Le scriventi OO.SS., prendono atto della nota prot. 1150 del 16.1.2023 a firma dell’Ing D’Anzi e della mail del 19.1.2023 inviata dall’Ing. Amoroso ai dirigenti degli Uffici di Motorizzazione del Nord Est e del Nord Ovest e, tramite l’Ing. Valenti a tutti i lavoratori.
Nello specifico:
1) circa la nota del 16.1.2023 segnaliamo quanto segue:
a) in essa viene evidenziato che “il personale interno, compresi gli ispettori di revisione abilitati, sarà prioritariamente dedicato all’esercizio delle attività di cui ai precedenti punti 1,2,e 3 (esami di guida per il conseguimento delle patenti, revisione periodica dei veicoli abilitati al trasporto collettivo dei passeggeri, verifica e prova dei veicoli/allestimenti/dispositivi). Da cui si evince che, contrariamente a quanto dichiarato nella nota, i funzionari tecnici delle motorizzazioni sono destinati, in via prioritaria, alle funzioni di esaminatore e a quelle di stretta competenza dei funzionari Mit. La disposizione, pertanto, ci appare lesiva delle professionalità ministeriali che operano nel settore;
b) la circolare viola le prerogative sindacali, infatti essa impatta sull’organizzazione degli uffici e, pertanto, deve essere soggetta a preventiva informazione alle OO.SS. , così come previsto da normativa e dal contratto vigenti. Che si tratti di un atto organizzativo è facilmente dimostrabile se si pensa proprio al modello che scaturisce dalla circolare 39957 del 20.12.2022. Infatti, laddove si svolgesse una seduta di revisione dedicata agli Ispettori Autorizzati (IA o cd professionisti esterni), essa non potrebbe comprendere la revisione degli autobus.
c) da ultimo la circolare ci appare non pienamente coerente con le disposizioni legislative che intende attuare e concretamente, per quanto ci risulta, sta registrando diverse significative difficoltà di attuazione.
2) Circa la mail inviata a tutti i lavoratori:
a) appare di grande importanza quanto affermato al punto 3) – “l’interesse alla rimodulazione della remunerazione in conto privato (sia in termini contabili che in termini quantitativi) è condiviso dall’attuale vertice politico e troverà spazio nel primo provvedimento di legge utile (in questo senso si è espresso il viceministro delegato)”. Orbene, apprendiamo dall’Ing. Amoroso quanto sopra riportato e, siccome Bruto è uomo d’onore, non possiamo che pensare che quanto affermato non sia rispondente a verità. Peccato che, a tutt’oggi, nonostante tre richieste di incontri con annessa ripresa dello stato di agitazione del personale e manifestazione convocata per il 7 febbraio prossimo, il vertice politico del Mit non abbia inteso convocare le OO.SS. (detto incidentalmente, uno dei punti su cui si incentra la richiesta di incontro è proprio quello della revisione della Legge 870 del 1986);
b) appare davvero stridente con la realtà degli Uffici di Motorizzazione il punto 5), laddove si enuncia che “gli Uffici che sono nelle condizioni di garantire livelli di servizio tempestivi su tutte le attività, non hanno alcuna necessità di ricorrere all’utilizzo di ispettori esterni se non quando strettamente necessario”. Noi non conosciamo Uffici che versino in tali condizioni; purtroppo è da dire che, come noi, la pensa anche l’Amministrazione quando, con estrema onestà intellettuale, l’Ing. D’Anzi fa riferimento, nella Circolare 39357 del 20.12.2022 alla perdurante gravissima carenza di personale. Sul punto, ricordiamo che le scriventi OO.SS. abbiano evidenziato come sia ormai indifferibile, porre mano ad un piano straordinario di assunzioni, che appare essere la sola strada per la risoluzione dei problemi.
Per concludere, le scriventi OO.SS., ribadiscono la necessità di una convocazione urgente (ad horas) da parte dei destinatari della presente, al fine di affrontare proficuamente e nelle sedi previste dal CCNL , le questioni poste, rispondendo, per tal verso, anche alle proteste che, sempre più numerose, ci vengono segnalate su tutto il territorio nazionale.
CGIL FP FP CISL UIL PA CONFINTESA CONFSAL UNSA FLP
Camardella De Vivo Lichinchi Crocchiolo Cipolla Caiazza
Sabbatella Casamassima Carino De Mellis Saraceno Campopiano
Ripreso (e concluso) il confronto sulla individuazione delle risorse da destinare alle progressioni 2023
Sulla mobilità ancora non ci siamo, ma il confronto prosegue
Buone notizie sugli scorrimenti delle graduatorie concorsuali
Sulle progressioni 2023:
l’esito della riunione odierna era dirimente per consentire l’avvio concreto del confronto sulle progressioni economiche 2023 e il risultato riflette quanto da noi è stato sostenuto sin dall’inizio di questa vicenda, ovvero che nel 2023 è possibile svolgere una progressione percentualizzando il 50% del personale. L’amministrazione ha ribadito la proposta fatta nella precedente riunione, alla quale noi avevamo già aderito, la stessa ha ricevuto l’assenso della maggioranza del tavolo e si andrà avanti per questa strada con buona pace di chi ha pensato di utilizzare legittime differenze di vedute come pretesto di attacchi vergognosi verso la CGIL e chi la rappresenta, del tutto avulsi da una corretta dialettica sindacale. Se qualcuno continua a ritenere questa scelta come un accordo al ribasso dovrebbe avere il coraggio e la coerenza di non firmarlo. Ma vedrete che non sarà così.
In sostanza l’ipotesi di ripartizione del Fondo destina 10 milioni di euro alle progressioni 2023, i 9 milioni di euro del 2022 saranno riversati sull’ammontare delle quote da destinare alla contrattazione locale insieme alle altre economie maturate l’anno scorso, quote che si aggiungeranno ai circa 22 milioni e mezzo già previsti nella ripartizione, garantendo ai lavoratori una quota quasi uguale a quella accantonata l’anno precedente e che in questi giorni si sta contrattando nei posti di lavoro.
Naturalmente la riunione di oggi non esaurisce il confronto ma ha il pregio di fare chiarezza su un tema delicato e controverso. Dovremo infatti affrontare il complesso dell’accordo relativo all’utilizzo del Fondo sugli altri capitoli: turnazioni, posizioni organizzative, di specifica responsabilità in particolare, ma anche su temi che la proposta di accordo non affronta, come quelle relative all’esercizio dei diritti sindacali e una previsione specifica per i lavoratori che fruiscono dello smart working, sopportando oneri non rimborsabili dall’amministrazione e con la perdita dei buoni pasto e delle indennità legate alla prestazione. Vedremo nei prossimi giorni, l’amministrazione ci fornirà un testo aggiornato e lavoreremo su quello con l’obiettivo di definire nei tempi più celeri possibile la materia. Sulle progressioni invece il confronto proseguirà in sede tecnica, dovremo valutare la distribuzione dei differenziali stipendiali all’interno delle aree ed il peso specifico dei criteri di attribuzione dei punteggi.
Sulla mobilità:
l’amministrazione ci ha presentato una ulteriore bozza di accordo che noi continuiamo a considerare insufficiente e bisognosa di alcune modifiche importanti che riguardano i punti nodali dell’accordo non ancora risolti. Nello specifico:
profili unici. Riteniamo ancora insufficiente la proposta in particolare laddove esclude dalla possibilità di mobilità gli istituti che presentino una copertura anche solo parziale nel profilo di destinazione;
percentuale: l’amministrazione ha proposto il suo abbassamento al 50%. Unanimemente la parte sindacale ha ritenuto insufficiente questa proposta ai fini di una garanzia di una partecipazione adeguata dei lavoratori nella condizione attuale degli organici. Le proposte di modifica sono state varie, in gran parte incentrate su una richiesta del 30%. Per quanto ci riguarda noi abbiamo ritenuto di rimodulare una proposta presentata nella precedente riunione dalla FLP, che consisteva nel definire la percentuale in base alle carenze accertate a livello nazionale su ogni singolo profilo. Noi abbiamo oggi proposto di rivedere questa proposta individuando due distinte percentuali, del 40% per i profili la cui capienza sia inferiore al 50% della dotazione prevista e per il 50% per gli altri che registrano una capienza superiore alla metà del personale previsto. L’amministrazione ha ribadito che la percentuale del 50% è quella avallata dalla direzione politica del ministero, ma ci è parso di cogliere una certa disponibilità ad un ragionamento su questo criterio. Vedremo, noi abbiamo ribadito che la percentuale è di per sé un dato variabile, essendo legata alla situazione contingente degli organici e quindi attribuibile solo sulla base di una valutazione del loro effettivo grado di copertura;
periodicità dei bandi: la proposta prevede una periodicità biennale “qualora ne ricorrano i presupposti”. Quali siano questi presupposti non è dato sapere ed in ogni caso questo richiamo inficia a monte l’esigibilità dell’accordo. Inoltre noi riteniamo che il bando debba essere emanato almeno una volta all’anno. Fatte le opportune contestualizzazioni, noi riteniamo questo punto fondamentale in quanto deve fornire certezza ai lavoratori rispetto ad un quadro di opportunità periodiche di mobilità volontaria e non a seguito di processi occasionali che non producono effetti strutturali.
Vi sono state altre osservazioni avanzate sul tavolo, che non riportiamo per esigenze di brevità ma certamente in gran parte degne di considerazione. L’amministrazione si è riservata di produrre una proposta aggiornata e ci ha illustrato in calce alla riunione la tabella con i criteri a cui attribuire punteggio o precedenze che avremo modo di approfondire una volta che ci verrà trasmessa.
Sugli scorrimenti e le assunzioni:
la buona notizia riguarda lo scorrimento dei 400 AFAV più 178 derivanti dalle rinunce. L’amministrazione ha trasmesso al Formez le sedi da assegnare (nuove sedi per i 400, oltre quelle non assegnate per le coperture delle rinunce) e quindi a breve ci sarà la pubblicazione sul portale relativo e l’avvio concreto delle procedure di assunzione tramite la scelta delle sedi. A buon punto sono anche le procedure per assumere i 100 assistenti informatici, per i quali la situazione è analoga con richiesta al Formez di pubblicazione delle sedi disponibili, qualche ritardo lo registra il processo che riguarda gli assistenti amministrativi, per i quali ancora non c’è stato il concreto avvio delle procedure, mentre per i tirocinanti a tempo determinato l’Amministrazione centrale è in attesa di una ricognizione avviata dal Segretariato regionale della Calabria e finalizzata alla assegnazione delle sedi di servizio.
Al momento è tutto.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Resoconto incontro odierno Capo Dipartimento
Dott. Gaetano Campo
Si è tenuto oggi, presso il Ministero della Giustizia, l’incontro per il saluto del Capo Dipartimento, Dott. Gaetano Campo, alla presenza del Dott. Lucio Beretta in qualità di Reggente Direttore Generale Dog.
Il Capo Dipartimento, dopo i saluti, ha comunicato di voler affrontare e tentare di risolvere tutte le questioni aperte.
Abbiamo chiesto al Capo Dipartimento di programmare nel più breve tempo possibile un calendario d’incontri per iniziare la discussione in primis sul contratto integrativo, famiglie professionali, applicazione dell’art. 18 del ccnl che consente i passaggi tra le aree.
Altro tema è lo svuotamento dell’area Operatori e conseguenti passaggi nell’area Assistenti; passaggi dall’area Assistenti all’area Funzionari.
Inoltre bisogna confrontarsi sull’applicazione dell’accordo del 26 aprile 2017, per attivare e concludere le procedure per i passaggi per 270 AUSILIARI, per gli UFFICIALI GIUDIZIARI, ancora in graduatoria e per tutti gli INFORMATICI, ESPERTI LINGUISTI, BIBLIOTECARI e CONTABILI.
Le due procedure devono viaggiare parallelamente per consentire i passaggi almeno al 60% del personale in area Funzionari.
Per l’UNEP abbiamo chiesto l’applicazione dell’art 492 e progetto Tablet
Pagamento dell’indennità prevista per legge al personale che assume l’incarico di Rup e Dec
Va aperto un confronto sul personale assegnato a Dgsia. Su quali progetti mettere in campo per questo personale. Abbiamo chiesto un confronto congiunto con i due Capi Dipartimenti.
Abbiamo rappresentato l’urgenza di un nuovo e corposo piano assunzionale, per rimediare alla grave carenza di personale. Si può farvi fronte immediatamente scorrendo le graduatorie valide dei Direttori Amministrativi e Cancellieri Esperti.
Riguardo al PNRR abbiamo chiesto di concordare un incontro anche con il Responsabile del 5° Dipartimento per avere conto dei progetti di digitalizzazione. Sono stati assunti i Tecnici su diverse qualifiche, distribuiti sui vari uffici, senza un progetto e gli strumenti per poter svolgere le attività di cui al concorso.
Su AUPP urge un incontro specifico, il progetto “Ufficio per il processo” va strutturato, deve essere operativo, così come in tutti gli uffici giudiziari europei, con un modello organizzativo stabile.
Non possiamo continuare, specialmente con stanziamenti europei a debito, a sprecare risorse, a fare progetti che non hanno una continuità. A impiegare personale, formarlo e non stabilizzarlo, vanificare il loro lavoro e la loro professionalità.
Sugli operatori confermiamo quanto anticipato, l’emendamento di proroga e coperture finanziarie è stato presentato. La proroga è fino a marzo 2025, per consentire a tutti il perfezionammo del requisito dei 36 mesi finalizzato alla stabilizzazione. Nei prossimi giorni ci incontreremo con il DG Dott. Beretta per avere assicurazione che, man mano che si raggiunge il requisito, si proceda alla stabilizzazione.
Si sta provvedendo a fare le comunicazioni al Mef per ripristinare nel più breve tempo possibile gli stipendi sospesi a causa della scadenza del contratto.
Rispetto ai passaggi economici, l’accordo è stato approvato e convalidato dagli organi di controllo e dev’essere applicato.
Priorità assoluta è l’erogazione delle risorse del fondo di sede degli anni 2020 e 2021, e la contrattazione del fondo 2022.
A margine dell’incontro, il DG ci ha assicurato che a breve sarà pubblicato l’interpello nazionale.
Abbiamo assicurato la nostra collaborazione a 360 gradi per tradurre in fatti concreti quanto su descritto. In caso contrario, abbiamo assicurato che ad ogni azione del Ministero corrisponderà un’azione del sindacato: ci aspettiamo un cambio di rotta, non accetteremo politiche dilatorie.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma 19 gennaio 2023
La coordinatrice nazionale giustizia FP CGIL
Felicia Russo
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale proroga le richieste delle benemerenze per l’emergenza cod. 62 e 98
Pubblichiamo l’ipotesi di accordo integrativo nazionali concernenti la distribuzione delle risorse del fondo per la retribuzione di rischio e di posizione e per la retribuzione di risultato dei primi dirigenti e dei dirigenti superiori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l’anno 2019.
Pubblichiamo la nota in merito la richiesta di esaurimento graduatoria idonei, procedura di selezione accesso XXI° corso basico specialista elicottero DCF n 27215 del 27.10.20
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Conapo in merito la gestione delle richieste attribuzione banche ore
Come noto le graduatorie per le progressioni economiche orizzontali (PEO) 2022 del Ministero Istruzione e Merito sono state pubblicate con decreto direttoriale 2837 del 30/12/2022.
A seguito delle segnalazioni da parte di alcuni lavoratori su possibili non corrette attribuzioni dei punteggi come definiti dall’accordo sottoscritto definitivamente il 20 ottobre 2022 nonché del bando pubblicato a base della procedura abbiamo già lo scorso 2 gennaio inviato una nota all’amministrazione chiedendo di:
– attribuire correttamente i punteggi al personale in comando esterno
– verificare l’attribuzione della posizione in graduatoria al personale collocato in posizione non utile alla progressione ma con punteggio “pari merito” con personale destinatario di detta progressione.
– attuare tempestivamente quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 1 del decreto direttoriale citato in riferimento ai “controlli sulle dichiarazioni rese con la domanda di partecipazione”.
A seguito di una interlocuzione informale su questi punti l’Amministrazione ha ribadito la convinzione di aver correttamente applicato l’accordo e verificato le autodichiarazioni, suggerendo comunque di invitare i lavoratori che avessero ulteriori dubbi e la concreta possibilità di entrare in graduatoria utile a seguito di una modifica comportante la correzione di punteggi attribuiti in maniera non conforme al bando ad inoltrare istanza di accesso agli atti all’Ufficio III della Direzione Generale del Personale all’indirizzo e-mail vito.abbadessa@istruzione.it .
In caso le richieste di accesso agli atti dovessero far emergere elementi concreti l’Amministrazione potrebbe agire in sede di autotutela per la modifica della graduatoria.
Si raccomanda quindi chi si trovasse nelle situazioni sopradescritte di inoltrare tempestivamente la richiesta di accesso agli atti per verificare la correttezza della propria posizione indicando la graduatoria di interesse e su quali elementi si basano le rimostranze.
Al Ministro della Giustizia
On. Carlo Nordio
e per conoscenza
On. Francesco Paolo Sisto
Viceministro della Giustizia
On. Andrea Delmastro Delle Vedove
Sottosegretario alla Giustizia
Sen. Andrea Ostellari
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Alberto Rizzo
Capo di Gabinetto
Dott. Gaetano Campo
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Dott. Giovanni Russo
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Capo Dipartimento pro-tempore
per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili
Egregio Ministro,
come avrà avuto modo di verificare in questi primi mesi del suo mandato, in tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia persistono gravi criticità che vanno affrontate con urgenza per evitare il collasso dell’intero sistema.
La cronica carenza di personale rischia di paralizzare le attività necessarie per il funzionamento della macchina amministrativa e gli interventi previsti dall’ultima legge di stabilità non consentono di colmare le lacune esistenti. I luoghi di lavoro richiedono forti investimenti a tutela della sicurezza del personale e una strumentazione adeguata a fronteggiare le sfide che la digitalizzazione impone a tutte le strutture pubbliche, ma anche su questo tema siamo notevolmente in ritardo.
A tutto questo va aggiunta la preoccupante lentezza dimostrata da questo Ministero nel costruire un corretto sistema di relazioni sindacali e affrontare in tempi accettabili tutte le questioni che riguardano l’organizzazione del lavoro, i diritti e la retribuzione del personale. Tale lentezza ha provocato una serie di inaccettabili ritardi che si verificano solo nel Ministero della Giustizia e che vanno recuperati con urgenza.
Il personale in servizio presso gli archivi notarili deve ancora percepire il salario accessorio del 2019, mentre quello degli altri dipartimenti quello del 2020. Per l’anno 2022 non è stata convocata neanche la riunione per aprire la contrattazione.
Le progressioni economiche del personale sono bloccate senza un giustificato motivo, malgrado l’ipotesi di accordo sia stata sottoscritta a luglio da tutte le organizzazioni sindacali ad esclusione della FP CGIL, che chiedeva alla parte pubblica di garantire tempi certi per l’espletamento delle procedure.
Molti accordi sottoscritti sono stati disattesi, ricordiamo tra tutti quello dell’organizzazione giudiziaria sulle progressioni giuridiche, dentro e tra le aree, sottoscritto il 26.4.2017 e recepito nel DM 9.11.2017.
Ancora non è stata convocata una riunione per un confronto sulla norma di prima applicazione del CCNL Funzioni Centrali 2019/2021, sottoscritto lo scorso 9 maggio che, in particolare, prevede la definizione delle famiglie professionali, il completamento delle procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche già definite alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale, le progressioni tra le aree in deroga in applicazione dell’art. 52 comma 1-bis D.L.vo 165/2001 (art. 18 CCNL Funzioni Centrali 2019/2021);
Analogamente non si ha notizia dell’apertura del tavolo negoziale per la definizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del Ministero della Giustizia e della richiesta di informazioni propedeutiche all’inizio della predetta trattativa presentata dalla FP CGIL.
Per quanto sopra esposto, considerato che ad oggi non vi è stato da parte sua alcun confronto con le organizzazioni sindacali, la FP CGIL le chiede di convocare una riunione per approfondire i temi evidenziati e calendarizzare insieme un programma di lavoro che consenta di recuperare i ritardi accumulati.
Distinti saluti.
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Florindo Oliverio
Ieri abbiamo avuto una riunione molto tesa che aveva all’ordine del giorno la proposta dell’amministrazione sulla ripartizione del Fondo 2023, comprendente al suo interno lo stanziamento per le progressioni economiche.
La proposta di ripartizione del Fondo è stata presentata dal Direttore Generale del Bilancio che ha motivato ampiamente la scelta dell’amministrazione, per quanto riguarda la questione delle progressioni economiche, nel seguente modo:
si preferisce lavorare sullo stanziamento in conto competenza 2023 in quanto l’utilizzo dell’accantonamento 2022, ancorché secondo lo stesso legittimo, potrebbe mettere a rischio di rilievo l’accordo da parte degli organi di controllo. Noi nei nostri comunicati abbiamo espresso esattamente la stessa preoccupazione;
lo stanziamento dei 10 milioni di euro è sufficiente a garantire il differenziale stipendiale alla metà del personale avente diritto alla progressione. Viceversa utilizzare lo stanziamento dei 9 milioni garantirebbe la progressione a circa il 38% del personale;
risulta acclarato che il limite massimo di progressioni annualmente esigibili non possa superare il 50% del personale;
in questo contesto fare due progressioni nello stesso anno risulterebbe assolutamente rischioso sia per le tempistiche che in riferimento ad un tentativo di superare la percentuale del 50%. Per cui, aggiungiamo noi, ammesso che si riesca a fare la seconda progressione, la stessa non potrebbe superare il 12 % del personale.
Queste sono le posizioni espresse dall’amministrazione che noi ragionevolmente abbiamo dichiarato di condividere. Salvo poi trovarci messi all’indice da un indecente comunicato a firma congiunta CISL – FLP che ci accusa di volere un accordo al ribasso additandoci, insieme alle altre sigle che avevano espresso perplessità sulla loro proposta, ai lavoratori. Noi registriamo con vero dispiacere l’abbandono, da parte dei colleghi della CISL, dell’unità di intenti tra i sindacati confederali e l’avvicinamento alle logiche del sindacalismo autonomo.
Ma ognuno si assume le responsabilità delle proprie scelte e noi ci assumiamo la responsabilità di sottolineare che l’accordo che ieri ci è stato proposto ieri, per la parte relativa alla ripartizione delle quote economiche del Fondo, è il migliore possibile e consente di abbreviare al massimo possibile il percorso. E casomai l’accordo al ribasso lo hanno proposto la CISL e la FLP, visto che consentirebbe la progressione ad una percentuale sensibilmente inferiore.
Infine rileviamo che proprio la discussione sul tavolo ha fatto emergere l’impercorribilità di una proposta, tant’è che alla fine chi l’aveva avanzata ha dichiarato di ritirarla.
Ma, anche a differenza di quanto strombazzato strumentalmente, ancora la vicenda non è giunta alla sua conclusione: lo sarà venerdì, visto che qualcuno ha sollecitato l’intervento della politica che dovrebbe “convincere” gli organi di controllo a non frapporre ostacoli all’immaginifico percorso.
Staremo a vedere e certo non ci facciamo intimidire.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Pubblichiamo la nota in merito la ricognizione di selezione per formatori SAF Basico inviata dalla Direzione Centrale per lea Formazione con nota n. 46490 del 29.12.22 e destinata al solo personale delle SCA e DCF.
Nella giornata di ieri siamo stati convocati per discutere dei seguenti temi:
Arretrati CCNL 2016-2018 confluiti nel FUP
Il verbale di accordo proposto dalla Parte Pubblica (PP) ha ricevuto il nulla osta da parte di tutte le sigle. L’unico punto sul quale la FP CGIL ha chiesto e ottenuto dall’Amministrazione una verifica di legittimità è quello relativo ai destinatari degli arretrati:
esclusivamente personale di ruolo, come recita il verbale proposto, oppure anche personale comandato.
Si procederà quindi alla firma non appena sarà stata sciolta tale riserva.
Incentivi per funzioni tecniche di cui all’articolo 113 del Codice dei contratti pubblici
L’ipotesi di accordo proposto dalla Parte Pubblica ha ricevuto, in generale, positivo accoglimento. Ricordiamo che si tratta del primo accordo sul tema, che consentirà al personale impegnato in tali funzioni di ricevere un beneficio economico derivante dall’applicazione dell’articolo 113 del Codice dei contratti pubblici e, in particolare, del DPCM n. 239 del 2021 che disciplina la ripartizione degli incentivi.
Abbiamo chiesto una ricognizione aggiornata delle strutture della PCM interessate dalla previsione normativa e alcuni correttivi al testo proposto, finalizzati a:
– inquadrare l’accordo nell’ambito del complessivo DPCM sopra richiamato, e non solo dell’articolo 3, commi 4, 5 e 7 del Decreto concernente la misura degli incentivi, in modo da riferirlo all’intera disciplina della materia;
– prevedere una cadenza più frequente del monitoraggio di cui all’articolo 5 del testo, che si è concordata in 6 mesi invece che nei 12 proposti;
– esplicitare che il monitoraggio riguarderà anche le modalità con le quali sono attribuite, in sede di provvedimenti di incarico, le percentuali effettive di ripartizione degli incentivi tra gli aventi diritto (art. 6 del DPCM), nell’ambito del range indicato nell’accordo: ciò al fine di verificare che la discrezionalità del responsabile della struttura nell’attribuzione delle percentuali sia fortemente ancorata ai criteri previsti dall’articolo 6, c. 1;
– esplicitare, all’articolo 6 dell’accordo, che l’amministrazione favorirà la partecipazione alla formazione e aggiornamento per tali figure tecniche, anche per favorire una rotazione del personale negli incarichi anche attivando, se del caso, la mobilità interna alla PCM.
La Parte pubblica ha assicurato che farà le revisioni richieste (salvo l’ultima che non ritiene necessaria, e che formerà quindi oggetto di una nota a margine FP CGIL) e sottoporrà l’accordo alla firma delle OO.SS..
Sviluppi economici all’interno delle categorie per l’anno 2023
La Parte pubblica ha in premessa informato che sulle PEO 2022 la valutazione della Commissione non è ancora iniziata, le graduatorie provvisorie assumono come buone tutte le autocertificazioni fornite dal personale, ma la Commissione procederà prossimamente a verifica.
Per le PEO 2023 la PP intenderebbe presentare un accordo con una visione che trascenda la singola annualità e consenta, possibilmente nell’arco di un triennio, la riqualificazione di tutto il personale in possesso dei requisiti, con criteri stabili costruiti in piena trasparenza e coerenza complessiva.
Ci siamo espressi favorevolmente sul principio di tale impianto, che si pone in linea con quanto intendevamo proporre. Abbiamo inoltre aggiunto che, essendo evidente che le PEO riescono a riflettere solo in parte un criterio di merito, andrà trovata una soluzione per consentire la progressione anche alle unità di personale rimaste per oltre un decennio escluse dalle PEO per mancanza dei requisiti.
La definizione dei nuovi criteri costituisce materia di grande complessità che richiederebbe, anzitutto, un lavoro accurato sui profili professionali, su cui la PP si è dichiarata disponibile a lavorare. Sarà inoltre fondamentale assicurare una pesatura ragionata e quanto più “scientifica” dei titoli, degli incarichi, dei corsi, nonché dell’effettiva esperienza professionale acquisita dai lavoratori (e quindi la valutazione dell’anzianità di servizio nelle sue varie declinazioni).
La FP CGIL, assieme a tutte le altre OO.SS., si è dichiarata contraria a contemplare tra i criteri futuri quello dell’eccellenza, anche in caso ex aequo, e favorevole all’avvio di un tavolo tecnico sulle PEO che la PP avvierà prossimamente. Anche il superamento del limite del 50% del personale ammesso annualmente alle PEO è stata un’esigenza espressa da tutte le OO.SS..
Nuovo contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI)
Abbiamo introdotto il proprio intervento chiedendo di conoscere la consistenza del nuovo FUP e la tempistica per la convocazione del tavolo di contrattazione.
Abbiamo quindi indicato alcune prime priorità per il nuovo CCNI:
– aggiornare e se del caso rivedere tutte le indennità previste dal CCNI 2009, incluse quelle per turni;
– introdurre le posizioni organizzative;
– mettere a punto una procedura chiara e trasparente, ed effettivamente utilizzabile, per la mobilità interna ed esterna alla PCM, che contemperi il principio della rotazione del personale tra gli uffici con l’efficacia e l’efficienza delle strutture;
– lavorare ad una polizza assicurativa più favorevole ai dipendenti;
– anticipare, pur in mancanza del nuovo CCNL, una disciplina del lavoro agile negoziata, che si ispiri al CCNL già siglato delle funzioni centrali nel considerare il lavoro agile una delle modalità ordinarie della prestazione lavorativa;
– riavviare una procedura per i passaggi tra le categorie, con priorità per le situazioni presenti nel Dip. Protezione civile.
Infine abbiamo chiesto, a latere dello specifico punto, un impegno dell’Amministrazione per ottenere un aumento dell’indennità di amministrazione e per la celere predisposizione della direttiva all’ARAN per l’apertura del tavolo di contrattazione per il CCNL 2019-2021.
L’Amministrazione ha fornito una prima indicativa quantificazione del fondo quanto alle risorse stabili, che necessita tuttavia di alcune verifiche relativamente alle risorse variabili.
Non appena sarà disponibile il consolidamento economico del fondo sarà avviato il percorso di confronto con le OO.SS. che avrà ritmi molto serrati come da richiesta unitaria.
Il coordinatore FP CGIL PCM
Giancarlo D’Ortenzi