MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
NOTIZIE DAL MIUR
Viste le numerose richieste pervenute, riteniamo utile fare il punto sulle questioni che come FP CGIL MIUR stiamo maggiormente seguendo in questo periodo.
NOMINA DEI REVISORI PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
In fase di informativa del 28 dicembre 2010, l’Amministrazione si era impegnata ad effettuare le nomine entro il 15 febbraio. Poi si è passati al primo marzo. Ad oggi, 10 marzo, non c’è ancora traccia di alcun elenco.
Si “racconta” a Trastevere di elenchi che viaggiano dalla Direzione Generale del Bilancio al Gabinetto del Ministro e viceversa, mentre le scuole dal 15 febbraio sono senza revisori, essendo scaduti, il 14 febbraio, anche i 45 giorni di proroga dell’incarico previsti dalla vigente normativa. E non era mai accaduto!!
Sulla necessità, prevista dalla Direttiva del Ministro, dell’acquisizione del nulla osta da parte del Dirigente dell’Ufficio per il conferimento dell’incarico, pare che l’Amministrazione, alla fine, abbia soprasseduto.
Sembra, invece, confermata in questa fase l’esclusione dei colleghi dell’ex MUR, eventualmente recuperabili in fase di rinunce, e non se ne comprendono i motivi visto che i due ex Ministeri sono ormai unificati e che siamo tutti dipendenti del MIUR.
Non è poi chiaro come si comporterà l’Amministrazione con coloro che nelle quattro regioni sperimentali effettuano attività di controllo di primo livello sui PON.
Come Sindacato, una volta effettuate le nomine, valuteremo il rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione sulla trasparenza e correttezza delle nomine, sul numero degli ambiti pro capite e sulla riduzione delle nomine di esterni.
Alleghiamo la lettera indirizzata all’Amministrazione sull’argomento.
CORSO CONCORSO
Nel modello 1 allegato alla circolare emanata da Funzione Pubblica il 23 febbraio c.a. sulla “programmazione triennale delle assunzioni” tra le tipologie di assunzioni previste c’è anche quella relativa ad “assunzioni a tempo indeterminato di vincitori di procedure verticali bandite prima del 2003” e la specificazione che “tali progressioni verticali si conteggiano in termini di risorse necessarie ma non concorrono a determinare le unità assumibili”.
Poichè il bando del corso concorso è del 2001, e poiché riteniamo che nel limite di spesa del 20% dei risparmi ottenuti dalle cessazioni del 2010 da destinare a nuove assunzioni rientrino anche i costi del concorso, pensiamo, come più volte sostenuto, che l’Amministrazione possa procedere entro l’anno al passaggio di area di tutti i vincitori e che un’eventuale blocco sia non conforme alla normativa vigente.
Stiamo pressando l’Amministrazione ad esigere una risposta alla nota inviata a Funzione Pubblica e a trasmetterle il piano di assunzioni del MIUR, comprensivo del numero dei vincitori del corso concorso, entro il 15 marzo termine ultimo per la presentazione del piano.
FUA 2010 SECONDA PARTE
Siamo ancora in attesa che MEF e Funzione Pubblica certifichino l’ipotesi di contratto, peraltro già certificata dall’UCB (Ufficio Centrale di Bilancio).
Una volta ottenuta la certificazione, speriamo positivamente, sarà possibile avviare la contrattazione di sede. Il contratto relativo al FUA 2010 è analogo a quello del 2009.
E’ opportuno che in attesa della certificazione, verifichiamo a livello regionale le quote assegnate a ogni Direzione in quanto hanno diritto al Fondo anche coloro che sono cessati in corso 2010.
PROGRESSIONI ALL’INTERNO DELLE AREE
Per le graduatorie del 2008 l’Amministrazione sta procedendo alla decretazione degli inquadramenti, l’unica mancante (seconda area, da F4 a F5) sarà pubblicata entro la fine di marzo.
Immediatamente dopo partirà l’esame delle domande del 2009 e quindi a seguire del 2010 e riteniamo che si possa procedere più celermente, anche perchè molti colleghi hanno, nella incertezza del risultato, prodotto domanda per entrambi gli anni (cosa avvenuta anche rispetto alle domande 2008 e 2009).
Come FP CGIL solleciteremo l’Amministrazione a concludere tutte le procedure in corso rapidamente al fine di garantire a tutto il personale del MIUR in possesso dei requisiti il dovuto incremento economico, arretrati compresi.
UFFICI SCOLASTICI TERRITORIALI
Continua a suscitare preoccupazioni il futuro dei nostri Uffici anche a fronte del perdurante blocco delle assunzioni e dei numerosi pensionamenti che anche nel 2011 continuano a ritmi sostenuti.
Sulla questione (passaggio o meno alle Regioni) abbiamo scritto più volte e riteniamo di poter confermare che anche per il prossimo anno scolastico non cambierà nulla.
Come FP CGIL continueremo comunque a seguire gli avvenimenti e le eventuali novità che si dovessero verificare in Conferenza Stato Regioni o in Parlamento (vedi federalismo).
Semmai, sempre più difficile sarà garantire tutte le operazioni necessarie per un normale svolgimento dell’anno scolastico vista la riduzione del personale (dirigenza compresa), i tempi sempre più stretti per il rispetto delle scadenze, una certa confusione che si registra nella normativa.
Come FP CGIL denunciamo da tempo l’attacco alla scuola pubblica cui assistiamo da anni e che si ripercuote sui nostri Uffici che tale servizio devono garantire.
A tale proposito vi giro la lettera aperta scritta da un gruppo di colleghe e colleghi dell’UST di Mantova che ben riassume e denuncia la situazione lì esistente che riteniamo sia estendibile alla maggior parte dei nostri Uffici.
Roma, 11 marzo 2011
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Al Direttore Generale Uffici di Diretta Collaborazione
Al Capo Dipartimento della programmazione
Al Direttore Generale per la Gestione del personale
Al Direttore Generale del Bilancio
L O R O S E D I
Oggetto: Revisorati
Nella informativa alle Organizzazioni Sindacali del 28 dicembre 2010 sull’emanazione della direttiva del Ministro per il conferimento degli incarichi di revisore contabile preso le istituzioni scolastiche, incarichi in scadenza il 31 dicembre 2010, l’Amministrazione ha assunto l’impegno di procedere alle nomine entro il 15 febbraio, data in cui è scaduta la proroga di 45 giorni di tali incarichi prevista dalla normativa vigente.
Ad oggi, le nomine non sono state fatte e, nonostante le prossime rilevanti scadenze, le istituzioni scolastiche sono prive di revisori. Spiace constatare che tale ritardo non si era mai verificato in questa Amministrazione.
Nel merito, poi, si ricorda l’ulteriore impegno assunto sulla necessità di utilizzare prioritariamente il personale dell’Amministrazione, cosa, peraltro, prevista dalla normativa vigente.
A tale proposito, viste le “voci insistenti” sulla esclusione generalizzata del personale dell’ex MUR, si chiede di riconsiderare eventualmente tale decisione, in quanto il personale dell’ex MUR, a seguito del vigente DPR di organizzazione del MIUR, è personale di questo Ministero a tutti gli effetti. Uguale riconsiderazione si richiede relativamente al personale utilizzato nelle attività di controllo di primo livello sui PON delle istituzioni scolastiche.
Si ricorda, infine, che proprio nell’incontro del 28 dicembre l’Amministrazione si è impegnata a fornire in breve tempo una informativa sugli incarichi attribuiti dall’ex MUR, impegno che a distanza di due mesi non è stato ancora onorato.
Si resta in attesa di cortese sollecito riscontro, ricordando che il rispetto degli impegni assunti è il presupposto di corrette relazioni sindacali.
Roma, 11.3.2011
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Si pubblicano gli articoli dei quotidiani il Mattino, l’Unione Sarda e il Manifesto che hanno ripreso la posizione della FPCGIL Medici in merito alla legge sul testamento biologico.
COMUNICATO FPCGIL DIFESA – DIFESA SPA
CI RISIAMO!!!!!
BLITZ NOTTURNO DEL GOVERNO PRESENTATO SUBEMENDAMENTO SU DIFESA SPA COMMISSIONE BILANCIO SENATO 30.10.2009 E BLITZ DIURNO: NOTIZIA ANSA 11.11.09 ANCHE GLI IMMOBILI ENTRANO NELLA COMPETENZA DELLA ‘DIFESA SERVIZI SPA’. LO PREVEDE L’EMENDAMENTO OMNIBUS DEL RELATORE, MAURIZIO SAIA, ALLA FINANZIARIA PRESENTATO AL SENATO. VENGONO PREVISTE ANCHE “LE ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE E DI GESTIONE”, MA SONO ESCLUSE CESSIONI E ALIENAZIONI.
Istituita la Difesa Servizi Spa , centralizzata tutta l’attività relativa all’acquisto beni e servizi delle FF.AA. e dei CC, scandaloso il metodo: si esautora la Commissione Difesa competente che aveva visto le OO.SS. coinvolte con l’audizione e si sottrae al controllo pubblico la spesa pubblica della Difesa. Non si convocano le OO.SS. che da aprile 2009 attendono risposte ai numerosi quesiti posti sia nell’incontro con i due sottosegretari che in Commissione Difesa nell’audizione. Si affida ad una società per azioni il compito di gestire attività strumentali con possibilità di operare sul mercato in qualità di committente per beni necessari alle FF.AA, sottraendo di fatto alla competenza del personale civile dell’Amministrazione Difesa che opera negli Enti attualmente competenti in merito e che hanno fino ad ora assicurato con il proprio lavoro la corretta tenuta dello strumento militare.
La Difesa Servizi SpA, racchiuderà tutte queste attività strumentali e di supporto tecnico amministrativo per lo svolgimento di compiti istituzionali.
E’ ORA CHE IL MINISTRO RENDA NOTO COSA INTENDE FARE DI QUESTO MINISTERO E DEI 33.000 DIPENDENTI CIVILI E DI QUANTO DECISO DALLA COMMISSIONE DI ALTA CONSULENZA SULLA RIORGANIZZAIZONE DELL’INTERO SISTEMA DIFESA.
DA TROPPI ANNI I LAVORATORI CIVILI ASSISTONO A CONTINUI E REPENTINI CAMBIAMENTI DI STRATEGIE, BISOGNA FARE CHIAREZZA E DARE PROSPETTIVE CREDIBILI AL LAVORO NELLA DIFESA.
Roma,12.11.2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma, 20/05/2008
A tutti i colleghi dell’Avvocatura dello Stato
Si è svolto ieri il preannunciato incontro con l’Amministrazione inerente l’utilizzo del F.U.A. 2008.
La parte pubblica ci ha comunicato l’ammontare delle somme certe e la quota variabile; quest’ultima, peraltro, non ancora formalmente certa.
Come CGIL, abbiamo ribadito la priorità di avviare lo scorrimento economico all’interno delle aree, operazione che deve essere finanziata, appunto, con le risorse del FUA. Preliminarmente, però, è necessario individuare il nuovo sistema di classificazione del personale, in conformità al CCNL, che da tempo stiamo sollecitando. A questo proposito, l’Amministrazione ci ha informato di avere ultimato la propria proposta, che sarà oggi oggetto di una riunione all’ARAN, per ottenerne la necessaria approvazione. Dopodichè, potremo finalmente aprire l’apposito tavolo di contrattazione, per la cui conclusione abbiamo chiesto di non oltrepassare il prossimo mese di giugno.
Abbiamo poi chiesto di riservare una quota del FUA, da stabilirsi, per finanziare l’istituto della mobilità volontaria (che è parte della piattaforma del CCNIL proposta da questa O.S.), nonché di procedere, prima della sottoscrizione definitiva dell’accordo FUA 2008, alla revisione dell’istituto delle posizioni organizzative, per renderlo più rispondente alle caratteristiche e alle finalità che il contratto nazionale di lavoro gli attribuisce.
Aspettiamo quindi l’esito della riunione che si terrà oggi all’ARAN, come importante momento di snodo non solo per l’accordo sul FUA, ma per tutto il nuovo contratto integrativo.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
(Claudio Coltorti Vincenzo Malatesta Roberta Proietti)
COORDINAMENTO
NAZIONALE
INPDAP
Alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Inpdap
Ai componenti del CIV
In un momento così difficile per la democrazia del Paese e di profonda trasformazione del sistema del Welfare, l’insediamento dei CIV rappresenta una prima, importante, tappa verso un più giusto e rigoroso assetto degli organi in tutti gli Enti previdenziali.
In particolar modo all’Inpdap, dove si sono registrati episodi poco chiari, in ordine alla separazione tra indirizzo politico e gestione, l’azione del CIV potrà fornire maggiori garanzie di correttezza e trasparenza nella governance dell’Istituto.
La collegialità degli indirizzi proposti e la terzietà del Consiglio saranno, poi, elementi indispensabili per una migliore valutazione dell’efficacia delle politiche gestionali messe in campo in seguito al Piano Industriale che sarà varato a breve.
L’augurio di un buono e proficuo lavoro ai componenti del CIV è, quindi, sentito più che doveroso.
Roma, 11 febbraio 2009
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini
Oltre alla negativa reintroduzione della rottamazione (che si aggiunge alla motivazioni contro il Decreto Brunetta per le quali l’intersindacale medica manifesterà il 9 luglio a Roma), fra i provvedimenti contenuti nel decreto anticrisi approvato venerdi 26 giugno dal Consiglio dei ministri alcune norme rappresentano un successo delle nostre iniziative e campagne di sensibilizzazione.
Per il lavoro precario nella pubblica amministrazione viene cancellata la data del 30 giugno 2009 come termine per le stabilizzazioni (data prevista nella legge 14/2009 e rafforzata nel disegno di legge governativo n. 1167) e si fa riferimento al triennio 2010-2012 per i processi di stabilizzazione, a differenza di previsioni precedenti che indicavano come data ultima il 31/12/2009.
Inoltre sono stati apportati dei correttivi alle norme riguardanti le assenze per malattia e per permessi retribuiti con l’abrogazione dei commi 3 (L’Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, sono dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi) e 5 (Le assenze per malattia dal servizio dei dipendenti non sono equiparate alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa) dell’articolo 71 del Dl 112/08.
In caso di malattia vengono pertanto ripristinate le fasce orarie di reperibilità precedenti (ore 10/12 e 17/19) e sarà, ad esempio, possibile equiparare alla presenza le assenze di coloro che assistono portatori di handicap gravi (L. 104/1992) e dei donatori di sangue.
Tutto ciò è però insufficiente, anche se c’è un barlume di speranza che il Governo ed il Ministro Brunetta abbiano iniziato a ravvedersi. Noi continueremo a batterci affinché il contratto diventi lo strumento di ridefinizione di regole certe per la garanzia dei diritti.
La FP CGIL e FP CGIL Medici della Toscana sono oggi intervenute nel dibattito sulla delibera regionale per le prestazioni chirurgiche con il seguente comunicato:
Garantire l’accesso unico agli interventi chirurgici, superando le disparità nei tempi di accesso tra cittadini che si rivolgono a medici in attività istituzionale o in regime di libera professione intramoenia, è a parere di CGIL Funzione Pubblica e CGIL Medici un atto di coerenza con i principi universalistici che presiedono al Servizio sanitario nazionale.
La Regione Toscana, da questo punto di vista, ha avuto il coraggio di aggredire uno dei problemi alla base delle diseguaglianze inaccettabili fra utenti del servizio sanitario assecondate dalla legislazione nazionale. La FP CGIL e la FP CGIL Medici apprezzano la delibera di inizio luglio che punta a ridurre i tempi di attesa nelle liste per visite ed esami specialistici, ed a maggior ragione condividono l’atto che dal prossimo novembre darà sostanza ai principi di equità e trasparenza, rimuovendo le disparità di accesso alle prestazioni chirurgiche, la cui tempistica sarà dettata solo da criteri di priorità clinica.
Dal nostro punto di vista, questo è il primo positivo passo che deve preludere ad una più incisiva opera di riorganizzazione del lavoro, con l’obiettivo di innalzare i livelli complessivi delle prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale. Come ama dire l’assessore Rossi, in sanità chi sta fermo arretra nei fatti. La FP CGIL e la FP CGIL Medici chiedono alla Regione di continuare il confronto con le organizzazioni sindacali , al fine di proseguire sulla strada dell’innovazione organizzativa, strutturale e gestionale, qualificando ulteriormente le risposte ai bisogni di salute dei cittadini. La libera professione è un istituto riconosciuto dalle leggi e dal contratto di lavoro dei Medici e parte integrante dell’offerta del SSN, che consente al cittadino di scegliere il professionista, ma devono essere create le condizioni perché questa possa svolgersi all’interno di percorsi definiti, condivisi e trasparenti.
Dare concreta attuazione alla delibera sulle prestazioni chirurgiche, allora, comporta allocare meglio le risorse economiche regionali, introdurre elementi di efficienza organizzativa, dotare gli ospedali delle tecnologie adeguate, definire in modo più chiaro la catena di comando e gli ambiti di responsabilità che competono a personale del comparto, medici e dirigenti. Ciò significa anche programmare le attività chirurgiche in modo coordinato e trasparente, tarandole sulla dotazione effettiva di personale, che, in caso di sottodimensionamento va integrato o remunerato con modalità contrattate per le eventuali prestazioni aggiuntive.
In assenza di questa profonda opera di “refitting” organizzativo, rischiamo il paradosso che strutture pubbliche non messe in condizione di funzionare in modo efficace, finirebbero per dirottare pazienti e risorse economiche notevoli sul sistema delle cliniche private. Esito previsto dalla stessa delibera regionale, che prescrive il rimborso della spesa sostenuta presso i privati, nel caso in cui il Servizio sanitario toscano non sia in grado di rispettare i tempi di esecuzione delle prestazioni chirurgiche.
La FP CGIL e la FP CGIL Medici, aldilà di quel che dice il ministro Brunetta, si sono sempre battute per migliorare gli standard organizzativi e gestionali della nostra sanità, con l’orgoglio di rappresentare personale qualificato che opera in uno dei migliori sistemi esistenti al mondo. Ma anche con la consapevolezza dei deficit che ne impediscono un livello ancora migliore di efficienza e trasparenza.
Per questo chiediamo anche che la Regione dia disposizione alle aziende di pubblicare sui siti aziendali tempi e tipologie di prestazioni delle liste di attesa, i volumi delle prestazioni eseguite per tipologia di regime (istituzionale e intramoenia), in relazione alle risorse umane e infrastrutturali assegnate alle diverse unità operative.
In altre parole, serve un monitoraggio obiettivo e trasparente del funzionamento dell’intero sistema, a partire dalla verifica dell’appropriatezza della prescrizione del medico di medicina generale, che ha un ruolo fondamentale nell’indirizzare i propri pazienti, fino all’esito degli esami diagnostici e ai feedback delle operazioni chirurgiche.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
Dopo la sospensione di agosto, ripartiamo dai risultati raggiunti alla fine di luglio.
Acquisita la certificazione da parte della Funzione Pubblica e del MEF, nei prossimi giorni sottoscriveremo in via definitiva l’accordo sulla prima parte del FUA 2008.
Come FP CGIL abbiamo dichiarato la nostra disponibilità alla sottoscrizione in quanto:
* Saranno considerate come presenza in servizio fino all’entrata in vigore della legge Brunetta (24 giugno 2008) tutte le tipologie di assenza previste nella prima ipotesi sottoscritta e non certificata, come avevamo richiesto.
Pertanto, per quanto riguarda la quota ripartita per area (area I euro 524,42, area II euro 576,87, area III euro 629,31), le trattenute per tali tipologie di assenza saranno effettuate solo a decorrere dal 25 giugno 2008.
* E’ stato rinviato alla contrattazione della seconda parte del FUA 2008 il problema del prelievo delle somme già corrisposte ai vincitori dei ricorsi sulla retrodatazione degli inquadramenti della riqualificazione.
Ricordiamo che proprio il rilievo del MEF e della Funzione Pubblica non permise di attribuire ai riqualificati la decorrenza dal settembre 2001, prevista dal bando di concorso, con la conseguente corresponsione degli arretrati.
Oggi MEF e Funzione Pubblica, invece, a fronte delle sentenze favorevoli alla retrodatazione, chiedono di prendere le risorse necessarie dal Fondo (per il 2008 si tratta di circa 2 milioni e mezzo di euro).
E’ bene anche ricordare che, comunque, il contratto sul FUA del 2004 ha corrisposto a tutti i riqualificati una somma all’incirca corrispondente agli arretrati previsti.
Prendere i soldi dal Fondo oggi significherebbe utilizzare due volte risorse del FUA per le stesse persone e per lo stesso motivo, sottraendole a tutti gli altri lavoratori destinatari dello stesso Fondo che non hanno potuto partecipare alle precedenti procedure.
Riteniamo che a questo punto il nodo vada sciolto definitivamente e che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità.
* E’ previsto l’avvio delle procedure di passaggio all’interno delle aree, come da CCNL di comparto, da formalizzare con l’accordo sulla seconda parte del FUA 2008.
A tale proposito, oltre alla certificazione del contratto sul FUA era anche necessario chiudere l’accordo sui nuovi profili professionali.
Dopo numerosi incontri sull’argomento abbiamo siglato l’ipotesi di accordo che l’Amministrazione ha trasmesso all’ARAN il 31 luglio.
Diciamo subito che, nonostante i miglioramenti ottenuti sulla bozza presentata dall’Amministrazione, non siamo completamente soddisfatti del risultato raggiunto per quanto riguarda la definizione dei profili della seconda area e che avremmo preferito il mantenimento del profilo di “collaboratore per l’informazione e la comunicazione” che è invece stato assorbito in quello generico.
L’ accordo sui profili ha comunque consentito di sottoscrivere un protocollo d’intesa con la Delegazione di parte pubblica che prevede:
* La destinazione di 2 milioni di euro alla nuova riqualificazione all’interno delle aree;
* L’avvio delle procedure necessarie per attuare il passaggio dall’area I all’area II (ricordiamo che per tale procedura è necessario ottenere l’autorizzazione a bandire il concorso da parte della Funzione Pubblica);
* La predisposizione della graduatoria nazionale relativa ai posti disponibili della precedente riqualificazione, così come previsto dal Contratto Integrativo di Ministero.
Andranno, ora, definiti gli organici di profilo e quelli regionali su cui calcolare il numero dei posti da utilizzare per i passaggi e i criteri di selezione.
Come FP CGIL, abbiamo già chiesto all’Amministrazione di individuare come primi destinatari della procedura coloro che non hanno potuto partecipare a quella precedente.
Altro e rilevante discorso, invece, è quello che riguarda i Decreti di organizzazione dell’Amministrazione centrale (inviato alla Corte dei Conti) e delle Direzioni Regionali, il mantenimento degli Uffici provinciali, la carenza di personale dei nostri Uffici e la presenza del personale della scuola.
Su tali problematiche abbiamo chiesto un tavolo di confronto, anche nel rispetto dell’impegno che in tal senso ha preso con le Organizzazioni Sindacali il Ministro Gelmini nell’incontro del 10 giugno u.s..
Si tratta di questioni vitali e, al punto in cui siamo giunti, non più rinviabili che si intrecciano con altre tematiche (autonomia scolastica, federalismo, titolo V della Costituzione), che investono interlocutori diversi e che sono determinanti per garantire la pari opportunità ad una istruzione di qualità nel Paese, il ruolo pubblico dei nostri uffici e la tutela del personale.
Ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni e, a secondo dell’andamento del confronto, valuteremo la necessità o meno di inasprire lo stato di agitazione del personale proclamato in luglio.
Infine una precisazione:
nel comunicato FP CGIL e UIL PA del 31 luglio, con riferimento alla procedura del corso concorso per il passaggio dall’ex area B all’ex area C, abbiamo scritto che la commissione avrebbe avviato le correzioni della prova il 16 di agosto (domenica dopo ferragosto!!).
Si è trattato chiaramente di un errore, …… anche se, visti i ritardi accumulati dall’Amministrazione sui tempi della procedura, non sarebbe mica stato male!!
Comunque, confermiamo che a breve sarà avviata la correzione e che vi daremo tempestiva informazione sui tempi previsti.
Roma, 31 agosto 2009
FP CGIL MIUR
A. Boccuni
DISTRAZIONE DI MASSA
DL 112/L.133, riforma del modello contrattuale e ora L. 15.
La “guerra santa” contro i fannulloni non è altro che un’enorme operazione tesa a distogliere l’opinione pubblica da ciò che realmente sta avvenendo:
Lo smantellamento della Pubblica Amministrazione
Il blocco del turn over, il taglio delle risorse, le gestioni commissariali hanno causato l’uscita dalle P.A. di centinaia di milioni di euro.
Si esternalizza di tutto, anche ciò che non serve, con un giro enorme di denaro pubblico.
E mentre il cittadino viene distratto dalla crociata contro il “fannullone” coloro che gridano al linciaggio stanno minando seriamente il suo diritto come usufruitore della cosa pubblica (scuola, sanità, stato sociale), e le sue tasche come contribuente, producendo spese evitabili.
Si grida all’untore e nulla si dice del costo della politica che si sta appropriando della cosa pubblica.
Guardate l’INPS.
Il lavoro interinale è ormai diventato obbligato causa la carenza del personale, ma guai a parlare di concorsi.
La riorganizzazione è affidata all’esterno così come un pezzo della comunicazione, l’informatica non è più patrimonio INPS , i nostri informatici, “fannulloni coatti”, sono ormai quasi disoccupati mentre impazzano e si sovrappongono ditte esterne il cui lavoro ci è spesso ignoto.
E gli esempi potrebbero continuare ancora.
Si vuole veramente dare avvio a una operazione trasparenza?
Guardiamo chi c’è dietro gli appalti della P.A., forse riusciremo a capire meglio certe scelte gestionali.
Roma, 14 ottobre 2009
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Comunicato stampa
La legge 4 novembre 2010 n. 183 (il cosiddetto Collegato Lavoro) è stata pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 243 della Gazzetta Ufficiale n. 262 del 9 novembre 2010.
Ma la possibilità per i medici di presentare l’istanza per andare in pensione con 40 anni di contributi effettivi, senza oltrepassare i 70 anni di età, scatterà dalla definitiva entrata in vigore della Legge 183, cioè dal 24 novembre 2010.
“Nonostante la nostra immediata e costante azione di contrasto” ha dichiarato il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza “ormai è legge la norma che nella sostanza consente il pensionamento dei medici a 70 anni a danno dei precari e di tanti medici con incarichi professionali.”
“Comunque, con coerenza “ha concluso Cozza “difenderemo la libera scelta del medico a fronte di alcune interpretazioni “padronali” che vorrebbero lasciare alle direzione aziendali la potestà di decidere su chi può rimanere in servizio e su chi no “.
Comunicato relativo al Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito dell’incontro del 29 ottobre con l’Amministrazione
MEF: Incontro del 22 ottobre!
Ordine del giorno:
– ………………………;
– ……………………… .
Conclusioni:
– ………………………….. .
Forse basterebbe questo per commentare il contenuto dell’incontro con l’Amministrazione avvenuto il 22 ottobre alle ore 17,00.
Ognuno dei partecipanti è andato a ruota libera; è stato rivendicato e commentato di tutto.
Quelle che potevano essere perplessità iniziali, nel corso dell’incontro diventavano più insistenti fino a divenire certezze al termine della riunione: al Ministero dell’economia e delle finanze c’è una totale assenza di direzione politica e questo si riflette pesantemente sul mandato della delegazione amministrativa.
Ci è stato necessario un po’ più di tempo per metabolizzare questa sensazione e produrre la nostra informativa su quanto avvenuto.
Come è prassi nel frattempo ci sarà stato chi si è attribuito particolari meriti di questo incontro, ma a nostro parere si è trattato di un incontro “interlocutorio” (volendo usare un eufemismo) dal quale ben poco ci si poteva attendere in termini di risultati concreti.
È stata, se non altro, l’occasione per ribadire alcune posizioni sul merito di alcune questioni, e così noi, come gli altri, abbiamo sfruttato l’occasione:
– Per sollecitare l’Amministrazione alla raccolta dei dati necessari per procedere sollecitamente all’erogazione delle somme dell’art. 3, comma 165, L. 350/03;
– Per ribadire che eravamo e siamo contrari alla chiusura degli uffici prevista dal DPR 43/08;
– Per indicare il percorso che a nostro avviso deve essere attuato propedeuticamente all’individuazione di uffici da chiudere qualora fossero ancora di questo avviso:
o Territorialità provinciale;
o Predeterminazione delle Amministrazioni riceventi;
o Opzione degli interessati.
– Per ricordare i termini di scadenza (30/11/08) per la rideterminazione delle dotazioni organiche, chiedendo l’avvio immediato del confronto onde evitare scelte frettolose;
– Per chiedere criteri certi e trasparenti e validi per tutto il Ministero nell’applicazione delle norme contenute nel DL 112/08, qualora l’Amministrazione intendesse avvalersene, a proposito di prolungamento dell’attività lavorativa oltre i 65 anni e di risoluzione del rapporto di lavoro per coloro che abbiano maturato o siano in procinto di maturare i 40 anni di anzianità contributiva;
– Per chiedere l’apertura del tavolo negoziale per il nuovo contratto integrativo di ministero a partire dalla ridefinizione dei profili professionali e nell’ambito del quale risolvere anche la vertenza sugli idonei.
All’Amministrazione abbiamo contestato le iniziative che possono ricondurre ad una strisciante attuazione delle previsioni del DPR 43/08 a proposito della ridislocazione degli uffici nella città di Roma.
Nel corso dell’incontro, in relazione ad una questione sollevata da un’altra organizzazione sindacale, abbiamo ribadito il nostro invito all’Amministrazione di porre in essere nel palazzo di Via XX Settembre le necessarie iniziative affinché non si ripetano altri casi come quelli che, riportati in alcuni programmi televisivi e da alcuni quotidiani, hanno portato derisione e discredito a tutti i dipendenti del Ministero.
Sollecitati dalla discussione, relativamente alla ipotesi di iscrizione dei dipendenti ex M.ro tesoro, bilancio e p.e. al Fondo di previdenza dell’ex M.ro Finanze abbiamo sollecitato la convocazione di un incontro specifico ponendo queste premesse condizionali per noi fondamentali:
– Salvaguardia del maturato da parte dei vecchi iscritti;
– Modifica del regolamento del Fondo affinché il sistema di determinazione delle quote annue maturande garantisca quote procapite non inferiore a quella dell’anno precedente l’ingresso dei nuovi iscritti;
– Applicazione del sistema pro-rata.
Sinteticamente, sulle tante sollecitazioni, l’Amministrazione si è impegnata a convocarci per affrontare i temi indicati e per quanto riguarda la chiusura degli uffici ci ha informati che al momento non c’è alcuna individuazione delle sedi sulle quali intervenire.
Per il comma 165 avevamo noi, già il 22 ottobre, una informazione ufficiosa dell’avvenuta registrazione del DM, cosa che si è confermata il giorno successivo: ora spetta all’Amministrazione attuare le necessarie iniziative affinché le somme siano erogate al più presto!
Come sempre continueremo a tenervi informati anche pubblicando il verbale dell’incontro nel nostro sito web.
Roma, 24 ottobre 2008
FP CGIL MEF
Coordinamento Nazionale