Cari Compagni e Compagne,
ieri 24 maggio 2011, presso l’Agenzia del Territorio, abbiamo sottoscritto, definitivamente, gli accordi relativi alla ripartizione del FPSRUP del 2009.
Dopo 6 mesi dalla sottoscrizione degli accordi relativi al fondo 2009, finalmente la Ragioneria ed il Ministero della Funzione Pubblica hanno espresso parere favorevole, con l’eccezione della decorrenza delle progressioni economiche (il rilievo posto era che essendo gli accordi sottoscritti nel 2010 anche la decorrenza doveva essere 1 gennaio 2010).
In conseguenza di tale rilievo abbiamo ripartito, in proporzione, gli oltre 9 milioni destinati ai passaggi di fascia del 2009, sul premio di professionalità (che passa dai 26 a 31 milioni) e sul premio di produttività (che passa dai circa 28 ai quasi 34 milioni). Contestualmente abbiamo sottoscritto la ripartizione del premio di produzione del 2009.
Sia la differenza sul premio di professionalità che il premio di produzione saranno retribuiti nel prossimo mese di giugno.
Per quanto riguarda gli sviluppi economici all’interno delle aree, visto il rilievo posto dagli Organi di Controllo, abbiamo sottoscritto due accordi, per un totale di 12 milioni di euro, che ci permetteranno il passaggio di circa il 72% del personale (come previsto dai precedenti accordi) con la sola differenza che la decorrenza sarà per tutti il 1 gennaio 2010. In conseguenza di ciò i requisiti per accedere allo sviluppo economico devono essere posseduti alla data del 31 dicembre 2009.
Su quest’ultimo punto abbiamo espresso tutta la nostra perplessità e abbiamo chiesto di mantenere inalterata la data dei requisiti come previsti dai precedenti accordi. L’Amministrazione su questo punto è stata irremovibile.
La CGIL, nonostante quest’ultimo punto, esprime la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, perché nonostante il blocco dei salari previsti dalla Legge 78 del 2010 e gli ostacoli posti dagli Organi di Controllo, garantiamo lo sviluppo economico del 72% del personale e l’immediato pagamento del fondo 2009. Inoltre abbiamo impegnato l’Amministrazione, per gli anni 2011 e 2012, ad effettuare ulteriori sviluppi che porteranno al passaggio di tutto il personale.
In ultimo abbiamo concordato per mercoledì 8 giugno un incontro sull’Alta Valenza Fiscale e nello specifico per gli Immobili Fantasma.
Fraterni Saluti.
Roma li, 25 maggio 2011
Il coordinatore nazionale
Carmine Di Leo
La ripresa delle trattative per il rinnovo dei due CCNL del settore dell’igiene ambientale sta evidenziando, seppur con elementi differenti tra i due tavoli, momenti di crescente difficoltà con l’approssimarsi della chiusura definitiva.
Le Segreterie Nazionali nel confronto avuto con entrambe le associazioni datoriali, nel corso del mese di gennaio, hanno rappresentato la necessità di avviare il percorso di sintesi definitiva dei CCNL da raggiungere in tempi rapidi e, comunque, entro e non oltre il mese di febbraio.
Nello specifico l’ipotesi di chiusura è stata riassunta in pochi ma importanti elementi ed è stata rappresentata ai due Tavoli con l’intento di sfoltire, momentaneamente, un rinnovo contrattuale sempre più complesso ed articolato anche alla luce delle profonde modifiche legislative ed organizzative nel settore.
Inoltre la necessità di imprimere una svolta decisa alla trattativa è conseguenza del palese disagio socio/economico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, scaturito da un inadeguato sistema fiscale e ad un tasso d’inflazione crescente che erode il potere d’acquisto delle retribuzioni a cui si aggiunge, anche, il mancato rinnovo economico del CCNL scaduto oramai da 13 mesi.
Le Segreterie Nazionali hanno quindi convenuto di proporre a Fise/Assoambiente e a Federambiente un testo a “chiudere” che in sintesi deve contenere :
* il nuovo impianto contrattuale dell’articolo 6 riguardante le garanzie occupazionali e contrattuali per i lavoratori nei cambi d’appalto;
* il nuovo sistema completo e articolato dell’orario di lavoro che contempli le norme di rinvio previste dal D. Lgs. 66/2003 e le necessarie garanzie a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
* le modifiche contrattuali per omogeneizzare le normative dei due CCNL e avviare la definitiva unificazione contrattuale;
* la parte relativa agli aumenti economici contrattuali che comprendano il rinnovo e la revisione delle dinamiche economiche previste in piattaforma.
Evidentemente l’eventuale convergenza su un possibile verbale d’accordo di questi ultimi testi e l’insieme alle parti sottoscritte precedentemente e relative alla classificazione del personale, alle modifiche del mercato del lavoro e alle regole in caso di esternalizzazioni dei servizi del ciclo integrato dei rifiuti, sarebbero esigibili alla firma dell’accordo che, come detto, avrebbe effetti immediati sull’aumento salariale.
Le code contrattuali utili ad aggiornare o modificare gli articoli rimasti verrebbero riprese in fase di collazione, per poi giungere alla stampa dei CCNL entro la prossima estate.
Ma se, in una prima fase, dal confronto con la rappresentanza delle aziende private pur con difficoltà c’era la disponibilità a confrontarsi con le ragioni del sindacato – disponibilità che nell’incontro di ieri si è ridotta ai minimi termini – purtroppo, ancora una volta, la rappresentanza delle aziende pubbliche non ha convenuto in tal senso confermando le rigidità palesate prima della pausa natalizia.
Infatti nel corso dell’ultima riunione Federambiente in maniera provocatoria ha evidenziato, con una raffigurazione assolutamente non condivisibile, che il comparto è indirizzato speditamente nella giungla del mercato ed il “clima” è sempre più sfavorevole alle loro imprese.
Conseguentemente ha annunciato la volontà di poter chiudere il contratto a condizione che esso renda alle aziende immediatamente il differenziale del costo del lavoro tra i due CCNL, a loro parere unica e vera criticità delle loro rappresentate.
E’ sempre più chiaro che all’interno dell’associazione datoriale pubblica alcune aziende tentino di scardinare gli attuali assetti contrattuali attraverso un nuovo CCNL sempre più flessibile, sempre più precarizzante e ovviamente sempre più compresso nel costo del lavoro posizionando lo stesso al di sotto degli altri contratti nazionali dei servizi pubblici locali.
Tutto ciò fino ad ora era possibile solo attraverso massicce esternalizzazioni dei servizi.
Da parte delle imprese private ieri abbiamo riscontrato come la disponibilità finora dimostrata assuma un costo e rivendicazioni assolutamente ingiustificate e sproporzionate.
In sintesi le proposte del sindacato sono riassunte nelle seguenti modalità:
Articolo 6: passaggio di gestione
Segreterie Nazionali – è necessario che l’impianto contenga l’esigibilità piena dell’articolato e attraverso una procedura chiara e certa dei tempi e delle modalità del passaggio dei lavoratori garantisca agli stessi l’applicazione del contratto dell’igiene ambientale salvaguardando, in caso di cambio contrattuale ovvero da fise a federambiente e viceversa, le condizioni economiche e normative di miglior favore individuali.
Fise/Assoambiente – dopo una posizione molto distante dal nostro testo l’ultima versione delle imprese private è fondamentalmente molto vicino alla posizione del sindacato. Riconoscendo così il principio della reciprocità tra i due contratti del settore.
Vanno comunque ancora concordate le modalità e i tempi di comunicazione alle OO.SS. e le condizioni economiche derivanti dalle contrattazioni di 2° livello.
Federambiente – non si è ancora pronunciata sulla nostra proposta e non ne ha formulata una sua.
Sistema degli orari di lavoro
Segreterie Nazionali – è necessario definire attentamente tutta la partita dei riposi e dell’orari massimi ( giornaliero, settimanale e straordinario) con una riformulazione più dinamica della banca ore affinché l’orario non diventi la forma più flessibile di lavoro che renda meno sicure e insalubri le modalità lavorative degli operatori.
Fise/Assoambiente – le proposte fino ad ora presentate non vanno nella direzione sperata sull’orario massimo settimanale la proposta ora è di 50 ore, il tetto annuale dello straordinario è di 210 ore e si continua a rifiutare l’introduzione dell’orario massimo giornaliero nonché ogni confronto sullo straordinario non attraverso modalità concordate ma attraverso l’aumento dell’orario di fatto.
C’è invece disponibilità a ridurre l’ultima mezz’ora di differenza con il contratto delle aziende pubbliche anche se le eventuali contropartite richieste sono assolutamente sproporzionate pur considerando il valore assoluto della disponibilità.
Federambiente – la nota molto sintetica presentata alle organizzazioni sindacali prevede l’allineamento con il contratto fise delle giornate lavorabili per tutti i lavoratori, l’introduzione del concetto di orario medio annuo, l’introduzione dell’orario multiperiodale e la quantificazione non formulata degli orario massimo giornaliero e settimanale di rinvio del D.Lgs. 66/2003.
Inoltre per quanto concerne la trattativa con Federambiente è rimasta in sospeso ancora la definizione ultima della classificazione del personale che è necessariamente da chiudere sulle linee e nelle modalità sottoscritte con Fise, fatte salve le specificità del settore pubblico ( ater veneto, veneto agricoltura ect..).
Unificazione Contrattuale
Segreterie Nazionali – le parti normative di differenza tra i due CCNL sono:
1. 36 ore di lavoro in Federambiente e 36.5 in Fise;
2. TFR dove le voci in Federambiente sono 16 in più;
3. fino ad un massimo di 5 giorni in più di festività soppresse per i lavoratori delle aziende pubbliche.
Per quanto attiene la differenza dell’orario di lavoro il tavolo di riferimento è fise con le modalità sopra riportate.
Per quanto attiene le differenza sul TFR la disponibilità è solo sui nuovi assunti lasciando invariato il meccanismo di calcolo per gli altri. Per le ex festività c’è disponibilità per i nuovi assunti ma l’eventuale diminuzione per gli altri è solo esclusivamente legata ad un quantitativo trasformato in retribuzione e in prospettiva di un unico contratto nazionale di settore.
Fise/Assoambiente
Disponibilità a ridurre l’orario.
Di contro propone eliminazione:
indennità professionali e rimborso spese per raggiungimento posto di lavoro
14^ mensilità dal TFR
1 ora di indennità notturna (dalle 05.00 alle 06.00)
1 giorno di permesso retribuito come da art. 20 comma 1
Festività 4 novembre art. 20 commi 4 – 5 – 6
Federambiente
Fermezza nel richiedere l’azzeramento delle differenze contrattuali ivi compreso l’annullamento dei giorni di riposo in più anche per gli anziani.
Parte Economica
Segreterie Nazionali – per un recupero pieno del potere d’acquisto delle retribuzioni è stata confermata la richiesta relativa per un livello 3° di 110 euro per il biennio 2007/2008 e qualora ci sia la possibilità di chiudere in anticipo il biennio 2009/2010 per lo stesso livello di riferimento la richiesta è di altrettanti 110 euro.
Ovviamente qualora l’ipotesi della chiusura del secondo biennio sia possibile occorre prevedere una norma che se l’inflazione discosta di molto dal quantitativo previsto le Parti si rivedranno per concordare il da farsi.
Per quanto riguarda gli arretrati per il 2007 la richiesta è di 900 euro.
Fise/Assoambiente – la loro prima offerta è complessivamente di 95 euro per il primo biennio e di 105 euro per il secondo biennio con € 400 + 180 di IVC di arretrati.
Federambiente – non hanno ancora formulato nessun tipo di soluzione.
Da come appare evidente le risposte e le non risposte di Federambiente sono state anche provocatorie e testimoniano la non volontà di perseguire un confronto che porti in tempi brevi al nuovo CCNL.
La dura posizione di voler cancellare dei diritti acquisiti per i lavoratori del settore non è assolutamente accettabile.
Sul versante delle Imprese private la situazione rimane aperta ed il Sindacato attende di comprendere se Fise avrà una linea intransigente sul sistema degli orari oppure se prevarrà il buonsenso per ricercare un’intesa.
Nei prossimi incontri del 14 febbraio con Fise e del 15 febbraio con Federambiente è necessario raggiungere un accordo sulle questioni dette altrimenti la prospettiva di chiusura si allontana e non potremmo non prendere in considerazione l’ipotesi della mobilitazione della categoria.
Risulta chiaro che siamo in una fase molto delicata e difficile, pertanto è necessario “comunicare” con fermezza la volontà a chiudere che faccia chiaramente comprendere a Federambiente e a Fise/Assoambiente le necessità dei lavoratori di ottenere rapidissimamente il nuovo CCNL.
IL contratto nazionale non è una disponibilità delle imprese ma è un sacrosanto diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Le Segreterie Nazionali continuano nella rappresentazione politica per ottenere un contratto moderno che attraverso nuovi modelli organizzativi produca risultati sulla qualità dei servizi e risposte alle forti esigenze del lavoro e anche alla salute delle imprese.
Non si può solo dare ma occorre anche ricevere e se non sarà possibile in un tavolo che capace di ragionare allora non resta che dare la parola alla mobilitazione dei lavoratori.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Peroni Curcio Tarlazzi Garofalo
In una intervista rilasciata ad un quotidiano, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha affermato che ” l’Agenzia vuole fare la lotta all’evasione, ma non vuole uccidere le imprese. Non faremo mai azioni che comportino un’eccessiva difficoltà” Un invito all’evasione! Forse al dott. Befera sfugge il particolare che l’evasione fiscale crea distorsioni nella concorrenza tra imprese e iniquità sociale tra chi paga e chi non paga le imposte.
Con queste premesse è difficile credere all’Amministrazione, quando afferma che la riorganizzazione degli uffici dell’Agenzia ha come obiettivo quello di rendere più efficiente ed incisiva l’azione accertatrice. Questa contraddizione è stata denunciata con determinazione dalla FP CGIL nella riunione del 28 gennaio. Si depotenziano le norme antievasione e si pretende più efficienza. Secondo l’Agenzia, la lotta all’evasione fiscale deve essere perseguita con moderazione, senza stressare le imprese. Avremmo gradito la stessa attenzione nei confronti del personale, sottoposto ad una riorganizzazione di cui non comprende le vere finalità. Con un uso disinvolto dei termini, l’Amministrazione ha confermato che il personale degli uffici di Bologna, dal 2 di febbraio, sarà coinvolto in una sperimentazione che mira a verificare le eventuali criticità del nuovo modello in relazione al rapporto tra allocazione fisica e impiego funzionale del personale e la tenuta del sistema informatico. I lavoratori di Bologna come cavie per verificare la possibilità di applicazione del nuovo modello presso la altre regioni. Infatti, dopo la fine della sperimentazione saranno attivate le altre Direzioni Provinciali. Un’ operazione che non può avere l’avallo della CGIL,il nostro giudizio rimane fortemente critico.
Non abbiamo firmato il protocollo d’intesa per evidenziare ulteriormente la nostra contrarietà a questa operazione. Per la valorizzazione delle professionalità in conformità a criteri di correttezza e trasparenza è in vigore il CCNI. E’ un dovere dell’Amministrazione rispettarlo!
Per rilanciare con forza la lotta all’evasione fiscale.
Per impedire lo smantellamento dello stato sociale.
Contro il nuovo modello contrattuale che riduce il potere d’acquisto dello stipendio dei lavoratori.
LA DIGNITA’ DEL LAVORO E’ UN BENE PUBBLICO
BASTA PRECARIETA’+ SALARIO + DIRITTI, LEGALITA’
13 FEBBRAIO SCIOPERO GENERALE FP CGIL FIOM CGIL
Roma, 29 gennaio 2009
FP CGIL
Coordinatore nazionale Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini
FP CGIL Agenzia del Territorio
Questo Governo, sia con la manovra e sia con la Legge 78 del 2010, ha attaccato il lavoro pubblico e in particolar modo l’attività svolta dai lavoratori dell’Agenzia del Territorio.
Con la manovra hanno bloccato gli stipendi fino al 2013, quindi non per tre anni come si dice ma per quattro a meno che non si considera la vacanza contrattuale come aumento. Il tutto giustificato dal riordino dei conti pubblici. Ma nella stessa manovra si era parlato di riduzione di stipendio dei parlamentari, di riduzione degli sprechi nella macchina pubblica (soppressione delle province), ma di questi ultimi provvedimenti non c’è alcuna traccia.
Ma il punto centrale è la sanatoria/condono degli immobili cosiddetti invisibili. Da un lato si chiedono sacrifici ai lavoratori e dall’altro si agevolano i furbi. E’ questa la lotta all’evasione ed elusione fiscale che si appresta a fare il governo? I fannulloni dell’Agenzia del Territorio sono tali perché non lavorano o perché sono messi nelle condizioni di non lavorare?
Anche con la Legge 78 del 2010, il Governo, con la solita scusa dei risparmi, ha tolto ulteriori risorse all’attività di controllo per la lotta all’evasione fiscale. Come faremo le cosiddette surroghe o i controlli sulle rendite e i frazionamenti dei terreni se viene soppresso l’utilizzo del messo proprio? L’amministrazione ha prontamente chiarito la propria posizione autorizzando l’utilizzo del mezzo proprio quando è impossibile usare i mezzi pubblici (definendo non istituzionali le ispezioni), ciò che non è chiaro è il considerare i controlli sul territorio attività non istituzionali.
Quali sono le attività istituzionali di questa Agenzia?
Su quest’ultimo punto tutte le organizzazioni sindacali hanno fatto sentire la propria voce, peccato che sulla manovra nessuno dice niente. O meglio Bonanni ha detto che non condivideva il blocco degli scatti per gli insegnanti, cosa condivisa anche dalla CGIL, ma questo significa che si condivide il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e che i ricchi e i furbi continuino a non pagare? Lo dica chiaramente a tutti i lavoratori.
La CGIL non ha indetto lo sciopero per una sua idea politica, ma semplicemente per tutelare e difendere i diritti dei lavoratori. Non abbiamo mai detto che la manovra non si debba fare o che siamo a favore della crisi (Calderoni) semplicemente che la manovra sia più equa e che tutti partecipino in ugual misura. E’ molto semplice fare una manovra tassando i soliti noti, dipendenti e enti locali.
INVITIAMO I LAVORATORI ALLA MASSIMA ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL 25 GIUGNO.
Roma, 14 giugno 2010
Il coordinatore nazionale
Carmine Di Leo
Condividiamo le ragioni della protesta dei Sindaci e per questo saremo al loro fianco alla manifestazione dell’Anci di domani. La manovra correttiva, che prevede pesantissimi tagli agli enti locali, causerà riduzione dei servizi e aumento della tassazione locale. Sosteniamo la battaglia dei Sindaci in difesa dei servizi pubblici e per chiedere al Governo di abbandonare una politica di tagli indiscriminati ingiusta e controproducente.
Dopo aver sottratto con l’abolizione dell’Ici sulla prima casa risorse preziose per i comuni e aver progressivamente ridimensionato i trasferimenti, adesso il Governo predispone tagli imponenti che, combinati con il blocco del turn-over e la conseguente diminuzione del personale, ridurranno in maniera allarmante la capacità degli enti locali di fornire servizi. A questo colpo inferto al welfare locale si aggiunge il taglio del 50% dei lavoratori precari della pubblica amministrazione, lavoratori che oggi garantiscono servizi fondamentali per i cittadini.
I servizi pubblici rappresentano una vera e propria fonte di reddito per le famiglie, i lavoratori e le imprese. Per questo sosteniamo i sindaci, perché ridurre il perimetro dell’intervento pubblico in maniera così rozza e indiscriminata è un modo per imporre un nuovo modello sociale, che vede nella privatizzazione dei servizi pubblici una soluzione immediata e di comodo a problemi che andrebbero invece risolti rilanciando il sistema attraverso un nuovo patto tra enti locali e comunità territoriali, che estenda i diritti di cittadinanza per rispondere alle crescenti domande sociali.
I soli a gioire per questi tagli saranno tutti coloro che vedono nel welfare un’opportunità per fare profitto a scapito dei più deboli.
Roma, 22 Giugno 2010
La manovra del Governo infligge un colpo di grazia al funzionamento dei servizi istituzionali del Ministero della Giustizia: il trattamento dei detenuti adulti e minori e l’attività degli uffici giudiziari, essenziali per la sicurezza e il rispetto della legalità e per la tenuta costituzionale del sistema, rischiano di non essere più garantiti.
La Legge 133 del 2008 istituisce il Fondo Unico di Giustizia (FUG), che contiene quote provenienti da beni confiscati e dal recupero delle spese di giustizia, da destinare per una percentuale del 30% ai Ministeri dell’Economia, dell’Interno e della Giustizia.
Tuttavia gli interventi legislativi che si sono succeduti sino a oggi non hanno garantito trasparenza né sulla gestione del Fondo da parte di Equitalia Giustizia né sulla sua consistenza che, nonostante il balletto di cifre fornito dai Ministri degli Interni e della Giustizia, al momento non è dato conoscere.
Durante le trattative ufficiali abbiamo più volte chiesto conto della consistenza e dell’utilizzo del FUG senza ricevere alcuna risposta.
Il FUG potrebbe far fronte alla gravissima mancanza di risorse che la manovra aggraverà ulteriormente. Nonostante denunce e interrogazioni parlamentari, a oggi non è possibile sapere né chi ha attinto al Fondo né quali siano le reali risorse che tale fondo contiene.
Crediamo che tutto ciò sia gravissimo e che sia arrivato il momento per i cittadini di avere una risposta chiara a questa domanda: che fine ha fatto il Fondo Unico di Giustizia?
Roma, 14 Luglio 2010
Rilevazione del potenziale conflitto di interesse rivolto al personale
dell’Agenzia delle Entrate di Ravenna.
Ufficio Direzione Provinciale di Ravenna.
RICHIESTA INCONTRO URGENTE
In riferimento al rilevamento di cui all’Oggetto, giungono segnalazioni alle scrivente Organizzazioni Sindacali circa la volontà di codesta Direzione Provinciale di voler attuare trasferimenti “coatti” in merito.
Le scriventi dichiarano la propria contrarietà ad ogni soluzione che non sia condivisa dai lavoratori, in quanto nessuna norma di legge o contrattuale prevede o regolamenta espressamente il “conflitto potenziale di interessi”.
All’uopo, si ritiene opportuno, inoltre, rammentare l’accordo sindacale del 24 aprile 2009 lettera A) punto 2 il quale prevede la volontarietà di qualsiasi spostamento di sede del personale.
Pertanto, CGIL–CISL–UIL di Ravenna chiedono l’IMMEDIATA SOSPENSIONE di eventuali provvedimenti che vanno a disporre lo spostamento di sede di personale.
Infine, contestualmente, si chiede una urgente convocazione di incontro sindacale alla presenza anche delle RSU per discutere della questione in Oggetto, fissandone preventivamente data ed orario in accordo con le scriventi Segreterie, allo scopo di rendere proficui i reciproci impegni.
Certi di un positivo riscontro a questa comunicazione, nel frattempo si inviano distinti saluti.
FP–CGIL FPS-CISL UIL–PA
Bruschi Milandri Bandini
ACCORDO PREMIO DI RISULTATO 2010
Si è tenuto il 7 aprile il previsto incontro con la Direzione Risorse Umane per analizzare i risultati raggiunti dalla Agenzia nel 2010. L’alta professionalità del personale ha permesso all’Agenzia di raggiungere, ed in alcune Filiali superare, tutti gli obiettivi programmati. In considerazione di ciò è stato firmato l’accordo per la ripartizione del premio di risultato relativo al 2010. Il premio verrà liquidato entro il mese di aprile.
Questa organizzazione, avuta ulteriore conferma della professionalità dimostrata dai lavoratori dell’Agenzia, in considerazione anche delle novità normative intervenute in corso d’opera, ritiene opportuno approfondire e individuare sistemi di monitoraggio e valutazione finalizzati a premiare ulteriormente quelle Strutture che saranno in grado, nel prossimo futuro, di distinguersi nel raggiungimento degli obiettivi assegnati dalla Direzione Area Operativa.
Ferma restando la differenza tra “valutazione della Struttura” e “valutazione del dipendente”, riteniamo che dovrà essere approfondito al tavolo negoziale il c.d. “sistema di autovalutazione delle prestazioni” al fine di valutare la coerente applicazione delle indicazioni fornite dalla DRUO da parte dei soggetti interessati.
Stando a quanto viene evidenziato dai dipendenti, il principio della “quantificazione” e del “livello atteso di raggiungimento” degli obiettivi personali rimarrebbe, spesso, vago e non facilmente individuabile nel corso del periodo oggetto della valutazione, lasciando eccessiva discrezionalità ai soggetti valutatori.
In chiusura le OO.SS. hanno avanzato alla Direzione la richiesta di aprire il confronto in merito al rinnovo del CCNL.
Roma, 11 aprile 2001.
CGIL FP Nazionale CGIL FP Nazionale
per la delegazione trattante Coordinatore Nazionale Agenzia del Demanio
Luciano Boldorini Daniele Gamberini
Ieri si e’ svolto a Roma il convegno per il decennale delle Agenzie Fiscali. La CGIL/FP ha ritenuto importante essere presente, nonostante le recenti esternazioni del Ministro Tremonti e la circolare del direttore Befera, per ascoltare ed informare i lavoratori riguardo altre eventuali critiche rivolte al personale delle Agenzie dal Ministro o da qualche altro Direttore.
Convegni del genere dovrebbero essere trasmessi in videoconferenza a tutto il personale tanto sono autocelebrativi e privi di proposte, a parte qualche frase ad effetto. Su sette relatori soltanto due hanno evidenziato la gravità dell’evasione fiscale esistente in Italia e l’iniqua pressione fiscale (da cui la necessità di istituire dieci anni fa le Agenzie). Nella relazione dell’ex Ministro delle Finanze Visco si è colto il rammarico di quello che le Agenzie Fiscali avrebbero potuto essere nelle intenzioni dei promotori e che non sono diventate per decisione dell’attuale compagine governativa.
Dei Direttori delle Agenzie nessuno, salvo qualche generica affermazione, ha riconosciuto il contributo che i lavoratori hanno dato al cambiamento e non vi è stata alcuna riflessione su come valorizzare la loro professionalità.
Tremonti, nelle conclusioni, anche se con toni diversi rispetto ad alcuni giorni fa, ha ribadito il concetto secondo cui il fisco non deve vessare (?) i contribuenti / evasori: la campagna elettorale non è terminata o forse deve ancora iniziare.
In ultimo i quattro Direttori hanno consegnato una medaglia d’oro al Ministro e cosa ancora più grave il Direttore dell’Agenzia del Territorio ha affermato che la medaglia era consegnata a nome di tutto il personale delle Agenzie.
E no dottoressa Alemanno! Siamo pronti a scommettere che la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori non ha ragione alcuna per consegnare una medaglia d’oro al Ministro: i dipendenti delle Agenzie Fiscali sono consapevoli di chi sia a bloccare i loro contratti e a svilire le loro capacità professionali, di chi sia a decurtare il salario accessorio e a limitare i loro diritti (part-time).
Di chi infine sia a definirli zelanti accertatori o pubblici fannulloni, come spesso fa un altro ministro, modificando il giudizio secondo la platea che si ha di fronte.
Roma 20 maggio 2011
CGIL FP Nazionale CGIL FP Nazionale
Coordinatore Agenzia delle Dogane Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Pastorino Luciano Boldorini
CGIL CISL UIL CISAL FIALP RDB CUB UGL UNIONQUADRI FNP CONFSAL
A TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA CONI SPA
Le OO.SS. in data odierna, nel ribadire il rigetto del Piano Industriale recentemente presentato da CONI spa per il triennio 2007/2009 nella sua formulazione e nei suoi contenuti
PRESO ATTO
Della proposta di modifica n. 1.15 al DDL n,. 1293 (DL 300/06 detto “milleproroghe”) in discussione stamane alla Camera dei Deputati che recita “……..Il termine di cui al comma precedente( che non si riesce a capire cosa riguardi) è prorogato al 31/12/2012 per il personale già alle dipendenze dell’Ente Coni alla data del 7 luglio 2002, transitato alle dipendenze della CONI Servizi spa ai sensi della legge 178/2002, attualmente distaccato in servizio presso le FSN, che successivamente al passaggio alle dipendenze delle Federazioni risultasse in esubero a seguito di ristrutturazione aziendale ovvero fosse interessato da procedure di mobilità ai sensi della legge 223/199 ,(legge sulla cassa integrazione), ferma restando per tale personale la possibilità di ripristino del rapporto di lavoro con CONI Servizi spa, sulla base di specifiche pattuizioni o norme contrattuali.”
DICHIARANO QUANTO SEGUE
a) L’emendamento, riguardante i dipendenti CONI spa attualmente in servizio ( e non distaccati) presso le FSN, rappresenta evidentemente una misura che il legislatore vuole adottare al fine di prevedere alcune tutele nei riguardi dello stesso personale nella eventualità del passaggio da CONI spa a FSN così come previsto dal Piano Industriale;
TUTELE PER ALTRO CHE SONO PALESEMENTE INSODDISFACENTI;
b) Tale emendamento peraltro non rende in ogni caso obbligatorio ilpassaggio del personale della CONI spa alle dirette dipendente delle FSN;
c) Le OO.SS. ribadiscono l’assoluta contrarietà a tale passaggio.
RIMANE FISSATO IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI GIA’ PREVISTI NEI GIORNI 20/23 E 26 FEBBRAIO.
SI RACCOMANDA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE ALL’ASSEMBLEA DEL 20 FEBBRAIO PER DARE UN SEGNALE DI UNITARIETA’ COMPATTEZZA E DETERMINAZIONE DA PARTE DI TUTTI I DIPENDENTI
Roma, 15 febbraio 2007
CGIL CISL UIL CISAL FIALP RDBCUB UGL UNIONQUADRI FNP CONFSAL
Roma, 9 maggio 2007
Presidente del Tribunale
Barcellona Pozzo di Gotto
Dott. Armando Lanza Volpe
Egregio Presidente,
ci siamo conosciuti il 5 maggio perché pur in presenza del suo diniego allo svolgimento di una assemblea sindacale indetta dalla FP CGIL provinciale, ho voluto essere presente fra i lavoratori e le lavoratrici allo scopo di rendermi conto della situazione che mi era stata più volte rappresentata.
Ebbene Presidente nonostante la cordialità del nostro incontro nel quale Lei ha riconosciuto lo stato di insoddisfazione della maggioranza del personale che opera in Tribunale, debbo rappresentarLe nella chiarezza e lealtà che debbono improntare i rapporti fra le parti, la situazione per come l’ho vista.
Consideriamo il fatto che lei abbia firmato il diniego allo svolgimento dell’assemblea non ancorato a nessun riferimento normativo, e, anzi, in virtù della presenza del dirigente amministrativo,in violazione di quanto dispone la legge 240/2006 e naturalmente delle stesse prerogative del dirigente amministrativo.
Tale violazione fa il paio col fatto che Lei ha negato l’assemblea alla FP CGIL pur avendo a disposizione locali idonei allo svolgimento della stessa.
All’interno della bacheca dell’amministrazione, al piano terra, accanto al suo ufficio, insieme al codice disciplinare è affisso un volantino anonimo intestato Tribunale Barcellona Pozzo di Gotto contro la FP CGIL. Le faccio notare che si tratta di una bacheca chiusa a chiave, tale circostanza è rilevante perché chi detiene le chiavi, presumibilmente ha anche affisso il volantino. Certo non è Lei che detiene le chiavi e non è neanche Lei il soggetto che avrebbe dovuto notare un volantino anonimo messo in un posto dove deve starci solo il codice disciplinare.
Siamo certi che ora che l’abbiamo informata si svolgerà una inchiesta per scoprire l’autore o l’autrice dell’affissione indebita.
Per i corridoi del Tribunale si vedono delle telecamere, ma non gli avvisi sulla loro presenza, si può pensare che siano spente o scollegate,ma Lei ci ha confermato che sono in funzione e che i monitor sono due, uno nella sua stanza, l’altro nella stanza della dirigente amministrativa. Ora, che con tutti i suoi impegni, lei debba anche sobbarcarsi l’onere di controllare ciò che succede nei corridoi del Tribunale, ci sembra francamente improbo, così come ci sembra del tutto fuori luogo che tale attività sia svolta dalla dirigente amministrativa. C’è poi un problema diciamo così di sistema.
Non abbiamo rintracciato, certo per imperizia, la normativa che consente l’uso di telecamere senza che l’utenza sia avvisata, ci basiamo sull’esperienza empirica, in ogni luogo dove sono poste telecamere avvisi ben visibile informano i visitatori o gli utenti, a parte naturalmente il caso disciplinato dallo statuto dei lavoratori che richiede una certa procedura a Lei certamente nota.
Infine non abbiamo rintracciato una normativa che attribuisse ad un Presidente di Tribunale o ad un dirigente amministrativo compiti di videosorveglianza a scopo,come da lei dichiarato, di sicurezza.
La situazione è originale.
Infatti in nessun ufficio giudiziario italiano si vedono cose simili, siamo certi che di questa originalità si possa fare a meno, perché non migliora l’efficienza e l’efficacia del servizio che tutti, nella distinzione dei ruoli siamo tenuti a rendere ai cittadini.
La FP CGIL le chiede di modificare questa situazione al più presto, in mancanza svolgeremo tutte le azioni necessarie.
Con i più cari saluti
Per la FP CGIL Nazionale
Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Questa notte abbiamo raggiunto l’accordo per il rinnovo del CCNL ANCI, quadriennio normativo 2008 – 2011 e biennio economico 2008 – 2009.
Il CCNL ANCI si applica, oltre all’ANCI nazionale, anche alle ANCI regionali che decidono, nell’ambito della loro autonomia, di federarsi contrattualmente ed alle società controllate del sistema.
L’obiettivo è quello di dare unicità contrattuale al sistema ANCI per governare la molteplicità di situazioni e contrastare efficacemente il rischio della parcellizzazione dell’organizzazione del lavoro dando certezza alle lavoratrici ed ai lavoratori ed al tempo stesso, rendere il sistema più trasparente e meno permeabile alle incursioni, soprattutto, della politica.
Per quanto riguarda la parte economica abbiamo chiuso l’accordo con l’aumento del tabellare del 6% che in termini economici, sul terzo livello è di 105 euro a regime.
Inoltre abbiamo portato il valore del ticket da 5,29 a 9 euro.
Gli scatti da triennali a biennali ed un aumento delle indennità fino al 25%.
Per quanto riguarda la parte normativa abbiamo tolto quasi tutte le forme di lavoro precario: Job-sharing, job-splitting, lavoro intermittente, job-call e contratti d’inserimento ed abbiamo respinto tutti i tentativi di inserire le modifiche introdotte con il decreto legge 112/08 relativi al tempo determinato.
Inoltre abbiamo dato maggiore trasparenza all’attribuzione delle indennità di responsabilità attraverso criteri oggettivi e l’individuazione del tetto massimo, abbiamo consolidato ed incrementato le capacità contrattuali in tema di formazione e riqualificazione; stabiliti tempi certi per il pagamento della 13^ e 14^ mensilità ed introdotto un sistema orario flessibile per tutte le lavoratrici ed i lavoratori.
La FP CGIL esprime soddisfazione per il raggiungimento di quest’intesa contrattuale, anche perché si colloca temporalmente in un momento di difficoltà e indeterminatezza della fase politica e sindacale causata dalla manovra economica del Governo, crediamo sia importante chiudere presto le intese contrattuali che rimangono l’unico elemento che tutela la condizione reale delle lavoratrici e dei lavoratori.
p. La Segreteria Nazionale Antonio Crispi – p. Il comparto AA.LL. Ugo Gallo
Roma, 2 Luglio 2008