Roma 23 ottobre 2007
On. Sottosegretario di Stato
Marco VERZASCHI
Ministero Difesa
Gabinetto del Ministro
Palazzo “Baracchini”
Via XX Settembre, 8
00187 ROMA
On.le Sottosegretario,
Il ministro della Difesa con decreto datato 11 settembre 2007, ha costituito il Comitato Area Industrie Difesa, con lo scopo di “promuovere le attività connesse all’attuazione delle linee d’azione individuate dal Gruppo di Lavoro nominato con decreto del Ministro in data 30 marzo 2007”.
Risulta a questa organizzazione sindacale che il Comitato abbia già effettuato una serie di visite presso alcuni stabilimenti industriali e che altre siano state programmate.
Atteso che, nelle ultime riunioni Lei aveva personalmente assicurato che
le organizzazioni sindacali avrebbero potuto essere costantemente informate circa le attività dell’Amministrazione rispetto alla proposta di efficientamento degli arsenali e stabilimenti a carattere tecnico industriale della Difesa, Le chiediamo, nel rispetto degli impegni assunti, di riconvocare un tavolo di confronto per un primo, pur parziale chiarimento sull’attività del CAID.
Si coglie l’occasione per sollecitare un primo incontro con il nuovo Direttore Generale dell’Agenzia Industria Difesa dott. Gorelli, al quale è stato conferito l’incarico nella seduta n. 67 del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2007, tanto più che il CAID si avvale della Sua consulenza.
Ringraziando, si porgono distinti saluti
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Scorrimento delle graduatorie finali relative ai percorsi formativi, conclusisi in data 31.12.2007, il passaggio all’interno delle aree funzionali di cui agli accordi del 23.5.2005 e 14.11.2006.
FP CGIL – CISL FP – UILPA – CISAL FIAP – RdB CUB
CGIL CISL UIL E CISAL alla luce della documentazione e degli atti forniti dall’Amministrazione CRI in data 27 maggio ed in data odierna, ritengono inaccettabile la formulazione di elenchi distinti scaturiti dalle domande relative al bando per la stabilizzazione del personale a tempo determinato della CRI del 30/11/07 e le conseguenti lettere di assunzione già inoltrate ad alcuni lavoratori.
Queste OO.SS. ribadiscono che tutti i precari della CRI, sono inseriti in un unico elenco così come previsto nel bando di stabilizzazione.
Nel ribadire inoltre, che il precariato presente in CRI è utilizzato stabilmente da anni nelle attività della stessa, ritengono quindi che non si possa tollerare l’interpretazione sostenuta dall’Amministrazione , secondo la quale tante lavoratrici e tanti lavoratori precari non svolgano compiti istituzionali, anche in considerazione di quanto previsto dallo Statuto dell’Ente.
Le scriventi OO.SS. chiedono quindi l’immediata rettifica dell’elenco e ritengono improcrastinabile l’incontro previsto dal comma 367 della legge finanziaria 2008.
Per questi motivi dichiarano lo stato di agitazione di tutto il personale della CRI, riservandosi di individuare ulteriori forme di lotta.
Roma li 28/05/08
FP CGIL – CISL FP – UILPA – CISAL FIAP – RdB CUB
‘Giustizia efficiente e tagli indiscriminati’
Apprendiamo dalla stampa che il Ministro Alfano e il Ministro Brunetta hanno sottoscritto un protocollo per la digitalizzazione dell’intero sistema giustizia.
Bene, finalmente un progetto ambizioso, realizzato in una Amministrazione in cui mancano le persone per far funzionare gli uffici giudiziari e i mezzi per l’ordinaria amministrazione. Al momento comunque l’ unica cosa certa del protocollo per la digitalizzazione del sistema giustizia è la mancanza di soldi per realizzarlo.
Ciò ci induce a pensare, come fino ad oggi ci hanno purtroppo abituato, che al posto delle riforme serie si preferiscono le dichiarazioni stampa e i proclami e che dietro a tutto questo bel progetto ci sia il vuoto e l’impossibilità di realizzarlo.
Roma, 27 novembre 2008
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
CGIL FP CISL FP UIL PA
Roma, 19 dicembre 2008
A ON. AVV. IGNAZIO LA RUSSA
Ministro della Difesa
e, p.c., ON. GIUSEPPE COSSIGA
ON. GUIDO CROSETTO
Sottosegretari di Stato
On.le Ministro,
le scriventi OO.SS., preso atto che fra le varie delibere approvate dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 18 dicembre u.s. figurano importanti disegni di legge di specifico interesse del dicastero Difesa, quali la costituzione della “Difesa Servizi S.p.A.”e la proroga di alcune missioni internazionali, rappresentano l’esigenza di uno specifico confronto per valutare opportunamente le ricadute che tali iniziative governative potrebbero comportare nei confronti del personale civile della Difesa.
In attesa di cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
CGIL FP CISL FP UIL PA
MANCA CAFFARATA COLOMBI
Da qualche giorno i colleghi degli Urp sono costretti a ritmi e condizioni di lavoro allucinanti, le Aree della gestione pensioni sono sommerse di adempimenti, le Sedi sono presidiate dalla forza pubblica.
Tutto questo perché la finanziaria per il 2008 sancisce l’obbligo dell’autocertificazione annuale (dal 1/1/2008) a carico del pensionato che voglia fruire delle detrazioni per carichi di famiglia.
L’automatica decadenza dal beneficio delle detrazioni per omessa dichiarazione (per circa 120.000 pensionati) e la mancata presentazione delle dichiarazioni entro il 28/11/2008 (che ha riguardato 115.000 pensionati), hanno portato un’ingente mole di conguagli da effettuarsi sulla rata di febbraio.
Nel conguaglio sono stati coinvolti anche i pensionati che hanno effettuato la dichiarazione nei termini presso i CAF per un problema di trasmissione dei flussi informatici tra i CAF e l’Istituto.
L’Amministrazione ha smaccatamente sottovalutato le ripercussioni delle nuove disposizioni normative sull’utenza e sull’organizzazione del lavoro.
Brunetta si dovrebbe preoccupare davvero dei problemi delle amministrazioni di cui si definisce ” datore di lavoro” e anziché parlare di dipendenti fannulloni si dovrebbe occupare dei dirigenti inetti. Dovrebbe, inoltre, evitare che si emanino leggi che penalizzino sia i cittadini che il servizio pubblico.
E invece, paradossalmente, il disservizio sarà ancora una volta demagogicamente imputato ai fannulloni di turno!
Roma, 18 febbraio 2009
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Inpdap
Marinella Perrini
Ancora un grave gesto dell’amministrazione della Croce Rossa.
Dieci precari del 118 di Perugia sono stati licenziati dalla Dirigente del Comitati Regionale.
Lo stesso Comitato sembra abbia attivato una cooperativa che, per garantire i servizi, abbia riassunto metà dei lavoratori licenziati guarda caso appartenenti ad un unico sindacato autonomo.
Questo grave fatto di discriminazione tra lavoratori non può passare inosservato.
Ci stiamo attivando per conoscere le ragioni sia dei licenziamenti che delle “nuove e pilotate” assunzioni.
È previsto per oggi un incontro con l’Assessore della Regione Umbria cui chiederemo conto del comportamento della Croce Rossa rispetto alla convenzione in atto.
Già da adesso però siamo in grado di annunciare un intervento deciso di tutta l’organizzazione sindacale per la difesa dei posti di lavoro e per il rispetto delle regole democratiche.
Chiediamo altresì un intervento del Direttore Generale per chiarirci la sua posizione rispetto a queste ed altre vessazioni che si attuano da un po’ di tempo nei confronti del personale precario.
Qualora i documenti che stiamo raccogliendo ci confermeranno sia l’illegalità delle scelte del comitato regionale umbro che la discriminazione dei lavoratori inscritti alla CGIL la nostra sarà una reazione dura e mirata nei confronti dei responsabili che saranno chiamati a risponderne a qualunque livello.
Roma lì 17/03/09
Il Coordinatore Nazionale CGIL CRI FP
(Pietro Cocco)
“…Ai posteri l’ardua sentenza”!
A ripercorrere le tappe più significative delle vicende del Patrimonio immobiliare Inpdap, ci si accorge immediatamente che non si è trattato di un affare né per l’Istituto, né per i contribuenti iscritti alle casse proprietarie, né per i lavoratori:
– Dopo la nascita dell’Inpdap, tutto il patrimonio degli enti sciolti (acquistato A PREZZO DI MERCATO con i versamenti previdenziali dei dipendenti pubblici a garanzia delle pensioni future) viene affidato ad alcune società esterne “di gestione” che ricevono l’incarico di fare manutenzione e riscuotere gli affitti delle case. La gestione fallimentare è subito evidente e il costo sostenuto per il patrimonio invece di diminuire aumenta tanto che l’Istituto ritiene più economico tornare alla gestione diretta.
A TUTT’OGGI E’ IN CORSO UN CONTENZIOSO MILIONARIO CON ALCUNE DI QUESTE SOCIETA’.
– Nel frattempo l’operazione di cartolarizzazione fa in modo che a una società appositamente costituita ( la SCIP) siano ceduti tutti gli immobili, ed i crediti da essi derivanti, in cambio di un prezzo di cessione pagato tramite l’emissione di titoli, rimborsati con i ricavi ottenuti sempre dalla gestione dell’attività di dismissione.
VALE A DIRE CHE I TITOLI CHE LA SCIP HA EMESSO SONO RISCATTATI SEMPRE DALL’INPDAP.
– A questo punto, però, anziché essersi risolto, il problema del patrimonio si aggrava, dovendo l’Inpdap farsi carico non solo della gestione diretta, ma anche di tutta l’operazione di dismissione che grava esclusivamente sui lavoratori e sull’organizzazione dell’Ente.
– I lavoratori dell’Istituto vivono anni difficili, con ritmi di lavoro pesantissimi, solo parzialmente remunerati dai premi di produttività, mentre, dal canto suo, la SCIP rimane un fondo privo di organizzazione fisica ma (….per fortuna!) in grado di conferire incarichi di consulenza.
– Come se non bastasse SCIP 1 arriva anche SCIP 2 e con l’ultimo decreto “mille proroghe” il Governo stabilisce la restituzione di tutto l’invenduto agli Istituti previdenziali, ovviamente dietro restituzione del valore dei titoli emessi che non è stato possibile finanziare con la dismissione.
L’INPDAP RIACQUISTA I SUOI IMMOBILI E AD UN PREZZO DECISAMENTE PIU’ ELEVATO DI QUELLO DEL CONFERIMENTO.
Comprare immobili non è stato un investimento vantaggioso!
Perché, allora, se ne continua a parlare come di un’ attività strategica da riprendere e sviluppare?
Non sarà che in questo momento di magra del mercato immobiliare i soldi dell’INPDAP possono servire a risollevare il morale ….e la tasca dei furbetti del quartierino di turno?
Roma 18/3/2009
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini
IPOTESI DI ACCORDO SULLE PROGRESSIONI CONOMICHE
AI LAVORATORI AGENZIA INDUSTRIA DIFESA
Si allega il comunicato relativo all’ipotesi di accordo siglato in data 28.4.2010, precisando che per i lavoratori dell’Agenzia Industria Difesa tale accordo verrà recepito in apposita trattativa.
Dall’importo del FUA 2009 DIFESA di circa 16 milioni di Euro si è concordato di stralciare così come per tutte le trattative del FUA, la somma percentuale per l’Agenzia Industria Difesa che dovrebbe ammontare a circa 600.000 Euro.
Sarà cura di questo coordinamento informare i lavoratori non appena verrà siglato l’Accordo.
Roma, 30 aprile 2010
F.P. C.G.I.L.DIFESA
NOEMI MANCA
Siglato accordo per le progressioni economiche
Come preannunciato nei precedenti comunicati, ieri 28.04. si è concluso positivamente il confronto con l’ Amministrazione con la firma unitaria dell’ accordo inerente i passaggi di fascia economica con decorrenza 01.01.2009.
Tale accordo comprensivo anche del (Nuovo Sistema di classificazione del personale) sarà immediatamente inviato alla verifica contabile e amministrativa della Funzione Pubblica; salvo eventuali integrazioni per quei profili che necessitano una rivisitazione per le peculiarità delle attività del Ministero della Difesa (art. 1 dell’Accordo).
La snellezza e la trasparenza della procedura di formazione delle graduatorie così come concordato permetterà ad un consistente numero di colleghi (circa 10726 dipendenti per la prima tornata da effettuarsi con i Fondi FUA 2009) di vedersi riconosciuto un passaggio di fascia economica, atto particolarmente dovuto a coloro che in tutti questi anni non hanno mai potuto usufruirne.
Va evidenziato, come tale accordo è sostanzialmente diverso dai precedenti, in quanto è un miglioramento economico, e non giuridico, che giustifica la costruzione di criteri che pur rispettando il CCNL 06/09 sono improntati alla massima concretezza e semplicità.
Nonostante nella prima bozza presentata dall’ Amministrazione fosse presente, la FPCGIL DIFESA ha operato con fermezza e in modo pregiudiziale affinchè dall’accordo fosse stralciato ogni riferimento al D.lgs 150 (fasce di merito e valutazione individuale ); viste l’ esperienze di altri Ministeri tale risultato non era affatto scontato.
Dobbiamo dare atto anche all’ Amministrazione e alle altre sigle firmatarie di aver riconosciuto la coerenza e la fondatezza delle nostre tesi, sperando che tale impostazione possa essere mantenuta unitariamente anche in sede di rinnovo del CCNL Ministeri.
Nonostante i tagli previsti nel salario accessorio ( FUS ) prodotti dalla legge 133/2009, non del tutto recuperati, l’intesa permetterà di utilizzare circa 16 milioni di Euro per gli sviluppi economici consentendo ad un congruo numero di lavoratori con decorrenza 01.01.2009, di recuperare un minimo di potere di acquisto del salario.
Con susseguenti accordi ed utilizzando i fondi FUA 2010 provvederemo con gli stessi criteri ad effettuare analoga operazione, per procedere ad altre progressioni economiche all’interno delle aree per ulteriori lavoratori.
Il confronto con l’Amministrazione proseguirà nelle settimane successive per completare l’Accordo con l’assegnazione delle somme del FUA 2009 e la stesura del Contratto Integrativo, per la contrattazione degli altri istituti previsti: flessibilità tra profili, formazione professionale, orario di lavoro, sistema di valutazione ecc…….
Roma, 29.04.2010
Delegazione Nazionale Trattante
FP CGIL DIFESA
Giorgio Lucci Noemi Manca
FP CGIL UIL PA RDB FLP
Roma 18/05/2010
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento dell’
Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
Oggetto: sistema di partecipazione (art.6 CCNL 1998/01 con le modifiche apportate dai CCNNLL 2002/05 e 2006/09)
Con la presente le scriventi OO.SS FPCGIL, UIL, RdB e FLP rilevano come codesta Amministrazione, sin da quando si è insediata, ha omesso l’informazione successiva relativa alle lettere b), c), d), e), f), g) ed h) del punto 3 dell’art.6 del vigente CCNL e non ha tenuto i previsti due incontri annuali sulle predette materie.
Si invita pertanto codesta Amministrazione a provvedere a quanto stabilito dal CCNL con la massima cortese urgenza.
FP CGIL UIL PA RDB FLP
GRIECO PILLA TODISCO PIAZZA
In relazione all’ultima manovra finanziaria del governo di circa 25 miliardi, il commento che viene spontaneo leggendo le notizie diffuse dalla stampa, è che la responsabilità di una crisi economica-finanziaria ricada tutta sui lavoratori pubblici e privati e i cittadini.
Nella manovra presentata come un’applicazione in Italia di quanto previsto in sede europea, il costo della crisi inciderà profondamente sul sistema welfare dello Stato italiano, con provvedimenti normativi che ridurranno di fatto, il già basso potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti, pensionati e incideranno sui servizi pubblici ai cittadini.
La manovra, infatti, non agisce sulle rendite finanziarie, sull’evasione fiscale, su corruzioni e sul dissesto dei conti pubblici attuando misure che consentano una politica economica idonea al rilancio dell’occupazione e del lavoro.
Si attua una manovra che agisce essenzialmente su quei cittadini che rivestono il doppio ruolo di fornitori di servizi pubblici e fruitori degli stessi, insomma queste le proposte attuali del governo:
* Blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici per quattro anni( fino al 2013),del trattamento accessorio (FUA di Amministrazione); limitando lo strumento contrattuale e definendo per norma il blocco al salario dei lavoratori dipendenti a quello del 2009;
* Riduzione di un ulteriore 10% delle risorse delle Amministrazioni;
* Blocco del turn-over, quindi mancata politica di assunzioni, limitando l’ingresso al mondo del lavoro dei giovani già penalizzati da forme di precariato e da contratti a tempo determinato che per effetto della manovra economica verranno ulteriormente ridotti del 50%;
* riduzione del 50% delle spese per la formazione del personale;
* aumento dell’età pensionabile delle lavoratrici;
* ritardato pagamento del trattamento di Fine Rapporto dei pubblici dipendenti e sua probabile rateizzazione;
* chiusura di Enti ma utilizzo dei Fondi per finanziamento di missioni di “pace” all’estero;
* ultimo, ma non per importanza, esclusione del personale militare dai provvedimenti della manovra economica: per i 33.000 dipendenti civili una dimostrazione che all’interno di questo Ministero, subiranno un’ulteriore differenziazione da aggiungere alle già presenti inique retribuzioni a parità di condizioni lavorative (indennità di campagna-indennità di missione).
Manifestiamo il nostro dissenso a questa manovra e se questa è la tanto decantata Riforma della Pubblica Amministrazione e per noi dipendenti civili della Difesa, la più volte annunciata ma mai resa nota Riforma generale del Ministero (riduzione degli organici, tagli delle risorse, mancati investimenti in nuove assunzioni, mancati investimenti in formazione del personale, efficientamento dell’Area Tecnico Industriale della Difesa), allora iniziamo una forte campagna informativa sui posti di lavoro con assemblee e presidi, preparandoci ad una mobilitazione che culminerà nella manifestazione nazionale indetta dalla FPCGIL NAZIONALE E FLC NAZIONALE per il 12 GIUGNO 2010.
Roma, 28 maggio 2010
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
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