di volta in volta, soluzioni o mediazioni ragionevoli sui punti critici delle proposte Aran.
Siamo dell’opinione che di fronte ad un contratto scaduto, e nel caso da quasi quattro anni, sia necessario da parte di tutti compiere ogni ragionevole sforzo per giungere al suo rinnovo.
Così è stato per noi, ma non per Brunetta il quale ha “impossibilitato” l’Aran a svolgere il ruolo di mediazione che gli sarebbe proprio.
Oggi è stato più che mai chiaro, nonostante la disponibilità sindacale a proseguire le trattative, che al Ministro Brunetta interessava sapere, tramite l’Aran, chi era con lui o contro di lui evidentemente per redigere le pagelle, a lui care, dei buoni e dei cattivi.
Con tali premesse era quanto mai ovvia la conclusione: oggi non si è firmato nessun accordo.
Per quanto avvenuto oggi non c’è alcun dubbio nell’individuare il responsabile: il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione.
Roma, 23 luglio 2009
p. FP CGIL Nazionale
Funzioni Centrali
Il Coordinatore nazionale
(V. Di Biasi)
Nella tarda serata di ieri è stata firmata l’ipotesi di accordo per il CCNL Dirigenti Area 1 – Ministeri – quadriennio 2006/2009 (biennio economico 2006/2007).
Si avvia quindi a conclusione, con quattro anni di ritardo, una vertenza lunga e complicata e condizionata dal nuovo quadro normativo conseguente all’avvento del D.lvo 150/2009.
Come avevamo denunciato in passato, questa trattativa è stata fortemente condizionata dalle pressioni del Ministro B. e dal suo D.lvo 150 e dai pochissimi margini di discussione lasciati dallo stesso all’Aran.
Abbiamo respinto l’introduzione di una forma di licenziamento per motivi riorganizzativi che avrebbe consegnato la dirigenza all’arbitrio assoluto della politica rispetto alla garanzia del posto di lavoro.
Nella parte normativa del contratto va segnalata da una parte l’introduzione (imposta dal recentissimo Decreto Legislativo 150) delle norme sui procedimenti disciplinari e del loro rapporto con il procedimento penale anche per la dirigenza, ma dall’altra anche l’introduzione per la prima volta nel CCNL dirigenza della reintegrazione del dirigente illegittimamente licenziato a fronte di una situazione precedente che prevedeva il solo risarcimento economico in questa fattispecie.
La parte economica vede per il biennio economico 2006/2007 una rivalutazione media del 4,85% così come avvenuto per tutti gli altri Comparti contrattuali nello stesso periodo, con un incremento medio a regime di € 277,00 per i dirigenti di seconda fascia e di € 600,00 per i dirigenti di prima fascia.
La distribuzione fra le componenti retributive è la seguente:
– dirigenti 2^ fascia: tabellare € 141,4 – posizione fissa € 39,68 – risultato € 90,50;
– dirigenti 1^ fascia: tabellare € 180,85 – posizione fissa € 118,50 – risultato € 286,50.
Nell’occasione pur avendo con insistenza chiesto di risolvere il problema annoso delle Professionalità sanitarie del Ministero della Salute non siamo riusciti a superare gli ostacoli frapposti dall’alta burocrazia dello stesso ministero; il risultato finale è stato un finanziamento minimo che ha consentito di incrementare la retribuzione di posizione fissa con uno scarto diverso rispetto agli altri dirigenti.
L’Aran è stata sollecitata ad avviare al più presto le procedure per i diversi controlli a cui deve essere sottoposto il contratto in maniera di arrivare il prima possibile alla sottoscrizione dell’accordo definitivo.
Si è chiusa una vertenza, nell’ambito delle difficoltà in cui complessivamente si trova il lavoro e nello specifico quello pubblico il quale a seguito dell’emanazione del D.lvo 150, per le sue contraddizioni, per il suo centralismo e per l’autoritarismo che contiene getterà nel caos le pubbliche amministrazioni. Grazie a questo provvedimento normativo si perderà quel clima collaborativo e costruttivo necessario a garantire il buon funzionamento degli uffici.
Il futuro che attende i lavoratori pubblici sarà difficile, occorre lottare per riaffermare il primato del CCNL sulla legge convinti che solo la contrattazione può garantire diritti e tutele a difesa della dignità del lavoro, della sua salvaguardia e di una equa retribuzione.
Il Segretario Nazionale FP CGIL Antonio Crispi
IL Coordinatore Nazionale FP CGIL Funzioni Centrali Vincenzo Di Biasi
Roma, 27 novembre 2009
Di seguito il comunicato relativo alla firma, avvenuta il 10 dicembre, dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2008/2009 Dirigenti Area 1
CCNL Dirigenti Area 1 (Ministeri)
Biennio economico 2008/2009
In data 10 dicembre all’Aran, nella tarda serata, abbiamo firmato l’ipotesi di accordo per il CCNL Biennio economico 2008/2009.
Come per il CCNL 2002/2005 anche per questa tornata contrattuale si è dovuto attendere l’approssimarsi della sua scadenza e si è ripetuto lo stesso iter: nel giro di pochi giorni, dopo una estenuante discussione, falsata dalle imposizioni del Ministro B., siamo comunque riusciti a chiudere le ipotesi di accordo relative al quadriennio normativo 2006/2009, biennio economico 2006/2007, ed al biennio economico 2008/2009.
L’accordo firmato il 10 dicembre per il biennio 2008/2009 ricalca, nei riferimenti percentuali, quanto fatto per i rinnovi contrattuali degli altri Comparti pubblici e cioè un incremento delle retribuzioni medie pari al 3,20%.
Gli effetti dell’applicazione di tale percentuale sono i seguenti:
Dirigenti di 1^ fascia
per un totale medio mensile, a regime, di € 410,96 così scomposto:
– stipendio tabellare € 132,10;
– retribuzione posizione fissa € 86,60;
– al fondo per retribuzione di risultato € 192,26.
Dirigenti di 2^ fascia
per un totale medio mensile, a regime, di € 188,04 così scomposto:
– stipendio tabellare € 103,30;
– retribuzione posizione fissa € 29,00;
– al fondo per retribuzione di risultato € 55,74.
Dirigenti delle Professionalità sanitarie
per un totale medio mensile, a regime, di € 211,53 così scomposto:
– stipendio tabellare € 103,30;
– retribuzione posizione fissa € 29,00;
– al fondo per retribuzione di risultato € 79,23 (€ 1.030,00/13).
Come risulta dai dati contrattuali, per le professionalità sanitarie non siamo riusciti a risolvere l’annoso problema dell’omogenizzazione del trattamento economico; su esso, però, abbiamo spostato una quota parte, ai fini dell’incremento del fondo per retribuzione di risultato, delle risorse complessive destinate al rinnovo contrattuale. Anche in questa occasione per impedire un risultato migliore, si sono messe di traverso le alte burocrazie del Ministero della salute appoggiate da uno dei soggetti presenti al tavolo delle trattative.
Oltre la parte economica, nell’occasione abbiamo introdotto l’istituto della reperibilità per i dirigenti medici e veterinari delle professionalità sanitarie; istituto che potrà essere utilizzato per gli uffici che operano nelle zone di frontiera o quelli che erogano servizi ai cittadini e per fronteggiare situazioni di emergenza, individuando limiti massimi di unità interessate e limite massimo di giornate/mese.
Dopo la firma abbiamo invitato l’Aran ad inoltrare sollecitamente l’accordo agli organi di controllo affinché l’iter di certificazione possa concludersi in un tempo ragionevole e chiudersi, così, una partita che, per responsabilità governative, vede i CCNL rinnovarsi con quattro anni di ritardo.
Roma, 14 dicembre 2009
p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore nazionale
(V. Di Biasi)
CCNL 2006/2009
Biennio economico 2006/2007
Biennio economico 2008/2009
In data 12 febbraio all’Aran abbiamo sottoscritto il CCNL 2006/2009 e Biennio economico 2006/2007 ed il CCNL Biennio economico 2008/2009.
Con la sottoscrizione definitiva dei CCNL le amministrazioni possono provvedere alle regolazioni retributive dei dirigenti interessati e per l’intero quadriennio 2006/2009.
Così come avvenuto per gli altri settori pubblici, gli incrementi delle retribuzioni medie sono state del 4,85% per il biennio 2006/2007 e del 3,20% per il biennio 2008/2009.
Sono stati quindi confermati gli importi e la loro ripartizione fra stipendio, posizione fissa e fondo per risultato nei valori che avevamo comunicato all’atto della firma delle ipotesi di accordo.
Al CCNL 2008/2009 è stata apportata una modifica con la soppressione dell’articolo 9 (Disposizioni particolari) previsto nella ipotesi di accordo e relativo alla reperibilità per i dirigenti medici e veterinari delle professionalità sanitarie del Ministero della Salute; la soppressione di tale articolo si è resa indispensabile a seguito di rilievi degli organi di controllo.
Quattro anni di ritardo, ingiustificabili e dovuti a responsabilità specifiche imputabili alla politica, per rinnovare il CCNL; motivo di consolazione è soltanto l’aver chiuso questa vertenza!
Roma, 15 febbraio 2010
p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore nazionale
(V. Di Biasi)
CCNL 2006/2009 Area VI – Dirigenti Enti pubblici non economici e Agenzie Fiscali
In data 23 febbraio all’Aran c’è stato il secondo incontro per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per l’Area VI (Dirigenti Enti pubblici non economici, Dirigenti agenzie Fiscali, Professionisti e Medici degli Enti pubblici non economici).
L’Aran, consegnandoci una prima bozza di ipotesi di accordo, ci ha illustrato i punti principali sui quali, secondo la direttiva del Comitato di Settore, intenderebbe intervenire:
– Relazioni sindacali (dirigenti e professionisti);
– Sistema disciplinare (dirigenti e professionisti);
– Professionisti e orario di lavoro;
– Professionisti e livelli differenziati;
– Trattamenti economici.
L’Aran ha motivato alcuni propositi sulla base della sua interpretazione del dettato normativo contenuto nel dlgs 150/09.
A parere dell’Aran, sia per le relazioni sindacali che per il sistema disciplinare, il dlgs 150 interverrebbe precludendo ai CCNL qualsiasi intervento su tutto ciò che è regolazione e gestione del rapporto di lavoro.
Abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro dissenso, di metodo e di merito, sulla legge 15/09 e sul dlgs 150; abbiamo motivato i nostri giudizi negativi sui contenuti che partono dalla sostanziale rilegificazione e de-contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, dal depotenziamento della contrattazione integrativa fino ad esprimere dubbi di legittimità costituzionale di alcuni specifici articoli di legge.
Quindi, ci sono noti i contenuti negativi di questo decreto, ma nell’occasione l’Aran ha mostrato una visione, se mai ce ne fosse bisogno, ancora più restrittiva del dlgs 150.
È stato unanime il coro di invito rivolto all’Aran di astenersi dal creare ulteriori intralci alla trattativa con interessanti, ma fuorvianti, interpretazioni delle norme.
In merito ai Professionisti, l’Aran ha ribadito la proposta di ridurre a due i livelli differenziati e la proposta di portare l’orario di lavoro a 38 ore.
Come già detto nel corso del precedente incontro, abbiamo riaffermato la necessità di procedere velocemente alla chiusura di questo Contratto, visto che si tratta di CCNL scaduti da oltre quattro anni.
A nostro avviso, e così lo abbiamo rappresentato, per raggiungere questo obiettivo è necessario sgombrare dal tavolo della trattativa tutti quegli argomenti che, per la loro delicatezza, avrebbero bisogno di attenta e dettagliata analisi e che non possono essere superficialmente liquidati asserendo che così è scritto nel dlgs 150.
Per l’argomento “Relazioni sindacali” e correlate materie demandate alla contrattazione integrativa abbiamo chiesto la integrale conferma delle regole e dei contenuti previsti nel CCNL attualmente vigente.
Per la parte del sistema disciplinare abbiamo invitato l’Aran a muoversi nell’ambito di quanto già previsto nei CCNL recentemente sottoscritti per altre Aree della dirigenza pubblica, tenendo nella debita considerazione la particolarità che consegue l’espletamento dell’attività dei Professionisti.
All’Aran abbiamo manifestato la nostra contrarietà alla modifica dell’orario di lavoro per i Professionisti.
Abbiamo valutato positivamente la proposta dell’Aran di ridurre a due i livelli differenziati dei Professionisti; c’è solo da chiarire: a) chi sostiene i costi; b) quante unità sono interessate; c) l’eventuale ricaduta sul Contratto; d) la tempistica attuativa dell’operazione.
È nostra convinzione si tratti di un obiettivo realizzabile consapevoli che i costi correlati, per valore medio pro-capite, siano sostenibili; ancor più se questi, nel caso ce ne fosse la necessità, si dovessero spalmare sui due bienni contrattuali.
Sulla parte economica, così come già avvenuto per i rinnovi contrattuali degli altri settori pubblici, abbiamo questi riferimenti:
– per il quadriennio 2006/2009 e biennio economico 2006/2007, un incremento del 4,85% sul valore medio delle retribuzioni riferite all’anno 2005;
– per il biennio economico 2008/2009 un incremento del 3,20% sul valore medio delle retribuzioni riferite all’anno 2005 incrementate del biennio 2006/2007.
Quanto sopra vale per i Dirigenti degli Enti, per i Dirigenti delle Agenzie fiscali e per Professionisti e Medici nelle loro rispettive, e diverse, retribuzioni medie.
All’Aran, fra l’altro, abbiamo richiesto una verifica sul valore della retribuzione media dei dirigenti delle Agenzie Fiscali poiché riteniamo che tale riferimento sia sottostimato, consapevoli che questa nostra tesi trova conforto nei dati del Conto annuale della Ragioneria Generale dello stato.
Dopo questo incontro, che comunque ha mostrato qualche segnale di volontà costruttiva, il prossimo è stato fissato per il 3 marzo; il nostro auspicio è che in quella occasione l’Aran si presenti per affrontare quei limitati argomenti per i quali le OO.SS., nella loro quasi totalità, hanno mostrato disponibilità a trattare.
Vi informeremo sul prosieguo delle trattative.
Roma, 24 febbraio 2010
p. FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)
Comunicato a seguito dell’incontro all’Aran di oggi per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per i Dirigenti Area VI.
Roma, 5 marzo 2010
FP CGIL NAZIONALE
Vincenzo Di Biasi
Comunicato FPCGIL a seguito dell’incontro all’Aran per il rinnovo del CCNL Dirigenti Area VI – 2006/2009 (biennio economico 2006/2007).
Roma, 7 aprile 2010
Con la firma dell’ipotesi di accordo per il biennio economico 2008/2009 si completa il percorso relativo al rinnovo del CCNL per i Dirigenti, i Professionisti ed i Medici dell’Area VI.
Per l’applicazione, ovviamente, è necessario attendere l’approvazione da parte degli organi di controllo.
Questo secondo biennio tratta, come è noto, solo gli aspetti economici per i quali, come già predeterminato per tutti i settori pubblici, è previsto un incremento medio a regime del 3,20% sulle retribuzioni medie.
Gli effetti mensili medi di tali incrementi sono:
– Dirigenti 1^ fascia EPNE e Ag. Fiscali € 460,00;
– Dirigenti 2^ fascia EPNE € 255,34;
– Dirigenti 2^ fascia Ag. Fiscali € 191,69;
– Professionisti e Medici EPNE € 200,73.
Gli incrementi medi mensili sono ripartiti per i dirigenti fra stipendio, posizione fissa e fondo per la retribuzione di risultato; per professionisti e medici, oltre che definire un incremento omogeneo per entrambe le categorie, la distribuzione è fra stipendio, indennità fissa e fondo per la contrattazione integrativa.
Come da impegno assunto con l’accordo relativo al CCNL 2006/2009, con questo accordo viene eliminato il livello retributivo base dei Professionisti con il passaggio del personale al primo livello con decorrenza 31 dicembre 2009. A tale scopo è stata investita una cifra di 14 euro medi mensili procapite dalle risorse complessive destinate al rinnovo contrattuale per il settore EPNE.
Si è chiusa così una vertenza sollecitata da tempo dalla nostra Organizzazione, valorizzando adeguatamente le professionalità oggi collocate nel livello base; in futuro occorrerà impegnarsi per ricalibrare il contingentamento nei due livelli retributivi o ipotizzare sistemi alternativi ad esso.
Per i Medici si è proseguito, così come fatto nel biennio 2006/2007, nel percorso di armonizzazione del loro stipendio tabellare con quello dei Professionisti.
Roma 12 maggio 2010
(DIRE) Roma, 19 mag. – “Nasce la nuova agenzia dei giochi”. Lo ha detto ad Agipronews il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenuto al convegno sulle agenzie fiscali oggi al Campidoglio. “All’epoca ho votato contro la riforma delle agenzie- ha detto Tremonti in riferimento alla riforma Visco di dieci anni fa- che ha introdotto l’agenzia del Territorio, del Demanio, delle Dogane e delle Entrate, ora do atto che e’ stata una buona riforma. Adesso c’e’ una quinta agenzia in arrivo”, ha aggiunto il ministro in riferimento alla trasformazione di Aams in Agenzia dei giochi.
Nella tarda serata di ieri è stata firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2008/2009 Dirigenti Area 1.
Per le Funzioni Centrali FP CGIL Vincenzo Di Biasi
Pubblichiamo di seguito il parere dell’Ufficio Personale pubbliche Amministrazioni, Segreteria Tecnica del Dipartimento della Funzione Pubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’ormai nota questione della certificazione medica giustificativa dell’assenza per malattia.
Nella nota, indirizzata al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, si attesta chiaramente la competenza dei medici di medicina generale (medici di famiglia) a produrre la certificazione idonea a giustificare lo stato di malattia del dipendente nelle circostanze indicate all’articolo 71 del decreto legge 112 cd. “Tremonti”.
Finalmente anche il Dipartimento della Funzione Pubblica accede alla corretta interpretazione che il medico di famiglia è a tutti gli effetti Struttura Sanitaria Pubblica.
Riteniamo siano stati determinanti non solo i nostri ripetuti richiami sull’evidente natura “pubblica” dei medici di famiglia, sulla base degli accordi nazionali in materia di regolazione dei rapporti fra quest’ultimi ed il Servizio Sanitario Nazionale, ma anche le ripetute e diffuse denunce sui rischi che una non corretta interpretazione dell’articolo 71 poteva provocare in termine di carichi di lavoro e di organizzazione delle ASL e dei Pronto Soccorso degli Ospedali.
Giudichiamo, a questo punto, già di per sé esaustiva la interpretazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, organo al quale le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di riferirsi per interpretare uniformemente l’attività istituzionale ed amministrativa.
Rossana Dettori
Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità
Roma, 7 luglio 2008