Pubblichiamo la Circolare FUA e Tabelle Fua del Miur 2017
“Al via in Aran la Commissione paritetica sulla classificazione professionale del personale delle Funzioni Locali, così come previsto dal contratto nazionale 2016/2018, alla presenza dei sindacati firmatari, del comitato di settore e della presidenza dell’Aran stessa”. A farlo sapere sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, aggiungendo che: “Le parti si sono confrontate sulla necessità di utilizzare questa opportunità per concludere il percorso aperto con l’ultimo contratto e porre le basi per il rinnovo relativo al triennio 2019/2021”.
Nel corso dell’incontro, aggiungono, “si è concordato di procedere attraverso una fase di analisi dell’attuale sistema di classificazione al fine di adeguare il sistema stesso alle esigenze professionali emerse in questi anni. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno posto l’urgenza di affrontare le tematiche già evidenziate a partire dal settore educativo scolastico e dall’area legale, per poi procedere con le altre famiglie professionali che presentano maggiori criticità. A tal fine si è proceduto a fissare la prossima riunione per il giorno 3 aprile con all’ordine del giorno la ricognizione qualitativa e quantitativa dei vari addensamenti professionali”, concludono.
“Nei confronti dei dipendenti pubblici non c’è alcuna risposta sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni dal Ministro Bongiorno”. Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, commentano un’intervista della titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, aggiungendo che: “Rimaniamo sconcertati di fronte alle dichiarazioni del Ministro, che sembra ignorare la gravità dei problemi che coinvolgono le pubbliche amministrazioni”.
“Ad oggi, il Ministro – aggiungono i dirigenti sindacali – ha convocato due riunioni assembleari in cui, infastidita e spazientita, ha concesso sette minuti a organizzazione per parlare, non dando poi alcun riscontro alle questioni poste. Questo non è il modo giusto di confrontarsi con Cgil, Cisl e Uil che rappresentano milioni di lavoratori e lavoratrici”. Inoltre, proseguono, “il ministro sta presentando l’ennesima riforma, dopo aver dichiarato di non volerlo fare, senza alcun confronto. Dalle impronte digitali all’attacco al ruolo della contrattazione, dall’annuncio dello sblocco del turnover, per poi bloccarlo di fatto fino al 2020 nella legge di bilancio, e non cancellando le norme che impediscono di assumere in sanità. In più, la riforma dei concorsi è a dir poco folle e nella legge di Bilancio per ora vediamo solo l’elemento perequativo e l’Indennità di vacanza contrattuale”.
I segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa fanno poi sapere di aver chiesto “un incontro come Cgil Cisl e Uil e non ci è stato dato riscontro: abbiamo costruito una piattaforma rivendicativa che promuove soluzioni per l’occupazione, il rinnovo dei contratti e il miglioramento dei servizi. Ma non staremo fermi. Ci sembra assurdo che mentre alcuni esponenti del Governo aprono al confronto su lavoro e pensioni, per il pubblico impiego la porta sia chiusa al confronto e si prosegua con un trattamento differenziato fra lavoro privato e lavoro pubblico”. Nel nostro paese, continuano, “occorrono 600 mila nuove assunzioni nelle Pa solo per coprire i posti che si libereranno con quota 100 e pensionamenti ordinari. Questa è una priorità assoluta, un’occasione per i giovani, una risposta ai cittadini, un’opportunità di modernizzare le pubbliche amministrazioni e dare ristoro al personale che ha carichi di lavoro troppo alti”.
“Cgil Cisl Uil si muoveranno nei prossimi mesi – spiegano Sorrentino, Petriccioli, Librandi e Turco – con una grande manifestazione nazionale con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti per i lavoratori. Siamo ‘per’ e non ‘contro’ il cambiamento ma vogliamo che sia orientato ai lavoratori e non alla logica punitiva che abbiamo già cancellato nel recente passato e non permetteremo che torni a prendere piede nelle amministrazioni. Non vogliamo gendarmi che impongono direttive sotto il controllo della politica ma bravi dirigenti che valorizzino le professionalità dei lavoratori, così come vogliamo che sia la contrattazione a stabilire criteri sui quali basare la valutazione, definire obiettivi di produttività, disciplinare il trattamento salariale accessorio e migliorare l’organizzazione del lavoro”.
Infine, “forse il Ministro Bongiorno non sa che mentre lei parla di impronte digitali, il personale subisce aggressioni, spesso ci sono uffici che hanno un unico computer funzionante che il personale usa a rotazione, mancano i toner o addirittura la carta, così come nei luoghi di lavoro pubblici non ci sono, troppo spesso, neanche le più banali norme di tutela sulla salute e sicurezza. Forse il Ministro dovrebbe fare un giro con i delegati sindacali negli uffici per comprendere l’ordine delle priorità. Ci dichiariamo disponibili, accetti la sfida, venga a vedere come si lavora e poi costruisca con noi un progetto vero di rilancio del sistema pubblico, anziché rimproverare il sindacato di non applaudire abbastanza. Rifiutiamo una narrazione surreale del lavoro pubblico basata sugli sbagli di pochi mentre vogliamo restituire dignità alle tante persone che nelle pubbliche amministrazioni operano con abnegazione e professionalità nell’interesse del Paese” concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil pa che, fanno sapere, hanno già scritto al Ministro per richiedere un tavolo permanente su occupazione e contratti.
Valutando congiuntamente l’impatto delle nuove tecnologie sul settore dei servizi sociali, le parti sociali possono attenuare i possibili effetti negativi come:• trasferimento di fogli di presenza e di altri documenti dal cartaceo alle applicazioni mobili• localizzazione GPS, in certi casi in ogni momento• verifica arrivo e partenza di ogni visita• ottimizzazione dei percorsi e taglio dei tempi morti• uso di sanzioni in caso di ritardo• rischi persicurezza dei lavoratori isolati• assegnazione, riassegnazione e cancellazione delle visite in tempo reale• sistemi di valutazione da parte degli utenti dei servizi socialiL’ambizione è dunque quella di garantire la tutela dei lavoratori, la contrattazione collettiva èlostrumento per plasmare la digitalizzazione.Epsu organizzerà moduliformativi per i delegaticoinvolti nella contrattazionee si terrà poi una conferenza finale nel dicembre 2020che affronterà anche i temi legati a Gdpre intelligenza artificiale.Si sono scelti seminari di formazione perché dobbiamo saperne di più e la formazione è un investimento strategico perché i delegati possanodavvero conoscere potenzialità ed effetti. I seminari saranno tre,divisi per areageografica,con circa 45 partecipanti e della durata diun giorno e mezzo. Verranno preparati dei questionari.Updates from the Chair and the SecretariatIl nuovo programma di lavoro verrà adottatonella plenaria di novembre.Paola Panzeri ha presentato un progetto molto interessante sull’avvio di un percorsodi comunicazione/formazionewebinair, a partire da maggio. Obiettivo èavvicinare i nostri iscrittia quelloche facciamo a livello europeo. No seminari regionali ma produzioni dicontenutida veicolare. Un esempio è pensare un format per diffondere in modo capillare le linee guida sulla violenza da parti terzeche sono stateben ricevute in Francia.Il percorsosulla localizzazione del Semestre Europeo prosegue e dopo Madrid vi sarà l’appuntamento diottobre a Vilniusper capire come sfruttare il Semestre e quali contenuti inserirvi. Trarremo alla fine le conclusioni politiche.Rispetto alle imminenti elezioni europee si chiede di condividere eventuali campagne nazionali, specie sull’appello alla partecipazione e sulle potenzialità della Ue. Ci manderanno anche loro materiali.A ottobre dovrà essere elettoun nuovo vice presidentedel Comitato rispettando equilibrio di genere e geografico.Anche nelSocial Services Working Group del 26 febbraioabbiamo discusso dell’importanza crescente di promuovere il dialogo sociale nel settore,anche alla luce dei cambiamentiche lo stanno interessando,sia in termini tecnologici sia di sempre maggiore preferenza delle persone per le cure domiciliari.Si stanno diffondendo piattaformedi integrazione fra servizi alla persona e servizi domestici(cfr.Amazon Home). Le piattaforme cambieranno radicalmente l’offerta per le famiglie. Il rischio è che la standardizzazione la facciano le piattaforme; la sfida è rispondere noi a questa integrazionetra i due servizi. Gli elementi vincenti saranno iriconoscimenti per i lavoratorie lacontrattazione collettiva. L’innovazione tecnologica muterà il settorea prescindere e abbiamo la responsabilità di fare noi una proposta che difenda i dirittidei lavoratori e le loro professionalità. Il dialogo sociale deve ambire a essere momento di discussione ma deve anche generare spunti per cambiare la vita delle persone!
Pubblichiamo la nota inviata ai Ministri Giulia Bongiorno e Matteo Salvini, nonché ai vertici del Dipartimento, nella quale la Fp Cgil VVF ribadisce la necessità di addivenire ad un incontro urgente per affrontare nel merito il tema del riconoscimento dell’assicurazione INAIL contro le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro per il personale del C.N.V.V.F.
Inoltre, al fine di valorizzare il lavoro svolto dalla Fp Cgil VVF, ripubblichiamo i 13 numeri dell’editoriale la “Particella Pazza” nata con l’intento di informare le lavoratrici e i lavoratori del Corpo di tutte le problematiche inerenti la professione e divenuta oggi riferimento di gran parte del personale.
Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali, nella quale chiedono la sospensione dell’ O.d.G. n°178/38. Nella nota reclamano inoltre il mancato il pagamento degli emolumenti dei corsi effettuati negli anni 2017-2018 dal personale.
Al Capo del Dipartimento A. P.
Dott. Francesco BASENTINI
Roma
e, p.c.:
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse A.P.
Dott. Pietro BUFFA
Roma
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma
Oggetto: Procedura di assegnazione definitiva del personale del Corpo di Polizia penitenziaria impiegato in sedi extra-moenia.
Egregio Presidente,
la Fp Cgil, in tutti gli incontri tenutosi sulla stabilizzazione del personale nelle sedi extra-moenia, pur essendo contraria a tale operazione, aveva chiesto che la parte pubblica scegliesse una linea politica e si facesse garante che tale soluzione non sarebbe stata diversa per ogni sede o servizio. In particolare, si chiedeva che la stabilizzazione venisse attuata stabilendo a monte dei criteri oggettivi applicabili a tutto il personale in servizio al fine di evitare discriminazioni inutili.
A quasi un anno dalla stabilizzazione che, è bene ricordarlo, ha fino ad ora interessato solo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, i Provveditorati Regionali, il Nucleo Investigativo Centrale e l’Ufficio per la Sicurezza Personale e per la Vigilanza, è costretta ad intervenire per conoscere le motivazione per cui il personale che opera nel Gruppo Operativo Mobile così come il personale che presta servizio negli istituti penitenziari e nelle Scuole di Formazione e Aggiornamento della Polizia Penitenziaria non è stato ancora assegnato.
Questo “ritardo”, per quanto concerne il G.O.M., sembrerebbe non riguardare tutti, difatti, pare che la Direzione Generale del Personale e delle Risorse abbia recentemente proceduto, in netto contrasto a quanto affermato in sede concertativa, a stabilizzare al D.A.P. solo alcune delle unità di Polizia penitenziaria in servizio provvisorio al G.O.M., mentre non ha mai provveduto a stabilizzare il personale che presta servizio nelle S.F.A.P.P. e negli istituti, pur essendo distaccato da anni, anzi spesso viene ordinato il rientro in sede.
La Fp Cgil, per quanto evidenziato, chiede l’avvio di un’indagine conoscitiva e qualora la notizia venisse confermata di adottare i necessari
provvedimenti affinché si ponga rimedio a questa grave e discriminatoria disparità di trattamento con tutto il restante personale.
Nell’attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti.
P. il coordinamento nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI
In merito alla sottoscrizione del CCIE 2018 INAIL,il silenzio della FP CGIL, confrontato alla ipertempestività di altri comunicati, può aver generato qualche curiosità o perplessità.
Si è trattato di un momento di riflessione e di ulteriore condivisione, necessario di fronte alla
responsabilità che la firma (e forse di più la mancata firma) di un accordo comporta, prima di tutto
nei vostri confronti .
Da poco tempo seguo INAIL, raccogliendo un testimone “pesante” e approcciando un’esperienza
nazionale non paragonabile a quelle che già ho, relative ad enti meno popolati e per molti versi
meno complessi di INAIL. A maggior ragione quindi i primi passi sono quelli che richiedono
maggior attenzione (caso mai esistesse la lontana ipotesi di potersi distrarre un momento senza
pagarne le conseguenze… giustamente).
La contrattazione del CCIE 2018 è stata relativamente rapida ed ha visto risultati non esaltanti ma
comunque positivi, quali ad esempio l’inserimento, nelle premesse del CCIE, della previsione, nelle
more della definizione del CCIE normativo, di un confronto sulle tematiche del personale (passaggi
economici e passaggi di area).
Aggiungiamo anche – nel positivo – gli incrementi del CUP e del compenso incentivante per A3 e
B3, anche se non “eclatanti” : purtroppo il leit-motiv che ci sentiamo ripetere, dal 2 gennaio 2019, è
che non si può fare più di tanto perché ormai è stato speso oltre il 70% del Fondo tra indennità,
acconti della produttività, p.o e posizioni fisse. Problema comune, se si rincorrono le annualità
anziché chiuderle in tempo utile….
In un corretto bilancio, però, dobbiamo scrivere anche le criticità.
Aver previsto, al termine dell’articolo 6 (cup e salario di garanzia) che ” le parti si impegnano a
rivedere, a decorrere dalla prossima tornata contrattuale, i criteri di attribuzione di tali compensi”
potrà anche essere una dichiarazione di principio, ma dato che nella bozza originale
l’amministrazione legava questa revisione ai principi di valutazione della performance, come FP
CGIL abbiamo richiesto con forza l’eliminazione di questo passaggio, che pone un’ipoteca sulle
future contrattazioni. A differenza degli anni precedenti, da febbraio 2018 abbiamo un CCNL che ci
consente di nuovo di contrattare : accettare una formulazione del genere è fare un passo indietro
rispetto a quanto abbiamo riconquistato, e non vorrei che la formuletta Inail si rivelasse un cavallo
di Troia per i colleghi di altri Enti.
Altra criticità, il meccanismo di attribuzione della maggiorazione della performance individuale (art.
9) : la nostra richiesta era di definirlo in sede di CCIE come esito di un confronto, altro aspetto
previsto dal CCNL . Ma la risposta della controparte è stata negativa.
Il sistema di individuazione dei meritevoli rimane quello conosciuto, risalente ad un accordo del
13.02.2013, che la Fp CGIL a suo tempo non ha firmato.
Dai compensi dell’art. 10 (gravose articolazioni dell’orario, attività disagiate, particolari compiti)
restano fuori figure professionali come ad es. gli informatici sul territorio, giusto per citare un caso.
Non è passata neanche la nostra (ragionevole) proposta di compensare (con una cifra ridotta
rispetto a quella destinata all’h24) le figure professionali che garantiscano il servizio al pubblico
con un regime di turnazione antimeridiana e pomeridiana.
Il bilancio, sommando questi elementi, non poteva essere in attivo.
Con dispiacere, perché non è mai augurabile dover prendere atto che il percorso di contrattazione,
non facilitato da rigidità “brunettiane di ritorno”, ha condotto a un risultato che non può essere
condiviso.
Questo ci abbatte ? NO. Da oggi siamo pronti a ripartire, ancora più motivati rispetto al portare a
casa una parte normativa che affronti temi come il sistema di relazioni sindacali e i meccanismi di
attribuzione delle posizioni organizzative e di quelle fisse ed un economico 2019 che dedichi le
risorse alle progressioni economiche e a compensare l’impatto della nuova tariffa, della
sperimentazione (anche se limitata ad alcune regioni), dell’impatto di quota 100, del crescente
disagio degli operatori del front office….insomma provi a dare qualche risposta in più e a più
(persone), contrastando pure il trend al rialzo degli obiettivi, che pare “dimenticare” il
contemporaneo decremento del personale.
Una nota di colore : siamo così “cattivi” che abbiamo segnalato la sparizione, dal testo proposto
ieri, della previsione del recupero, alla produttività, dei risparmi che possono derivare dal non pieno
utilizzo di voci del Fondo. E l’abbiamo fatta reinserire. Perché il CCIE può non piacerci, ma i
compensi a cui avete diritto dovete riscuoterli tutti, fino all’ultimo euro.
FP CGIL il Coordinatore Inail
Giulietta Oberosler