Piattaforma unitaria CCNI e Comunicato

CGIL FP     CISL FP     UIL PA

C O M U N I C A T O

SECONDO CONTRATTO INTEGRATIVO

In occasione della seconda riunione di contrattazione integrativa in sede tecnica svoltasi a PERSOCIV il 18 giugno u.s. si è realmente avviato il confronto di merito sul Nuovo Ordinamento Professionale.
In apertura di riunione abbiamo presentato alla controparte una nostra prima bozza di “linee di piattaforma contrattuale” che contestualmente provvediamo a rendere disponibile sui nostri siti INTERNET.
Nel corso dell’incontro si è affrontato il primo punto all’ordine del giorno, in tema di Ordinamento Professionale, relativo alla individuazione dei “Settori di attività” all’interno dei quali ricomprendere, nel rispetto di quanto previsto dal CCNL – Comparto Ministeri 2006-2009, tutti i profili professionali che si riterranno indispensabili all’assolvimento delle molteplici attività in atto nella Difesa.
E’ stata questa la prima occasione per porre a confronto le posizioni iniziali dell’Amministrazione con quelle del Sindacato Confederale.
Mentre l’Amministrazione proponeva tre soli “Settori di attività”, CGILCISLUIL ritenevano indispensabili cinque settori come indicato nella nostra proposta di N.O.P..
Al termine di un ampio dibattito l’Amministrazione ha convenuto sulla nostra proposta di individuazione di un settore specifico per la “Sanità”, mentre ha espresso una serie di perplessità per quanto riguarda il settore “Igiene ambientale e sicurezza antinfortunistica”, perplessità che hanno reso indispensabile un ulteriore momento di riflessione e di approfondimento.
Rendiamo noto che, proseguendo secondo il metodo di lavoro già definito, in occasione della prossima riunione del 25 giugno, cominceremo ad affrontare l’individuazione dei profili professionali del Settore Amministrativo.
Roma, 19 Giugno 2008

       CGIL FP       CISL FP        UIL PA
        MANCA      CAFFARATA    COLOMBI

 
 

Risultati Referendum – Comunicato

 

 
NO
Gli esiti del referendum all’Inps dimostrano che i lavoratori vogliono dire la loro
Nonostante tutti i tentativi di boicottaggio da parte dell’Amministrazione, e non solo, i lavoratori non si sono fatti ingannare e hanno espresso il loro parere su questo contratto.

 
 

 

Commissione Difesa del Senato

Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
MINISTERO DELLA DIFESA

Vi invio per vostra opportuna conoscenza il resoconto della seduta pomeridiana della Commissione Difesa del Senato del 18.3.2009, relativa alla presentazione della Difesa Servizi Spa.
Il seguito dell’esame nella 4° Commissione Permanente (difesa) del Senato avrà luogo il 25 marzo il relatore sarà il Sen. Amato .

Roma, 23 marzo 2009

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 
 

Comunicato

 
 
Ieri è stato sottoscritto da CGIL, CISL e CISAL un verbale di intesa sulla riorganizzazione delle aree Metropolitane.

E’ un accordo sulle linee generali cui dovrà attenersi la vera contrattazione per la riorganizzazione delle aree metropolitane, ovvero, la trattativa territoriale.
Con questo accordo si frenano i tentativi di organizzare le aree metropolitane senza il confronto con le OO.SS. territoriali e si riafferma la centralità del confronto sindacale in una fase in cui lo stesso viene seriamente minato dalla Legge 15.

Il verbale prevede:

* L’acquisizione del parere dei Comitati Regionali e Provinciali

E’ passato il concetto che la riorganizzazione INPS non può prescindere da un confronto con le associazioni di categoria che rappresentano i cittadini e le aziende a cui forniamo servizi.

* Specifici percorsi formativi

Riqualificazione del personale a livello centrale e territoriale, al fine dell’attuazione del nuovo modello, da svolgersi entro il 2010

* Mobilità del personale

Eventuali procedimenti di mobilità territoriale dovranno essere normati a livello centrale in un’apposita sessione negoziale.
Anche qui, si ribadisce la centralità del confronto tra le parti, per eventuali processi di mobilità, li dove la L. 15, sempre sulla mobilità, prevede percorsi non contrattabili.

* Nuove figure professionali

Così come previsto anche nel verbale d’intesa del 23 luglio, sull’evoluzione del modello organizzativo delle strutture di produzione, è possibile individuare nuove figure professionali, coerenti al nuovo modello organizzativo, oltre quelle già definite.
In pratica, per quanto ci riguarda, questo fa sì che la riorganizzazione sia individuabile come un processo dinamico in grado di mutare e adeguarsi alle esigenze di cambiamento che dovrebbero emergere a seguito dell’applicazione del modello previsto dalla delibera 140.

* Ruolo intermedio

Nelle agenzie urbane ed extraurbane che operano con elevati bacini di utenza è prevista la figura di un “ottimizzatore” che svolga un ruolo intermedio tra la direzione e gli operatori.

La trattativa ora passa ai tavoli territoriali e dovrà chiudersi entro il 30 novembre.
Il percorso terminerà con un confronto a livello nazionale per la validazione finale delle proposte pervenute dalle quattro aree metropolitane.

Roma, 10 novembre ’09
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

________________________________
PER SAPERNE DI PIU’

L’Amministrazione deve contrattare con le OO.SS il modello organizzativo?

No.
l’Amministrazione è tenuta al confronto sindacale solo per le ricadute sull’organizzazione del lavoro dei modelli organizzativi.
All’inps si contratta perché è uno dei principi stabiliti nel verbale di concertazione del Dicembre 2008.

L’Organizzazione del lavoro è oggetto di contrattazione?

La L. 165 determina che la contrattazione si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro.
La legge Brunetta di riforma del pubblico impiego (L.15) esclude dalla contrattazione le materie attinenti l’organizzazione del lavoro.
E’ quindi fondamentale provvedere a contrattare oggi quello che, non sarà possibile contrattare domani, impegnando l’Amministrazione al confronto costante, rispetto la riorganizzazione, che molto probabilmente sarà il fulcro di ogni discussione per i prossimi anni.

 
 

 

Comunicato

MATRIOSKA

“Non è vero che non ci sono lavori. Bisogna uscire da questo luogo comune. Ci sono artigiani e commercianti che cercano manodopera. Forse non ci sono più lavori a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. Ma i nostri giovani possono rimboccarsi le maniche.”

Questa è una dichiarazione del Presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua.

La disoccupazione giovanile è aumentata del 28%, e la soluzione è lì a portata di tutti: rimboccarsi le maniche.

Giusto! Perché fare studiare i nostri figli?
Forse è ancora possibile, ma sempre più difficile, che il figlio dell’operaio diventi avvocato ma tanto poi l’avvocato non lo farà e quindi perché insistere?
Ci sono tanti posti, seppur in nero, tra artigiani e commercianti che ancora sopravvivono alla crisi ,e poi male che và c’è sempre Rosarno e la raccolta delle arance.

Dal Presidente dell’INPS ci aspettavamo un’analisi più approfondita del fenomeno e non una dichiarazione a dir poco qualunquista.

Altra chicca della dichiarazione del Presidente è, che forse nella pubblica amministrazione non ci sono più lavori a tempo indeterminato.

Ma come? Non stavamo, come INPS, chiedendo al Governo una deroga al blocco delle assunzioni vista la cronica carenza di personale?

Questo vuol dire che ormai nella pubblica amministrazione, e nello specifico all’INPS l’unica forma di lavoro sarà quello in affitto ovvero in somministrazione?

E’ di questi giorni il rinnovo del contratto con la Tempor (le gare le vince sempre lei. Fortuna?) che a sua volta “affitterà” un migliaio di lavoratrici e lavoratori per tutto il 2010, tra l’altro con criteri di selezione a dir poco discriminanti visto che non rinnoverà il contratto a chi durante i precedenti mesi all’INPS ha avuto la sfortuna di ammalarsi.

Ancora un pezzo di Pubblica Amministrazione in mano al privato.

Un INPS che assomiglia sempre più a una Matrioska, dove una facciata pubblica nasconde un interno fatto sempre più da privati.
Da KPMG alle innumerevoli ditte che operano nell’informatica passando per avvocati e medici esterni.
Un giro di appalti, denaro e clientela troppo ghiotto per tornare indietro e far si che il pubblico torni veramente pubblico con una seria politica di assunzioni.

La FP CGIL chiede che il Presidente prenda una posizione chiara circa il problema della carenza del personale all’INPS e si impegni presso il Governo per una deroga al blocco delle assunzioni.

Roma, 6 aprile 2010
 
 
p . il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 

 

Comunicato unitario

PER OGGI NIENTE ACCORDO,
IL CONFRONTO PROSEGUE.

Al termine di una giornata segnata da momenti di alta tensione e vivace confronto dialettico, ci sembra di poter affermare che la discussione abbia imboccato un percorso costruttivo per la stesura di un accordo di programma che tenga conto delle due esigenze da noi rappresentate alla controparte, contenute nell’impegno programmatico firmato il 21 ottobre:
riconoscere la crescita professionale dei lavoratori dell’ente, con un avanzamento di livello economico o di progressione tra le aree per quanti non lo hanno ottenuto all’interno delle selezioni del 2008;
stabilizzare una quota di salario accessorio.

Abbiamo messo a confronto la nostra proposta di accordo di programma triennale con quella dell’amministrazione e siamo entrati finalmente nel vivo dei problemi. Siamo consapevoli che si tratti di un accordo difficile, nel quale tener conto dell’evoluzione del quadro normativo che ha indicato criteri selettivi peraltro già utilizzati dall’INPS. E’ proprio per evitare passaggi generalizzati che abbiamo ipotizzato un percorso triennale, tra il 2010 e 2012, avanzando una proposta forte ma allo stesso tempo ragionevole.
Non si può pensare di riorganizzare un ente senza il coinvolgimento dei lavoratori e non si può pensare di far fronte al mancato turn over senza un loro maggior impegno. A questi lavoratori va riconosciuta un’idonea contropartita che non può essere limitata alle sole posizioni organizzative, destinate ad una minima parte di personale.

La nostra fermezza al tavolo della trattativa ha impedito che si vanificasse un percorso costruito insieme ai lavoratori dell’ente, in modo responsabile e maturo. Dobbiamo continuare a lavorare per favorire una soluzione che permetta i passaggi da un’area all’altra per il personale delle aree A e B, impegnando da subito l’Amministrazione a chiedere le autorizzazioni, e i passaggi economici all’interno delle aree. Il confronto è stato aggiornato ai prossimi giorni, probabilmente al 3 novembre.

Roma, 29 ottobre 2010

F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
O. CIARROCCHI A. PETRICCA A. GIAMBELLI L. ROMAGNOLI

 
 
 

Circolare Birritteri e nota di risposta

Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione
Giudiziaria
Presidente Luigi Birritteri

 
 

Egregio Presidente,

siamo venuti a conoscenza dello sforzo da lei compiuto con la circolare nella quale ha dispiegato la sua abilità interpretativa relativamente al Contratto Integrativo da voi sottoscritto lo scorso luglio.

Abbiamo apprezzato l’uso del linguaggio da lei utilizzato infarcito di verbi come ‘parere’, ‘sembrare’, ‘propendere’; crediamo infatti corretto da parte sua utilizzare una certa cautela nell’interpretazione, che peraltro ci risulta non condivisa nemmeno dagli altri firmatari, dal momento che ciò può provocare conseguenze gravissime sul funzionamento degli uffici.
Tuttavia non possiamo non rilevare vistose contraddizioni e paradossi nelle sue affermazioni che cozzano con il principio della gerarchia delle fonti, nell’affermare apertamente alcuni principi del Contratto Integrativo in palese contrasto con quanto affermato dal Contratto nazionale.

Affermare che l’assistente giudiziario non sia una figura di nuova istituzione, quando permane la vecchia figura dell’operatore è infatti piuttosto arduo, almeno quanto affermare, anche se con raffinati equilibrismi linguistici, la sussistenza del principio di interfungilità tra due aree diverse.

Conosciamo la reticenza della parte politica che lei rappresenta ad essere incline a deroghe al CCNL, e certo non ne siamo stupiti tuttavia, ad oggi, è l’unica norma vigente e pertanto la richiamiamo al rispetto dello stesso.

Nel chiederle un incontro urgente durante il quale approfondire la questione e per il quale mettiamo a disposizione la nostra competenza in materia, le annunciamo che la pazienza dei lavoratori giudiziari è finita e che non è più possibile l’abnegazione registrata sino ad oggi per ‘mandare avanti la carretta’; saremo al fianco del personale per una corretta applicazione del CCNL.

Attendiamo una immediata convocazione per evitare ulteriori problemi alla funzionalità degli uffici.

Roma, 2 dicembre 2010
                                                                                           Per Funzioni Centrali FPCGIL
                                                                                                    Nicoletta Grieco


 

 
 

Comunicato

 

 
COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

Il Coordinamento Nazionale Inpdap della CGIL ringrazia tutti i lavoratori iscritti e non che hanno aderito allo sciopero del 6 maggio garantendone una piena riuscita.
E’ stata una grande prova di democrazia, di partecipazione e di senso di responsabilità e, la forte adesione finalmente anche dei lavoratori dell’Inpdap, dimostra una piena condivisione delle ragioni che ci hanno fatto scendere in piazza.

GRAZIE A TUTTI!!!!

Roma 9/5/2011

Il coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini

 
 
 

Inpdap: Stato di agitazione: a rischio le pensioni degli insegnanti. Comunicato Stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Da settembre, tutte le pensioni degli insegnanti passeranno nel SIN (Sistema Informatico in Rete), ma il nuovo sistema, costato oltre 340 milioni di Euro, non è ancora in grado di garantire la buona riuscita delle pratiche.

La Fp-Cgil informa tutti i cittadini, le istituzioni, le forze politiche e il Governo che le lavoratrici e i lavoratori dell’Inpdap sono in stato d’agitazione.

Si tratta di un’azione di responsabilità che, chi lavora da anni in questo Istituto, trova indispensabile rispetto alle condizioni in cui verte l’Inpdap.

I lavoratori sono seriamente preoccupati che le difficoltà riscontrate sul lavoro, le mancate risorse relative al CCIE-2010, il rischio della cancellazione dei concorsi giuridici già banditi e di quelli economici banditi per il 2010, lo scarso ricambio di personale, le incapacità e le ingenuità gestionali dei manager e degli Organi, si rifletteranno inevitabilmente sull’utenza.

La tecnostruttura dell’Istituto, al contrario, sembra non preoccuparsi di quanto stia accadendo e questo lo si può evincere dal piano della Performance che, in linea con la riforma brunetta, evidenzia come i numeri e le quantità di pratiche da realizzarsi non fondano su un’attenta analisi delle realtà di lavoro delle sedi; delle specificità territoriali della domanda dell’utenza; delle criticità organizzative e della carenza di personale, determina dalla mancanza di turnover.

A tutto questo si aggiunge la chiara mancanza di una volontà legislativa tesa a favorire lo sviluppo della previdenza pubblica, improntata ad un welfare inclusivo e garantito.

Lo stato di agitazione ha, quindi, ragioni profonde che oltre alla rivendicazione delle risorse del CCIE-2010, molto importante per chi guadagna 1.200 Euro al mese, riguarda lo smantellamento dei servizi previdenziali pubblici che di questo passo ci sembra inevitabile.

Roma, 31 maggio 2011 

 

 

Assemblee interregionali – comunicato unitario

 
 

Indiscrezioni attendibili di fonte sindacale ci hanno avvertito che il ministero dell’economia ha pronta una nota nella quale si negano i passaggi economici interni alle aree, previsti con decorrenza 1° gennaio 2010. La scusa sarebbe la tardiva certificazione del contratto integrativo da parte del collegio dei sindaci dell’INPS, avvenuta all’inizio del 2011, anno dal quale parte il blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici fino a tutto il 2013. E’ palese il tentativo di far naufragare l’accordo triennale di programma e, più in generale, di bloccare le retribuzioni dei lavoratori pubblici già dal 2010…

scarica il comunicato di seguito

 
 

Comunicato unitario Podda, Tarelli e Bosco sul riconoscimento dell'indennità di amministrazione in quota A

CGIL FP  CISL FPS  UIL PA
 
MEMORIA PER IL GIUDICE DI MILANO D.SSA PAOLA TANARA

PROCEDIMENTO INERENTE IL RICONOSCIMENTO DELL’INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE IN QUOTA A

Con riferimento al procedimento n. r. g. 10064/2005, Giudice d.ssa Paola TANARA , ai sensi e per gli effetti di quanto previsto all’art. 64 comma 5 del decreto legislativo 165/2001 che prevede che le OO.SS. possono, anche se non intervenute, presentare memorie nel giudizio di merito, si comunica quanto segue.
In mancanza dell’accordo interpretativo richiesto, le scriventi OO.SS. firmatarie del contratto, nel premettere che la difesa dei ricorrenti ha ben precisato i termini della questione facendo presente i punti di diritto a sostegno della tesi che la cd. “Indennità di agenzia” debba essere considerata, alla luce di quanto previsto dal CCNL relativo al comparto Agenzie Fiscali per il quadriennio normativo 2002-2005 e biennio economico 2002-2003, come elemento di formazione della “Retribuzione Individuale Mensile” – ribadiscono che l’indennità di amministrazione è da computare, secondo quanto previsto dall’art. 13 del D. Lgs n. 503/1992 e dall’art. 2 della legge n. 335/1995, nella cd. quota A del trattamento pensionistico.
Infatti l’art. 78 del CCNL Agenzie Fiscali definisce le voci che compongono la Retribuzione individuale mensile includendo la retribuzione base mensile, la retribuzione individuale di anzianità, l’indennità di posizione organizzativa e professionale, e gli altri eventuali assegni personali a “carattere fisso e continuativo comunque denominati in godimento”.
Sulla base delle disposizioni contrattuali, che costituiscono fonte normativa primaria in materia di trattamento economico, la Corte dei Conti, sez. Sicilia, con sentenza 1620/2004 ha accolto il ricorso di un ex dipendente dell’agenzia delle entrate, riconoscendo il diritto all’inclusione dell’indennità di amministrazione nella quota A della pensione, con le seguenti argomentazioni:
“Dalla lettura delle norme di settore emerge, quindi, che l’indennità di amministrazione, è emolumento avente carattere di generalità e continuità, e, in quanto tale, rientrante nella base pensionabile nel calcolo della quota A) di cui all’art. 13 D.lgs. n. 503/1992.
Tale norma, infatti, disciplina il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di calcolo della pensione per i dipendenti statali, stabilendo, per una quota della base pensionabile, il riferimento all’importo relativo all’anzianità contributiva acquisita anteriormente alla data dell’1.1.1993.
Per tale periodo, la pensione deve essere determinata sulla base dell’art. 43 del D.P.R. 1092/73, integrato dalla successiva evoluzione normativa che ha introdotto la contrattazione collettiva quale fonte primaria di regolamentazione del rapporto di pubblico impiego; al riguardo, non può negarsi che i contratti collettivi nazionali di lavoro portano alla valutazione della base pensionabile comprensiva della indennità di amministrazione la quale, per le sue caratteristiche, costituisce un elemento fisso e continuativo della retribuzione percepita.”
In tal senso la questione è già stata risolta in seno a contratti del settore pubblico ove – in funzione delle problematiche interpretative sollevate – è stato definito con più precisione il concetto di retribuzione comprendendovi in maniera netta anche la predetta indennità. Si può fare riferimento al CCNL Dirigenti Area VI normativo 2002 – 2005, al CCNL per il personale delle Regioni e delle autonomie Locali II biennio economico 2004 -2005.
Basti ricordare come nelle more della definizione contrattuale degli istituti normativi e della retribuzione del personale dirigente fu emanata la legge 2.10.1999, n. 334 che, all’art. 1, riconobbe, nei confronti dei dirigenti generali, a titolo di anticipazione sul futuro assetto retributivo da definire in sede contrattuale, un’indennità di posizione, correlata alle funzioni dirigenziali attribuite, e pensionabile ai sensi dell’art. 13, comma 1 lett. a) del D.lgs. 503/92. Alla luce di tutte le considerazioni suddette a nostro giudizio l’indennità di agenzia deve essere annoverata tra le voci della retribuzione aventi carattere fisso, continuativo e come tali entrare nel calcolo della base pensionabile in quota A.
Roma, 09.03.2007

CGIL FP         CISL FPS         UIL PA
Carlo PODDA   Rino TARELLI    Salvatore BOSCO

Lettera unitaria al Presidente dell'Inps

Roma 8 giugno 2007

Al Presidente dell’Inps
Avv. G. SASSI

Al Direttore Generale dell’inps
Dott. V. CRECCO

p.c. Al Presidente del CIV
Dott. F.LOTITO

p.c. Ai Consiglieri di Amministrazione

Per la prima volta, a nostra memoria, un CCNI è stato sottoscritto nell’anno successivo a quello di competenza.
Ci riferiamo al CCNI 2006 sottoscritto nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2007 (esattamente tre mesi fa).
Successivamente alla firma non abbiamo più avuto, se non in modo informale e sporadico, notizie circa l’iter di approvazione da parte degli Organi di vigilanza.
Ci risulta che la prossima settimana, intorno alla metà di giugno, scadranno i trenta giorni previsti per l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti.
Anche volendo scartare l’ipotesi di osservazioni dell’ultima ora da parte dei Ministeri stessi, ravvisiamo l’eventualità, per la prima volta, di vederci erogare un acconto incentivante per il mese di luglio 2007 pari agli importi previsti per il 2004, senza aver nemmeno percepito il saldo dell’anno precedente.
Riteniamo tutto ciò intollerabile, soprattutto a fronte del fatto che i 33.000 dipendenti dell’Inps hanno non solo assicurato la produzione per il 2006, ormai passata, ma hanno continuato ad erogare servizi e prestazioni per i mesi dell’anno in corso.
Nel periodo intercorrente tra la firma del CCNI ed oggi gli unici contatti avuti con l’Amministrazione sono stati inerenti a:
* nuovi adempimenti relativi all’invalidità civile, per i quali l’Amministrazione non è stata e non è tuttora in grado di assicurare alcuna copertura economica aggiuntiva, così come previsto dall’art. 4 c.10 del CCNL biennio economico 2000/2001;
* attivazione di lavoro interinale finalizzato alle criticità di Ente (si badi bene non collegata ad esempio alle questioni succitate dell’invalidità civile), contraddicendo apertamente il punto 4 dell’INTESA (Memorandum) sottoscritta da Governo e OO.SS. ed in totale, aperto contrasto con tutte le sigle sindacali presenti all’Inps.
A fronte di ciò abbiamo infine constatato, per quanto a nostra conoscenza, la totale inerzia dei vertici dell’Amministrazione nel sollecitare ed ottenere l’attuazione dei dispositivi previsti dalla Finanziaria 2007, finalizzati alla stabilizzazione di tutti i precari Inps.
Questo totale disinteresse nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps, oggettivamente coerente con la campagna denigratoria ancora oggi in atto contro i pubblici dipendenti, non ci potrà esimere a breve dall’assumere tutte le adeguate misure di contrasto e lotta contro una “sordità” che persiste ormai da anni, oltre alla sensibilizzazione di tutte le sedi opportune, a partire dalle nostre Categorie, per ottenere un cambiamento sostanziale nelle relazioni negoziali e per indurre la nostra controparte ad elaborare e manifestare una strategia aziendale oggi totalmente assente.
Non abbiamo infatti evidenziato problemi annosi ed inevasi cui vale solo la pena di far cenno: quali le incongruenze contrattuali derivate da una mobilità interente gestita in modo unilaterale, quali la crescita di un contenzioso che scaturisce dalla sottovalutazione di fenomeni derivanti dal tema precedente (mansioni superiori), quali un evidentissimo scollamento nei rapporti tra centro e periferia che inizia ad evidenziare una pesante difficoltà nell’erogazione dei servizi di cui solo i lavoratori, tutti, si stanno facendo carico.
Non vogliamo infine sorvolare sulla “scarsa solerzia” con cui l’Amministrazione sta procedendo (?) sui CCNI di dirigenti, medici e professionisti.
Tanto basta o dobbiamo evidenziare altro?
I problemi accennati sono fantasie oniriche dei Sindacati o l’Amministrazione vuole negare l’evidenza di questioni che durano da anni?
Se non stiamo sognando ci restano solo due alternative:
o avere risposte certe e concrete a breve, a partire prioritariamente dall’approvazione ed esigibilità del CCNI 2006, entro il corrente mese per consentire il pagamento dei compensi previsti, o a breve iniziare una dura campagna di contrasto, con una prima forma di lotta entro la fine di giugno.

F.P. CGIL INPS
CISL FP INPS
UIL PA INPS
FIALP-CISAL INPS
f.to Daniele NOLA
f.to Giorgio ALLEGRINI
f.to Adriano PETRICCA
f.to Michele DI LULLO

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