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L'Inps conferma pagamento aliquota ridotta per gli specializzandi

 
Si pubblica l’articolo del quotidiano Italia Oggi che riporta la conferma dell’Inps sul pagamento dell’aliquota ridotta per gli specializzandi. Una battaglia vinta che ha visto l’impegno della FPCGIL Medici accanto alla Federspecializzandi.
 

Richiesta di incontro al Capo Dipartimento

 
Roma, 16 marzo 2009

Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Bruno Brattoli

Egregio Presidente,

premesso che:

abbiamo già avuto modo di evidenziare, anche all’On. Ministro della Giustizia, i nodi che rendono problematico il perseguimento degli obiettivi della giustizia minorile, che sono nodi o per meglio dire vincoli di ordine economico ed organizzativo. Per quest’ultimo aspetto, ci riferiamo alla proposta di passaggio dei servizi periferici e dei Centri per la giustizia minorile alle Direzioni Generali Regionali del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria per il quale, pur essendo stato non condiviso anche dal Ministro in sede di Commissione giustizia della Camera dei Deputati, allo stato, non ci risulta che sia stato formalizzato un atto di indirizzo politico che modifichi la bozza di decreto, che anzi, periodicamente, sembra essere sul punto di realizzarsi;

che abbiamo già evidenziato al Ministro l’impossibilità di continuare a gestire i servizi della giustizia minorile con i fondi assegnati ai CGM nel bilancio 2009. In questo senso riteniamo che ancora una volta il Ministro abbia dato una risposta parziale, considerato che se è vero che alcuni capitoli di spesa hanno già ricevuto una prima integrazione, ma non poteva essere altrimenti se non si volevano chiudere i servizi, è altrettanto vero che le integrazioni effettuate risultano del tutto insufficienti per un sistema che è ormai in sofferenza da un decennio, in termini di risorse economiche e di personale.

Siamo consapevoli che i temi sopra prospettati non sono nella sua disponibilità esclusiva, richiedono decisioni ed interventi prevalentemente politici. Tuttavia, a nostro parere, per alcuni aspetti di sua più diretta responsabilità sarebbe auspicabile una gestione più trasparente degli Uffici, soprattutto quando gli stessi si trovano a prendere decisioni che influiscono sulla vita del personale, anche in termini di riconoscimento dell’impegno versato quotidianamente nel lavoro. Vogliamo qui sottolineare, ad esempio, come l’Amministrazione, nonostante le nostre ripetute richieste, abbia ritenuto di non dover riconoscere nel FUA 2008 le sostituzioni dei direttori dei servizi. Certo, purtroppo per l’esiguità del fondo sarebbero state una piccola cosa in termini economici, sicuramente, però, il riconoscimento di un impegno aggiuntivo che certamente non si esercita esclusivamente nel momento della sostituzione, ma che richiede costante attenzione.

Per questi ultimi temi riteniamo che debbano essere mantenuti gli impegni che Lei stesso ha preso nel primo, e sin’ora unico, incontro con le organizzazioni sindacali, quando ha manifestato la disponibilità dell’Amministrazione a perseguire la ricerca di uno scambio continuo e possibilmente proficuo con i sindacati. Questo è sicuramente il momento di dare concretezza alle intenzioni rispetto ad alcune questioni che si pongono:

* procedure per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato che non hanno avuto ancora il rinnovo del contratto;

* utilizzo degli operatori di vigilanza, a seguito del mancato finanziamento delle turnazioni;

* assunzione dei vincitori del concorso pubblico per educatori;

* avvio delleprocedure idonee a reperire nuovi assistenti sociali.

Su questi temi occorron0 risposte certe e nel primo caso celeri, per avere le quali Le chiediamo di fissare un’incontro urgente con tutte le organizzazioni sindacali del comparto.

Abbiamo anche appreso che il Dipartimento avrebbe individuato una nuova sede sostitutiva della struttura centrale di via Giulia, fatto positivo considerate le condizioni in cui si trovano ad operare i lavoratori del DGM, se non fosse per il fatto che nonostante l’esistenza di idonee strutture posizionate vicino a stazioni della metro e a disposizione del demanio, sia stata prescelta una sede estremamente periferica, isolata e mal collegata. Sembrerebbe che nonostante le difficoltà che comporterebbe per la quasi totalità del personale operante nel Dipartimento, che dovrebbe profondamente modificare l’organizzazione della propria vita e quella dei familiari, Lei ritenga di dover comunque perseguire una scelta, per la quale esprimiamo la nostra contrarietà. Siccome pensiamo che non tutte le scelte debbano pesare sulla testa dei lavoratori, peraltro siamo convinti che quella sede comporterà grossi problemi in ordine alla gestione ed al reperimento del personale adibito alla sicurezza, Le chiediamo di mettere in atto sin da ora tutte le iniziative idonee a facilitare la mobilità del personale e la massima elasticità nell’orario di lavoro.

In attesa di un’urgente convocazione cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri distinti saluti. 

 

Il Coordinatore nazionale
FP CGIL Giustizia Minorile

Gianfranco Macigno

 
 
 

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Il testo della Bozza Sisac per la Convenzione di Medicina Generale. Il 3 marzo la trattativa continua

 
Si pubblica il testo della bozza di articolato per il rinnovo della Convenziona nazionale di Medicina Generale per il biennio 2008 -2009 presentata dalla Sisac nell’incontro del 19 febbraio 2009. La trattativa alla Sisac continua il 3 marzo alle ore 10.
 

Documenti

 
 Delibera Ordinamento dei Servizi n. 53 del 27 ottobre 2009
 

 
 

 

15 giugno sciopero unitario operatori Igiene Ambientale Provincia di Napoli: No allo spacchettamento del ciclo dei rifiuti Si al pagamento degli stipendi e al diritto alla Salute. Comunicato stampa di Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp Cgil e Massimo Cenciotti, Coordinatore Nazionale Igiene Ambientale

 
Domani, martedì 15 Giugno 2010, gli operatori del Comparto Igiene Ambientale di tutto il territorio provinciale di Napoli sciopereranno contro la decisione del Comune di effettuare lo spacchettamento del ciclo integrato dei rifiuti, svendendo così il settore ai poteri forti e rischiando di causare un’emergenza sociale e ambientale che già oggi è facile prevedere. La separazione del servizio di spazzamento dal resto del ciclo, prevista da ASIA Napoli, lo stato vegetativo del Consorzio di Bacino e i continui fallimenti delle imprese che operano nella provincia, stanno determinando una situazione drammatica per i lavoratori, alcuni dei quali si trovano già oggi senza stipendio.

Affidare il governo dei rifiuti e il diritto alla salute a formule estemporanee, che prevedono tra l’altro figure professionali meno qualificate e peggio retribuite, non può essere una soluzione. La pezza, come si dice in questi casi, è peggio del buco!

La Fp-Cgil Nazionale sostiene la lotta dei lavoratori, che nel territorio campano, dopo aver sopportato una campagna mediatica che ha descritto il disastro dell’emergenza rifiuti come un successo, si trovano a lavorare nella stessa situazione di sempre. Una battaglia in difesa dei diritti di chi opera in condizioni proibitive e nella costante incertezza, dimenticato da una politica più impegnata a guadagnare visibilità che a risolvere problemi.

La Campania affronta una situazione di vero e proprio collasso del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti, in particolar modo nelle province di Napoli e Caserta.
 
È necessario mantenere integrato il ciclo, modernizzare le strutture e smettere di dare ai cittadini informazioni fuorvianti su presunti “miracoli”.

Domani saremo a Napoli in piazza Matteotti per difendere il salario e i diritti dei lavoratori, ma soprattutto il diritto alla salute dei cittadini, che va garantito attraverso l’efficienza di un ciclo dei rifiuti integrato e funzionale.

Roma, 14 Giugno 2010

Un comunicato in 5 minuti

 

CONTRATTO INTEGRATIVO 2009: DOV’E’ FINITO?

L’accordo integrativo 2009 delle aree A-B-C, sottoscritto ben 10 mesi fa è stato completamente stravolto. L’ Amministrazione è stata a guardare mentre i ministeri hanno:

– Tagliato di 13 milioni di euro il Fondo di Ente
– Vietato la procedura di scorrimento delle graduatorie delle selezioni interne
– Bloccato l’ipotesi di salario di accresciuta professionalità per le aree A e B
– Cancellato l’indennità prevista per gli ispettori di vigilanza per l’attività di supporto al processo strategico.

L’Amministrazione ha, viceversa, esercitato una forte pressione per incassare la firma sulle “Linee guida per il contratto integrativo 2010” e sulle “Posizioni organizzative riferite al nuovo modello organizzativo”, senza avere alcuna certezza sulle risorse economiche a disposizione per la contrattazione di quest’anno. Noi abbiamo unitariamente respinto l’assalto dell’Amministrazione e ci siamo rifiutati di firmare accordi al buio, in un contesto in cui anche la manovra economica del governo lancia ipoteche negative sulla contrattazione integrativa.

Pretendiamo l’applicazione dei contenuti del contratto integrativo 2009 prima di affrontare la contrattazione del 2010. L’amministrazione e chi la sostiene hanno deciso, invece, di forzare la mano sull’individuazione delle nuove posizioni organizzative legate al progetto di riorganizzazione dell’Istituto, addirittura prima di conoscere gli esiti della sperimentazione e indipendentemente dalla revisione dei criteri per l’attribuzione delle stesse posizioni organizzative, revisione che era stata prevista dal contratto integrativo 2009. Esce confermato il vecchio sistema clientelare di affidamento degli incarichi e l’Amministrazione, autonomamente, decide di portare a 60 il numero delle sedi sperimentali.

E’ necessaria una reazione forte e determinata per riappropriarci di un potere contrattuale che ci viene soltanto dal sostegno diretto dei lavoratori alle iniziative di protesta.

PER RECUPERARE DIGNITA’ E FORZA CONTRATTUALE
PER LA PIENA APPLICAZIONE DEL CCNI 2009
CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE

Roma, 21 settembre 2010

 
 
 

COMUNICATO

Roma, 13 marzo 2007

Si fa riferimento al protocollo d’intesa ICE-AGECONTROL S.p.A. e ai sottostanti accordi intervenuti con le OO.SS. in merito all’assegnazione temporanea del personale dell’Istituto presso la stessa AGECONTROL S.p.A.
Come si sarebbe dovuto ricordare, sia l’intesa che gli accordi prevedevano espressamente l’erogazione dei trattamenti accessori con l’unica esclusione dei buoni-pasto la cui erogazione resta a carico dell’AGECONTROL.
Con procedura inaccettabile si è appreso che non sono stati erogati ai lavoratori in questione gli importi che vanno sotto la voce “MIGLIORAMENTO SERVIZI AREE”, con grave danno al salario reale dei lavoratori stessi.
Poiché tale decisione assume profili di assoluta gravità, anche perché interviene unilateralmente su precisi accordi, con la presente si chiede che vengano impartite immediate disposizioni per la corretta applicazione di quanto previsto dal protocollo d’intesa ovvero individuate le precise responsabilità di tale decisione. In difetto di immediato riscontro in tal senso, verrà intrapresa ogni azione necessaria alla tutela dei lavoratori coinvolti e pesantemente danneggiati, non escluso l’invito all’immediato rientro in Istituto.
Si resta in attesa di precisi chiarimenti in merito.

M. Montanaro

ASSEMBLEA DEL PERSONALE DEL 2 MARZO 2007

ASSEMBLEA DEL PERSONALE DEL 2 MARZO 2007

– PROGRESSIONI DI CARRIERA E SVILUPPI ECONOMICI – CCNI 2002 -2005
– DPCM AUTORIZZATIVO PER CONCORSI ESTERNI

Si è svolta venerdì scorso una partecipata assemblea del personale dell’Istituto, indetta da CGIL, CISL e UIL ICE per fare il punto sulla situazione attuale, fornire aggiornamento sui temi di cui sopra, e dare chiarimenti sulle procedure autorizzative ed attuative inerenti le progressioni di carriera ed i concorsi interni ed esterni.
Il recente DPCM che ha autorizzato l’ICE a bandire un concorso esterno per n° 73 posizioni ordinamentali C3 ( e 3 dirigenti), ha provocato fermento e preoccupazione tra il personale dell’Istituto, in attesa da troppo tempo ormai di percorsi di riqualificazione e dei dovuti riconoscimenti professionali.
Forniamo quindi di seguito un sintetico aggiornamento su quanto discusso nel corso della riunione e su quanto è stato condiviso con il personale intervenuto.

Procedure autorizzative ed attuative per i concorsi interni ed esterni

Il CCNI firmato lo scorso anno, come noto, prevede lo svolgimento di progressioni giuridiche tra le Aree (AàB1 e BàC1), progressioni economiche interne alle Aree (B1àB2, C1àC3C4 e C3àC4), sviluppi economici (A3, B3, C2, C5).
Di queste, in base alle norme vigenti, le uniche ad essere soggette ad autorizzazione della Funzione Pubblica, perché equiparate ai concorsi dall’esterno, sono le progressioni giuridiche tra le Aree.
Ogni anno la Funzione Pubblica emana una circolare per i Ministeri e gli Enti, definendo i tempi e i modi con i quali le Amministrazioni possono chiedere deroghe al blocco del turn over esistente ormai da molti anni per la Pubblica Amministrazione, per poter assumere personale nuovo e/o svolgere le progressioni verticali del personale esistente.
Lo scorso anno, nei mesi di febbraio e di marzo, l’Amministrazione inviò due distinte note agli organi competenti in materia:
la prima riservata alle procedure interne nella quale si richiedevano 72 posti per passaggi interni dall’Area B alla posizione C1, 17 posti per i passaggi dall’Area A alla posizione B1 e 3 posti da dirigenti;
la seconda per i concorsi esterni, nella quale si richiedevano 6 posti da dirigenti, 145 per l’Area C (C1 e C3), 83 per l’Area B (B1).
A seguito della prima richiesta, la Funzione Pubblica, con DPR del 28 aprile 2006, autorizzò l’Istituto ad effettuare solo 5 passaggi interni da B a C1.
Sentito anche il parere delle organizzazioni sindacali, l’amministrazione chiese e ottenne la trasformazione di questa autorizzazione in un’ulteriore autorizzazione, per 17 posti per il passaggio dall’Area A a B1, concorso interno svoltosi lo scorso mese di gennaio.
L’amministrazione e i sindacati convenivano che fosse inopportuno bandire un corso-concorso per sole 5 posizioni da C1, considerato il livello di aspettativa del personale di area B in servizio all’ICE.
A seguito della seconda richiesta, attraverso il citato DPCM pubblicato in G.U. lo scorso 23 febbraio, l’Istituto è stato autorizzato esclusivamente a bandire un concorso esterno per 73 posti in C3.
Le motivazioni per cui il Dipartimento della Funzione Pubblica avrebbe dato autorizzazione solo ad un concorso esterno sono da ricercare nelle “strategie” che i vertici dell’ICE hanno portato avanti negli ultimi anni, evidentemente non supportando adeguatamente per palese disinteresse le richieste di riqualificazione del personale.
La priorità della nuova Amministrazione dovrà essere la definizione delle progressioni interne prima di qualsiasi altro atto. Bisogna infatti considerare che per bandire il concorso esterno autorizzato c’è tempo fino al 2009.

Che cosa riteniamo si debba fare

In seguito alla pubblicazione della circolare riguardante la richiesta di deroga al blocco delle assunzioni da parte della FP, la priorità delle OO.SS. sarà quella di vigilare affinché l’Amministrazione reiteri la richiesta ad effettuare passaggi interni B/C1, adeguando la richiesta dello scorso anno (72 posti) alle carenze attuali.
Contemporaneamente l’Amministrazione dovrà avviare un dialogo concreto e deciso con le istituzioni competenti in materia, in modo che, come già avvenuto per molte Pubbliche Amministrazioni, anche per l’ICE venga autorizzato un consistente numero di passaggi interni.
Infatti se l’Amministrazione crede nel contratto integrativo che ha firmato, avrà la professionalizzazione dell’Area “C” ricorrendo principalmente al personale interno, già formato e meritevole di riconoscimento.
Le Federazioni di comparto CGIL, CISL e UIL, dal canto loro, hanno già avviato una serie di azioni per supportare ulteriormente il superamento di una situazione penalizzante per il Personale interessato e per l’Istituto stesso.
E’ chiaro che se questa volta l’Amministrazione fornirà comunicazioni tempestive alle OO.SS., le azioni a supporto delle richieste dell’Istituto potranno sortire un maggiore e migliore effetto.
Soltanto a conclusione delle procedure riguardanti i passaggi interni, valuteremo quali modifiche del DPCM relativo al concorso esterno per 73 posti da Funzionario C3 sarà opportuno chiedere al Dipartimento della Funzione Pubblica.
A tal proposito si ricorda che il nuovo CCNL di comparto, in via di definizione, prevede che gli accessi dall’esterno si possano realizzare solo per i livelli iniziali delle diverse Aree.

Sviluppi economici e Progressioni economiche

In una recente riunione l’Amministrazione ha comunicato che:
– entro il mese di marzo, si concluderanno le procedure per l’attribuzione di n° 70 posizioni C5, 40 C2, 25 B3, 15 A3 (anche se queste ultime saranno meno in considerazione del concorso da A a B1 svoltosi, come sopra detto, a gennaio). Ricordiamo che, come concordato nel CCNI, la graduatoria anche per gli sviluppi economici sarà valida 24 mesi.
Auspichiamo che il termine comunicato sia rispettato.
– I bandi e le procedure per i corsi relativi alle progressioni economiche per l’accesso alle posizioni C4 e C3 si svolgeranno a partire dal prossimo mese di settembre.
Anche in questa occasione le OO.SS. non mancheranno di monitorare l’effettivo rispetto della tempistica indicata dall’Amministrazione.
Roma, 12/03/2007

P. Lisi – M. C. Montanaro

Continua il valzer delle competenze

 
Corte dei conti e disegno di legge finanziaria 2008:
CONTINUA IL VALZER DELLE COMPETENZE
  

 
 
 

Le cattive notizie per i dirigenti medici e veterinari portate dalla Legge 133

 
Il DL 112 (la manovra d’estate del Governo) è purtroppo ieri diventata Legge (la n. 133 del 21 agosto 2008 pubblicata sulla G.U. n.195 del 21/08/08, Supp.Ord.n°196) e porta ai medici e veterinari pubblici tante cattive notizie:

* Riduce di circa 9 mld i fondi per la sanità programmati per il triennio 2009-2011.

* Subordina l’accesso al finanziamento dovuto alle Regioni, ad un nuovo Patto da sottoscrivere entro il 31 ottobre 2008, che dovrà prevedere, tra l’altro- oltre alla reintroduzione dell’odioso ticket anche per gli esenti nelle Regioni in deficit – una riduzione dei posti letto, dei medici e di tutto il peronale, e conseguentemente dei relativi fondi integrativi, nonchè la fissazione dei parametri per le strutture semplici e complesse, verosimilmente tendenti ad una loro sensibile riduzione.

* Abolisce per i medici ospedalieri il diritto al riposo di 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore e il tetto massimo delle 48 ore di lavoro settimanali.

* Nell’ambito del lavoro flessbile vieta alle aziende di utilizzare il medesimo medico con più tipologie contrattuali per periodi superiori al triennio nell’arco dell’ultimo quinquennio.

* Limita il turn over nel 2009 ad un medico ogni 10 cessati dal servizio nel 2008.

* Riduce del 10% rispetto al 2004 le risorse per la contrattazione integrativa.

* Allunga i tempi per la definitiva approvazione del contratto nazionale, prevedendo in caso di certificazione non positiva della Corte dei Conti la riapertura delle trattative.

* Decurta la retribuzione nei primi 10 giorni di assenza per malattia, escludendo solo quelle dovute ad infortuni sul lavoro, a causa di servizio, a ricovero ospedaliero o in day hospital, nonché le patologie gravi che richiedano terapie salvavita. E se il medico si riammala nello stesso anno, i 10 giorni riscattano! Inoltre, al contrario di quanto sbandiera Brunetta, i risparmi li incamera l’azienda e non possono essere utilizzati per incrementare i fondi della contrattazione integrativa. Costringe i medici malati a non uscire di casa dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20.

* Conferisce alle aziende – nel caso di raggiungimento di 40 anni di contributi compresi i riscatti – di poter “risolvere” il rapporto di lavoro con un preavviso di sei mesi. La norma non vale per i professori universitari e i magistrati.

* Infine, attribuisce alle aziende anche la possibilità di negare la richiesta di mantenimento in servizio per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo (cioè da 65 a 67 anni).

Se non ci saranno fatti nuovi, non possiamo che confermare i tre giorni di sciopero e la manifestazione nazionale a Roma, già annunciati per ottobre unitariamente alle altre organizzazioni sindacali mediche.

Circolare Ministeriale su stabilizzazione personale a tempo determinato

 
Nota n.36520 del 13/11/2008 della Direzione Generale del Personale e della Formazione-Risorse Umane
  

 
 

 

Comunicato

 

     
Con il decreto milleproroghe approvato al Senato, con voto di fiducia, è stato, altresì, approvato un emendamento all’art. 7 definito 7 bis che di fatto sottrae alla contrattazione tra amministrazioni e OO.SS. rappresentative i criteri e le modalità di erogazione dei fondi di produttività e di sviluppo del personale. Saranno il ministero della funzione pubblica e del ministero dell’economia e delle finanze che sentite le OO.SS. rappresentative definiranno i criteri e le modalità di erogazione.

Abbiamo fatto un passo avanti?

C’è chi la legge così; è di moda, in questo periodo, prendere per buono tutto ciò che viene da questo Governo. Ci tolgono la possibilità di contrattare con le amministrazioni, però ci ridanno le risorse economiche, ma ciò era già previsto dalla legge 133, che prevedeva che dal 2010 i fondi speciali di cui all’allegato b della stessa legge sarebbero ritornati, ridotti del 20%, al fondo per lo sviluppo e la produttività.

Nel leggere i comunicati di altre organizzazioni è evidente un forte ottimismo che sembra fare il paio con quanto esternato dal nostro presidente del consiglio sulla crisi in atto fino a qualche giorno fa, ora però afferma che la crisi è gravissima.

Non vorremmo trovarci nella stessa condizione.

Noi diciamo sin d’ora che l’art. 7/bis rappresenta un ulteriore arretramento, riportando, di fatto, alla disciplina di legge materie già definite in contrattazione.

Qualcuno potrà obiettare però che i ministri competenti dovranno sentirci prima di decidere.

Sentire e contrattare sono sinonimi?

Siamo ormai alla barbarie, non solo della lingua italiana, ma anche dei comportamenti personali e sindacali. Oggi non valgono più le decine di documenti unitari sottoscritti nei quali si denunciava la deriva verso cui le relazioni sindacali e i comportamenti del Governo stavano approdando.

Quelle che erano denunce e preoccupazioni unitarie oggi lo sono della sola FP CGIL.

I lavoratori hanno capito tutto ciò, tant’é che ai referendum sono andati a votare in massa esprimendo il proprio voto in libertà senza condizionamenti di sorta ma tra tante difficoltà frapposte.

I lavoratori saranno vigili ed attenti al canto delle sirene avendo essi la capacità di valutare le questioni per come sono e non per come altri vorrebbero che fossero.

Roma, 16 febbraio 2009

p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio

 
 

 
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