Sanità e immigrazione: la Fp Cgil Campania in piazza, perché non accada più: comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil e di Massimo Cozza Segretario Nazionale Fp Cgil Medici.

 
L’episodio accaduto ieri all’Ospedale Fatebenefratelli di Napoli, pur con tutte le doverose verifiche sulle motivazioni alla base della segnalazione della donna immigrata alle autorità di Pubblica Sicurezza, è gravissimo.

E’ il primo di una possibile lunga serie di altri analoghi fatti che potrebbero verificarsi se dal cosiddetto pacchetto sicurezza, ancora in discussione alla Camera dei Deputati, non verrà cancellato, senza se e senza ma, l’emendamento della Lega Nord: quello che impone agli operatori del Servizio Sanitario Nazionale l’obbligo di segnalazione di cittadini non in regola con il permesso di soggiorno.

Per questo sosteniamo e condividiamo l’iniziativa della Fp Cgil Campania tesa a denunciare la gravità dell’episodio accaduto ieri.

Per ciò che ci riguarda nessuna prassi amministrativa o burocratica potrà mai giustificare azioni di questo tipo: il servizio sanitario nazionale e gli operatori che per quel servizio operano devono solo ed esclusivamente preoccuparsi di garantire il diritto alla salute, in questo caso di far venire alla luce, senza problemi, un bambino e di curare la sua mamma.

Tutto il resto non appartiene alle responsabilità degli operatori sanitari.

Roma, 2 Aprile 2009

  
In allegato il comunicato stampa del Segretario Generale CGILFP CAMPANIA Luigi SAVIO e del Segretario Regionale CGILFP-MEDICI Giosué Di Maro

 
 

 

Sanità Pubblica: approvata dagli Esecutivi Unitari di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil FPL, l'Ipotesi di Accordo del 14 maggio 2009 per il rinnovo del CCNL 2008/2009. Documento di sintesi della consultazione

 
CCNL 2008-2009 Sanità Pubblica Sintesi della Consultazione

L’Esecutivo Nazionale Unitario della sanità pubblica di FP CGIL CISL FP UIL FPL riunito a Roma il 6 luglio 2009 per valutare gli esiti della consultazione, tra i lavoratori del comparto, sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro relativo al quadriennio normativo 2006 – 2009 e al biennio economico 2008 – 2007

 

 
 

CCNL biennio economico 2008-2009 per il personale del comparto della Sanità Pubblica

 
Roma, 14 maggio 2009
 
L’ipotesi di accordo contrattuale per il personale della Sanità Pubblica contiene alcuni importanti elementi di novità che abbiamo sintetizzato in un volantino.
E’ rivolto a tutti i lavoratori del comparto ed è scaricabile in formato A4 (PDF).

 
volantino CCNL Sanità Pubblica
 
 

 

Siglato il biennio economico 2008-2009 del CCNL per il personale del comparto della Sanità Pubblica

 
Comunicato Stampa di
Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Esprimo profonda soddisfazione per la positiva conclusione delle trattative tenutesi oggi all’Aran, riguardanti il il contratto nazionale 2008/2009 del comparto sanità pubblica.

La firma di questo contratto assume un significato particolare perché sottoscritto unitariamente da Fp-Cgil, Cisl-Fps e Uil-Fpl.

La nostra organizzazione ha potuto sottoscrivere questo contratto principalmente perché l’incremento delle retribuzioni ha assunto una consistenza che, ad esempio, non si era avuta in sede di contrattazione con il solo Governo per quel che riguarda il comparto degli statali (per il comparto sanità pubblica l’incremento è di 72 euro di salario fisso e 20 euro destinati alla produttività, per un totale di 92 euro di incremento medio).

Sul versante normativo poi, le OO.SS. hanno ottenuto la predisposizione di una norma che non rende obbligatorio il licenziamento del personale precario, a garanzia della copertura dell’organico e della tenuta dei servizi. Allo stesso modo è stato possibile annullare gli effetti più odiosi del decreto Tremonti sulle trattenute in caso di assenza per malattia, che il Ministro Brunetta aveva già promesso di modificare, ma che non è stato mai emendato. Con questo si eviteranno le trattenute in busta paga per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che si assentano dal lavoro per usufruire dei congedi parentali, dei benefici della legge 104, o per sottoporsi a prevenzione oncologica e donare il sangue.

Aggiungo che per il comparto della sanità pubblica è stato possibile eliminare i tagli al salario accessorio, grazie alla disponibilità delle Regioni, escluse quelle in deficit sottoposte ai piani di rientro, di coprire con propri fondi la spesa.

Il risultato di un’azione unitaria del sindacato. L’unità sindacale rappresenta un grande valore per la Funzione Pubblica Cgil e per l’intero mondo del lavoro pubblico, ed è stato possibile riaffermarla in un contesto di rispetto delle regole e del valore della rappresentanza dimostrato dalla parte datoriale.

Adesso la parola passa ai lavoratori che tramite una consultazione certificata potranno esprimere il loro giudizio sul contratto. Dal canto nostro lavoreremo affinché tale consultazione riceva il più alto consenso tra i lavoratori.

Roma, 13 Maggio 2009

Sanità: lettera aperta di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità al Vice Ministro Fazio

Pubblichiamo di seguito il testo della lettera
 
 

Roma 24 Giugno 2009

Lettera aperta
Al Vice Ministro alla Salute
On. Ferruccio Fazio

Egregio Vice Ministro

la Fp Cgil è immediatamente disponibile ad un confronto sul progetto, da Lei sinteticamente preannunciato nella giornata di ieri, che vede la possibilità di utilizzo degli infermieri nelle farmacie italiane “multiservizi”, così come da Lei prefigurate.

Siamo per una medicina d’iniziativa che sappia orientare le sue scelte sul cittadino, sui suoi bisogni e non solo sulla cura delle singole malattie; siamo per una medicina proattiva e non per una medicina dell’attesa, dell’assistenza sanitaria ospedaliera, siamo per un’offerta di servizi sanitari omnicomprensivi, continuativi, accessibili e capaci di coordinare le cure nei diversi momenti di bisogno delle persone.

Siamo per un servizio sanitario nazionale che sappia orientare i cittadini verso una partecipazione attiva nella gestione della propria salute e del contesto comunitario nel quale essa si realizza.

Per queste nostre convinzioni, che continuano a guardare al Servizio Sanitario Nazionale quale strumento supremo di garanzia del diritto alla salute dei cittadini, del suo inalienabile principio di universalità, qualunque idea sostenibile che prefiguri un inversione di tendenza, dall’ospedalizzazione dell’intervento ad una nuova medicina del territorio, vede la Fp Cgil positivamente disponibile al confronto: il nostro sistema sanitario ha urgente bisogno di esperienze avanzate sul tema della gestione integrata dei servizi, a cominciare da quelli che si realizzano sul territorio.

Siamo, quindi, ben predisposti ad un confronto sul progetto che vede un diverso e maggiore utilizzo sul territorio di figure professionali importantissime quali l’infermiere.

Da tempo, ad esempio, la Fp Cgil sostiene l’esigenza che i modelli organizzativi territoriali dei servizi prevedano spazi e competenze, autonome rispetto ai medici di medicina generale, per la figura professionale dell’infermiere.

Sul suo preannunciato progetto vogliamo, però, evidenziarle almeno tre aspetti che, se non affrontati con sano realismo, rischiano di far ripercorrere a questo tipo di discussione strade senza uscita, vicoli ciechi.

Il primo punto è la questione delle risorse.

Non le sfuggirà come idee, in un certo senso anche innovative, come quella da Lei lanciata ieri, presuppongano attività di elaborazione culturale, sia sulla natura dei servizi, sia sulle necessarie modifiche organizzative e di relazione fra i diversi attori che concorrono a realizzare un unico mandato; ma discussioni di questo tipo hanno bisogno anche e soprattutto di un’assunzione chiara di responsabilità rispetto ai finanziamenti necessari per sostenerle.

Nello specifico, infatti, qualsiasi progetto di avanzamento sul tema delle professioni sanitarie necessita di quei conseguenti e concreti interventi necessari per passare dall’elaborazione teorica a quella pratica; in questo caso, ad esempio, riteniamo necessario accompagnare proposte, che vedono un diverso, autonomo e più qualificato intervento dell’infermiere nell’erogazione di prestazioni sanitarie, con un piano preciso di interventi adeguati a sostenere tale investimento.

Su quest’ultimo aspetto non le sfugge come le attuali attività di programmazione dei fabbisogni professionali, attività oggi nelle sue responsabilità di Governo, stridano con questo progetto: già oggi il sistema formativo universitario elabora un’offerta che si colloca ben al di sotto delle aspettative e delle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale.

Così come converrà che lo stesso sistema universitario dovrà, attraverso un piano formativo rispondente alla delicatezza di questo “investimento”, adeguare le sue caratteristiche a questo nuovo compito.

C’è infine un terzo aspetto che riguarda più da vicino il ruolo della rappresentanza sindacale in una prospettiva di difesa dei diritti dei lavoratori.

Non è insignificante l’opzione contrattuale al quale questo modello di integrazione si rivolge; non vorremmo, per essere chiari, che si realizzi una scelta, anche positiva per gli effetti che produrrebbe, se non altro in termini di deflazione dell’intervento ospedaliero, il cui prezzo, in termini di diritti del lavoro e di retribuzione, sia scaricato sulle spalle degli infermieri.

Lei sa, ad esempio, che a parità di prestazione professionale nell’erogazione di medesime prestazioni sanitarie erogate dal servizio sanitario nazionale, già oggi le retribuzioni salariali per gli infermieri del pubblico e del privato accreditato sono profondamente diverse: un infermiere di una clinica privata accreditata dal servizio sanitario nazionale ha una retribuzione minore del 25-30% rispetto ad un suo collega di un ospedale pubblico e ciò per la disgraziata scelta dell’imprenditoria privata di fare utili sulla pelle dei lavoratori (nel colpevole silenzio delle istituzioni, nazionali e regionali).

Le ribadiamo, comunque, la nostra disponibilità al confronto su questo progetto che Lei ha in mente di presentare.

Auspichiamo, però, che lei colga in maniera diversa dal passato questa nostra disponibilità.

Cordialmente

Rossana Dettori
Segretaria Nazionale Fp Cgil

 

Sanità Pubblica: approvata dagli Esecutivi Unitari di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil FPL, l'Ipotesi di Accordo del 14 maggio 2009 per il rinnovo del CCNL 2008/2009. Documento di sintesi della consultazione

 
CCNL 2008-2009 Sanità Pubblica Sintesi della Consultazione

L’Esecutivo Nazionale Unitario della sanità pubblica di FP CGIL CISL FP UIL FPL riunito a Roma il 6 luglio 2009 per valutare gli esiti della consultazione, tra i lavoratori del comparto, sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro relativo al quadriennio normativo 2006 – 2009 e al biennio economico 2008 – 2007

 

Sanità Pubblica: Lettera al quotidiano il "Sole 24 Ore" di Rossana Dettori Segretaria Nazionale FP CGIL

 
Al Dr. Gianni Riotta
Direttore del “Sole 24 Ore” 

Egregio Direttore

in merito all’articolo apparso oggi sul quotidiano da Lei diretto, a firma di Gianni Trovati, chiedo ospitalità per alcune riflessioni sul recente accordo sottoscritto all’ARAN per la riscrittura dell’articolo 10 dell’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale 2008/2009, comparto Sanità pubblica.

Senza premettere le motivazioni che hanno costretto i soggetti contrattuali a questa operazione di rivisitazione dell’accordo del 14 maggio (motivazioni ben evidenziate nell’articolo di Trovati), intendo soffermarmi su almeno due questioni.

La prima riguarda le novità sostanziali, oserei dire reali, fra il sistema di individuazione di risorse aggiuntive definito nell’accordo osservato dalla Corte dei Conti, e quello deciso nella recente trattativa in ARAN, soprattutto nella parte che lo stesso articolista tende a sottolineare.

Già nella vecchia versione di maggio, l’articolo 10 faceva riferimento al Patto per la Salute (ovviamente quello ancora vigente), ai suoi obiettivi ed ai precisi vincoli economico finanziari che contiene sul tema dell’utilizzo delle risorse.

Sempre l’articolo 10, nella stesura di maggio, già indicava procedure per l’attribuzione delle risorse aggiuntive che rispondevano all’esigenza di una “verifica dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi ai dipendenti direttamente coinvolti nell’ambito dei progetti indicati, secondo appositi meccanismi premiali correlati ai risultati conseguiti”.

Voglio, quindi, evidenziare che già l’accordo di maggio non rappresentava alcuna minaccia per la tenuta dei bilanci delle singole regioni, né, tanto meno, per quella relativa al Fondo Sanitario Nazionale e che, rispetto alle modalità di erogazione del trattamento accessorio dello 0,8%, non si prefigurava alcun automatismo.

Ciò che è presente nella nuova versione dell’articolo 10 del CCNL 2008/2009 è, quindi, una più articolata formulazione di criteri e principi generali per l’individuazione dei progetti legati alle risorse aggiuntive (che, ricordo ai lettori, è più o meno pari a 20 euro mensili lordi), criteri che sia nella vecchia sia nella nuova formulazione dovranno comunque essere contestualizzati alle differenti e specifiche esigenze territoriali attraverso confronti a livello regionale.

A riguardo mi preme sottolineare che l’individuazione di indicatori di “performance” e le valutazioni alle quali legare quote di produttività per tutti i dipendenti pubblici sono già chiaramente ed inequivocabilmente declinati nel “Memorandum d’intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche” sottoscritto da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Governo il 18 Gennaio 2007.

La seconda considerazione, più generale, riguarda il clima che ha contraddistinto l’intera trattativa e, soprattutto, le attenzioni che il Governo, e nello specifico il Ministro Brunetta, ha riservato all’ipotesi di accordo contrattuale.

Nelle nove pagine della relazione della Corte dei Conti, che comunque ha certificato l’intero impianto contrattuale ad eccezione, appunto, dell’articolo 10 (risorse aggiuntive), sono riassunte egregiamente tutte le varie considerazioni, indicazioni, opposizioni, “consigli” che si sono scaricati, nel corso dell’iter di certificazione, sull’accordo di Maggio.

Un tratto le accomuna tutte: l’insofferenza del Governo Centrale per l’autonomia del tavolo negoziale in Sanità e la paura che l’accordo di maggio potesse mettere a nudo, più di quanto oggettivamente ha fatto, gli enormi limiti dei contratti collettivi sottoscritti per il personale delle Amministrazioni centrali, rispetto a quello del Comparto della Sanità.

L’obiettivo che emerge da quel resoconto è proprio questo: non si poteva fare un contratto migliore di quelli che il Governo centrale aveva già sottoscritto per le Amministrazioni di cui è direttamente responsabile.

Ultimo, ma non per importanza, è la conferma di uno scontro ormai aperto fra sistema delle autonomie e Governo centrale: dal decreto anticrisi all’individuazione dei nuovi LEA, dalle difficoltà per la sottoscrizione del nuovo Patto per la Salute alla diatriba sulla sottostima delle risorse necessarie per alimentare il Fondo Sanitario Nazionale, terminando con la vicenda del Contratto di Lavoro, ciò che emerge è che, nonostante la confusa e per alcuni versi ipocrita spinta verso un federalismo fiscale di “bandiera”, il Governo Berlusconi lavora quotidianamente per una ricentralizzazione dell’azione politico-amministrativa dei servizi sanitari regionali.

In barba alle continue dichiarazioni sulla responsabilizzazione dei Governi territoriali e del titolo V della Costituzione.

Cordialità

Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

Sanità Pubblica – Telegramma unitario – Fiosoterapisti: equipollenza del diploma di laurea in scienza motorie al diploma di laurea in fisioterapia

 
TELEGRAMMA UNITARIO – OGGETTO:
Nuovo testo elaborato dal Comitato ristretto adottato come testo base Art. 1 – osservazioni inerenti ALLEGATO 6: ” Abrogazione dell’articolo 1 – septies del Decreto legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, della legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza del diploma di laurea in scienza motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie (C. 2131, approvata dalla VII Commissione permanente del Senato, e C. 2317 Evangelisti).”

 

SANITA' – RAPPORTO CENSIS: per una volta il Governo ascolti. Ascolti il Censis, ascolti i cittadini. Comunicato stampa di Fabrizio Fratini segretario Nazionale FP CGIL

Già qualche mese fa, in uno dei suoi ultimi rapporti, il Censis rilevò che sul tema dell’assistenza sanitaria ai cittadini e sulle capacità del SSN di garantire l’erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza, vi è una grande sottostima dei fabbisogni di personale infermieristico e tecnico nelle Aziende Sanitarie e negli Ospedali.

Fu quantificata in circa 5/6.000 unità di personale la carenza organica di infermieri e tecnici.

Chiedemmo al Governo, inascoltati, di fare tesoro di questa oggettiva rilevazione aprendo una fase di consultazione fra sistema formativo (Università) e sistema delle Regioni per una migliore attività di programmazione e per un conseguente piano di assunzioni.

Ora il Censis pone drammaticamente la questione dell’impoverimento delle famiglie e dei riflessi che questa situazione ha iniziato a produrre anche in termini di salute: sono tanti i cittadini, secondo il Censis, che stanno già rinunciando a quelle cure mediche e a quegli esami a pagamento e che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale per prestazioni esclusivamente “pubbliche”.

Un Governo che sa ascoltare i bisogni profondi del Paese e che sa trarre spunto anche da importanti rilevazioni socio-economiche, come quella del Censis, non avrebbe titubanze: convocherebbe immediatamente un tavolo di confronto con le istituzioni Regionali e locali e con le parti sociali per capire come affrontare unitariamente lo scenario che si prefigura.

Se, come è vero, v’è già un problema legato alle liste d’attesa (che nessuna controriforma “Brunetta” è riuscito a risolvere), il 2010 potrebbe essere l’anno di vera crisi nel rapporto fra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale.

Il silenzio e l’immobilismo del Governo su questo tema sarebbe gravissimo e rappresenterebbe l’ennesimo atto contro i cittadini, contro l’esercizio del diritto universale alla salute, contro il Servizio Sanitario Nazionale e sarebbe un’altra occasione persa dall’Esecutivo per “accompagnare” concretamente i cittadini, gli anziani, le fasce di popolazione più esposte, fuori dalla crisi difendendo la loro salute.

Se non ci sono più soldi nelle famiglie per le prestazioni sanitarie a pagamento e se il SSN non è messo in condizione di innalzare il suo livello di erogazione di servizi si sta semplicemente dicendo ai cittadini che in questo Paese il diritto alla salute non è più garantito.

Se non si è ricchi.

Roma 22 Dicembre 2009

SANITA': telegramma unitario su emendamento soppressivo di Arpacal

 
Pubblichiamo di seguito il telegramma firmato dai Segretari Generali Nazionali di FP CGIL Rossana Dettori, CISL FP Giovanni Faverin,  UIL FPL Giovanni Torluccio e inviato Al Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio,  Al Presidente della Conferenza delle Regioni On. Vasco Errani  Al Presidente della Regione Calabria Dott. Giuseppe Scopelliti, in riferimento all’emendamento n. 4 della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Calabria, che prevede, di fatto, la liquidazione della Agenzia Regionale pubblica per la protezione dell’ambiente della regione Calabria (ARPACAL).
 

 

Test antidroga: le Asl lascino la propaganda al Ministro Giovanardi dalla Asl di Mantova atto propagandistico. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil e Florindo Oliverio, Segretario Generale Fp-Cgil Lombardia

Anticipando il solerte Ministro Giovanardi, che in una dichiarazione stampa prometteva test antidroga per gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale, l’Asl di Mantova ha da pochi giorni lanciato la sua crociata.

Il Direttore Generale dell’Asl di Mantova, senza aspettare l’eventuale provvedimento, ha chiesto ai dipendenti della sua struttura di sottoporsi volontariamente al test per dare garanzie ai cittadini “sulla qualità e serietà del servizio”. Il test – si precisa – sarà effettuato dal laboratorio interno nel rispetto della legge sulla privacy.

Un’operazione di pura propaganda, come le dichiarazioni del Ministro Giovanardi, cui ormai siamo abituati: da anni il Ministro conduce una battaglia mediatica e giustizialista contro il fenomeno della tossicodipendenza, producendo pochi risultati concreti, se si esclude il costante aumento dei cittadini curati dai nostri Sert (strutture sempre più povere di risorse e personale), e l’allarmante numero di tossicodipendenti reclusi a causa della legge Fini-Giovanardi, spesso per il solo uso personale.

Il Direttore Generale dell’Asl di Mantova, non valutando i rischi a cui espone quei dipendenti che liberamente decideranno di non sottoporsi al test perché non obbligati da alcuna legge e non disponibili a prendere parte a questa campagna propagandistica, paradossalmente produce un effetto contrario a quello desiderato: alimenta il sospetto invece che fugarlo.

Il Direttore Generale trovi altre modalità, condivise con i lavoratori e possibilmente svuotate di ideologismi, per rendere trasparente l’azienda e dare garanzie ai cittadini, ma lo faccia tenendo presente che la lotta alle dipendenze non può essere trattata come uno spot.

L’iniziativa è arbitraria e manca una norma che garantisca realmente i diritti dei lavoratori. L’impressione è che all’Asl di Mantova siano stati, come spesso accade, più realisti del re.

Roma, 16 Marzo 2011

 

 

News

AA.LL. e Sanità: Previdenza Complementare, ipotesi intesa Aran OO.SS.

Comunicato unitario delle Segreterie nazionali

In data odierna è stata firmata fra l’ARAN e le Organizzazioni Sindacali FP CGILCISL FPUIL FPL la pre-intesa sull’accordo istitutivo del fondo pensione complementare per i lavoratori delle Regioni, degli Enti Locali e della Sanità nonché dei settori con attività affini.
Si tratta di un risultato importante che premia l’iniziativa di mobilitazione e lotta del sindacato del Pubblico Impiego che aveva posto la realizzazione della previdenza complementare al centro degli scioperi generali.
E’ il primo atto, essenziale, per affermare concretamente il diritto dei lavoratori pubblici di questi Comparti alla previdenza complementare per via contrattuale. Andranno successivamente, e comunque in tempi brevi, definiti Statuto e regolamento elettorale.
Con l’ipotesi di accordo abbiamo garantito alle lavoratrici ed ai lavoratori la costituzione del fondo contrattuale anche con risorse aggiuntive da parte dei datori di lavoro evitando ai lavoratori di doversi rivolgere esclusivamente e individualmente a banche e assicurazioni per costruirsi la pensione complementare.

Le Segreterie Nazionali
Fp Cgil Crispi – Dettori
Cisl Fp Alia – Volpato
Uil Fpl Fiordaliso

 

Proclamazione sciopero nazionale della Sanità

Comunicato Stampa delle Segreterie Nazionali FP CGIL CISL FP UIL FPL

Gli Esecutivi FP CGIL CISL FP UIL FPL riuniti oggi a Roma per approvare la piattaforma per il rinnovo del contratto della sanità, hanno dato mandato alle Segreterie Nazionali di proclamare, entro il 20 luglio p.v., lo sciopero nazionale del comparto sanità, contro i provvedimenti già avviati in 6 regioni – che preludono ad interventi di riduzione dei servizi anche nelle altre regioni – di tagli alle retribuzioni per risanare i disavanzi gestionali.

Non si tagliano consulenze, esternalizzazioni, premi ed elargizioni varie ai direttori generali, ma si riducono ulteriormente le già striminzite retribuzioni dei lavoratori della sanità.

Al contrario è necessario valorizzare il lavoro e riconoscere la disponibilità e la professionalità degli operatori.

Non ci sono precedenti di questo tipo nella storia, pur sofferta del mondo del lavoro pubblico italiano.

A questa insopportabile politica persecutoria non si può rispondere che con l’unico modo possibile per chi si guadagna il pane con il lavoro, lo sciopero generale della categoria per difendere il salario e la dignità.

Roma 28/6/2007

Riaperta la trattativa all'ARAN per il rinnovo del contratto di lavoro 2006/2007 – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale FP CGIL

 

Si riaprono le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro 2006/2007.

È ripartita la trattativa all’ARAN per il rinnovo del  contratto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica, anni 2006/2007.

Un contratto scaduto da ormai 26 mesi e la cui sottoscrizione non può più attendere oltre.

L’integrazione all’atto di indirizzo, avanzata la scorsa settimana dal comitato di settore a seguito della grande mobilitazione dei lavoratori della sanità, pone le condizioni per una veloce chiusura del confronto:

la CGIL, insieme a CISL e UIL, opererà in queste ore affinché si possa arrivare alla sottoscrizione del contratto entro la prossima settimana.

La tutela del potere d’acquisto dei salari è il primo obbiettivo al quale il contratto deve saper rispondere.

L’enorme ritardo accumulato nel rinnovare questo contratto non permette ulteriori approfondimenti sulla parte normativa.

Il sindacato, però, non intende sacrificare per troppo tempo le numerose rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria approvata dai lavoratori della sanità e chiede sin d’ora l’apertura di un’apposita sessione straordinaria da legare al rinnovo del contratto per gli anni 2008/2009.

Roma, 22 febbraio 2008

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