30.11.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota relativa ad un progetto di interazione di soccorso sanitario e tecnico nella Regione Puglia.
15.06.2006 – LAZIO – CGIL (D’Ambrogio) e UIL (Nico) richiamano i Dirigenti del Comando di Roma al rispetto del sistema delle relazioni sindacali, in particolare per quanto riguarda i soggetti titolari alla contrattazione periferica, i quali, se è pur vero che per il quadriennio 2006-2009 sono quelli individuati dal recente decreto del Dipartimento della Funzione Pubblica, per quanto riguarda i precedenti contratti rimangono, senza ombra di dubbio, solo i soggetti sindacali firmatari degli stessi, ovvero, CGIL CISL UIL ed RDB. (AF)
10.06.2008 – Al Sig. Prefetto di Bologna S.E. Dott. Tranfaglia s.p.m..
Eccellenza, la sua presenza qui oggi, presso la nostra sede, visita non di routine ed a pochissimo tempo dal Suo insediamento, è di per sé vista da questa O.S., come segno di grande attenzione verso i Vigili del Fuoco di Bologna.
Cogliamo, così, l’occasione, come O.S., per rappresentarle quelle che sono le difficoltà del Comando di Bologna:
1. Carenze organico:
2. Mancanza di risorse finanziarie.
1) CARENZE ORGANICO.
Personale Operativo.
Al momento le carenze di personale operativo sono di circa 50 unità (pari al 10% dell’organico teorico) e, per effetto di trasferimenti temporanei presso altre sedi, sono in costante aumento. Ciò vuol dire, da un punto di vista operativo e quindi di soccorso alla popolazione, che 10 squadre di professionisti non presidiano il territorio provinciale.
Personale Amm.vo e Tecnico Informatico.
Al momento le carenze di personale amm.vo e tecnico informatico sono di circa 11 unità (pari al 20% dell’organico teorico riferito al Comando). Ciò vuol dire che vi sono importanti attività interne e di front office in grosse difficoltà ad erogare con continuità e nei tempi previsti dalle norme i servizi all’utenza.
Per entrambi i ruoli, le procedure di mobilità interne, che di volta in volta sono state attivate, hanno portato ad una riduzione ulteriore dell’organico -aumentando il divario tra organico teorico ed organico reale-, tanto che ormai Bologna è una tra le sedi in Italia con maggiori difficoltà di organico.
Chiediamo alla S.V. di segnalare al Dipartimento la situazione di crescente disagio dal punto di vista dell’organico, con l’auspicio che si inverta, sin dalla prossima mobilità, il trend negativo per il Comando di Bologna.
2) RISORSE FINANZIARIE
Estremamente difficile è la situazione finanziaria sia per quanto riguarda gli emolumenti al personale, sia per la manutenzione automezzi e carburanti, sia per la manutenzione delle sedi di servizio ed il pagamento delle utenze.
Siamo stati interessati, come O.S., anche in passato rispetto a misure di contenimento della spesa e riduzione dei consumi. Tutti hanno fatto la loro parte con impegno e serietà.
Tuttavia il divario reale tra fabbisogno ed accreditato è assolutamente incolmabile e che per far quadrare i conti non basta solo una finanza attenta.
Basti pensare che nel caso della manutenzione dei mezzi e carburante lo stanziamento per l’anno 2008 (€uro 230.000,00) non copre neppure i debiti registrati lo scorso anno (circa €uro 280.000,00).
Analogo discorso vale per tutti gli altri capitoli di bilancio.
Per quanto riguarda le utenze nello scorso anno per ben due volte la Prefettura è dovuta intervenire nei confronti di Enel S.p.A. con altrettante Ordinanze per evitare i distacchi.
Secondo le previsioni attuali un fornitore che effettuasse oggi una fornitura, verrebbe pagato fra tre anni!
Per quanto concerne la manutenzione delle sedi di servizio si interviene solo in casi di urgenza e di guasti tralasciando ogni tipo di manutenzione ordinaria.
Infine per quanto riguarda gli emolumenti al personale, i dipendenti attendono mesi il pagamento delle indennità accessorie.
Un caso limite è rappresentato dalle campagna incendi boschivi: il personale attende i soldi da giugno dello scorso anno.
Molti dipendenti, al riguardo, minacciano, a poche settimane dall’inizio della nuova campagna incendi boschivi, di non svolgere più tale servizio o peggio di denunciare l’Amministrazione con azioni di risarcimento danni.
Anche sul fronte finanziario chiediamo alla S.V. un intervento affinché si aumentino le risorse in favore del Comando di Bologna.
Eccellenza,
in conclusione la ringraziamo per l’attenzione dimostrata e siamo fiduciosi che il Suo autorevole intervento, nelle opportune Sedi Istituzionali, potrà risolvere le difficoltà qui brevemente rappresentate.
Il Coordinamento FP–CGIL VVF
Bologna
06.10.2008 – Nei giorni scorsi, come è tristemente noto, la cronaca ha registrato
innumerevoli incidenti mortali sul lavoro: una situazione inaccettabile su cui tanto è stato ed è continuamente detto, ma al di là delle chiacchiere, ancora tanto c’è da fare e con la massima urgenza.
Andrea Milani, Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF della Toscana, sottolinea che i Pompieri, oltre ad essere una Categoria ad altissimo rischio di infortuni e decessi, sono un Corpo in grado di dare un forte contributo per prevenire e combattere le cause che determinano le morti bianche.
Ne condividiamo le riflessioni e le proposte e di seguito le pubblichiamo.
COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta si deve parlare di morti bianche.
Purtroppo il giorno 2 ottobre il Comando VVF di Firenze è dovuto intervenire per due gravi incidenti sul lavoro.
Il primo incidente si è verificato in un cantiere per la realizzazione della variante di valico, in località Barberino di Mugello e ha coinvolto quattro lavoratori, tre dei quali sono deceduti precipitando da una altezza di circa quaranta metri a seguito dell’inclinazione di una piattaforma sulla quale stanno lavorando.
Nello stesso giorno nei pressi della stazione ferroviaria di Firenze/Castello si è verificato un altro grave incidente sul lavoro che ha causato la morte di un lavoratore e il grave infortunio del suo collega.
Negli ultimi tempi sono state spese tante parole in merito, da tutti gli schieramenti politici, di sinistra, di centro e di destra, senza però dar seguito ad iniziative concrete mirate soprattutto alla prevenzione.
A tal proposito il CNVVF potrebbe costituire un valido strumento mediante la formazione, prevenzione, forme di controllo ed ispezione sui luoghi di lavoro ampliando le competenze oltre il controllo in materia antincendio.
Ad oggi il CNVVF viene coinvolto molto spesso solo nella fase del soccorso tecnico urgente a fatti già accaduti dove spesso la tragedia si è già verificata.
Il CNVVF infatti dispone di personale operativo qualificato, tecnici ed ingegneri che potrebbero mettere le proprie competenze e professionalità a disposizione per la realizzazione di quanto sopra esposto.
La realizzazione di controlli più intensi ed estesi su tutto il territorio nazionale, vista la capillarità di presenza delle sedi del corpo, potrebbe abbassare il costo sociale che deriva da queste tragedie.
Questo servizio ispettivo svolto dal CNVVF già strutturato ed organizzato su tutto il territorio si presenta a nostro avviso di facile ed immediata realizzazione.
Si renderebbe soltanto necessario incrementare l’organico attuale di qualche unità presso i Comandi Provinciali istituendo degli uffici preposti in supporto al personale già in servizio.
Eventuali introiti, derivanti da corsi di formazione, ispezioni, controlli ecc. potrebbero essere utilizzati per incrementare i fondi attualmente a disposizione, troppo spesso insufficienti e anche coprire i fabbisogni di prima necessità, quale acquisto di carburante per gli automezzi, attrezzature, riparazioni ed acquisto automezzi ecc.
Adesso che la CGIL VVF Toscana ha lanciato la propria idea, stà alla politica creare le condizioni e le normative di legge per la sua realizzazione.
24.04.2009 – Allegata di seguito la proclamazione – e le ragioni – dello stato di agitazione da parte di CGIL CISL UIL RDB e CONFSAL VVF nel merito del “dispositivo di prevenzione antincendio” da attivare in occasione del G8 ambiente.
COMUNICATO STAMPA
VIGILI DEL FUOCO
CONFERMATO LO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE
I VIGILI DEL FUOCO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA SOSTENGONO E CONDIVIDONO LA CONFERMA DELLO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE DELLA CATEGORIA. INCONCLUDENTE LA PROCEDURA DI CONCILIAZIONE DEL 17.06.09
Le misure decise dal Governo e contenute nelle varie ordinanze di protezione civile e nel decreto legge del 28 aprile 2009 hanno solamente risposto alla situazione di emergenza, ma non hanno individuato soluzioni organiche alle esigenze organizzative e finanziarie del Corpo dei vigili del fuoco né hanno portato a risollevare le condizioni economiche del personale VVF che, emergenza terremoto a parte, lavora quotidianamente e senza tregua, per assistere il cittadino dagli eventi, ordinari ed eccezionali, che ne mettono a repentaglio l’incolumità e la sicurezza”
I vigili del fuoco hanno lavorato al servizio della gente senza sbandierare proclami o polemiche e malgrado le note carenze strutturali di uomini mezzi ed attrezzature, hanno operato mettendo tutto quell’impegno e quella generosità che tutti, indistintamente, hanno pubblicamente apprezzato e sottolineato.
Non faremmo però onore al nostro ruolo ed alla nostra onestà concettuale se non denunciassimo e mettessimo in luce i punti di crisi della nostra organizzazione e le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori che vi operano.
Ancora una volta dobbiamo constatare che le promesse e gli impegni assunti dal Governo e dal Ministro dell’Interno per trovare risposte ai problemi dei Vigili del Fuoco sono rimaste lettera morta.
Infatti al Parlamento durante l’approvazione del “decreto Abruzzo”, nessuno dei deputati e senatori si è ricordato che fino a qualche giorno prima proprio dal Governo si alzavano elogi per i Vigili del Fuoco che operavano e operano nelle aree coinvolte dal sisma.
Il risultato dell’impegno profuso dalla politica per i VVF è stato:
Niente di niente
I pompieri però sono stanchi di subire le superficialità e gli “spot” a cui frequentemente fa ricorso questa compagine di Governo e quindi respingono al mittente qualsiasi ulteriore attestato di stima ufficiale che risuonerebbe come una sonora presa in giro.
E’ indispensabile mobilitarsi e alzare la voce in modo eclatante in tutte le piazze d’Italia, andando davanti alle sedi locali del Governo per far giungere loro il nostro sdegno e la conseguente rabbia.
Attueremo questa protesta a partire proprio dalla città dell’Aquila con un’iniziativa forte per informare la popolazione locale e nazionale come vengono trattati quelli che chiamavano e chiamano “gli angeli del soccorso” ma che rischiano di rimanere, continuando così, senza le ali.
Udine 17 Giugno 2009
CGIL FP VVF Renato Chittaro
CISL FNS Ivano Signor
UIL P.A. VVF Flavio Pozzetto
24.07.2009 – Dopo l’allargamento dell’Europa verso i paesi dell’est, in Friuli Venezia Giulia proseguono gli incontri transfrontalieri con gli stati confinanti e più precisamente con i Vigili del Fuoco. Il 29 giugno il Comandante dei Vigili del Fuoco di Gorizia, Ing. Misinini, e il Comandante di Nova Gorica (SLO), Dott. Petrovcic, hanno firmato la convenzione di cooperazione operativa transfrontaliera avallata in precedenza dai rispettivi Ministeri dell’Interno e della Difesa.
All’incontro erano presenti il Prefetto di Gorizia, Dott.ssa Marroso, il Presidente della Provincia e un Assessore delegato dal Sindaco di Gorizia, mentre il Corpo Nazionale è stato rappresentato dal Direttore Regionale del Friuli Venezia Giulia Ing. Monaco, accompagnato dai Comandanti di Trieste e Pordenone, ing. Munaro e ing.Carroloper la parte Italiana mentre per la parte slovena erano presenti il Dott. Brulc in qualità di Sindaco e di Deputato di Lubiana oltre ai Sindaci dei paesi sloveni e confinanti.
Nell’intervento del Direttore regionale Ing. Monaco ha annunciato alle Autorità presenti che dopo Trieste e Gorizia è intenzione della Direzione Regionale VVF di Trieste arrivare a stipulare altri protocolli di intesa con gli altri Comuni sloveni e austriaci, situati lungo il tratto confinario da Gorizia a Tarvisio.
Renato Chittaro
– Segue, in allegato, il testo della Convenzione.
Non vogliamo sostituirci alle indagini in corso da parte degli organi competenti, ma per la FP CGIL non si possono spegnere i riflettori sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro e soprattutto non vedere i problemi enormi di chi ha la competenza Istituzionale di vigilare sull’incolumità della cittadinanza: i Vigili del fuoco.
Ricordiamo le svariate denunce con le quali questa categoria ha evidenziato la situazione, sin dal lontano 2004 senza per altro trovare interventi legislativi atti alla soluzione dei problemi. Avviammo una riflessione con un convegno dal titolo emblematico “Storia di ordinaria emergenza” per arrivare a richiedere costantemente interventi Istituzionali finalizzati alla salvaguardia delle incolumità delle persone, all’Implementazione degli organici, (ci sono solo 140 operatori sui 160 previsti e già insufficienti), agli investimenti per mezzi e strumenti. Ricordando anche l’aumento sensibile degli interventi richiesti: nel 2008 sono stai 5200 con un incremento di oltre il 10% rispetto l’anno precedente. Inoltre la conformazione di un territorio particolarmente soggetto a fenomeni alluvionali, la presenza di due importanti fiumi (il Po e il Ticino) con la presenza di rilevanti attività industriali (tra cui una delle più importanti raffinerie Italiane) non può essere dimenticata.
Per finire con l’ultima denuncia Sindacale della primavera scorsa quando in presenza, ancora una volta, degli smottamenti collinari nell’Oltrepò Pavese il personale a rotazione (80 operatori) era inviato anche verso la gravissima calamità naturale del terremoto in Abruzzo.
Concludevamo allora con una frase purtroppo d’attualità: LA FP CGIL LO DENUNCIA SIN D’ORA PER NON APPARTENERE ALLA SCHIERA DELLE PERSONE CHE LO SAPEVANO, MA NON LO DICEVANO.
Qualcuno in questo momento deve dare risposte concrete. Sono intollerabili altre reticenze ed altri rinvii per il rispetto delle vittime e dei loro familiari a cui va il nostro cordoglio e per la difesa di chi col proprio lavoro e la propria professionalità tutela la salvaguardia e la sicurezza di tutti.
18 agosto 2009
Per la segreteria FP CGIL Pavia Per la Segreteria FP CGIL Lombardia
M.Preti A. De Col
1a convocazione delle OO.SS. con
il nuovo Timoniere della S.F.B.
Tutti pronti? Salpate l’ancora! Avanti tutta!
Lavoratrici/ori,
con oggi sono passati 4 giorni dall’insediamento del nuovo Dirigente alla S.F.B.
Anche oggi non c’è stato bisogno di togliersi la giacchetta per litigare da buoni colleghi, ma solo per il caldo.
La prima cosa che il Dirigente ha tenuto a dirci quest’oggi è stata che tutti i mandati di pagamento degli straordinari fermi da oltre 3 mesi, sono stati firmati. Pertanto possiamo dire che la promessa del Direttore Centrale della Formazione è stata mantenuta.
Questa O.S. conosce la caparbietà del neo Timoniere, ed ha percepito l’aria di sfida nella difficile rotta nelle acque turbolente che esso ha tracciato e nella volontà di arrivare a rilanciare questo fondamentale perno della formazione, più che fondamentale unico.
La partenza c’è sembrata da Gran Premio, ma la strada da percorrere è quasi tutta in salita, visto il degrado in cui verte tutto il complesso delle ex S.C.A. causato dal disinteresse dei timonieri precedenti. Vedi ad esempio l’edificio dell’autorimessa e officina meccanica, già denunciata da questa O.S. diversi mesi fa.
Durante l’incontro di saluto e presentazione, è emersa con chiarezza tutta la sua attenzione verso ciò che è logistico e amministrativo, tuttavia rimane da affrontare il discorso formazione e formatori, rispetto al quale questa O.S. si aspetta la stessa attenzione.
Questa O.S. desidera ribadire l’importanza di avere una forza formatori interna sempre pronta e di altissimo livello che oggi risulta decimata.
L’amministrazione ci ha assicurato che in tempi brevi dopo essere riuscita a decifrare meglio le esigenze della Scuola riconvocherà le OO.SS. per esporre le sue intenzioni di riordino dei reparti e uffici dando un tocco di innovazione.
La CGIL apprezza il confronto ed è già senza giacchetta e con le maniche rimboccate pronta a remare se il timoniere continuerà a dimostrare la sua risaputa imparzialità e volontà di confronto, ma è anche pronta ad ammutinarsi nel caso si paventi l’eventualità del naufragio.
Roma 4 Settembre 2009
Per il Coordinamento delle SFB
Alessandro del Monte
SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA
(Comunicato Stampa – Segretario Generale CGIL FP Giuseppe Gesmundo)
Oggi sciopero generale, indetto dalla CGIL contro la manovra, il collegato-lavoro e la modifica dello Statuto dei Lavoratori. Sciopero che si colloca in momento particolare della storia del nostro Sindacato, per la strage che stanno subendo i diritti dei lavoratori, per il momento difficile che sta attraversando il paese dal punto di vista economico ma anche culturale e politico.
Oggi a Bari i lavoratori hanno dimostrato che lo sciopero come strumento di lotta ancora funziona.
Oggi migliaia di lavoratori in piazza hanno gridato la loro rabbia di fronte a un governo cinico che taglia ai più poveri non solo il salario ma anche i servizi, le risorse agli Enti locali, decapita i Ministeri, specula sugli invalidi, dimezza la formazione, lascia migliaia di lavoratori pubblici e privati a casa, blocca le assunzioni.
La Funzione Pubblica, in un delirio di striscioni e di canti evocativi, ha portato nel corteo molti lavoratori dell’Igiene ambientale, dei Beni culturali (il Castello Svevo è rimasto chiuso a causa dell’adesione di lavoratori allo sciopero), il personale delle scuole dell’infanzia del Comune di Bari (parecchie scuole sono state chiuse per la protesta), poliziotti municipali, personale della Giustizia ancora inviperito per un contratto decentrato beffa, gli ispettori del lavoro,che subiscono ulteriori decurtazioni a scapito dei controlli, dipendenti delle Agenzie Fiscali prossimamente oberati di nuovi carichi lavorativi per i recuperi delle evasioni ma a cui sono già stati tagliati gli incentivi.
In sanità pubblica e privata tutta sono stati garantiti solo i servizi essenziali e molti lavoratori in piazza.
Pubblico impiego bistrattato e vituperato, Autonomie Locali depauperate ma che reggono le sorti dell’Amministrazione di tutti oltre che assicurare un welfare non più degno di tale nome.
Pubblico Impiego che non esita a perdere una giornata di lavoro pur di dimostrare la propria contrarietà a tutto quanto va accadendo.
Naturalmente tutte le altre categorie hanno compattamente partecipato alla manifestazione.
Il banchetto per la raccolta di firme per i tre referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua e contro la privatizzazione dei beni comuni ha avuto gran successo perché abbiamo contato circa un migliaio di adesioni.
Un comizio pubblico in piazza Federico II di Svevia ha decretato al chiusura della protesta.
Protesta soddisfacente. E’ evidente che i lavoratori hanno ancora il fiato e la forza per ribellarsi. Tutti insieme.
Bari, 25 giugno 2010